Dettagli Recensione
Harry Potter e il principe mezzosangue
Ammetto che è stato l'unico libro della saga che mi ha lasciato apparentemente interdetto e mi sono costretto a rifletterci maggiormente. Ho scoperto che il significato del libro è più profondo di quello che appare. Si rimprovera Harry per l'uso sconsiderato del libro da lui trovato e per l'iniziale disimpegno nel compito assegnatogli da Silente. Apprezzabile l'ultima parte del libro, benché sia molto triste. Ingegnosa la magia usata da Voldemort per essere (quasi) immortale. Sbocciano gli amori e si consolidano le amicizie senza dimenticare il lato scolastico che dona un parziale stato di sicurezza (almeno iniziale), anche se ho trovato alcune parti prolisse. Ammirevole l'impegno della scrittrice nel ricostruire il passato di Tom Riddle, passato in cui cela indizi, per il settimo capitolo della saga. Allora si inizia a comprendere l'antagonista, che compare sempre più spesso e si conosce sempre meglio. Apparentemente triste, il libro si evolve nelle pagine finali e quasi commuove. Oscurità e bene lottano assiduamente fino ad un colpo di scena finale che lascia un sapore amaro in bocca, ma forse necessario per lo sviluppo della storia. Consigliato, ma da leggere con più attenzione di precedenti per scoprire pienamente il significato del libro.