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Mah......
Se vi piacciono le fiabe rivisitate in chiave gotica, come era stato per "Cappuccetto rosso sangue" allora anche queste poche pagine potrebbero farvi piacere..... certo non senza qualche pecca qua e là.
Ma si sa che il libro in questione è nato sul set cinematografico....
La fiaba di Biancaneve e i sette nani la conosciamo tutti, e nelle più disparate versioni.
Quello che sicuramente ha rovinato la mia "vena fantastica" è stato l'associare ad ogni personaggio il viso dell'attore del film, perché anche se non sono andata al cinema a vedere la trasposizione, il trailer l'ho visto innumerevoli volte.... e non sono riuscita a scindere i personaggi dai loro volti. Ma questo è un problema mio che nulla toglie alla narrazione.
Invece del libro si può parlare positivamente se lo prendiamo come una piacevole lettura per tutti, ma poco impegnativa, perché l'idea è bella ma si legge chiaramente che è il riassunto della sceneggiatura.
Un riassunto molto riassunto e dal finale cronometrato.
Insomma è inevitabile (per chi lo ha letto) fare i confronti con "Cappuccetto rosso sangue" anche quello nato sul set dell'omonimo film, ma dalla trama più articolata e intrigante.
Questo poteva essere un bel libro se l'autrice lo avesse arrichito di ricami propri, andando ad impreziosire una trama povera e prestabilita.... per il finale poi (ripeto non ho visto il film ma spero che il finale non sia così) devi mettere le scarpe adatte e correre per raggiungerlo!
Anche nel presentare i personaggi fantastici, la fretta è sicuramente la migliore alleata, sarebbe stato carino approfondire qualche figura che invece fa una brevissima apprarizione come se fosse stata messa lì a "dare colore"; tutto è all'insegna della velocità e dell' incompiuta, il lettore non fa in tempo ad entrare in "uno sfondo" che già questo è cambiato. Insomma non sono riuscita ad immergermi totalmente perché c'è poco "liquido fantastico". Per non parlare poi della caratterizzazione dei personaggi! Forse l'unico di cui si coglie (leggermente) l'essenza è il cacciatore, del quale si percepisce lo stato d'animo in maniera più esaustiva, venendo ad offuscare più d'una volta il personaggio scialbo di Biancaneve.... che risulta scolorito come il suo incarnato.
Non posso elencarvi gli "errori" da sceneggiatura che ho riscontrato durante la lettura, ma due vorrei citarli (assolutamente personali s'intende!) perché penso siano simpaticamente palesi....
1. Biancaneve scappa dalla angusta e umida cella.
E' stata rinchiusa per dieci lunghi anni. Secondo voi una che è stata in cella per tutto quel tempo, può di punto in bianco mettersi a correre come una gazzella per i corridoi del castello e poi cadere nel fossato sottostante e nuotare come la Pellegrini?
2. Biancaneve va in battaglia.
Ora, una che è stata prigioniera per dieci anni e non ha la forza di tenere in mano una spada, può partire dalla notte alla mattina successiva, al galoppo con spada e scudo, per combattere contro le guardie scelte del castello? Senza un minimo di preparazione?
Per finire, chiudendo il libro, ho fatto una "perfida" constatazione!
Mai libro e film furono più malignamente profetici per l'attrice che impersona Biancaneve (Kristen Stewart).... che baciando l'uomo sbagliato, si è giocata il principe giusto.....
Peccato, perché più che una rivisitazione gotica della celebre fiaba dei fratelli Grimm, sembra la storiella (leggermente più articolata) che si legge ai bambini prima di andare a letto.
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