Opinione scritta da Vale8

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    19 Gennaio, 2015
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Il perdono per ritornare a vivere

Ho iniziato la lettura di questo romanzo pensando che fosse una delle classiche storie del genere new adult alle quali ci siamo abituati. Chi ama questo genere letterario si sarà accorto che ultimamente le storie hanno pressappoco tutte lo stesso schema, la stessa trama e lo stesso filo conduttore. In poche parole la trama è facilmente intuibile, priva del colpo di scena, dello stupore che si prova quando la storia supera le aspettative ed esce dalle linee guida. “Dieci piccoli respiri” è tutt'altro che scontato. All'inizio viene raccontata la storia di Kacey la quale a soli vent'anni perde l’intera famiglia, il fidanzato e la migliore amica in un incidente. Inizia un periodo buio per la ragazza che viene affidata, insieme alla sorella minore, a famigliari incompetenti, egoisti e violenti. Durante questo periodo Kacey deve fare i conti anche con la sua instabilità mentale, il rapporto con la gente e con le sue emozioni che cerca in tutti i modi di seppellire sostituendole con le rabbia. La trama durante la prima parte del romanzo è romantica, classica e scorre via senza troppo pathos, ma nel momento in cui Kacey incontra Trent le cose cambiano per entrambi. Lui sembra un segno, una ragione per ricominciare a vivere, ad amare ed a fidarsi delle persone. Il lettore però capisce che nei comportamenti e nel carattere di Trent qualcosa stona. Si scopre che il ragazzo bello e premuroso non è ciò che ci vuol far credere. La seconda parte del romanzo è la più delicata e la più tosta da affrontare, fatta di tristezza, sofferenza, ma anche di rinascita. Emerge il passato legato a tematiche molto serie e profonde che solitamente non vengono trattate in letture per adolescenti. La storia come avrete capito non è per nulla noiosa o scontata, tutt'altro, non si vede l’ora di sapere come si concluderà. La cosa che più ho apprezzato di questo libro è stata la tematica profonda ed impegnativa in cui fa immergere il lettore, fa pensare e riflettere. Troviamo emozioni contrastanti, ma molto reali e quotidiane. Una storia autoconclusiva, una storia di vita e soprattutto di speranza.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    16 Gennaio, 2015
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Se è proibito c'è più piacere

Sono stata completamente rapita da questo romanzo sin dalle prime pagine. Sinceramente durante la giornata non vedevo l’ora di proseguire la lettura e, devo ammetterlo, ho faticato molto per non leggere il finale a metà libro per via del forte carico emotivo della storia. Il libro è appassionante, intrigante e coinvolgente.
Gavin è il protagonista maschile bello, ricco, intelligente, insomma l’uomo perfetto. Questo personaggio mi ha catturata al 100% ed ho amato ogni singola frase da lui pronunciata per Emily. Il magnate lotta instancabilmente con tutte le sue forze e prova a fare di tutto pur di conquistare il cuore Emily. Gavin ha una tenacia ed una pazienza davvero invidiabili, chiunque si sarebbe arreso al suo posto.
Emily, la protagonista femminile, è bella, intelligente, altruista, ma molto molto ingenua. È sempre accondiscende nei confronti del suo ragazzo, Dillon, il quale ha sempre risposto con bugie e tradimenti. Emily ha un carattere fragile ed una personalità ambigua: a volte condanna il fidanzato per le sue malefatte e vuole Gavin a tutti i costi, altre volte giustifica Dillon ed imputa a Gavin di tentarla con le sue palesi avance. A tratti il carattere altalenante di Emily esaspera il lettore che giustamente non condivide le sue scelte ed i suoi comportamenti; proprio per questo a volte ho avuto la tentazione di buttare il libro dalla finestra.
Il finale lascia a bocca aperta, spiazza non poco e rimette in discussione quasi l’intera trama. Un finale lasciato volontariamente abbastanza aperto da parte dell’autrice perché a “Stringimi più che puoi” segue il romanzo “Pulse” in uscita tra qualche mese.
A contrario da quanto ho letto nel web non definirei il romanzo erotico, ma molto sentimentale e passionale, non vi sono molte scene hot e penso che le poche che ci sono non infastidiscono, ma anzi sono praticamente obbligatorie al fine della storia. La scrittura è molto buona e la lettura è scorrevole, fluida e non annoia mai. Le scene sono molto ben descritte, i personaggi con i loro atteggiamenti e sentimenti sono sfaccettati a tutto tondo ed in modo completo.
Era da molto tempo che una storia non mi prendeva così, tanto che ho avuto difficoltà ad iniziare un nuovo romanzo.
Volontariamente mi sono trattenuta dallo scrivere una recensione precisa e corposa, non ho svelato molto circa la trama del romanzo perché a mio avviso merita la lettura e non voglio privare il lettore del piacere della sorpresa e della suspense. Per questo motivo sono in trepidante attesa per l’uscita del seguito e di conoscere come si conclude la travagliata storia tra Gavin ed Emily.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    30 Novembre, 2014
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Tutti i difetti del libro

Sara Di Giovanni è una giovane avvocatessa alla quale viene assegnato un incarico inusuale, diventare l’amministratrice di sostegno di un giovane scapestrato di nome Ethan Phelps. Ethan alla morte prematura del padre ha ereditato una piccola fortuna che non è in grado di gestire a causa dei suoi problemi con l’alcool, la sua vita mondana ed il piacere di vivere nel lusso assoluto sperperando i soldi. Sara cercherà in tutti i modi di non farsi sopraffare dai capricci di Ethan e dai suoi continui e folli tentativi di farla desistere dall'essere la sua tutrice. Frequentandosi più del necessario, tra i due nascerà un sentimento nuovo che metterà fine alla loro continua guerra.
Sara ed Ethan sono agli antipodi, continuano a farsi scherzi e dispetti come due adolescenti, nonostante abbiano superato la soglia dei trent'anni. La lettura delude perché ci si aspetta di leggere una romanzo rosa per adulti invece si legge un romanzo dove i protagonisti sono adulti all'anagrafe, ma caratterialmente sono degli adolescenti.
Sara sembra forte ed intelligente, invece davanti ad un uomo nudo non riesce più a ragionare, sembra tosta, ma si lascia influenzare e convincere con poco; Ethan all'inizio sembra un alcolizzato, ma durante la lettura non lo è, gli piace apparire un grande uomo, ma diventa una donnina se vede un ragno. Ci sono troppi elementi contrastanti che non legano e la storia risulta spesso scoordinata ed incoerente. Non è un romanzo passionale o erotico, ma sentimentale e divertente.
In conclusione in questo romanzo la Premoli è divertente e simpatica, riesce a farti ridere con le battute dei personaggi, ma non si va oltre, non riesce a coinvolgere il lettore, a farlo immedesimare nei personaggi. Mi sento di sconsigliare la lettura perché non mi ha convinta e mi ha lasciata dubbiosa sotto molti aspetti, ma soprattutto una volta terminato è scivolato via senza lasciare traccia.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    20 Ottobre, 2014
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Solo pensieri inespressi

Colin e Jen, Jen e Colin. Che dire di questo romanzo dove i capitoli si alternano sia dal punto si vista di Colin che di Jen? La storia è carina, simpatica, ma a tratti lenta e ripetitiva.
Jen e Colin sono i protagonisti di "Promettimi che mi amerai", entrambi convivono con sensi di colpa causati passati burrascosi, entrambi hanno perso Danny, fratello di Jen e migliore amico di Colin. Jen dopo questo grave lutto si allontana dalla famiglia, per sopravvivere decide di lavorare come spogliarellista e per guadagnare ulteriormente arriva fino alla prostituzione. Colin, anche dopo aver sottratto l'amica dal miserabile mondo in cui era finita, non riesce a darsi pace per essere venuto meno alla promessa fatta a Danny, cioè proteggere la sorella in ogni situazione. I due ragazzi vivono e lavorano insieme nel ristorante di Colin e ben presto il sentimento di amicizia si trasforma in qualcosa di più per entrambi, ma nessuno dei due ha il coraggio di dichiarare all'altro i propri sentimenti.
Lungo tutto il romanzo, come già detto,si intrecciano i pensieri dei protagonisti ed abbondano le loro elucubrazioni, anche se a volte superflue, inutili e ripetitive. Tra i due mancano il dialogo, la comunicazione e la chiarezza che, purtroppo, adottano solo nelle ultime pagine.
A mio avviso la scrittrice ha utilizzato male le proporzioni tra pensieri e fatti, privilegiando i primi per quasi tutto il romanzo e relegando i secondi solamente nel finale. Le continue riflessioni ed insicurezze rendono la storia lenta, ripetitiva e piatta, un vero peccato visto come a fine romanzo la storia prenda vita ed interesse.
Nonostante la pesantezza dei pensieri, lo stile rimane scorrevole e preciso.
Sicuramente mi aspettavo di più da questo romanzo, mi aspettavo più coinvolgimento, più tensione emotiva e più sensazioni. Purtroppo non mi sento di consigliarne la lettura poiché a me ha lasciato poco o nulla, ma se qualcuno è rimasto incuriosito dalla recensione, non posso che augurare buona lettura.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    18 Ottobre, 2014
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Un romanzo su misura per me

