Opinione scritta da Vany

16 risultati - visualizzati 1 - 16
 
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vany Opinione inserita da Vany    14 Aprile, 2016
Top 500 Opinionisti  -  

La coscienza è il nemico più temibile

Sara ed il marito Angus decidono di trasferirsi in Scozia, nell’isola suggestiva di Skye, insieme alla loro figlioletta Kirstie per riuscire a superare la perdita dell'amata figlia e gemella, spietatamente identica, di Kirstie, Lidia, morta durante un tragico incidente domestico. Tuttavia, una serie di strani eventi e di comportamenti ambigui della gemella rimasta in vita costringono i genitori ad affrontare un atroce dubbio: chi è realmente la figlia sopravvissuta? È possibile che possano aver commesso il più tragico degli errori?
Il romanzo è scritto bene, con una trama scorrevole e che non presenta punti morti. Pochi colpi di scena ma abbastanza da non cadere in lentezza. La storia è dinamica e ben strutturata e la capacità descrittiva dell'autore è davvero notevole.
Anche i passaggi logici tra gli eventi funzionano e, sebbene alcuni punti della storia peccano di leggerezza e un pizzico di stucchevolezza (come la scomparsa momentanea del “pater familias”, Angus - non sapevo, tra l’altro, che esistesse un nome proprio di persona uguale a quello di una bistecca!! -, che ha fatto penare per qualche pagina e che, per evitare spoiler dico solo, si poteva ben evitare…), la storia si snocciola bene ed ha una sua struttura, anche di sottotesti, più che credibile…al dì là dello scetticismo personalissimo di ognuno di noi.
Non tradisce le aspettative nemmeno la fine del romanzo, che riserva, anche se con un pizzico di esoterismo, una versione inaspettata, ma piacevole, della trama.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Classici
 
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vany Opinione inserita da Vany    29 Marzo, 2016
Top 500 Opinionisti  -  

Una partita di bowling

Dieci personaggi si ritrovano su un'isola, ciascuno per uno scopo differente. Chi è stato invitato da un amico, chi ha ricevuto una proposta di lavoro e chi ha accettato una sfida. Ben presto tuttavia si accorgeranno che la vera motivazione per la quale si trovano sull'isola non è quella che credono e che si tratta di un macro inganno architettato ad arte da un personaggio misterioso (un certo U.N.O.) che, ad uno ad uno, li farà morire tutti seguendo pedissequamente una filastrocca.
La trama è decisamente semplice, senza fronzoli e sottotesti. Il romanzo non ha una morale nè segue i classici stereotipi della narrativa moderna (la vittima, il mostro, il movente, le indagini, l'empatia dei protagonisti, l'epilogo...non necessariamente in questo ordine!).
Premetto che non avevo mai letto nulla della Regina del Thriller e la motivazione per la quale ho scelto proprio questo libro è perché la Christie non ha mai collaborato alle produzioni cinematografiche che, negli anni, hanno tentato di portare questa storia sul grande schermo. Anzi, la stessa ha espressamente dichiarato di non aver apprezzato nessuna trasposizione cinematografica del suo romanzo. Ciò mi ha quindi incuriosito per due motivi: 1) la storia ha destato interesse in tanti produttori; 2) non apprezzo, di norma, i libri che vengono "violati" al cinema.
Quindi mi sono detta...dai...proviamo!
La sensazione è che, ad eccezione di alcuni passi (soprattutto parole) che si appalesano anacronistiche, il romanzo non sembra essere nato in un'epoca tanto diversa da quella odierna. I suoi 70 anni se li porta benissimo, assieme alla completa assenza di passaggi logici superati dal tempo. Tuttavia ho trovato difficile assimilare, oltre i nomi, le personalità di ciascun protagonista. D'altronde la mole contenuta e "smilza" del libro, non avrebbe permesso di sviscerarle più compiutamente. Purtroppo, però, questo non crea pathos nel lettore che, quindi, oltre a non ricordare i nomi, non instaura alcun tipo di relazione emotiva con i personaggi. Si è costretti a tornare indietro diverse volte per ricordare di chi si stia parlando e solo al 70% del libro si acquisisce familiarità. Peccato che poi, assieme alla familiarità, arriva anche la consapevolezza della trama, che appare meccanica e quindi prevedibile e priva di suspance. Inoltre, sebbene in molti abbiano valutato molto positivamente l'impossibilità (oggettiva) di scovare il colpevole (gridando a gran voce al capolavoro), personalmente sono dell'idea che non riuscire a capire come vengano compiuti i delitti non rende un intreccio letterario un capolavoro...lo rende semmai improbabile.
La fine non è male. Per evitare spoiler non mi dilungherò, ma non posso esimermi dal dire che ho trovato originale dar voce al "cattivo" che, in maniera molto chiara, ha ricostruito tutti i tasselli del puzzle che mancavano, regalando all'opera quella sensazione di scorrevolezza e chiusura del cerchio che non dovrebbe mai mancare.
Se consiglio la lettura? Dipende cosa cercate: un cult senza troppe pretese, veloce e leggero? Sì, lo coniglio. Se invece cercate intrecci più profondi e trame più articolate, volgete lo sguardo altrove!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Vany Opinione inserita da Vany    16 Gennaio, 2016
Top 500 Opinionisti  -  

Guarda attraverso il buio per poterli capire

La storia viene raccontata dalle due voci narranti protagoniste: Sandra e Juliàn. Sandra è una ragazza, incinta, piena di insicurezze, che lotta contro i suoi fantasmi (un amore che non riesce a corrispondere, l'incertezza del futuro, la disoccupazione, etc.), mentre Juliàn è un ottantenne vissuto, saggio, addolorato dalla morte dell'amata moglie e dedito ad una vita di vendetta nei confronti di coloro che gliel'hanno rovinata per sempre: i nazisti protagonisti delle inumane sofferenze che ha dovuto subire a Mauthausen. Ed è proprio la vendetta che lo spinge in Costa Blanca, a finire il "lavoro" iniziato anni prima da un caro amico e che lo porterà a conoscere Sandra, ignara di essere diventata il centro di interesse di un gruppo di vecchietti che, sebbene tanto strani, suscitano in lei emozioni contrastanti.
La scrittura è fluida e la trama risulta inizialmente avvincente. Il lettore cade subito nella smania di capire dove la scrittrice intenda arrivare, vivendo il racconto alternato di due protagonisti tanto diversi. Mi piacciono le trame che portano il lettore a documentarsi e ad approfondire tematiche ed infatti, conoscendo solo superficialmente la storia di Mauthausen, ho fatto ricerca ed appreso tante notizie che mi hanno aiutato ad entrare più in empatia con Juliàn.
Tuttavia, a parte questo iniziale momento di interesse per la trama, ho trovato il romanzo un po' lento. Il genere in cui è classificato il libro è "thriller psicologico" ma ritengo che l'inquadramento più corretto possa semplicemente essere "romanzo". Del thriller non ha veramente nulla, quindi, sebbene questo non sia un problema, potrebbe indurre il lettore ad aspettarsi un'esperienza di lettura significativamente differente (e questo, inutile dirlo, potrebbe infastidire, creando aspettative poi tradite).
La protagonista donna, in più, l'ho trovata scarsamente caratterizzata, sebbene l'autrice abbia cercato di conferirle tanti connotati caratteriali (l'insicurezza, la generosità e la solarità) che, in ogni caso, non la portano a spiccare ed a renderla indimenticabile, senza tralasciare il fatto che non suscita alcun tipo di affectio.
Infine, il finale deludente.
Capisco la motivazione che ha spinto la Giuria spagnola ad assegnare il premio Nadal a questo libro, che sicuramente è un bel romanzo e tratta un tema che provoca suggestione. Ma, sinceramente, credo che lo si sia troppo enfatizzato. Grande potere commerciale ma poca sostanza in un mare di lentezza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Consigliato a chi ha letto...
"La variante di Luneburg" di Paolo Maurensig
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Vany Opinione inserita da Vany    07 Gennaio, 2016
Top 500 Opinionisti  -  

Ninna nanna, ninna oh...

Jasmin è una donna che ne ha viste tante nell'esercito e, dopo essere stata colpita durante una battaglia ed aver perso parte della propria squadra, entra in depressione, anche perché sembra che nessuno voglia crederle quando racconta di aver visto una strana città portuale durante il periodo di coma. Lei è sicura di essere scampata al regno dei morti e che questo esista davvero. Quindi, quando a seguito di un incidente d'auto si ritrova nella città portuale con il figlio, tenta disperatamente di difenderlo da chi intende rubargli la piastrina, il lasciapassare per il ritorno alla vita.
Dopo la cocente delusione che ho avuto nel leggere "Nella mente dell'ipnotista", volevo dare una seconda chance ai Kepler così, trovando la trama nuova rispetto al genere che sapevo essere loro, mi butto nella lettura di questo libro. Dopo tre giorni mi viene invece voglia di buttarmi dalla finestra! Ovviamente non per vedere se la città portuale esiste davvero e se sarei mai in grado di tenermi ben stretta la mia piastrina e nemmeno se la Triade verrà vestita di nero ad impiccarmi nella piazza principale dei sogni!
In più occasioni, durante la lettura del libro, mi sono chiesta: "Ma davvero?! Ma non sarà tutto così mi auguro!!"...forse potrebbe tornarmi utile un domani, dove davanti ad un bambino interessato alle favole dark saprò cosa leggergli per farlo addormentare!
L'idea di per sé non è nemmeno male...sicuramente ci vuole creatività per scrivere un racconto del genere, ma secondo me qui si è prevaricato il limite del "non scordiamoci che siamo adulti e non bambini".
Nelle letture, di qualsiasi genere, deve rimanerti sempre una riflessione...un pensiero legato a ciò che si legge (non per forza filosofico, intendiamoci), ma di fronte a questo libro non ho saputo trarre nulla, nonostante si affronti un tema che induce a forza alla riflessione (ovvero l'aldilà). Invece qui c'è solo la sfrenata lotta (e lotta in tutti i sensi, con archi, frecce e tanto di pistole!) di una mamma che tenta di riportare alla vita il proprio figlioletto e di strapparlo alle grinfie dei cattivi...punto. Non c'è veramente altro.
Anzi, mi dispiace sottolineare che questa volta ho anche notato una scarsa dialettica...il linguaggio usato dagli autori si appalesa elementare, non ricercato, ripetitivo e ridondante, con espressioni (come ad esempio la parola "bocconi") che vengono usate innumerevoli volte.
Ho dovuto, stranamente, rileggere il nome della protagonista, poiché neanche l'empatia con i personaggi risulta una prova compiuta in questo romanzo.
Peccato, perché la trama, se affrontata in maniera meno povera, anche di tecnicismi e di lessico, e più profonda nel significato, sarebbe piaciuto anche agli adulti!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Vany Opinione inserita da Vany    04 Gennaio, 2016
Top 500 Opinionisti  -  

Troppo e troppo poco...

Un video inviato alla Polizia riprende l'omicidio (quasi in diretta) di una donna. E così anche altri, in un susseguirsi di inevitabili atrocità tra momenti di intimità rubati a donne sole in casa e brutali omicidi. Sempre tutti preannunciati dal video dell'assassino. Un rompicapo per i detective Margot, Alex e, in gran ritorno, il già amato dai lettori Joona Linna. Ad affinare le ricerche dei detective si aggiunge anche lo psichiatra Erik Maria Bark, che inaspettatamente comincia a mentire alla Polizia per coprire una leggerezza che scopre di avere commesso...come coniugare le menzogne ed allo stesso tempo aiutare i detective? A volte non ci si rende conto che le nostre azioni hanno inevitabilmente delle ripercussioni e che spesso, una bugia che maschera un errore, dissotterra scheletri che potrebbero addirittura ucciderti.
C'è davvero tanto in questo libro...tanti intrecci, tanti salti logici, tanti personaggi già conosciuti dai fan dei coniugi Kepler, tanta carne al fuoco...un mega romanzo in cui hanno voluto mettere tutto...appunto...forse troppo...dopo il 70% del libro, dove già hai letto tanto, scopri che manca qualcosa...la novità. Il romanzo ha diversi colpi di scena, anche se il vero colpo di scena è riservato alla fine del libro, dove il bandolo della matassa viene sciolto, ma nonostante il contenuto, il ritmo non è incalzante. Ci sono tante parti del libro che potevano essere riassunte in poche pagine e invece gli autori ci hanno dedicato capitoli...collegamenti un po' forzati al fine di far entrare nella storia diversi intrecci che poi non sono nemmeno utili alla trama...non so...direi che ci si è persi in un oceano...tante storie, tante cose, ma la trama esigua...facile e soprattutto già letta.
In più: perché questo titolo?!? Non c'entra nulla con la trama, non si aggancia a niente e non evoca nemmeno un passaggio della storia. Il titolo originale è sicuramente più azzeccato ma secondo me anticipa il finale, quindi non dovrebbe nemmeno essere menzionato.
Sicuramente si legge...per carità...ma invito qualcuno con una buona capacità di scrittura a trarne un ottimo riassunto, inserire qualche passaggio più nuovo e meno visto, eliminare parti di storia che non c'entrano nulla, cambiare il titolo...et voilá...allora sì che andrebbe meglio!
Spero di non risultare blasfema ma purtroppo mettere nel mucchio troppa roba e di tutto un po' rischia di allungare il brodo facendo perdere interesse al lettore...e un lettore poco interessato non trova motivo di continuare a sfogliare il libro...e in questo caso sarebbe un dramma, poiché solo con la fine il libro acquista un senso.
Bocciato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantascienza
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vany Opinione inserita da Vany    02 Gennaio, 2016
Top 500 Opinionisti  -  

Armstrong dei giorni nostri

Marc Watney viene lasciato solo su Marte dal suo equipaggio che, credendolo morto, abbandona il pianeta rosso per mettersi in salvo da una pericolosa tempesta di sabbia. Al suo risveglio, Mark dovrà affrontare le difficoltà dell'ambiente ostile marziano che ripetutamente minaccia di ucciderlo. Saranno la sua caparbietà e la sua competenza (oltre allo spettacolare senso dell'umorismo!) a tenerlo in vita e ad avvicinarlo sempre di più alla salvezza...ma tutto questo basterà a farlo tornare a casa? (Frase di suspance per evitare spoiler!)
Nessuno può negare che questo romanzo sia avvincente...ecco, l'aggettivo giusto è decisamente avvincente! Ad eccezione di alcuni passaggi eccessivamente tecnici che risultano difficili da digerire da un pubblico non prettamente "ingegneristico", il resto del romanzo è al cardiopalma. Ottimi i tempi usati da Weir tra un colpo di scena e l'altro (non stucchevoli e distribuiti bene all'interno del racconto) e anche la scelta della personalità del protagonista. Per quanto mi riguarda mi ci sono innamorata fin dalle prime righe...il suo senso dell'humor risulta schietto e convincente ed entra in empatia immediatamente con il lettore.
Ho trovato questa storia veramente credibile in tutti i suoi aspetti, tanto che mi è sembrato impossibile che ad oggi l'uomo non sia davvero mai sbarcato anche su Marte!
Lettura consigliata anche ai non amanti del genere, abbraccia un po' tutti i gusti per la sua impeccabile capacità di catalizzare l'attenzione del lettore, fino all'ultima pagina, dove non manca quel pizzico di emozione che, manco a dirlo, non guasta mai!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Vany Opinione inserita da Vany    27 Settembre, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Il prima ed il dopo

Jan è da sempre segretamente innamorato di Laura e il suo sogno di poterla avere un po' vicina si avvera durante una vacanza in Costa Azzurra. Purtroppo però il sogno finisce presto, perché Laura sparisce misteriosamente senza lasciare traccia. Nel suo cellulare Jan trova un filmato inquietante e a questo punto capisce che le è successo qualcosa di strano. Ma Laura nasconde segreti molto più complessi di quanto si può immaginare e soprattutto un passato difficile che Jan dovrà al più presto scoprire prima che per lei sia troppo tardi.
Questo romanzo a mio parere si scinde in due: abbiamo una prima parte (più o meno la prima metà del libro) pazzesca! Ottima l'idea dell'autore di snocciolare una trama che embrionalmente parte come volutamente leggera, ma che presto si addentra nella psiche umana più malata. Alta tensione si avvicenda pagina dopo pagina, portando il lettore a fare le ore piccole per poter sapere cosa accade alla povera Laura. Poi però, inevitabilmente, arriva la seconda parte. Noiosa, una caccia all'uomo che fa fatica ad appassionare il lettore, che divide l'attenzione tra l'incontro di Jan e Laura e lo scoprire chi è lo psicopatico della storia. Fino al punto che non si capisce più bene a quale sotto filone della trama ci si appassioni di più.
La storia non è male, ma Raabe ha voluto mettere troppa carne al fuoco, preferendo una stesura (ben) intrecciata a pena della suspance e della malvagità del protagonista, che quasi subito esce di scena, palesando un racconto anche sentimentale che forse stona un po'...

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Consigliato a chi ha letto...
Il sezionatore - Marc Raabe
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vany Opinione inserita da Vany    19 Settembre, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Sì e no...

Jan è uno psichiatra e, proprio nel momento in cui è più vulnerabile a causa di difficoltà che il suo rapporto con Carla sta attraversando, riceve delle rose rosse. L'errore di accettare queste rose presto lo catapulterà dentro la spietata realtà dello stalking ed alle prese con una sconosciuta che lo perseguiterà in un modo davvero terrificante.
Thriller ad alta tensione, quasi mi verrebbe da classificarlo più nel genere horror, in quanto ci sono passaggi che effettivamente fanno accapponare letteralmente la pelle!
Dorn ha la capacità di farti entrare in empatia con i personaggi e ben presto ti ritrovi a "sentire" in prima persona la paura, la speranza ed ogni emozione che accompagna il protagonista.
Per evitare spoiler posso solo dire che sebbene il libro sia scorrevole e davvero piacevole (oltre che bene intrecciato), personalmente non ho tanto apprezzato la fine (che svela tutto ciò che il lettore si aspetta di conoscere per tutta la stesura del romanzo).
In ogni caso buona lettura ma, a dirla tutta, non all'altezza della maestria dello scrittore. Siamo lontani da capolavori quali "La psichiatra" e "Il superstite", ma non mi sento di "affossare" un romanzo che ha pur sempre qualcosa da dire sulla parte contenutistica, affrontando il tema con una nuova chiave (appunto, più horror), anche se ormai l'argomento stalking si è letto davvero in tutte le salse.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vany Opinione inserita da Vany    29 Agosto, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Divorato!!

Hannah ha un matrimonio perfetto, o almeno così crede. O meglio: così vorrebbe. Ha passato una vita divisa tra il disprezzo per la madre, ai suoi occhi colpevole di aver fatto naufragare il matrimonio con il padre per colpa della gelosia, e la voglia di dimostrare al fratello la sua felicità, anche senza Amore. Fino a quando non incontra Mark, bello, ricco e con occhi solo per lei. Ma ben presto Hannah si accorgerà di aver forse affrettato un po' i tempi e che il marito perfetto che credeva di aver sposato incarna il peggiore degli incubi.
Che dire? Lettura davvero piacevole e non mi capitava da tempo di "divorare" un libro in soli due giorni (e qui parliamo comunque di circa 300 pagine). Mi ha tenuta incollata per ore e ore fino al mal di testa. Anche se il finale forse un po' prevedibile (o in ogni caso già intuibile verso metà del racconto), tutto scorre e si incastra senza vuoti o carenze nella logicità della trama, che piacevolmente si snoda in un susseguirsi di pagine che si dimostrano di prontissima soluzione per il lettore.
Veramente un bel testo, che appassiona senza appesantire, rimanendo un romanzo "leggero" ma altrettanto convincente.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Vany Opinione inserita da Vany    25 Agosto, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

La forza della speranza

Jenny è un medico che si divide tra famiglia e professione in una maniera forse un po' discutibile. Troppe energie dedicate fuori al nucleo familiare e un marito che, anche egli medico, non riesce a dedicare abbastanza tempo alla crescita dei tre figli adolescenti. Poi, però,quando la figlia quindicenne, Naomi, non fa più ritorno a casa, l'equilibrio che Jenny e Ted credevano di aver costruito va in pezzi e la famiglia è distrutta in breve tempo. I mesi passano e le ipotesi peggiori si fanno rapidamente largo tra gli investigatori, senza tuttavia alcune certezze. Jenny però non si arrende. A un anno dalla sparizione della figlia, sta ancora cercando la verità, anche se ogni rivelazione sembra allontanarla dalle certezze che aveva. Presto capisce che le persone di cui si fidava nascondono terribili segreti, Naomi per prima. Seguendo le flebili tracce che la ragazza ha lasciato dietro di sé, Jenny si accorgerà che sua figlia non è la ragazza che pensava di conoscere e che la verità forse è diversa da ciò che appare.
Lettura piacevole ma forse un po' piatta. Il libro si snoda tra un susseguirsi di capitoli del "prima e dopo" la scomparsa della giovane Naomi. All'inizio la lettura è avvincente, senza ombra di dubbio, ma già dopo la prima metà del libro i colpi di scena sono troppo distanti tra loro e poco convincenti. Il racconto rischia di ripetersi e dà l'idea di allungare un pò il brodo. In più, la scarsa maturità della scrittrice la si desume da paragrafi mal legati tra di loro: pezzo narrato in prima persona che descrive avvicendamenti legati alla protagonista Jenny che, d'improvviso, sposta il focus (senza spazi e pause temporali) su un altro personaggio narrato sempre dalla protagonista. Ovviamente, tali "slegature" della narrativa confondono il lettore, costringendolo a tornare indietro e rileggere i paragrafi suddetti in diversi punti del libro.
In ogni caso, non scontato il finale e soprattutto C'È un finale. La mia paura, arrivata alle ultime battute, è stata quella di non sapere, come spesso accade nelle trame di questo tipo, che lasciano il finale aperto, consentendo al lettore di interpretare l'epilogo a seconda della propria sensibilità. Qui, al contrario, aspettatevi la conclusione del caso che, ripeto, non è poi così scontata. Tuttavia mi sento di poter classificare tale romanzo tra le letture tipiche dell'estate, piacevole ed adatto ad intrattenere il lettore tra un bagno ed una schiacciatina post pranzo! Diversamente non mi sento di consigliare questo libro a chi cerca un testo decisamente più stimolante e di "contenuto".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
51
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vany Opinione inserita da Vany    16 Agosto, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

