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marlon Opinione inserita da marlon    06 Febbraio, 2015
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PAREIDOLIA ?

Oceani d’ inchiostro sono stati usati per scrivere di JACK LO SQUARTATORE . Molti hanno indagato e pubblicato libri sulle vicende accadute a Londra nel 1888. Un mistero irrisolto. Per alcuni un’ossessione, per altri un mito. La lista dei sospettati è lunghissima . Pescivendoli,scrittori , barbieri psicopatici, magnaccia, calzolai , persone con alte cariche militari, medici, Il Duca di Clarence, Lewis Carroll ….. e chi più ne ha …. Hanno girato film, documentari, trasmissioni . Ognuno con la propria teoria, con la propria soluzione. In Tv hanno intervistato un agente di Scotland Yard che come hobby prosegue le indagini per conto proprio !! Ed è anche diventato, nel tempo, il più fornito dei collezionisti …. su qualunque cosa appartenga a quel lugubre periodo e a quel caso.
Ma nessuno è mai arrivato a fare quello che ha fatto Patricia Cornwell. Nel 2002 pubblica questo libro inchiesta sostenendo di avere risolto il caso di JACK LO SQUARTATORE ( si firmava così nelle lettere …). Il colpevole ? Il pittore impressionista Walter Richard Sickert. Uno dei più famosi artisti d’oltremanica. Per arrivare a questa soluzione, la Cornwell , ha acquistato 32 dipinti dell’artista facendone a pezzi uno per farlo esaminare ( scatenando l’ira furibonda della Fine Arts Society e di tutti i critici d’arte) . Altro che CSI ! Non solo …. Ricerche a tappeto in varie località dove Sickert soggiornava di frequente o nei vari archivi . Infine esami grafologici e genetici su lettere ecc. completano un’indagine molto onerosa. Insomma uno scherzetto da 6 milioni di dollari.
Il risultato è un libro molto interessante ed avvincente. Descrive nei minimi particolari l’indagine dalla A alla Z . Ripercorre la vita intera del sospettato N.1 . Ci regala uno spaccato della Londra vittoriana molto inquietante. In sostanza un libro/inchiesta che non ha niente da invidiare ai migliori thriller. Vicoli bui, appartamenti segreti, tracce, sfide, lettere minatorie, indizi, DNA mitocondriale , messaggi nascosti in opere d’arte ….
Non sono un fan di Patricia Cornwell, nel modo più assoluto. Ma forse questo è il libro che più gli è riuscito. Già perché la realtà spesso supera la fantasia . E questa volta l’autrice ha dovuto scrivere qualcosa di realmente accaduto. Spero solo che la Cornwell non sia l’ennesima vittima di pareidolia ( fa più vittime di JACK !) , altrimenti quei 6 milioni di dollari sono stati bruciati a causa di un’ossessione ….
Lettura consigliata agli investigatori incalliti.
P.S.
Nel settembre 2014 l’esame del DNA effettuato su uno scialle di una vittima dell’epoca incastra tale Aaron Kosminski. Finisce in una bolla di sapone pochi mesi dopo. L’identità di Jack Lo Squartatore rimarrà un mistero per sempre.

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marlon Opinione inserita da marlon    30 Gennaio, 2015
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IL PIZZICOTTO ( TROPPO BREVE)

Hollywood, anni ‘50
Fred Otash è un ex poliziotto corrotto, investigatore privato, ricattatore, donnaiolo e frequentatore di attrici e starlette … Un uomo che fa del ricatto la sua professione. Non si ferma davanti a niente. Dissemina la Los Angeles che conta di cimici ,telecamere e paparazzi . Ed ancora intercettazioni telefoniche, pedinamenti e tutto ciò che può servire ad avere in pugno i cosiddetti VIP. Saranno in pochi a salvarsi.
Il suo talento non sfugge alla rivista scandalistica CONFIDENTIAL. Otash viene coperto d’oro dal tabloid poiché detentore di foto, filmati e registrazioni alla dinamite !! Emerge un quadro desolante di Hollywood ( parliamo degli anni ’50 … ). Sesso, droga ,alcool, pedofilia, zoofilia, sadismo, voyeurismo , e tutto il resto del campionario ….. James Dean , Liz Taylor, Ava Gardner, Walt Disney, Ingrid Bergman, Katharine Hepburn, Marilyn Monroe, Robert Mitchum e tanti altri ancora ….. Freddy si può considerare non l’inventore , ma l’anima delle riviste scandalistiche.
“ Avevo a busta paga un esercito di spioni e informatori. Pagavo gli avvoltoi della Buoncostume per avere informazioni su ….”
“ Costruivo grossi fascicoli sui segreti delle celebrità e ammassavo nel mio animo autentiche atrocità …”
Freddy morirà a Los Angeles nel 1992. Si porterà nella tomba molti segreti …
Nel 2012 lo scrittore James Ellroy viene contattato telepaticamente dall’anima di un defunto. Il famoso Fred Otash , che è imprigionato in una cella del purgatorio. Sezione dei Perversi e Scassafamiglie. I due si erano già incontrati vent’anni prima, quando l’investigatore era in fin di vita. Ora Otash potrà guadagnarsi il paradiso se espierà i suoi peccati raccontandoli e pentendosi. Magari proprio ad Ellroy (!!). Ed è così che comincia il lungo treno dei ricordi. Un’autentica confessione fatta di sesso sfrenato , ricatti, pestaggi, carriere polverizzate.
Ciak ! Si gira ….
Un pizzicotto è piccolo e fa male. Questo libro idem. Romanzetto di 75 pagine, cattivo, spietato. Un bel calcio nel basso ventre. Peccato che James Ellroy non abbia tagliato almeno 10 pagine di parolacce. E se ne avesse aggiunte almeno altre 50 di approfondimenti, il libro avrebbe avuto un successo assicurato. Ma, da quello che dichiara l’autore, il romanzetto è stato dato alle stampe più per capriccio. Non per fare cassa. Una sorta di omaggio a Fred Otash ( COMUNQUE L’HO PEGATO 10 EURO !!!! 75 PAGINE…. SI VEDE CHE ANCH’IO ERO IN VENA DI CAPRICCI …) . In sostanza non si salva nessuno, in un epoca dove contava soprattutto l’apparenza. Tutto doveva essere candido, anche le star . Invece era ( ed è ancora ) l’esatto contrario . Le perversioni più assurde e bizzarre le puoi trovare anche a Hollywood …
“RICATTO” è un libricino che consiglio ai lettori più curiosi. Agli amanti del cinema ( non guarderete più Burt Lancaster e John Wayne con gli stessi occhi) e a tutti coloro che hanno bisogno di un pizzicotto per svegliarsi. L’importante è pagarlo al massimo 3 o 4 Euro ….

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marlon Opinione inserita da marlon    28 Gennaio, 2015
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LA SCELTA GIUSTA

Boston,1998
Dorchester è il peggior quartiere della città. Forse dell’intero Massachussets. Come nella savana, a Dorchester non c’è spazio per deboli o innocenti. Regnano droga ,alcool, prostituzione, bande multietniche,armi e tutte le nefandezze del genere umano … Benvenuti.
Da qualche giorno i media locali e nazionali bombardano i cittadini con una notizia sconvolgente. Proprio in questo quartiere viene rapita una bambina in casa sua . L’incubo degli incubi. Amanda McReady , 4 anni, portata via dalla sua cameretta in un sabato sera come tanti. In TV gli strazianti appelli della madre mettono in moto una città intera. Le ricerche sono partite. Gli zii della piccola Amanda ingaggiano due investigatori privati. Pat Kenzie e Angie Gennaro. Loro sono gli unici che conoscono Boston e i suoi innumerevoli volti. E saranno proprio loro a scavare tra le tenebre degli animi umani dove nulla è ciò che sembra. Infatti le indagini partiranno con dei dubbi sulla madre della piccola Amanda. Alibi che non regge, dipendenza da droghe e alcool, brutte frequentazioni e bugie …
La coppia di investigatori dovrà superare dure prove. Tutto è a rischio. L’indagine, la loro relazione, la loro vita !!! Pericoli , omertà, depistaggi. NIENTE E’ COME SEMBRA.
E si sa … più giorni passano e più le probabilità …
Torcia e bussola. Questo mi è servito per leggere LA CASA BUIA. La torcia sicuramente per farmi strada nell’oscurità che abita l’essere umano. La bussola perché l’autore ti fa perdere l’orientamento, creando stravolgimenti da maestro. Il tema trattato è sicuramente sconvolgente ( come lo sono alcuni personaggi del libro) ma ribadisco : Niente è come sembra … Romanzo duro e tagliente, a tratti ironico, le pagine scorrono via che è una meraviglia. Rivelazione dopo rivelazione si arriva alla VERITA’ . E i protagonisti ( insieme a noi lettori) si troveranno di fronte ad un bivio. Del resto la vita è fatta di scelte … Sarà la scelta giusta ?
Consigliato agli amanti del thriller \ noir . Assolutamente.

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marlon Opinione inserita da marlon    27 Gennaio, 2015
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NIHIL SUB SOLE NOVUM

Luke Delaney è lo pseudonimo di un ex detective della squadra omicidi di Londra.

Londra ,2014
Daniel Graydon è un ventenne, frequentatore di night club. Il suo è il mestiere più antico del mondo …. Mestiere che gli permette di vivere un’agiata esistenza. Agiata e breve. Infatti Daniel viene brutalmente ucciso all’arma bianca. Il suo corpo viene trovato senza vita nel suo appartamento . Tanto sangue, poche tracce.
Incaricato delle indagini è il detective della omicidi Sean Corrighan con la sua squadra. Leader indiscusso, Corrighan spicca per il suo senso di giustizia e la sua determinazione. Ma , nonostante la sua invidiabile famiglia e la sua vita apparentemente serena, il nostro detective convive con le ombre. Ombre o incubi che sono il risultato di un passato difficile fatto di abusi subiti durante l’infanzia. Cicatrici indelebili nell’anima. Di positivo rimane solo il “ dono “. Il dono di riconoscere il male al primo tocco. Anche le anomalie più impercettibili.
L’impresa di Sean Corrighan sarà riuscire a convincere i suoi superiori che non si tratta del solito omicidio della London by night. Qui c’è la mano di un assassino seriale. Un killer che ha già colpito e lo farà ancora.
I sospetti ricadono su James Hellier, squalo della finanza. Alle dipendenze della famosa Butler & Mason International Finance, Hellier è un uomo sposato con figli. Villa lussuosa, famiglia da Mulino Bianco sono solo la superficie di una vita oscura, anzi tenebrosa …
Sarà lui il colpevole ? Comincia la caccia , ma il ruolo del gatto e del topo non sarà chiaro fino alla fine …
Cold Killing è un thriller dai ritmi sostenuti. Sicuramente il passato in polizia dell’autore è stato fondamentale nel descrivere i metodi d’indagine e i modus operandi di killers e forze dell’ordine… Londra è la città con più telecamere al mondo. La più sorvegliata. Eppure c’è chi si fa beffe degli agenti. Inseguimenti alla JASON BOURNE , atmosfere dark, qualche scopiazzata dal Silenzio degli Innocenti ( il rapporto tra Clarice e Hannibal per intenderci …. Anche il finale puzza di Thomas Harris !!! ), poliziotti tormentati …. Consiglio il libro a chi se ne infischia delle novità e vuole leggere un thriller abbastanza scorrevole . Niente di nuovo sotto il sole ( e tra le nebbie londinesi).
Insomma senza infamia e senza lode.

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marlon Opinione inserita da marlon    26 Gennaio, 2015
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SOGNANDO IL LUPO

MILANO, 1984
Il dottor Meriurgo è un luminare dell’Istituto di Psicologia di Milano. Il mentore , il “padre” di tutto il corpo docenti. Nel nebbioso e freddo gennaio meneghino, Meriurgo viene trovato senza vita nella sua casa. Una casa adibita a studio, un autentico porto di mare … Docenti , amici , studenti, ma soprattutto pazienti….. L’intera abitazione è arredata da innumerevoli opere d’arte. Molte di valore. Nel caos della scena del delitto gli inquirenti scoprono il furto di un’icona ( opera russa del xv sec. Raffigurante S.Michele).
Il professor Trevis, amico e collega di Meriurgo non crede al furto sfociato nel sangue. Qualcosa non torna ed insieme alla sua assistente Denise indaga per conto proprio. Un’indagine parallela che crea non pochi problemi al magistrato titolare dell’inchiesta, il dott. Giurato ….
Trevis capisce che l’assassino va cercato tra gli innumerevoli visitatori dello studio di Meriurgo. Probabilmente tra i pazienti o i suoi stessi colleghi !! Comincia così la caccia al LUPO. Bisogna cercare tra le carte e le registrazioni delle sedute dei pazienti. Un vero e proprio viaggio nella psiche dell’assassino. Una storia cominciata 20 anni prima in un altro luogo . Un’incubo seppellito nel tempo e ora riemerso per una casualità ….
Psicologia, psicanalisi, interpretazione dei sogni . Niente paura il libro è scorrevolissimo nonostante le 480 pagine. Il dottor Mario Mazzanti sa di cosa parla ( è un medico ….) . Un bel giallo vecchio stampo. Le prime 60 pagine potrebbero risultare ostiche, ma le rimanenti 420 bisogna allacciare le cinture! Fino all’ultimo si rimane con il fiato sospeso tanto da dubitare dell’esistenza di un finale! Unica pecca ( parere personale) è non aver approfondito la figura dei sospettati. Relegati al ruolo di comparse o quasi. Lo spazio per farlo c’era … Nonostante ciò mi sono divertito molto grazie anche al ritmo incalzante !
Libro che sicuramente consiglio agli amanti del genere.

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marlon Opinione inserita da marlon    24 Novembre, 2014
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JUST KILLING TIME

New York , 1989
Jack Scott è il comandante del VICAT ( violent criminal apprehension team). Un uomo di sessant’anni , colto, sensibile e determinato. Poliziotto, psicologo e professore. La sua è una vita dedicata alla lotta contro il Male. Tra indagini e convegni combatte e spiega a colleghi, studenti,professori, uomini di scienza come riconoscere e catturare i più feroci predatori. I predatori di umani. I serial killer. Quest’ultimi come gli squali vengono suddivisi in “razze” o meglio categorie. I più feroci, pericolosi e intelligenti sono i “ RECREATIONAL KILLERS”. Paragonabili allo Squalo Bianco, per chi ancora è disposto ad accettare paragoni …. Jack li conosce molto bene. Uno di questi e Zack Dorani. Già catturato vent’anni prima ma sfuggito grazie a cavilli giudiziari ( che novità …).
Bethesda ( Maryland) , 1989
Una donna e le sue figliolette vengono uccise in casa. Nessun segno di effrazione. Nessuna traccia dell’assassino. Contemporaneamente un ragazzino , giocando in un’area dismessa, rinviene ossa umane. Resti che risalgono ad almeno venti o trent’anni prima. Jack, dopo i sopralluoghi , capisce subito che si tratta di qualcosa di grosso. Qualcosa che viene dal passato. Zack Dorani.
In fretta e furia il comandante Scott smuove gli “ alti papaveri” della polizia e crea un team di detectives , dottori e professionisti di ogni settore. Tra loro spicca il detective Frank Rivers. Uomo schivo, coraggioso e pratico. Pluridecorato in vietnam, Rivers non è molto amato dai suoi superiori a causa della sua indipendenza e della sua testa calda…. ( un punto a suo favore !).
Ora che il VICAT si ingrandisce anche i predatori aumentano. Se il Maryland piange la Florida non ride. Infatti nello Stato più a sud cominciano ad avere qualche problema … LA CACCIA E’ APERTA.
Questo romanzo uscì in Italia nel 1993 con il titolo “ Per il gusto di uccidere” . Viene riproposto nel 2014 dalla stessa casa editrice con il titolo “LUI”. Leggendo scopro che l’autore si nasconde dietro uno pseudonimo. Pare che l’identità sia quella di un analista che ha lavorato con i servizi segreti USA e la polizia giudiziaria. Esperto in psicologia criminale ha collaborato a diverse importanti testate in qualità di giornalista investigativo.
Trovata pubblicitaria ? Non si sa. Di sicuro so che Derek Van Arman non ha più scritto un libro ( almeno con questo nome).
Il volume è corposo, oltre 700 pagine. Se nel 1993 questo romanzo è diventato un cult negli USA ( insieme al “ Silenzio degli innocenti” ) nel 2014 potrebbe passare inosservato. Uno dei tanti thriller. Ma la curiosità mi ha spinto a leggerlo complice anche il mistero che avvolge l’autore. Sin dalle prime 50 pagine si capisce che chi ha scritto “LUI” o è un addetto ai lavori o ha conoscenze nelle forze dell’ordine. La storia si dilata molto, anche geograficamente. Si salta da uno stato all’altro degli USA perché le indagini si diramano (per poi congiungersi alla fine). Innumerevoli personaggi peraltro ben descritti. L’autore scava nell’animo di carnefici e vittime. I metodi di indagine sono quelli di vent’anni fa o forse più. Scordatevi CSI e tecnologie avanzate. Spazio alla psicologia, alle indagini old style. Quindi telefonate, viaggi, appostamenti, ricerche, interrogatori e gente che dorme 3 ore a notte !!! Agghiaccianti i pensieri dei killers raccontati in prima persona. La totale assenza di sentimenti , le malsane fantasie, i pensieri più assurdi vengono descritti minuziosamente. Sicuramente l’autore si dilunga un po’ sui personaggi , sulle loro vicissitudini … insomma 200 pagine in più. La suspense è quella che sicuramente ne fa le spese, ma a mente fredda ora apprezzo di più. Gli intermezzi che sembravano in un primo momento troppo descrittivi o noiosi in realtà hanno arricchito il romanzo di contenuti interessanti. Amore, amicizia, un po’ di storia, usi e costumi d’oltreoceano , curiosità e introspezione. Tutto ciò è servito a diluire il Male che impregnava le pagine alla comparsa di questi mostri vuoti che purtroppo brulicano sulla Terra.
Lettura consigliata agli amanti del thriller dotati di pazienza e buona memoria ( tanti i personaggi e altrettanti i luoghi).
Lettura sconsigliata a chi cerca solo suspense e adrenalina pura.

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marlon Opinione inserita da marlon    27 Ottobre, 2014
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POVERI GATTI ....

Dai Pirenei fino a raggiungere il blu Mediterraneo si estende la regione del Roussillon. Gioiello naturalistico posto ai confini con la Catalogna. Montagne color ocra , paesi medievali e natura selvaggia. E’ arrivata l’estate, torrida. Anche giù ,sulla costa , nella caratteristica Perpignan, l’aria di mare non può nulla contro il caldo infernale.
Al commissariato della cittadina francese la monotonia regna sovrana. Solito tran tran per l’ispettore Gilles Sebag. Ci si è messo pure il meteo a rendere odiosa la settimana. Sebag conta le ore e i minuti che lo separano dalla bellissima moglie Claire e dai due figli adolescenti. Si ritiene un uomo fortunato. Pazzo d’amore per la sua famiglia, tanto da rinunciare ad una carriera assicurata.
La pace dura poco. Una giovane turista olandese viene ritrovata morta in spiaggia. Uccisa. Pochi giorni dopo un’altra ragazza olandese scompare misteriosamente. Scompare anche il tassista che la accompagnava (!!!) . Viene ritrovata l’auto …. Una terza turista olandese viene aggredita in strada da uno sconosciuto (Caro Georget , ma che ti hanno fatto di male gli olandesi ?? ).
I media locali e nazionali non parlano d’altro. Incubo serial killer. Come se non bastasse l’ispettore Sebag diventa ben presto il prescelto . Riceverà lettere anonime da parte dell’assassino. Un invito a giocare con lui ….
“ Chi fa cosa e chi acchiappa chi ? Chi è il gatto e chi è il topo qui ? “
I gendarmes brancolano nel buio. Sebag capisce che riuscirà a venirne a capo solo se userà tutto il suo talento . Ma deve rimanere lucido. Difficile, perché da qualche giorno ha il sospetto di essere tradito dalla moglie. Brutti momenti, cattivi presagi. Dovrà lavorare sodo e soffrire in silenzio. Ora che viene chiamato in causa da un killer spietato …..
Esordio dell’autore, considerato l’astro nascente del noir d’oltralpe. Il libro è abbastanza scorrevole. Linguaggio diretto e semplice. L’ambientazione è da sogno, i paesaggi sono descritti con passione. Simpatici i personaggi , ben caratterizzati con le loro debolezze ed insicurezze. Molto spazio dedicato alla tormentata storia d’amore del protagonista. Interessante è l’incontro tra la cultura catalana e quella francese in una terra di confine. Tutto ciò a scapito del piatto forte che un giallo/ noir deve servire in tavola …. Suspense ? Tensione ? Al minimo sindacale . Il cattivo di turno sembra quasi essere un intruso nel romanzo. Passa in secondo piano la parte “gialla” … Che Philippe Georget scriva bene è un dato di fatto. Che abbia le idee chiare nutro qualche dubbio.
D’ESTATE I GATTI SI ANNOIANO ??? ANCH’IO ….
Libro consigliato a chi non ha mai letto libri gialli o noir. Per un inizio soft.
Libro sconsigliato agli amanti del genere …. Per non fare la fine dei gatti …..

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marlon Opinione inserita da marlon    21 Ottobre, 2014
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IF YOU LOVE SOMEBODY .... SET THEM FREE..

“ IL NOIR MI HA STUFATO … NE HO LETTI TROPPI, NE HO SCRITTI TROPPI. IL THRILLER HA UNA FORMA NARRATIVA MOLTO PIU’ POTENTE …… “ . Sandrone Dazieri.
Cremona, 1978
Viene rapito Dante Torre ,6 anni . Nessuna richiesta di riscatto. Scomparso nel nulla. Ormai si pensa al peggio.
Cremona, 1989
Dante Torre fugge dalla sua prigionia. Ormai creduto morto, per 11 anni la sua casa è stata il silos di una fattoria. Il suo aguzzino si faceva chiamare il PADRE. Egli lo ha privato di ogni contatto con l’umanità. Lo ha educato, punito o premiato a seconda dell’ubbidienza del bambino. Torturato nel corpo e nella mente, programmato, ammaestrato. Tutto ciò sempre e solo all’interno del silos! Il principale sospettato , un contadino, muore prima della sua cattura. Ormai adolescente, Dante soffrirà per sempre di una grave forma di claustrofobia e di altri problemi psichici.
Roma, 2014
In uno dei tanti parchi intorno alla Città Eterna viene ritrovato il cadavere di una donna decapitata. Il figlio di 6 anni scomparso. Il marito, in stato di shock, verrà arrestato mentre percorre a piedi una strada trafficata. E’ lui il principale indiziato.
Del caso si occupa Colomba Caselli. Agente di polizia con un curriculum di tutto rispetto, ma con cicatrici (nel fisico e nell’anima) indelebili, acquisite in operazioni assai pericolose …. Colomba capisce subito che il caso del bambino scomparso è anomalo. I conti non tornano. Le verrà affiancato nelle indagini un consulente delle forze dell’ordine. Un uomo alquanto bizzarro. Un uomo che sa trovare anomalie, cogliere i particolari più insignificanti, leggere una scena del crimine e ricavarne le emozioni di vittime e carnefici !!! Il suo nome? Dante Torre.
I due protagonisti avranno ben presto le risposte che cercavano. Risposte che non avrebbero mai voluto avere. Il rapimento del bimbo porta la firma di chi si credeva morto e dimenticato. Una firma lasciata solo per chi sa LEGGERE …. Una firma destinata a Dante. Quella del PADRE !!!
Ma chi è il PADRE ? E soprattutto cos’ha in mente ? Fino alla fine si è presi in giro per poi scoprire una verità complicata …. e sconcertante !!
L’autore abbandona il noir ed esordisce con un ottimo thriller . E che esordio ….
Libro avvincente, a ritmi sostenuti. Più si va avanti e più aumentano le domande. Ma a velocità pazzesche si va verso la quadratura del cerchio. Dazieri, durante il pirotecnico romanzo, trova lo spazio ed il tempo per scavare nell’animo umano. Amore, dolore, debolezze e grandi virtù. Trama ben riuscita e soprattutto ORIGINALE !!!! Vi innamorerete di Dante e Colomba !!!. Non voglio anticipare nulla, ma la verità sarà sconvolgente per i nostri protagonisti !!! Anche per i lettori ?
Lo consiglio agli amanti del genere, senz’ombra di dubbio.

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Avventura
 
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marlon Opinione inserita da marlon    19 Ottobre, 2014
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GUERRA AGLI UMANI

PIANETA TERRA, 7120 a.c.
Una cometa si schianta sul nostro paradiso azzurro e cancella quasi tutto cio’ che si è evoluto in milioni di anni (quasi tutto …).Tempeste apocalittiche, tsunami titanici e glaciazioni. Il pianeta ha cambiato volto.
Polo Sud ,1858
La baleniera Paloverde , capitanata da Bradford Mendez, fa una scoperta inaspettata. Durante la caccia grossa alle balene si imbatte in un relitto incastonato tra i ghiacci perenni. Dopo una perlustrazione ed il ritrovamento del diario di bordo, viene rivelata l’identità della nave fantasma. E’ un veliero di Liverpool, datato 1760 ! L’intero equipaggio inglese è ancora presente sullo scafo. Morto di fame e di stenti. Completamente congelato !! In Inghilterra organizzano il recupero delle salme e di un interessante carico inviando 2 navi. Carico composto da strani e antichi manufatti, ma soprattutto da un teschio di ossidiana …. Non faranno più ritorno …
Colorado, 2001
In una miniera viene scoperta una antica stanza. Interamente ricoperta di strane iscrizioni e contenente un teschio in ossidiana …. L’esperta in antiche scritture Patricia O’Connell indaga sulla sensazionale scoperta. Qualcuno non gradisce tanta curiosità. La O’Connell ed il suo team sono subito attaccati da un gruppo di sicari .
In soccorso degli scienziati arriva Dirk Pitt (protagonista assoluto di molti romanzi dell’autore ). Pitt è membro della N.U.M.A. ( una società oceanografica) ed un ex maggiore dell’aeronautica. Lo accompagna, nelle avventure più incredibili, Al Giordino . Anch’egli membro della N.U.M.A. ed ex militare.
Il QUARTO IMPERO. Chi sono ? Inviano killers addestrati per difendere il loro PROGETTO. Sono potenti, dispongono di denaro, armi, navi, aerei, tecnologia avanzatissima … Sono dappertutto ! E gli Amenes ? Chi era questo popolo misterioso ? Quante cose sono state occultate all’umanità ?
Come tutti i libri di Cussler, Atlantide è un bel romanzo di avventura. L’autore varia tra spunti storici interessanti e situazioni inverosimili. Scorrevole, leggero, mai noioso. Un po’ di mistero e adrenalina quanto basta per evadere e viaggiare insieme ai personaggi del libro ….Non è assolutamente una lettura impegnativa. Si accetta di buon grado qualche esagerazione … fa parte del gioco! Lettura adatta a chi vuole staccare un po’…

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ROMANZI D'AVVENTURA
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marlon Opinione inserita da marlon    14 Ottobre, 2014
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MOMENT ACT

MILANO 2009
Siamo sotto Natale, e in una città cupa Babbo Natale lascia un dono ai milanesi. Tra le acque congelate dell’Idroscalo viene rinvenuta la testa mozzata di una donna. Niente corpo. Niente indizi.
L’ispettore Guido Lopez ( già protagonista di altri romanzi dell’autore) è un uomo cinico, cupo e disincantato. Non accoglie molto bene le festività. Figuriamoci le teste mozzate … Già perché potrebbero essercene altre .
Lopez,con l’aiuto del suo braccio destro, Mario Orfeo, si troverà in un labirinto. Anzi , in una casa degli specchi ! Ogni pista battuta lo porterà alla confusione. Autentici depistaggi creati da menti diaboliche. E’ sicuramente incappato in qualcosa più grande di lui. E mentre i servizi segreti gli propongono di collaborare ,il nostro protagonista dovrà fare i conti anche con i consueti “ insabbiamenti”…..
Niente è come sembra. Anzi tutto è il contrario di tutto. La Menzogna totale. Politica, Media, Servizi segreti, Lopez non crede più a niente. E non ha più niente da perdere …..
Lo stile dell’autore può risultare indigesto, spesso pesante e con molti giri di parole. D’altronde non credo voglia spingersi più di tanto . Sembra quasi che Genna non ami scrivere per tutti ma solo per alcuni. E questa la ritengo una grande pecca. Ma tra le righe manda sempre messaggi sullo stato delle cose. Sulla manipolazione dei media, la corruzione in politica , le trame oscure … le DECAPITAZIONI…..
“ ISIS … OR NOT ISIS … THAT IS THE QUESTION …..” Sicuramente un pugno allo stomaco dell’Occidente in decadenza. Quindi anche al nostro stomaco !! Un noir ? Un giallo? Un thriller complottista ? Una pepata di cozze per colazione ? Di tutto un po’….
In sostanza, per leggere Genna ,ci vuole pazienza e ALKA SELTZER. ( Ma anche per guardare i TG !!!)

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marlon Opinione inserita da marlon    10 Ottobre, 2014
Top 500 Opinionisti  -  

HIC EST DIABOLUS ...

“ C’e’ un posto, in Vaticano, dove non comanda neppure il Papa ….. “ D. Carrisi
Paenitentiaria Apostolica. Il tribunale delle anime. Sono loro i cacciatori del buio. I profiler della Santa Sede, i detective delle tenebre, i detentori del più grande archivio criminale del mondo. Coloro che trattano da secoli i peccati dell’umanità. I più indicibili, i più diabolici.
Markus è un penitenziere. Un prete con un talento innato per le “ anomalie”. Riconosce il Male, lo vede dove gli altri non possono neanche immaginarlo. Non conosce il proprio passato, a causa di un colpo di pistola ricevuto a Praga anni fa. Unico ricordo, una cicatrice sulla tempia. Non conosce neanche i membri del Tribunale, poiché il suo compito è soltanto seguire le istruzioni. Risolvere i casi più “delicati ” …. Unico contatto è Padre Clemente. Il suo mentore, la sua guida. Colui che lo inizia, lo indirizza nel BUIO, gli procura denaro, appartamenti sicuri e conforto.
Tra le mura del Vaticano, in un giardino meraviglioso, viene trovata morta una suora. Fatta a pezzi. HIC EST DIABOLUS …. Sussurrano le consorelle della malcapitata. IL DIAVOLO E’ QUI ….
Inizia così il percorso nell’oscurità di Markus,mentre Roma sprofonda in un incubo. La Città Eterna è terrorizzata da un killer di coppiette. Ci sono anomalie . Non sembra un caso come gli altri. Il MALE è una dimensione. E’ ovunque.
Sandra è una foto rilevatrice della polizia. Vecchia conoscenza di Markus ( Il Tribunale delle anime) , anche lei possiede un dono . Cattura, con le sue foto, le “anomalie” . I due protagonisti scoprono ben presto che la follia omicida del killer segue un disegno ben preciso. Ma la verità ….. la verità è composta da più livelli . Ogni livello è sconcertante e la verità potrebbe non essere accettata.
Chi è il Bambino di sale ? E chi è l’Uomo con la testa di lupo ? Una cosa è certa : “ Se non sarà fermato.. non si fermerà “
Carrisi è una garanzia. Anche in questo romanzo è tanta la carne al fuoco. Trama intricata sapientemente. Pathos ai massimi livelli. E soprattutto originalità. Sicuramente uno dei migliori scrittori thriller in circolazione ( uno dei migliori ….). Consigliato assolutamente agli amanti del genere.

