Opinione scritta da Monika

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Monika Opinione inserita da Monika    12 Febbraio, 2016
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Un'inquietante rottura...

Partiamo da un dato di fatto: Per quasi tutto il libro non succede niente. Poi, quando succede qualcosa, si rimpiange la parte del libro in cui non succedeva niente.

Le gemelle, Valentina e Julia, hanno 20 anni, ma si comportano come due bambine di 13.
Le ho trovate particolarmente insopportabili. Nessun personaggio di questo faticoso libro, (più di 400 pagine noiose e pesanti), ha brillato per simpatia. Nessun personaggio è parso credibile. L'unico ad aver destato leggermente il mio interesse è stato Martin, credo che paradossalmente sia stato il meno assurdo di tutti. Verso le pagine finali c'è un po' di confusione, il finale poi è stato solo la fine di un' agonia. E' stata una grande delusione. Ho sentito parlare molto bene de 'La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo', ma io e Audrey Niffenegger ci lasciamo qui, Non credo di riuscire a sopportare un altro suo libro subito dopo aver letto questo.

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Monika Opinione inserita da Monika    28 Novembre, 2014
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Chi è il mostro?

La scrittura orientale mi affascina molto. Una cultura così differente dalla nostra... ma ho dovuto farmi forza per portare a termine questo libro. Eccessivamente lungo. L' io narrante, volutamente senza nome, ha reso più dura la lettura. Un personaggio perfido ed egoista che vorresti prendere a schiaffi dalla prima all' ultima pagina. Ma i giapponesi sono veramente così? Non ho trovato un personaggio in questo libro che non fosse egoista e cattivo... se sono veramente così buona parte del fascino che il Giappone esercita verso di me va scemando. Ricapitolando: l' io narrante, un personaggio insopportabile; Yuriko, senza arte ne parte... Zhang, un povero diavolo trascinato dagli eventi e dalla sua ignoranza. L'unico personaggio che ho apprezzato è stata Kazue. La parte del suo diario è stata la migliore. Ogni personaggio distorce la realtà a proprio comodo e a discapito del prossimo. Mi ha lasciato dentro un senso di solitudine e squallore. Il finale mi è sembrato un po' assurdo con tendenza al ridicolo.

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Monika Opinione inserita da Monika    04 Ottobre, 2014
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Quando non sappiamo chi odiare...

Quando non sappiamo chi odiare, odiamo noi stessi.
Il mio primo libro di Chuck Palahniuk. Inizio piena di aspettative, ne ho sentito parlare benissimo e mi aspetto chissà cosa, forse un libro che ti cambi in qualche modo la vita. Le prime pagine di un libro sono sempre le più 'dure' e...
Dammi delusione. Flash. Dammi confusione. Flash.
Si viene catapultati avanti e indietro nel tempo in continui flashback apparentemente senza senso... tanto da pensare 'Non ne verrò mai a capo', mentre la delusione si fa strada... e poi mentre credi di essere delusa... ti ritrovi in un vortice che ti trascina sempre di più da cui non riesci a staccarti. Crudo, nudo, duro, sensazionale! Quando credi di avere capito tutto ti rendi conto che niente è come pensi! Che tutto è possibile, che tutto è impossibile. Chuck Palahniuk è veramente un Genio!

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Monika Opinione inserita da Monika    23 Settembre, 2014
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Mi ha ricordato “Giardino di cemento” di Ian McEwa

Mentre lo leggevo non ho potuto non pensare a “Giardino di cemento” di Ian McEwan...
Nonostante questo, il libro mi è piaciuto molto. Un tema difficile ma ben scritto. Storco ancora la bocca mentre leggo di questi genitori che mettono al mondo figli e non sanno nemmeno loro il perchè... eppure esistono e continueranno a mettere al mondo figli, per far loro vivere una vita difficile e piena di problemi... Figli bisognosi d'amore che andranno ad elemosinarlo nei posti più impensabil

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Monika Opinione inserita da Monika    23 Settembre, 2014
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Un meraviglioso rompiscatole!

Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama "un vicino amaro come una medicina" e in effetti lui ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua.
In questo libro sono tutti antipatici, tutti un po' assurdi e fuori dal normale. Ove soprattutto è insopportabile, brontolone, puntiglioso e asociale. Ma quanto mi è piaciuto questo libro! Quanto mi è piaciuto Ove!! Un personaggio pieno di sentimento e dolore che si nasconde dietro una facciata da burbero vecchio rompiscatole. La fine mi ha spezzato il cuore!

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Monika Opinione inserita da Monika    23 Settembre, 2014
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"Adesso non immaginatevi una storia triste"

E invece è triste...
Questa bambina bellissima che tutti hanno desiderato ma che non è mai venuta al mondo... Questa bambina che corre dietro a tutti, parla sorride, chiede aiuto... ma nessuno può sentirla... questa bambina che è l'unica a scoprire i segreti dolorosi della famiglia ma non può confidarsi con nessuno. Mi ha lasciato un senso di tristezza e di solitudine.

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Monika Opinione inserita da Monika    21 Giugno, 2014
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Bello, ma... (ATTENZIONE SPOILER)

Primo libro che leggo di Haruki Murakami... avevo e ho molte aspettative verso questo autore... Abituata come sono con i Thriller per me non è facile portare a termine un libro di oltre 300 pagine senza colpi di scena, senza che per la maggior parte del tempo succeda niente, ma ho stretto i denti e dopo ripetuti: 'chi me l'ha fatto fare', sono riuscita ad arrivare alla fine. Ciò che è emerso da subito è stata la grande differenza che c'è tra la nostra mentalità e quella orientale. Ciò che per noi ha un certo valore per loro ne ha uno completamente diverso. Il sesso è preso così alla leggera, non che io sia di mentalità chiusa o abbia dei pregiudizi ma, ad esempio, a vedere film pornografici con un amico non ci sono andata mai e non credo che ci andrò... ho sempre pensato che gli orientali avessero un approccio verso il sesso più materiale, meno sentimentale e leggendo questo libro mi sembra di averne avuto conferma. Il tema del suicido viene affrontato un po' con leggerezza... un male di vivere senza vera e propria motivazione... Dolcissimo il personaggio di Naoko, allegro e frizzante quello di Midori che è riuscita a rallegrare un po' una storia a volte noiosa. Il finale con Reiko poi l'ho trovato assurdo e disgustoso... non lo so... non mi è piaciuto e ha fatto scendere il mio voto finale.

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Monika Opinione inserita da Monika    16 Mag, 2014
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'Eclissato' da Battle Royale

Se non avessi letto prima Battle Royale, il libro da cui si ipotizza Suzanne Collins abbia 'preso spunto', o quantomeno è il libro a cui si paragona, forse ad Hunger Games avrei dato una stellina in più. Lettura piacevole, forse più adatta ad adolescenti. Avrei preferito che i partecipanti fossero approfonditi di più rendendo meno scontata la fine. Un po' di suspense non avrebbe guastato, invece si sta leggendo un libro in cui si conosce già la fine prima di iniziarlo. Non lo so, ma leggere che su 24 partecipanti Lei è quella che scappa meglio, Lei è quella che si nasconde meglio, Lei è quella che caccia meglio, Lei è l'unica che si arrampica bene sugli alberi, Lei è la meglio in tutto, mi è sembrato così banale... competizione zero: Lei ha vinto in partenza. Al contrario ,in Battle Royale, fino alla fine non si sa per certo chi sia il vincitore, e tutti i personaggi sono protagonisti, vengono approfonditi psicologicamente uno ad uno. In Hunger Games gli altri partecipanti ' non esistono'. Leggerò comunque gli altri due capitoli.

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Monika Opinione inserita da Monika    07 Aprile, 2014
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Ma non era un Thriller?...

Primo libro che leggo di Jo Nesbø. Si potrebbe dire che "mi ha detto bene" perchè ho iniziato dall'ultimo uscito che in realtà è il primo della serie che ha per protagonista Harry Hole. Inizio molto lento e noioso. Troppi racconti su mitologie aborigene, una potrebbe essere interessante, ma due sono troppe...Il resto è noia. Mentre leggevo mi sono domandata: 'Ma non era un thriller?' perchè per metà del libro di thriller ha ben poco. Forse c'è un serial killer, (solitamente c'è nei thriller, giusto?), ma non leggo di indagini, indizi... solo accenni. Non c'è suspense e alcune volte si dimentica quasi che qualcuno è stato ucciso. Fortunatamente verso metà libro "inizia" il thriller. Ho sentito sempre parlare bene dei libri di Nesbø, ma questo mi ha un po' deluso. Ben scritto, senza dubbio, ma non è ciò che ti aspetti da un thriller. Gli darò una possibilità.

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Monika Opinione inserita da Monika    28 Marzo, 2014
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Sarà colpa mia...

Sarò ignorante, superficiale, ma questo libro non mi è piaciuto per niente. Noioso, noioso, noioso. Pesante, pesante, pesante. La cosa meravigliosa è il titolo... per il resto il libro non mi ha suscitato emozioni... lo trovo inutile. Forse non l'ho letto con la dovuta attenzione oppure non ho saputo leggere 'dentro' il libro. Ho faticato molto a terminarlo e ci sono riuscita solo perchè per principio non abbandono mai un libro. Poi leggo tutte queste recensioni e mi domando: 'Ma sono io che non sono normale? Sono io che non ci ho capito niente?' L'unica parte carina è quella che riguarda il cane. Forse dovrei rileggerlo... (se trovo il coraggio...)

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Monika Opinione inserita da Monika    26 Marzo, 2014
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Libro che ti fa sentire vecchia (SPOILER)

Libro che ti fa sentire vecchia e decrepita a 37 anni
Non mi sento una ventenne, ma cerco di non pensare troppo ai 40 che si avvicinano... anche se è impossibile non pensarci... ma si tira avanti... fino a quando non leggi "Un giorno" che ti butta tra capo e collo i tuoi anni uno ad uno. Ogni capitolo un anno... ogni capitolo la 'decadenza' degli anni che passano: pancetta, doppio mento, occasioni perse e chi più ne ha più ne metta... e che diamine! La vita dei personaggi è così opprimente!! Alcool, droga, sesso squallido e insoddisfacente...insuccessi... la mia strada verso i 40 per fortuna non è stata così!! Em e Dex... due personaggi insopportabili. pallone gonfiato lui, acida lei... solamente alla fine, (quando succede... quel che succede...), ho sentito un po' di emozione, di tristezza... per il resto un libro d'amore che non parla d' amore. Non mi ha fatto battere il cuore. Mi aspettavo veramente qualcosa di più.

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Monika Opinione inserita da Monika    17 Marzo, 2014
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Lunghissimo! (contiene spoiler)

Non si può dire che non sia ben raccontato e avvincente ma risulta lungo e ripetitivo.
Sono stata molto combattuta durante questa lettura...alcune volte ho provato un po' di fastidio nei confronti della Rule che nonostante dentro di se, nel suo inconscio, sappia e senta che Ted Bundy è colpevole, continua a provare 'affetto' e dispiacere per lui... continua a dargli il suo aiuto materiale e morale. Gli spedisce soldi per le sigarette e francobolli per scrivere lettere... Allora mi domando: come mi comporterei io se scoprissi che un mio caro amico è il più spietato e crudele dei serial killer? Sicuramente sarebbe una notizia sconvolgente, causa di dolore... ma se sapessi le crudeltà di cui questa persona è stata capace nei confronti di altri esseri umani, riuscirei a rimanergli accanto e dargli il mio sostegno morale? Potrei provare pena e compassione per quest'essere mostruoso? La Rule ci riesce, e questo ha causato un po' di avversione da parte mia nei suoi confronti. Sicuramente non sarà stato facile per lei prendere una posizione... schierarsi con o contro Ted Bundy... ma come si può essere affettivamente vicini a una persona del genere?

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Monika Opinione inserita da Monika    14 Marzo, 2014
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Prendere fiato all'inizio di ogni frase

Prendere fiato all'inizio di ogni frase.
Non è stato facile! Nessun libro di Saramago lo è. Ma credo sia proprio il suo stile a rendere le sue opere 'faticose' e indimenticabili! Non ci sono vie di mezzo: Saramago o si ama o si odia. Ogni singola frase richiede un alto livello di concentrazione, per non rischiare alla fine di non capirci nulla. Se non avessi letto 'Cecità', 'Le Intermittenze Della morte' meriterebbe 5 stelle. 'Cecità' è un gradino più in alto.

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Monika Opinione inserita da Monika    22 Febbraio, 2014
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Un Redmond diverso.

Nettamente inferiore a "L' Allievo" e a "Luce dei miei occhi".
Dopo i precedenti mi aspettavo molto di più, invece la storia risulta noiosa e in verità fino alle ultime pagine non succede mai niente. Tutti i personaggi sembrano avere problemi psicologici, spesso mi sono domandata quale di loro, in realtà, stesse avendo un comportamento anomalo... la risposta è stata: 'Non ce ne sta uno normale'. Il finale un po' assurdo...Visto che non è successo niente per quasi tutto il libro non è successo niente neanche nel finale.

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Monika Opinione inserita da Monika    10 Gennaio, 2014
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Inverosimile.

Una donna sparisce nel nulla e nessuno fa niente per scoprire che fine abbia fatto. Il marito, succube della moglie, uomo inutile e privo di personalità, i primi due tre giorni dopo la scomparsa non fa che piangere, sembra stia per morire, poco dopo si rende conto di non essere mai stato così felice e sereno nella sua vita. Così tutti, figlia compresa, si dimenticano di questa donna scomparsa, augurandosi addirittura che sia morta. Poco credibile. Il finale poi una delusione.

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Monika Opinione inserita da Monika    04 Gennaio, 2014
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Ridicolo più del primo.

Non capisco tutto il successo che hanno avuto questi due libri. I personaggi sono banali e lanciano un messaggio di violenza. Scorrono fiumi di alcool... Credo un cattivo esempio per gli adolescenti. L'autrice cerca di infilare tutti gli argomenti possibili e immaginabili: amore, sesso, alcool, gioco d'azzardo, mafia, FBI... E via dicendo... mettendoli tutti insieme sperando di ricavarne qualcosa ma ne viene fuori un' accozzaglia senza senso. Per scrivere un libro con tutti questi elementi bisogna essere molto bravi ma la McGiure, non ci sono dubbi, brava non è. Tutti i personaggi sembrano degli idioti che non hanno una propria vita ma vivono solo in base a quella dei due protagonisti. Il finale di questo secondo libro poi l'ho trovato ridicolo. Ci sarebbe molto da dire inoltre sugli errori, sulle contraddizioni e fesserie varie, ma ci vorrebbe troppo tempo quindi mi limito a sconsigliare entrambi i libri.

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Monika Opinione inserita da Monika    09 Novembre, 2013
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Interminabile

Libro molto lento. Sicuramente non il mio genere. Cerco sempre di tenermi alla larga dai Thriller Politici ma in questo ci sono caduta dentro con tutte le scarpe. Anche se i colpi di scena sono tanti, troppi, non ho mai provato nessuna curiosità di sapere cosa sarebbe successo dopo. I personaggi sono freddi come gli svedesi. Le ultime cento pagine sono più scorrevoli... ma nel complesso non è una lettura che posso consigliare.

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Monika Opinione inserita da Monika    06 Novembre, 2013
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Terribile

Dopo i vampiri che luccicano, duri e freddi come il marmo e i lupi mannari palestrati siamo giunti ora agli zombi belli come il sole.
Difficile immaginare uno zombi bello come il sole, attraente, con i muscoli di granito e le ossa d' acciaio. Preferisco i classici zombi di Romero che, benchè disgustosi e in decomposizione, non si trasformano in super eroi dalla forza strabiliante. Ridicolo. Credo il peggior libro che abbia mai letto. Inutile perder tempo a puntualizzare gli innumerevoli errori e le innumerevoli assurdità. Credevo che La Meyer e la Smith, con i rispettivi Twilight e Il diario del vampiro,avessero superato il limite del ridicolo ma, ahimè, sbagliavo.

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Monika Opinione inserita da Monika    06 Novembre, 2013
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Owen Meany e i suoi miracoli

Devo essere sincera non è stata una lettura facile. Ci sono momenti in cui ho resistito alla forte tentazione di abbandonarlo per quelle troppe pagine noiose in cui di parla di Ronald Reagan. Un libro insolito per me anche perchè alla base di tutto c'è la religione, la fede, le varie congreghe religiose. Il motivo per cui sono riuscita a resistere è Owen Meany e la sua voce, Owen Meany e la sua storia. Owen Meany e i suoi miracoli. Un bel libro pieno di sentimento.

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Monika Opinione inserita da Monika    30 Ottobre, 2013
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Amicizia

Ero molto indecisa su quale voto dare a questo libro. Mi aspettavo molto, forse troppo. Mi è piaciuta subito la descrizione di Oskar, dei suoi problemi, delle vicende riguardanti il bullismo di cui è vittima, mi ha fatto ricordare un po' It di Stephen King. Al primo accenno di pedofilia sono un po' rimasta delusa perchè anche se si tratta di un' opera di fantasia, non si rimane mai indifferenti a un argomento del genere, argomento che poteva essere tranquillamente evitato visto che non è fondamentale nella storia. Come non è fondamentale, ne motivato, il fatto che Eli sia in realtà un ragazzo evirato. Non lo trovo ne utile ne indispensabile ai fini della storia. Non puoi narrare un vicenda importante come l' evirazione della protagonista e poi abbandonarla senza spiegarla bene o senza motivarla, sembra un episodio messo li tanto per riempire qualche pagina. Quattro stelle perchè mi sono innamorata dell' amicizia e della sofferenza che lega Oskar ed Eli.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Monika Opinione inserita da Monika    30 Ottobre, 2013
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Esagerato (CONTIENE SPOILER)

Nel complesso un bel romanzo, ma senza troppe pretese. Ci sono dei punti che non mi hanno convinto molto. Alcune volte mi è sembrato un po' confuso, troppe vicende non proprio indispensabili che si incrociano, troppi elementi buttati qua e la. Lo psichiatra che ha in casa un album dove conserva le foto fatte, di nascosto alla collega, spiandola dalla finestra della camera, mi hanno fatto domandare se mi piacerebbe farmi analizzare da uno psichiatra che ha tali manie. Per almeno 150 pagine mi sono domandata perchè una dottoressa normale decida di rischiare la vita per una paziente, si bisognosa di aiuto, ma vista 10 minuti in tutto. Mi sembra esagerato. La spiegazione sta nel finale. Poi questo psichiatra, dopo aver praticato stalking nei confronti della collega, da bravo professionista tira fuori un bell' amico hacker che guarda caso è proprio quello che ci vorrebbe per risolvere il caso, che bella coincidenza aver proprio un amico così!

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Monika Opinione inserita da Monika    30 Ottobre, 2013
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Forse solo il silenzio esiste davvero.

Inizio difficile. La mancanza della punteggiatura nei dialoghi, e i personaggi privi di nome, inizialmente rendono poco chiara la lettura. Ma andando avanti si viene completamente risucchiati dalla storia, dagli avvenimenti. Con orrore ci si rende conto che se succedesse realmente qualcosa del genere il mondo diventerebbe proprio come Saramago ha raccontato... Questo libro scatena una serie di domande di cui è meglio non conoscere risposta.

"Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono".

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Monika Opinione inserita da Monika    30 Ottobre, 2013
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Spietato

Solitamente trovo difficoltà a leggere una storia in cui ci siano molti riferimenti politici, ma Shane Stevens scrive un libro che si legge bene, che ti prende dalla prima a l'ultima pagina, crea un Serial Killer spietato, unico, capace di mettere i brividi. L'intreccio magistrale tra fatti accaduti realmente e fatti di pura fantasia da l' illusione che sia un fatto di cronaca realmente accaduto. Veramente un bel Thriller che, benché sia stato scritto nel 1979, risulta avere un linguaggio attuale. Mi ha fatto tornare in mente il bellissimo “A sangue freddo” di Truman Capote.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
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Non mi ha convinto (CONTIENE SPOILER)

Appena finito e sto cercando di elaborarlo a caldo.
L' episodio con cui si apre il libro, quello che sembra l'episodio su cui dovrebbe 'girare' tutta la storia non è quello che sembra. Tirando le somme credo che è un' episodio non indispensabile che si potrebbe anche eliminare. Ci troviamo di fronte a questo ipnotista, o meglio dire EX ipnotista, farmaco dipendente che prende un farmaco diverso una riga si e l' altra pure. Uomo senza carattere con una moglie paranoica. Gli adolescenti e i bambini del luogo sono tutti sbandati e cattivi. Ti fanno pensare che questo mondo è solo squallido, grigio e violento... Mah...
Inizio in pompa magna poi il vuoto assoluto...A parte il rapimento di suo figlio che non si capisce chi abbia interesse a rapirlo... e che viene rapito tanto facilmente.Vuoto Fino a oltre metà libro dove il 'grande', unico e pentito ipnotista racconta le vicende dei tempi che furono in cui seguiva un gruppo di pazienti che avevano subito gravi traumi, e che lui cercava di curare con sedute di ipnosi di gruppo. Ed è li che emergono i veri sospetti, i probabili colpevoli. Ma io mi domando, medico, esperto, che stai analizzando dei soggetti che hanno subito gravi traumi psicologici, traumi che stanno influendo negativamente sul corso delle loro vite, intraprendi una terapia di gruppo con questi soggetti senza aver prima studiato ogni singolo caso, e senza avere la minima idea su cosa possa aver scatenato i traumi? Senza sapere niente del loro passato? Infatti solo alla fine, grazie a un medico di una clinica psichiatrica, si viene a conoscenza del passato della paziente che si rivela essere la colpevole del rapimento. Una parola sola: ridicolo. Nella mia ignoranza, la logica mi suggerisce che nessun buon medico intraprenderebbe una terapia del genere senza essere a conoscenza della storia clinica di un paziente. Concludo dicendo che se si fosse adeguatamente informato, come i veri medici fanno, non ci sarebbe stato niente su cui scrivere un libro.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
Top 500 Opinionisti  -  

