Dettagli Recensione
Altalenante
Il primo libro ("Fallen") è leggibile e scorrevolissimo, anche se forse banale; il secondo ("Torment") è più movimentato, introduce nuovi personaggi ed è meglio riuscito.
"Passion" l'ho trovato peggiore sia del primo che del secondo. E' prevedibile in ogni riga e quella che forse l'autrice credeva fosse la super-surprise di fine libro, beh, si capisce all'inizio.
(Spoiler: sfido chiunque a dire di non essere arrivato fin da subito alla conclusione che Bill non era altri che il cattivo).
Luce compie il suo viaggio a ritroso nel tempo e, nonostante i più o meno svariati ruoli che lei e il suo Big Love ricoprono nelle varie epoche, praticamente non vive nulla di diverso.
La vincente scaletta che segue passo passo è circa così:
- Luce sbuca dall'Annunziatore;
- Luce si rende conto dell'anno nel quale si trova;
- Luce si procura un abito adatto all'epoca;
- Luce vede Daniel e si illanguidisce tutta;
- Luce bacia Daniel;
- Luce vede la sua se stessa del passato morire (o lo vive in prima persona) e poi se ne va.
Nel frattempo Daniel la insegue senza trovarla MAI se non alla fine fine fine.
A mio parere il libro sarbbe potuto benissimo essere lungo la metà. Ad ogni nuovo salto temporale, c'erano le zuccherose conclusioni di quanto l'amore Luce/Daniel fosse sublime, eterno, immenso, immortale, struggente, struggente, immortale, immenso, eterno, sublime.
Per non parlare poi della parte peggiore, quella che se ci fosse stata risparmiata avrebbe certo contribuito ad alzare il livello del libro. Luce spegne il cervello ogni volta che incontra una delle innumerevoli versioni del suo angelico Boy-Friend ed è allora che partono ispirate descrizioni dei suoi soffici capelli biondi, del suo etereo viso, del suo solido addominale, della sua diafana pelle, delle sue sfolgoranti ali, dei suoi brillanti occhi viola (Viola, sì, e se non vi piace, andate a parlarne con Meg di Hercules).
Insomma, abbiamo capito, Daniel è un fAigo, che arricchisce assieme al sig. Edward Cullen e tutti quelli del suo stampo, le file dei Gary Stu.
Non che la simpatica Luce non sia così tanto NON Mary Sue.
Come concludere? Di certo leggerò l'ultimo libro, fiduciosa, forse, perchè la scrittrice è in grado di fare qualcosa di buono, come ho visto in "Torment". Nel frattempo mi sento di dire NO a questo "Passion", prolisso e troppo smielato per i miei gusti. Mi ero fidata. Peccato!
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Commenti
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Ordina
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Torment... beh... io l'ho trovato anche peggio quindi concordo con rondinella dicendo che non leggerò mai passion.
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p.s. Ma Daniel una volta non aveva gli occhi grigi e la pelle abbronzata???