Opinione scritta da Monky

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Monky Opinione inserita da Monky    23 Dicembre, 2023
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mediocre

libro scorrevole ma ho trovato la trama un po’ troppo caotica con molte parti da rivedere, coincidenze forzate, personaggi che inizialmente sembrano indispensabili agli eventi e poi completamente dimenticati, avvenimenti che iniziano e non hanno alcuna conclusione, descrizioni di cose inutili .. sinceramente mediocre.

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Monky Opinione inserita da Monky    01 Gennaio, 2021
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Ars vincit omnia

Fedele ritratto di un genio dell’ arte attraverso le sue vicissitudini economiche, stilistiche e soprattutto mentali.
Il libro è basato dalle lettere che Vincent Van Gogh scrive nel corso di tutta la sua vita al fratello Theo quindi ne risulta un ritratto estremamente veritiero anche dell’ epoca attraverso il suo peregrinare tra Olanda, Belgio e Francia.
Un capitolo meraviglioso è quello dedicato a Parigi in cui vengono descritti anche i maggiori artisti dell’ impressionismo che influiranno moltissimo nel modo di Van Gogh di percepire la natura.
Un libro per me è meraviglioso quando ti lascia dentro qualcosa e questo ha quel potere: ogni volta che vedrò un quadro di Van Gogh penserò a come l ho conosciuto e amato attraverso questo libro.

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Romanzi storici
 
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Monky Opinione inserita da Monky    15 Aprile, 2020
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Magistrale

Una storia stupenda scritta in modo magistrale. C ‘ è tutto..
È la storia di un uomo straordinario, non per ceto sociale in quanto figlio di braccianti, ma in quanto predestinato a fare grandi cose fino a poter diventare re per volere del suo stesso popolo.
La storia di un’ utopia, di un sogno bellissimo..
Un finale che è poesia.
E poi oltre alla storia in questo libro si sente lo Scrittore, con il suo modo unico e meraviglioso di scrivere , con la sua lingua che contemporaneamente è siciliana ed universale
Un libro che allo stesso tempo sa far ridere, riflettere e piangere.
Più che consigliato

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Romanzi
 
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Monky Opinione inserita da Monky    15 Aprile, 2020
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Il senso del dovere

Un viaggio di una settimana consente al protagonista, un maggiordomo inglese d’altri tempi, Stevens di fare un bilancio della propria esistenza spesa interamente per adempiere al meglio al proprio lavoro, con una dedizione e un’ abnegazione totale.
Attraverso la narrazione di episodi accaduti durante il viaggio e di ricordi lontani nel tempo attraverso continui flashback si delinea la personalità di Stevens: un uomo meticoloso, che non lascia nessuno spazio nella propria vita a legami personali o affettivi con un unico obbiettivo: essere un buon maggiordomo e servire al meglio il proprio signore.
Quello che ne risulta è un senso del dovere assoluto, (che ,forse condizionata dalle origini dell’ autore, mi fa pensare al codice d’onore dei samurai) oggi forse difficile da comprendere perché lontano dal nostro modo di vivere ma proprio per questo molto affascinante.
La fine del libro lascia un senso di delicatezza e malinconia con delle considerazioni sulla vita umana che non si possono non condividere.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Monky Opinione inserita da Monky    17 Novembre, 2019
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Un “fantagiallo”

Storia di un ragno assassino meglio di un assassino che si serve di un ragno.
La storia si svolge a Parigi e in altre città francesi tra cui Nîmes dove tre anziani vengono uccisi dal morso di un ragno (la reclusa appunto).
Adamsberg, commissario del XIII arrondissement parigino, pur non avendo nessuna competenza territoriale sul caso, indaga insieme alla sua squadra ( o meglio parte di essa perché non tutti vogliono seguirlo).
Nella vicenda si intrecciano storie di abusi, violenze sessuali, una banda giovanile di delinquenti che agiva decenni prima ma le cui azioni si ripercuoteranno , ovviamente, sul caso.
Ho trovato il romanzo ben scritto, ma in molti aspetti poco plausibile, un po’ troppo forzato. Sarà un mio limite, ma non amo i romanzi gialli che mancano di logica, ad esempio per più di metà del libro si ragiona sul fatto che il morso di un solo ragno non sarebbe sufficiente ad uccidere un uomo ma servirebbe il veleno di una quarantina di esemplari senza però valutare se i morti avessero uno o più morsi (solo più avanti si scoprirà) o senza prendere in considerazione l’ Ipotesi di fare analisi in merito al tipo di veleno in questione, ci si limita in un paragrafo ad avere un colloquio con un esperto che in base alla sua esperienza esclude mutazioni genetiche del ragno e del suo veleno, ma anche qui niente di scientifico.
Questo è solo un esempio, ne ho trovati moltissimi altri che non rivelerò per non dare anticipazioni sulla trama ma che nel complesso mi lasciano un senso di delusione e che mi fanno pensare che il lettore non sempre “abbocca” alla storia così come gli viene raccontata ma qualche volta riflette e si fa delle domande.
Alla fine il romanzo lascia un senso di tristezza perché affronta argomenti molto delicati, difficili come violenze sessuali, violenze su minori, disagio psicologico, ma a mio parere, purtroppo, ci sono troppe incongruenze, poca logica e troppe , veramente troppe coincidenze forzate : tutti i personaggi che vengono nominati hanno avuto o hanno problemi con una reclusa neanche fosse l’ animale più comune del mondo.

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Monky Opinione inserita da Monky    08 Novembre, 2019
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Questione di... punti di vista

Una stessa storia d’ amore vista da tre punti di vista: lui, lei e l’ altra (che poi diventerà la seconda moglie).
Ognuno è convinto di aver vissuto il vero amore, non sapendo che per l’ altro si è stati solo un’ avventura, un’ opportunità per salire la scala sociale o una distrazione.
Amarissima analisi dei sentimenti e della vita in generale che lascia pensare a quanto spesso la realtà sia completamente diversa da come ce la immaginiamo, facendoci illudere e spesso rovinandoci la vita inseguendo amori impossibili e storie che non sono come ce le aspettiamo.
Romanzo intenso, raffinato,elegante, introspettivo che non lascia sicuramente indifferenti ma che diventa motivo di profonda riflessione per ognuno di noi.
È un libro in alcuni passaggi un po’ noioso e di non facile lettura ma che va assolutamente letto, un vero capolavoro che lascia qualcosa dentro.

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Monky Opinione inserita da Monky    06 Novembre, 2019
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Il Dubbio e le sue scoperte..

Romanzo scorrevole e piacevolissimo. La storia,ambientata a Bellano ha come protagonista un ragazzo semplice, detto il Dubbio che viene a trovarsi in mezzo ad una serie di disavventure ed equivoci che lo porteranno in più di un’occasione di fronte alle forze dell’ordine.. tutto ha inizio perché in mezzo al lago si imbatte nel corpo di una ragazza che poi non verrà mai ritrovato, facendo nascere il dubbio che sia tutto frutto della sua fantasia.. invece, con l’aiuto del dottor Lonati e di Tina si scoprirà una verità nascosta da anni.
Il lessico è semplice e diretto, spesso ricco di forme gergali, modi di dire che rendono i personaggi ancor più realistici e verosimili.
L ‘ ambientazione sul lago di Como, in particolare modo Bellano, è un filo conduttore in molti romanzi di Vitali e traspare in ogni descrizione, ogni frase l’ amore che l’ autore nutre per la sua terra.
Trovo interessante e piacevole alla lettura l ‘espediente di creare un legame tra i vari capitoli con esclamazioni, avverbi che chiudono il capitolo precedente e poi aprono il nuovo( anche se la storia in essi raccontata ha protagonisti o ambientazioni diverse).
Lo consiglio veramente a tutti perché è una lettura gradevolissima.

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