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Angeli falliti
Willow è una ragazza come tante. Frequenta il liceo con l'inseparabile amica Nina e cerca di destreggiarsi tra scuola, casa, una zia Jo con le rotelle un po' fuori posto e una madre malata. Una vita apparentemente normale. Tuttavia, Willow ha un potere che la contraddistingue: le basta guardare per un attimo la mano di qualcuno per indovinarne il destino. La voce di questo suo miracoloso potere si diffonde a macchia d'olio sino al giorno in cui, con incredibile sorpresa di Nina, Beth Hartley non si reca da Willow per chiederle di leggerle la mano. Sì, proprio Beth Hartley, la ragazza più bella e più in gamba della scuola. Willow è a dir poco sotto shock ma, tuttavia, fissa un appuntamento con la ragazza e le promette che avrà ciò che chiede. Willow, però, sa che qualcosa non quadra: Beth si sente sempre più debole, è pallida e dai suoi occhi traspare un'ansia inquietante e totalizzante. E il giorno in cui, toccandole la mano, Willow scopre che Beth ha visto un angelo - un vero angelo - e che costui le sta strappando via la vita risucchiandole le energie, tutto diventa improvvisamente più difficile. Il mondo di Willow crolla, frantumandosi in schegge taglienti che non è più possibile rimettere insieme. Ma non basta. Willow non è solo una sensitiva, e il problema principale non è soltanto costituito da una Beth che, innamorandosi di un angelo crudele, ha appena firmato la sua condanna a morte: il problema più grave è Alex. Alex lavora per la CIA e ha il compito di perseguitare e uccidere gli Angel Killers, ovvero gli angeli che, come nel caso di Beth, succhiano via ogni energia dagli umani per potersi nutrire e riuscire a sopravvivere. E Willow non sa che Alex è sulle sue tracce. Sì, perchè anche lei è nella lista nera. Ma come può esserlo se, semplicemente, non è un Angel Killer e non è neppure un angelo? E se non è un angelo, da dove hanno origine i suoi poteri di sensitiva? Willow dovrà dare una risposta a queste sue terribili domande lanciandosi in un viaggio psichedelico tra angeli assassini e anime perdute. Al suo fianco, Alex. E la sua oscura storia.
Leggendo questo libro, non ho potuto fare a meno di pensare a un disegno che realizzai a tredici anni. Si intitolava L'angelo fallito ed era straziante. L.A.Weatherly è riuscita, con le sue parole, a restituirmi il dolore di quel disegno, la tristezza profonda che si nasconde dietro l'immagine di un angelo crudele. Come può un angelo essere malvagio? Come può essere fallito? Eppure gli Angel Killers sono proprio questo: angeli che di angelico hanno solo l'aspetto, creature fatte di odio e di una luce assassina che sa solo risucchiare l'anima dell'uomo. Il personaggio di Willow, invece, è adorabile: lei è dolce ma al tempo stesso forte, determinata, decisa a scoprire la verità su se stessa e sulla realtà che la circonda. E ho amato anche Alex che, con ammirevole coraggio, uccide angeli per vendicare sua madre e per cercare di elaborare il dolore che preme al centro del suo petto e trasformarlo in un punto di forza. Come avrete capito, questo libro mi è piaciuto. Certo, la scrittura lascia un po' a desiderare in alcuni punti: le frasi sono a volte troppo brevi e non lasciano il segno. La storia, però, è originale e appassionante e tiene il lettore incollato alle pagine. In conclusione, mi sento di consigliarvi questo libro: vi innamorerete dei personaggi e li seguirete sino alla fine, in una danza ammaliante di ali candide e maledettamente crudeli.