Avete presente la sensazione di leggere un libro in cui il o la protagonista sembra esattamente rispecchiare il vostro essere o il vostro carattere? Un libro che sembra sia stato scritto apposta per voi, il proprio riflesso. La mente viene catturata da quelle parole, gli occhi scorrono tra le righe desiderosi di conoscere il finale ed il sorriso ti accompagna fino all'ultima parola perché pensi: “questa sono io!”. Leggendo “Sei bellissima stasera” ho provato tutte queste emozioni, il libro mi è ovviamente piaciuto e mi sono rispecchiata caratterialmente nella protagonista Jocelyn. Fin dalle prime righe si è sviluppata un’alchimia tra me e lei grazie alla quale i suoi pensieri e gli stati d’animo erano un po’ anche i miei.
Il passato di Jocelyn Butler è molto doloroso e traumatico, infatti, rimase orfana durante l’adolescenza poiché perse in un incidente stradale entrambi i genitori e la sorellina. La giovane passò degli anni molto difficili a causa della tragedia fino al trasferimento ad Edimburgo con lo scopo di iniziare una nuova vita e lasciarsi alle spalle il passato. Nella capitale scozzese incontra casualmente Braden Carmichael, un ragazzo ricco e bello, il quale si innamora di Jocelyn ed è disposto a tutto pur di averla.
Sembra la solita storia in voga negli ultimi tempi: lei fragile, problematica ed indifesa, lui bello, ricco e suo “salvatore”. E invece non è così. Jocelyn è caratterialmente forte, indipendente e sicura di se, ma le mancano i sentimenti e soprattutto la fiducia verso le altre persone, deve tornare a credere nell'amicizia e nell'amore. Braden la aiuterà tantissimo nella riscoperta di questi valori soprattutto supportandola a livello psicologico, rimanendole sempre accanto ed affrontando con lei, senza giudicare ma cercando di capire, gli attacchi di panico di cui soffre a causa del suo drammatico passato. Mi sono piaciuti molto il carattere ed il comportamento di Braden, poiché ha saputo gestire la situazione senza farsi intimorire e scoraggiare dai problemi di lei.
Il romanzo è molto dolce, sensuale, intenso e romantico, non annoia mai.
Lo stile è scorrevole, il linguaggio è curato e giovane e la trama è ben organizzata e coerente.
L’unica nota negativa, per quanto molto marginale, è il titolo, penso sarebbe stato più appropriato utilizzare il sottotitolo “Un amore a Dublin Street”, più in sintonia con il titolo originale “On Dublin Street”.
Visto il buon risultato e l’ottimo feeling che ho avuto con il romanzo, spero vivamente che l’autrice continui a produrre questo genere letterario, che ritengo sia congeniale per il suo stile di scrittura.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    03 Ottobre, 2014
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Un amore senza tempo

Il romanzo "Shanna" per me è stato una continua sorpresa. Il libro, di genere romance-storico, si presenta come un bel "mattone" di cinquecento e più pagine, ambientato intorno al 1750 tra le carceri di Newgate, i Caraibi e la Virginia. Insomma, un libro corposo. Personalmente mi sarei aspettata un romanzo lungo ed interminabile, dal carattere barocco, fatto di amori platonici e poco accattivante. Mi sono dovuta ricredere. La storia è romantica, sentimentale, piacevole, non annoia, ma fa sognare. Shanna Trahern, la protagonista femminile, è una donna molto tenace, ricca, nobile e bellissima. Una donna che non si fa sottomettere da niente e da nessuno, è molto testarda e non nascondo che più di una volta, durante la lettura del libro, ho pensato "questa è tutta matta!", proprio per il suo carattere ribelle e bellicoso. Il protagonista maschile Ruark Beauchamp, è forte, bello, possente e determinato a conquistare il freddo cuore della bella Shanna.
Penso che, al contrario di quanto mi aspettassi, in questo romanzo i ruoli ed i sentimenti si invertano: Shanna prende tutte le decisioni, ha un caratteraccio e nella relazione di coppia è colei che “porta i pantaloni", mentre Ruark è un uomo dalla pazienza infinita che sorvola sui capricci, i dispetti ed i vizi dell'amata. Shanna nella seconda parte del libro riesce ad addolcire il carattere trasformandosi in una donna più comprensiva, altruista e simpatica grazie al sentimento d'amore per Ruark. Quest'ultimo, senza mai darsi per vinto, continua il corteggiamento fino a farla innamorare pazzamente.
La trama è sempre avvincente e mai scontata, è ben curata con ottime descrizioni degli avvenimenti e dei luoghi. Le scene d'amore ed i sentimenti dei personaggi sono più attuali del periodo in cui il romanzo è ambientato, soprattutto grazie alla forza ed eccentricità della protagonista, che aiutano a catturare le fantasie del lettore.
Lo stile è scorrevole ed assume tratti poetici nelle espressioni e nelle dichiarazioni d'amore tra i due protagonisti.
Consiglio vivamente questa lettura a chi cerca romanticismo, passione e colpi di scena.

Buona Lettura

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    30 Settembre, 2014
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Un'altra delusione

Seconda recensione della trilogia "Chiedimi quello che vuoi" di Megan Maxwell, libri molto erotici e "bollenti" che hanno conquistato milioni di lettrici spagnole. I romanzi avranno conquistato i cuori delle ragazze iberiche, ma sicuramente non il mio. Dopo la prima recensione negativa di "Chiedimi quello che vuoi", speravo che la trama migliorasse di contenuto e la storia acquistasse corposità; purtroppo è accaduto solo in parte.
Judith ed Eric continuano ad amarsi follemente aggiungendo alla loro relazione libidine, lussuria, trasgressione e giochi erotici. Il primo romanzo era ambientato a Madrid, città in cui Judith viveva e lavorava, il secondo è prevalentemente ambientato a Monaco di Baviera dove Eric risiede e conduce la sua azienda farmaceutica. Judith una volta trasferitasi in Germania a casa di Eric dovrà convivere anche con il nipote a carico dell’amato, Flyn, il quale, con un doloroso passato alle spalle ed un carattere dispettoso e riservato, cercherà in diverse occasioni di ostacolare la relazione tra suo zio e la fidanzata spagnola. Non mancheranno liti, a mio avviso esagerate e futili, e riappacificazioni, usati spesso dalla scrittrice come pretesto per descrivere i loro rapporti sessuali molto spinti.
Come dicevo prima, la storia è lievemente migliorata in quanto aumentano i sentimenti e quotidianità di sfondo, vengo però sopraffatta dalla noia quando mi ritrovo a dover leggere undici pagine dettagliate di puro erotismo, orge e giochi lussuriosi. Rimangono, come nella prima recensione, molte parti erotiche, forse troppe, ripetitive, lunghe e scontate. Personalmente mi hanno annoiata a tal punto che alcune pagine le ho saltate e sono andata avanti con la lettura.
Lo stile, non raffinato, è scorrevole e rispetto al primo libro ho riscontrato meno refusi ortografici e ripetizioni.
Detto ciò devo ancora una volta sconsigliare la lettura della trilogia della Maxwell. Una lettura, secondo me, deve suscitare emozioni, "rapirmi" e coinvolgermi, con questa autrice non è successo nulla di tutto ciò.
Per me la trilogia si conclude con la lettura di questo volume, non ho intenzione di leggere oltre in quanto dopo due libri banali e noiosi non riuscirei a sopportarne un terzo. Inoltre il romanzo ha una conclusione bene definita e non un finale aperto ed incompleto che invoglia ad acquistare il successivo.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    19 Settembre, 2014
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Troppo simile, troppo diverso

