Opinione scritta da Little cozy world

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    16 Ottobre, 2022
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Una pennellata di ordinaria serenità

Oggi vi parlo di un libro che ho letto tempo fa e di cui mi sono dimenticata di raccontarvi.

Carino, scorrevole, non mellifluo e in grado di dipingere la realtà con una pennellata di serenità.

Perché la vita non è tutta rosa e fiori e lo sappiamo, ma d’altronde il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto, e qui il Piersanti è in grado pur difronte a una realtà difficile, di descrivere il bicchiere mezzo pieno.
Come a dire: questa è la vita, apprezziamone tutti gli aspetti, dalla nascita alla morte, ai fiori, alle cene, il cui silenzio tra marito e moglie è sinonimo di complicità e affiatamento e non di distacco.

Si legge rapidamente, scritto molto bene, l’autore non lo conoscevo ma può annoverare una nuova fan tra la sua schiera.

Accenno alla trama: Giovanni e Giulia vivono a Milano, sono persone normali, ma nella ordinarietà hanno avuto la fortuna di incontrarsi, creando così una simbiosi che gli permette di migliorarsi giorno dopo giorno e costruire il loro piccolo mondo fatto di banale serenità.
Così come i dopo cena sul divano, in cui Giulia legge sulla poltrona e Giovanni si addormenta dopo pochissimo.
Così come la cura del giardino di Giulia e l’attività di topografo di Giovanni.
Ci sono Amici, pochi ma veri, quelli che se non rispondi al telefono dopo un po’ vengono a controllare che a casa sia tutto ok.
Questo idillio viene interrotto però e così Giovanni si troverà a dover affrontare una nuova sfida e una nuova realtà.

Ragazzi, quando ho iniziato a leggere questo libro sono andata subito a leggere la sua bio perché mi è sorto un super dubbio: ma questo Claudio Piersanti mi conosce?
Perché mi sono ritrovata in moltissimi aspetti.
Quindi le cose sono due: o sono una persona di una banalità disarmante oppure questo scrittore è proprio bravo a tracciare le personalità dei personaggi e a dipingere il loro mondo, permettendone l’immedesimazione.

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    24 Agosto, 2022
Top 500 Opinionisti  -  

Una lettura infinita, come il mare e decisamente s

Già averlo dovuto riportare in biblioteca per poi riprenderlo perché non ero riuscita a finirlo in tempo prima che scadesse il prestito è indicativo.

Dunque voto: 2/5

Do 2 cactus solo perché riconosco nella scrittrice una superba capacità di scrivere e dipingere immagini e per la sua fervida immaginazione.
Ma l’intreccio… dell’intreccio, ne vogliamo parlare?!?
Qui, come spesso capita, viene usato l’espediente di alternare le vicende di diversi personaggi nei vari capitoli, ma si arriva ad un punto in cui si fa estrema fatica a capirci qualcosa e perdevo spesso il filo.

È un tomo da 600 pagine, il che personalmente non rappresenta un problema, ma posso candidamente dichiarare che tutto sto popó di libro poteva essere condensato nella metà delle pagine.
Descrizioni, descrizioni e descrizioni che non danno nulla e che si soffermano su dettagli che poco aiutano a descrivere la personalità dei protagonisti.

Accenno alla trama: è una storia in una storia in una storia, in pratica una scatola cinese delle storie.
Chi vuole leggerci una metafora interpreterebbe che il libro stesso racconta del processo di come si creano le storie.
Io però non ne do questa interpretazione.

Zachary è un ragazzo ordinario che studia all’università, pochi amici e vita normale.
Un’unica forte passione, quella per la lettura, che fa della biblioteca uno dei suoi luoghi preferiti e sarà proprio lì che si imbatterà del tutto casualmente in un libro che riporta un episodio della sua vita da bambino.
Inizia così ad indagare ritrovandosi invischiato in un mondo parallelo sotterraneo, fatto di libri, corridoi illuminati da fiaccole, guardiani/adepti senza lingua e custodi che non invecchiano mai.

Tirando le somme: cosa mi è piaciuto?
- la storia d’amore tra il gentiluomo Dorian e il protagonista Zachary è una delle storie d’amore omosessuale più soffice e delicata che abbia mai letto
- la grafica: estremamente curata che sopperisce la dove non arriva il contenuto

Eppure di questo libro ne avevo sentito tanto parlare tra i bookbloggers…

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    13 Mag, 2022
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Quando la guerra è una tematica sempre attuale

Questa è la storia di Aida e della sua famiglia che scappa dalla guerra.
Trama già sentita? Ah si vero, accendendo la tv e guardando, ahimè, ogni giorno il telegiornale.

Una storia sempre attuale: la guerra, la capacità dell’uomo di fare del male, il male assoluto e la sua eterna lotta per la sopravvivenza.
In particolare la Carati ci racconta frammenti di vita durante lo scoppio della guerra nella ex jugoslava e di come la famiglia di Aida sia riuscita a scappare dalla Bosnia, trovando salvezza in Italia.

La salvezza e la serenità però paiono giocare un tiro sinistro, saltando una generazione: i genitori di Aida non si sentiranno mai a casa in Italia e vivranno costantemente nell’attesa di tornare a casa. Non saranno mai in grado di accettare che la loro casa non esiste più.

Per Aida invece è diverso, faticosamente diverso: per lei l’Italia sarà la nuova cosa, dove costruire la sua nuova vita.

