Dettagli Recensione
Non il miglior Gaiman..
In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan Thorn, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi e una strega potentissima sono anche loro a caccia della stella..
Gaiman ci regala con Stardust una bella favola per adulti, in cui il mondo immaginifico e della magia assume tinte a tratti grottesche, tratto distintivo dello stile dell'autore.
Ogni passaggio è descritto in pochi tratti essenziali ma assolutamente evocativi, esplorando con perizia la psicologia dei personaggi.
Forse dal creatore di Sandman, Coraline, American Gods, mi sarei aspettata qualcosa in più che la classica storia di fate, tipo quelle raccolte da Yeats. Questo non significa che la storia sia una scopiazzatura, intendiamoci. La trama è originale, pur con tutti i riferimenti alle opere classiche. Però gli elementi veramente innovativi che ho riscontrato non sono più di due o tre. Rimane comunque un libro che si legge molto velocemente e con piacere, specialmente per chi ama il genere fantasy.
Fa sognare ma anche riflettere sul fatto che spesso le nostre illusioni ci impediscono di aprezzare ciò che invece abbiamo.
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Commenti
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Lo leggerò sulla fiducia.
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:))