Opinione scritta da Manduchi
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Storie attraenti
Avevo sentito del libro durante una puntata di Melog 2.0, su Radio24, e il racconto che Calabresi aveva fatto della rocambolesca nascita della nonna mi aveva toccato. Il libro è senz'altro bello, da leggere per chiunque, perché è veramente "ispirato". Poi il titolo è assolutamente illuminante, apparentemente banale, ma solo apparentemente. C'è però una strana "tensione", che accompagna tutte le storie, tutte le pagine: come se lo stesso Calabresi, al fondo, non credesse davvero nemmeno lui alla scommessa del titolo. Forse è solo una mia impressione, forse ha volutamente evitato di farlo diventare uno di quei libri "motivazionali", restando in questa posizione di quasi incredulità.
Ripeto, però: da leggere, vedrete che se ne andrà troppo velocemente, desidererete che ce ne siano altre, di storie, nascoste da qualche parte...
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Mettere da parte i pre-giudizi
Altro libro interessante segnalato da Nicoletti durante Melog 2.0, "appena ho 18 anni mi rifaccio" è quasi disarmante.
Si possono avere tutte le opinioni possibili sugli interventi di qualsiasi natura sul corpo, e non è sbagliato averle. E forse proprio per questo, per poter affrontare questo tema non facile in maniera il più possibile asettica, come se fosse una cronaca, la Sivieri Tagliabue esegue un'operazione (il termine è venuto da sé) davvero intelligente: costruisce delle storie, raccontate in diretta dalle persone che hanno deciso di intervenire sul proprio corpo.
E così non puoi fare a meno di entrare in ogni personaggio, "metti da parte" il tuo punto di vista, ti fai coinvolgere e qualcosa si sposta...
Da leggere, se si vuole almeno tentare di capire quanto il "bello" possa essere importante, nell'uomo, e non solo oggi.
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