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Mix,Max e Mex per sempre amici
Chi ha letto "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" ha già avuto modo di sperimentare due caratteristiche di Sepùlveda, le capacità favolistiche, quelle che fanno di lui un pifferaio magico che con le parole, non con le note, conquista l'attenzione dei piccoli lettori e li trascina nel suo mondo fantastico, e il suo essere , come diciamo noi in Italia, un "gattaro" innamorato perso dei gatti, animali che nei suoi racconti godono della stessa considerazione che godevano presso gli Egizi.In questa nuova favola i protagonisti sono Max , un giovane studente che vive a Monaco di Baviera, Mix il suo gatto cieco e un topolino messicamo Mex,appunto.
I tre personaggi imparano a conoscersi, ma soprattutto a condividere, parola abusata ormai nel mondo digitale tanto da perdere, ahimè, il fascino e l'importanza che invece racchiude nella sua semantica originale.L'intento pedagogico della favola dello scrittore cileno è quello di tracciare , per i suoi giovani lettori la condivisione dell'amicizia a discapito della solitudine, il coraggio contro la codardia, la solidarietà per chi vive un handicap contro l'egoismo.