Opinione scritta da Ginseng666
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Il sesso come scopo della vita...
Di questo libro ho letto la versione digitale...ma il contenuto è il medesimo..
Luis, il protagonista della storia è il classico seduttore, innamorato delle donne, predatore istancabile e convinto che il sesso sia la ragione più importante della vita...
Sesso con le cosidette amiche da letto, sesso con le sconosciute, sesso con le donne che insomma capitano nella sua vita...
Finchè non gli accade di perdere la testa per una donna che ha incontrato casualmente e che diviene per lui una vera ossessione; dapprima una probabile conquista, in seguito...una passione con il sapore della trasgressione ad ogni costo nella quale non si era mai spinto fino a quel momento...
L'amore si sa può rompere gli argini di ogni contenimento, anche quello sessuale...
Romanzo erotico per eccellenza, ha il pregio di mostrare il punto di vista maschile, per una volta.
Il limite secondo me consiste nella bassa considerazione del ruolo femminile, che riduce la donna alla stregua di una bambola di piacere.
Consigliato ad un pubblico adulto, pur con qualche riserva.
Saluti.
Ginseng666
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Malatesta e il "Nero Ferrarese"...
Di questo libro ho letto la versione digitale, scaricata gratuitamente dal sito Feltrinelli.
Ho trovato questa lettura estremamente gradevole, esilarante, divertente e adatta a me che sto passando un periodo difficoltoso, quindi rilassante.
Il libro viene definito un thriller, ma in questo caso, devo, sia pure a malincuore, dissentire.
Del trhiller possiede alcune scene scarnificate ed edotte da una trama "giallo-noir", ma che risultano al lettore perfino tragico-comiche all'interno di una vicenda che viene raccontata con ironico compiacimento dall'autore.
Nella Ferrara osservata nell'epoca fascista, si muove la figura atipica di Malatesta, uno sbirro anarchico, molto competente e arguto nelle sue indagini, ma che gode di bassa stima all'interno del suo ambiente lavorativo; egli risulta a un'occhiata superficiale un tipo strano, inusuale: convive con una moglie separata, amante delle discipline orientali e con il suo compagno palestrato volgare, due figli che vivono in universo sperduto, immaginario, distratti ed amorfi e come ciliegina sulla torta una madre quasi paralitica ma che fuma marijana....che viene coltivata in giardino come fosse un'insalata...
Come può occuparsi di delitti e crimini un tipo così "particolare"?
Le vignette stilizzate che abbelliscono il libro rendendolo quasi un fumetto cronistico, sono bellissime e divertenti, sempre attinenti alla storia.
Eppure Malatesta, nonostante el sue quotidiane scappatelle alla legge, è un bravissimo poliziotto, competente e capace che riesce , malgrado tutto a sventare le trame di coloro che uccidono per noia, insanguinando la sonnacchiosa Ferrara con il loro comportamento criminoso.
In fondo, Mlatesta che preferisce la sua bicicletta all'automobile, che mangia spaghetti cinesi, che per andare in vacanza si rifugia in una casa di campagna vuota e lontana dal centro, lasciandosi alle spalle la sua rumorosa e atipica famiglia, a me resta molto simpatico.
Così come lui tutti coloro che pur non facendo parte della noiosa, comune normalità, sono tuttavia indispensabili per il bene comune.
Consiglio questa lettura a tutti, anche a coloro che amano le letture convenzionali.
Vi divertirete, così come mi sono divertita io.
Saluti.
Ginseng666
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Terrificante trasformazione...
Di quest'opera ho letto la versione digitale, ma il contenuto è identico.
Leggendolo si viene catapultati nell'oscuro e fascinoso Medioevo, in cui i costumi morali ondeggiavano pericolasamente fra sapienza e superstizione, fra religiosità fanatica e pericolose trasgressioni.
Nei conventi in cui vigeva una severa osservanza dei precetti religiosi unita a una terribile punizione per chi usciva fuori da questa regolarità maniacale, uno spettatore rimane basito di fronte alla passione di una suora, alla sua inosservanza della castità, ma anche all'odiosa punizione della badessa.
Fra morte e veleni si svelano tutti i turpi segreti dei conventi, la segregazione delle suore nei sotterranei, cimiteri dei defunti, al loro abbandono....ai loro terribili castighi che di umano o cristiano non hanno nulla.
In questo calderone di sconvolgenti avvenimenti si inserisce la vicenda di Ambrosio, stimato e carismatico Abate di un convento di frati, il quale irretito da una donna, Matilde che si nasconde abilmente sotte le mentite spoglie di un improbabile novizio, lo seduce conducendolo lentamente verso le azioni più licenziose, al desiderio sensuale, fino al delitto quando non corrisposto seduce una ragazzina innocente dopo averla rinchiusa nelle segrete del cimitero delle monache clarisse.
La ucciderà in seguito, temendo che racconti le sue azioni.
Una trasformazione terrificante quella di Ambrosio, vittima delle tentazioni sensuali, del desiderio insoddisfatto che lo condurrà alla rovina...
Il romanzo, che giustamente all'epoca provocò scandalo e scontento mi ha suscitato sensazioni sconvolgenti: una lezione di vita tuttavia che può essere adattata anche alla vita attuale...
Cosa ci capita quando perdiamo il controllo della ragione?
Una rovinosa caduta nei nostri istinti più bassi, ai quali dobbiamo essere molto accorti, che la saggezza non ci abbandoni mai, perchè in tal caso non so dove ci condurrebbe l'abuso dei nostri istinti primordiali: ma se l'uomo usa la ragione per combatterli forse potrà essere salvo dalle loro lesive conseguenze.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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La follia insospettabile dell'amore negato...
Un giallo dai contorni noir, che è riuscito in qualche modo a inorridirmi...
Una donna fugge nella notte in un'isola deserta, l'isola del faro, l'isola dei fantasmi, portandosi appresso il figlioletto malato e sconvolto; la donna ha appena ucciso il marito e fugge da lui, dai suoi continui soprusi....la donna ha le mani sporche di sangue ed è convinta di essere al sicuro nell'isola solitaria e di aver tratto anche il figlio fuori dal pericolo incombente della presenza paterna..
Un uomo viene trovato ucciso dopo qualche giorno in circostanze misteriose; la polizia indaga e verranno alla luce segreti foschi, verità nascoste e incredibili.
Se l'amore può ricoprire e salvare è pur vero che la follia omicida può nascondere verità scomode nei meandri più oscuri della mente....
Un buio profondo, sconfinato...quando non si vuol prendere coscienza di realtà scomode e dolorose...
L'amore di una madre che può divenire un abisso di follia.
Una follia che non vede nella luce, ciò che realmente è accaduto; che non è capace di prenderne coscienza...
Mi è venuto in mente Salomone, quando gli venne chiesto di dire quale delle madri che si contendevano un figlio, qual'era quella vera.
Le due donne litigavano: il re disse: dividerò il bambino in due usando la spada, dandone metà a ciascuna. Una delle donne annuì pur di avere soddisfazione; ma la vera madre rispose:
"Maestà date pure il bambino a lei, purchè rimanga in vita:" Da questo comportamento Il saggio Salomone riconobbe la vera madre, cioè colei che aveva anteposto la vita del bambino, alla sua soddisfazione....che altro dire?
Anche io avrei agito così: ma a volte l'amore sfocia nelal follia e in questo caso non si possono compiere scelte ponderate...
L'autrice dipinge a tinte fosche i personaggi di questo romanzo portandoci verso una fine amara e inaspettata dopo aver tratteggiato in modo esperto sia la vicenda che le caratteristiche di una personalità psicopatica, ormai diretta verso la deriva di un'esistenza distrutta da una scelta sbagliata...dettata dalla negazione dell'amore che l'ha condotta alla follia.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Un mondo "apparentemente perfetto"....
Jonas è un ragazzo di 12 anni che vive in un mondo "apparentemente perfetto", in cui sono state eliminate le emozioni negative, il dolore, la guerra e anche il naturale arbitrio umano che porterebbe altrimenti a scelte sbagliate, turbative, ineficcienti...
Un mondo così perfetto in cui il potere decisionale è affidato agli anziani della comunità: ad ogni coppia vengono affidati 2 bambini, un maschio e una femminuccia, che saranno da loro allevati e custoditi fino all'età di dodici anni: ogni cosa dai pasti principali, alle attività scolastiche rimangono sotto il controllo ferreo e irriducibile della comunità degli anziani; i sentimenti sono stati banditi e così anche il sesso, per non portare disordine e turbamenti negativi...
In questo mondo, apparentemente perfetto, ma rivestitto del grigio impersonale della mancanza di valori e sentimenti autentici, a Jonas viene dato l'onorevole incarico di "Accoglitore di memorie".
Il Donatore, l'anziano che lo ha preceduto deve fornirgli tutte el memorie dell'umanità, anche quelle che provocano dolore, rimpianto, solitudine...
In questo modo Jonas viene a conoscenza delle pratiche illecite e dolorose con cui la comunità degli anziani mantiene l'ordine in quella società che a lui era parsa tanto benevola e perfetta.
Il congedo di cui ha sentito parlare altro non è che una forma di eutanasia praticata nei confronti dei neonati più deboli e degli anziani, di coloro che non sono utili....o divenuti un peso per gli altri.
Jonas rimarrà schiacciato da questa verità sconvolgente, non riuscendo ad accettare di esserne parte integrante...
Affascinante, sconvolgente, emozionante, il libro è stato all'inizio censurato, a causa di questi due problemi trattati in maniera cruda e a volte con il tipico cinismo proveniente dagli adulti:
l'infanticidio e l'eutanasia.
Attraverso gli occhi scandalizzati e l'estrema sensibilità di Jonas, si viene toccati profondamente nell'animo, perchè come lui, si può dire senza preamboli: così non va, occorre un cambiamento radicale. Il rispetto per la vita umana, l'amore per i piccoli.
Un amore universale che non escluda nessuno, ma che abbracci tutti, in una calorosa, illuminante scia....multicolore come l'arcobaleno...
un posto dove risiede l'amore e dove nessuno, dovrà rimanere escluso...Jonas riuscirà a trovare l'altrove, il luogo dove è custodito l'amore? Leggetelo e lo scoprirete...
Consigliato.
Ginseng666
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Verità scomode...
Premesso che non si tratta di una delle mie autrici preferite, devo dire che ho messo molto tempo a leggere questo libro.
La trama sembrava a prima vista accattivante..un miscuglio di mistero a note noir, come piace a me...
Ma nello svolgimento della trama la scrittrice si sofferma troppo sulla vita del medico Scarpetta che si trova in mezzo a un'intricata storia in cui L'FBI sembra aver rimescolato le carte e falsato le prove...e troppo poco o in modo inconcludente degli efferati omicidi...
Quali scomode verità si cerca di nascondere?
Se la morte dei ragazzi innamorati ci riporta secondo me ai fatti del Mostro di Firenze, lo svolgimento della trama risulta essere ripetitivo e alquanto noioso per una lettrice come me esigente e amante dei thrillers...
Che altro dire?
Mi sono annoiata, ma può darsi che qualcuno sia più clemente di me.
Lo consiglio con qualche riserva a coloro che amano le storie di questa scrittrice e anche i suoi scialbi personaggi.
Saluti.
Ginseng666
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Il bosco, la terra e l'arte...
Un romanzo straordinario che mi ha colpito profondamente nell'animo e nella fantasia; mi è stato regalato ed io sono rimasta colpita dal fatto che sia stato proprio un sacerdote a donarmelo indovinando i miei gusti, in un modo incredibile; non l'avrei mai detto, ma superato ogni remora, ogni pregiudizio di stupore, mi sono goduta questa lettura, immergendomi in essa come se fossi stata catapultata in quel fantastico mondo in cui Eva, la protagonista vive, attingendo energia e creatività.
Eva è la protagonista principale del romanzo attorno alla quale ruotano gli avvenimenti di questa vicenda e gli altri familiari che però nonostante tutto non riescono a scalfire la sua prorompente energia, la sua fede, il suo coraggio, la capacità di trarsi d'impaccio anche nelle situazioni più difficili.
Eva vive nella casa padronale ereditata dal padre che si chiama "Le Saturne", ai confini di un magico bosco, anch'esso parte dell'eredità paterna, vive in quest'ambiente attorniata dai due figli, e dal marito Etienne un ambizioso imprenditore che avendo fallito, il suo progetto di vendere il magico bosco di Eva, per risolvere i suoi problemi economici, fugge in Brasile.
Eva, per quanto dispiaciuta, non si scoraggia e inizia a dipingere per mantenere se stessa e la famiglia alla quale si aggiunge una sorella che vive al piano di sopra della sua casa.
Benevola, generosa, ma incrollabile nelle sue convinzioni, Eva riuscirà a non vendere il bosco, rimediando a un'azione riprovevole del figlio che ha già dato un anticipo, poichè ha ereditato la cupidigia dal padre.
Per Eva il bosco è magico, fonte di potere e rigenerazione, quindi non c'è prezzo che possa riscattarlo o cederlo ad altri; Eva si sente infatti in sintonia con la terra, come se fosse un'antica ninfa dei boschi, una maga come quelle che nei tempi passati compivano riti per propiziare la fertilità terrena, che facevano il bagno nelle pozze gelide del bosco per rigenerarsi, per entrare in simbiosi con la madre terra.
Con questo sistema Eva riuscirà a vincere tutte gli ostacoli che si frappongono nel suo cammino, a trovare un nuovo compagno che sia in accordo con lei, che come lei ami il bosco e la terra e ad avere un altro figlio; resa feconda come la terra del bosco che continua nonostante tutto a difendere contro l'invasione del progresso.
Romanzo avvincente, adatto ad ogni tipologia di lettori.
Lo consiglio infatti a tutti, pur essendo una pubblicazione di qualche anno fa.
Ma se volete potrete prenderlo in prestito da una biblioteca.
Saluti.
Ginseng666
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Una scelta lacerante...
In un'epoca in cui il razzismo verso gli ebrei, era sinonimo di persecuzione e di morte certa, si inserisce la storia di Sophie, una donna polacca che porta sulle sue fragili spalle il prezzo di un'esperienza atroce.
Una scelta lacerante: come si può scegliere tra due figli?
Una madre costretta dall'odio razziale nazista a scegliere uno dei suoi due bambini.
All'altro toccherà la morte nel campo di sterminio.
Certo lei si rimproverava di essere stata una collaborazionista, di aver tradito il suo popolo, di aver giaciuto con i nazisti...ma in quel periodo così tragico, in cui la lotta per sopravvivere a volte comprendeva azioni non sempre limpide, che conduceva ad atti di follia, che sotterrava nell'essere umano ogni barlume di decenza o di consapevolezza, come meravigliarsi?
Cosa avrei fatto io?
Mi metto nei panni di quella donna: dover scegliere fra i miei figli...forse avrei implorato, conoscendomi di uccidere me e lasciar vivere entrambi loro due...ma chi poteva assicurarmi che poi il feroce, spietato nazista avrebbe mantenuto le sue promesse?
Come, come avrei potuto fare, a compiere una scelta di tal genere?
E si capisce come la protagonista di questo libro, sia scivolata poi, sull'onda dei terribili ricordi nel vortice dell'alcolismo, trascinata da orribili sensi di colpa...che a qualcuno, più sensibile, avrebbe potuto portare alla distruzione più completa, alla follia pura.
Come può una mente reggere a tale orrore?
E pur trattandosi di una storia di fantasia che ha animato questo scrittore, ripenso al dolore immenso di tante madri che si son viste strappare i loro bambini, che li hanno visti incamminarsi verso le camere a gas, impotenti, senza nulla poter fare per trarli in salvo, se non poter offrire il loro amore e accompagnarli con il pensiero...
Un orrore, dentro l'orrore dell'olocausto..
Tutte le volte che ci penso, mi vengono le lacrime agli occhi nel pensare al dolore di quelle madri.
Perchè anche io sono una madre...
E non vorrei associare questa madre così sfortunata a Medea, perchè siamo in antitesi.
Se Medea è colei che ha ucciso volontariamente i suoi figli per vendicarsi del marito fedifrago, Sophie ha tentato di salvarne uno e pur in un modo sbagliato, riprovevole, ma in un tempo in cui l'errore si mescolava tragicamente in ogni organo del tessuto sociale, come un'acqua sporca, tossica che avvelenava ogni particella della comunità sociale
Considero l'olocausto uno dei periodi più bui della storia, che ha messo l'uomo che si è macchiato di questi crimini orrendi al pari delle bestie feroci, per la sua forza bruta, e per la totale assenza di compassione nei confronti degli ebrei, uomini tuttavia, nonostante la razza...
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Non sempre il progresso è al servizio dell'uomo...
E' un libro insolito, genuino certo e di sicuro non fa parte dei miei generi preferiti, ma l'ho scelto perchè mi ha incuriosito.
Primo volume della serie "Genesi" nasce dall'esigenza dell'autore di riflettere sul destino della scienza, ormai vicina a un declino di appurata autodistruzione.
Questa la trama a grandi linee: un gruppo di soldati ricevono la missione di indagare sulla "Cignus", una nave da crociera che è perduta ormai nello spazio portandosi appresso i suoi morti.
Nello snodarsi della vicenda i soldati verranno a contatto con verità inquietanti e che non possono essere rivelate, segreti oscuri sulle sorti incerte in cui versano loro stessi e i loro discendenti.
Non sempre il progresso è al servizio dell'uomo, ma a volte ne diviene il mezzo di distruzione.
Come la natura, inquinata e maltrattata dall'uomo si rivolta contro di lui, rigettandogli addosso i suoi veleni, così il progresso potrebbe diventare in un prossimo futuro, una trappola mortale per coloro che ne hanno abusato.
Argomento controverso e trattato con un linguaggio ricercato e competente, mi ha veramente stupito.
L'uomo è alla deriva, cerca di dirci l'autore, prigioniero della tecnologia, schiavo del progresso...cammina verso un destino incerto, di devastazione e di morte.
Da parte mia, spero vivamente che non sia così, che siano solo ipotesi fantasiose.
"Una caduta all'inferno da cui non ci sarà ritorno finchè non sia chiaro se il progetto della Scienza abbia un suo futuro o sia soltanto una terribile chimera" cit. estrapolata dal libro.
Un'illusione pericolosa, la scienza, che può costarci molto cara se non avremo l'equilibrio e la capacità di saperla gestire..
Consiglio questo libro a coloro che sono appassionati di fantascienza.
Saluti.
Ginseng666
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Coloro che non hanno voce...
Una volta esistevano costumi ed usanze incivili: le famiglie ricche e di origini altolocate destinavano uno dei figli (o delle figlie) alla chiesa senza che costoro fossero d'accordo.
Per esigenze di patrimonio, per esigenze di potere, per accordi di tipo gerarchico, per scopi semplicemente devozionali o puramente egoistici.
La storia di Maria, in questo libro di Verga, si snoda in forma di diario...
Nel diario ella si confida con un'amica svelando le emozioni che la colpiscono, i desideri che la pervadono.
Vorrebbe amare e sposarsi ma non può.
La volontà del padre ha deciso altrimenti per lei.
Dovrà trascorrere la sua vita in convento, come figlia obbediente a un destino che non ha scelto, ma che le è stato imposto con prepotenza dal padre.
In questo tragico destino, in questa vicenda che tocca profondamente l'animo del lettore e che commuove, Verga dona voce a coloro che non ce l'hanno, a coloro che per secoli, sono rimasti muti e agghiacciati da una sorte avversa, imprigionati nella rete dei genitori, che con crudeltà hanno deciso al posto loro.
A che serve la vita in una condizione forzata, coatta di prigionia fisica e spirituale?
E' vero si può morire per fame, per malattia, ma anche per non essere in grado di esprimere il proprio desiderio di amare e di non poterlo appagare.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Le particelle di Dio e le "Confraternite religiose
A dire la verità, mi aspettavo qualcosa di più : la copertina e il titolo mi avevano irretito con la vaga promessa di un thriller affascinante.
In realtà per me è stata un'impresa molto dura leggere questo libro, ma con un impegno costante e non privo di una certa caparbietà vi sono riuscita.
Ecco la trama, a grandi linee: nell'incantevole cornice dell'isola di Procida avviene l'incontro tra Giami discendente di Giordano Bruno e Leonardo Baldassarri giornalista, incaricato di compiere un'indagine sul papa Giovanni XXIII.
Al contrario la ragazza è impegnata a stilare una tesi sulla vita del Cardinale Roberto Bellarmino.
Qualcuno, dietro le quinte, ha favorito il loro incontro pensando di guadagnarci qualcosa.
Gli interessi della Chiesa e quelli controversi dello Stato...
Nella storia d'amore che nascerà tra Giami (diminutivo di Giovanna Maria Bruno) e Leo, si troveranno invischiati, loro malgrado in una vicenda di intrighi, misteri e delitti.
Nell'isola di Procida vi sono ancora confraternite, una delle quali denominata "La consorteria del sacro segreto" che si occupano dei tesori appartenuti a san Michele, il patrono dell'isola e i loro intenti non risulteranno poi così onesti come dovrebbero.
I pregi del libro sono secondo me: lo snodarsi di alcuni eventi macabri descritti in un modo gustoso e pittoresco, una ricostruzione storica accurata, che inserita nella storia come robusta impalcatura ne diviene a volte l'unico vero, concreto significato.
E ancora...la morte di Giordano Bruno è stata un tragico errore della Chiesa?
Cosa si poteva fare per evitarlo?
I difetti del libro sono la trasposizione storica, che può risultare alla lunga per il lettore pesante e astrusa: ciò che può sembrare interessante al primo impatto, lo è molto meno se pervade tutto l'arco del libro...
Le particelle di Dio, avrebbe potuto essere un libro più accattivante, secondo me se avesse limitato al minimo le parti storiche preferendo una più larga stesura di quelle dedicate agli intricati delitti.
Lo consiglio, comunque con qualche riserva, agli amanti del thriller storici.
Saluti.
Ginseng666
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Maigret e il misterioso fantasma..
Un libro che si legge senza difficoltà alcuna, con leggerezza, piacevole e carino.
Un'indagine del Commissario Maigret nel quale è coinvolto un suo collega, l'ispettore Lognon, detto anche lo sfigato perchè la sfortuna lo perseguita: convive con una moglie lagnosa e ipocondriaca, non riesce mai a farsi valere nelle sue indagini, il cui merito viene sempre attribuito a qualcun altro e infine si becca anche una pallottola finendo all'ospedale in fin di vita...
Maigret cerca di scoprire quale pista stesse seguendo lo sfortunato collega, che pare frequentasse anche un'avvenente estetista, forse per sfuggire alla sua triste quotidianità vissuta con la moglie....
Ma la ragazza è fuggita subito dopo l'aggressione del poliziotto e Maigret si trova a dover risolvere un intricato caso di falsari e quadri rubati o sottratti ai leggittimi proprietari....
Un pittore scomparso, un omicidio e tanti misteri che comunque verranno infine brillantemente risolti.
E lo sfigato? Avrà il suo momento di gloria, finalmente....prima di ripiombare nelle grinfie della terribile consorte...
Consiglio questo libro a tutti coloro che amano la lettura dei romanzi polizieschi...
Non è faticoso, non è complicato...e nel periodo estivo si legge molto bene..
Una lettura da spaiggia, insomma, senza troppe pretese....
Ma secondo me la leggerezza in una lettura non è una qualità da poco.
Saluti.
Ginseng666
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Inoltrarsi nel tenebroso buio....
Se non fosse così lungo, si potrebbe definire un libro piacevole.
Questo libro è frutto della collaborazione di due scrittori King e Straub; se è noto che king è il re del brivido, Straub invece scrive libri fantasy.
Da questo insolito connubio risulta un libro che porta le particolarità di entrambi gli scrittori: è un horror, certamente ma con tendenze di fantasiosi voli pindarici.
C'è un'inquietante casa nera teatro di infanticidi da parte di un terribile serial killer, ci sono due personaggi (forse folletti o fantasmi, non si sa bene) che volano sui territori in cui si muovono a volte esitanti i personaggi, a volte crudi nella loro umana esitenzialità...e qui si sente forte l'influenza di Straub.
Ma i bambini vengono rapiti, uccisi, divorati dal mostro che ne restituisce solo qualche parte del corpo...mentre un poliziotto in pensione...rimane per un po' di tempo a guardare...senza porre fine al massacro...
Poi vi sono madri sensitive che riescono a percepire i pensieri malati del killer...
Intanto i due curiosi folletti continuano ad osservare...l'osservazione, in alcuni casi acuta e ironica, riesce pure a far sorridere il lettore...
Non male questo libro, se non fosse per la sua lunghezza che secondo me ne attenua la suspance e può alla fine anche stancare il lettore...
Una conclusione più stringata, a mio parere, avrebbe alleggerito notevolmente la lettura di questo libro.
Lo consiglio tuttavia, agli amanti del genere.
Saluti.
Ginseng666
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Maledizione e vendetta sotterranea...
La settimana scorsa sul canale 39 denominato "TopCrime", proiettavano il film "Mucchio d'ossa", tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King ho visto la prima parte, mi ha emozionato e così ho deciso di leggere anche il libro. Non avendolo, l'ho chiesto in prestito a una biblioteca vicina alla mia; l'ho terminato oggi.
Non sono d'accordo con la persona che ha stilato la recensione precedente, ma del resto ognuno ha il diritto, sia pure agendo rispettosamente, di scrivere la sua opinione...
La vicenda parla di uno scrittore di successo che perde la moglie in un incidente d'auto e dopo una crisi esistenziale profonda si ritira a vivere in una casa sul lago, , che si rivela essere stregata, pervasa da spiriti burloni e tenebrose presenze.
La vita dello scrittore nella casa sul lago non sarà tranquilla: visioni sinistre, sogni macabri, carichi di oscuri e misteriosi significati animano le sue notti...e colpiscono profondamente il suo immaginario.
La cittadina in cui Mike va a vivere è soggetta all'influenza nefasta di un anziano miliardario che è convinto, malgrado tutto di poter influenzare la vita e il comportamento personale dei suoi concittadini..
Per quanto distrutto dal dolore per la morte della moglie, Mike porge il suo aiuto a Mattie, la madre di Kira, in lotta con il suocero Devore (il miliardario dittatore), per la custodia della figlia...
Mike e Mattie si innamorano, e lo scrittore riuscirà a scongiurare il pericolo della perdita di Kira, ma non potrà bloccare la vendetta di uno spirito arcano...che agisce uccidendo tutti i discendenti di coloro che le hanno tolto la vita...
Una maledizione che dura nei secoli e che sovrasta gli sfortunati discendenti degli uomini che hanno compiuto quel delitto...Si abbatterà inesorabile, senza che nessuno possa fermarla anche su coloro che sono innocenti e del tutto ignari di ciò che è capitato....
Mucchio d'ossa è un thriller affascinante e mi ha emozionato: non credo affatto che si tratti di uno dei libri più scadenti di King.
" Sulla veranda a sinistra del bar galleggiante, c'era una donna che mi guardava. Mi procurò un visibile sussulto. "Dio com'è magra pensai...non è che un mucchio d'ossa"..." estratto dal libro.
Inquietante intreccio e immagini ancora più inquietanti.
Lo consiglio senz'altro agli amanti del genere horror...
A coloro che come me amano le forti emozioni colorate di giallo e noir.
Saluti.
Ginseng666
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Il bianco e il rosso...
Un libro che commuove e fa riflettere, non solo perchè agganciato alle tematiche giovanili, ma perchè parla d'amore, un amore nato sui banchi di scuola.
Inteso che l'amore non è soltanto una questione che riguarda i giovani, ma investe come un uragano di emozioni ogni fascia di età dell'essere umano, ma qui si parla di amore, di maturazione e di morte...
L'antitesi tra il colore bianco e il rosso.
Leo è un giovane che frequenta la scuola, ha sedici anni e tutte le passioni legate alla sua età.
Per Leo il colore bianco corrisponde all'assenza di ogni cosa...assenza di energia, assenza di significato, assenza di tutto..
Il rosso al contrario è il colore dell'energia, dell'amore, della passione, dell'emozione positiva e costruttiva...della collera...della gioia, dell'appagamento..
Leo si innamora di Beatrice, ragazzina adorabile con i capelli rossi, che forse incarna il suo ideale...
Ma su Beatrice si fionda improvvisamente l'ombra della morte, poichè viene colpita dal morbo letale che i greci denominavano il male bianco....un male che sfinisce e consuma...che corrode ogni energia...che distrugge lentamente colui che ne è colpito..
Leo è adesso sospeso fra il rosso dell'amore passionale e il bianco preoccupante dell'assenza di gioia, della malattia.
Leo, imprigionato in questa dolorosa problematica riuscirà a maturare e alla comprensione che la vita non è priva di tormento, ma è comunque sempre degna di essere vissuta; in ogni condizione sia nella gioia che nella sofferenza più atroce...
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Le maschere dell'anima e l'identità nascosta..
Marnie, creatura disturbata, ma imperturbabile nelle azioni, scaturisce come un fantasma dalle pagine di questo libro, testimone di quanto la mente può risultare controversa, misteriosa e allo stesso tempo influenzare profondamente tutte le azioni dell'individuo.
Da questo libro è tratto l'indimenticabile film di Hichcock del 1964 che ci presenta una donna quasi sempre in fuga da una città all'altra, bugiarda, che commette furti e che indossa diverse maschere, identità fittizie dopo aver cambiato la località di lavoro...dopo essere fuggita con il malloppo....
Marnie soffre di claustrofobia e teme i temporali...
Ma la cosa più interessante è vederla ogni volta cambiare personalità, cambiare colore dei capelli e impersonare ogni volta una donna diversa, pur calandosi nel ruolo di un'impiegata modello.
"Nel corso della vita incontrerai più maschere che persone reali" affermava Luigi Pirandello e questa massima pare calzare a pennello per la protagonista di questo romanzo.
Anche quando trova qualcuno interessato a lei non è in grado di rinunciare in pieno alle sue contraddizioni, alla sua personalità bugiarda, contraddittoria...
La patologia della sua anima si contraddistingue nel nascondersi, senza volersi liberare dalle spire dei suoi problemi.
Una donna ha molti volti, certo...ma quando li nasconde nel pertugio di una maschera non la si può più né comprendere, né definire...
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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L'insospettabile vicino di casa...
A volte non si vorrebbe mai credere o sospettare che l'apparentemente innoquo vicino di casa possa nascondere scheletri nell'armadio, possa essere un mostro, un individuo con turbe psichiatriche gravi, una persona potenzialemnte pericolosa.
La vicenda raccontata nel libro è attuale poichè noi vediamo nella cronaca del nostro paese esempi di gente insospettabile che poi si è rivelata omicida e che ha svelato infine il suo lato oscuro...
Un serial killer, uno psicopatico...il mio vicino, ma chi l'avrebbe mai detto?
Eppure qualche segnale, sicuramente c'è stato a svelare l'arcano: le bizzarrie del comportamento, le occhiate torve...le maniere non convenzionali...
Vero che non tutte le persone stravaganti sono dei killer, occorre però prudenza nelle relazioni sociali anche per non trovarsi invischiati in qualche storia a senso unico, che non ha ritorno...
Ora parliamo del libro che ha ispirato il famoso film omonimo: Norman, l'inquietante personaggio rientra nel profilo del vicino di casa che attraverso comportamenti inusuali svela la sua doppia natura,
succube di una madre autoritaria che nonostante tutto si ostina a far rivivere in un tragico fantoccio, vivo solo nei suoi ricordi, si manifesta nel teatro di una grottesca messa in scena...
La pericolosità di Norman non si manifesta subito, ma coloro che lo circondano ne vedranno infine gli aspetti più inquietanti e pericolosi....
Attenti ai vicini di casa, mostri nostrani di casa nostra, in cui comunque spira la tempesta di una follia appena sopita da repressioni e convenzioni...
Io ho sempre tenuto le distanze..non sia mai che...
Consiglio questa lettura.
Io l'ho trovata appassionante..
Saluti.
Ginseng666
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Insegnare ai giovani l'amore per la vita....
Un saggio interessante sia per l'argomento che tratta (nichilismo filosofico, negazione della realtà sociale, malessere giovanile) che per i risvolti legati a una crisi nell'universo giovanile che purtroppo è presente e talvolta con tragiche conseguenze.
Si assiste a un abbassamento dei valori, per cui molti giovani sprofondati nella noia quotidiana si abbandonano ad atti di violenza gratuita....solo per "ammazzare" il tempo...
Si assiste così a fatti di cronaca che fanno inorridire gli adulti pur senza indurre a una doverosa riflessione: cosa facciamo noi genitori per scongiurare questi effetti deleteri sui nostri figli?
Se non insegnamo il rispetto verso gli altri, l'amore per al vita e il valore per la famiglia, cos'altro possiamo offrire ai nostri figli?
Allora dobbiamo assistere a ragazzi sbandati che aggrediscono i passanti, ad adolescenti che uccidono i loro genitori convinti di farsi giustizia per la loro vera o presunta vacuità morale, ad altri che gettano massi dal cavalcavia delle autostrade per vincere la noia quotidiana, a mini-delinquienti che picchiano gli ignari passanti....caricati da turbe psicologiche molto gravi...
In questo marasma di follia collettiva giovanile che racchiude il nulla, possiamo solo sperare che le nuove generazioni, guidate da educatori capaci di dissipare la nebbia dell'incoscienza, sappiano ritrovare la luce di una strada verso un futuro più promettente...
Che l'ospite inquietante, il nichlismo possa disperdersi nelle loro coscienze, per fare posto a più rassicuranti certezze.
Cordiali saluti a tutti.
Ginseng666
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I retroscena de "Il Segreto", la serie spagnola...
Per coloro che come me si sono appassionati alla fortunata serie di "il segreto" che va in onda su Canale 5, e che parla degli intrighi di una donna spietata, odiosa....che intende dirigere la vita dei suoi figli...degli abitanti del paese di Puente Viejo...Donna Francisca di Montenegro.
Il libro in questione parla dei retroscena...cioè di ciò che è capitato prima che questa donna diventasse quell'essere spietato, quella dittatrice senza cuore...di cui la serie spagnola ha fatto la sua anti-eroina, il fulcro della complicata vicenda del paesino spagnolo, dove si svolge la vicenda.
Perchè donna Francisca possiede tutto il paese e può comandare e dirigere a suo piacimento la vita di tutti gli abitanti di quel paese?
Perchè odia Raimundo e lo perseguita, giungendo a rovinarlo anche economicamente?
Perchè affligge i suoi figli con richieste irragionevoli pretendendo anche di scegliere i compagni della loro vita?
Tutti gli interrogativi che noi possiamo porci, tutte le curiosità che abbiamo, saranno soddisfatte nella lettura di questo libro che rivela di essere una storia romantica di altri tempi, piena di intrighi...ma che riesce comunque a tenere vivo l'interesse, ad appassionare tutti coloro che come me hanno visto tutte le puntate della serie spagnola "Il segreto", ma anche coloro che non l'hanno visto.
Mi sento di consigliare la lettura di questo libro che ho comunque letto in breve tempo e che reputo interessante e coinvolgente.
Saluti.
Ginseng666
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Una famiglia di streghe e il negozio degli incanti
Ho letto questo libro perchè l'avevo in biblioteca: fa parte dei nuovi arrivi.
A dire il vero mi attendevo qualcosa di meglio: la copertina è accattivante e anche la trama non è male se si considera che io sono amante delle storie fantasy.
Alysha, la protagonista del libro fa parte di una famiglia di streghe, le Gale, ed eredita dalla nonna, che pare svanita nel nulla, un negozio di rigattiere, nel quale mette tutta la sua energia, per quanto ostacolata continuamente dalle zie.