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Non è obbligatorio leggere il precedente " IL TRIBUNALE DELLE ANIME " . ma se lo si fa ...si ha una visione più completa....
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marlon Opinione inserita da marlon    28 Aprile, 2014
Top 500 Opinionisti  -  

ENIGMA

Nelle campagne inglesi di Whitkirk viene trovato morto lo scrittore Cristopher Dawson. Il suo corpo giace sulle rive di un fiume, sotto ad un ponticello. Si è lanciato giù. Probabile suicidio. La tesi non convince il giovane Neil, figlio della vittima ed aspirante scrittore. Il padre non aveva mai dato nessun segnale preoccupante, anzi, lavorava alacremente su più progetti. Neil, curiosando tra i documenti del padre, scopre che il vecchio Cristopher stava compiendo delle ricerche riguardanti un libro scritto nel 1991. BLACK FLOWER. Enigmatico romanzo giallo scritto da un’altrettanto enigmatico (ma ormai defunto) Robert Wiseman.
L’agente Hannah Price si occupa del caso Dawson. Giovane poliziotta è figlia del sergente Colin Price ( anch’egli defunto …), un’autentica leggenda del corpo di polizia. Hannah durante le indagini fa venire a galla, quasi per caso, un passato oscuro del padre. Un passato che potrebbe compromettere il buon nome e l’immagine del grande Colin.
Le strade del sergente Colin Price e dello scrittore Christopher Dawson sono diverse. Ma entrambe si incrociano ed hanno un comune denominatore, BLACK FLOWER. Come Robert Wiseman , anche loro si sono portati nella tomba segreti e misteri tutti da svelare.
Le colpe dei padri ricadranno sui figli ? No, ma i figli si dovranno sobbarcare una caccia al tesoro mai completata e alquanto pericolosa …. Per farlo dovranno leggere e capire Black Flower.
Ma che diavolo è successo nel 1977 ?
“ Questa non è la storia di una bambina che scompare, questa è la storia di una bambina che ritorna …..”
Preparate il filo di Arianna se volete entrare nel labirinto. Steve Mosby crea un enigmatico giallo a tinte fosche e consegna a noi lettori un romanzo nel romanzo. Dove finisce la finzione e dove comincia la realtà ? Non preoccupatevi, è tutto ben orchestrato. I ritmi sono decisamente alti, la curiosità di arrivare alla soluzione cresce di pagina in pagina. L’ambientazione è perfetta ( la provincia inglese si presta ….). L’unico neo è il finale. Forse un po’ forzato. Certe volte la ciliegina sulla torta stona …. ( io non faccio testo, sono troppo esigente per i finali, il parere è personalissimo !). Comunque un bel giallo, tetro e sperimentale, che consiglio sicuramente, soprattutto ai curiosi …

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marlon Opinione inserita da marlon    19 Marzo, 2014
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GIALLO

“ ….. le date sono importanti e anche i rituali, perché conferiscono senso e bellezza agli atti degli uomini e aiutano a fissare nella memoria gli eventi. Io ho i miei rituali. Per esempio, le mie esecuzioni sono sempre ….. “
Cattivo presagio. Un’ombra nera incombe su S. Francisco.
Quella dei Jackson\Martìn è una famiglia insolita e originale. Indiana Jackson, bella da far girar la testa, è una guaritrice “new age” e proprietaria di una clinica olistica. Il suo ex marito, Bob Martìn, è l’ispettore capo della polizia di S. Francisco. Un vero latin lover. Anche lui, come l’ex moglie , non passa inosservato. Amanda Martìn è la loro unica figlia , una ragazzina molto intelligente alle prese con i primi amori , le prime crisi e la curiosità della gioventù. La sue passioni del momento ( passato il periodo dei vampiri …) sono sicuramente i crimini, i delitti insoluti e i serial killer …( Diavolo di una ragazzina !!! )
Indiana è contesa da due uomini affascinanti, entrambi clienti della clinica: Ryan Miller ( ex navy seal, reduce di guerra, una sorta di guerriero spartano ) accompagnato dai suoi incubi e dal suo fedele cane Attila ( un vero portento !!!!). Alan Keller , milionario di mezz’età, viziato e dalle mani bucate. Così bucate da essere vicino alla bancarotta …
Amanda partecipa online ad un gioco di ruolo. IL GIOCO DI RIPPER, ispirato al più famigerato e sinistro degli assassini, JACK THE RIPPER. I partecipanti a questo passatempo sono sparsi in tutto il globo, perlopiù ragazzini “ particolari” …. Le indagini sui crimini del momento sono l’elemento preponderante. Durante le indagini ,ne IL GIOCO DI RIPPER , Amanda è affiancata dal suo migliore amico e collaboratore, Blake Jackson. Blake altri non è che il nonno di Amanda e il padre di Indiana. Un simpatico farmacista, aspirante scrittore e complice della nipote in svariate situazioni. Il nonno perfetto !!!
I protagonisti del gioco indagano sugli efferati omicidi che stanno colpendo la baia di S.Francisco nell’ultimo periodo. Saranno i primi ad accorgersi , a differenza delle forze dell’ordine ( e a differenza di papà Bob … ), che i delitti, così diversi e slegati tra loro, sono in realtà opera di un unico assassino.
Ma se il gioco si trasformasse in dramma ? Non si gioca con il fuoco …
“ .. mia mamma è ancora viva, ma sarà uccisa Venerdì Santo ….” . Il romanzo inizia con questa frase.
Indiana viene rapita. Indiana Martìn, bella, ingenua, buona, con la testa tra le nuvole, alle prese con i suoi amori, sempre pronta ad aiutare il prossimo … La vittima predestinata del LUPO. Un assassino spietato, risoluto, metodico, inarrestabile. Ora non è più un gioco . L’ispettore Martìn, Amanda, nonno Blake, i giocatori online, tutti uniti per ritrovare la giovane e affascinante guaritrice. Il tempo stringe.
Ho letto molti pareri discordanti riguardo IL GIOCO DI RIPPER. I paragoni con le opere precedenti di Isabel Allende sono inevitabili. L’autrice per la prima volta scrive un giallo ( dimenticatevi il THRILLER, è un giallo …). Io faccio parte di quelli che non hanno letto mai niente della Allende, quindi non posso fare paragoni e rimanere deluso,sorpreso o altro. Il romanzo è lungo circa 460 pagine. I personaggi sono molti di più di quelli che ho elencato e descritti con dovizia di particolari. Il ritmo non è serrato e tutto decolla nelle ultime 100 pagine. Un vero peccato perché si arriva ad un finale chiuso in fretta e furia. I primi tre quarti del libro sono dedicati alle vicende familiari, i rapporti di coppia o il rapporto tra genitori e figli. Comunque ritengo il romanzo una lettura piacevole poiché la Allende ha saputo intrattenermi con una capacità narrativa che l’ha resa famosa in tutto il mondo. A tratti è riuscita a strapparmi qualche risata ( impresa ardua … ). Se dovesse scrivere altri gialli o cimentarsi nei thriller io sarò pronto a leggere ancora. Consiglio la lettura a chi NON ha mai letto niente della Allende ( siamo in pochi ) per evitare paragoni o delusioni. Conclusione: un buon romanzo con tinte di giallo ….

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consigliato a chi non ha letto la Allende ....
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marlon Opinione inserita da marlon    17 Marzo, 2014
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DA ALTROVE

“….. E cominciai a vedere le cose in un modo che mi lasciava concepire il mondo senza di me ……”
Da un’altra prospettiva, da ALTROVE …
Susie Salmon ha quattordici anni. Li avrà per sempre quattordici anni. Susie viene stuprata e uccisa da uno dei tanti MOSTRI che popolano il nostro mondo. Un mostro che ha le sembianze di un brav’uomo, semplice, oserei dire insignificante. Poco importano i dettagli dell’omicidio (ben descritti) o l’identità dell’assassino. Il romanzo è raccontato in prima persona da Susie. E’ questo che rende “AMABILI RESTI” originale. Quando qualcuno che conosciamo o amiamo lascia questo mondo, spesso a noi rimangono le domande. Dove si trova ora? Come sta adesso? Cosa c’è di là? Il nulla? Ognuno di noi almeno una volta ci ha pensato ( beh, tranne chi ha la sensibilità di un alligatore). Susie è morta e si trova in una sorta di paradiso. Un paradiso personalizzato. Ora assiste da spettatrice con gioia o tristezza alle vite dei propri familiari ed amici rimasti nel mondo che conosciamo. Un padre alla ricerca della verità. Una sorella che cresce e fa le sue prime esperienze. La mamma, la nonna, le amiche, gli amici e naturalmente LUI. L’ASSASSINO.
L’autrice tratta il tema della perdita e del distacco provando ad immaginare il dopo da una prospettiva insolita. Dall’aldilà. Il dolore della lontananza verrà provato da tutti, sia in cielo che in terra. Un romanzo triste, positivo e pieno di speranza al tempo stesso. Immaginate i defunti sempre vicini a noi, pronti a sentirci, ad osservarci, a scrutare dall’alto il proseguo del nostro cammino. Immaginate una famiglia straziata dal dolore e senso di vuoto. Un’amara realtà che scatena le diverse reazioni di ciascun familiare. Differenti una dall’altra … Solo il tempo riuscirà a cicatrizzare le ferite e a ricucire gli strappi …. E solo il tempo dimostrerà che di eterno c’è solo l’amore. IL FILO CONDUTTORE DI TUTTO IL ROMANZO.
“AMABILI RESTI” è scritto in modo semplice, delicato, a tratti commovente. Spietato, mieloso, irreale? Di tutto un po’. La prima parte è più intensa della seconda. L’inizio è il dramma. Poi accurate descrizioni dell’ambiente familiare e tanti flashback durante la narrazione della giovane protagonista. Sicuramente tutto ciò stride se comparato alle notizie che ci vengono sbattute in faccia ogni giorno dai media. Soprattutto per quanto riguarda la piaga infernale del femminicidio. Certo, è solo un originale romanzo. Ma per una volta mi piace intravedere una fioca luce di speranza. Avere una chiave di lettura alternativa e sperare in un ordine sconosciuto delle cose. Un disegno più grande di noi. Altrimenti cosa rimane? La REALTA’ APPUNTO …
Libro adatto anche a chi ha smesso di sperare (ma che non ha smesso di pensare).

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marlon Opinione inserita da marlon    04 Marzo, 2014
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NERO ASSOLUTO

Il romanzo è tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto a Los Angeles nel 1947. Il famoso omicidio della DALIA NERA. Il caso è tuttora irrisolto.
Lee e Dwight sono due giovani poliziotti di Los Angeles. Amici per la pelle, entrambi hanno un recente passato nel pugilato. Ormai famosi in tutta la città per le loro gesta, vengono usati anche dalla politica locale per la loro “ mediaticità “. Giovani , belli, atletici, e soprattutto dalla parte dei buoni …. Ma l’amicizia tra i due è sincera nonostante siano innamorati della stessa donna, Kay.
Elizabeth Short è una ragazza di provincia con un sogno. Riuscire ad entrare nel mondo del cinema. Hollywood …. Come molte ventenni rimane ammaliata dalle luci ingannevoli del successo . Attrici, attricette, starlette, ( veline … ) tutto fa brodo. Pur di trovare un varco ed entrare nel mondo fatato, Elizabeth comincia a frequentare locali equivoci , persone equivoche, set equivoci. Verrà trovata senza vita in un terreno incolto alla periferia della città. Il suo corpo è in uno stato orribile e bizzarro al tempo stesso. Le forze dell’ordine non avevano mai visto niente di simile. Anche una città come Los Angeles rimane scossa. Non è uno dei tanti fatti di cronaca che abituano gli assuefatti cittadini di grandi metropoli. Questo caso è SPECIALE … Lo capisce la gente, lo capiscono i media, lo capiscono le forze dell’ordine.
Dwight e Lee si butteranno a capofitto nel caso più inquietante della storia californiana. Il confine tra buoni e cattivi è molto labile in una L.A. degli anni quaranta, una L.A. corrotta , perversa. E tutto ciò è l’anticamera del prodotto finale. Un omicidio brutale e di un’inaudita crudeltà. I nostri protagonisti rischieranno di perdersi nel labirinto di menzogne e malvagità. Risolvere il caso diventerà un’ OSSESSIONE.
L’autore crea un romanzo ed un finale ad un fatto realmente accaduto. Un noir scritto magistralmente. Tanti personaggi( molti estremi) in un’atmosfera cupa e ricca di suspense. La fedele ricostruzione della città negli anni quaranta fa da cornice ad una storia crudele. Una storia scritta con stile tagliente, ironico e coinvolgente !!! Il nero vi accompagnerà dall’inizio alla fine , quindi munitevi di una buona torcia e immergetevi nell’oscurità ( UMANA).
Lettura consigliata agli amanti del genere.
Purtroppo Elizabeth Short è realmente esistita, così come il suo omicidio dai dettagli raccapriccianti. Non è mai stato trovato il colpevole e la lista dei sospettati è lunghissima.

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NOIR
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marlon Opinione inserita da marlon    19 Febbraio, 2014
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LE STELLE

Cinisi (PA) 1963
Giuseppe Impastato è un ragazzino sveglio e sensibile. Cresce in una famiglia appartenente alla mafia. Suo padre è mafioso, lo zio è il vecchio boss incontrastato della zona, Cesare Manzella. Giuseppe ha 15 anni quando lo zio Cesare viene spodestato da un giovane emergente di Cosa Nostra . Questo giovane rampante altri non è che il famigerato Gaetano Badalamenti , futuro boss e vecchio amico della famiglia Impastato … Lo zio Cesare abdicherà dal trono saltando per aria in un’automobile imbottita di tritolo . Giuseppe capisce subito che la realtà che lo circonda non solo è sbagliata, ma anche una forma di schiavitù. Schiavi della PAURA. La paura che diventa complicità . L’autobomba diventa uno schiaffo che lo sveglia e soprattutto lo fa PENSARE …
L’incontro con il pittore e comunista del paese, Stefano Venuti, cambierà per sempre la vita di Giuseppe . I due entrano in sintonia, un’intesa come tra padre e figlio. Il pittore farà capire al giovane che un altro mondo è possibile. Che le ingiustizie vanno combattute, col dialogo, senza PAURA. La gente deve essere informata, incoraggiata e aiutata. Giuseppe Impastato incomincia ad interessarsi alla politica. Lo scontro con il padre è inevitabile, viene subito cacciato di casa e ripudiato. Con discrezione la madre ed il fratello mantengono i contatti con questo ragazzo dall’incredibile tenacia.
Negli anni Giuseppe sarà coinvolto in prima persona nelle lotte politiche e nelle manifestazioni. Affiancherà i contadini, espropriati delle loro terre, durante le proteste contro la costruzione dell’aeroporto di Palermo. Il suo impegno politico, i suoi ideali, la sua voglia di cambiare coinvolgerà molti giovani della sua età. Fonderà un giornalino politico e una radio, RADIO AUT . Il canale radio darà voce alla “ disobbedienza”, agli ideali, ai sogni, alle idee. Ma anche alla denuncia ed alla satira ….
Giuseppe Impastato verrà ucciso nel 1978 all’età di 30 anni .
Un ragazzo ed un gruppo di amici che hanno avuto il coraggio di alzare la testa. Marco Tullio Giordana ci racconta la vera storia di un eroe , la dimostrazione che anche nel deserto più secco possono crescere i fiori più belli. Non voglio pensare al ’68 come ad una illusione . Mi infastidisce pensare alla generazione dell’epoca illusa di poter cambiare il mondo. Mi piace pensare che la nostra triste storia sia costellata di tanti esempi da seguire . Come le stelle più brillanti nel cielo più nero. Scusate il paragone troppo poetico, ma efficace se si pensa all’immensità del nero ed al numero di stelle … Si tratta di guardare il bicchiere. Mezzo pieno o mezzo vuoto ? Tanto buio ? Tante stelle !!! E allora ben vengano queste persone SPECIALI come GIUSEPPE IMPASTATO. Questi eroi che ci ricordano di non avere paura, che non bisogna mai smettere di sognare, di credere, di vivere. Ovunque. Sicilia, Kiev, o Timbuctù …. E’ per tutti.

Da leggere. Non ho dubbi.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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marlon Opinione inserita da marlon    12 Febbraio, 2014
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IL BIANCO E IL NERO

Central City , Texas. Anni ‘50
Settant’anni prima qui era il far west. Non è cambiato molto. Invece di cavalli e diligenze ora ci sono automobili e pick up. Lou Ford è il vice sceriffo della contea e del minuscolo paese di Central City. Suo padre era il solo ed unico dottore del paese. Lou ha trent’anni ed è una persona gentile ed affabile. Gran bravo ragazzo. Lo sceriffo Bob, suo superiore, lo conosce da quando è nato. Quando tira una brutta aria Lou viene sempre inviato per sedare risse, per parlare con la gente, per risolvere con le buone le situazioni più ingarbugliate. Cappello in testa e sigaro in bocca. “ SISSIGNORE … SISSIGNORA .. BUON GIORNO … BUON GIORNO SIGNORA .. “ .
In una comunità così piccola si ha l’illusione di conoscersi tutti, anche intimamente. Già, l’illusione …
Lou ha un lato oscuro. Lou è una persona malata. Quest’ombra nera si manifesta sin dall’infanzia. La gente non lo sa. Tutti hanno scheletri nell’armadio ma il nostro vice sceriffo porta il seme del male dentro di se . Qui la gente per bene, gli onesti cittadini non riescono a vedere il vero volto di questo gentile giovanotto. Qui il diavolo ha la divisa e si muove indisturbato nel paese. Gioca al gatto col topo.
La vera natura di Lou riemerge dall’abisso quando in paese compare Joyce Lakeland . Una affascinante ragazza che si prostituisce in casa propria. Tanti clienti, anche illustri, ma la comunità non vede di buon occhio la cosa … Tanto da indurre lo sceriffo Bob ad inviare il nostro giovane vice e convincere la prostituta a levare le tende … Sarà l’inizio della fine …..
L’autore, Jim Thompson, è stato un precursore. Questo libro è stato pubblicato negli anni cinquanta. Il genere noir , la doppiezza del protagonista, la sua appartenenza alle forze del bene, il Male in una piccola comunità. Non si era pronti per questo genere. Lo stile ironico è una serie di rasoiate. Ma è realtà e disincanto. I cambi di marcia repentini, le trasformazioni del protagonista ( un gran bravo ragazzo …. ). I lettori vengono ingannati e agghiacciati dalla reale natura di Lou e naturalmente dalla bravura dello scrittore. Infatti i libri di Thompson verranno apprezzati molti anni dopo. Ma gli artisti e le persone di talento si riconoscono tra loro ….. Stanley Kubrick rimase colpito dal talento di Jim Thompson …
Lettura consigliata agli amanti del genere. Non ho dubbi.

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marlon Opinione inserita da marlon    09 Febbraio, 2014
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CIRQUE DU SOLEIL

Dave Gurney è un ex detective della squadra omicidi di New York. Dopo 25 anni di onorata carriera, dedita alla cattura di serial killer, Dave si è ritirato nelle campagne della contea di Peony con la moglie Madeleine. Il loro è un matrimonio quasi alla deriva, complice la perdita di uno dei loro figli. Il “tran tran” quotidiano viene interrotto da una richiesta di aiuto. Mark Mellery, vecchio compagno di college , è minacciato da uno sconosciuto. Lettere minatorie e strane filastrocche fanno di Mark un uomo in balìa del terrore. Dave, inizialmente titubante, si convince della pericolosità della situazione con l’evolversi delle minacce.
Le lettere dimostrano che lo stalker conosce bene la sua vittima, tanto da indurla a pensare ad un numero ed indovinarlo. Un mentalista? No, un serial killer. Alle lettere seguiranno telefonate minacciose e tutto si concluderà con l’omicidio. Infatti Mark verrà ucciso e sarà solo il primo …. Altre persone, sparse in vari stati americani, perderanno la vita con le stesse modalità. Apparentemente le vittime non si conoscevano e svolgevano le professioni più disparate.
Ora Dave non sa, ma immagina, con chi ha a che fare … La caccia ha inizio. Ma chi è il cacciatore? E chi la preda?
Sinceramente mi aspettavo molto di più. Il libro ha avuto molto successo secondo la stampa e allora penso di essere uno dei pochi lettori delusi. Naturalmente il mio è un giudizio personalissimo …. Il romanzo non mantiene le promesse. Totale assenza di pathos e adrenalina. Esattamente metà libro è dedicato alla crisi coniugale del protagonista, alla campagna incantevole ed alle lettere minatorie. Alla seconda metà del libro la storia comincia a muoversi, ma con passi da pachiderma in pensione. Il modus operandi dell’assassino di turno è una totale forzatura. I contorsionisti del CIRQUE DU SOLEIL impallidiscono davanti all’enigmista … Insomma di thriller neanche l’ombra. Di azione nessuna traccia. Un giallo sbiadito e sonnecchiante . Ho rimpianto il Tenente Colombo. Lettura consigliata a persone veramente pazienti.

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marlon Opinione inserita da marlon    03 Febbraio, 2014
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IL MONDO E' FAR WEST (?)

Texas, 2005
Llewelyn Moss è un operaio e reduce dal Vietnam. Nel tempo libero caccia antilopi nell’aspro deserto texano, al confine con il Messico. In fondo, se sei texano, sei anche un cow boy … E proprio in una di queste solitarie battute di caccia Llewelyn comincerà la sua odissea . Infatti il protagonista si imbatte in una carneficina. Ci sono Jeep e cadaveri di messicani sparsi sulla terra arida. Un carico di droga e una borsa di cuoio. Uno scambio finito male, molto male.
La borsa contiene venti chili di carta. Denaro che scotta. Venti chili che cambiano l’esistenza di molte persone. La tentazione è grande e Llewelyn non tarda a cascare nel vuoto … Consapevole della sciocchezza arraffa la borsa, torna a casa e avverte la moglie.” SE NON TORNO DI’ A MIA MADRE CHE LE VOGLIO BENE – LLEWELYN, TUA MADRE E’ MORTA ! – ALLORA GLIELO DICO IO … _”
Deve far passare la tempesta e mettersi al sicuro. Presto qualcuno reclamerà qualcosa.
Anton Chigurh è glaciale, senz’anima, psicopatico. E’ nato per uccidere. Il suo mestiere è uccidere. Lo fa bene e con una personalissima morale. L’attrezzo di lavoro che usa è una strana pistola ad aria compressa. Quella usata per uccidere il bestiame ( chissà, forse c’è della logica …). Negli ambienti malavitosi tutti hanno paura di Anton. E’ il portatore di morte. Nessuno ha scampo se finisce nella sua lista. Llewelyn è nella lista. La fuga e la scia di sangue ha inizio …
L’ anziano sceriffo Bell dovrà rincorrere il killer e la sua vittima, seguendo un percorso disseminato di morti e follia. Tom Bell fa parte di una generazione ormai quasi estinta. Le sue amare riflessioni attraversano il libro e ci dimostrano come il mondo sia cambiato repentinamente. La sua è la voce della coscienza. Una voce che va ascoltata sempre. Ormai lo sceriffo capisce di essere fuori posto, in un mondo amorale,spietato, crudo. L’imbarbarimento e il decadimento dell’uomo sembra inesorabile.
Libro molto interessante. Western del terzo millennio. Il Texas è uno dei posti ideali per ambientare un romanzo spietato come questo. L’autore non risparmia autentiche frustate per noi lettori. I dialoghi secchi, diretti, sono lo stile preponderante. Il messaggio è fin troppo chiaro. E’ TUTTO SBAGLIATO. IL MONDO VA A ROTOLI, L’ESSERE UMANO PURE.
Libro sicuramente da leggere ! Personalmente sono d’accordo con Cormac McCarthy riguardo al nostro stato attuale. Sono solo un po’ più ottimista. Bisogna avere fiducia nell’essere umano. Altrimenti saremo tutti complici del tracollo …


“ Penso che quando non si dice più GRAZIE e PER FAVORE la fine è vicina …” Sceriffo Bell.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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marlon Opinione inserita da marlon    29 Gennaio, 2014
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AVEVO UNA CASETTA PICCOLINA IN CANADA' ....

Milano,2004
Il commissario Guido Lopez è un uomo cinico, senz’anima. In passato faceva uso di droghe e non aveva una condotta esemplare … In una città come questa devi avere agganci di ogni genere. Rimanere contaminati è inevitabile. Comunque, dopo anni di servizio( e “servizi” ) dedicati ad ogni tipo di nefandezza,il commissario sembra aver trovato un po’ di pace.
Ad una manciata di chilometri dal centro della città, Guido Lopez gioca a tennis con uno sconosciuto, tale Luca Savioli. Già perchè il suo collega, l’ispettore Calimani non si è presentato. La loro partita verrà interrotta …
Un boato scuote Milano. Un rombo apocalittico. E’ esploso il Palazzo di Giustizia. E’ saltato per aria !! Il botto echeggia fino alle periferie più estreme. Un titanico cratere sostituisce lo storico tribunale. I palazzi circostanti sono crollati come castelli di sabbia. Migliaia di morti,migliaia di feriti, un ecatombe. I più fortunati e distanti dall’inferno sono in ginocchio. Chi piange, chi grida, gente in stato di shock. Persone affacciate alle finestre rotte. Vetrine in frantumi in un raggio di centinaia di metri. Una coltre di polvere marmorea ricopre la città … una nevicata tossica.
I media sono impazziti. E’ caccia alla verità, alla notizia. Nel caos più totale viene costituita un’UNITA’ Di CRISI . Il commissario Guido Lopez ne fa parte. Le pressioni politiche sono scomposte ed irritanti. La paura regna sovrana … Si batte la pista” islamica”. L’Europa avrà il suo “ 11 settembre” .
Loro lo sanno. I Servizi segreti italiani, europei , Fbi, Cia, l’esercito … Loro sanno che la vera bomba non è ancora esplosa. La vera bomba era il contenuto del Palazzo di Giustizia. LO SCHEDARIO. Il mostro nero che contiene lo schifo. I segreti più nascosti di un paese “bizzarro”. I documenti del caso Moro, Piazza Fontana, Mattei, strani e famosi omicidi, SISDE e fondi neri, tangentopoli, e chi più ne ha più ne metta ….
Nella lista dei dispersi compare il nome del “tennista sconosciuto”, Luca Savioli. Com’è possibile ? Nelle indagini affiora il nome della GRANDE MADRE ROSSA. Cosa si nasconde dietro questo nome ? Riaffiorano dal passato figure sinistre ….
Ha impiegato dieci anni GRANDE MADRE ROSSA per portare a termine il progetto, ma forse è solo l’inizio ….
“ …. Carri armati in piazza Duomo: da quanto non accadeva ? Mussolini, probabilmente, la lotta di Liberazione, quei giorni lì .. “
Spy story ? Thriller ? Noir ? Non si può catalogare Giuseppe Genna. Come al solito l’autore sembra divertirsi nel dare pugni nello stomaco ai lettori. Tensione e senso della disfatta. Frasi secche e sferzanti. Autentiche frustate. Lettori e protagonisti del romanzo saranno spettatori del collasso. Genna dimostra ancora una volta di essere un grande scrittore. Magari di nicchia, a tratti pesante. Cinico,pessimista ( o realista). Ma come scrive !! Stile unico.
Consigliato agli amanti del genere ….( Ma quale genere ?)

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marlon Opinione inserita da marlon    27 Gennaio, 2014
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L'ERA GLACIALE

Copenaghen 1992
Smilla Qaaviqaaq Jaspersen è una ragazza indipendente e poco socievole. Suo padre è un noto e ricco medico danese. Sua madre, morta anni prima , era eschimese di tribù Inuit. Smilla è un tipo solitario e vive in un condominio anonimo, occupato da gente anonima. Nel gelo più totale ( meteorologico e umano), la protagonista rimane sconvolta dalla morte di Esajas, un bambino groenlandese, figlio della sua vicina di casa Juliane (vedova ed alcolista).
Il piccolo Esajas era l’unico ad aver fatto breccia nel cuore di ghiaccio di Smilla. Tra loro era nato un legame di affetto profondo. Ma quando la polizia rinviene il corpo del bimbo, precipitato dal tetto innevato del loro condominio, la ragazza vede il mondo crollarle addosso. La polizia locale liquida il caso come incidente. Secondo le indagini, Esajas stava giocando sul tetto ed è caduto .. Ma nelle vene di Smilla scorre sangue Inuit. Chi meglio di lei sa leggere la neve? Le impronte, il loro linguaggio, il loro significato … Ebbene, le tracce parlano chiaro. Il bimbo stava scappando da qualcuno, senza sosta, di corsa, precipitando nel vuoto …
Una volta spiegata agli investigatori la propria versione (o lettura) dei fatti, Smilla si trova a dover affrontare l’omertà, l’ostracismo e le minacce da parte delle autorità. Il caso viene archiviato come incidente. La posta in palio è troppo alta. La vita di un bambino non vale certo quello che sovente si cela dietro alcuni drammi quotidiani. “Interessi superiori” . Ma la protagonista ha un carattere d’acciaio e nulla potrà fermarla nella ricerca della verità .
Peter Hoeg dà un nuovo significato ai colori … In questo romanzo domina il bianco. Il colore perfetto, della neve, del ghiaccio. Qui fa freddo, molta gente è sola, emarginata, depressa. Ma è tutto così ordinato, pulito … Regna la solitudine ma va bene così. E’ l’ordine stabilito. Domina il ghiaccio e il freddo, fuori e dentro di noi.
Sicuramente il giallo è interessante. Il ritmo è decisamente lento. L’autore tratta ( un po’ superficialmente) diverse tematiche quali l’ecologia, la scienza, il sociale. Dedica molto spazio alla descrizione degli ambienti (forse troppo) a scapito del romanzo. Ci sono tanti flashback, a volte irritanti. Fa un po’ di luce nel misterioso mondo degli eschimesi ed il loro rapporto con l’Artide. Lancia l’ennesimo allarme all’umanità intera riguardo questa corsa scellerata verso il baratro intrapresa dai nostri governanti. Il profitto e l’avidità stanno spolpando il pianeta, i loro abitanti e le loro anime … Nell’era della comunicazione non riusciamo a comunicare … Siamo soli tra i ghiacci.
Nel complesso la trama è abbastanza originale. Peccato per la mancanza di brio. Personalmente ritengo che l’autore doveva dare più uniformità al racconto. Un po’ di confusione, troppa carne al fuoco e qualche sbadiglio di troppo fanno de “ Il senso di Smilla per la neve” un romanzo incompleto ..
Consigliato a persone pazienti …

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marlon Opinione inserita da marlon    18 Gennaio, 2014
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MONDO SINTETICO

Oslo 2008
Roger Brown è potente. E’ lui che decide chi siederà nella stanza dei bottoni. Le multinazionali si avvalgono delle sue straordinarie capacità per accaparrarsi i migliori manager in circolazione. Roger Brown è un cacciatore di teste. I candidati che vengono selezionati dovranno subire un “ interrogatorio” da parte del protagonista. La loro vita privata, le loro abitudini … nulla deve essere tralasciato. Una sorta di raggi x . L’obiettivo è quello di carpire informazioni ed eventualmente segreti. Come ad esempio se un candidato possiede opere d’arte di valore nella propria casa. E già … perché Roger per arrotondare, come secondo lavoro, è un ladro di opere d’arte. Un ladro che si intrufola nelle case delle persone, dopo aver studiato il “colpo” nei minimi particolari.
Roger conduce una vita più che agiata. Una casa bellissima, una moglie bellissima , abiti firmati ecc.. ma tenere in piedi questa "Disneyland" costa tanto. Infatti per un uomo alto un metro e sessantotto, nel paese dei vichinghi, dove le più alte cariche superano il metro e novanta e dove l’altezza è anche sinonimo di bellezza, portamento, intelligenza non è facile farsi strada. A meno che non ci sia tanto denaro da mettere sul piatto. Un metro e novanta di moglie bisogna saperla tenere ( visione del protagonista …).
Ed è in questo mondo materiale, fatto di apparenze, di facciata, di REPUTAZIONE, di bugie che fa la sua comparsa Clas Greve. Il candidato ideale. Un curriculum di tutto rispetto e soprattutto proprietario di un quadro dal valore assoluto. “ La caccia al cinghiale” di RUBENS !!! Peccato che Clas sia anche un uomo dal passato oscuro. E questa oscurità trascinerà Roger in un incubo dove nulla è ciò che sembra e lo trasformerà da cacciatore a preda.
Non avendo mai letto niente dell’autore non posso fare paragoni con i suoi precedenti romanzi . A mio giudizio è un buonissimo noir. La trama è interessante ed originale. Leggendo altre recensioni mi è parso di capire che oltre ad avere talento, Jo Nesbo non ti annoia mai. E me lo ha dimostrato in questo romanzo rocambolesco, ricco di colpi di scena e di originalità. Nesbo ci spiega come un’odissea costellata di guai può anche essere una soluzione per comprendere la propria esistenza. E magari apportare delle modifiche … Nel caso specifico Roger, il protagonista, è un ometto furbo,intelligente, avido e calcolatore. In un mondo sintetico e falso .Il suo mondo…. Ne vedrà di tutti i colori !!!

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marlon Opinione inserita da marlon    08 Gennaio, 2014
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LA CASA DEGLI SPECCHI

La degenerazione ha inizio ….
Vermicino ( Roma) 1981
Alfredo ( “Alfredino”) Rampi è un bambino di 6 anni . Da ore è rimasto intrappolato in un pozzo artesiano a 35 metri di profondità. L’Italia intera rimane con il fiato sospeso. Le ore diventano 18 e i metri di profondità 65 …. Per la prima volta la RAI trasmette in diretta un fatto di cronaca con una maratona non stop. Il Presidente della Repubblica Pertini si reca sul posto. Gli Italiani passano la notte in bianco incollati ai teleschermi . Le comunicazioni tra Alfredino e la superficie sono commoventi. Tra le lacrime il bimbo invoca anche lo zio Ivo. Nella confusione nessuno si accorge che non esiste nessun zio Ivo. Uno dei tanti misteri che non verranno mai spiegati al “popolo” … Alfredino morirà e con lui finirà un’epoca ….
Sono cominciati i FAVOLOSI anni ’80. Benvenuti a Disneyland. L’Italia è campione del mondo. Si comincia con lo scandalo P2, poi la comparsa di B e la costruzione di Milano 3. Il belpaese conoscerà lo spettacolo, la pubblicità, la ricchezza, le luci della notte, le coca, la Milano da bere, la corruzione, l’arrivismo, il consumismo, le prime televendite …. L’Italia ha cambiato pelle … Ma non preoccupatevi. Il tempo di divertirci ed ecco comparire i simpatici anni ’90 ….. E’ arrivato il periodo della muta. Il nostro(?) Paese come un serpente cambia ancora pelle ? No problem. La droga, le notti brave, Craxi e Moana, Tangentopoli, Colpi di Spugna, pentole scoperchiate,corruzione, morti eccellenti, servizi segreti, vip in carcere, e chi più ne ha più ne metta. Non ci facciamo mancare niente. In queste 760 pagine vedremo come le vite di Monica, Paola e dell’autore stesso percorrono questi periodi storici. Ognuno con la propria storia, i propri fantasmi …
Più che un romanzo. DIES IRAE è un opera imponente,un viaggio allucinante. Una serie di pugni nello stomaco per destare chi ancora sta dormendo. Lo schifo totale, la caduta, l’imbarbarimento di un paese bellissimo. Casualità o Pianificazione ? Cosa si muove dietro le quinte ? CHE COSA STA ARRIVANDO ??? Lettura non facile ma consigliata. Ogni pagina è densa di informazioni. L’autore fa luce dove non vorremmo mai guardare. E quando la verità diventa insopportabile Genna ci comunica tra le righe … Comunque, da che mondo è mondo, le medicine non hanno mai un buon sapore.
P.S. per farci prendere qualche boccata d’ossigeno,l’autore, di tanto in tanto, interrompe il romanzo con brani di un racconto di fantascienza. Il suo romanzo segreto. La storia dell’umanità, la colonizzazione del sistema solare, l’EVOLUZIONE FINALE a cui nulla e nessuno possono opporsi. Una chiaro messaggio a chi si muove nell’ombra e trama senza rendersi conto della propria inutilità dinnanzi all’eternità … ed al futuro …. Non c’è complotto che tenga.

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marlon Opinione inserita da marlon    02 Gennaio, 2014
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.....AS A FINE ART ......

Londra 1811
In una decina di giorni vengono compiute due stragi efferate ed inspiegabili. In una bottega e in un pub vengono sterminate due famiglie. Non vengono risparmiati neanche i figli più piccoli. L’assassino usa solo armi “ bianche”. Un fulmine a ciel sereno che fa piombare tutta l’Inghilterra nel terrore. Questi fatti sono ancora oggi ricordati come le stragi di RATCLIFFE HIGHWAY. Il presunto colpevole, tale John Williams, si suiciderà in carcere prima del processo. Rimane il mistero. Giustizia è stata fatta ? Capro espiatorio ? ( Tutto ciò è realmente accaduto 203 anni fa. Ma parliamo di serial killer ? Mancano ancora 77 anni alla comparsa di Jack lo Squartatore ….)
Lo scrittore Thomas De Quincey ( famoso o famigerato in tutta Inghilterra ) è dipendente dall’oppio. Dipendenza nata dall’assunzione di laudano a scopo terapeutico in dosi massicce. Il suo nome è associato alle droghe grazie anche al successo del suo libro autobiografico “ Confessioni di un mangiatore d’oppio” . Libro shock per l’epoca Vittoriana così austera, così ipocrita … ( Inghilterra, oppio, Compagnia delle Indie, Reali Inglesi, guerre, morti, interessi economici. E’ cambiato qualcosa ? ) . De Quncey è un uomo intelligentissimo otre ad essere colto. Ha una marcia in più rispetto all’epoca in cui vive. Ed è per questo che sarà un precursore ….
I delitti di Ratcliffe Highway ispireranno un altro dei suoi libri maledetti. Infatti l’Inghilterra rimarrà indignata ( e affascinata … ipocrita … ) da “ L’assassinio come una delle belle arti “. Un saggio dedicato agli omicidi, ad analisi e riflessioni degne di un odierno profiler , ma in stile british … sarà il primo libro true crime della storia.
Londra 1854
43 anni dopo vengono compiute due stragi. Due copie esatte di Ratcliffe Highway. Stesse armi, stessa dinamica, stessa spietatezza. L’assassino non si ferma davanti a nessuno, neanche ai bambini. Da Edimburgo torna dopo anni di assenza l’ormai settantenne Thomas De Quincey. Pieno di debiti è costretto a viaggiare con sua figlia per promuovere libri e cercare di tirare avanti. Ma la sua comparsa nella capitale è sospetta per la polizia e per Lord Palmerston …. Lo scrittore “ maledetto” è il sospettato numero uno.
Un bel thriller storico. L’autore attinge a piene mani ad archivi e documenti originali per ricreare l’atmosfera dell’epoca ( Morell ha fatto un ottimo lavoro come Lindsay Faye ne “IL DIO DI GOTHAM”). Ricostruzioni fedeli di usi e costumi di una Londra che non c’è più. Qualche chicca ( i servizi segreti e i fomentatori di Lord Palmerston mi hanno ricordato l’oscurità dietro le quinte de “ IL CIMITERO DI PRAGA “). Il personaggio di Emily, figlia del protagonista, è inventato ma davvero portentoso.Si viaggia nella nebbia tra marinai polacchi, prostitute,ladri, ubriaconi,colera,sifilide, cloache a cielo aperto, strade di fango, maiali allo stato brado, lussuose carrozze, fuliggine, povertà estrema, ricchezza. Non solo. Viene spiegato in parte il traffico d’oppio , le esperienze dell’esercito inglese in estremo oriente, e lo shock dei soldati al rientro in patria ( niente di nuovo, vero ?) . Ma tra le righe l’autore ci fa intendere come il seme del male si insinua in alcune persone indipendentemente dalle esperienze negative. Il nero è nero . Il bianco è bianco. La vita è fatta di scelte. Anche nella sventura puoi scegliere il bianco o il nero …..
P.S. come ha fatto un’isoletta quasi invisibile sul mappamondo a conquistare quasi tutto il globo ? Non ne ho la più pallida idea ….(?)

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marlon Opinione inserita da marlon    17 Dicembre, 2013
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L' INIZIAZIONE

Kuala Lumpur ( Malesia ) 2004
Jacques Reverdi è un famoso ex campione francese di immersioni in apnea a livello mondiale. Dalla fine degli anni ’70 agli inizi degli anni ’80 i media raccontavano le sue imprese nei mari di tutto il globo. Finita la carriera si ritira in estremo oriente. Malesia, Cambogia, Thailandia sono i paesi visitati da Jacques. Luoghi incantevoli dove fare l’istruttore di immersioni può considerarsi un sogno per molti. Ma non è tutt’oro quello che luccica …. Infatti il protagonista viene indagato e incarcerato nel 1997, in Cambogia, per l’omicidio di una turista tedesca. Le accuse caddero ma anni dopo, nel 2003, Jacques viene trovato in una capanna in Malesia con un altro cadavere. Un’altra donna. Le porte del carcere malese si spalancano per accogliere un serial killer.
Parigi
Marc Dupeyrat è un giornalista di cronaca nera. Ossessionato dal crimine e dai criminali, Marc è un uomo dal passato misterioso. Due sono i traumi che accompagnano il giornalista nella sua febbrile ricerca delle tenebre. Il primo trauma è il suicidio del suo migliore amico, un giovane musicista. Il secondo è l’omicidio, mai risolto, della sua fidanzata durante una vacanza in Sicilia. In entrambe le occasioni, Marc cadde in coma per molti giorni … Ora si presenta un’occasione per avvicinare e studiare il male da vicino. Nel sud est asiatico hanno arrestato un serial killer francese. Un famoso ex sportivo. Per riuscire ad intervistarlo Marc dovrà fingere di essere una donna, una studentessa di psicologia ed instaurare un rapporto epistolare. L’assassino si rifiuta di parlare con chiunque. Ma non sa resistere alle attenzioni delle donne. Soprattutto ora che è rinchiuso in una cella infernale di Kuala Lumpur !
Per Marc sarà una discesa nel buio. Un viaggio nella mente dell’assassino,un autentico percorso iniziatico. Dove lo porterà questo viaggio ? Il percorso è segnato da una linea nera ….
Un thriller interessante. Scritto molto bene da questo autore che fa dell’originalità il suo marchio di fabbrica. I suoi romanzi sono sempre un po’ insoliti. “ La Linea Nera “ non eccelle in dinamismo. I ritmi non sono alti, ma trattandosi di un thriller abbastanza cerebrale me ne sono fatto una ragione e mi sono fumato più di 500 pagine con qualche intoppo dovuto a qualche sbadiglio di troppo … diciamo che 300 pagine sarebbero state più che sufficienti . Sicuramente Grangè sa scrivere a differenza di qualche suo collega più pubblicizzato (e più noioso!)

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marlon Opinione inserita da marlon    12 Dicembre, 2013
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LUCI ED OMBRE

Chicago, 1893
La precedente edizione dell’Expo ha visto come protagonista Parigi. Il suo simbolo, la torre Eiffel, è ormai sinonimo di successo internazionale. Il nuovo che avanza. Il progresso. Gli Stati Uniti non vogliono essere da meno , anzi, l’obiettivo è superare i francesi. Il 1893 avrà come sede Chicago. Nuova edizione , nuova sfida ! A cavalcare il sogno sarà l’architetto Daniel H. Burnham e la sua squadra … Ma sarà un impresa di titaniche proporzioni. Anzi un’odissea costellata da : carenza di denaro, recessione economica, seri problemi climatici, problemi burocratici, ostracismo di una parte della comunità, poco tempo a disposizione … ( a me ricorda qualcosa che si svolgerà a Milano nel 2015 … ). Insomma, sulle rive del lago Michigan ne vedremo delle belle !
Nello stesso periodo arriva in città il diavolo in persona. Il suo nome è Henry Howard Holmes ( uno dei suoi tanti nomi ). Henry è un trentenne affascinante e proviene da una agiata famiglia del New Hampshire. Truffe e omicidi sono la sua specialità. Gli piace farlo. E’ LA SUA NATURA.
Henry per dare libero sfogo alle sue perversioni avrà bisogno di denaro. E grazie al suo fascino ed alle sue abilità rileva la farmacia di un’anziana coppia di coniugi. Quest’ultimi saranno le sue prime vittime ( a Chicago … ). Entro poco tempo acquisterà, grazie alle truffe, l’intero edificio che ospita la farmacia. Edificio talmente grande da essere soprannominato il castello. Questo” castello” diventerà un albergo. L’Expo è ormai alle porte e molte persone arrivano in città. Chicago è il centro del mondo. Turisti, persone in cerca di un lavoro, uomini d’affari … Henry non vede l’ora di spalancare le porte del suo albergo. Ormai i lavori interni sono ultimati. Presto gli ospiti conosceranno le botole, i passaggi segreti, i labirinti, le camere a gas ( nel 1893 ! ), i forni crematori, le vasche piene d’acido … il ragno ha costruito la sua tela ed ora attende.
Un saggio, anzi due. Anzi un romanzo. O forse tutte e tre le cose messe insieme. Il libro è sicuramente un saggio ma con i ritmi e le impostazioni di un romanzo. “ La città bianca e il diavolo” ci racconta in parallelo due storie vere. La prima riguarda l’architetto visionario ed il suo sogno. La seconda riguarda il serial killer più crudele ed astuto del secolo. L’autore premette nell’introduzione che i fatti, anche se incredibili, sono realmente accaduti. Il libro è il frutto di una ricerca minuziosa, di una caccia ai documenti, ai giornali, testi, lettere e diari, tutti rigorosamente dell’epoca.
I due protagonisti non si incontreranno mai. L’architetto Burnham e il diavolo Holmes. Il bianco e il nero. Colui che costruisce e colui che distrugge. Il progresso, il nuovo che avanza, le luci ma anche le ombre …. Chissà se le ombre fanno parte del progresso …
Buona lettura.

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marlon Opinione inserita da marlon    04 Dicembre, 2013
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L'ULTIMO AEDO

Dolomiti 1912
Il dottor Jacob Roumann è l’ufficiale medico di una truppa austriaca (ultimo avamposto braccato dall’esercito Italiano). Uomo mite e sensibile, Roumann tenta di salvare più vite umane possibili. Il numero di sopravvissuti è pari a zero ed il dottore non può far altro che annotare su un taccuino le ultime parole dei suoi compagni. Parole spesso senza senso ma che una volta assemblate, come un puzzle, cominciano a prendere forma ….
Il protagonista viene incaricato dal suo superiore ( il Maggiore ) di interrogare un prigioniero italiano catturato da poco. Perché proprio il dottor Roumann ? Un interrogatorio condotto da un ufficiale medico ? Perché Jacob Roumann è completamente estraneo alla guerra. Non ne fa parte, non la sopporta, e questo è oggetto di odio e provocazioni da parte di tutti. Commilitoni e superiori. Quindi potrebbe far breccia nelle barriere alzate dal misterioso soldato italiano….
Il suo compito sarà di far confessare al prigioniero il nome e il grado in una notte. Se Roumann riuscirà nella missione, l’italiano potrà essere usato come “pedina di scambio “. Altrimenti il prigioniero verrà fucilato all’alba.
L’interrogatorio ha inizio, l’uomo del mistero comincia a parlare. Narra una storia che cattura subito Roumann . Una storia che lo porterà in giro per il mondo. Che lo porterà a guardarsi dentro. Una storia che gli darà risposte e anche domande rimaste sospese . Una storia che gli farà conoscere uno dei molteplici volti dell’amore e le strade sconosciute che spesso percorre. Sentirà parlare di persone straordinarie, vite straordinarie e luoghi straordinari !
Questo romanzo di Carrisi lascia il segno. A meno che il lettore non abbia la sensibilità di un Varano … Comunque il racconto è corto ( 160 pagine) ma intenso. A mio parere va letto tutto d’un fiato, ma l’autore ha pensato anche a questo. Non vi staccherete tanto facilmente.
Donato Carrisi ha dato dimostrazione di poter scrivere romanzi di qualunque genere. Ha definito LA DONNA DEI FIORI DI CARTA un noir. A me è sembrata più una splendida favola. Una favola che ci spiega tante cose sull’amore e dei sentieri tortuosi che esso percorre attraversando lo spazio ed il tempo. Di come l’amore, quello vero, smuove le montagne,vince la morte e dura in eterno Sicuramente non possiamo possederlo per sempre ma ne abbiamo disperatamente bisogno. Tutti.
Potrei scrivere un commento lungo chilometri perché sono tante le sensazioni ed i pensieri che ho provato leggendo questo libro. Lo consiglio a tutti . Senz’ombra di dubbio !
Caro Carrisi , puoi scrivere qualunque cosa … io la leggerò molto volentieri.

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marlon Opinione inserita da marlon    03 Dicembre, 2013
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DALI'

Los Angeles 2009
Smoky Barrett ( una donna d’acciaio temperato) torna in città dalla luna di miele. Con il suo nuovo marito Tommy ha trascorso una settimana alle Hawaii. Una vacanza da sogno più che meritata. Smoky è convolata a nozze per la seconda volta in gran segreto. I colleghi e la figlia adottiva riceveranno a breve la splendida notizia. Sono passati 3 anni dalla sua visita all’inferno, ma oggi è miracolosamente risorta.
Donna dal carattere e dalla personalità non comuni, Smoky è un agente dell’ FBI , sezione serial killer. Sul viso porta il ricordo dei demoni. Uno di questi demoni 3 anni fa ha sterminato la sua famiglia, l’ha violentata e sfregiata. Ad un passo dalla follia, l’agente Barrett ha fatto una scelta. Cadere negli abissi o rialzarsi ? Lei sceglie la seconda opzione, grazie ai colleghi, agli amici, al suo nuovo compagno, alla sua figlia adottiva. Il carattere non sempre può bastare se non si è circondati d’amore, soprattutto in casi estremi …
Al rientro dalla luna di miele la protagonista è invitata al matrimonio di una collega. Succede l’imprevedibile. L’FBI questa volta dovrà affrontare un nuovo nemico. Un nuovo demone, uno che non era mai stato “ catalogato”. Qualcosa di mai visto prima ….. DALI’.
“ Non uccide per piacere, per soddisfare un appetito, per placare la sua rabbia. E’ molto più complicato di così ….”
Non avevo mai letto niente di Cody McFadyen e senz’ombra di dubbio il mio (personalissimo) giudizio è positivo. Un bel thriller. Sicuramente duro, non tanto per la violenza ma per i temi trattati. Infatti l’autore ci mostra il lato peggiore di alcuni uomini(?). Persone narcisiste che se portate agli estremi sarebbero capaci di qualunque cosa. Un amore non più corrisposto porta gli uomini deboli, ignoranti, egoisti, stupidi e cattivi a commettere crimini e violenze senza provare vergogna o rimorso. McFadyen ci narra di come questa razza di uomini si ritrova in rete per condividere le proprie disavventure familiari e versare qualche lacrima di coccodrillo( un forum di dementi). Spiega anche come queste “atmosfere familiari” influiscano sui figli, sul loro carattere, sul loro futuro ….
Ma non preoccupatevi, l’assassino (DALI’) c’entra solo in parte con tutto cio’. “…. E’ MOLTO PIU’ COMPLICATO DI COSI’ …..”
Finale con colpo di scena.
Complimenti all’autore per come descrive i pensieri, le ansie, le paure e le gioie della protagonista . Tanto da farmi dubitare che lo scrittore sia veramente un uomo !!!

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marlon Opinione inserita da marlon    01 Dicembre, 2013
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RETRO'

Francia 1999
Siamo nel sud della nazione. Più precisamente sulle Alpi Marittime, nel massiccio del Mercantour. Gli abitanti della zona, in prevalenza allevatori e contadini sono disperati. Da qualche tempo vengono ritrovati molti cadaveri di pecore e altre bestie completamente sbranati. La gente del luogo conosce bene i lupi e il vecchio Crassus ne è l’esemplare più famoso. Purtroppo le ferite riscontrate sugli ovini risultano troppo grandi per ”accusare“un lupo e ben presto la disperazione si trasforma in terrore …. All’ennesimo attacco viene uccisa una donna. Analisi e calchi dentali dimostrano l’eccezionale dimensione del predatore. La vittima si chiamava Suzanne. Donna ruvida ma dal cuore d’oro e ben voluta da tutta la comunità montana. Comunità che si scatena con sospetti e superstizioni. La caccia ad un lupo mannaro è data ormai per scontata. L’ignoranza porta il popolo a conclusioni inverosimili, tragicomiche. ”Un licantropo è un uomo al rovescio. Esso possiede una pelliccia interna che esibisce dopo la sua trasformazione. Durante il giorno appare come un uomo privo di peli (!!!!)”. A farne le spese un abitante del luogo, colpevole di essere schivo,burbero …. e glabro!!
Da Parigi il commissario Adamsberg segue con interesse la vicenda attraverso i notiziari nazionali. Ma quando le vittime aumentano, il suo intervento diventa fondamentale. Una volta arrivato sul posto, Adamsberg troverà anche la sua ex fidanzata accompagnata dal suo nuovo compagno, Lawrence. Quest’ultimo è un giovane ricercatore canadese appassionato studioso della vita dei lupi …
Anche questo romanzo della Vargas è in stile retrò. Tecnologia pressoché inesistente, indagini old style, poca violenza, poco sangue, personaggi semplici e simpatici. Il protagonista di questo ed altri libri dell’autrice è J.B. Adamsberg. Il commissario più irritante della storia. Egli è famoso per la flemma, l’apparente distacco, la distrazione ma anche le geniali intuizioni.
L’UOMO AL ROVESCIO è un giallo dai ritmi non certo incalzanti ma comunque godibile. Infatti Fred Vargas ci dimostra come si può costruire una storia senza far comparire tra le pagine il progresso.. Niente PC, cellulari, profiler, luminol, CSI … Più spazio ai personaggi pittoreschi e a qualche risata che non guasta.

Naturalmente( marchio di fabbrica di Fred Vargas) l’assassino di turno ha un modus operandi alquanto bizzarro …

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Solo Vargas .....
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marlon Opinione inserita da marlon    15 Novembre, 2013
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NON E' VERO MA CI CREDO(?)

Gerusalemme 1999
Un importante prelato viene barbaramente ucciso. Il suo corpo è stato appositamente esibito, dal killer, sull’altare di una chiesa ortodossa. Il massaggio è chiaro. CHI TOCCA MUORE … La vittima era uno studioso dei famosi rotoli di Qumran ( o rotoli del Mar Morto). Il ritrovamento di questi reperti ( avvenuto nel 1947), vecchi di duemila anni, è stato fondamentale per far luce sul periodo, sui luoghi, sui protagonisti , sulle testimonianza dell’epoca. L’epoca che ha visto comparire Gesù Cristo …
Purtroppo la vittima, durante la traduzione di uno degli innumerevoli rotoli, aveva scoperto una verità sconcertante. Il contenuto di questo scottante documento poteva sconvolgere l’intera umanità. Ma qualcuno ha deciso di uccidere il prete dalla lingua lunga …. e di far sparire le “scomode” scritture ..
Ary Cohen è un giovane ebreo osservante. Suo padre David è uno stimato archeologo. Entrambi vengono incaricati dalle autorità locali di indagare e ritrovare il rotolo. Questo grazie alle loro conoscenze ed abilità nel districarsi in un sottobosco fatto di strani sacerdoti, servizi segreti, antiche dottrine, sette segrete ecc.
Ma non saranno mai soli . Qualcuno li seguirà passo dopo passo e ucciderà chiunque voglia aiutare i due protagonisti.
Un po’ di Dan Brown, un po’ di 007, un po’ di Indiana Jones. Il piatto è servito. 350 pagine di corsa a perdifiato in una città sempre più misteriosa. Il racconto è intrigante sia per la quantità di informazioni sia per l’argomento. Chi erano veramente gli Esseni ? Chi era Gesù ? Cosa accadde quel fatidico giorno nel 33 d.c. ?
L’autrice esibisce tutte le sue conoscenze in merito e lo dimostra il fatto di aver girato il globo per raccogliere e studiare tutto il materiale possibile. Una volta terminato il romanzo ho letto le 70 pagine aggiuntive. Pagine che non sono altro che la traduzione del 7 rotolo( il rotolo perduto), scritto da Giovanni, l’esseno, il discepolo di Gesu’ … ( 70 PAGINE SCONVOLGENTI !)
“ poiché colui che ha visto deve rendere testimonianza, un’autentica testimonianza, giacchè sa dire il vero …”
Naturalmente a noi sono solo arrivate le briciole. Ancora oggi gran parte della traduzione dei rotoli è tenuta nascosta da chi decide per noi. Da sempre.
Per quanto riguarda il contenuto dei rotoli ci sono ancora numerose discordanze tra studiosi, accademici, “ addetti ai lavori”.
E SEMPRE CI SARANNO …. CAPITO ?

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marlon Opinione inserita da marlon    11 Novembre, 2013
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IL RINOCERONTE

Firenze 1999-2000
La città, sotto le feste natalizie, è scossa da una serie di omicidi efferati. Le ultime settimane del vecchio millennio sono di colore rosso sangue. Le prime settimane del nuovo millennio daranno il via alla sfida. E il commissario Michele Ferrara dovrà raccoglierla suo malgrado.
Un assassino spietato, una mente diabolica che segue un disegno ben preciso. Le vittime sono tutti uomini e la squadra mobile dovrà capire che collegamento c’è tra di loro … Ma non è tutto. Il killer, dopo avere ucciso, lascia sempre una “ firma”. Una lettera dell’alfabeto incisa sui corpi dei malcapitati. Che cosa intende comporre con tutte queste lettere e tutte queste vittime ?
La stampa fiorentina, man mano che i morti aumentano, comincia a mettere pressione alle forze dell’ordine. A farne le spese è il commissario Ferrara, criticato dai superiori e massacrato dai media. Ma il suo prestigioso curriculum (successi nelle indagini sul mostro di Firenze e varie operazioni antimafia) gli consentiranno di affrontare gli ostacoli ( anche “politici”) e proseguire a testa bassa la caccia al serial killer.
Nel frattempo in città compare una giovane studentessa, Valentina, in compagnia di un affascinante americano …
Il romanzo mi ha abbastanza deluso. L’autore in 320 pagine tenta di concentrare tutte le sue esperienze in un unico libro. Peraltro noioso. Il risultato è una trama piena di forzature, dove si ha la pretesa di far incastrare: un serial killer, il traffico di opere d’arte, la ‘ndrangheta, la pedofilia, la prostituzione, i “problemi “ ecclesiastici.
La ciliegina sulla torta, Giuttari, la mette illuminandoci sull’omosessualità . Argomento che è presente in tutto il romanzo e affrontato con la stessa attenzione e capacità di un rinoceronte liberato nello showroom di Swarowski. La visione limitata da poliziotto descrive uomini e donne gay come persone disturbate, tormentate o depravate. Un po’ riduttivo … oserei dire ….
Come ho promosso “IL MOSTRO”, boccio senza ombra di dubbio “SCARABEO” !!!!

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marlon Opinione inserita da marlon    09 Novembre, 2013
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DISNEYWORLD !!!!!

Milano, ottobre 1962.
Ore 2.40. Al campo sportivo Giuriati è notte fonda. La polizia, in fibrillazione, presidia il monumento ai Partigiani. Vicino alla lapide, sepolto sotto il terriccio, viene rinvenuto un sacchetto. Sarà una notte dura da dimenticare. Chi ha sepolto il sacchetto voleva assolutamente il suo ritrovamento … all’interno viene scoperto il corpicino di un bimbo.
“ ISHMAEL aveva iniziato la sua opera. Era il primo segnale. Il cadavere del bambino era stato sistemato …”
La squadra investigativa del commissariato di Milano “ Fatebenefratelli” è già al lavoro. David Montorsi ne fa parte da poco. Giovane, intelligente, caparbio, appassionato ma anche ingenuo. Del resto, per sapersi destreggiare nelle forze dell’ordine, nella burocrazia, nelle ” politiche”, ci vogliono anni , cicatrici e pelo sullo stomaco.
Bascapè (Pavia), ottobre 1962
E’ caduto l’aereo. E con lui le speranze dell’Italia. Piove a dirotto sulle campagne pavesi e nella irriconoscibile carcassa del velivolo giace il corpo di Enrico Mattei. Già presidente di ENI ed AGIP, egli era colui che stava prendendo accordi con l’URSS durante la crisi dei missili. Accordi che avrebbero portato il paese ad una indipendenza dal cordone ombelicale che lo lega agli USA. Mattei era pronto a cercare il petrolio anche su marte. Probabilmente l’Italia sarebbe riuscita a camminare con le proprie gambe. Questo però aveva un prezzo: la corruzione dei politici nostrani . Il risultato era comunque ottenere un’influenza nella politica nazionale ed internazionale. Sulla scena ritroviamo David Montorsi e la squadra investigativa. Di male in peggio. Il Paese è scosso fino alle fondamenta e le forze dell’ordine dovranno fare parecchi straordinari per venire a capo di qualcosa. Ma un nome si insinua nell’orecchio e nella mente di Montorsi. Un nome arcano e potente al tempo stesso. ISHMAEL.
La stagione di caccia è aperta!
Milano, 2001
L’ispettore Guido Lopez è un uomo ormai contaminato dalle nefandezze della città. Persona cinica e corrotta, ha agganci ovunque nella malavita locale e fa saltuariamente uso di droghe. Strani traffici completano la sua professione ma si sa che le prostitute e le droghe costano tanto … Il suo torpore e la sua apatia verranno scossi da strani accadimenti. Infatti grazie ad un caso di omicidio in Viale Padova ( un caso come tanti .. all’ombra della Madonnina ) avrà inizio un’indagine che porterà il nostro Lopez a percorrere strade pericolose. Infanticidi che si riveleranno presagi di grandi avvenimenti e di morte. Omicidi inquietanti. Ombre che si muovono tra le quinte. E un nome sussurrato da qualcuno. Un nome che forse si è già sentito . Un nome ricorrente in qualche ambiente discreto. ISHMAEL.
Per fortuna o sfortuna Guido Lopez farà parte di un pool investigativo voluto dalla CIA. Infatti a Villa D’Este di Cernobbio ( Como) si incontreranno i Potenti della terra e secondo alcune informazioni d’oltreoceano qualcuno sta organizzando un attentato. Non si sa o non è dato sapere quale sia la minaccia. Ma qualcosa filtra comunque. Qualcosa di inquietante ! Ancora quel nome ! ISHMAEL.
Ma chi è Ishmael? E’ potente, è più grande di quanto pensi, è infallibile, è imprendibile.
“ SII EVIDENTE E SARAI NASCOSTO … “ “ ISHMAEL, IL PIU’ OCCULTO, E’ DAVANTI AGLI OCCHI DI TUTTI E NESSUNO LO VEDE”
Questo Noir (?) mi ha conquistato fin da subito. L’azione si svolge in due periodi diversi ( 1962 E 2001) ma l’indagine comunque è parallela. In una Milano ancora a misura d’uomo (’62) e in una Milano moderna e corrotta, inquinata, spietata. Qualche tappa a Bruxelles, Cernobbio, Amburgo e il piatto è servito. L’autore non ci dà scampo. Il suo intento non era scrivere un romanzo, ma attraverso di esso, tra le righe ( o tra le nebbie ..), lanciare qualche messaggio. Messaggi inquietanti che svelano una mano ed una mente SEMPRE PRESENTI nelle vicende di noi umani. In qualche intervista, Genna definisce Kissinger, ed altri potenti personaggi presenti nel libro, come finti, fasulli, per ovvi motivi. Mentre definisce il personaggio di Ishmael vero, reale … Si vocifera di una telefonata di complimenti, all’epoca della prima uscita del libro, da parte di Cossiga … Comunque un bel romanzo, carico di contenuti e informazioni interessanti. Consigliato ai curiosi e rompiscatole.
“ In politica nulla accade per caso. Ogniqualvolta che un fatto accade si può essere certi che esso era stato previsto per svolgersi esattamente in quel modo. “ F. D. ROOSEVELT.
P.S. Stavo scherzando … è solo un romanzo …( Mah !)

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marlon Opinione inserita da marlon    07 Novembre, 2013
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Back in the past...

PARIGI
Il commissario Adamsberg è un personaggio singolare. Apparentemente distratto, sicuramente disordinato, vive un po’ nel suo mondo. Soprannominato lo “Spalatore di nuvole”, non possiede un metodo investigativo e affronta i casi più disparati con un distacco irritante. Casi che comunque risolve grazie ad autentiche intuizioni . Spesso folgorato mentre passeggia con la testa per aria o scarabocchia un foglio nel suo ufficio ..
La città sta per essere scossa da una minaccia che viene dal passato. Tutto nasce da una denuncia fatta in commissariato da una signora abbastanza agitata. Nel suo condominio, quasi tutte le porte degli appartamenti presentano strani simboli verniciati di nero. Simboli simili a dei 4 disegnati al contrario. QUASI TUTTE … E, mentre il vice commissario Danglard tende a minimizzare, il numero dei palazzi “segnati“ dalla vernice nera comincia ad aumentare nei giorni successivi. Adamsberg capisce che qualcosa di malvagio si cela dietro questi fatti insoliti. Infatti non tarda ad arrivare la prima vittima. Un uomo, che per sua sfortuna abitava in un appartamento privo di “segni” sulla porta.
Intanto, tra le piazze dei quartieri popolari di Parigi, la gente è attratta da un personaggio bizzarro. Da un po’ di tempo infatti è comparso per le strade un ex marinaio bretone. Quest’uomo, per varie vicissitudini, si è dovuto reinventare BANDITORE, mestiere vecchio di secoli ma oramai scomparso da molti decenni. La sua nuova professione lo porta in giro per i quartieri a diffondere notizie, fare pubblicità ai commercianti o leggere qualunque tipo di messaggio. Anche in forma anonima. Tutto bene finchè non iniziano a essere letti messaggi portatori di sventura e apocalittici ….
A dare una mano al commissario Adamsberg e al vice Danglard ci saranno anche gli Evangelisti, già protagonisti di altri romanzi della Vargas. Questi Evangelisti sono un gruppo improbabile di storici e archeologi un po’ bizzarri …
Anche questo libro di Fred Vargas è in stile retrò. Addirittura il criminale in questione ha un modus operandi RETRO’ !!!! E ….. colpo di scena finale ! Se cercate un giallo privo di sangue,violenza, tecnologia, ritmi incalzanti e preferite la semplicità delle indagini old style, allora questo romanzo fa per voi. Semplicità che troverete anche nei personaggi ( talvolta anche buffi ). Lettura leggera e godibile per disintossicarsi un po’ dal “ progresso “. Niente CSI , niente profiler, niente serial killer, niente impronte o luminol …. Se volete abbiamo il telefono a gettoni e … il banditore in piazza per le previsioni meteo. Magari ci azzecca.
BUONA LETTURA !!!

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marlon Opinione inserita da marlon    06 Novembre, 2013
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IL COCOMERO BLU ......

ROMA 2011
Marco Corvino è un giornalista di cronaca nera ( come l’autore …) dal passato glorioso. Negli anni settanta si guadagnò le luci della ribalta grazie agli scoop sul caso di un famoso serial killer. Un assassino spietato che terrorizzava la capitale. Oggi è diventato un Ex in tutto. Ex promessa del giornalismo, ex marito felice, ex padre premuroso …. Insomma un autentico fallimento. I colleghi meno capaci hanno fatto carriera e a lui rimane tanta tristezza. Una tristezza condita da relazioni con donne sposate, farmaci e vita sregolata. Unica passione ? Le arti marziali ( come l’autore …).
Il vice direttore del giornale ( maledetti ex colleghi …) gli affida un servizio un po’ fuori dal comune. La notte di ognissanti ( ma guarda un po’) vengono rinvenute tracce di una messa nera in un cimitero. “ Bisogna assolutamente approfondire la questione, magari c’è possibilità di centrare lo scoop. Potrebbe essere la svolta dopo anni di buio “.
E così comincia un viaggio nella Roma sotterranea. Una città popolata da personaggi pittoreschi come : sensitivi portoghesi, santoni, streghe, grandi sacerdoti, adepti, ninfomani, ragazzine demoniache, genitori rimbambiti e chi più ne ha più ne metta. Il Male impera e Marco lo ha già incontrato troppe volte in questi anni. Faccia a faccia.
Per fortuna che ad allietare il nostro “eroe” c’è la sua amante, Lidia. Soprannominata lupetta per via della sua dentatura sexy …. ma al tempo stesso inquietante.

INCREDIBILE ! Cosa ? Che abbia speso dei soldi per acquistare questo libro. E che sia riuscito a finirlo ! L’unica cosa soprannaturale che riguarda l’Adepto è stata la mia faccia quando ho terminato la lettura. Colpi di scena ? Quando mi squillava il cellulare …
Il romanzo è l’esatto contrario di avvincente. Tutto ruota intorno alle turbe psichiche del protagonista, che non fa altro che piangersi addosso. Gli altri personaggi sono solo ombre o comparse. La storia è costruita sul nulla. Emozionante come le previsioni meteo. L’argomento centrale del romanzo ( che sia occultismo, esoterismo, satanismo ) non solo non viene approfondito. Non viene neanche accarezzato. Se il libro si fosse intitolato “ il cocomero blu” non cambiava nulla. L’autore fa l’inviato speciale per un giornale importante. Se non approfondisce lui che può attingere da archivi, conoscenze, esperienze …. MAH !
Non ho letto altro di Massimo Lugli quindi giudico solo ed esclusivamente L’ADEPTO.
BOCCIATO.

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LE ISTRUZIONI DEI MOBILI IKEA
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marlon Opinione inserita da marlon    05 Novembre, 2013
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MORS TUA VITA MEA

Little Tall (Maine)
Un paesino di pescatori, che si affaccia nell’Atlantico, viene investito da una tempesta di proporzioni bibliche. La laboriosa comunità vive prevalentemente di pesca e turismo. Essa è abituata alla furia degli elementi ed alla vita dura. Ma questa volta lo scenario è apocalittico, tanto da isolare Little Tall dal resto del Mondo. In questi giorni di emergenza e panico compare sulla scena un uomo, uno “ straniero”. Il suo nome è Andrè Linoge e il suo biglietto da visita è un omicidio. Linoge uccide, con crudeltà e ferocia, un’anziana del luogo e comodamente attende il suo arresto sul luogo del delitto !!!!
Una volta incarcerato, l’assassino comincia a terrorizzare la popolazione, già ferita dalla immane tempesta. Egli sfoggia le sue abilità di manipolatore mentale e dimostra la sua conoscenza dei segreti più nascosti di Little Tall e di tutti quelli che vi ci abitano … L’intento è quello di piegare la gente alla propria volontà, spaventandola, ricattandola , frugando nelle loro menti, nelle loro anime.
“ DATEMI CIO’ CHE VOGLIO ! E ME NE VADO … “
Già, ma cosa vuole Andrè Linoge ? E chi è Andrè Linoge ?
Un libro abbastanza scorrevole ed ambientato in situazioni estreme. L’ autore mette sotto la lente d’ingrandimento, per l’ ennesima volta, la comunità in genere. Come in Cose Preziose, The Dome, L’ombra dello Scorpione, The Mist ecc. King ci fa riflettere su alcuni aspetti di noi “umani”. Come al solito ci ricorda che ognuno ha dei segreti da nascondere. Ma soprattutto mette l’accento sulla comunità, sulla massa … Spesso la collettività, in situazioni di panico, dimostra di possedere una mente ben definita. Una mente che produce reazioni crudeli ed insensate alle avversità. L’istinto di sopravvivenza della massa crea terrore e caos, oppure, nel caso della “ Tempesta del Secolo”, assume contorni inquietanti …. MORS TUA, VITA MEA ! ( e poi , quando tutto torna alla normalità, dobbiamo fare i conti con la coscienza …. )
Anche stavolta Stephen King si dimostra un ottimo scrittore, ma c’è una cosa che mi lascia perplesso. Perché i suoi romanzi sono catalogati come horror ? Posso anche sbagliare ma non riesco a dare la definizione horror alle sue opere. Comunque bravo. Buona lettura …

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marlon Opinione inserita da marlon    01 Novembre, 2013
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La Grande Scacchiera

Derry ( Maine ) 1995.
Ralph Roberts è un settantenne rimasto vedovo da poco. Giusto il tempo di fare un bilancio della propria vita, metabolizzare il dolore, assaggiare la solitudine ed ecco arrivare le sorprese … Ralph comincia a manifestare i sintomi dell’insonnia che, inesorabile, riduce giorno dopo giorno le ore di sonno. Altri effetti collaterali sono le strane “visioni” che accompagneranno il protagonista. Egli scoprirà che tutte le persone posseggono un’ aura che cambia il colore a seconda dello stato d’animo o di salute. Infine un filo, a mo’ di palloncino, sormonta le teste di qualsiasi individuo sulla faccia della terra. Un filo strettamente collegato alla vita …
Scherzi dell’insonnia ? Pazzia ? Può darsi ma le coincidenze non tarderanno ad arrivare. Infatti Ralph si imbatterà in due strani personaggi, completamente calvi, vestiti da chirurghi e muniti di strane forbici. Questi “ dottorini calvi” compaiono ogni volta che una persona è in punto di morte … Come la vicina di casa del protagonista o un amico. Ma chi sono ? Cosa vogliono ? E perché sono invisibili all’umanità ? Con un po’ di sollievo Ralph scopre di non essere il solo a “ vedere”. Anche la sua amica Lois possiede questa facoltà…
Un libro “strano” ma interessante. Stephen King ci propone un romanzo farcito di citazioni e si passa da Derry ( già famosa con “ IT “) alla mitologia greca, dalla scienza alla fantascienza e così via in un viaggio che squarcia il velo. Gli umani sempre al centro di tutto. In balìa degli eventi ? Non credo proprio, l’autore ci fa intendere che comunque siamo sempre responsabili delle nostre azioni. E mentre nel nostro mondo la violenza e la follia imperversano ( ma guarda un pò!), su un altro “ livello”, a nostra insaputa, si svolge un gioco più grande di noi. Citazioni e simbolismi a go go per darci qualche indizio…. INSOMNIA è molto lungo e descrittivo. La prima parte è lenta ma trattandosi di King … La seconda parte il ritmo cambia decisamente. Ma scordatevi l’ HORROR o il THRILLER !!!!! Niente di tutto ciò. Fantasy e Fantascienza forse sono termini più appropriati. Con un po’ di pazienza e superando qualche pagina di troppo l’ho promosso !!!

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marlon Opinione inserita da marlon    05 Ottobre, 2013
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IL MALE NECESSARIO ??? fate il vostro gioco ....

“ E’ DAL BUIO CHE PROVENGO. E’ NEL BUIO CHE DEVO RITORNARE …..”
Sono passati 7 anni dal caso de “ Il Suggeritore”. L’agente Mila Vasquez ha guardato nell’abisso e non sarà più una persona come tutte le altre. Ormai infettata dalle tenebre, Mila ne è attratta. Tanto da rifiutare una carriera più consona alle sue straordinarie doti e dedicarsi anima e corpo nella sezione PERSONE SCOMPARSE. Una sezione quasi dimenticata dal corpo di polizia, infatti i casi sono pressoché irrisolti. Le persone scompaiono e basta !
Il buio non ha preferenze, non fa distinzioni. Accoglie tutti: grandi e piccini, ricchi e poveri, sani e malati, maschi e femmine. Li accoglie da sempre, da decenni, da secoli …. Impossibile quantificare. Sono centinaia le persone che scompaiono nel mondo, OGNI GIORNO.
Ma qualcosa sta per cambiare. Gli scomparsi stanno per tornare, uno alla volta, dal regno delle ombre. Decisamente diversi e non solo per l’inesorabile trascorrere del tempo. Chi li ha presi? Dove sono stati in questi anni? Perché tornano? Cosa Vogliono? E CHI E’ KAIRUS ??!!
Solo l’agente Mila Vasquez potrà realmente avvicinarsi alla verità.
Avvicinarsi ….
L’ultima fatica di Carrisi è un concentrato di tensione e paura. 420 pagine prive di ossigeno. Si viaggia a ritmi sostenuti con la torcia sempre accesa e la pistola in pugno. Ma queste sono le caratteristiche preponderanti nei libri di questo strabiliante scrittore. Altro comune denominatore dei suoi romanzi e protagonista assoluto è il BUIO. Niente di soprannaturale, niente fantasmi, spiriti, demoni. Purtroppo l’abisso, le tenebre ma anche la luce, l’amore, la verità sono tutti i bagagli che ci portiamo dietro nel nostro viaggio. In questo pazzo pazzo mondo …. L’autore ci fa intendere come luce e oscurità fanno parte di noi e sta sempre a noi fare le scelte giuste. L’ipotesi del male, il male necessario e altre teorie verranno accarezzate in questo volume intriso di paura.
E , come ne “ IL SUGGERITORE” e “ IL TRIBUNALE DELLE ANIME” , finale pirotecnico con una porta che rimarrà sempre aperta …..
P.S. Se siete suggestionabili NON leggete questo libro in casa da soli … potrebbe farvi visita Kairus, Il Signore della Buonanotte ….