Come iniziare la mia prima recensione negativa? Sinceramente per la prima volta mi trovo un po’ in difficoltà nell'esprimere quello che penso su un libro ed a darne un giudizio critico. Il perché è semplice. Trovo che la trama sia la brutta copia di Cinquanta Sfumature di Grigio di E. L. James. La trilogia della James mi è piaciuta molto per le sfaccettature che l’autrice ha dato ai vari personaggi raccontandoli in modo molto realistico ed umano con i loro pensieri, ma anche con la loro semplice quotidianità. La Maxwell in "Chiedimi quello che vuoi" ne copia la storia di fondo, ma in malo modo. La trama narra le vicende di questa coppia di ragazzi Eric Zimmerman, trentunenne, bello, miliardario, tedesco e con un bagaglio emotivo e psicologico pesante alle spalle; lei Judith Flores, venticinquenne, spagnola, ragazza dal carattere forte, bizzarro ed estroverso. I due si incontrano per caso, si frequentano, si piacciono, lui le confessa i suoi gusti sessuali decisamente hot e fuori dalla norma, lei non ne rimane molto scandalizzata e quasi senza problemi si lascia trascinare nei giochi erotici che è solito praticare Eric. Sono presenti scene di orge, amore saffico e sesso estremo. Al di la di tutto ciò la trama non lascia nulla al lettore ne a livello emotivo ne a livello psicologico. Personalmente non mi sono sentita coinvolta, gran parte degli episodi mi hanno annoiata, non mi sono emozionata e la cosa peggiore è che mi sono sentita a disagio come donna perché, anche se la protagonista è sempre consenziente ed approva tutto ciò che le si propone, senza un minimo di esitazione, non riesco a capire come possa una donna fare sesso con altri uomini o donne solo per far felice il proprio partner. Non riesco a capire come possa approvare che il proprio uomo pratichi sesso con altre persone senza provare gelosia o imbarazzo. Sarà che sono troppo tradizionalista, ma tutto ciò mi ha destabilizzata, troppe cose sono contrastanti nella vicenda.
Purtroppo un altro punto negativo in favore della Maxwell è lo stile. Alcune frasi sono vuote, prive di contesto con troppe ripetizioni superflue e spesso didascaliche in altre la lettura non è scorrevole.
Altra nota dolente, forse da attribuire a chi ha curato la traduzione, sono i tanti refusi ortografici che si incontrano durante la lettura.
Per concludere posso dire che questo primo libro non lo consiglierei per le motivazioni sopra riportate. Riconosco che ogni persona ha i propri gusti ed ad altri potrà piacere, io ne sono rimasta delusa, ma nonostante questo ho iniziato il secondo libro della trilogia, nella speranza che le cose cambino e la trama migliori.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    10 Settembre, 2014
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La Ward è sempre la Ward

Jack Walker è il classico uomo perfetto: bello, ricco e potente. Il suo sogno, condiviso dalla pretenziosa madre, è quello di diventare governatore del Massachusetts, ma per raggiungerlo deve lasciarsi alle spalle la fama di play boy e vestire i panni del rispettabile e responsabile uomo d’affari con una moglie, di un certo calibro, e magari anche dei figli. Insomma, uno scenario perfetto agli occhi di tutti. Tutto questo sta per avverarsi finché un giorno nei pensieri di Jack entra una ragazza, che lo incomincerà ad ossessionare persino nei sogni. Callie Burke, giovane restauratrice, adorabile donna nei modi di fare, virtuosa e bella. Con la sua fulva chioma, Callie strega Jack durante un incontro alla fondazione Hall, dove il magnate acquista un prestigioso dipinto ritraente un suo antenato. Il preziosissimo quadro ha bisogno di una restaurazione e così dopo qualche ostacolo, Jack riesce a convincere Callie a lavorare per lui. Per agevolare e velocizzare il lavoro, Jack ospiterà la bella restauratrice presso la propria abitazione. Tra i due nasce una storia non approvata dalla madre. L’intoppo non impedisce però a Jack e Callie di vivere la loro storia, finché il misterioso passato di Callie torna a minacciare il sogno politico di Jack. Riusciranno ad affrontare insieme le vecchie e ingombranti questioni ed a fidarsi l'uno dell'altro?
"Colpevole d'amare" è il secondo romanzo di J. R. Ward che leggo dopo "Un cuore d'oro". Lo stile della scrittrice è inconfondibile, la storia ed il finale sono facilmente intuibili, ma nonostante questo la scrittrice cattura il lettore sin dalle prime pagine grazie alla sua abilità nel coinvolgere attraverso la passione che intercorre tra i protagonisti. Le scene sono ben descritte ed il romanticismo è il filo conduttore dell'intera storia. Tra Jack e Callie c'è un alto livello di sensualità e sicuramente non si può non fare il tifo per la riuscita della loro storia d'amore. Il destino pretenderà che entrambi si fidino l'uno dell'altra raccontandosi e confidandosi paure e segreti; solo allora, insieme, potranno veramente guardare al loro futuro. Consiglio questo romanzo alle più romantiche ed instancabili sognatrici e a tutti coloro che vogliono leggere una storia leggera e scorrevole.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Vale8 Opinione inserita da Vale8    10 Settembre, 2014
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Una piacevole rivelazione

Premessa alla recensione: la lettura del romanzo di Carofiglio mi è stata consigliata da una persona che ama le letture gialle - poliziesche ed in particolare apprezza la scrittura di Carofiglio. Solitamente leggo romanzi rosa e prediligo i testi "corposi", i classici "mattoni" dalle trecento pagine in su. trovarmi tra le mani un genere giallo - poliziesco e di sole centodiciotto pagine mi ha resa titubante nell'iniziare la lettura.
Detto ciò, la trama di fondo non è nuova: un omicidio, una testimone e di conseguenza l'assassino a portata di mano per i tanti elementi a suo carico. Un puzzle perfetto, troppo perfetto per un perspicace ed acuto maresciallo a cui tutte le tessere perfettamente incastrate non convincono. Sarà proprio il suo intuito ed il suo scetticismo a chiudere il caso con un colpo di scena inaspettato.
La trama non è complicata, il corso degli eventi è facilmente intuibile e già a metà racconto si può dedurre chi sia l'assassino. Mi è piaciuto lo stile preciso, puntuale e chiaro dello scrittore, non si dilunga con inutili giri di parole. Riesce a creare una storia verosimile, avvincente ed accattivante. Personalmente, tenendo in considerazione la premessa, penso che in futuro potrò riavvicinarmi al genere giallo e, perché no, a Gianrico Carofiglio.

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Vale8 Opinione inserita da Vale8    02 Agosto, 2014
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Sotto l'ombrellone

Rachel e Ben si conoscono ai tempi dell'università e subito fra loro nasce un’inaspettata e molto speciale alchimia. Rachel è fidanzata e fedele, Ben invece cerca invano di sopprimere il sentimento che prova per lei, nascondendolo dietro alla frequentazione di altre ragazze. Il destino vuole che dopo dieci anni dalla fine degli studi si rincontrino. Questo inatteso riavvicinamento causerà scompiglio e caos nelle loro vite, ridestando sentimenti quiescenti e questioni rimaste in sospeso per anni.
Riusciranno a celare il passato ed i loro sentimenti? Come cambierà la vita di questi due adulti di fronte a sentimenti e passioni scoppiate anni prima?
Il libro è divertente, scorrevole e romantico. Personalmente lo reputo il classico libro leggero e compiacente da leggere d'estate sotto l'ombrellone. La trama ed il finale sono facilmente intuibili, ma nonostante questo non annoia e tiene incollati alle pagine. Consigliato a tutti i romantici che cercano un libro ricco di sentimenti senza sconfinare nell'erotismo.

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Avventura
 
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Vale8 Opinione inserita da Vale8    28 Luglio, 2014
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L'amore vince su tutto

David Morgan, ragazzo africano, bello, ricco, giovane, coraggioso e con la passione per il volo, proprio come un'aquila nel cielo.
Debra Mordecai, ebrea, figlia di un comandante dell'aviazione israeliana e futura scrittrice di successo.
Due ragazzi con poco o nulla in comune che il destino unisce durante un viaggio in Europa e ben presto si innamorano l'uno dell'altro. La quotidianità li metterà a dura prova ed insieme dovranno affrontare la guerra, le differenze di costumi e di tradizioni.
Il fato si accanirà contro questi due ragazzi togliendogli la spensieratezza giovanile in seguito a due gravissimi incidenti che li colpiranno e cambieranno per sempre le loro vite. Nonostante questo i due giovani amanti riusciranno a trovare un loro equilibrio che solo un solido amore può dare.
Nel romanzo non mancano descrizioni puntuali e coinvolgenti dell'affascinante natura africana con i suoi paesaggi, la sua natura incontaminata e indomabile.
Un'aquila nel cielo è il primo libro di Wilbur Smith che ho letto e devo dire che mi ha fatto riflettere sul fatto che nella vita non basta avere bellezza, ricchezza o fortuna per essere felici; bisogna riuscire ad essere felici facendo ciò che più ci fa stare bene e con le persone che amiamo. Il romanzo è coinvolgente, è ricco di sentimenti e descrizioni paesaggistiche. Consiglio questo romanzo a chi sta cercando la propria strada, a chi è sempre in cerca di avventure e, perché no, a chi crede ancora nel "vissero felici e contenti”.

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Le verità spezzate
Noi due ci apparteniamo
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Delitto in cielo
Long Island
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