Dettagli Recensione
La magia dell'amore
*se non avete letto il libro, esentatevi dalla lettura della recensione*
Albus «Questa cicatrice se la terrà per sempre»
Minerva «E lei non può farci niente, Silente?»
Albus «Anche se potessi non lo farei. Le cicatrici possono tornare utili»
Questa è una frase della pietra filosofale, e la uso per questa recensione, perché è ciò che significa per me Harry Potter. E' una cicatrice, qualcosa che rimarrà con me per sempre e che mi tornerà utile in ogni momento, pensando agli insegnamenti che mi ha fornito, al conforto che le sue pagine sono state.
Questa saga mi ha fatto capire che la morte è solo un'altra grande avventura per una mente ben organizzata, che l'Amore è la forza motrice del mondo e nessuno può portarcelo via perché lascia la sua traccia in noi. Mi ha fatto capire che i momenti bui ci sono sempre, ma l'importante è accendere la luce (o la bacchetta).
L'ultimo capitolo di questa serie di successo, la fine di un epoca.
Lo ammetto: ho pianto. Più e più volte.
Ho pianto con la storia di Silente, il mio personaggio preferito, ho pianto leggendo quella di Severus Piton, che ho rivalutato. Adoro rileggere alcune parti di questo meraviglioso libro, adoro vivere l'avventura 'on the road' con Harry, Ron ed Hermione, percependo le loro paure, le loro ansie e i loro dubbi sulla ricerca degli Horcrux e dei Doni della Morte che hanno affascinato tutti, incluso Harry, che in realtà non è sicuro di nulla.
«Il mio destino è sapere, ma non cercare? Sapevi quanto mi sarebbe stato difficile? È per questo che l'hai reso così complicato? In modo che avessi il tempo di capirlo?»
Si rivela un viaggio alla ricerca di se stessi, del coraggio (che non è mai mancato nei tre ragazzi) e della consapevolezza di essere ormai adulti e fortemente responsabili.
Harry alla fine capisce che deve fidarsi e si sacrifica, accettando la sua morte e affrontandola da pari a pari, capendo che alla fine non è la cosa peggiore che possa accadere. Ed è questo che lo differenzia da Voldemort, lo eleva e lo fa vincere.
«Tu sei il vero padrone della Morte, perché il vero padrone non cerca di sfuggirle. Accetta di dover morire e comprende che vi sono cose assai peggiori nel mondo dei vivi che morire»
Questo libro è tutto questo e molto altro, è ricco di spunti che sono semplicemente nascosti sotto una coltre di magia e incantesimi, creature magiche e maledizioni. Ma è anche un inno all'Amore, che è la spiegazione profonda in tutto, anche della sopravvivenza di Harry, che sembra aver sfidato insieme a Voldemort i confini sconosciuti della magia.
«Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore»
In conclusione amerò questo libro. Always.