Opinione scritta da simoneriggi92

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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    08 Aprile, 2017
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Il rischio di vivere

Erri è il protagonista del romanzo di Lorenzo Marone. Figlio di una coppia separata, è un uomo di mezza età, sposato e senza figli, restio da sempre ad esprime le proprie emozioni represse soprattutto a causa di un’infanzia a dir poco “travagliata”.
La storia di Erri è un po’ la storia di ognuno di noi, fatta di qualche rimpianto per le parole non dette o per un’occasione mancata. Uno degli aspetti più interessanti di questo libro sta nella lucida, e a volte cinica, analisi del rapporto di Erri con i suoi genitori. Raffaele Gargiulo, il tipico padre di famiglia vecchio stile, duro e distaccato agli occhi del figlio e Renata Ferrara, madre dal carattere rigido e che ha passato tutta la vita nel tener sotto il proprio controllo la sua vita e quella dei figli. Ma Erri è molto più di questo, Erri è un uomo che non ha mai combattuto per la propria opinione, non ha mai rischiato una scelta azzardata, non ha mai rischiato di fallire. Erri non ha mai scelto, è sempre stato spettatore non pagante della sua vita, ha sempre preferito che gli altri decidessero al posto suo.
Nel corso del romanzo il bimbo che ha vissuto la sofferenza della separazione dei propri genitori, quello che desiderava con tutto il cuore di ricevere una carezza da papà, un abbraccio dalla mamma, quello che si è sempre sentito vittima egli eventi lascia spazio ad un uomo che non ne può più di far decidere gli altri, di ingoiare bocconi amari e di star zitto anche quando la vita ti lascia senza parole. Uno degli insegnamenti più importanti che Erri trae dal suo passato difficile è che comunque vada ciò che sei ora dipenda dal passato, da ciò che hai fatto, ma che tipo di persona diventerai dipende solamente da quello che farai da questo preciso momento in avanti.
E’ impossibile non immedesimarsi con il protagonista. Ritengo che uno dei principali motivi che porta il lettore a divorare letteralmente le pagine del romanzo è quello di sapere se vi sarà riscatto, se Erri finalmente deciderà di vivere la propria vita prendendosi carico dei rischi; perché infondo lo sappiamo tutti, nella vita spesso si fallisce e quando cadi ti fai male; sta a noi, come al protagonista del romanzo, rialzarci e decidere se ciò che hai provato durante vale la pena per un nuovo tentativo.

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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    04 Marzo, 2015
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L'Ipotesi del male

Dopo il grande successo del suo primo thriller “Il Suggeritore” , romanzo apprezzato in tutto il mondo , Donato Carrisi torna in “scena “ con il sequel del suo primo grande successo , “L ‘ipotesi del male”.
Il titolo del romanzo ha un significato ben preciso , ovvero :” Il bene di alcuni coincide sempre con il male di altri. Bene e male non sono affatto due entità che si escludono dualisticamente a vicenda , ma possono essere complementari , ovvero due opposti necessari per cui senza il male non esisterebbe il bene e viceversa”.
Dopo sette anni dalla chiusura del caso del”Suggeritore” , Klaus Boris chiama l'agente Mila Vasquez a collaborare ad un caso di omicidio. L’assassino ha ucciso lentamente un'intera famiglia risparmiando solo il figlio più piccolo. L’indiziato principale è un uomo sparito nel nulla 17 anni prima. La notte dell’omicidio indossava lo stesso vestito con cui scomparse .
Parto subito scrivendo che il metro di paragone usato per dare un giudizio a tale romanzo è stato proprio “Il Suggeritore”.
Il ritmo e i colpi di scena del romanzo non sono paragonabili al predecessore. Il ritmo è si serrato, con un linguaggio semplice e comprensibile, ma ho trovato un thriller forse più riflessivo e meno propenso all’azione .Probabilmente perché i temi trattati sono più vasti e più profondi, o probabilmente perché dopo l’estasi provata nel prequel , riponevo eccessive aspettative sull’ultimo lavoro di Carrisi.
Tutte le descrizioni sono dettagliate e mai fine a se stesse. Com’è stato per il primo romanzo i luoghi in cui prende vita la vicenda non sono geograficamente definiti , conferendo maggior fascino ai fatti narrati.
Come al solito l’autore si riconferma eccezionale nell’architettare la struttura della trama ,caratterizzato da un andamento quasi circolare e ricco di colpi di scena , dove ogni dettaglio tralasciato all’inizio del romanzo ti viene prima o poi “sbattuto “ in faccia dall’autore (nel senso positivo del termine), come per dirti : ” Hai visto? Ti ho fregato”.
Devo ammettere che è questa la caratteristica più intrigante dei romanzi di Carrisi, ti sa sempre sorprendere .
Fatte queste considerazioni , la mia impressione sul libro è ottima , la lettura è straconsigliata a tutti coloro che come me hanno avuto la fortuna di leggere “Il Suggeritore”.
Buona lettura a tutti!



