Opinione scritta da Nené

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Nené Opinione inserita da Nené    29 Aprile, 2016
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E quindi?

Una misteriosa e terribile epidemia uccide tutti gli adulti (del mondo?), lasciando i bambini - e con loro l'umanità - regredire ad uno stato violento e selvaggio, in cui rimane solo il peggio del mondo creato dagli adulti ormai estinti. Seguiamo Anna e il suo fratellino mentre imparano a gestire la morte e la sopravvivenza, ma anche l'amicizia e i rapporti umani.
Ammaniti riempie questo scenario apocalittico di scene macabre e violente, descrizioni crude e personaggi al limite dell'assurdo. Eventi si susseguono con un ottimo ritmo di narrazione, lasciando il lettore in attesa di 'qualcosa'. Solo che questo qualcosa non arriva mai. Molte scene, soprattutto quelle più violente, sembrano spesso fini a se stesse, ad appagare il gusto splatter al quale Ammaniti ha abituato i suoi letteori (ma che inizia ad essere ripetitivo e stancante). Tolta la dimensione violenta, rimane ben poco alla narrazione e ci si rende conto ben presto che la trama della storia è piuttosto povera e inconsistente. Fatta eccezione per alcune buone parentesi, come ad esempio la 'relazione' fra Anna e Pietro, la sensazione con cui le varie sezioni del libro mi hanno lasciata è stata uno sconfortante "e quindi?".

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Nené Opinione inserita da Nené    28 Luglio, 2014
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Passo falso

Due premesse necessarie. La prima, io amo profondamente Ammaniti. Le seconda, io odio profondamente le raccolte di racconti brevi. Per questo ho ceduto alla lettura di questo libro solo ora, per compensare l'astinenza in attesa di un nuovo romanzo.
Sfortunatamente la mia reticenza é stata confermata.

Oltre al fatto che non tutti i racconti sono di prima pubblicazione, la raccolta é davvero un'accozzaglia di scritti sconclusionati. Ammaniti é solito descrivere situazioni grottesche e personaggi al limite del verosimile anche in molti dei suoi romanzi, ma generalmente al fine di veicolare un profondo sentimento di malessere sociale e culturale.
Nel caso della raccolta, si cade spesso nel puro splatter fine a se stesso. I personaggi sono privi di spessore, le storie totalmente no-sense. Ammniti avrá anche ammesso che non trattasse di letteratura, ma questa raccolta non lascia davvero nulla, neanche la piavevolezza di una lettura di intrattenimento.

Sposo la tesi dell'operazione commerciale, sperando vivamente non si tratti dell'inizio del declino verso l'asservimento all'editoria di un autore che amo profondamente.

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Nené Opinione inserita da Nené    06 Agosto, 2013
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Uomini stanchi

Due storie diverse per ambientazione, contesto e personaggi, che si trovano accomunate dall'avere come portagonista un uomo stanco, insoddisfatto, alla ricerca di un riscatto che non arriva e che per questo ripiegano in un 'contentino' che allevi la loro fatica.

Il protagonista del primo racconto é un padre di famiglia, perdente nato insoddisfatto della propria esistenza, conteso fra il sogno di una famiglia che non c'é e la voglia di liberarsi dei propri figli ("fuori uno, dentro tre") che vede nel suo cane stupido uno strumento di riscatto.
Nel secondo, a parlare é un figlio, anche se é suo padre il vero protagonista. Anche lui costretto in una famiglia che non lo rende felice, in una condizione di ristrettezze economiche che é dura abbastanza da farlo sentire inadeguato e fallito, tanto da farlo sperare nella svolta quando gli viene donata una miniera.
Entrambi i protagonisti credono di aver a portata uno strumento di riscatto, le cui sorti lascio scoprire a chi vorrà cimentarsi nella lettura.

Assolutamente consigliato, soprattutto a chi vuole ritrovare lo stile di Fante in due racconti "maturi", brevi ma intensi.

