Opinione scritta da Papero di carta
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Storie di Speranza
L'intelligenza di Socci sta nell'aver presentato testimonianze di uomini che hanno sperimentato di persona che la vita non è tutta qui, unicamente in quello che si vede, e, allo stesso tempo, nel non aver tralasciato idee e voci provenienti anche dall' ambito scientifico.
Ovviamente in un saggio così breve non ci si può aspettare che un argomento tanto immerso nel Mistero e complesso sia sviscerato fino in fondo nella sua totalità, ma certo è lo spunto di partenza per approfondire le numerose fonti che trattano delle esperienze di premorte e soprattutto per farci accorgere di persone accanto a noi che forse hanno qualcosa di personale da raccontare proprio su questo tema.
Alla fine questo saggio apre i cuori a quella Speranza che trova il suo fondamento solo nella Fede: l'Aldilà non è un luogo, ma l'Incontro d'Amore per cui dobbiamo prepararci in questa vita.
Se si pensa di poter leggere queste storie e poi non percorrere neppure un passo in avanti sul proprio cammino, allora si è perso il significato stesso delle testimonianze che ci vengono generosamente raccontate.
Indicazioni utili
L'ombra del sicomoro
Lettura facile per le prime duecento pagine, i capitoli si leggono così in fretta che quasi non ce ne si accorge. E tanto colpisce la scorrevolezza della prima metà del libro, quanto più stupisce il calo di attenzione e interesse che la seconda parte porta con sé. Come spesso accade, se l'autore avesse deciso di ridurre di almeno centocinquanta pagine il suo romanzo, di certo la buona riuscita dell'opera non ne avrebbe sofferto, anzi. La storia prosegue senza troppe emozioni dopo un avvio che promette grandi sviluppi nella trama, ma che faticano ad arrivare. E, dopo numerosi capitoli di preparazione al processo, la tanto attesa sentenza finalmente giunge. Ma il segreto svelato, che permette di sciogliere il nodo legale, è davvero un così sensazionale colpo di scena? A mio avviso tutto durante la narrazione porta inevitabilmente a questo finale, a tal punto che quasi non si crede che la conclusione possa essere così scontata.
Ma non è la prevedibilità che lascia perplessi, quanto la totale mancanza di trame secondarie e approfondimenti dei profili dei personaggi. Cosa hanno da raccontarci delle loro vite gli abitanti di Clanton? Molto poco. Ed è un vero peccato, perché se Grisham avesse speso più parole per parlarci di loro, e meno per continuare a ripetere quanto sia misera la parcella di un comune avvocato di paese e deprimente vivere in un appartamento di seconda mano, il romanzo sarebbe stato senz’altro più interessante.
Eppure c’è ancora qualcosa da aggiungere: non tutti i romanzi nascono con la pretesa di essere capolavori. E L’ombra del sicomoro, in fin dei conti, è uno di questi; incredibilmente proprio qui sta il suo punto di forza. Piacevole e poco impegnativo, sia emotivamente che intellettualmente, è uno di quei romanzi che apri e chiudi nell’arco di un week-end. Per essere letto non richiede che gli si dedichi più di questo tempo , né rimane molto più profondamente e a lungo nel cuore del lettore.
Indicazioni utili
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |