Opinione scritta da fiomamyblue
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
il solito ormai prolisso De carlo
Chi non conosce De Carlo scoprirà una scrittura agile e sottile, un vocabolario ricco e mai gratuito, un’atmosfera malinconica e sincera da immedesimazione istantanea, per dirla con lui. Eppure chi si è commosso sulle pagine di Due di due, chi ha divorato Uto o ha apprezzato fluidità e freschezza narrativa di Tecniche di seduzione non faticherà a riconoscerne parti, concetti, persino situazioni riprodotte in Giro di vento. La tendenza a ripetersi è stata probabilmente una costante innegabile della produzione letteraria decarliana, e se questo è spesso visto come un limite e anche vero che è indice di appartenenza, sincerità e coerenza, un marchio di fabbrica che ci fa sentire subito a casa, protetti, rassicurati. Non gli si rimprovera di certo nessun cambio di registro presuntuoso, ipocrita, nessun trasformismo di maniera, nessun eclettismo forzato.
Indicazioni utili
moderno e antico
Chi si avvicina a questa opera lo fa in un'ottica diversa da quella del passato; siamo abituati ormai ai vampiri di ANNE RICE e di Buffy, fin troppo umani. Per STOKER, cristiano per ideali e religione, Dracula era una lotta fra il Bene e il Male, senza dubbio il vampiro era il Male, e non c'era in lui nulla di positivo che potesse risparmiargli la morte ultima.
Egli faceva riferimento alle molte leggende su esseri che succhiano sangue o rubano anime; già presso i latini si parlava di lamie, ed in seguito si narrò di vampiri.
È un mito che grazie a Stoker ha conosciuto nuove acclamazioni, e che nel volto e nella storia scelti da questo scrittore ci è divenuto più noto, grazie anche numerose versioni filmiche.
Indicazioni utili
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |