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L'occhio del grande fratello (dittatore)
Da molto questo romanzo vegetava nel mio lettore, ma troppo presa dalle Cronache del ghiaccio e del fuoco non gli avevo dato rilevanza.
Poi, in vacanza a Parigi, non ho potuto non notare le gallerie della metro tappezzate con l'immagine di Katniss e il battage pubblicitario allegato all'uscita del film.
E poi ci si è messo pure un mio amico col dire leggilo, leggilo!.
E insomma, per farla breve ci sono arrivata con un certo scetticismo: sarà uno young adult come un altro, no?
E invece no.
Ambientato in un futuro post-apocalittico in cui il Nord America si chiama Panem. Diviso in dodici distretti (più uno, devastato e stroncato per la sua ribellione) ogni anni deve sottostare agli Hunger Games con due tributi sorteggiati tra i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Ventiquattro ragazzi che dovranno lottare uccidendosi l'un l'altro in una arena finché ne rimarrà solo uno in una sorta di reality show violento e sadico.
Se l'occhio orwelliano delle telecamere è ovunque, impudico e violento, la cosa che appare più vivida è l'oppressione e la paura.
Katniss e Peeta, i due ragazzi del Distretto 12, il più povero, sopravviveranno?
Catalogato sotto la pomposa etichetta di romanzo "distopico", questo libro diverte e fa riflettere su talmente tante cose che ogni ragazzo dovrebbe leggerlo: l'uso dei media, il totalitarismo, l'autodeterminazione, l'amore.
Beninteso, non è una pietra miliare della letteratura, non cambierà la vita della gente, ma è ben scritto, originale e scorrevole.