Opinione scritta da NonnaOlga
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Un gran bel libro
Una bella storia ambientata nell'Italia del Settecento in cui il protagonista viene castrato contro la sua volontà a causa di una drammatica storia famigliare. Ma questa violenza preserva la sua stupenda voce e rafforza , se possibile, la sua passione per la musica.
Un protagonista con una personalità interessantissima, uno stile di scrittura che non ha bisogno di conferme, la descrizioni degli ambienti e dei luoghi che sembra un meraviglioso dipinto d'epoca fanno di questo libro una lettura accattivante anche se impegnativa per la drammaticità degli avvenimenti , la crudezza delle descrizioni e l'intensità delle emozioni vissute, non scordiamolo, con la sensibilità di un artista.
Una storia di amore, di sofferenza e di rinuncia che consiglio sicuramente
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PRIMO DI UNA LUNGA SERIE
Ho letto,credo, tutti i libri di Patricia Cornwell ma Postmortem è rimasto scolpito nella mia memoria: è il primo libro della serie di Kay Scarpetta, medico legale esperta di indagini forensi.
Quando è uscito questo libro l'argomento era abbastanza nuovo, non eravamo abituati alle cronache minuziose di autopsie, alle impietose descrizioni di cadaveri uccisi nei modi più fantasiosi e crudeli, alle nozioni tecniche di anatomopatologia e balistica e a queste pratiche svolte da una giovane donna tra l'altro piuttosto affascinante.
L'autrice racconta con gli occhi e le emozioni di Kay Scarpetta la storia di un assassino seriale che uccide solo nelle notti tra il venerdì e il sabato, senza apparente collegamento tra le sue vittime e ci porta ad un crescendo di avvenimenti scanditi dalla professionalità e dalla testardaggine di un medico legale fuori dal comune che rischia la sua carriera ed addirittura la sua vita.
Negli anni ho seguito l'evolversi della scrittura e dello stile della Cornwell ma Postortem rimane nonostante tutto il mio preferito.
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Non ve ne pentirete!
BELLISSIMO ESORDIO DI UNO SCRITTORE
Faletti mi ha piacevolmente sorpreso. L'ho scoperto come scrittore con questo libro molto scorrevole, con qualche difetto di stile ma con una trama interessante e coinvolgente.
Lo sfondo di una Montecarlo ricca, pigra e bellissima è sublime e ottimamente descritto e fa da contrapposizione alla durezza dei crimini commessi.
I personaggi e le loro storie forti mi hanno appassionato e intrigato. Un libro che si legge tutto d'un fiato e che mi ha lasciato la voglia di rileggerlo a distanza di qualche mese: le emozioni che mi suscitato sono state le stesse, intrigo, passione per i personaggi e facilità di lettura.
Un libro che consiglio anche a chi non ama questo genere e a chi, come me, ha sempre preferito gli scrittori americani un po' più impegnativi.
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UN PO' DELUDENTE
E' il terzo libro di Faletti che ho letto dopo Io Uccido e Niente di vero tranne gli occhi e sono rimasta abbastanza delusa.
Io amo Faletti ma questo libro mi da l'impressione di un assemblaggio di parti differenti, scritte in tempi e con emozioni diverse.
La psicologia del reduce della guerra del Vietnam, tornato con orribili ferite nel corpo e nella mente, sembra venire analizzata da più persone, con un'alternanza di superficialità e scontatezza e di professionale
precisione. Mi è invece piaciuto lo sfondo di una New York raccontata in modo molto personale.
Trovo un cambiamento positivo dalla scrittura più grezza di Io uccido (che mi è piaciuto moltissimo) già riscontrato anche in Niente di vero tranne gli occhi, ma la trama, anche se all'inizio sembrava avvincente, è diventata monotona e poi addirittura confusa fino al finale deludente
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