Opinione scritta da Edie
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Perché?
Alla fine di questo "libro" mi sono sentita fisicamente male. Non (solo) per il modo (pessimo) in cui è scritto o per la trama banale, noiosa, se non addirittura inesistente.
Il vero problema di questo fenomeno letterario è il messaggio che lascia passare:
Primo, praticamente dice che i pregiudizi hanno un fondo di verità (i ragazzi con i tatuaggi e piercing sono cattivi e portano le brave e morigerate ragazze sulla cattiva strada/ le ragazze a cui piace curarsi sono tutte delle prostitute il cui unico scopo è accalappiare uomini);
Secondo, con la violenza si risolve ogni disputa (Hardin, il protagonista maschile, fa scoppiare una rissa un capitolo sì e l'altro pure, spesso anche senza motivo. Solo perché lui interpreta in un certo modo una situazione.);
Terzo, lancia un messaggio sbagliatissimo sulla libertà sessuale (inesistente delle donne che, di nuovo, passano per prostitute, assolutamente normale per gli uomini) e sull'utilizzo (per modo di dire) dei contraccettivi;
Quarto, Hardin arriva a costringere Tessa (la protagonista femminile) a fare tutto ciò che vuole lui, solo perché lo dice lui. Spesso facendole anche del male (la tira per i polsi, la scuote, le dice di ogni, la costringe a fare cose che non vuole fare). E lei lo giustifica sempre: "Lui mi ama.", "Non lo fa per cattiveria", "è fatto così". Per le fan (e per la Todd) questo è amore, per me è violenza domestica.
Avrei molte altre cose da dire su questo libro, ma direi che questi quattro punti sono più che sufficienti per riassumerlo. Non riesco a trovare un unico punto a favore, e credetemi: ci ho provato.
Non so cosa passasse per la mente dell'editore della Todd quando ha detto: questo libro è meraviglioso, pubblichiamolo. Probabilmente avrà pensato con una mano nel portafogli, non vedo altra spiegazione.
Indicazioni utili
Ma anche no.
Odio quando un libro inizia bene, con i giusti spunti per una storia interessante, e poi finisce per essere di una banalità terribile. E, purtroppo, "Niente lacrime per la signorina Olga" di Elda Lanza è proprio un libro di questo genere.
Personaggi piatti, senza un briciolo di caratterizzazione (se si esclude il ricordarci ogni due pagine di quanto il commissario sia bravo nel suo lavoro). Il libro che passa dall'essere, per le prime duecento pagine, un giallo, e per il resto un pessimo romanzo rosa, infarcito di dichiarazioni d'amore (messe completamente a caso, tra l'altro) e di paranoie che nemmeno un adolescente in piena crisi ormonale.
Senza contare il caso in sé e per sé. Raccontato in modo decente, per poi essere abbandonato. Così, a caso. Il dialogo è più o meno questo:
"Non ci capisco nulla. Chiudo il caso. Non mi piace, ma chiudo il caso."
"Quindi, commissario, chiudi il caso?"
"Sì, chiudo il caso. Ma lo riapro tra un paio di mesi."
"Va bene. Chiudi il caso."
No, non sono io che scrivo dialoghi a caso ripetendo sempre le stesse cose: è lo stile di più o meno tutti i dialoghi scritti dalla Lanza. Ah, nel caso ve lo chiedeste: no, non riapriranno il caso, ma per lo meno verrà risolto.
E questa è un'altra cosa che mi ha fatto davvero arrabbiare. Se il libro para dell'omicidio della signorina Olga, per quale motivo mi parli di altri TRE casi? Ne capisco uno, dato che si rivela utile ai fini della trama (se ne poteva fare a meno, dato che tenta invano di inserire dell'angst, rovinando completamente il libro), ma gli altri due? Assolutamente inutili, infilati giusto per allungare il brodo.
Per cui no, non vi consiglio di leggerlo, perché è una perdita di tempo. Se volete leggere un bel giallo, andate sul sicuro e prendete la Christie.
Indicazioni utili
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |