Opinione scritta da FrancoCentola
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Una passione sinistra...
Non che sia un brutto libro, ma c'è molto di meglio in giro. Più che letteratura sembra un grande progetto di marketing, costruito parola su parola per piacere a chi si accontenta del vago, di frasi buttate lì, di contrapposizioni semplici e mai approfondite... Il vissuto di ogni giorno e i grandi temi storici e sociali si possono (o si devono) affrontare molto meglio. L'amore e la politica sono più di qualche piccola storia accennata ed il personale, quello che si vive mentre si osserva l'epoca in cui viviamo, è nettamente più pieno di sottotesti. Viene da pensare che la Gamberale abbia semplicemente cavalcato l'onda dell'antiberlusconismo che poi così anti non è, in maniera borghese ed anche un po' ipocrita. Peccato, perchè con il suo stile poteva spiccare il volo (una vita sottile era un ottimo romanzo esordiente, ed anche arrivano i pagliacci aveva dato belle impressioni), mentre con questo lavoro rimane una scrittrice sospesa a mezz'aria.
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Il giorno prima...
Cosa si cela dietro una risata? Spesso un pensiero incerto, un fraintendimento. E dietro un pensiero profondo? Forse una risata, una sensazione di giocosa armonia. E' questa la sensazione che si ha leggendo Erri de Luca. Tutto diventa il contrario e l'insieme dell'esistenza dei personaggi. Questo è un gran bel romanzo che potrebbe dire molto ma quel molto in certi momenti preferisce tenerlo per se, per dare la possibilità al lettore di scovarlo in maniera intima e personale. L'amore secondo Erri De Luca è crudo, proprio perchè amare significa sentire dolore e gioia, sentimenti che si provano con crudeltà e un pizzico di indolenza. Complimenti a De Luca, un romanzo consigliato...
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Due brevi romanzi
Una raccolta di due brevi romanzi di uno dei più grandi scrittori moderni. Una scrittura che porta a farsi trascinare dalla narrazione tragicomica nel primo e nel farsi sconvolgere dagli eventi bruti nel secondo. Il rapporto familiare, in entrambi i romanzi viene scoperto come legame e come scissione. Mentre nel primo racconto Il mio cane stupido, scopriamo un padrone che scopre le affascinanti diversità e le somiglianze nascoste con un animale, nel secondo il rapporto tra padre e figlio prende il sopravvento sull'intera umanità. La difficoltà del raccontare e del raccontarsi in una storia dura apre il mondo alla realtà di Fante, una realtà lineare e rigida, che però non è mai priva di contenuti e di mille diramazioni.
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La solitudine dei numeri primi
Arrivati ad un punto, dopo belle premesse ed ottimi spunti, ci si accorge che il vuoto inizia ad insinuarsi tra le pagine. Leggi Giordano e ti accorgi che una sorta di MocciaVirus si annida tra le pagine. Una scrittura banale e provocatoriamente vuota. Il libro perde di interesse dopo 40 pagine ed inizi a chiederti chi te ne aveva parlato bene. Ti rendi conto che nessuno te ne ha parlato bene a parte la tv. E per l'ennesima volta ti dici che la tv ed i libri son due cose a parte. E ti riprometti di seguire il tuo istinto la prossima volta che sei in libreria, perchè le solite minestrine riscaldate ti danno ormai noia...
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Rosso Vermiglio, la noia ha un altro colore
Poteva essere un gran bel libro, se i canoni, lo stile ed il registro fossero stati altri. Purtroppo spiace vedere questo libro tra i più venduti e con un gran bel premio campiello indosso. Speriamo che il prossimo anno una scrittura più vivace, meno banale e più letteraria possa tappezzare quell'importante premio letterario. Sia chiaro, la Cibrario non è una brutta scrittrice, anzi, ma forse oltre certi piccoli spunti non può andare, il resto è noia e banalissimi espedienti. La qualità è ben altro, e dal premio Campiello ci si aspetta proprio quella caratteristica.
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Antologia di Spoon River
Bisogna leggere questo libro per accostarsi alla poesia. Come narrazione, come ritmo, come racconto della vita stessa. Spoon River è un luogo che racconta se stesso e lo fa attraverso i propri morti, i propri epitaffi. Coloro che erano vita si trasformano in parole di ricordo, parole a volte spietate, a volte amare, a volte rinunciatarie. Ma sempre poetiche.
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Correndo con un gran bel libro in mano
La pericolosità della propria adolescenza diventa vita da raccontare per Augusten Burroughs. Una storia raccontata con tinte tanto forti quanto vere. L'esistenza diventa assenza per i genitori di Augusten e la sua realtà diventa una sorta di incubo da provare a tutti i costi. Uno dei romanzi che inquadra la famiglia come stimolo e come rimpianto per ogni buon adolescente. E l'assenza della famiglia diventa motivo di crescita, come in una giungla, come la casa in cui Augusten cresce.
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