Il libro è inteso e scritto molto bene.
Non si parla solo di guerra eh.
Si parla di dinamiche famigliari.
Di malattia mentale e la difficoltà che hanno i parenti più stretti di conviverci.

E poi è terribilmente attuale…

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    03 Gennaio, 2022
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LA BATTAGLIA DI GAIA CONTRO LE ASPERITA' DELLA VIT

Ed ecco qui un altro romanzo candidato al premio strega 2021.

Se dovessi fare un commento veloce veloce su tutti i candidati che ho letto finora, è che se il lettore cerca un po’ di “Allegrezza solitaria” nel leggere questi candidati, di certo non la trova.

Tornando a questo romanzo: qui l'ambientazione è a Roma prima e Bracciano poi.

La vicenda è raccontata in prima persona da Gaia, una giovane ragazza che combatte ogni giorno la sua personale battaglia contro:

- la madre, Antonia, volitiva e imponente

- contro la povertà

- contro l'adolescenza

- contro i primi amori e le prime disillusioni

- contro le amicizie perdute e ritrovate e poi perse nuovamente

- contro le morti premature dovute al brutto male, di cui si fa fatica a nominare, figurati a parlarne

- contro i pregiudizi delle comunità piccole, non inclini ad accettare i nuovi arrivati

- contro gli status sociali

- contro l’incertezza del futuro, che quando sei giovane è una pagina tutta da scrivere, ma se sei povera e devi aiutare la famiglia, non è poi così bianca come pagina.

Ho trovato sicuramente interessante l’evoluzione della protagonista, si tratta in tutto e per tutto di un romanzo di crescita della sua psiche e del suo comportamento.

Sembra realmente di assistere in presa diretta alla scoperta del carattere di Gaia, che cambia e si indurisce, con determinazione, perché in alcune situazioni o si soccombe o si reagisce con altrettanta forza.

Egregia è la maniera di scrivere della scrittrice: la lettura del romanzo, per quanto non sia pieno di buon umore, scivola che è una meraviglia.

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    28 Dicembre, 2021
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una favola da leggere rimboccando le coperte

Questo libro, come altri della stessa autrice è una coccola, un the caldo con miele, una coperta sul divano. Il comfort book per eccellenza.
Una favola con lieto fine scontatissimo, lettura semplice e piacevole, dove "...e vissero tutti felici e contenti".

Accenno alla trama: il protagonista, il sig. Oswald Campbell, si ritrova per seri motivi di salute a dover soggiornare per un periodo di tempo a Lost River, posto decisamente sperduto, ma che si rivelerà essere un'oasi di pace.
Il nostro protagonista ritroverà così la sua strada e nel mentre conoscerà l'amore per una piccola bambina, conoscerà nuovi amici e conoscerà il caldo abbraccio di una casa accogliente e l'amore di chi è sulla porta ad aspettarti quando torni a casa.

Posologia:
si tratta del libro perfetto per il periodo: dalla abbuffate natalizie si arriva a letto esausti, dunque è il libro che si legge da se, senza doverci mettere particolare attenzione, ma che ti concilia il sonno come un dolce abbraccio.

Per chi?
Per tutti, ma sicuramente lo vedo perfetto da leggere a letto a qualche piccino, mentre gli si rimbocca le coperte.

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tutti gli altri libri dell'autrice!
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    14 Dicembre, 2021
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Comfort book per eccellenza

E'un libro leggero, che fa andare a dormire sonni sereni.

Fannie Flagg, in questo romanzo, immagina e ci trasporta nel Suo Paradiso.
E' dolce, la sua visione, così come una fetta di torta al caramello.

La Flagg, in questo romanzo, azzarda risposte alle Domande, quelle la cui risposta non può essere né giusta e né sbagliata, come "Qual è il significato della vita?" e vi riporto qui la risposta:
"...la vita è come un giro sulle montagne russe, tutta sussulti, curve e sbandamenti, un su e giù dall'inizio alla fine (...) e tutto quel che bisogna fare è stare seduti a godersela".

Quindi le risposte che ci vengono date, mettono di buon umore.

Magari a tratti possono essere fin troppo ottimistiche e melense, ma suvvia, non sempre si vuole aver a che fare con la cruda realtà.

Dunque lo consiglio, se l'effetto che vogliamo avere leggendo questo libro, è quello di una tazza di the caldo, bevuta sul divano difronte ad un camino acceso.

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Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop
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Gialli, Thriller, Horror
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    13 Settembre, 2021
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Un libro da tenerti col fiato sospeso!

Ho iniziato a leggere questo romanzo, perchè diventato un tam-tam sui profili social degli amanti della lettura e devo dire, che la maggior parte delle volte ne sentivo parlare con molto entusiasmo.
In questo caso, il mio punto di vista si accoda a quello della community.

Era da tempo che non leggevo un libro che mi sorprendesse e spiazzasse in questo modo. Mille sorprese, decisamente diverso a quelli che sono solita leggere e che è stato capace di farmi fermare ogni tanto a ragionare con l'autore.

Si tratta di un giallo, ambientato in un'enorme casa fatiscente, tipica ambientazione horror, in un periodo non definito, ma direi fine '800 e visti i nomi per geolocalizzarlo, direi Inghilterra (?!?)... beh non è importante perchè volutamente lo scrittore Stuart Turton ci fa immergere in una bolla senza tempo e senza luogo.