Si troverà coinvolta in scontri con personaggi magici che le sono ostili per ovvie ragioni di potere...e si renderà conto che la gestione di quel negozio che vende incantesimi non è così facile come sembrava al primo impatto.
Devo dire e lo dico con dispaicere che il libro non lo trovo abbastanza coinvolgente e interessante, se si eccettua quelle pagine dedicate alla passione sensuale di Alisha per il suo misteriso e affascinante giornalista, che poi risulta essere, al di là di ogni frettolosa valutazione, uno dei suoi antagonisti....
Che altro dire?
Lo consiglio, sia pure con qualche riserva agli amanti del genere fantasy.
Saluti.
Ginseng666
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Va bene la vendetta, ma i figli lasciamoli stare..
Un'opera degna di attenzione e che induce profonde riflessioni; se si considera l'epoca in cui è collocata, Medea si può considerare una donna "moderna" perchè osa sfidare le convenzioni e agisce in modo assolutamente anticonvenzionale.
Medea è una moglie tradita che vuole vendicarsi dell'offesa recatale dal marito.
Medea è una maga potente, ma è anche una madre.
L'essere madre è sinonimo di sacrificio, di amore, di donazione profonda, ma lei antepone l'odio del marito all'amore che dovrebbe provare per i figli e li sacrifica sull'altare di una presunta vendetta, terribile, agghiacciante e inverosimile per una madre.
Sinceramente, mettendomi nei suoi panni, io non avrei potuto: perchè infierire sui suoi figli?
I figli sono una parte della madre e ucciderli è come uccidere una parte di se stesse...
Ma forse l'odio profondo di Medea....è superiore al suo amore di madre e guardando lei penso a tutte le madri che gettano i loro figli, piccoli e indifesi nei cassonetti, e a quel disgraziato padre che ha gettato il suo bambino di pochi mesi nel Tevere per vendicarsi della moglie che voleva lasciarlo..
Perchè? Perchè dico io? Atteggiamenti sconsiderati e folli, secondo me..
Va bene la vendetta, ma i figli lasciamoli stare.
Saluti.
Ginseng666
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L'amicizia: un'arma a doppio taglio..
Un libro indimenticabile che è in bilico tra sentimenti sublimali: l'amore, l'amicizia e le conseguenze degli istinti arcaici nel cuore umano.
Due amiche che sembrano condividere un medesimo mondo di giovinezza e speranze, il cui rapporto tende a incrinarsi nel tempo per il tradimento di una di loro...
Un'amicizia può resistere al desiderio per un unico uomo? L'invidia può essere alcune volte un tentativo di emulazione, di rivalsa....perchè non è giusto che un'amica abbia tutto e l'altra nulla...
La bellezza e il possesso possono essere lo stimolo verso la perversione e il tradimento....allora il valore intrinseco dell'amicizia diventa falso, come falsi sono gli atteggiamenti della presunta amica....
In questo gioco fra luci e ombre di due ragazze, si unisce la storia di due campioni al tramonto della loro carriera....uno dei quali, innamorato di Carlotta e non ricambiato giungerà quasi a compiere uno stupro, visto che non riesce ad averla: lei non è consenziente...
Nella provincia sonnacchiosa di Settimo Naviglio, tra la corruzione della vita notturna...e la vita quotidiana apparentemente noiosa si inserisce anche un fatto di sangue, la cui dolorosa risoluzione sarà ancora infine un mix tra sentimenti d'amore, di odio e di rivalsa.
Maledetta Primavera, racconta con uno stile scanzonato, irriverente e tipico dei giovani di oggi, la vicenda di un amore...immenso nato come un fiore delicatissimo nell'asfalto di un deserto, ucciso dal cinismo, dalla vendetta....e dall'oscurità della mente di una presunta amica...che poi vera amica che non era affatto...
Consiglio questo bel libro agli amanti del genere....
Lo posso definire una storia rosa a tinte gialle....con tutte le sfumature dell'intreccio pseudo-violento, tenero....che si conclude nel massacro dei sentimenti.
Consigliatissimo, se si escludono le persone paurose o ipersensibili.
Saluti.
Ginseng666
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Angelo della morte o giustiziere?
E' stata una lettura piacevolissima: in questa storia troviamo la figura del commissario Bordelli, deluso, disincantato e deciso nonostante tutto ad esercitare la giustizia, rimediando a modo suo alle sue lacune, alla sua superficiale visione.
Senza prove gli assassini di Giacomo, il bambino violentato nelle campagne fiorentine, non potranno essere arrestati.
Ma non per tutti le prove costituiscono un retaggio di sicurezza: il commissario Bordelli, rifugiatosi in un casolare della campagna fiorentina, riflette sull'incapacità dell'uomo al rispetto verso la vita umana.
Nello splendore e nella solitudine della campagna, Bordelli passa il suo tempo a cucinare, a coltivare l'orto...e decide di dare corso alla sua personale vendetta.
Angelo della morte o insaziabile, algido giustiziere? Lascio a voi questo giudizio...
Uccidere può essere considerato un peccato mortale, ma in questo caso, mettere fine alla vita di assassini spietati può essere anche un pietoso servizio a un'anima innocente alla quale la vita è stata strappata nel modo più feroce...
A volte il male bisogna combatterlo con le stesse armi di coloro che l'hanno pensato, sviluppato...
Per estirpare il male....non si devono avere nè scrupoli nè rimpianti...
Il destino compiacente a volte può rendere la giustizia privata come un appuntamento al quale nonostante tutto non si deve mancare.
Consiglio questo libro sopratutto a coloro che amano i gialli italiani: per gli amanti del Commissario Bordelli, nostalgico eroe dei nostri tempi, che non credendo più nella forza vitale della giustizia decide di esercitarla a modo suo...
Saluti.
Ginseng666
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Somiglianze, diversità e inquietanti attinenze...
Questo libro mi ha affascinato: a volte le letture vanno oltre le nostre aspettative: aspettative rosee che ci possono deludere; quando invece di aspettative non ce ne sono, sovente si rimane piacevolemente sorpresi.
Ambientato in una Firenze che sfolgora nella sua quotidiana bellezza, il romanzo narra le vicende familiari di un reastauratore, Giuliano Neri, uomo introverso che vive immerso nella scoperta delle sue opere artistiche, ma che si improvvisa investigatore, quando l'amico gudice Lapo richiede il suo aiuto nella risoluzione di un caso di una serie di omicidi: un serial killer che uccide le prostitute per un puro gusto di distruzione e morte...
I delitti paiono a un primo, frettoloso esame, appartenere a qualche setta, per via delle azioni misteriose dell'assassino che traccia dei segni esoterici sul corpo delle sue vittime; ma forse si tratta solo di vaghi tentativi di depistazione...
Mentre la vita familiare dello sfortunato restauratore naufraga come una navicella che affonda inesorabilemente in un mare tempestoso: la figlia se ne va di casa, la moglie si allontana da lui fino a costringerlo a una fuga precipitosa dall'ambiente familiare, Giuliano si trova invischiato nella morte violenta di uno dei suoi allievi...
Nella torbida vicenda pare essere implicata anche l'enigmatica sorella dai costumi un po' troppo anti-conformisti.
La verità dei colpevoli uscirà fuori dallo studio di somiglianze e divergenze...nei famosi quadri che ritraggono Gesù e Giuda....somiglianti certo, ma non uguali nella loro essenza spirituale....
Anche il quadro del rosso fiorentino racchiude un misterioso enigma....un quadro malefico che reca in sè attraverso i secoli il senso di segreti arcani....capaci di scatenare una furia omicida...
Avvincente, emozionante e capace di irretire anche il lettore più esigente come me...
Lo consiglio senz'altro agli amanti del genere: vi potranno trascorrere ore serene in compagnia di una degna lettura...
Saluti.
Ginseng666
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The mistery of Devil...
Si tratta di un libro piacevolissimo e intrigante ispirato al capolavoro di M. Bulgakov"Il maestro e Margherita": infatti si apre con una citazione estrapolata appunto dallo stesso.
Non esiste titolo più appropriato "Qualcosa di insolito" perchè è effettivamente una vicenda insolita, accattivante e inquietante...intrisa di misteri che anche alla fine rimangono tali, non saziando completamente la sete del lettore che non riesce a comprendere in pieno il senso del groviglio della storia.
Giallo psicologico e thriller misterioso, noir che riesce in alcuni punti anche ad essere spaventoso e intrigante, si presta bene a infinite interpretazioni anche perchè non esiste una verità sicura e definita; però forse è in questo che si cela il fascino occulto del libro.
La vicenda inizia con la partenza di alcune persone che destate dalla morte, vengono attirate in un castello dove uno strano personaggio, potente ed enigmatico, offre loro una nuova possibilità di vita, se riusciranno a superare alcune prove che consistono nell'accettazione delle loro debolezze e nel saper gestire la loro esistenza in un modo più dignitoso e utile....senza ripetere gli errori del passato.
Dopo la prova di cui l'esito rimane nebuloso e avvolto nel mistero, la storia si snoda intorno ad altre figure: un professore, musicisti e la vita di provincia di un anomalo, commissario anche lui diverso dai suoi simili che si trova immerso nella risoluzione di una serie di omicidi inusuali e avvolti nel mistero....
Lo scontro tra il commissario e il suo enigmatico antagonista rappresenta il senso più profondo di questa storia: tra luce e oscurità rivela tutti i vizi, le debolezze del genere umano, intento a lottare quotidianamente con i suoi demoni...e non sempre rivolto verso la luce.
Consiglio questo libro a coloro che come me sono appassionati di storie del mistero.
Sicuramente ne rimarranno affascinati. Ho apprezzato questo libro anche per la sua originalità che provaca inquietudine, ma che solletica curiosità e interesse.
Saluti.
Ginseng666
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Un'oscurità sommaria e apparente...
Un intreccio di un libro che nonostante i giudizi giornalistici positivi, mi è risultato ostico, incocludente....e molto poco interessante.
E' uno dei pochi libri che non sono riuscita a portare a termine.
Si tratta di una complicatissima trama che naviga in un marasma oscuro ma è un'oscurità senza una vera propria tensione, non avvince, non crea terrore....è noioso da morire...
Mi è venuto in mente il famoso Poe (come contrasto)...con il suo meraviglioso "Il gatto nero"....le atmosfere fosche...e che vorrebbero instaurare un clima di terrore, risultano molto arrangiate per una storia che secondo me...non ha nè capo nè coda...
Certo c'è un libro pericoloso, il libro oscuro che fa ammalare e si trascina via i ricordi di una donna che ha osato aprire le sue pagine e scrutare i suoi terribili segreti.
C'è una donna che si sveglia dopo una lunga malattia; c'è una spedizione di gente che vaga per la campagna ohibò, con sprezzo del pericolo veramente ammirevole (nonostante la possibilità di incappare nei lupi mannari), fermandosi ogni tanto in una locanda per rifocillarsi, c'è un gruppo di assassini pericolosi che sgozza la gente nei casolari....
Ci sono tutti gli ingredienti per un horror avvincente, ma la suspence non c'è.
Forse l'autore, nella formazione del suo progetto, aveva in mente risultati molto più lusinghieri, ma purtroppo non è riuscito nel suo intento....
Stendiamo un pietoso velo su questo mosaico infinito di situazioni che non riesce comunque a convincere il lettore...troppi ingredienti, troppi sapori contrastanti...per un risultato che davvero non è all'altezza delle aspettative di chi legge.
Non mi sento di consigliarlo, ovviamente.
Saluti.
Ginseng666
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Maledetta luccicanza!!!
L'inizio del libro non è stato esaltante, però nello snodarsi della storia, diviene sempre più interessante.
Nella storia che è la continuazione di "Shining", emerge la figura tormentata di Dan, un giovane afflitto da incubi, visioni di defunti che gli appaiono suo malgrado e deliri, per via della "maledetta luccicanza", potere che è simile alla nostra medianità e sensitività occulta...
Afflitto da questo potere che non riesce suo malgrado a controllare, Dan sprofonderà nell'alcolismo, tentando invano di sfuggire ai suoi fantasmi, con i quali deve combattere ogni giorno...
In relazione con lui emerge la figura di una ragazzina, Abra dotata di medesimi poteri nelle mani di una famiglia allibita e non i grado di gestire i fenomeni che ella inconsciamente scatena...e una setta di vampiri energetici, denominata "Il nodo" che gira con il camper spargendo morte in zone recondite dell'America in cerca di misteriosi "Vapori" che li aiutino a sopravvivere e forse a vivere in eterno.
Dopo una lenta e faticosa maturazione Dan approda a una casa di riposo dove imparerà a utilizzare i suoi poteri per il bene degli anziani, per favorire il loro trapasso, per vincere la loro paura della morte, per aiutarli a passare a miglior vita nel modo meno traumatico possibile.
In questo contesto e grazie alla sua pietosa attività di mediatore con la morte, Daniel viene denominato il "Dottor sonno", un'attività che lo rende finalmente riconciliato con il suo potenziale magico, rendendolo finalmente un dono a servizio degli altri....gli anziani, i più deboli, coloro che comunque hanno bisogno del suo aiuto...
Un triller avvincente e nello stesso tempo commovente per coloro che volessero cimentarsi in questa lettura.
Lo consiglio soprattutto agli amanti del genere thriller.
Emozionante, avvincente, commovente...spaventoso e irrazionale come tutte le letture di King.
Saluti.
Ginseng666
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Un "Thriller" scolorito...
A dire la verità mi aspettavo molto di più da questa libro: irretita dalla copertina inquietante, l'ho comperato cercando un'accattivante lettura all'ombra di misteriosi delitti.
Invece ho durato una fatica immane sia a leggerlo che a comprenderne la trama.
Isabel Allende, l'irresistibile autrice de "La casa degli spiriti", sapientemente sospesa tra sogni e realtà, si rivela molto scarsa come giallista.
Trama non molto originale, piatta e che a volte pare stentare nello svolgimento degli avvenimenti, devo dire e lo dico con dispiacere estremo che mi ha molto annoiato.
Per leggere questo libro ci ho messo più di 15 giorni...ero indecisa se terminarlo o meno, ma visto l'ostinazione con cui proseguo ogni mia esperienza come lettrice, ho portato faticosamente a termine questa lettura.
Il libro parla di un gioco virtuale, Ripper, riferito a delitti in cui si cimenta un gruppo di ragazzi, tra cui Amanda, la figlia dell'ispettore...e di Indiana, una donna che svolge il suo lavoro di operatrice sanitaria in una clinica olistica....
Ma quando numerosi crimini iniziano a succedersi nella cittadina e dopo la sparizione misteriosa della madre, Amanda comprende che deve per forza scoprire l'identità del serial killer.
Romanzo che vorrebbe risultare un giallo psicologico ma che in realtà manca di suspance, di pathos....e non riesce affatto a solleticare l'interesse del lettore. L'unico pregio che riesco, mio malgrado a trovarci è la descrizione accurata dei personaggi che li rende vivi, credibili e vitali, tanto da essere visualizzati mentalmente dal lettore....
Sarebbe forse meglio che la Allende si limitasse a scrivere quei soggetti romantico- avventurosi...probabilmente più adatti alla sua penna. Ho delle riserve, naturalmente, ma chi si volesse cimentare in questa lettura, considerando che comunque si tratta di una brava scrittrice, non si aspetti un granch'è. Lei non è Stephen King e neanche gli assomiglia.
Saluti.
Ginseng666
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- sì
- no
Notre-Dame de Paris: profonda suggestione nell'osc
Non un libro comune, ma un capolavoro di Victor Ugo che si svolge nell'oscuro Medioevo.
La vera, autentica protagonista del romanzo è la cattedrale di Notre-Dame, centro del romanzo, la bellissima, superba cattedrale miscuglio di devozioni religiose e mascheroni gotici, che nasconde una profonda, oscura suggestione.
Una cattedrale che ha subito deformazioni e intrusioni da diverse culture che , come spiega l'autore, ne hanno falsato e ridotto la sua autentica grandiosità.
L'autore ci presenta sotto il dominio della maestosa cattedrale un insieme di personaggi irresistibili, e per la prima volta ci svela i sentimenti del popolo, il popolo dei reietti, che pure vivono nei sobborghi di Parigi, nascosti alla vista degli onesti cittadini.
Quasimodo , il deforme campanaro di Notre Dame, le cui sembianze grottesche sembrano fondersi con quelle dei demoni della cattedrale, l'arcidiacono Frollo, prete severo, conservatore che lo ha raccolto per pura carità cristiana, l'affascinate zingara Esmeralda, il poeta folle Gringoire, l'ufficiale Phoebus... sono i personaggi principali del romanzo e si muovono in una bolgia di situazioni paradossali in cui l'unico senso pare essere un affresco verista di quei tempi, in cui la morale limitativa, spiritata, più che spirituale dirigeva tutti gli eventi riguardanti la popolazione preda talvolta di deliri e giudizi non conformi alla verità, lesivi, corrosivi, sleali, pericolosi.
Ne esce una narrazione convulsa, emozionante: personaggi descritti magistralmente, tanto che li si può inquadrare o visualizzare come se si trovassero a pochi metri da noi, sentimenti contrastanti...e la caratterizzazione del bene, del male...come fili conduttori della vicenda...
Non sempre il bene avrà la meglio, ma si può comunque intravedere in questa storia un metro di giudizio che non risparmia davvero nulla e ci mostra l'uomo nella sua identità più autentica e nella luce della sua più abissale, indifesa perversione.
L'uomo, poichè creatura imperfetta può propendere verso il bene, ma non è detto che questa propensione lo conduca infine alla salvezza. In agguato c'è sempre l'imprevisto...
L'amore, può diventare, in certi casi, la peggiore delle condanne.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Ruoli diversi nel palcoscenico della vita..
Si tratta di un romanzo che evidenzia i ruoli che i personaggi rivestono nel variegato palcoscenico della vita...
Una ragazza che rinuncia a una vita tranquilla per entrare nel confusionario, brilalnte mondo della moda in cui spicca la figura energica di Miranda, il suo capo. Una donna che schiavizza gli altri per afferramre il suo potere..una dittatrice, irriguardosa..e che la domina dall'alto della sua poliedrica, diavolesca personalità; il titolo è emblematico e rivela forme di schiavitù dorata....una forma di certosino autolesionismo, da parte della ragazza..ormai abbagliata dal fantasma, alquanto improbabile di un futuro all'ombra del successo.
Se questa forma di schiavitù volontaria avrà delle vittorie, dei consensi e delle meritate ricompense, non sarà immune però da sacrifici e da rinunce occulte, privazioni a volte non calcolate.
Alla fine può darsi che la protagonista, resa martire da circostanze più o meno casuali e sfortunate ci ripensi o si chieda confusamente se ne vale la pena...
Amore o successo? Cosa sarà meglio per la nostra indecisa protagonista?
Suggestiva e divertente anche la trasposizione cinematografica, con un'irresitibile Meril Streep nel ruolo della "diabolica" direttrice.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Racconti all'acido muriatico...
Una serie di racconti pervasi di veleno, il veleno che rivela la natura umana, inequivocabilmente corrotta dal male; se come pensa l'autrice il male è quella forza oscura che tesse le fila del destino dell'uomo è anche vero che ogni uomo è secondo lei artefice della propria fine ingloriosa o malvagia che sia...
Il libro è costituito da sette racconti, preceduti da una prefazione assai esaustiva, per preparare l'ignaro lettore a ciò che l'aspetta.
Una vasta carrellata dei vizi umani, delle viscide e odiose azioni umane, perchè non esiste uomo o donna che non possa essere corrotta o invasa dal male, per quanto candida sia la sua natura: "Ai fini più estesi il centro dell'opera è altresì è quello di aprire uno squarcio sulla vena folle e dannata presente in ogni uomo, unicamente nella forma più estesa. Se per alcuni tale follia sarà congenita - colpa della psiche - per altri sviluppata da cagioni capaci di smontare ideali e capovolgere l'esistenza, sarà il caso in cui la follia si tramuterà in soluzione." Cit. dell'autrice estrapolata dalla prefazione del libro.
E, devo dire che in questi racconti, pervasi da un perspicace umorismo macabro e cinismo cosmico, forse peggiore del mio, si può leggere veramente di tutto, connesso naturalmente ai vizi umani.
Ogni racconto è preceduto da una citazione ironica attinente all'argomento in lingua francese per cui ho dovuto, per intenderne totalmente il senso, farle tradurre da un insegnante di francese.
Dal giovane "Narciso" che perde la ragione a causa di una malattia ripugnante, alla beffa ricevuta da un fratello innamorato della sorella per un amore impossibile da consumare, alla moglie ingenua e devota che incontra inevitabilmente verità scomode, al parroco corrotto che predica l'aldilà e poi non ci crede, al ragazzo sedotto dal professore di scuola...ed altre terribili condizioni che inducono l'uomo a compiere ogni tipo di licenziosa scelleratezza.
Tratto narrativo arguto e delineato con grande lucidità, il libro è adatto a coloro che vogliono meditare sull'esistenza umana...e racchiude in sè il desiderio di redimere l'uomo mettendolo di fronte alla sua abissale corruzione.
Vorrei infine esprimere una mia personale opinione: se è vero che l'uomo è pervaso di malvagità, di cattiveria e che spesso è artefice del proprio disgraziato destino, ed io aggiungo anche di quello di altre persone innocenti, se è vero (ed io l'ho sperimentato amaramente nella mia esistenza), che la giustizia è sommaria, superficiale e molte volte protegge i colpevoli, anzichè condannarli...si può però affermare che esistono anche persone buone, persone degne di rispetto che spesso...ti traggono in salvo dal pantano in cui altri personaggi loschi hanno cercato di farti annegare.
E con questa speranza di bontà, di gentilezza, di redenzione ho potuto conservare in me il lato buono della mia natura senza che si smarrisse nel velenoso miasma della follia.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Fra passato e presente: la bella e la bestia...
Un romanzo avvincente che rapisce il cuore del lettore sin dalle prime pagine;esso fa parte di una trilogia: le città della perversione, e questo in particolare parla di Venezia.
Sara Thompson è una studentessa inglese che ha abbandonato Londra sopratutto a causa di una delusione amorosa, e si reca a Venezia per svolgere una ricerca riguardante un misterioso e antico diario di una ragazza veneziana che ha appreso i segreti amorosi direttamente da Giacomo Casanova.
La vicenda risale a tre secoli prima: Luciana, l'eroina della storia è una ragazza che ha sfidato le convenzioni dell'epoca vivendo di nascosto un amore proibito con il leggendario Casanova.
Mentre Sarah sta spulciando l'antico diario si accorge di assomigliare molto all'eroina della storia e che il suo amante virtuale, Marco Donato sembra avere delle rassomiglianze con Casanova.
Fra magici sogni e rimembranze del rapporto oramai finito con il fidanzato inglese, Sarah ci trasporta nel suo fantasioso mondo erotico...un erotismo che varca a volte le soglie della normalità sessuale.
Certo se si può parlare di perversione erotica, non si scade mai però nella volgarità.
Ho trovato quindi questo romanzo piacevole e degno di attenzione.
Avvincente, intrigante l'ho letto in tre giorni nonostante la sua mole fosse copiosa: 347 pagine.. di avventure romantiche, erotiche, fantasiose...condite con i misteri insondabili dei fantasmi.
Venezia misteriosa, Venezia perversa, Venezia dimora di spiriti inquieti e di fantasmi festaioli, Venezia con le sue maschere, il suo magico Carnevale...Venezia fascinosa che mi ha fatto venir voglia di visitarla...e di perdermi nella sua magia storica....nei suoi segreti irraggiungibili...
Fantasia, sogni o realtà velata di segreti millenari?
Lascio a coloro che lo leggeranno, la soluzione di questo dilemma.
Da parte mia lo consiglio a tutti coloro che sono appassionati di letteratura erotica, ma anche di misteri.
Saluti.
Ginseng666
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Medioevo oscuro e persecuzioni religiose..
Un romanzo avventuroso che non rispecchia esattamente il mio genere di lettura, ma che ho trovato piacevole; lo dico con dispiacere per certi versi rappresenta anche una realtà di quell'epoca...
Le brutture dell'oscurantismo religioso...e tutti i delitti che la chiesa ha commesso....
Delitti terrbili, in nome di un Dio d'amore che a quel tempo non era riconosciuto come tale, ma come un improbabile "Angelo vendicatore".
Ma passiamo alla trama: siamo a Napoli, nell'anno del Signore 1229, Suger è un medico "magister" che pratica la medicina in un ateneo, qaundo si imbatte in un moribondo bisognoso di cure che lo segue a casa sua, mettendolo a parte di un segreto pericoloso: è in possesso di un mantello magico con iscrizioni alchemiche denominato il mantello del saggittario.
Vorrebbe che il medico lo portasse a destinazione al suo posto, ma egli si rifiuta.
Una serie di circostanze funeste (egli viene rimosso dal suo incarico per una dubbia sua apaprtenenza a un credo filosofico), a quel tempo anche praticare o seguire correnti filosofiche era considerato alla stregua di eresia e quindi proibito dalla chiesa, lo porterà fuori dalla città; deciderà quindi di consegnare al proprietario il magico mantello...ma ogni volta che sia vvicinerà al suo propritario, questo gli sfuggirà mettendo in serio pericolo la sua vita.
Un cavaliere che porta la morte tramite una lancia micidiale che pare sputare fuoco e infine l'entrata nella storia del famoso mercante di Toledo, la cui vicenda si intreccia con quella dello sfortunato medico.
L'implacabile inquisitore Konrad Von Marburg, mastino sanguinario al servizio della chiesa tenterà di portare al rogo tutti questi personaggi, finchè il mantello del Saggitario tornerà al suo legittimo proprietario che saprà sventare con maestria gli intrighi del terrible inquisitore.
Nel frattempo molte persone innocenti avranno perso la vita.
Questo libro mi ha lasciato un po' di amaro in bocca.
Ma in fondo il messaggio non voleva essere così negativo ma solo evidenziare lo sfondo magico che emerge da ciascuno di noi: "Gli uomini da sempre hanno voluto legare il loro destino e la loro dimensione mortale a un labirinto di figure grandiose e irraggiungibili.
Un labirinto in cui ciascuno di noi, una volta nella vita ha amato perdersi." Cit. dell'autore.
Consiglio questo libro a tutti gli amanti del genere avventuroso, del genere storico...
Con l'augurio che ci trovino la magica dimensione del sogno e che amino questo libro così come l'ho amato io. In fondo l'autore ha vinto il premio bancarella e non è così male come afferma una delle recensioni precedenti.
Saluti.
Ginseng666
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Non tutto risulta come appare...
Un thriller avvincente e macabro, adatto per le persone "con lo stomaco forte".
Si tratta di una storia controversa che all'inizio appare come risultato di una tragedia familiare, e in seguito rivela contorni inquietanti di un giallo noir con finale del tutto inaspettato.
La vicenda è avvincente e trattata con estrema maestria: ritmo serrato, descrizione psicologica dei personaggi molto acuta...in modo che si riesce quasi a visionarli mentalmente.
Per essere un autore emergente si muove molto bene e dipana il groviglio della storia con logica spietata seguendo i movimenti dei personaggi, si riesce a seguire la vicenda con un certo pathos, orrore...nelle scene sanguinose, nelle torture delle vittime, come a voler sancire anche i sentimenti dell'assassino...e le sue complicate elucubrazioni mentali...
Qual'è il colore della paura? Quale scatenamento delle pulsioni psicologiche conduce un killer ad uccidere? Quale ragionamento, quale condizionamento porta un individuo a fare dell'omicidio la sua motivazione di vivere e un altro all'emulazione?
Innumerevoli sono le ragioni...
Vi può essere anche colui che manda messaggi per annunciare una fine ormai prossima, un profeta della morte, al quale non interessa particolarmente la paura delle vittime, ma le sue ragioni sono ancora più contorte.
Non tutto è come appare e quando tutti i tasselli della vicenda avranno ritrovato il loro posto nel puzzle intricato della vicenda, il lettore comprenerà di essersi sbagliato completamente nelle sue valutazioni iniziali.
Consiglio vivamente questo libro agli amanti del genere thriller, a me è piaciuto molto.
Saluti.
Ginseng666
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Una luce di speranza nelle traversie della vita...
Una storia significativa che offre moltissimi spunti di riflessione sui casi della nostra esistenza, che possono comunque colpire ciascuno di noi.
La storia di Lisa, una ragazza attiva che si occupa di volontariato, generosa, disponibile nei confronti del prossimo; una mattina si alza e si accorge di non avere più la sua integrità fisica, di essersi ammalata, di essere diventata alla stregua di coloro che sono bisognosi di cure e che fino a qualche settimana prima aiutava. Un ricovero doloroso e il contatto con la dura realtà dei maltrattamenti all'interno dell'ospedale, delle incomprensioni dei medici.. a volte presenti, purtroppo in alcune realtà medicali...
Altri due ricoveri e infine la matassa misteriosa della sua malattia si dipana e Lisa si avvia verso la guarigione.
Alla fine del suo doloroso cammino, una specie di calvario disseminato di ostacoli, Lisa riscoprirà il valore della fede e incontrerà l'amore nella figura di un ragazzo conosciuto nei corridoi dell'ospedale...
L'ultima parte del libro è dedicata all'idillio dei due giovani...
Uno stile fresco, semplice ed essenziale ci accompagna per tutta la durata del libro; per il suo significato, per il messaggio sublimale che contiene mi sento comunque di consigliarlo sia ai giovani che agli adulti.
Saluti.
Ginseng666
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Una tragica resa dei conti...
Una storia appassionante, rivestita di sentimenti, passioni, anomalie comportamentali.
La vicenda inizia con la fuga di una ragazza, Vera, da Budapest: ella ha ucciso il padre per proteggere la sorellina minore dalle sue molestie...
In Italia Vera diventerà la prostituta e con lei si agganceranno altri personaggi in una carrellata di tipologie umane variegate...che all'inizio sembrano non aver alcun legame; in realtà l'autore ce le presenta con rapide pennelalte come un artista che dipinga quadri, usando molteplici colori e ci cala lentamente nel loro mondo, descrivendole in modo magistrale...
E' come infilarsi, spettatori involontari in un libro assistendo a un dramma che si dipana lentamente
nella vita di questi protagonisti..legati da fili sottilissimi, invisibili, impalpabili che li conduce verso un destino inesorabile, una tragica resa dei conti che sfiora il dramma solo per un minuscolo diversivo...
Qualcuno comunque dovrà pagare pegno, con delle conseguenze fisiche personali perchè il dramma non esploda interamente...
La vendetta dei giovani, il disturbo adolescenziale, di una figlia che si sente tradita dalle bugie dei genitori?
Oppure un intricato destino che vuole infine rimettere le cose a posto sciogliendo i nodi delle inevitabili bugie?
L'onta del tradimento andrebbe lavata con il sangue? E' più forte l'amicizia o l'amore?
E se l'amore non è compreso, tradito, violato lo si può imprigionare nell'onda nostalgica dei ricordi?
Storia irresistibile, avvincente, che lascia comunque degli interrogativi esistenziali...
Mi chiedo cosa avrei fatto io...al posto della protagonista o della figlia di lei....
Consiglio vivamente questa lettura, a me il libro è piaciuto molto.
Saluti.
Ginseng666
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Non solo magia...
Un libro interessante, adatto per gattofili o perlomeno per coloro che amano i gatti, che li conoscono, che convivono con loro, ma anche per coloro che non li conoscono e che vorrebbero prendersi per animale da compagnia, un gatto per appunto.
Il libro è costruito come una sorta di saggio e si divide in tre parti.
La prima parte è costituita dalla storia del gatto nei secoli e nelle diverse culture: dall'Egitto in cui i felini erano trattati come divinità intoccabili, all'oscuro Medioevo in cui vennero perseguitati insieme alle streghe, ai giorni nostri in cui li si apprezza come compagni di vita...
Volendo fare un confronto fra il cane e il gatto, se è vero che il primo è apprezzato per la sua fedeltà, il gatto come si dice si affeziona alla casa, ma rimane enigmatico e indipendente; è lui a scegliersi il padrone..e quando l'ha scelto gli rimane fedele a vita, donandogli conforto e affetto incondizionato.
Nella seconda parte l'autrice ci parla del suo rapporto affettivo con i suoi gatti, con i gatti che l'hanno accompagnata nel percorso della sua vita, evidenziando il rapporto privilegiato con uno di essi, Pilli che l'ha scelta e accettata per 15 anni, a suo dire, come nessun altro ha saputo fare...
Dalle capacità sensitive e curative, il gatto rimane comunque un animale magico e misterioso che non ci ha ancora svelato in pieno la sua essenza...
La terza parte del libro è dedicato ai consigli verso chi volesse adottare un gattino e farsi accettare da lui come compagno di vita...
Bellissimo saggio, che ci indica come amare e farsi amare dal gatto, animale affascinante, di cui ho sperimentato personalmente le capacittà affettive...e la sua indiscussa fedeltà...
Avete mai cercato di sostenere lo sguardo ipnotizzante e misterioso di un gatto?
Vi assicuro che non è per nulla facile.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Lettera a un bambino che non ho potuto avere...
Questo libro racconta l'esperienza di una donna che sta per diventare madre...
I suoi dubbi, il suo sentirsi inadeguata a svolgere questa funzione che per secoli è stata l'obiettivo principale delle donne: sposarsi e diventare madri...
La maternità è una scelta importante, la scelta che condiziona la vita, ma secondo me...la rende migliore..ma questa è una mia opinione, una scelta personale...opinabile, discutibile..quanto si vuole, perchè io per diventare madre ho lottato duramente per 11 anni.
Non ammetto l'aborto (rispetto questa scelta ma non la condivido) perchè io son stata devastata dagli aborti spontanei...e mia figlia, quella che è riuscita a sopravvivere ai mei disastri ormonali è nata nel 1988.
Nel 1986 ho avuto un bambino che è nato al sesto mese e che è morto quasi subito, dopo aver esalato il suo primo e ultimo respiro...
Da parte mia non ho mai avuto dubbi esistenziali: l'ho amato fin da quando l'ho sentito palpitare nel mio grembo e la mia storia, una storia di devastazione, di dolore, di profonda delusione perchè il figlio, il mio figlio adorato non è potuto sopravvivere...
Dare la vita e perchè? Per far soffrire? Per gettare nel tempo una creatura innocente?
E' egoismo questo? E' incoscienza, è inadeguatezza della personalità?
Non so bene...io i miei figli, anche quelli perduti li ho amati profondamente e non mi son chiesta molti perchè, ho sorvolato sui perchè sulle recondite ragioni, sui miei complessi di donna non del tutto soddisfatta dalle attenzioni (a volte subite del marito) i figli, in fondo erano solamente miei, affogati dal mio selvaggio amore uterino, come una continuazione vitale della mia personalità...un salto nel futuro, un accenno di evocata immortalità.
Vedersi, riconoscersi, specchiarsi in mia figlia...anche se non finirò mai di preoccuparmi per lei anche quando la sento emettere un lieve colpo di tosse...se potessi mi prenderei tutti i suoi malanni, e mi caricherei di tutti suoi problemi...
Al mio bambino nato troppo "presto" scrivo così, certa che attraverso canali misteriosi potrà comprendermi: " Mio caro angelo, tu sai...che nel breve cammino che abbiamo trascorso insieme...
ti ho amato...tu sai quante volte, sentendoti muovere ti ho parlato....rivelandoti il mio amore...un amore che dura tuttora...al di là del tempo, dello spazio e della tua dipartita che ci ha momentaneamente separati...Desideravo tanto conoscerti, accarezzarti e avvolgerti nel mio abbraccio protettivo...
Adesso invece devo accontentarmi di venirti a trovare in uno squallido cimitero e mi si spezza il cuore
di non essere riuscita a metterti al sicuro prima che la morte ti portasse via...