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Narrativa per ragazzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    06 Agosto, 2013
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Semplicemente adorabile

Divertente, ironico, piacevole... Semplicemente adorabile.

Credo sia riduttivo definirlo un libro per ragazzi. In parte lo é sicuramente - infondo, Jim e Charlie sono due ragazzini alle prese con dei prof. un po' particolari - ma dietro la maschera della strampalata storia di fantascienza si nasconde un delicato racconto sul senso dell'amicizia, sulla scoperta del mondo, sull'amore fra fratelli che c'é anche quando non si vede.

In piu', lo stile di Haddon trova in questa formula una dimensione ideale.

Una storia da leggere e da far leggere. Assolutamente consigliato.

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Consigliato a chi ha letto...
Altri libri di Haddon e ha voglia di una lettura spensierata che lo faccia tornare un po' bambino
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Nené Opinione inserita da Nené    06 Agosto, 2013
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Non ci siamo, non ci siamo...

Dopo un po' di tempo che non leggevo nulla della Yoshimoto, mi sono lasciata convincere dalla voglia di riassaporare un po' il mondo delicato dei suoi racconti.
Ma sono rimasta molto delusa. Non tanto per il contenuto - é un suo tratto caratteristico quello di dipingere scorci, piuttosto che trame complesse - ma per lo stile. Ho trovato i dialoghi del tutto irrealistici, ma soprattutto sforzati. Mi é spesso sembrato di assistere ad una recita amatoriale, o ad una telenovela di bassa categoria, in cui gli attori poco capaci risultano totalmente inappropriati a renderedel messaggio (se c'é, dov'é?) dell'autore.

Per chi volesse cimentarsi con questa scrittrice consiglio vivamente di scegliere qualcos'altro.

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Nené Opinione inserita da Nené    17 Luglio, 2013
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Come seta

Questo racconto é come il tessuto di cui porta il nome. Sottile, delicato, elegante.
E' una storia di un viaggio in un tempo in cui viaggiare significava davvero partire per tornare, un giorno, forse, ma comunque diversi. Una storia di amori - volutamente al plurale.
Molto bello, da leggere (e rileggere).

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Nené Opinione inserita da Nené    26 Giugno, 2013
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Meravigliosa epopea familiare

Middlesex è una storia di cambiamenti. La storia narrata da Cal(lie) non è solo il racconto di una trasformazione personale (da bambina/ragazza a uomo) ma della trasformazione di una nazione (gli Stati Uniti) e di un popolo (greci in questo caso, ma migranti da ogni paese) nelle varie fasi di adattamento ad una nuova casa e ad un nuovo stile di vita, sia fisico che metaforico.
Un bellissimo affresco dell'america del '900, raccontato attraverso la vita della famiglia Stephanides. In effetti, l'ultima parte del libro, quella piu' "personale" di Cal(lie), è quella che forse mi è piaciuta di meno, mentre ho adorato dalla prima all'ultima riga la storia intricata della sua famiglia e dell'America che cambiava insieme a lei.
Uno dei libri migliori che abbia letto negli ultimi anni, assolutamente consigliato.

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Nené Opinione inserita da Nené    11 Giugno, 2013
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Ricordi d'adolescenza

Le vicende che accompagnano verso la morte le sorelle Lisbon raccontano di un mistero profondo che non é dato capire. La loro vita, cosi' come le loro morti, rimangono sospese fra "reperti" oggetivi e ricordi di un gruppo di adolescenti che indagano curiosi la natura di questi esseri complicati e imperscutabili (ma non sono forse cosi' tutte le donne, per dei maschi adolescenti?) e che una volta diventati adulti continuano a subire inesorabile il loro fascino proibito.
Né la voce narrante né il lettore capiranno mai a fondo i motivi del loro gesto. Tante ipotesi, tante congetture, ma nessuna realtà. Un mondo imperscrutabile come solo la mente umana sa essere.

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Fantascienza
 
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Nené Opinione inserita da Nené    11 Giugno, 2013
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Spaventosa cronaca d'oggi

Questo romanzo é un capolavoro che per la sua attualità fa paura. E che per questo andrebbe derubricato da romanzo di fantascienza.

Da un punto di vista stilistico, é un puro capolavoro di prosa. Magistralmente scritto, disegna immagini chiare e nitide nell'immaginazione del lettore, che vede, sente e tutto percepisce delle sensazioni fisiche e morali del protagonista. Protagonista che si fa tramite, fra il mondo del libro e il mondo reale, e che narra di un mondo in cui la paura, l'odio, l'alienazione e l'oppressione sono cosi' forti che quella sensazione ti entra sotto pelle e non ti lascia piu'.

Un mondo in cui la realtà non esiste, la storia viene riscritta, il controllo delle azioni diventa controllo del pensiero, tanto non é piu' distiguere cioé che é vero da cio' che non lo é, al punto di dubitare persino della veridicità delle proprie sensazioni.

E' una storia che tutti dovrebbero leggere, per poi guardarsi intorno e non dimenticare mai l'importanza del libero pensiero.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    11 Giugno, 2012
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Banalitá

I casi letterari molto spesso si rilevano non all'altezza delle aspettative. E per questo non li leggo.
Ma poi ci sono libri come questo che sono "invasivi", che in un modo o nell'altro entrano a casa tua senza che tu lo voglia, e te li ritrovi in mano in una noiosa giornata in cui sei a letto con l'influenza.

Sicuramente é una lettura scorrevole, leggera, abbastanza piacevole. Ma qui si fermano le mie note positive.
La trama non riserva nulla di eccezionale, i personaggi sono due adolescenti - poi adulti - sicuramente problematici ma non unici. La descrizione delle loro paure ed ossessioni cade spesso nella banalitá. Non so nulla dell'autore, potrei sbagliare, ma l'impressione che ho avuto leggendo il libro é quella di un soggetto esterno che parla una realtá che non conosce, che non ha mai vissuto in prima persona, e che quindi per raccontarla si rifá a stereotipi piuttosto banali.

Salvo solo la metafora dei numeri primi che ha dato il titolo al libro. D'effetto e, al contrario del resto, lontana da cliché.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    17 Gennaio, 2012
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Quando si cresce

Emmaus é un romanzo in cui i protagonisti maturano, cambiano, aprono gli occhi sul mondo e, loro malgrado, crescono.

All'incanto dell'infanzia e al rassicurante dogma della religione si sovrappone la confusione dell'adolescenza, le certezze si sgretolano, il confine fra il bene e il male diventa labile.

Emmaus parla di una presa di coscienza dell'esistenza, della consapevolezza di un prima e di un dopo e del fatto che nulla sará piú come prima.

Breve ed intenso, si legge con poco ma lascia molto su cui riflettere "dopo", a pagine chiuse.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    17 Gennaio, 2012
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Un bravo cattivo ragazzo

Barney é volgare, scorretto, opportunista, moralmente "piccolo". E la sua vita lo riflette: il suo lavoro, le persone che frequenta, le sue idee sulla politica. Probabilmente lo ha ereditato dalla sua famiglia, dal suo quartiere.
E quindi non ci si spiega come sia capace allo stesso tempo di vivere e trasmettere i valori profondi dell'amore, dell'amicizia, della famiglia.
E' questo contrasto che rende Barney un personaggio unico.

A questo si aggiunge un ottimo esercizio di stile letterario da parte dell'autore, che pur costringendo il lettore ad uno sforzo di memoria in piú, permette di vagare indisturbati fra i ricordi e la casualitá dell'umana associazione di pensieri.

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Classici
 
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Nené Opinione inserita da Nené    16 Novembre, 2011
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Pura poesia

La storia - riscritta, trascritta, sfruttata, citata - la conosciamo tutti.
La modernitá del suo messaggio rimane incontrastata, la complessitá del personaggio di Dorian Grey ineguagliata.
Ma quello che mi preme di dire é che questo romanzo non é solo contenuto: é forma perfetta di armonia letteraria. E' pura poesia.
Parole come musica.

Per chi puó, si goda il testo inglese originale (anche se a mio parere la traduzione mondadori non é male).

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Nené Opinione inserita da Nené    16 Novembre, 2011
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Uno squarcio nel buio

Chiudersi in una cantina, illudendo il mondo di essere altrove. Un altrove fisico, ma anche ideale, quello che inscena Lorenzo rifugiandosi laggiú, in un luogo buio e scomodo in cui invece trova un abbraccio caldo e consolatorio. Un chiudersi in se stessi che viene squarciato dall'arrivo inaspettato di Olivia, con i suoi problemi, le sue angoscie, alla ricerca dello stesso "buio".
Sará lei ad aprire Lorenzo al mondo, a farlo uscire suo malgrado dalla cantina.
Il migliore stile di Ammmaniti si sposa perfettamente con la brevitá del romanzo. A differenza di altri suoi scritti, non c'é tempo di maturare l'amore per il personaggio, di crescere, di scoprirlo. Si é catapultati nella visione del mondo di Lorenzo e nel suo inaspettato impatto con il mondo. Duro e imprevisto per lui quanto per noi.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Nené Opinione inserita da Nené    14 Novembre, 2011
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Two side story

Un poliziesco sui generis, tanto diverso dal cliché da poter piacere anche ai non appassionati del genere.

Un romanzo che ha bisogno dei suoi tempi per convincere, per poter capire i personaggi (apparemente "strani", ma forse solo complessi) e il modo in cui interagiscono fra loro: Harpur e sua moglie, lui e le sue figlie, il nucleo famiglia e il nucleo lavoro, le relazioni interne ed esterne ad un mondo fatto di ostentata normalitá e di normali segreti.

Molto interessante e ben scritto il doppio piano temporale, che segue i due protagonisti in una storia che si intreccia, ma forse non si incontra mai.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    01 Agosto, 2011
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La tradizione del piacere

Una porta su un mondo sconosciuto affascinante, in cui la tradizione, la cultura, l'insegnamento, si mescolano con la sensualitá e con il delicato rapporto fra l'amore, il piacere e il potere. Rivela come l'idea occidentale delle geishe come prostitute sia tanto superficiale quanto inappropriata.
Lontano da contenuti "pruriginosi" (per usare un termine un pó antiquato ma appropriato al caso), il lettore segue discreto la vita di Sayuri, la sua infanzia, l'ingresso nel mondo delle geishe, l'affermazione, in un Giappone che cambia e in cui il ruolo delle geishe é anch'esso destinato a mutare, e probabilmente a svanire.

Assolutamente piacevole da leggere e culturalmente stimolante, fa nascere la curiositá e la voglia di leggere qualcosa di storicamente piú accurato per conoscere una realtá ai piú sconosciuta.

Assolutamente consigliato.

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Consigliato a chi ha letto...
A chi é interessato ai romanzi d'ambientazione storica
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Nené Opinione inserita da Nené    01 Agosto, 2011
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Un "must have"

Un piccolo capolavoro di humour che non puó mancare nella libreria di un appassionato lettore.

La storia, certo, é chiaramente poco credibile. Ma la scoperta dell'amore per lettura da parte di questo personaggio eccellente non puó che far sorridere. Piccole manie di lettura e escamotage improbabili, portati all'estremo per intrattenere, ma nei quali qualsiasi lettore accanito potrá sicuramente riconoscersi un pó (chi di noi non ha mai provato lo "sgomento" (o quantomeno il disappunto) di veder sparire un libro chissá dove, proprio durante quei cinque minuti che ci si era ritagliati per la lettura?).

un libro che, oltre che a divertire, fa anche pensare al valore dei libri, al potere della lettura, all'accrescimento culturale e personale che ogni pagina porta con sé.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    31 Mag, 2011
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Paradosso contemporaneo

Da un lato, l'Italia peggiore che conosciamo. Quell'Italietta fatta di apparenze, di eccessi, di finti intellettuali, che nella penna di Ammaniti superano l'essere la caricatura di se stessi (cosa che putroppo sono giá nella realtá, senza che ci sia bisogno di ricorrere alla finzione letteraria) per diventare grotteschi e paradossali.
Dall'altro, personaggi in cui si miscelano il malessere della triste provincia, uno sguardo irriverente sulla cronaca, leggende suburbane.
Il tutto per offrire al lettore uno spunto di riflessione, se non una critica della nostra societá, nello stile e nel linguaggio che rende Ammaniti riconoscibile fra tutti.

Condivido l'opinione di chi non lo ritiene il migliore fra i romanzi di Ammaniti, ma sicuramente da leggere.

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Racconti di viaggio
 
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Nené Opinione inserita da Nené    11 Settembre, 2010
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Chi lo conosce lo evita

Un titolo che sta spopolando negli Stati Uniti e che è facile prevedere diventerà un best seller anche in Italia sulla scia dell’omonimo film in uscita con Julia Roberts. Sperando che per una volta il film si riveli meglio del libro.

Articolato in tre capitoli che corrispondono a tre diverse tappe di viaggio - Italia, India, Bali - si fa fatica a scegliere quale sia la peggiore.

La prima parte, soprattutto ad un lettore italiano, risulta banale e piena di cliché. Seppur con occhio benevolo, l’autrice racconta di un’Italia pizza&mandolino, fatta di italiani dediti ai piaceri della tavola e allo stare in compagnia, delle Poste che non funzionano e di ritmi di vita “vacanzieri”. Il tutto, in abbondanti 100 pagine che si sarebbero potute tranquillamente riassumere in poche righe.
Seguono altrettante 100 pagine di descrizione della sua vita in un Ashram in India. Semplicemente pesanti. Inutilmente lungo e tedioso, nel riproporre i quattro mesi in India l’Autrice tenta di destreggiarsi goffamente fra l’illustrazione di pratiche yoga (“Yoga for Dummies” sarebbe una lettura più seria sul tema) e il racconto dei successi (al limite del verosimile) ottenuti con la meditazione.
Il romanzo si conclude con ulteriori 100 pagine del racconto della sua vita a Bali. Forse perché abbandonate le pratiche yoga e riempite un po’ di pagine con una storiellina rosa, il ritmo della narrazione si riprende un po’ dai ritmi sonnolenti e l’ultimo capitolo scorre via abbastanza velocemente, senza lasciare nulla al seguito.

Fatta eccezione della voce narrante, che parla fin troppo di sé, i personaggi sono senza spessore, descritti in maniera superficiale e filtrati attraverso le percezioni dell’Autrice che si erge a portatrice di grandi verità. Le pillole di saggezza sparse qua e là per il libro sono degne del diario di una tredicenne.

Si aggiunga poi che, come spiegato chiaramente all’inizio del libro, la stesura del testo era già stata commissionata all’Autrice prima che questa partisse per il viaggio raccontato nel romanzo, il che fa perdere al racconto anche quel minimo di senso dell’avventura che avrebbe potuto trasmettere l’idea di un viaggio verso l’incerto.
Più che un viaggio alla scoperta di se stessi, una vacanza pagata che ha fruttato all’Autrice molti più soldi di quanti avrebbe sperato.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    09 Settembre, 2010
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I newyorkesi?

Il cane è il miglior amico dell'uomo. Sopratutto se l'uomo in questione è solo, insoddisfatto e tendenzialmente dedito all'autocommiserazione. Un rapporto uomo-cane in cui quest'ultimo viene quasi personificato, considerato amico, confidente, punto di appoggio e riferimento, in quel modo che solo chi ha condiviso la propria vita con un cane può davvero capire. E così nel romanzo della Schine i cani diventano qualcosa di più che un animale da compagnia, tramutandosi in involontario strumento di comunicazione fra universi isolati.
Un racconto delicato, malinconico.

Carica di significato la scelta di affidare l'unico spiraglio di serenità nella storia ad una felice coppia gay e ai loro innumerevoli figli.

Il titolo però è quantomeno inappropriato. Le stesse vicende avrebbero potuto svolgersi a Parigi, San Francisco o qualsiasi altra grande città e ciò non avrebbe fatto alcuna differenza dato quanto poco le caratteristiche della città influenzano l'evolversi della vicenda.

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Nené Opinione inserita da Nené    10 Agosto, 2010
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Siamo tutte un pò un personaggio della Kinsella

Lo stile fresco e divertente della Kinsella non perde di valore nemmeno quando trasportato fuori dalla fortunata serie di "I love shopping". Emma, protagonista di questo libro, non è poi troppo diversa Becky, l'ormai nota maniaca dello shopping. Macchietta delle ossessioni e delle paure femminili, un pò pasticciona, divisa fra la ricerca di soddisfazioni professionali e ricerca del vero amore. Affiancata da una famiglia che la manda ai matti e dalle amiche che tanto l'aiutano quanto le complicano la vita, anche lei troverà l'uomo che le farà battere il cuore.

Un libro che non lascerà probabilmente il segno nella letteratura mondiale, ma che comunque piace, soprattutto alle lettrici, perchè racconta di una (pazza) realtà tutta al femminile in cui ogni donna può trovare un pò di sè.

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gli altri libri della Kinsella o è alla ricerca di una lettura leggera.
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Gialli, Thriller, Horror
 
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Nené Opinione inserita da Nené    08 Agosto, 2010
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L'ennesimo libro di Dan Brown

Se "Il Codice da Vinci" poteva rappresentare una novità, col continuo rimescolarsi di verità e legende, fatti storici e racconti misteriosi, questo schema risultato vincente una volta finisce per essere ripetuto più e più volte fino alla noia.

Prendete una congregazione/associazione/setta misteriosa a caso, prendete un cattivo che vuole comandare/distruggere il mondo, aggiungete qualche aneddoto storico, romanzate qualche mito locale e avrete il prossimo libro di Dan Brown.

Purtroppo "Il Simbolo Perduto", oltre a ripercorrere il tipico clichè, perde anche quella capacità di catalizzare la curiosità del lettore che rendeva "Il Codice da Vinci" un romanzo quantomeno accattivante. Con descrizioni troppo lunghe e regressioni storiche non sempre interessanti, L'Autore non riesce a mantenere vivo il ritmo della narrazione.

Nel finale poi, la rivelazione della vera conoscenza... quantomeno discutibile.

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A chi ha letto gli altri libri di Dan Brown senza accorgersi che sono tutti uguali.
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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    08 Agosto, 2010
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Una buona lettura

Un buon romanzo, scritto bene e con una trama originale, che non risparmia al lettore un epilogo inaspettato e dalle tinte forti. Fedele al titolo, l'autore regala interessanti descrizioni dei profumi che guidano la vita del protagonista e che costituiscono la vera essenza della narrazione. Ed è proprio la ricerca dell'essenza, del profumo più puro, che conduce Grenouille in una spirale di azioni violente che lo condurranno verso la fine.

Non esattamente un capolavoro, ma comunque una piacevole lettura.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    07 Agosto, 2010
Top 500 Opinionisti  -  

Un ritratto fedele del dolore e dell'amarezza

Lo schema della trilogia si applica perfettamente alla storia narrata. Tre tappe di formazione di due gemelli, Lucas e Claus, che tentano di sopravvivere nella disperazione della guerra prima e nelle asperità della dittatura poi.

Nei primi due racconti il lettore viene condotto in una vicenda surreale, quasi macabra, in cui è difficile distinguere il vero dal falso, i personaggi reali da quelli di pura fantasia. Finché poi i personaggi non si rincontrano nella terza storia, più lucida e lineare, seppur nel rispetto dello stile e della prosa dei primi, e tutto si fa più chiaro. Le vicende surreali narrate nelle prime due storie vengono raccontate sotto una luce diversa, sicuramente più
realistica, ma che nulla toglie a quel profondo senso di dolore che è filo conduttore l'intera trilogia.

Una storia cruda, a tratti crudele, sicuramente toccante, che a suo modo apre una pagina di storia, seppur vicina, spesso dimenticata.

Un voto in meno alla piacevolezza, ma solo perchè "piacevole" non mi sembra l'aggettivo adatto a questa lettura. Consigliato vivamente.

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Nené Opinione inserita da Nené    29 Aprile, 2009
Top 500 Opinionisti  -  

L'eleganza del riccio

Per una volta, un "caso letterario" che merita di essere letto.

Inizio un pò fiacco e narrazione che fa fatica a decollare ma romanzo che migliora con l'evolversi della storia e il complicarsi della vicenda. Interessante l'alternarsi delle due voci narranti, che hanno permesso all'autore di raccontare i personaggi per ciò essi vedono in sé stessi, per ciò che sono per le persone realmente vicine, e per come vengono sentiti da chi crede di conoscerli. Diverse prospettive che forniscono al lettore un quadro complesso, delicato e commuovente della natura umana e dei rapporti con l'altro.

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Nené Opinione inserita da Nené    31 Marzo, 2009
Top 500 Opinionisti  -  

Pubblicità ingannevole

L'idea c'era. Il personaggio, a tratti, c'è. Ma Firmino è ben lontano dal trasmette al lettore la profondità e la filosofia raccontata in 4° di copertina. Più che una metafora dell'uomo, una macchietta dei suoi lati peggiori. Noioso. Il clamore suscitato da questo libro è giustificabile solo alla luce della campagna pubblicitaria che ne ha accompagnato la pubblicazione. Pubblicità decisamente ingannevole.

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Racconti
 
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Nené Opinione inserita da Nené    13 Marzo, 2009
Top 500 Opinionisti  -  

Ricordi di un vicolo cieco

Una scrittura delicata, ma al tempo stesso profonda ed incisiva, racconti che lasciano qualcosa: l'amarezza e la sofferenza dei personaggi, ma anche la speranza.

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Romanzi
 
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Nené Opinione inserita da Nené    09 Marzo, 2009
Top 500 Opinionisti  -  

Come Dio comanda

Una storia dura da digerire, personaggi che portano con sé le sofferenza e la logica assurda di una società allo sbando. Amori malati e per proprio per questo profondi e veri. Il tutto, raccontato con una violenza verbale tale da lasciare iniziamente infastiditi anche gli affezionati lettori di Ammaniti. Se non fosse che, una volta delineati i contorni della vicenda e sempre più avvicinandosi alla conclusione, tutto assume un senso compiuto, in un crescendo di meravigliosa tragedia.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Nené Opinione inserita da Nené    09 Marzo, 2009
Top 500 Opinionisti  -  

L'ombra del Vento

Un inizio davvero accattivate, che purtroppo non fa altro che accrescere la delusione nel finale. L'interesse si spegne presto a causa di una trama che cade nella banalità e nella prevedibilità, con una conclusione del tutto scontata.

Estremamente ripetitivo in molti punti, soprattutto quando il protagonista racconta ad altri la vicenda (sembra un riassunto per i lettori distratti, inserito per fare il punto della situazione).

Inoltre, dato che il libro farà parte di una trilogia dedicata a Barcellona, mi aspettavo di più dalla descrizione della città, che invece si limita a poche pennellate di colore.

Una lettura che può risultare piacevole, ma assolutamente senza pretese.

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