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Schegge di me
 
Schegge di me 2012-12-09 20:00:48 Fr@
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Fr@ Opinione inserita da Fr@    09 Dicembre, 2012
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Io sono un mostro. Io sono umana.

State camminando per strada quando vedete un bambino cadere e ferirsi una gamba. Vi precipitate per aiutarlo, ma appena lo aiutate ad alzarsi, inizia ad urlare come se stesse subendo una delle peggiori torture della Santa Inquisizione. Tutto questo solo a causa della vostra mano che stringe il suo braccio. Tutto questo solo a causa del vostro tocco.
Juliette non sa come considerare questo suo potere: è un dono o una maledizione torturare e uccidere le persone semplicemente toccandole?
La prima parte di questo romanzo è molto introspettiva e si concentra sui pensieri di questa ragazza che arriva a considerare sul serio l'idea di essere un mostro, accusa che l'ha accompagnata dalla nascita fino alla sua reclusione in un manicomio.
264 sono i giorni di segregazione in una minuscola cella. 264 sono i giorni senza parlare a una persona. 264 sono i giorni di isolamento totale. Poi, all'improvviso, il mondo che si era creata si infrange. Un ragazzo (Adam) viene chiuso nella cella insieme a lei.
Anche se nel primo volume non si parla molto di come la protagonista abbia il suo potere, sembra che nei prossimi due romanzi questo aspetto sia analizzato più a fondo, proprio come dovrebbe essere spiegato maggiormente il mondo in cui queste vicende accadono. Un mondo governato da un gruppo che si fa chiamare "La Restaurazione", di cui fa parte Warner, che risulta un villain ben realizzato. (A questo personaggio è stato dedicato un breve libro con il titolo "Destroy Me", intermezzo tra il primo e il secondo romanzo).
Questo libro è piacevole e veloce da leggere. Consigliato maggiormente ai ragazzi che agli adulti, penso sia una storia ben sviluppata con uno stile di scrittura molto interessante.
Non posso fare altro che augurarvi buona lettura! :)

"Sono rinchiusa da 264 giorni. A tenermi compagnia ci sono solo un quadernetto, una penna malridotts e i numeri che mi frullano nella testa. 1 finestra. 4 pareti. 15 metri quadrati di spazio. 26 lettere di un alfabeto di cui non mi sono mai servita nel corso di 264 giorni di isolamento. 6336 ore dall'ultima volta che ho toccato un essere umano." (Primo capitolo)

P.s. Nei commenti ho inserito una breve recensione di "Destroy me", fatemi sapere cosa ne pensate! :-) Ciao!

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Se avete letto altri libri distopici che vi hanno appassionato, vi consiglio vivamente questo romanzo.
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Commenti

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Fr@
06 Gennaio, 2013
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Dopo tanto tempo sono riuscita a procurami il romanzo "Destroy me" (intermezzo tra il primo e il secondo libro della trilogia). Ne sono rimasta veramente colpita. Mi ha catturato completamente.
Tratta in maniera impeccabile la psicologia di Warner, personaggio che avevo già apprezzato in "Schegge di me", colui che dovrebbe essere il cattivo del romanzo. Ma dopo la lettura di "Destroy me", mi sono posta una domanda: è davvero lui il cattivo della situazione?
Ho letteralmente divorato questo romanzo che mi ha appassionato molto anche per lo stile di scrittura dell'autrice che reputo molto adatto per la narrazione di questa storia.
Consiglio vivamente di leggerlo ma l'unico problema è che non è stato ancora tradotto, di conseguenza è disponibile solo in inglese (così come "Unravel me", il secondo romanzo).
Comunque sono certa che appena verrà tradotto, lo leggerò anche in italiano. :-)
Vi auguro una buona lettura e vi lascio con un piccolo estratto di "Destroy me". (Scusate se la traduzione non è perfetta!). Ciao!

"Queste lettere sono tutto ciò che mi rimane. 26 amiche a cui raccontare le mie storie. 26 lettere sono tutto ciò di cui ho bisogno. Le posso mettere assieme per creare oceani ed ecosistemi. Posso unirle per formare pianeti e sistemi solari. Posso usarle per costruire grattacieli e metropoli con persone, luoghi, oggetti e idee che sono per me molto più reali rispetto queste 4 pareti. Non ho bisogno di niente altro che le lettere per vivere. Senza queste io non esisterei."
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