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Il Suggeritore
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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    25 Febbraio, 2015
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"LA VERITA' NON BASTA"

“La verità non basta “ è l’ultima fatica Lee Child, già autore di tutta una serie di romanzi che ha come protagonista Jack Reacher. Per chi non lo conoscesse , si tratta dello stesso personaggio interpretato un paio di anni fa da Tom Cruise in “Jack Reacher- La prova decisiva”.
Jack è un militare , uno dei migliori, spesso inviato nei posti più disparati del mondo come agente sotto-copertura per risolvere le “grande” dell’esercito. Stavolta però sembra che dietro l’assassinio di una giovane donna in una cittadina del Mississippi vi sia qualcosa di strano , non è chiaro quali siano stati le dinamiche dell’omicidio e perché debba essere proprio Jack ad indagare sull’ accaduto.
E’ il primo libro che leggo di quest’autore , e soprattutto è la prima volta che ho il piacere di conoscere Jack Reacher. Il protagonista è un tipo freddo e razionale, poco loquace e sicuro di se, un tipo insomma che preferisce i fatti alle semplici parole. Diciamo che è un romanzo che non offre molti spunti per quanto riguarda l’analisi dei personaggi, preferendo andare subito al sodo lasciando poco spazio all ' approfondimento di quest’ultimi. Non necessariamente tutto ciò è un difetto.
Le vicende del romanzo sono narrate in prima persona dal protagonista. Le descrizioni dei luoghi sono abbastanza esaustive ma non minuziose, tutto ciò a vantaggio di un ottimo numero di dialoghi ed un ritmo che risulta incalzante e privo di momenti statici.
Buona la caratterizzazione dei personaggi secondari e discreta la trama , anche se poco originale ed abbastanza prevedibile a mio parere, in grado però di offrire spunti interessanti e numerosi momenti di suspense e di divertimento.
Scritto ciò , il mio giudizio sul romanzo è sicuramente positivo e ne consiglio sicuramente la lettura!

“Andai a letto presto, con i capelli sporchi e la barba lunga che mi prudeva a contatto con il mio cuscino. Il mio orologio interno mi svegliò due ore prima dell’alba del 7 marzo 1997, un venerdì. Il primo giorno del resto della mia vita.”

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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    29 Dicembre, 2014
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THE GENTLEMAN.. "MACHINE"!

Ecco uno dei romanzi che mi ha accompagnato durante l’estate , devo dire che in fin dei conti la scelta si è rivelata azzeccata visto che avevo voglia di puro intrattenimento , e così è stato.
Il romanzo parte subito con la descrizione della “nuova” vita di Frank, del suo rapporto con l’ormai ex moglie e tutti i lavoretti di cui si occupa per tutto il santo giorno.
L’autore è molto abile nel far immedesimare il lettore nei panni del protagonista . Già sin dalle prime battute sapevo che tipo era Frank.
Non è molto socievole, ama gli spazi aperti, ama starsene tranquillo in mare con la vecchia tavola da surf.
Ma a Frank non piace parlare, lui ha sempre agito.
Forse spera che proprio l’acqua del mare possa cancellare parte del suo passato , non è stato un granchè , bisogna ammetterlo , ma è anche maledettamente vero che senza di esso , senza la “merda “ che Frank ha dovuto ingoiare , probabilmente sarebbe un uomo morto.
Di nuovo c’è che dei vecchi “amici” , di quel passato” hanno un conto in sospeso con il nostro Frank, ma non ricorda d’aver alcun debito con essi.
Fatto sta che tutto cio’ non promette nulla di buono , l’equilibrio che ha trovato nella propria vita rischia di svanire di colpo.
Sarebbe superfluo approfondire parti delle trama , lascio il piacere a voi lettori.
Il romanzo risulta scorrevole , dal ritmo intenso , come Winslow ci ha abituati . Le frasi e le descrizioni sono brevi, ma di grande impatto.
La trama non è nulla di eclatante , o di non già visto , ma è sicuramente ben costruita e per nulla scontata.
Il protagonista è il fiore all’occhiello di tutto il romanzo, inutile girarci intorno . Grande carisma, fascino ed imprevedibilità. Difficile non rimanerne attratti.
Consiglio vivamente questo breve ma intenso romanzo di Winslow, non ve ne pentirete!

“Il cielo è plumbeo, le nuvole compatte e il vento spira da occidente.
Ci sarà da divertirsi.”

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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    27 Dicembre, 2014
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IL VIAGGIO

Sono state spese centinaia e centinaia di parole per descrivere il capolavoro di Stephen King nel corso degli anni.
Mettiamo subito in chiaro una cosa.
Stephen King è visto da molti come un semplice autore di racconti horror e per questo snobbato da molti .
Non ci siamo proprio!!
Fare la recensione di un romanzo tanto vasto sia nella sua mole (1315 pagine) sia, e soprattutto, per la vastità dei suoi contenuti , non è affatto semplice.
Per questo voglio non voglio addentrarmi troppo in profondità , perché ognuno di noi vive un romanzo del genere in maniera differente, sia per tematiche affrontate e sia per i luoghi in cui ,per qualche momento ci siamo immersi.

IT è un romanzo in cui King dimostra che l’aspetto horror ,seppur importante, è un elemento secondario dei suoi racconti e delle sue tematiche .
Leggendo questo libro ho sì sentito la continua angoscia dei protagonisti nel convivere con un segreto simile, con la paura di non poter fronteggiare con un male così profondo , ma ho soprattutto visto il fortissimo legame che lega i 7 bambini. Un’amicizia che sarebbe sopravvissuta negli anni contro qualsiasi attacco , contro una città come quella di Derry. che fa dell’indifferenza la sua caratteristica principale.
L’abilità dell’autore nell’introdurci nei panni dei personaggi, nelle loro emozioni , nelle descrizioni minuziose dei luoghi è incredibile. La città , i negozi e la campagne di Derry sono descritte in maniera strepitosa , difficile non immedesimarsi in una narrazione simile.
Terminato il romanzo, sento di aver giocato per qualche istante nei Barren con Bill ed Eddie.
Sento d’ esser stato a Derry con ,Stan, Eddie, Richie, Beverly, Ben e Mike e Bill. Tutti e 7 avevano qualcosa di diverso , qualcosa di speciale, ma sapevo già , ancor prima di finire il racconto , che IT avrebbe dovuto lavorare sodo per togliere di mezzo quei sette.
Ho ancora gli incubi quando sento nominare Henry Bowers, grondante di sudore e rabbioso come un pitbull , affiancato dai suoi “compari”, all’inseguimento dei poveri protagonisti.
IT non è un romanzo banale, come avrete notato non ho minimamente menzionato Pennywise , il clown, perché IT non parla soltanto della creatura che infesta le fogne di Derry .
Molti riconducono il romanzo alla figura del pagliaccio .E questo non è corretto , perché affermare ciò significherebbe sminuire quello che King ti racconta durante il viaggio.
Il clown è sia antagonista dei bambini ma soprattutto cornice di cio’ che successe a Derry molti anni prima .
Forse è nel passato che dovrai scavare .
Soltanto nel parlare ancora sui contenuti e sui messaggi riscontrati nel romanzo ci vorrebbero centinaia di pagine.
Ma fidatevi, non leggere queste romanzo ,sarebbe fare un torto a voi stessi.
Preparate lo zaino , mette dentro l’occorrente : torcia, dei sassi ed una fionda!
Si va a Derry!

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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    26 Dicembre, 2014
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FUOCO E VITA

Il sole ed il fuoco.
Due fonti di luce e di calore che puoi amare oppure odiare.
Il sole, come quello che splende in una parte della California dove l’autore ci narra le vicende di Jack Wade. Ex agente della polizia , Jack lavora da qualche anno per una compagnia d’assicurazioni , nel caso specifico, verificare se gli incendi risultano accidentali o meno. Jack è un vero “segugio” in questo campo , ed è difficile che qualcosa sfugga al suo occhio esperto. Starà a lui rimettersi alla prova anche stavolta facendo uso di tutte le sue abilità.
Il nostro protagonista su alcuni aspetti non è molto diverso dal “Frank “ (*) , ammirato in ” L’inverno di Frankie Machine” dello stesso Winslow, con in quale , per chi ha letto entrambi i lavori , potrà trovare diverse analogie.

Il fuoco, come quello che ha dentro di se il protagonista, non è altro che rabbia covata negli anni, per un passato poco benevolo che lo ha reso un uomo apatico e senza obbiettivi.
Ma come “Frank”, egli dovrà fare i conti proprio con quel passato , così duro da digerire ed accettare , affinchè possa avere una possibilità di rinascita. Per questi motivi, Jack ha un carattere difficile, fatto di lati molto spigolosi e le persone attorno a lui non lo aiutano di certo a smussarli.

Inutile sarebbe star qui a farvi un riassunto della trama, visto che molte altre recensioni l’hanno già fatto.
L'autore come spesso gli riesce, offre al lettore una protagonista carismatico e non banale.
A mio parere, alcune parti della trama risultano un poco forzate , ma non per questo poco credibile.
C’è il giusto di mix di azione , d’intrigo e di violenza nel tipico stile crudo e senza giri di parole di Winslow.
L’abilità dell’autore è quella di “farcire” la sua storia con spiegazioni riguardo gli incendi, la chimica oppure il mondo finanziario delle assicurazioni, ma facendolo con il suo ritmo veloce , secco e diretto , senza mai annoiare il lettore.
Detto ciò, non mi resta che consigliarne vivamente la lettura che saprà sicuramente divertirvi ed intrattenere !
Buona lettura!
“California, fuoco a vita”.
S.R.


(*) (The Winter of Frankie Machine, 2006) (Einaudi, 2008)

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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    24 Dicembre, 2014
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"PENSI DI SAPER TUTTO DELL'ALTRO, INVECE.."

Molte storie ti lasciano qualcosa dentro di te dopo aver finito di leggerle ,ma tra moltissimi romanzi thriller letti , pochissimi come il romanzo di Carrisi ha saputo provocarmi emozioni tanto contrastanti quanto reali.
Se doveste chiedermi, qual è il più grande pregio del romanzo , sarebbe: “ La capacità dell’autore di lasciare continuamente di stucco il lettore”.
Ho sempre commesso l’errore di snobbare gli scrittori italiani , soprattutto quando parliamo del genere thriller.
Ebbene, non lo farò più.

Il romanzo è un continuo susseguirsi di rivelazioni e sorprese ,ed il numero di colpi di scena stupisce e lascia il lettore piacevolmente “interdetto” .
Superate le prime pagine non sono più riuscito a staccarmi dal libro.
Le tecniche d’indagine dei criminologi e della polizia scientifica sono davvero ben descritte e non fanno altro che conferire maggior realismo ai fatti narrati.
Il ritmo è davvero frenetico , non c’è un attimo di pausa.
I personaggi sono davvero ben caratterizzati , affascinanti e non banali. Ognuno di loro avrà una parte da recitare, fino alla fine . Una nota a parte per la protagonista , Mila, e per Il Dottor Gavilla. Davvero ben riusciti nella loro caratterizzazione.Vi sapranno sicuramente stupire.
L’autore fornisce poco a poco al lettore tanti piccoli tasselli di un mosaico geniale. Attraverso gli occhi della protagonista saremo catapultati in vari luoghi, ben descritti , ma geograficamente non definiti .
Lo stile è semplice e diretto , e la descrizione psicologica criminale che intervalla i momenti più frenetici del romanzo , frutto della grande esperienza di Carrisi in questo campo, ti permette di riflettere sui motivi che muove una persona apparentemente normale ,a compiere gesti estremi e deprecabili.
E poi , beh , che dire , il finale . Superbo.
Cari lettori , se posso darvi un consiglio , leggetevi il romanzo e immergetevi nella storia.
Una volta entrati, non fidatevi di nessuno , nemmeno dell’autore.

“Tutti abbiamo un lato oscuro , Tutti abbiamo un segreto”.
Signor Carrisi,
Chapeau.

Consigliatissimo.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    06 Agosto, 2014
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INFERNO

Inferno narra l'avventura del famosissimo Robert Langdon , stavolta alle prese con una minaccia incombente sul'umanità . Ma qualcuno lo vuole morto, e non ne comprende il motivo. Il lettore attraverso le peripezie e i mille ostacoli che il protagonista avrà di fronte, sarà catapultato nella strepitosa Firenze, davvero ben descritta, come in effetti ci ha ormai abituato l'autore nei suoi precedenti lavori. La lettura risulta scorrevole e piacevole.Gli unici momenti di pausa stanno nella descrizione dei luoghi e delle opere che i nostro professore visiterà. I versi di Dante non fanno altro che dare alla storia una marcia in più, il giusto mix di sacro e profano , di uomini che vedono il futuro del mondo in maniera differente. Il tutto arricchito da frenetiche sparatorie, fughe ed inseguimenti che non fanno altro che dare pepe all'avventura. La caratteristica più riuscita del libro a mio avviso, è la sensazione di vivere in prima persona una caccia a tesoro attraverso luoghi assolutamente affascinanti. Interessante la caratterizzazione della compagna di viaggio di Langdon, ricca di sfumature e per certi versi sorprendente . Altrettanto degno d'interesse lo sviluppo della visione del genio umano, da parte dell'autore , visto spesso come causa di alienazione o d'incomprensione da parte della massa. Il finale riserva sorprese,magari per alcuni può risultare scontato, magari per altri è la giusta conclusione dell'avventura! Nel complesso un libro consigliato , che saprà sicuramente allietare tutti coloro che sono alla ricerca di un libro non eccessivamente impegnativo e soprattutto gli amanti del genere!

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Gialli, Thriller, Horror
 
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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    04 Agosto, 2014
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IL Go' NON E' PER TUTTI!

Nikolaj Hel è il protagonista di questa avventura ad opera di Winslow. Sarebbe inutile e superfluo aggiungere qualcosa sulla trama rispetto alle opinioni precedenti perchè risulterei sempicemente ridondante. Il libro l 'ho finito in circa 3 giorni e devo dire che mi ha fatto davvero un'ottima impressione! Winslow riesce con maestria a narrare una storia credibile con il giusto mix di intrighi di potere, azione, fughe, amore e sesso( che non manca mai). Non è uno di quei libri che ti annoiano dopo le prime pagine perchè lo stile e' scorrevole ed incalzante. Molto interessante lo sviluppo del nostro protagonista grazie soprattutto all'incontro di una bellissima e sexy donna di origini francesi. Nikolaj, freddo e cinico all'inizio, passionale e forse più avventato nella seconda metà del racconto. L'unica pecca a mio avviso il finale, che dà un poco l'impressione che l'autore avesse avuto fretta nel chiudere la storia. Nel complesso, un 'ottima avventura! Complimenti Don!

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