Dettagli Recensione
Dirsi addio è come tuffarsi da uno scoglio
IL mio giudizio su questo fantasy è positivo...!
L'autrice sa davvero rendere la protagonista, Samantha, così vicina a chi legge, che diventa inevitabile provare insieme a lei le stesse ansie, la paura per ciò che si sa che accadrà e allo stesso tempo la paura e la "tremenda curiosità" che si prova verso ciò che potrebbe NON accadere, magari sforzandosi in tutti i modi di cambiare ciò che "sembra già scritto" .
E Sam ci prova.... Rivivendo per 7 volte lo stesso, ultimo e maledetto giorno, prova a prendere in mano la propria esistenza, a dirigerla come vorrebbe che andasse; ma soprattutto, impara a non concentrarsi più solo su stessa, ma a guardare gli altri con una prospettiva diversa: come vorrei che lei persone si ricordassero di me se sapessi che mi resta da vivere solo un giorno per far vedere chi sono veramente?
La frivola adolescente che frequenta il quarto anno di liceo vivrà una sorta di "redenzione": non ne verrà fuori necessariamente "più buona", non ne verrà fuori una santarellina, "la ragazza perfetta"; Sam diventerà "semplicemente" più consapevole: consapevole del valore degli istanti, dei gesti semplici, ripetuti, assaporati; del valore di ogni persona, anche di quella che tutti disprezzano e scherniscono; consapevole di sè e di quanto possa migliorare...