Opinione scritta da LoveLiga
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Delusione.
Sarò onesta: questo libro mi lascia tutt'oggi davvero perplessa. Decisi di comprarlo in seguito alla lettura di interessanti e promettenti recensioni, inoltre la trama era alquanto insolita e mi lasciava molto incuriosita una piccolissima mole di pagine per un successo così rilevante.Lo iniziai subito, motivata da curiosità e buoni propositi. Stile molto semplice e fluido, fa apparire normale la più surreale delle faccende; lo lessi in due giorni. Normalmente non sono il tipo che critica facilmente le letture, ma cerca sempre di cogliere qualunque sfumatura o concetto apprezzabile. Con questo non ne sono capace.A parte la grande allegoria dell'uomo divenuto un parassita, nel vero senso del termine, della famiglia, non colgo grandi insegnamenti, pagine memorabili, uno stile che lasci il segno, né profondi concetti su cui riflettere. Un libro che non appesantisce la lettura, davvero scorrevole, ma non lo consiglierei. Purtroppo non è riuscito a darmi davvero niente, sembra una favola in cui non ci si sente realmente trasportati. Al termine della lettura, tutto ciò che avvertii fu l'indifferenza verso qualcosa che non ha lasciato un alone di presenza addosso e la delusione per la speranza, non soddisfatta, in una psicologia del personaggio maggiormente approfondita per poter essere realmente trasportati nell'incubo che egli vive.
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Storia di solitudine e passione.
Non amo soffermarmi sulla trama, poiché già ben condensata nel titolo, e voler aggiungere ad esso altre precisazioni dilungherebbe eccessivamente il discorso a riguardo, essendo essa molto fitta e intricata. Devo dire che precedentemente non lessi altre opere dello scrittore, dunque questo è il mio primo, eccellente, incontro con Gabriel Garcia Marquez. Scrittore dallo stile superbo: scorrevole e fluido ma allo stesso tempo ricercato e accurato tramite l'uso di un linguaggio elevato e incredibilmente poetico. Fin dalle prime righe l'autore sfodera una grande maestria, con efficace uso di parole e periodi, incanta e stupisce con concetti espressi in modo così suggestivo da lasciare sempre il segno e la voglia di appuntare e rileggere determinati stralci. Racconto che non lascia mai vuoti o punti statici, ma si svolge in un continuo dinamismo, una perenne evoluzione, una narrazione che fa scorrere davanti personaggi e vicende in modo veloce e instancabile. Uno scritto decisamente particolare, che inizialmente suscita emozioni di straniamento, perplessità, non riuscendo a carpire quale sia il senso, quale il filo logico di questa storia, non intuendo subito dove esso, con la sua molteplicità di avvenimenti e situazioni, voglia condurre. Nonostante tutto però, si prosegue con la lettura, sempre più perplessi, sempre più affascinati e ci si cala in un turbine di emozioni fino a ritrovarsi nella meravigliosa e leggendaria città di Macondo. Proseguendo la lettura, è inevitabile un certo senso di disagio, causato dall'inesauribile intreccio di parentele, concatenazioni e legami tra i vari membri della famiglia, fino a confondersi e a non avere più molto chiaro l'albero genealogico della famiglia protagonista di tante sventure, ma riconoscendo solo alcune caratteristiche e particolarità sempre presenti. Allo stesso tempo, però,ci si accorge della cosa più importante, il vero filo conduttore della vicenda: la solitudine inesorabile, invincibile, imprescindibile che accompagna diligentemente tutti i membri della famiglia verso il loro ineluttabile destino, un destino di sventura e sofferenze, di abbandono totale a se stessi, poiché pur intrecciando legami si è fondamentalmente sempre soli. Il mio consiglio più grande per chi voglia iniziare la scoperta di questo formidabile libro, narrato con toni simili a quelli di una favola, ma a tratti pesante per l'elevato stile, è che non bisogna assolutamente abbandonarne la lettura. Non bisogna lasciarsi intimorire dalle iniziali perplessità e dall'iniziale disagio, poiché il libro potrà essere compreso nella sua completezza, apprezzato in tutta la sua grandezza, riuscendo a lasciare un segno veramente indelebile, solamente dopo averlo portato a suo compimento. Solo dopo aver letto l'ultima parola, dopo aver percorso tutto il sorprendente percorso, ci si risveglia a poco a poco dalla favola, si esce da quel mondo così meraviglioso e allo stesso tempo crudele e ci si sente davvero soddisfatti e orgogliosi di averne, anche solo per un po', fatto parte.
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