Dettagli Recensione
Brillante partenza per la saga della Condie
Una storia d'amore dalle tinte delicate che risalta su di uno sfondo argento metallico, una società perfetta che ha raggiunto la massima efficienza semplificando il più possibile la vita dei cittadini: eliminando la possibilità di sbagliare, massificando le scelte attraverso un sofisticato sistema statistico che reprime, però, la creatività.
Il contesto traspare chiaramente dalle emozioni, dalle azioni, e dai dialoghi della protagonista Cassia, che è la sola narratrice e unico punto di vista. Con molta semplicità ci trasporta direttamente nel suo mondo. Senza minuziose descrizioni dell'ambiente e dello stile di vita, sono date al lettore le nozioni sufficienti per impadronirsi del contesto e farle proprie; così come per i personaggi, resi vivi dalle impressioni di Cassia e comunque ben caratterizzati. Per questo verso lo stile narrativo della prima persona è ben sfruttato.
Accusato di avere una trama poco originale, attinta a piene mani dalla precedente letteratura di genere fantascientifico, il romanzo possiede invece quel quid che non permette al lettore di sospirare; perché lo conduce in una lettura senza fiato dalla prima all'ultima pagina. La trama si svela poco a poco in maniera efficace, evitando di condensare i punti di svolta della storia all'inizio o alla fine del romanzo, come a volte accade.
Il merito va anche allo stile dell'autrice: semplice e fluido, che riesce a essere poetico e al tempo stesso incisivo, sfruttando al meglio anche il genio altrui: Dylan Thomas, i cui versi della famosa "Do not go gentle into that good night" diventano il simbolo del sentimento che lega i due protagonisti. Un amore che nasce e cresce tra il normale battito del cuore giovanile e uno struggente conflitto interiore, nato dal condizionamento sociale e dall'impossibilità di concepire oltre una statistica. Sono emozioni che hanno il sapore dell'innocenza e della scoperta adolescenziale, ma che riescono a raggiungere un'intensità più profonda e matura. Proprio perché diventa il simbolo di un altro tema centrale della narrazione: la crescita consapevole, che porta alla Libertà e al vero potere dell'uomo. La capacità di Creare.
La presa di coscienza di Cassia nasce e si fortifica a partire dalla scoperta del vero amore - della passione nata da sentimenti spontanei, irriducibili quanto le decisioni della Società cui appartiene - per confluire in un bisogno più interiore di consapevolezza, propria e del mondo circostante. In questo s'intravede forse l'esperienza d'insegnate ed educatrice della Condie.
Un altro YA apprezzabile anche da un pubblico più maturo e una di quelle saghe di cui si aspetta con ansia il seguito.