Quando l' Amore diventa una 'malattia'

Capire chi è il vero folle in questo romanzo è un' impresa ardua. Credo che il titolo 'Follia' sia inteso in generale. Senza alcun dubbio un bellissimo libro, ben strutturato. Ho provato un astio immediato nei confronti di Stella, la protagonista,egoista e crudele, sfociato in odio nel momento un cui non impedisce la morte del figlio. Il suo menefreghismo dopo la tragedia mi ha provocato una rabbia indescrivibile. Lo psicoterapeuta, (voce narrante), mi ha lasciato perplessa, non mi sarei aspettata che il suo comportamento alla fine risultasse così ambiguo. Il finale è stato come è giusto doveva essere.

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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
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Sebastian Fitzek non delude

Apprezzo molto lo stile narrativo di Sebastian Fitzek. Riesce sempre a coinvolgerti. I personaggi sono sempre ben delineati e la trama sempre avvincente. Certo c'è da dire che spesso le situazioni sono un po' esagerate, ma leggo sempre con piacere i suoi Thriller, non restando mai delusa. A mio parere quelli di Fitzek sono i migliori Thriller psicologici che mi sono capitati negli ultimi tempi.

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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
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Capolavoro

"No, perché quando una cosa deve accadere tu puoi solo sperare che non accada. O che accada, a seconda. Finché vivi c'e sempre qualcosa che ti aspetta, e anche se è una brutta cosa, e tu lo sai, che puoi farci? Non puoi smettere di vivere".
Intenso. Agghiacciante. Tiene il lettore incollato dalla prima a l' ultima pagina. Stile narrativo perfetto.
Capolavoro.

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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
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Libro un po' sopravvalutato

La cosa più insopportabile è stata scrivere il nome della protagonista lettera per lettera, come per citare Lolita nello straordinario incipit del romanzo di Vladimir Nabokov.
Libro un po' sopravvalutato. Facile da seguire. I troppi intrecci della trama lo rendono in alcuni tratti ridicolo, poco credibile. I dialoghi lasciano molto a desiderare. I protagonisti sono privi di spessore. Una lettura senza pretese, per chi deve trascorrere qualche ora senza niente di impegnativo. Forse Dicker 'copiando' l' incipit di Lolita voleva rendere il personaggio di Nola altrettanto indimenticabile, ma io ho trovato la cosa solo irritante.

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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
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Il Capolavoro di Oscar Wilde

L' autore tra le righe scrive di se stesso, del suo amore quasi ossessivo per la bellezza e la perfezione. In questo romanzo penso che esprima il suo desiderio di giovinezza eterna e 'riveli' tratti della sua vita piena di eccessi e di comportamenti inusuali e mal visti dalla società in cui viveva. Oscar Wilde 'trasforma' se stesso in Dorian Gray. Dialoghi e vicende che possono sembrare frivole o prive di profondità rivelano invece personalità che vivono intensamente ogni istante di vita, rendendo la ricerca della perfezione causa di dolore.

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Monika Opinione inserita da Monika    29 Ottobre, 2013
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Una Lunga poesia

Pensieri e sentimenti contrastanti mi seguono durante la lettura di questa allucinante poesia. Ogni tanto durante la lettura si alza un sopracciglio, contrariati per il comportamento di questa Lolita viziata, sfacciata e perversa... ma è solo un attimo perchè Lolita in realtà è una bambina e il suo comportamento, le sue reazioni sono normali per una bambina. Ciò che non è normale è il comportamento di quest' uomo che chiama amore la sua malattia. La definizione 'Ninfetta' mi infastidisce e mi nausea per tutto il libro, una parola che in questo contesto a me personalmente trasmette un senso di violazione e perversione. Un libro magistralmente scritto che nonostante il tema incestuoso, il protagonista mostruoso, riesce a tenerti legato dall' inizio alla fine riuscendo a confonderti, facendoti sentire in colpa se per qualche istante provi emozione per questo amore peccaminoso e malato.

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