Per meglio farvi capire di cosa sto parlando, vi riporto quanto scritto sull'aletta posteriore della copertina:

"Le sette morti di Evelyn Hardcastle è, come ha scritto il Financial Times, qualcosa in cui il lettore non si è mai imbattuto fino ad ora, un romanzo geniale in cui Agatha Christie incontra Black Mirror"

Dunque se siete appassionati di gialli o se comunque conoscete l'autrice, capite di che genere stiamo parlando, ma vi spiazziamo associandolo alla serie tv di Netflix Black Mirror.
Di Black Mirror cosa posso dire? Una serie distopica, angosciante, glacialmente vera che tende a estremizzare la realtà contingente.

Perchè non la totalità dei lettori l'ha trovato "wow, senza parole"?
Perchè è difficile, è un libro che si ferma e riparte, ferma e riparte. Ma non riparte dal punto in cui ti ha lasciato, ma fa salti temporali e magari mentre stai leggendo scopri che il personaggio che è il protagonista di quel capitolo, non è quello che hai lasciato nel capitolo precedente.

Insomma, è contorto, ma devo dire che a me ha più che convinto!

Dunque consiglio finale per la corretta posologia:
da assumere a mente fredda, non è da leggere quando si va a letto distrutti dopo un'intensa giornata e il consiglio è di leggerlo quanto più possibile in un'unica tirata.
Evitate di alternarne la lettura con altri libri.

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Chiunque sia amante del genere giallo ma con un tocco distopico in grado di spiazzare il lettore!
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    18 Mag, 2021
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Alla scoperta de "La piccola Parigi"

Quando ho iniziato a leggere questo romanzo, ho subito pensato a Niccolò Ammaniti.

Ma meno pulp, non c'è che dire.

La storia prende le mosse da Parigi..ah no, scherzo, sarebbe stato banale... dunque dicevo la storia prende le mosse da Trieste, in un piccolo quartiere periferico, la Piccola Parigi appunto, "borgo decadente e dimenticato", come solo i nostri rioni tutti italiani sanno essere.

Città nelle città, con le loro regole, le loro zone e la loro serie di caratteristi che si alternano sul palco della vita.

Qui il vero protagonista è il rione, raccontato ed osservato sotto gli occhi fanciulleschi del giovane Lorenzo che, insieme a due compagni, Tullio e Christian, andrà incontro ai primi amori, alle prime illusioni e disillusioni, alle prime pulsioni sessuali ed ai primi lutti.

E’ un romanzo che si legge veramente in fretta con la grossissima curiosità di scoprire come proseguirà la crescita dei ragazzi.

Ci vedrei benissimo una trasposizione cinematografica…

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Qualsiasi libro di Niccolò Ammaniti
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    09 Settembre, 2020
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lo scoppio di un'epidemia che ridefinisce la socie

In questo romanzo, siamo in un futuro distopico, in un luogo non precisato, in un tempo non precisato, in cui un'epidemia rende ad uno ad uno tutti gli abitanti ciechi.
Senza dettagli che ne specifichino luogo e tempo, la vicenda diventa quanto più universale possibile.

I protagonisti non avranno mai un nome proprio, ma sono indicati con una descrizione (“il vecchio dalla benda nera”, “la ragazza dagli occhiali scuri” etc) ed è proprio questo che ci permette di identificarci con ognuno di loro.

Saramago ti proietta in un nuovo mondo, le cui regole sono tutte da ridefinire.? Il senso stesso dell’umanità, con valenza ambivalente, sia considerando l’insieme di persone, sia quel sentimento che dovrebbe muovere la coscienza dei protagonisti, è cambiato, così come i giochi di forza e le priorità.

Lo scrittore è capace di tenerti incollato alle pagine, una dopo l’altra, con uno stile unico, privo completamente di punteggiatura e fatto di frasi lunghe che però sortiscono l’effetto di non voler mai interromperne la lettura.

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    20 Luglio, 2020
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un romanzo epico

Un romanzo epico che ti trasporta nella Georgia del primo dopoguerra, fino al 2007.
Ti trasporta anche nella vita di ben 6 generazioni di donne della famiglia Jashi.
Sono donne forti, che combattono, cercano, lottano e soffrono, perché si, in questo romanzo, c'è dolore, c'è sofferenza. Inevitabile se si vuole leggere un libro reale e non una favola.
Struggente e duro in alcune parti, d'altronde parliamo di un contesto di guerra mondiale, di dittatura e di corruzione.

La mia recensione completa la trovate qui:
https://www.littlecozyworld.com/post/l-ottava-vita-per-brilka-nino-haratischwili

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Chi ha amato "La casa degli spiriti" di Isabel Allende
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    16 Giugno, 2020
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LE MONTAGNE RUSSE EMOTIVE DI ARTURO BANDINI

Mi è stato vivamente consigliato, quindi ho iniziato questo libro riponendoci delle grosse aspettative.
Aspettative che in fin dei conti sono state abbastanza disilluse.

L'ho trovato non esaustivo e nemmeno coinvolgente, mentre il protagonista invece a tratti era in grado di irritarmi parecchio.
Ma andiamo per gradi.
Quando inizi a leggere questo romanzo, sicuramente ci rivedrai qualcosa di Charles Bukowski.
Quindi se conosci un po' questo scrittore, ma in generale se conosci la Beat Generation, sai già che parliamo di protagonisti che vivono vite ai margini, personaggi sregolati e che fanno uso di alcool e droghe.
Ed in questa descrizione ci ritroviamo perfettamente anche Arturo Bandini, il protagonista di "Chiedi alla polvere".

Tra il fanciullesco e lo stupido, tra l'illuso e l'egoriferito, Arturo Bandini, vive inseguendo il suo grande sogno di diventare uno scrittore, anzi Lo scrittore del Libro con la L maiuscola, con il quale riuscire a ritagliarsi una mattonella nella memoria e nella "walk of fame" degli scrittori.

Ancora dipendente economicamente dalla famiglia, decide di inseguire il suo grande sogno trasferendosi a Los Angeles, la città per eccellenza del sogno americano o meglio dell'illusione americana.
Qui vive in una bettola di albergo, ed in fase alterne soffre la fame o spende e spande senza criterio non appena riesce a racimolare qualche soldo.
Sempre in bilico tra l'entusiasmo e la depressione, il sentirsi fallito o vedersi come uno scrittore di fama, ma non ancora compreso, in questo romanzo ci si ritrova costantemente sulle montagne russe emotive del protagonista.
Cercherà la sua musa ispiratrice prima in Camilla Lopez, la cameriera del bar che è solito frequentare e nell’amore frastornante e delirante per lei, poi con un incontro decisamente surreale con una donna che letteralmente si ritrova nella sua camera d’albergo: Vera Rivken.
Sarà proprio grazie a questi incontri che il giovane Bandini evolverà, da bambino che a malapena riesce a prendersi cura di sé stesso, a uomo: diventeremo cosi spettatori dell’evoluzione del personaggio che da egocentrico, riuscirà a spostare l’occhio di bue che prima puntava solamente su se stesso, verso una delle due donne e tenterà di prendersene cura per evitare che una delusione d'amore le permetta di andare in pezzi.

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    02 Giugno, 2020
Top 500 Opinionisti  -  

DA APPREDISTA-MAESTRO A COMPLICI AMICI

In questo romanzo, Gian Mario Villalta non ha la pretesa di tenerti incollato senza fiato alle pagine, ma ti prende per mano e ti porta a seguire delle vite semplici, di quelle che di solito non si trovano narrate nei romanzi e non appaiono mai sui rotocalchi.
Ma sono queste le vite vere.
I due protagonisti sono Tilio e Fredi, due anziani signori che hanno deciso di dedicare il tramonto delle loro vite alla chiesa, scegliendo cosi? un’esistenza quanto mai tranquilla, regolare e prevedibile, costellata da rituali.

Siamo in un paesino del nord Italia, in cui il ruolo della chiesa sta perdendo la centralità? nelle vite sociali, ma rimangono quanti mai forti i pettegolezzi e le maldicenze con cui i protagonisti si trovano a scontrarsi.
Non e? affatto un romanzo religioso, anzi la religione diventa solo un ottimo spunto di discussione e scambio tra i due protagonisti, in particolare Tilio che vive il suo rapporto con i precetti cristiani e con quanto scritto dal vangelo in maniera quasi scientifica: quanto viene declamato dal Don merita una sua propria analisi.

Anche qui, come nel “Città Sommersa” di Marta Barone, anch’esso candidato al premio strega 2020, troviamo affrontate le dinamiche complicate tra figlio-padre e padre-figlio.
Nel primo caso è Fredi che, ancora non emancipato dalla educazione rigida ricevuta da un padre militare, fa fatica ad accettare la fragilità che l’anzianità porta con sé.
Farà fatica anche ad accettare le cure discrete che Tilio gli riserverà.
Quest’ultimo invece deve fare i conti con i sensi di colpa del “non ho fatto abbastanza” verso suo figlio Paolo. Basterà una chicchera a cuore aperto e questa distanza verrà annullata.

Quello che più mi è piaciuto è il rapporto maestro-apprendista (e da qui il titolo del romanzo) tra Fredi e Tilio, un rapporto che si evolverà in amicizia e una sorta di tacita complicità.

Penso che chi ha amato “Stoner” di John Williams, non potrà? che apprezzare questo romanzo!

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Stoner di John Williams
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    29 Mag, 2020
Top 500 Opinionisti  -  

ALLA SCOPERTA DEL PADRE, ALLA SCOPERTA DI SE

Nel libro è la scrittrice stessa la voce narrante che ti coinvolge in prima persona nella ricerca volta a scoprire chi fosse realmente suo padre e lo fa rivolgendosi a te direttamente, chiamandoti “lettore”, il che ovviamente ha l’effetto di annullare le distanze.

La Barone, si ritrova ad affrontare il lutto per la morte prematura del padre ed inizia così a scavarne nel passato.
E insieme a lei, ci ritroviamo così a scoprire un’Italia, quella degli anni 70-80, delle brigate rosse e del terrorismo, dello sfruttamento dei lavoratori del sud nel “La Fabbrica” e dei partiti politici basati sulla lotta di classe.
Ah, siamo a Torino, quindi è facilmente intuibile di che fabbrica stiamo parlando.
Questo è il primo tema del libro.

Il secondo ci viene introdotto nella prime pagine direttamente dall’autrice che scrive a proposito del padre: “Di Lui non sapevo un granché. Oltre al fatto che quando siamo giovani ci limitiamo a constatare che i nostri genitori esistono, e non ci interessiamo molto di loro, io e mio padre avevamo vissuto in case diverse per oltre vent’anni, e in alcuni periodi di lunghezza variabile non ci eravamo parlati o ci eravamo frequentati pochissimo. Avevamo, come si suol dire, rapporti difficili”
In psicologia si parla di emancipazione dai genitori, quando verso l’adolescenza, tutto ad un tratto, si scopre che il genitore è un essere umano vero e proprio, lo si spoglia dal ruolo e ne si scoprono i limiti.
Nel caso dell’autrice, per colpa di un rapporto difficile ed intermittente, questa cosa accade postuma e già da adulta.
Inevitabilmente il viaggio nella vita del padre è di riflesso un viaggio nella sua di vita, cercando di scoprire oltre chi fosse lui anche chi è lei stessa.
Il libro si legge tutto in un fiato, se devo trovare un aspetto che ogni tanto mi ha fatto perdere tra le pagine è che gli eventi sono riportati cosi come scoperti dalla scrittrice e non seguono un ordine cronologico.

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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    29 Mag, 2020
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"FUGA" COME TENTATIVO DI RITROVARSI

Come anticipato dal titolo, il romanzo parla di una fuga ma più che altro del tentativo della protagonista di ritrovarsi, dopo essersi persa tra le responsabilità di essere figlia, madre, moglie e lavoratrice.

Quello che mi è piaciuto particolarmente è la sensazione che l’autrice riesce a trasmettere con le sue descrizioni: l'atmosfera di quando sei in vacanza ed arrivi in un posto nuovo con i suoi odori sconosciuti, nuovi paesaggi, nuova routine, nuovi sapori e soprattutto nel caso di Julia la protagonista, persone nuove.
Quella atmosfera frizzante ed elettrica, quel ritrovare le energie che pensavi esaurite, ma che solo un posto nuovo e la consapevolezza di essere in vacanza, riescono a tirarti fuori.

Qualche colpo di scena, dialogo che Julia fa tra sé e sé che è decisamente divertente e surreale, me lo hanno fatto apprezzare.

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Romanzi
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    06 Mag, 2020
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DIETRO GLI ACULEI SI NASCONDE ALTRO

Devo confessare che quando in libreria ho scelto di comprare questo libro, l’ho fatto semplicemente per la copertina.
Io amo i cactus.

In più il colore di sfondo è quel corallo che adoro.

So che i più intellettuali direbbero che non si sceglie un libro dalla copertina, ma vallo a spiegare ai grafici che ci lavorano!

Beh fortunatamente in questo caso il contenuto mi è piaciuto tanto quanto la copertina: si tratta di un libro proprio carino.

Susan, la protagonista, è uno di quei personaggi disegnati dalla penna della scrittrice per suscitare antipatia.

Non è empatica, non è solare, non è socievole.

Vive isolata dal mondo, con il quale non vuole assolutamente avere contatti troppo ravvicinati se non strettamente necessari.

Fa un lavoro né troppo appagante e né troppo stimolante.

E’ maniaca del controllo, pensa che essersi trincerata dietro ad enormi muri, le consentano di prevedere e controllare tutto.

E’ ispida e protetta da aculei proprio come i miei amati cactus.

L’unica forma di un minimo di umanità che mostra è nella cura dei suoi cactus, anche in questo caso non con troppo entusiasmo, ma lo fa con costanza.

Intrattiene minimi rapporti, anzi spesso li subisce, come con la vicina di casa.

L’unico rapporto che tollera è quello stabilito a tavolino di solo sesso con un uomo che anche a distanza di anni si può ritenere essere ancora uno sconosciuto.

Vive una vita in cui tutto scorre così come lei programma, ma il controllo ovviamente è solo apparentemente, perché le sue barriere inizieranno a sgretolarsi quando si troverà a dover gestire un evento non programmabile come quello di un lutto in famiglia.

In questo modo la nostra protagonista sarà costretta a riallacciare dei vecchi rapporti e per cercare di superare la crisi costruirne di nuovi che si renderà conto essere fondamentali per il suo equilibrio.


E’ un libro che ti renderà spettatore della crescita emotiva della protagonista e ti assicuro che alla fine i tuoi sentimenti nei confronti di Susan saranno mutati completamente.

Rischierai addirittura di affezionartici.

Un libro che finito, ti lascia un buon sapore in bocca.

Lo consiglio!

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Scienze umane
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    05 Mag, 2020
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UN MANUALE ALLA FELICITA'

Viviamo giornate frenetiche, non c’è che dire, che secondo uno studio di apple, ci vedono sbloccare il cellulare almeno 80 volte al giorno, frullati tra mail, mail, mail, whatsapp, gruppi di whatsapp, messaggi audio su whatsapp ( ???? ) e telefonate, o detta all’inglese che fa sempre "molto figo", call…

Al termine della tua giornata, ti ritrovi a letto, decisamente stremata, ma hai bisogno di fermarti un attimo per riuscire ad addormentarti.

Ed è proprio per questa ragione che “Atlante della felicità” di Helen Russell è stato scritto.

Rappresenta il tasto “pausa” nelle nostre vite scatenate.

E’ un libro dolce, senza pathos e senza colpi di scena, in cui l’autrice, sociologa, ti spiega in maniera coincisa ma molto chiara in cosa consiste il concetto di felicità per 30 paesi del mondo.

Così ti ritrovi a pensare: “Cavolo se sono avanti questi Danesi!” oppure “Che popolo super gli Islandesi…”.

Allo stesso modo resterai un po’ contrariata dalla descrizione che la Russell farà della felicità italiana: non mi ci ritrovo proprio…ma non è importante.

Molteplici sono gli spunti di riflessione che ti offre, un sorso di aria fresca, che mi sento di consigliare a tutti coloro che hanno voglia di leggere un libro capace di infondere serenità.

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storia della buona notte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo
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Romanzi
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    03 Mag, 2020
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UN ROMANZO CIRCOLARE, DOVE LA RUOTA GIRA

Un bel libro, mi è piaciuto.

La premessa però è che devi amare l’Allende, perché qui si ritrovano le sue peculiarità: il suo parlare di fantasmi e spiriti con una tale noncuranza da considerarle presenze del tutto naturali all'interno del racconto.

Non si tratta ovviamente del tema portante del racconto, ma fa da cornice nella vita della protagonista, Eva Luna, che raccontando in prima persona, ci farà spettatori di tutta la sua vita, dal suo concepimento fino al suo riscatto sociale.



Eva Luna incontra sul suo percorso delle persone, che ognuna a proprio modo si prenderanno cura di lei, ma quando sarà il momento di ricambiare, lei sarà memore di ciò che ha ricevuto e non si tirerà indietro; per questo lo definirei un "romanzo circolare" in cui la ruota gira e nulla si dimentica.



La protagonista è intelligente, curiosa ed affamata di conoscenza: cercherà in tutti modi di assorbire tutto quello che la realtà che la circonda ha da offrire, come per esempio le lezioni di inglese gratuite che la radio passa ogni mattina.


Il suo bagaglio culturale sarà un melting pot variopinto di culture diverse apprese da tutte queste persone con cui entrerà in contatto nella sua vita: ritroveremo l’educazione rigida della Madrina, donna africana con tutte le sue credenze tipiche della sua cultura, la strana ossessione della morte così come il dolce accudimento della “nonna” Elvira e l’intraprendenza e la capacità di imporsi in un business maschile de “la Signora”.


Eva Luna riconosce fin da subito che quel destino che sembra essere già stato scritto per lei le sta stretto, ma all’inizio è troppo acerba per avere gli strumenti per uscire dal giogo della “schiavitù” in una qualche famiglia ricca.

Cosi si affida alla sua fervida immaginazione per raccontare e raccontarsi storie che possono portarla distante dalla realtà contingente e che le permettano di sognare.

Sarà proprio questa immaginazione, il dono che riuscirà a sfruttare come strumento per il suo riscatto sociale.

A questo aggiungiamo una giusta e corretta considerazione di sé stessa che le permetterà di ribellarsi alle ingiustizie subite da questi ricchi padroni e sarà pronta ad affrontare tutte le conseguenze delle sue scelte: come quando stufa di dover svuotare l’orinatoio del padrone nonostante abbia un bagno, glielo svuoterà in testa.

Si ritroverà quindi senza casa, senza cibo, senza nulla, ma si dimostrerà capace di riscattarsi e trovare la sua strada. Sicuramente le saranno d’aiuto la sua arguzia e la protezione di sua madre, che ormai, angelo custode, la protegge dal cielo.


Quindi mettiamo insieme un lieto fine, un riscatto sociale, del femminismo ed un’ambientazione nel sud America, che è la prossima meta del mio viaggio (quando potremo nuovamente viaggiare) e non potevo non apprezzare questo libro!

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ha già letto ed apprezzato la maniera di scrivere della scrittrice, per esempio la "Casa degli spiriti"
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Gialli, Thriller, Horror
 
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3.3
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    25 Aprile, 2020
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SE AMI FBI, INSEGUIMENTI E SPARATORIE

Si tratta di thriller, avvincente, quanto può essere avvincente la maniera di scrivere di Ken Follett, che a mio parere o ami o trovi pesante.
Io propendo più per la seconda anche quando avevo letto in precedenza "I pilastri della terra".

Ne “Il martello dell’eden” i capitoli sono molto lunghi, il che non mi aiuta nel dire: "mi leggo un capitoletto e poi vado a dormire", dato che si tratta in media di 50 pagine.

All’inizio troviamo l’alternarsi di capitoli che vedono due storie correre in parallelo: un gruppo di hippie rimasti negli anni 70 ed un’agente dell’Fbi, intenta nella sua scalata lavorativa.
Pian pianino, nello svilupparsi della vicenda, queste due storie si intersecano fino a diventarne una sola.

Trovo molto carino l’espediente dell’autore di inserire nella narrazione i pensieri dei protagonisti in corsivo, che commentano la vicenda, ogni tanto sono pensieri che ti fanno anche sorridere.
Ci sono riferimenti al sesso, ma nella “maschia” maniera.
Ci saranno esplosioni, colpi di pistola, inseguimenti in macchina ed anche in elicottero.
Ci saranno litigi, il nascere di una storia d’amore, il concludersi di un rapporto ventennale.

E'un libro perfetto per la trasposizione cinematografica, magari l'hanno già fatta e io ne sono ignara !

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Romanzi storici
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    21 Aprile, 2020
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UN LIBRO DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Hai presente un pugno nello stomaco?
Ma con una connotazione positiva, è difficile da spiegare.

Ci provo.

Si tratta di un romanzo epistolare, pochissime pagine, ma da leggerle tutte in un fiato.
In due orette lo hai letto, ma quello che ti lascia, andrà ben oltre le due ore.
Due amici da sempre, uno vive a Monaco ed uno espatriato negli Stati Uniti.
Anno 1932.
Uno è ebreo e l’altro è tedesco.
Non vado avanti altrimenti non si tratta più di un mio commento, ma di uno spoiler.

Ma è un libro che penso che tutti debbano leggere.

E’ pazzesco come l’autrice in 73 paginette, un libricino che sta in una mano, abbia reso così bene il dramma della Shoah.

E lo fa in una maniera nuova, semplicemente mostrando l’evoluzione di un semplice rapporto di amicizia.

Leggerai le lettere con un crescente senso d’angoscia, ma non pensare minimamente all’angoscia dettata dalla descrizione dei campi di sterminio, ma all’incedere veloce della storia, quella dei protagonisti, ma più in generale della Storia, quella con la S maiuscola, di cui purtroppo, sappiamo ahimè il triste epilogo.

Leggetelo, conservatelo nella vostra biblioteca personale ed ogni tanto rileggetelo di nuovo.

Per non dimenticare.

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Racconti
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    14 Aprile, 2020
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RACCONTI BREVI, FLUSSO DI COSCIENZA

In ogni racconto, Antonio Tabucchi ti proietta, ti scaraventa al centro della scena, ambientata alla perfezione, in cui il contesto e le sensazioni sono talmente reali che riesci addirittura a sentire l’afa e la calura di luglio ne “I pomeriggi di sabato”.

Rimani incollato al racconto, almeno nelle prime righe di lettura, perché l’autore non fa premesse, ma ti porta immediatamente nel cuore della vicenda; ti ritrovi quindi a chiederti continuamente: chi è il protagonista, a chi si sta rivolgendo ed il perché.

In alcune parti del racconto però l'autore fa un cambio netto ed inizia con il raccontare la vicenda tramite flusso di coscienza: qui la punteggiatura si riduce all’essenziale, i periodi diventano macchinosi e la lettura viene notevolmente rallentata.

Sul finire del racconto, in cui aspetti comodamente sul divano di leggere la conclusione che ti sei prefigurato perché hai la certezza di aver capito tutto: “sbaam”, colpo di scena, inversione completa di prospettiva e capisci che in realtà non hai capito proprio nulla.

Il mio voto non è altissimo per la semplice ragione che non sono un’amante dei racconti: ci metto un po’ ad entrare nella scena, ad immedesimarmi nei personaggi, quindi in un racconto non faccio in tempo ad affezionarmi alla storia.

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Romanzi
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    13 Aprile, 2020
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UN LIBRO CHE TI PERMETTE DI EVADERE !

Questo è il mio primo romanzo di Grisham. So che l'autore non è solito scrivere questo genere di romanzi, ma è dedito ai romanzi cosiddetti “gialli giudiziari”, ma devo dire che il suo esordio nella mia personale libreria è stato più che positivo, quindi sicuramente leggerò qualcos'altro suo. Se avete consigli, sono più che ben accetti!

Tornando a "La casa dipinta", devo dire che l’inizio, è un pochino lento, ma poi ti tele trasporta nell’Arkansas degli anni 50, nella vita quotidiana di una casa in campagna nella quale convivono ben tre generazioni, dai nonni a Luke, il nipotino di 7 anni nonché voce narrante di tutta la storia.

Vieni introdotto in un universo che personalmente non conoscevo, una vita, i cui ritmi sono dettati dalle stagioni, dal meteo, dalla chiesa il sabato ed il riposo la domenica.

Famiglia battista che deve assumere della forza lavoro per la stagione del raccolto del cotone, montanari e messicani, che intersecheranno le loro vite con quelle dei protagonisti: la famiglia Chandler.

Ed è cosi che il nostro protagonista di 7 anni, con la sua ingenuità, scopre i primi grandi segreti della vita, come la nascita quando la vicina di casa partoriente chiede aiuto alle sapienti mani della nonna che di figli ne ha fatti nascere più di uno e la morte, durante una rissa che vede protagonista uno dei montanari da sempre ostile al nostro piccolo Luke.

Si intrufola per ascoltare i pettegolezzi del paesino che movimentano le vite, altrimenti prevedibili di tutti i contadini.

In questo modo, durante la lettura, diventi spettatore della rinascita di una famiglia o per lo meno della possibilità che una famiglia si dà, per cercare di modificare il proprio status quo.

E’ un romanzo che si legge velocemente, che risponde pienamente all’esigenza più che mai attuale di evasione in questi giorni di quarantena.

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Romanzi
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    13 Aprile, 2020
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libro non pretenzioso ma che ti tiene compagnia

Avevo un ricordo stupendo del romanzo che mi avevano fatto leggere a scuola durante le vacanze estive dello stesso autore, si trattava de “Lo Scudo di Talos”, quindi a distanza di decenni ho deciso di leggere nuovamente qualcosa di Valerio Massimo Manfredi, selezionando: Chimaira.

Ecco, non c’entra assolutamente nulla con lo scudo di Talos, prima di tutto perché è ambientato nei giorni nostri.

Riconosco la firma dell’autore solamente in alcuni inframmezzi alla narrativa, nei quali lo scrittore ci riporta al tempo degli etruschi, durante un banchetto.

Purtroppo, però all’interno di tutta la narrazione queste sono veramente delle molliche, un vero peccato dato che la cosa che mi aveva entusiasmato molto era proprio il fatto di scoprire così tanto della vita degli antichi.

Qui invece non viene descritto molto della cultura etrusca, l'autore si dilunga molto sul descrivere un rituale agghiacciante chiamato "Phersu".

A tratti, il romanzo ricorda molto Dan Brown, colpi di scena degni dei film hollywoodiani, poco realistici, ma che hanno il fine ultimo di tenere la tua tensione alta e di tenerti incollato alla lettura.

Fa da contorno la vicenda amorosa del protagonista, ma comunque lo stesso protagonista è semplicemente abbozzato e fa da mezzo per il racconto e ci aiuta a fare luce sul mistero formatosi attorno al ritrovamento di una tomba etrusca e di una serie di morti cruente improvvise e potenzialmente interconnesse tra loro.

E’ un libro di poche pagine, che si legge super in fretta, ma francamente con la stima che ripongo nell’autore, mi aspettavo decisamente qualcosa di più.

Da leggere, perché no, sotto l’ombrellone.

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mi ricorda molto Dan Brown...
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Racconti
 
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3.0
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3.0
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3.0
Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    10 Aprile, 2020
Top 500 Opinionisti  -  

un libro soffice e leggero

A me lei come scrittrice piace molto.

Mi sono prefissata come obiettivo di leggerne tutta la bibliografia, ma cavolo se è prolifica!

Tutti i suoi libri mi piacciono per quell’essere delicati, per la capacità che ha di saperti prendere per mano e portarti nella cultura giapponese, così distante da noi.

Banana Yoshimoto non lo fa in maniera enciclopedica, ma ti rende partecipe del contesto culturale, semplicemente raccontandoti una storia.

Sono libri di poche pagine (o per lo meno quelli che ho letto io), che leggi in fretta, ma che ti lasciano un buon sapore in bocca, quando finiti.

L’ultimo che ho letto è Lucertola.

Si tratta di una serie di racconti, 6 per l’esattezza, in cui i protagonisti sono sul punto di cambiare.

Si ritrovano proprio lì, sull’orlo del precipizio.

Sai che si butteranno, ma la scrittrice ti porta dolcemente a capire il perché, raccontandoti la storia pregressa di ognuno di loro.

Ed il cambiamento è uno di quei cambiamenti positivi che permettono ai protagonisti di uscire dallo status quo in cui indolentemente stavano vivendo.

Le storie sono tutte slegate tra loro, i personaggi sono diversi sia per genere, età e status, insomma non c’entrano nulla l’uno con l’altro, l’unica cosa che li unisce è che tutti i racconti sono ambientati a Tokyo che diventa così essa stessa protagonista del racconto.

Non immaginatevi nulla di sconvolgente, ma storie alquanto ordinarie, soffici, come solo Banana Yoshimoto sa fare.

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Libri per ragazzi
 
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Little cozy world Opinione inserita da Little cozy world    10 Aprile, 2020
Top 500 Opinionisti  -  

Un libro che ti prende per mano e ti porta dolceme

Hai presente quelle letture che ti fanno andare a letto con il sorriso?

Hai presente i libri, quelli grandi e pesanti con le loro copertine rigide che fanno sembrare le tue mani ancora piccine piccine?

Quei libri che quando li sfogli senti quel profumo di carta ed inchiostro, da respirare a pieni polmoni?

Ecco questo libro è uno di quelli!

224 pagine rilegate che alternano ritratti colorati di donne a cui tutti noi dovremmo ispirarci e la loro storia, riassunta in poche ma assolutamente esaustive righe.

Non si tratta solo di donne già famose ai più e che hanno cambiato la storia mondiale, ma si tratta di donne comuni che però tramite la loro caparbietà sono riuscite a cambiare le sorti di una più piccola realtà a e ringrazio questo libro per avermele fatte scoprire.


Come in una qualunque favola che si rispetti (o meglio che piace a me) la conclusione deve essere sempre con un lieto fine e questo libro non è da meno: ogni storia si chiude con un messaggio augurale di un futuro migliore ed assolutamente realizzabile, basta farsi lasciare ispirare dalla storia delle protagoniste.


Sull’onda del successo dei movimenti che vogliono dare alla donna uguali diritti rispetto all'altro sesso, questo libro cavalca sicuramente questo mood, mood per il quale non siamo mai ovviamente stufe.


Fun fact: una cosa che ho trovato romanticamente speciale è com'è stato finanziato questo libro: tramite il crowdfunding!

Ovvero, due donne, ITALIANE ma residenti in America hanno sognato questo progetto, ma non avendo le risorse per poterlo finanziare, hanno deciso di affidarsi alla comunità online.

Il lieto fine della storia nella storia è che l'idea è stata trovata cosi interessante da aver raggiunto in pochissimo tempo, meno di un mese, oltre un milione di dollari di finanziamenti provenienti da oltre settanta Paesi…!


Ed è proprio qui che abbiamo la trasformazione di queste due scrittrici, da semplici sognatrici in moderne eroine con la penna in mano.

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