Dettagli Recensione
La Bella e la Bestia
Appartenente al panorama urban fantasy ya, Beastly riprende la storia di una delle più belle fiabe europee: La belle et la bête. Esattamente come la fiaba che abbiamo imparato ad amare nella versione della Disney, il romanzo parla di come un ragazzo, ricco e superficiale, si vede costretto a rivalutare la propria condotta verso gli altri e, soprattutto, verso se stesso dopo l'incontro/scontro con una strega.
Kyle è il classico adolescente cresciuto con la convinzione di poter avere qualunque cosa grazie alla sua bellezza e ai soldi del padre. Un giorno però decide di prendersi gioco della persona sbagliata: Kendra. La ragazza, piuttosto bruttina e per nulla popolare, è in realtà una strega in incognito che tiene d'occhio il ragazzo e le sue azioni. Saranno proprio le cattive azioni di questo a portarla alla decisione di punirlo con un terribile maleficio. Kyle viene trasformato in una bestia e, solamente grazie ad una sua buona azione dell'ultimo minuto, gli saranno concessi due anni per poter spezzare l'incantesimo:
«Due petali, due anni per trovare una persona che guarderà al di là della tua repellenza e saprà vedere qualcosa di buono in te, qualcosa da amare. Se ricambierai il suo amore e se lei ti bacerà per dimostrarlo, l'incantesimo sarà rotto e tu ritornerai a essere bello. Altrimenti resterai per sempre una bestia».
La storia è conosciuta da tutti, grandi e piccini, eppure Alex Flinn è stata in grado di far rivivere quella stessa magia che si crea quando si ascolta per la prima volta la fiaba originale.
Un libro che cattura l'attenzione fin da subito e che ti porta a finirlo senza quasi rendertene conto, grazie anche allo stile semplice e diretto con cui è scritto. Ho trovato davvero simpatiche le riunioni in chat anche se, ammettiamolo, un po' hanno spezzato il ritmo del romanzo (comunque l'idea era molto carina ^^). Come già detto, è un romanzo ya e come tale non è privo dei temi e degli stereotipi del genere: rapporto figli/genitori, lui bellissimo e stronzo, lei timida e bruttina, ecc.
Ultima cosa e poi chiudo la recensione. Ho apprezzato molto il messaggio che l'autrice trasmette: un'attenta riflessione su come, nella nostra società, l'apparenza e l'aspetto fisico abbiano maggior importanza rispetto alla bellezza interiore.