Dettagli Recensione
Quando la Luna ti dice qualcosa, credici!
Premessa: ho scoperto l'esistenza di questa serie solo grazie alla DreamWorks che, gentilmente, ci ha regalato la piccola gemma che è per l'appunto Le 5 Leggende. Aspettavo il film da parecchi mesi e nell'attesa ne ho approfittato per leggere i libri da cui è tratto questo film.
"Secondo te, Babbo Natale e il coniglietto di Pasqua sono amici?"
Questa è la domanda che la figlia, Katherine, chiese a suo padre William Joyce, autore del libro Nicholas Nord e la Battaglia contro il Re degli Incubi [Nicholas St.North and the Battle with the Nightmare King in inglese]. La domanda genesi di un'intera saga, tra l'altro.
Già dall'inizio, una cosa è chiara: Pitch si è risvegliato. Ma chi è Pitch? Pitch è l'Uomo Nero, il Boogeyman, colui che corrompe i sogni dei bambini trasformandoli in incubi, colui che vuole dominare il mondo con una delle armi che sa usare meglio: la paura. Intanto, Ombric Shalazar, mago nella città di Santoff Claussen, viene a sapere dagli animali della foresta che proteggono la città [perché ogni mago che si rispetti deve conoscere le lingue degli animali] che le sue preoccupazioni sono fondate: sta accadendo qualcosa di brutto. Quando il villaggio viene attaccato da Pitch, sarà il nostro protagonista, Nicholas Nord a salvare i bambini in pericolo. Ma, si sa, non sempre è il singolo che salva la situazione, soprattutto se ciò che si deve affrontare è la paura stessa: per sconfiggere Pitch, Nicholas avrà bisogno non solo della magia di Ombric, ma dell'amicizia di Katherine, bambina sveglia e coraggiosa, e di Chiaro di Notte, Nightlight, un ragazzo spettro nato dalla luce lunare e oggetto di venerazione dall'Uomo nella Luna.
Nicholas Nord è un libro nato per essere letto ai bambini, e come ogni libro per bambini che si rispetti, ha una morale profonda, abbastanza semplice perché arrivi alla mente ingenua di un bambino, ma anche abbastanza efficace perché Il messaggio rimanga. Il libro vanta, oltre che uno stile e una trama molto interessanti, anche delle immagini molto belle, disegnate da Joyce stesso, e che rendono bene l'idea.
E dal momento che siamo in tema, spendiamo anche due parole sul film, no?
Sebbene tutti dicano che il film sia ispirato ai libri, Le 5 Leggende ["Rise of the Guardians"] non ha quasi niente in comune con essi, se non i personaggi principali. Pitch è ritornato e sta minacciando i bambini con i suoi incubi, spargendo paura e terrore. Chi può contrastare una tale minaccia? Mi sembra ovvio: i Guardiani dei bambini. E quando parlo di loro, parlo di figure che hanno contraddistinto l'infanzia di tutti noi: Babbo Natale, la Fatina dei dentini, il coniglio di Pasqua e Sandman, forse meglio conosciuto da noi come Sabbiolino, colui che fa fare i bei sogni alla gente. Ma questa volta Pitch sembra più potente che mai e l'Uomo nella Luna, il Guardiano guida, ha già scelto qualcuno che aiuterà i nostri eroi a sventare questa terribile minaccia: e questa volta non sarà Nightlight, come nei libri, ma una figura che nella nostra cultura è quasi sconosciuta. Si parla di Jack Frost, lo spirito dell'Inverno, che da 300 anni non fa altro che mandare nevicate su nevicate, congelare i parabrezza delle auto e fare scherzi a chiunque solo per divertirsi. Come potrebbe uno scavezzacollo e un egoista come lui aiutare?
Trovando il proprio centro, ovviamente, un impulso che spinga Jack ad affrontare Pitch, che, insieme alla solitudine, è la sua paura più grande.
Un film nato per essere visto dai bambini, ma che crescendo è diventato molto più maturo e profondo, forse con dei messaggi troppo complicati da far capire a dei bambini, come il concetto di morte e tradimento, ma perfettamente comprensibili dagli adolescenti, che vedranno molto di loro negli atteggiamenti e negli stati d'animo di Jack Frost.
Non rubo un minuto di più del vostro tempo, ma vi lascio dicendovi questo: è un libro da leggere assolutamente ai bambini, per divertirli e insegnare qualcosa di molto utile. Il film l'ho apprezzato molto di più del libro, probabilmente perché è molto più maturo e affronta temi molto più adulti. Anche se l'idea di fondo è sempre e solo una: quando si guarda la luna, sembra davvero di sentirsi meno soli.