Caro bambino mio, io ti amo e ti amerò sempre...al di là del tempo e dello spazio e spero che un giorno, potrò comunque rivederti...Ma sappi che comunque, se tu ci fossi stato ti avrei accolto con gioia, e non ti avrei mai gettato in un cassonetto, nè mi avrebbe mai sfiorato il dubbio del perchè della tua nascita.
Ciao, Giovannino.
Con affetto, con amore immenso.
La tua mamma."
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La conoscenza profonda del male...
Una vicenda insolita...e un giallo difficilmente risolvibile...
Nella biblioteca di un anziano gentiluomo inglese viene trovato il cadavere di una giovane ragazza...
L'intricata vicenda, nonostante l'impegno della polizia locale si rivela di difficile soluzione...
Ma la padrona di casa ha un'amica preziosa e insostituibile, Miss Marple...un'anziana zitella, con tutte le caratteristiche peculiari di questa categoria di donne, curiosa, ficcanaso e con un'esperienza notevole riguardante l'umanità, i suoi difetti...i suoi potenziali crimini..
Miss Marple offre il suo prezioso aiuto alla polizia, incapace di sciogliere l'intrigo che poi riassume l'omicidio non di una ma di due ragazze...
Le cose non sono mai come sembrano, gli assassini oltre che scaltri si riveleranno infine persone insospettabili e benvolute dalla comunità...
Non bisogna mai fidarsi delle apparenze - afferma saggiamente miss Marple.. quando infine riesce a far luce sull'intrigata vicenda e assicurare i colpevoli alla giustizia..
Il suo fiuto e la sua capacità di introspezione psicologica hanno avuto la meglio sulla perfida astuzia degli asassini...
Consiglio questa lettura a coloro che sono amanti della letteratura gialla...e in particolare dei libri di Agattha Christie.
Saluti.
Ginseng666
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Pinocchio, storia di una maturazione infantile
Apparentemente la storia di Pinocchio si presenta come una favola, che allieta la lettura dei ragazzi.
In realtà essa nasconde significati reconditi, che la rendono adatta anche a una variegata schiera di lettori di età diverse...
La storia si apre come una nascita, ma è un nascita anomala: un taglialegna si costruisce un burattino usando un pezzo di legno che gli è stato regalato da Mastro Ciliegia, un suo amico che in realtà vuole liberarsene perchè lo considera fatato....un legno che parla che si muove e dal quale pare scaturire un'energia misteriosa...
Geppetto si costruisce il burattino per girare il mondo, ma esso si rivelerà un monello maleducato, disobbediente con tutte le qualità negative del figlio viziato... fugge di casa, marina la scuola, si caccia nei guai, frequenta cattive comagnie...
La vita gli mostra i suoi lati peggiori e qui si evidenzia l'incontro il gatto e la volpe, il ratto di Mangifuoro e infine la fuga nel paese delle meraviglie...
Ma vi sono anche le figure positive: la fata turchina e il povero, paziente Geppetto padre putativo che tenta di tutto pur di fornirgli un'educazione decente...
E' la storia della crescita e della maturazione di un ragazzino, che dopo aver percorso tutte le vie del godimento della inesplicabile, incosciente allegria...raggiunge infine la convinzione di percorrere la via del bene, accudire il genitore anziano e malato e infine inziare a frequentare la scuola, aiutandosi con lavori manuali...
Ecco il bambino è giunto alla sua piena maturità e per questo potrà ricevere il suo premio:
non sarà più un burattino, ma verrà trasformato dalla benevola fata in un simpatico ragazzino di carne...
Il premio naturalmente nella vita reale non sempre viene elargito, perchè in alcuni casi percorrere la via buona, non porta necessariamente i risultati sperati...ma questa è una favola e naturalmente il finale felice è di obbligo, anche come doveroso incoraggiamento.
Da leggere e da rileggere se qualcuno lo avesse già visionato..
Saluti.
Ginseng666
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Quando la tempesta arriva...
Avevo questo libro in biblioteca e viste le recensioni che lo riguardavano l'ho visionato velocemente e poi letto con piacere...
Un King esplosivo nei tempi in cui scriveva storie horror, noir che a me piacciono tanto. La vicenda è la seguente: in una piccola isola, Little Tall, giunge spaventosa e inaspettata una tempesta che viene denominata "la tempesta del secolo" per la sua mortale influenza travolge tutto...portando devastazione e morte...
La piccola isola è solita a rimanere isolata per burrasche di ogni tipo ma questa è così terribile da rassomigliare a una Apocalisse e oltre i fenomeni naturali devastanti conduce sull'isola un personaggio terrficante, criminale, che rassomiglia a un orrido demone proveniente dall'inferno...
La prima azione che egli compirà sarà l'omicidio di un'anziana signora del luogo, dopo di che si consegnerà volontariamente alle autorità dell'isola.
"Sapete cosa desidero e se me lo darete, io me ne andrò..." le parole sibilline del terribile killer turbano la popolazione...portando un ulteriore sconvolgimento nella vita degli abitanti dell'isola...
Non svelerò altri particolari del libro, perchè il mistero contenuto in questa rivelazione racchiude in sè il fascino occulto di questo libro...
Molto particolare e avvicente la rappresentazione cinematografica...scaturita da questo libro...
Qualche riflessione personale: in certi casi la tempesta e la devastazione possono arrivare anche nella nostra vita e quando la bufera arriva...non si può far nulla se non attingere alla riserva della nostra energia mentale e della nostra volontà di riemergere dal buio tunnel...
Dopo la tempesta, infatti sorge il sereno di una vita migliore...e di una riconquistata serenità....
La maturazione dell'individuo talvolta passa sotto il travaglio di apocalittiche bufere personali....
Consigliato e promosso a pieni voti.
Saluti.
Ginseng666
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Caccia ai mostri...
Un libro che collocandosi nel periodo dell'alluvione di Firenze, ci conduce in un sentiero di luci ed ombre, omertà e delitti innominabili.
In questa vicenda emerge l'umanissima figura del commissario Bordelli, segugio instancabile, uomo di grandi principi morali, eppure che sa districarsi fra la piccola delinquenza e i grandi delitti.
Nella Firenze degli anni "60" si consuma il delitto di un ragazzino di 13 anni, vittima innocente di pedofili che hanno nascosto così bene il loro delitto tanto da rendersi quasi insospettabili e imprendibili...
Il commissario Bordelli riuscirà con la sua tenacia da poliziotto, il suo fiuto..., la sua innata capacità investigativa a trovare il senso di quella morte in cui sono invischiati anche personaggi insospettabili...e che godono la stima della intera comunità...
Mentre il commissario indaga l'Arno dopo settimane intere di pioggia incessante, rompe gli argini travolgendo con la sua furia uomini, case, negozi, portando nella città devastazione e problemi di sopravvivenza per gli abitanti.
E' una marea che giunge inaspettata...la furia selvaggia della natura....come un soffio ricade su tutti, buoni e malvagi...
Non appena le acque ritornano nel letto del fiume Bordelli incontrerà la donna della sua vita, Eleonora...e intreccerà con lei una relazione amorosa...pur continuando le sue instancabili indagini.
Giacomo, il ragazzino stuprato deve avere giustizia...Il commissario si impegna perché questa giustizia abbia luogo.. quando improvvisamente l'ingiusta vendetta dei colpevoli si abbatte sulla ragazza del commissario che viene pestata e minacciata....ponendo fine alla sua relazione.
La vita è amara, la vita è ingiusta...e il piccolo Giacomo...non avrà pienamente giustizia, non nel modo che il commissario aveva sperato...
Il libro si chiude con un messaggio che spesso è racchiuso nelle vicende giudiziarie, anche in quelle più comuni...I mostri, a volte possano farla franca e continuare, imperterriti la loro esistenza, nonostante gli sforzi degli investigatori per assicurarli alla giustizia...
Talvolta i potenti la fanno franca: questa non è la prima volta che succede e non sarà neanche l'ultima.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Una morte misteriosa: intrighi e segreti...
Una morte segreta a Taormina, nell'inverno piomba sulla tranquilla città come un fulmine improvviso; una città che scorre nei suoi ritmi usuali e nella quale pare che nulla possa influire sui suoi consueti equilibri...Al contrario la morte di Efre, una donna ricca proveniente da una famiglia facoltosa e per questo rimane sotto gli occhi di tutti come un preambolo di un benessere generazionale che pare scivolare inesorabilmente alla deriva..
Chi può averla uccisa e perchè?
L'autore ci presenta un libro lievemente noir, scorrevole nel tratto e che si legge senza difficoltà, senza grossi traumi, senza troppi colpi di scena...
Giacomo Cassisi, un giornalista del luogo indaga cercando di far luce su questa vicenda, scontrandosi naturalmente con l'omertà dei suoi concittadini, la complicità dei suoi superiori e delle alrvate forme di minaccia che lo colpiscono direttamente.
Danni all'auto, tentativi di introdursi in casa sua, intromissioni nel suo computer e la fuga misteriosa di Nisciula, la sua gatta, segno tangibile che qualcuno si è misteriosamente introdotto nella sua abitazione e ha curiosato nel suo computer..
La figura di Giacomo è molto ben delineata, è un professionista "curioso" che cerca di portare alla luce le verità nascoste di quella morte sospetta, ma esse non vogliono assolutamente venire a galla.
Giacomo è circondato in questo suo percorso professionale da varie figure femminili: un'amica giornalista, una collega con cui fa sesso, la misteriosa femmina della chat e la signora della famiglia altolocata che tenta di sedurlo per chiudergli la bocca.
In questo miscuglio di personaggi e situazioni ambigue, Giacomo si muove con disinvoltura e pur essendo attorniato da figure femminili, mantiene la sua situazione di scapolo che in alcuni momenti può essere considerata invidiabile, in ogni modo egli vi si trova perfettamente a suo agio...
Egli ci presenta infatti la sua quotidianità che rivela il gusto della vita: le sue abitudini giornaliere, il tempo che scorre fra indagini, colazioni al bar e incontri galanti con belle donne, infine serate solitarie in compagnia della sua gatta.
Ho trovato questo libro carino, interessante e rilassante, una lettura che comunque delinea la natura ironica e giocosa dell'autore, per quanto si ha l'impressione che la storia sia almeno in parte autobiografica..
Consigliato.
Agli amanti del genere poliziesco...
Saluti.
Ginseng666
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L'amore oltre il traguardo del tempo..
Una storia d'amore indimenticabile, un libro che sopravviverà all'usura del tempo.
E' il protagonista maschile, Oliver a narrare la storia...con linguaggio schietto e scarno, tipico dei giovani che esprimono concetti di intensa emozione, senza usare troppi giri di parole, mirando all'essenzialità...il pudore dei sentimenti...eppure già integrati nell'intimità profonda dell'amore...
Oliver è un ragazzo ricco che incontra Jenniffer una ragazza di estrazione sociale inferiore alla sua.
Si innamorano, dopo un incontro casuale e lui tenterà di presentarla alla sua famiglia, ricca e con innaturali pregiudizi...
Al rifiuto dei suoi familiari, Oliver reagirà rompendo tutti i ponti affettivi con loro e costruendo con la sua ragazza un matrimonio d'amore, rinunciando per lei a ricchezza e comodità familiari...
Affronteranno insieme difficoltà e le asperità della vita, mangiando spaghetti tutti i giorni....Oliver si presterà ai mestieri più umili, pur di costruire un futuro con la sua Jenniffer...
Quando tutto pare andare per il meglio...lui ha finto gli studi...e si avvicina una realtà di agiatezzza, finalmente dopo tanti sacrifici, ecco il destino interviene con la sua beffa più crudele...
Eh, si....la vita a volte non lascia molto tempo....e il tempo che abbiamo risulta spesso più breve...di ciò che si crede...
Ammantato di sentimenti che superano lo spazio della vita e la tragedia della morte, Love story...
ha avuto una indimenticabile trasposizione cinematografica che lo ha reso famoso.
Commovente nel finale, rilascia comunque l'idea che anche io condivido...
L'amore è immortale, al di là della vita e della morte rimane sempre un'energia cosmica che supera lo spazio e il tempo fugace di una vita talvolta troppo breve.
Da leggere o da rileggere se qualcuno lo avesse già visionato..
Saluti.
Ginseng666
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Una generazione di cacciatori di vampiri...
Un libro controverso e che lascia numerosi spunti a colorite riflessioni...
Oddio il nostro autore oltre che ad avere una fantasia illimitata, possiede anche una concezione dei vampiri che non è quella usuale.
Nella tradizione letteraria Dracula e i vampiri che in generale son derivati da lui, sono esseri malvagi che succhiano il sangue degli umani per continuare la loro demoniaca esistenza, un'esistenza che si svolge il giorno dentro la bara e la notte a caccia di vittime da succhiare e dissanguare...
Le creature della notte, malvage e da sopprimere...
In questo libro si parla di cacciatori di vampiri: il padre è un famoso cacciatore che lascia ai due figli maschi la sua "pesante" eredità, iniziandoli a un'attività estremamente pericolosa: uccidere i vampiri.
La loro missione principale consiste nello scovare l'ultimo vampiro esistente sulla terra e toglierlo di mezzo; dopo di che saranno liberi di vivere pacificamente, poichè hanno estirpato la malvagità e la violenza dal mondo.
Ma le cose non andranno esattamente come loro sperano; l'ultimo vampiro, sotto le spoglie di un mite e improbabile frate, nutrito da tutta la comunità, inoffensivo...viene soppresso, nonostante tutto...
e a questo punto scatta "la vendetta cosmica".
I due cacciatori di vampiri si troverano trasportati in un universo parallelo, una specie di oltretomba
in cui fra esperienze mistiche e mutazioni fisiologiche "sconteranno" il loro peccato..
il peccato di aver ucciso l'ultimo vampiro che a quanto pare aveva il sacrosanto diritto di vivere..
Appassionata difesa dei vampiri? Pare di si, almeno questa è l'impressione che ho ricevuto..
Non mi sento di svelare altro per chi volesse cimentarsi in questa lettura sappia che è genuina, unica e non simile a nessun altro tipo di libro riguardante i vampiri.
In sistesi, vorrei esprimere qualche considerazione personale: trattandosi di un'opera di fantasia, certamente l'autore può scrivere e immaginare ciò che vuole, ciò che è originale e in usuale è sempre gradito al lettore; tuttavia in certi punti del libro la narrazione risulta piatta...e non è creato il pathos necessario che si prova durante la lettura di un horror...
Alcuni concetti sono inspiegabili, perchè si ha l'impressione che il confine tra il bene e il male non sia più presente o almeno non sia importante evidenziarlo: infatti uno dei personaggi, caduto nel terribile limbo afferma:
"La conoscenza è la fine dell'eternità" e ancora "Il trionfo del bene è la nascita del male".???
Consiglio questo libro, con qualche piccola riserva agli amanti del genere horror. (Esclusivamente per adulti, visto le concezioni morali, molto discutibili che vi sono espresse ).
Saluti.
Ginseng666
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Psicologia criminale...
Un libro piacevole, un po' diverso dagli altri libri scritti da Agatha Christie..
13 problemi riguardano precisamente 13 omicidi che vengono analizzati da Miss Marple in compagnia dei suoi ospiti, che in una serata in cui non sapevano come trascorrere il tempo, raccontano alcuni casi di omicidi rimasti insoluti. Assomiglia un po' come genere al Decamerone, quando tutti si ritirano a novellare per sfuggire alla peste; in questo caso si tratta di una situazione più soft e meno traumatica, per quanto il dinamismo costruttivo della storia è similare..
Alla fine di ogni racconto, ognuno di loro tenta di fornire la soluzione a questi casi..
In genere...è Miss Marple a sciogliere i nodi del mistero, individuando i colpevoli e spiegando agli amici il senso e la dinamica del delitto..
Miss Marple è una anziana signorina, arguta, intelligente e con una profonda conoscenza dell'anima umana, tanto da riuscire ad entrare nella mente dell'assassino e a scoprirne...le oscure intenzioni...e ciò che l'ha condotto all'omicidio.
Miss Marple, figura emblematica dell'investigatrice di tipo casalingo, ritrae con naturalezza e arguzia
i misteri dell'animo umano, rendendone note....le terribili ambiguità, un po' per le esperienze vissute,
un po' per le sue capacità e fiuto poliziesco increbilmente vivace..
Una lettura piacevole che consiglio, comunque agli amanti di questo genere..
Saluti.
Ginseng666
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Le tenebre nel cuore...
Un romanzo avventuroso, riproposto nell'edizione economica e quindi accessibile a tutti...a un prezzo veramente irrisorio..99, centesimi...
La storia ormai nota del capitano Marlowe, imbarcatasi, per sostituire un collega perito nella foresta..ucciso dagli indigeni africani..
Dopo essersi imbarcato in una nave francese, riesce a rintracciare un leggendario personaggio che vende avorio di nome Kurtz, che oramai ammalato e quasi pazzo, gli rivela l'oscurità della sua mente...e del suo cuore, avvolto nelle tenebre...
Quasi morente, viene convinto a partire...ma morirà durante il viaggio,
svelando al capitano...i suoi oscuri segreti..
La tenebra del cuore: cosa significa essere avvolti nelle tenebre?
La tenebra è il rovescio della luce...qualcuno diceva che la luce non è altro che il buio rovesciato, ma non è esattamente..così.
La luce è calore, illuminazione e gioia...
Mentre la tenebra è oscurità, oppressione, disgusto per la vita...a volte depressione...
chi è oscurato nel cuore è ottembrato e non riesce a vedere il mondo nell'ottica razionale..
Se la mente talvolta partorisce mostri paurosi, il cuore può rimanere ottembrato dal dolore...di una perdita dolorosa...o per l'aprirsi di orizzonti occulti e misteriosi.
Il rimanere oscurati nell'ombra..della tenebra non è mai cosa piacevole nè edificante perchè in questo modo si rischia di perdere inequivocabilmente la propria anima.
Saluti.
Ginseng666
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A cosa si riferisce il termine passione?
Leggendo questo libro, mi son chiesta a cosa si riferisce...il termine "passione".
Trattandosi di una pittrice si può pensare che si tratti della sua naturale propensione alla pittura, ma di sicuro il titolo contiene un significato ambivalente.
Artemisia è una donna che ha subito una violenza carnale, che nonostante i pregiudizi dell'epoca denuncia e chiede giustizia per l'ingiustizia subita...
Ma che ottiene invece diffidenza da parte delle autorità e il perpetuare di nuove ingiustizie, violenze sul suo corpo già violato da l suo molestatore..
Si dice che sia stata visitata da levatrici e che la sua parola sia stata messa in dubbio...
In un universo governato da uomini, la sua protesta è inconcepibile...
Artemisia è la donna che riesce nel corso degli anni a trovare il suo giusto riscatto nella pittura e non a caso le sue pitture rispecchiano l'orrore della violenza subita e anche delle improbabili vendette
che si affacciano dalle tele.
Uomini decapitati, pugnalati...percossi da donne volitive...e assassine.
Pare che Artemisia non abbia mai superato il trauma dello stupro subito e l'abuso che ha segnato
la sua esistenza se l'è portato alla tomba.
Ma perlomeno ha saputo sublimare questo avvenimento nell'onda artistica dei suoi capolavori.
Come per molti altri artisti, l'onta dell'ingiuria è stata un felice avvio per esprimere il loro genio...
Non giusto e neanche logico, ma come spesso accade l'arte passa attraverso lo scoglio di una terribile sofferenza.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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King sotto tono...
Dopo una lettura lunga, complicata e faticosa mi accingo a scrivere un commento su quest'opera, che comunque è il frutto della mente fantasiosa di un grande scrittore. Uno scrittore prolifico, maestro del thriller, l'autore di "Rosie Madder", "Le notti di Salem e tanti altri capolavori..che hanno conquistato il cuore di migliaia di lettori..
Lo scrittore che secondo me può uguagliare il nostro Dario Argento per le storie horror che racconta, o essere paragonato a Poe per i paesaggi spettrali e la tensione di puro terrore in cui coinvolge il lettore...
Ma in questo caso la magia del...racconto non è riuscita a coinvolgermi...
In un mondo alternativo, Roland è un pistolero che ottiene dal padre l'incarico di uccidere un pericoloso mostro che uccide e divora le persone, lo ski-man...
Roland, racconta la sua vita...è pervaso dal rimorso di aver ucciso involontariamente la madre...
Roland..e.i bimboli; animali di fantasia che non ho capito bena a cosa esattamente corrispondono...in termini realistici: unicorni, cavalli? Boh, insomma...un linguaggio di tipo arcaico che sinceramente non mi è piaciuto per niente, come la storia che a dire il vero ho trovato di una noia mortale.
Preferisco naturalmente il King narratore di storie horror, pittuosto che quello che racconta favole.
Ci perde molto sia nella costruzione della storia, che nella trama che mi pare usuale e per nulla accattivante.
Per un fatto di rispetto profondo nei confronti di questo scrittore, metterò un si al consiglio di lettura...
Vi sono comunque da parte mia innumerevoli riserve, e se volete leggerlo non aspettatevi un granchè.
Saluti.
Ginseng666
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Un mistero sepolto nei secoli...
Questa lettura mi ha affascinato e ho concluso questo libro in 4 giorni, nonostante la sua mole.
Un libro avvincente da cui non ho potuto staccarmi finchè non sono giunta alla conclusione.
La vicenda si snoda tra passato e presente, con descrizioni del territorio esaustive e particolareggiate; personaggi ben definiti e una realtà inquietante che affonda le sue radici nella polvere del tempo.
Verità nascoste, segreti vergognosi, innominabili... colpe di cui la chiesa si è macchiata e che non dovranno mai vedere la luce.
Perugia, 1540. Un'epoca di conflitti, in cui pare che il papa volesse impadronirsi di quel territorio.
Servendosi di un esercito numeroso, feroce pronto ad ogni evenienza, perché quelli erano tempi in cui il papa teneva molto di più al potere temporale che a quello spirituale.
Ma ci sono 14 cavalieri che si oppongono a questo potere e lottano perché la città di Perugia non venga conquistata dalle truppe papali.
Che fare? Un frate offre loro l'immortalità in cambio della loro resa; dovranno solo allontanarsi dalla città e saranno salvi, in più avranno l'immunità dalla morte e dalle malattie.
Ma uno di loro ha tradito i compagni e mentre lui gode della protezione divina...gli altri rimarranno vittime di un patto diabolico, cui dopo secoli dovranno rendere conto...
Cinquecento anni dopo lo storico Prof. Mciley si reca a Perugia per indagare su uno strano dipinto, restaurarlo all'interno della Cappella Paolina e da lì iniziano guai per lui e la sua famiglia.
Tre dei suoi colleghi restauratori verranno uccisi brutalmente e la figlia Elizabeth entrerà in contatto con Lars, un ragazzo misterioso... che pare solo lei riesca a vedere.
Mentre Perugia viene travolta dal terrore, cela nelle sue strade, nei suoi vicoli, perfino nel tuono sinistro dei suoi temporali... segreti innominabili che non vogliono assolutamente vedere la luce.
Il mistero, la maledizione del dipinto che pare evocato da un girone dell'inferno travolge tutti coloro che osano accostarsi ad esso.
Alla fine, per quanto molti misteri saranno svelati, una domanda, lecita del lettore rimane sospesa nell'aria: chi è veramente Elizabeth? Perché riesce a mettersi in contatto con angeli e demoni?
Da dove viene e quale sarà il suo destino?
Il dipinto maledetto: "Una serie di immagini, ritratte da lontano e da vicino, particolari di un affresco che doveva essere enorme e che presentava forme inquietanti. C'erano angeli con spade sguainate, diavoli con le zampe caprine, frati con il volto coperto, squarci e lampi che cadevano dal cielo, gente che veniva sgozzata, sangue, cavalieri.."
Misteri, verità arcane che non vedranno mai la luce.
Consiglio questo libro agli amanti del genere thriller.
A me è piaciuto molto, lo preferisco sinceramente anche a Dan Brown.
Saluti.
Ginseng666
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