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Solo Carrisi assomiglia a Carrisi
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marlon Opinione inserita da marlon    02 Ottobre, 2013
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Quis custodiet ipsos custodes ?

Padova, anni ’90 . ITALIA NERA …..
Marco Buratti, conosciuto in città come l’Alligatore, è un ex cantante blues reinventatosi detective. Dopo aver scontato ingiustamente 7 anni di carcere, Marco ormai conosce ogni personaggio della mala locale e non. 7 lunghi anni passati a far da tramite tra delinquenti, mafiosi, apparati dello stato ecc. Una sorta di mediatore grazie alla sua estraneità e neutralità nei confronti del mondo carcerario. Una volta libero l’Alligatore viene interpellato o ingaggiato per i casi più disparati. Grazie alle sue conoscenze i clienti si assicurano delle indagini accurate nel fitto sottobosco urbano …
Beniamino Rossini ,amico fidato dell’Alligatore, è un criminale vecchio stampo di un’ Italia che non c’e’ più. Milanese, di mezz’età, con metodi alquanto sbrigativi, accompagnerà il protagonista nella ricerca di un disperato. Ricerca che porterà i due ad imbattersi in un omicidio ed un cold case, tra bottiglie di calvados vuote, portaceneri pieni e bar malfamati …
Sarà un viaggio fantastico nel nero mondo della borghesia marcia, degli apparati dello stato corrotti, della criminalità al soldo dei potenti, della perversione umana e della vendetta. Le colpe dei padri ricadono sui figli ? Beh, a volte i figli si arrabbiano ….
Quis custodiet ipsos custodes ? Purtroppo la legge degli umani ci insegna che la malagiustizia potrebbe accompagnarci ancora per molto,molto tempo. Ce lo fa capire l’autore in queste 200 pagine scorrevolissime ed interessanti, dove i delinquenti impallidiscono di fronte alla corruzione ed alla perversione di chi dovrebbe ritenersi fortunato ad avere una vita agiata o una posizione privilegiata. Non ci sono alibi , non ci sono scusanti. Da leggere …
p.s.
Curiosa l’incursione finale del movimento Luther Blissett ……!!!

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marlon Opinione inserita da marlon    24 Settembre, 2013
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Nero come la pece

Ognuno per se … e Dio per tutti !!
La” Per Se” è una nave cargo pronta a partire dall’Islanda. Destinazione Suriname. La proprietà della nave è ad un passo dal fallimento,l’equipaggio potrebbe effettuare l’ultima tratta prima del licenziamento. Dal comandante al mozzo, tutti tesi come corde di violino. Ogni singolo marinaio possiede il proprio scheletro nell’armadio. Tutti a bordo hanno segreti inconfessabili e fardelli da portare. C’è chi ha ucciso e fugge. C’è chi fugge dalla moglie da vigliacco. C’è chi ha debiti di gioco. C’è chi ha il vizio dell’alcool. … Ma ormai è tardi …. Si parte !!!!
Il viaggio sarà lungo ( chi lo vedrà mai il Suriname ?) ma non lo paragonerei ad un’odissea. Ulisse in fondo si divertì non poco … invece i nostri protagonisti dovranno registrare un ammutinamento, pirati, un sabotatore misterioso, un clandestino inquietante, una tempesta. Questo è l’aperitivo.
Per chi si immagina l’inferno con fiamme e demoni l’autore propone un’ alternativa. Il mare nero, i ghiacci, la desolazione, il cielo color piombo, la solitudine,la coscienza sporca, le anime “PER SE”,la paura,il grande buco nel cuore, il dolore ….
Un libro originale ( come il suo autore) che ho rivalutato a mente fredda. Si parte col Noir e si finisce per scomodare Poe e Lovecraft . Il sottile confine che separa la realtà dall’incubo viene varcato inesorabilmente. Un viaggio che porterà i ” fortunati “ sopravissuti fino a …
Buona lettura.

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marlon Opinione inserita da marlon    30 Agosto, 2013
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MAI PIU'

Milano, 2009
La tomba del marchese Ludovico Acerbi, rappresentante dei potenti e politico seicentesco, è stata profanata. Dal cimitero di Chiaravalle viene trafugato lo scheletro del nobiluomo, soprannominato anche “ il diavolo di Porta Romana”. Il profanatore lascia un messaggio criptato che darà il via ad una serie di omicidi. In tre settimane la città che non si ferma mai conoscerà la paura …. Le vittime avevano in comune i cognomi altisonanti che hanno fatto la storia di Milano. Cognomi di famiglie che avevano avuto rapporti con il marchese Acerbi …
Del caso si occupa il giovane commissario della omicidi Bruno Ardigò. Un lupo solitario, ombroso, single e misterioso. Ma non sarà il solo ad indagare. Alla ricerca della verità, dello scoop e del successo c’è Federico Malerba. Giornalista di una testata locale e vecchio compagno di studi del commissario. I due giovani protagonisti dovranno vedersela con un assassino astuto, che porterà a termine un disegno ben preciso. Un piano con delle tappe divulgate alla polizia e alla stampa tramite strani messaggi …
Il romanzo nonostante superi le 700 pagine è scorrevole. Purtroppo mi aspettavo molto di più. L’ idea dell’autore non c’è. E quante ripetizioni inutili … Ogni volta che i personaggi del libro ( poliziotti, giornalisti,questori, testimoni,..) si incontrano, il lettore deve fare i conti con il racconto dell’indagine dalla a alla z. ED ECCO SPIEGATE LE 720 PAGINE !!!! Il romanzo è una forzatura unica. L’assassino fa di tutto per complicarsi la vita e rendere più pittoresche le sue azioni. Sicuramente ci sono dei motivi ma è tutto inverosimile, improbabile. Si è cercato il colpo di scena creando solo confusione e rendendo ridicolo l’intero disegno criminoso e vendicativo del protagonista negativo. Il commissario e il giornalista, da single incalliti, tristi e solitari si trasformano in latin lover in un batter d’occhio. Si passa dal noir (???) al fantasy !! Vengono evocati angeli luciferini, messe nere, satanismo e trame oscure. Ma in realtà non viene approfondito nessun argomento in questo senso ( nonostante le 720 PAGINE !). Ma si trova spazio per descrivere i sandali delle donne e le loro unghie dei piedi variopinte … per la gioia dei feticisti.
Per la prima volta ho avuto voglia di entrare nel libro e partecipare attivamente al racconto. Li avrei arrestati tutti, chiusi in cella e buttato la chiave. Accusati di insulto all’intelligenza e abuso di pazienza altrui. BOCCIATO.

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marlon Opinione inserita da marlon    23 Luglio, 2013
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MAMBO MAGIC ( DE TODO UN POCO )

Carl Palmcrona faceva parte dell’Autorità Controllo Prodotti Strategici. In sostanza decideva le sorti delle
esportazioni di armi del proprio paese nel mondo. Viene trovato impiccato con un cavetto sottilissimo fissato al soffitto. In una stanza pressoché vuota se non fosse per la musica in sottofondo di Paganini in filo diffusione e qualche mosca. L’effetto ottico è incredibile, Carl sembra sospeso nell’aria. Del caso si occupa Joona Linna ( già protagonista de l’IPNOTISTA), poliziotto dall’intuito degno di Sherlock Holmes. La domanda è obbligatoria, suicidio o omicidio? Sicuramente la prima ipotesi è scartata ….
Penelope Fernandez è una attivista pacifista molto nota in Svezia. Viene trovata senza vita in mare, su una barca abbandonata al largo. Giace su un letto, in cabina e l’autopsia non promette niente di semplice. La ragazza è morta annegata ma i suoi abiti sono completamente asciutti ….
Per Joona si prospetta un periodo di straordinari. Le due vittime, oltre ad essere personaggi in vista, si conoscevano. Carl Palmcrona e Penelope Fernandez avevano partecipato ad un acceso dibattito televisivo. Le loro posizioni erano agli antipodi, per ovvi motivi. Durante le indagini viene scoperto un piano ben architettato da un professionista. Ma è il movente il nodo da sciogliere.
Il titolo, la copertina e addirittura il ritrovamento della prima vittima traggono in inganno. Questo libro non è un thriller, ma un poliziesco con tanta azione. Tanta carne al fuoco, tanto ritmo, tanti personaggi. Ma anche poca linearità e molte situazioni irreali . Nonostante le 570 pagine non vengono approfonditi molti argomenti toccati dagli autori ( Stieg Larsson aveva indicato la via …). Questo perché quando un libro è scritto a quattro mani ci vuole intesa. Invece nell’Esecutore ci sono troppi intrecci che appaiono forzati, come se ognuno degli autori tentasse di incastrare a forza la propria idea. Il grande burattinaio del romanzo mi è parso poco credibile. E l’esecutore vero e proprio della storia mi è sembrato un po’ goffo.
NON CONSIGLIO QUESTO LIBRO NEANCHE IN SPIAGGIA. MANGIATEVI UN CALIPPO E GIOCATE A BANDIERA … L’ESECUTORE E’ PIU’ NOIOSO DELLA FILA AL CASELLO !!

P.S.
Lars ( in onore di Stieg Larsson) Kepler ( in onore di Keplero) sono in realtà i coniugi AHNDORIL. Spero trovino l’intesa giusta ….

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marlon Opinione inserita da marlon    19 Luglio, 2013
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LA PERLA NERA

Paracùan ( Messico) 1978
La cittadina è in allarme. Viene trovato il quarto cadavere di una bambina. La stampa è già al lavoro e battezza il presunto serial killer col nome de “ LO SCIACALLO”. Vicente Rangel è un giovane agente di polizia, raccomandato dal suo superiore( e zio) Miguel Rivera. Il vecchio Miguel intuisce l’intelligenza e le capacità di Vicente e lo tiene sotto la sua ala protettrice. In un paese corrotto fino al midollo, le conoscenze non sono mai abbastanza … Il caso delle bambine uccise ha tutta l’aria di essere una bomba pronta ad esplodere !
Paracùan ( giorni nostri …)
Bernardo Blanco, giornalista, torna a casa dagli U.S.A. Vuole indagare sugli omicidi irrisolti del ’78, quelli dello SCIACALLO, mai catturato. Bernardo possiede materiale importante e scottante. Tutti i tasselli sembrano al proprio posto e la tentazione di scrivere un libro sconvolgente lo porterà alla morte. Infatti non riuscirà a portare a termine il suo lavoro, ma verrà trovato con la gola tagliata. Ramòn Cabrera è un poliziotto intelligente e onesto ( uno dei pochi …), e quando si trova a dover indagare sulla morte del giornalista capisce subito che non sarà un caso come gli altri…
Non fatevi ingannare dalla copertina. Questo libro non è un thriller sanguinolento, ma un bel noir. L’autore è un giovane giornalista e critico messicano, e questo è il suo romanzo d’esordio. Quello che mi è piaciuto de “ I Minuti Neri” è la sua originalità. Il racconto ha qualche salto temporale e i personaggi li troviamo sia nel ‘78 che ai giorni nostri con qualche acciacco in più ..Bisogna avere una buona memoria con i nomi che talvolta vengono sostituiti dai soprannomi ( es. EL MACETON, EL CIEGO ….) Ho trovato divertenti i camei surreali di alcuni personaggi famosi messicani. Martin Solares scrive come un autore navigato. Egli ci spiega, attraverso il romanzo, come in un paese profondamente corrotto si possa rimanere impuniti. Il marcio non risparmia niente e nessuno ! Politici, funzionari, poliziotti, chiesa, scuola,narcotrafficanti. TUTTI INSIEME, APPASSIONATAMENTE ! Tutti a difendere la propria posizione ad ogni costo e con qualsiasi mezzo. Come un castello di carte, se crolla uno, CROLLA TUTTO !!! Ma forse il problema non è solo messicano ( vero ? ). I fatti di cronaca sono ispirati alla tristemente famosa Ciudad De Suarez … In sostanza un bel romanzo, complimenti per l’esordio.
P.S.
Ci sarà spazio anche per una storia d’amore lunga 30 anni …

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marlon Opinione inserita da marlon    16 Luglio, 2013
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IL CONTAGIO, LA VENDETTA, LA SCELTA.

Milano
Sandra è una poliziotta della scientifica. Una trentenne rimasta vedova a causa di un tragico incidente. Il marito, reporter indipendente, cade da un palazzo in costruzione, a Roma, in modo misterioso. Dopo mesi di dolore Sandra scopre che in realtà si è trattato di omicidio. Non solo. Tra gli effetti personali del marito trova alcune foto che daranno il via alle indagini nella capitale …
Roma
Clemente e Marcus sono” cacciatori del buio” ( per ora chiamiamoli così … ). Il primo è la guida. Il secondo è l’incaricato ad indagare sui casi più complicati. Più anomali. Il loro compito è intervenire dove si annida il MALE e dargli la caccia. Sono alla ricerca di Lara, una studentessa scomparsa da giorni. Ma chi sono in realtà Marcus e Clemente ? Perché operano in segretezza ? Chi è il “Trasformista”?
Due percorsi paralleli che inevitabilmente si congiungeranno. Il nemico rimane dietro le quinte a tirare i fili e condurre i protagonisti nelle tenebre.
Il secondo lavoro di Carrisi è sicuramente ben riuscito. Un cucchiaio di Dan Brown, un pizzico di D. Argento, un po’ de “Il Suggeritore”(Carrisi) e il piatto è pronto (mi associo ad altre recensioni). Come nel suo primo romanzo l’autore mette tanta carne al fuoco. E anche stavolta riesce ad imbastire una trama avvincente. Costruita in modo tale da reggere tante informazioni e tanti intrecci che potrebbero far perdere la bussola ai naviganti. I personaggi sono intriganti e ben descritti. Mi complimento soprattutto per la descrizione dello stato d’animo di una vedova. Le sue giornate, i suoi pensieri più intimi … CHAPEAU !!! Anche questa volta sono stato sorpreso dalla fantasia e dall’abilità di Carrisi nel mescolare svariati generi. Non è la perfezione ma spero che col tempo l’autore migliori sempre di più. Comunque BRAVO !!!
Il Tribunale delle Anime ci pone delle domande. La VENDETTA paga ? Chi combatte il Male tutti i giorni, lo respira, lo tocca, lo vede, lo sente, può sporcarsi ? Può contagiarsi ? Il libro comunque ci regala qualche spiraglio di luce. E comunque la vita di tutti i giorni ci insegna che SIAMO SEMPRE NOI A DECIDERE ALLA FINE ! Nel bene e nel male.
Come in una precedente recensione inserisco ancora LA PAROLA.
Romani 12:19 (versione di re Giacomo) 'Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: A me la vendetta; io darò la retribuzione, dice il Signore.'

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marlon Opinione inserita da marlon    10 Luglio, 2013
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SOTTO L'OMBRELLONE .....

Stoccolma
La notizia è agghiacciante. Un’intera famiglia( la famiglia Ek) sterminata da un assassino armato di coltello. Il padre ucciso sul posto di lavoro, madre e figlia massacrate in casa. Unico superstite il figlio maggiore, Josef Ek, ricoverato in gravi condizioni per ferite multiple e in stato di shock. Uno stato che lo isolerà completamente dal mondo esterno. Segue le indagini l’ispettore Joona Linna ,giovane e caparbio. Per metà finlandese, è quasi un intruso in Svezia con i suoi metodi … l’unico a non arrendersi davanti ad un vicolo cieco. