Opinione scritta da Fabeng

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Fabeng Opinione inserita da Fabeng    09 Gennaio, 2016
Top 1000 Opinionisti  -  

Capolavoro della narrativa contemporanea

In una Barcellona novecentesca, Daniel Sempere, figlio di un modesto libraio ed orfano di madre, viene a conoscenza del Cimitero dei libri dimenticati. Il giovane viene attratto da un volume intitolato "L'ombra del vento" il cui autore è uno sconosciuto di nome Julián Carax. Il romanzo gli appare così interessante da indurlo ad indagare anche sulla vita dell'autore che sin da subito si rivela un enorme intrigo. Sempere vedrà la sua vita plasmata da questa vicenda e scoprirà una Barcellona ricca di segreti e misteri. Lo reputo un capolavoro della narrativa contemporanea, d'altronde Zafón non mi ha mai delusa. È un romanzo molto articolato, molte storie sono incidenti e lo sono con un efficace fluidità. Anche il numero dei personaggi è alquanto alto ma la magnificenza sta nel fatto che ognuno è un tassello fondamentale per lo svolgimento della storia e nessuno è superfluo. Le microstorie che compongono il romanzo lasciano il lettore con continui punti interrogativi e dubbi che però sul finale vengono tutti soddisfatti.. Niente viene gettato nel dimenticatoio. È meritevole la cura ai dettagli e lo stile non lascia che dire.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Fabeng Opinione inserita da Fabeng    02 Gennaio, 2016
Top 1000 Opinionisti  -  

Un senso d'insoddisfazione

"Un letto di leoni" ha
titolo alquanto avvincente che purtroppo lascia riporre numerose aspettative sul romanzo soprattutto se si tiene conto che l'autore è un colosso della narrativa contemporanea. I tre protagonisti della storia sono: Jean-Pierre, medico francese intento a vendicare il padre defunto; Jane, infermiera inglese trovatasi con la persona giusta al momento sbagliato ed Ellis, spia americana dalle molteplici identità, una figlia e innumerevoli conti in sospeso. Ellis è un agente della CIA che si occupa della lotta al terrorismo e grazie al suo lavoro conosce Jane che nel frattempo riceve le attenzioni di Jean-Pierre ed inviti da parte di costui ad avviare una collaborazione insieme in Afghanistan per due anni. Jane non prende in considerazione le proposte dell'affascinante medico fino al giorno in cui scopre che il suo amante è una spia, così parte per l'Afghanistan e diventa la sposa di Jean-Pierre. Arrivata nella Valle dei Cinque Leoni la sua vita radicalmente cambia e così anche suo marito, che diviene un uomo ricco di misteri e segreti. A condizionare la loro vita, inoltre, è la guerra tra le tribù locali e la Russia che toccherà direttamente anche la giovane infermiera. È un romanzo che inizia con buoni propositi e in maniera dinamica, con una particolare accuratezza per i dettagli e le descrizioni dei personaggi. All'interno è possibile riscontrare narrazioni statiche con eccepibile frequenza e ciò destabilizza il lettore. Sin dalla prima riga rapisce la particolarità del romanzo verosimile, caratteristica che purtroppo manca al finale. Parliamo di un finale che sprofonda nel banale e rasenta l'assurdo, che va in totale contrasto con le 250 pagine che lo hanno anticipato... L'ho trovato alquanto riassuntivo e buttato lì come se fosse un'opera arenata e completata dopo tanto tempo. Chi conosce Follett percepirà tra le righe la stessa insicurezza del lettore che ho notato io. Malgrado questa pecca nella trama, resta un romanzo scritto con un ottimo stile, ma niente a che vedere con altri capolavori dell'autore che hanno sicuramente una dignità superiore.

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Romanzi
 
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4.3
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5.0
Fabeng Opinione inserita da Fabeng    02 Gennaio, 2016
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Misterioso e giovanile

Spoiler all'interno. Ho iniziato a leggere questo libro senza lanciare nemmeno uno sguardo alla trama, affidandomi al titolo che già si annunciava alquanto enigmatico. L'enigma è un elemento che si protrae per l'intero romanzo e che accompagna la lettura fin all'ultima pagina. Viene ribaltata la classica concezione del romanzo che accoglie la fortuna nella sfortuna: con la morte del marito, Simon Sauvelle si ritrova a dover abbandonare la sua amata Parigi a causa delle ristrettezze economiche ed assieme ai suoi bambini, Ierene e Dorian, a sostenere il trasferimento in un piccolo paesino della costa nordica dove diventa governante presso l'immensa e misteriosa dimora di Lazarus Jann, famoso costruttore di giocattoli. Il primo approccio con la nuova occupazione risulta ai protagonisti più che inquietante: la casa del giocattolaio è ricca d'invenzioni che sembran possedere un'anima e vita propria, con il maggiordomo portinaio che non è altro che un robot. Ma quelle mura nascondono un difficile passato ed un presente terrificante. Dopo aver narrato una storia parallela a quella reale, Lazarus rivela il suo passato misero e triste che grazie ad un giocattolaio, prende una piega addirittura sovrannaturale, e la sua anima nera come la pece viene intrappolata in un'ampolla di vetro. Tutto è taciturno ed ordinario finchè una giovane ignara, Hanna, non libera l'anima del povero Lazarus e dopo quest'avvenimento nulla è come in precedenza... E la stessa vita dei Sauvelle viene scompigliata e messa in pericolo. In "Le luci di settembre" riemerge il Carlos Ruiz Zafón scrittore di narrativa per ragazzi. Un libro ricco di sfaccettature misteriose ed intrecci amorosi con un sottofondo di costante adrenalina e spirito d'avventura. Durante la lettura v'immergerete in un mondo che rasenta il fantasy e sentirete che non si è mai troppo grandi per usare l'immaginazione.

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Salute e Benessere
 
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Fabeng Opinione inserita da Fabeng    02 Gennaio, 2016
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Pipistrelli maledetti

"L'albero dei mille anni" racconta la battaglia contro il cancro di Pietro Calabrese, giornalista e direttore di famose riviste come "Il Corriere della sera". La scoperta del brutto male viene narrata da Calabrese in chiave fiabesca, ricca di metafore capaci addirittura di allaggerire il contenuto facendolo sembrare un incubo tragicomico. Le fasi della malattia,"La caverna oscura", vengono narrate e vissute attraverso reazioni ed emozioni dei cari dello scrittore, come la figlia e la moglie, come i colleghi ed amici d'infanzia. Non si tratta di una vera lotta contro il cancro, ma di una coinvivenza che non getta il protagonista nel baratro della rassegnazione, ma che lo spinge verso la vita e la ricerca di un senso per codesta. Sofferenze fisiche ed emotive scompaiono di fronte alla grandezza della vita, forte come il boab secolare.

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Romanzi
 
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4.5
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3.0
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Fabeng Opinione inserita da Fabeng    02 Gennaio, 2016
Top 1000 Opinionisti  -  

Voglia di libertà

Nel romanzo "Mille splendidi soli", Khaled Hosseini si riconferma: con una storia che fa luce sulla vita di due donne, falciate come fiori a causa della concezione del "nang e namus" estremamente maschilista e retrograda. Vengono esaltati temi come la guerra e l'amore, l'oppressione e la ribellione, la devozione ed il sacrificio: elementi che accostati tra di loro rendono questo romanzo un flusso irrefrenabile di emozioni. È un immersione in mezzo secolo di continua evoluzione dell'Afghanistan, che va dalla fine degli anni cinquanta con la nascita di Mariam: educata all'oppressione e all'idea di non poter aspirare a nulla di grande in questa vita; ai primi degli anni 00, con la conorazione del sogno d'amore e libertà della giovane Laila: ricca di aspettative e con la forte concezione di uguaglianza che nemmeno il monopolio talebano riesce a spegnere. Due donne completamente differenti, accomunate da un destino crudele presentato loro con il nome, con l'aspetto e con l'odore acre del terribile Rashid: vecchio calzolaio di Kabul, iracondo e violento. Un uomo che ha rubato loro l'innocenza e la spensieratezza attraverso brutali e massicce fustigazioni. Con l'omicidio dell'orco e con il sacrificio dell'amorevole Mariam, Laila ed i suoi bambini riescono ad evadere da quella gabbia di cattiveria e sottomissione. Ed eccoci presentato un romanzo che tocca le corde più intime di ogni animo, così coinvolgente da far sentire sulla pelle i colpi animaleschi e crudeli del cuoio, da lasciar impresso nella mente ogni singolo particolare. È un po' come provare l'ebrezza del volo con al piede un palla di ferro, si assapora la libertà che si cela nella speranza anche quando tutto intorno brucia e cade a pezzi. In questo libro capace di sensibilizzare ogni persona sentiamo ed arriviamo a condividere il desiderio di cambiare il mondo e di creare qualcosa di speciale da poter lasciare in eredità all'umanità, il diritto di poter scegliere e decidere, la dimostrazione che ogni inverno è destinato a finire. È posta innanzi tutto la verità chiave dell'esistenza: siamo tutti esseri umani, e a prescindere dal sesso tutti meritiamo una vita dignitosa e nessuno puó negarcela. Nessuno puó nasconderci dietro metri di cotone perchè siamo donne, come se fosse una colpa. Nessuno puó privarci del piacere dei raggi del sole sul viso.

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