La memoria è il cassetto più difficile da aprire

Rachel è una ragazza che non è riuscita a non rovinarsi la vita...aveva un matrimonio, un lavoro ed una vita felice. Ma a volte, basta un test di gravidanza che non diventa positivo a rovinare tutto. Senza nemmeno rendersi conto Rachel sprofonda in una grave dipendenza dall'alcool, perdendo tutto ciò che ha. Amore, lavoro e felicità. L'unico conforto che Rachel riesce a trovare è la quotidianità e la sicurezza che trova in quel viaggio in treno per Londra, che parte sempre, tutte le mattine, alle 08:04. Il treno si ferma sempre davanti alla casa di una coppia che presto Rachel idealizza, addirittura arrivando ad affezionarcisi. Tuttavia, ben presto, l'affetto che a Rachel monta dentro per questa coppia di sconosciuti si trasformerà in una ossessione, portandola a scoprire cose che, sebbene devastanti, la porteranno a mettere finalmente la parola fine al suo passato.
Racconto molto scorrevole e piacevole. Ben sviluppato, con la forma di un diario, quindi in prima persona, alternando le voci narranti delle tre protagoniste. Ciò che colpisce è la capacità descrittiva della scrittrice che, sebbene si trovi al suo primo romanzo (che è diventato un caso in molti parti del Mondo!), dimostra di poter competere con scrittrici ben più mature.
Nulla di particolarmente ricercato, ma lettura piacevole da accompagnare all'ombrellone!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
1.0
Vany Opinione inserita da Vany    10 Agosto, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Uff...

Mai mi sono trovata nella condizione di lasciare a metà un libro. È una regola non scritta ma ferrea sancita da me stessa. Forse mi è capitato con un paio di libri di Brian Weiss, ma quelli non contano, perché più che libri sono documentari da leggere nei tempi che abbisognano di essere riempiti.
Tuttavia, questo libro mi ha davvero messa a dura prova...stavo per infrangere la regola!
Romanzo, se così si può definire un collage di lettere e mail che, assemblati, dovrebbero tirare fuori una dark story, a dir poco PESANTE, RIDONDANTE, LENTO E SCOLLEGATO. Forse come idea per un film, che possa quindi essere sviluppata ed assemblata in maniera scorrevole, potrebbe andare, ma così, con un insieme di "materiale" che spetta al lettore incasellare ed interpretare dove e come crede no, non ci sto. La bravura di uno scrittore del genere Thriller, secondo me, è proprio quella di accompagnare il lettore all'interno di una trama che può essere più o meno articolata, e nessuno si può permettere di abbandonare chi legge ad immaginazione eccessiva e soprattutto a ricostruire da solo quello che è il senso di una racconto.
Peccato, perché poi il finale non appare nemmeno scontato...
Decisamente non consigliato. Non ho apprezzato il tentativo di Richmond di approcciarsi ad una tecnica nuova, che poco si addice al genere letterario proposto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vany Opinione inserita da Vany    12 Luglio, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Sicuramente è lui!! O forse no...

Anche in questo romanzo della Link, come in tanti nati dalla sua mano, si entra immediatamente in simbiosi con la tecnica di scrittura estremamente fluida e logica dell'autrice. L''ambientantazione è la stessa scelta per "La casa delle sorelle", lo Yorkshire; sempre le sterminate campagne collinose inglesi; sempre la familiare sensazione di sentire il profumo dell'erba appena tagliata e del latte appena munto.
Oltretutto, la Link, in questo romanzo, non decide solamente di utilizzare la stessa località de "La casa delle sorelle", ma anche la stessa continua analessi fra due periodi storici (il ventunesimo secolo e gli anni quaranta).
Quindi, appena si inizia la lettura si riconosce immediatamente la mano di chi l'ha scritto.
Durante l'avvicendarsi degli eventi, i sospetti del lettore ricadono dapprima sicuramente su un personaggio, per poi cambiare idea ed essere assolutamente certi della colpevolezza di quell'altro personaggio. Per poi arrivare alla fine rimettendo a posto tutti i tasselli del puzzle. Ci si innamora perdutamente di Dave Tanner, per poi odiarlo con tutta la forza, per poi tornare ad amarlo di nuovo (vedrete che mi darete ragione, care lettrici donne!!).
Insomma, l'imprevedibilità è il leitmotiv del romanzo.
Decisamente consigliato. Lettura fluida e veloce nonostante sia un libro articolato e dai passaggi, anche morali, profondi. Oltretutto, decisamente non del tutto corto!
Dal romanzo: "Forse percepiamo maggiormente l'intera violenza del male non là dove si manifesta con ottusa brutalità, bensì là dove la brutalità è accompagnata dal cinismo. Perché si constata che è coinvolta l'intelligenza. Ed è quasi insopportabile dover ammettere che vi sono uomini che fanno certe cose con intelligenza.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La casa delle sorelle - Charlotte Link
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vany Opinione inserita da Vany    12 Giugno, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Quando l'analessi diventa punto di forza

Meraviglioso “Romanzo” ad opera di una scrittrice dal potere unico e sensazionale: le pagine scorrono tra avvicendamenti perfettamente concatenati, dove, solo la grande maestria della Link è in grado di fondere perfettamente due epoche tanto lontane facendo di un punto che poteva diventare critico del libro, il suo grande punto di forza: l’analessi.
Abbiamo, nel presente, una giovane coppia di Avvocati, Barbara e Ralph, che, per tentare di raccogliere i cocci rotti del proprio Matrimonio e cercare di rimetterli insieme, decide di trascorrere le vacanze di Natale in una casa sperduta nelle colline dello Yorkshire. Quello che tuttavia avrebbe dovuto rappresentare la condizione migliore per potersi riavvicinare, in realtà si rivela essere un disastro a causa di una bufera di neve che li costringe forzatamente in casa senza viveri né elettricità. Mentre la coppia cerca di “sopportarsi” con scarsi risultati, Barbara trova, nella rimessa della casa, un misterioso manoscritto sapientemente nascosto.
Da questo momento in poi la trama viaggia su due binari: l’epoca attuale, quella in cui vivono Barbara e Ralph alle prese con il loro Matrimonio ormai senza speranza (o almeno così sembra) ed il lontano 1907, l’epoca di Franceces, di Victoria, di John e di tanti altri personaggi che vi faranno innamorare di questo splendido libro di cui non potrete assolutamente più fare a meno…sia mentre lo leggerete, sia quando ormai sarà terminato, lasciandovi questa voglia irrealizzabile di stringere la mano a questi splendidi protagonisti e poter sentire quanto vibra forte la loro unica personalità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Nobody di Charlotte Link
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vany Opinione inserita da Vany    06 Giugno, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Avvincente fino all'ultima pagina

...e Deaver colpisce ancora!
Quelli di voi che hanno già letto il collezionista di ossa ma non hanno ancora avuto il coraggio di leggere il proseguo (eh lo so...dopo un grande romanzo di solito il proseguo è una delusione), sappiate che potete stare più che tranquilli...anche il sequel di quel famoso libro, che ha ispirato il film con Denzel Washington e Angelina Jolie, non tradirà le vostre (sicuramente alte) aspettative.
Partiamo dalla trama: "Delle sue vittime lui non vuole il corpo, vuole solo la pelle: per marchiarla a morte. È un novembre gelido, a New York, e nelle strade spazzate dal vento e dalla neve si aggira un serial killer. È scaltro, feroce, implacabile. Aggredisce donne e uomini nei seminterrati, li trascina nelle gallerie buie e umide che si allargano labirintiche nel sottosuolo, li tatua con un inchiostro al veleno lasciando loro sulla pelle incomprensibili messaggi fatti di numeri e lettere; poi li abbandona a un'agonia lenta e straziante. Chi è e cosa vuole? E il tatuaggio che porta sul braccio, un centopiedi rosso con zanne e un volto umano, ha un significato? A esaminare i primi indizi, il killer sembra ispirarsi al collezionista di ossa, il famigerato criminale che più di dieci anni prima aveva gettato nel terrore la città e messo a dura prova il brillante talento deduttivo di Lincoln Rhyme. Questa volta, spalleggiato dalla fidata Amelia Sachs e da tutta la squadra, il criminologo più famoso d'America sarà costretto a districarsi in un oscuro ginepraio di false piste e colpi di scena, in lotta contro il tempo per sventare un piano folle e diabolico. Perché il passato non muore mai, e il nemico non è mai così lontano.".
Ritmo incalzante...talmente tanto da non poter smettere la lettura (purtroppo anche a spese di ore di sonno!)...passaggi e salti logici chiari, anche perché il romanzo è scritto con la familiare destrezza tipica di grandi "Thrilleristi" (passatemi il termine...) di cui Deaver ne fa parte in piena regola.
La trama non appare scontata ed il finale, sebbene piano piano lo si intuisce, non manca di colpi di scena e ribaltamenti delle certezze che si sono costruite pagina dopo pagina...
Veramente un gran bel lavoro!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il collezionista di ossa ed in generale a chi apprezza lo stile Deaver
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Avventura
 
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Vany Opinione inserita da Vany    02 Giugno, 2015
Top 500 Opinionisti  -  

Quando il titolo è profezia...

Michael Cricton, in arte John Lange, scrive questo "racconto" (al limite della fantascienza) durante il periodo dell'Università e, messo dapprima in un cassetto e ripreso solo recentemente, ben quarant'anni dopo la prima stesura, ne riscrive il primo e l'ultimo capitolo per poi decidere di pubblicarlo.
Ambientato nell'assolata Spagna, almeno per la gran parte del libro, narra la storia del giovanissimo medico radiologo Peter Ross, il quale, presosi una vacanza dallo stressante impiego in Ospedale negli U.S.A., incrocia lo sguardo di un'affascinante straniera. Le donne sono sempre state il suo punto debole, ma questa volta cedere a quella che inizialmente sembra soltanto una richiesta stravagante rischia di essere il più grande errore della sua vita.
In poche ore Peter si trova catapultato dal caldo assolato della spiaggia al freddo gelido di una sala per autopsie, minacciato da tre uomini. Peter non è abilitato a effettuare un'autopsia, sa a malapena da dove cominciare. Ma a loro non importa: vogliono solo che lui nasconda qualcosa all'interno di un cadavere. Qualcosa di prezioso. Qualcosa per cui sono disposti a uccidere. E non sono gli unici. Appena terminata l'operazione, Peter si trova al centro di una spietata resa dei conti tra bande rivali perché quell'oggetto permette di evocare un potere antico e terribile, qualcosa che può cambiare per sempre i destini del mondo.
La trama, decisamente scadente e niente affatto realistica, si avvicenda troppo velocemente, con capitoli molto brevi e tutti decisivi, accompagnando il lettore in maniera rapidissima alla conclusione senza nemmeno rendersene conto. Passaggi non sviluppati e non sviscerati, dialoghi brevissimi e descrizioni insufficienti.
Insomma non consiglierei mai la lettura di questo racconto, scritto con linguaggio al limite dell'età scolare e con un personaggio protagonista che fa di tutto per spiccare in ironia cadendo decisamente nel ridicolo.
Lo scrittore dice di questa sua fatica letteraria: «Non mi tormentavo per capire se quello che scrivevo esprimesse o meno me stesso, o una forma d'arte. Scrivevo e basta: di getto, sotto pseudonimo, a velocità folle.»...a mio modestissimo parere la "velocità folle" ha partorito soltanto un romanzo incompleto e sicuramente non credibile.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Jurassic Park
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
16 risultati - visualizzati 1 - 16

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il successore
Le verità spezzate
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Delitto in cielo
Long Island
L'anniversario
La fame del Cigno
L'innocenza dell'iguana
Di bestia in bestia
Kairos
Chimere
Quando ormai era tardi
Il principe crudele
La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
L'età sperimentale