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Abbaiare stanca
 
Abbaiare stanca 2013-04-16 16:41:41 gracy
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
gracy Opinione inserita da gracy    16 Aprile, 2013
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Ammaestratori e ammaestrati…

Questo piccolo gioiellino mi è stato prestato dalla mia cara amica Chiara,è una vecchia edizione Salani per ragazzi ingiallita del 1995, e mi disse “Leggilo assieme a tua figlia”.
Così un pomeriggio cominciai a leggerlo assieme a lei rannicchiate sul divano. Ammetto di avere letto solo le prime 50 pagine ad alta voce e dopo non ho potuto continuare perché erano i singhiozzi che predominavano, non ho retto alla storia triste della vita dei cani randagi, quindi accettai il consiglio di mia figlia dodicenne che mi disse “mamma forse è meglio che lo leggiamo per conto nostro.”

“Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione.”

Credo che “Abbaiare stanca” sia uno di quei piccoli libri che dietro la facciata di lettura per ragazzi celi un intendo che è rivolto agli adulti che spesso dimenticano i principi di amicizia, di rispetto, di amore per il prossimo e per la natura oltre alla salvaguardia degli animali. L’assenza di questi principi e la predominanza della gelosia, dell’astio, la prepotenza e la cattiveria pesano nei comportamenti in generale nella vita degli individui rendendola davvero una vita vuota e complicata….in questo caso abbaiare stanchi tanto quanto vivere.

“Abbaiare stanca. La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta.”…parola di cane

Pennac, attraverso la storia di Il Cane, una creatura che non solo commuove per il suo vissuto ma anche per la sua tenacia, racconta con stile e semplicità l’evoluzione dei sentimenti nel corso della vita degli individui che non sempre hanno le idee chiare sui comportamenti e sulle scelte e lo fa attraverso la voce degli animali, che guarda caso diventano creature determinanti che con le loro azioni riescono a rimettere in riga l’uomo e la sua ragione.
Chi è ammaestratore e chi ammaestrato?

“Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi.Molto.”

Daniel Pennac

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Commenti

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Bellissima e toccante recensione, non so se potrei reggere alla straziante lettura, su alcuni argomenti ho il cuore tenerissimo! Brava!
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gracy
16 Aprile, 2013
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Si Sharma...non me lo immaginavo così emozionante! Grazie
Bella recensione. Lo inserisco tra i libri da leggere

16 Aprile, 2013
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Grande Gracy! Hai reso benissimo la bellezza immensa di questo libro!
Bravissima!! =DDD
In risposta ad un precedente commento
JUNE
16 Aprile, 2013
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..bravaaa! “Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione.” che grande verità...e di meditazione ne hanno bisogno gli esseri a due zampe come noi...meno male che ci sono loro
Contenta che ti sia piaciuto...ho iniziato a leggerlo anch'io...a breve, anche la mia recensione...
Pia
Ciao Gracy:-) Davvero un gioiellino, definizione azzeccatissima!
Oddio...mi è venuto il magone solo leggendo le ultime tre righe... però...lo voglio leggere...metto in lista ai primi posti da acquistare subito!!
Brava Gracy!
Io piansi. Molto.
Avevo quattro anni. Bobby era il mio regalo. Una sorpresa in una scatola di cartone. Un meticcio cucciolo, un musino intelligente. E rubava il bene.
(Anni sessanta, non c'era il traffico congestionato di oggi).
Seguì mia mamma, mentre veniva all'asilo del mio paesino di provincia. Per riaccompagnarmi a casa.
Finì sotto al furgone di un fornitore del negozio di alimentari. L'autista non sapeva più come giustificarsi di fronte alla mia disperazione.
Tutti incolpevoli. Ma ... Io piansi. Molto.
:-(

Bruno
Guarda, ho gia' i bulbi oculari in ammollo...
Non lo conoscevo, lo metto in ld , mercì !
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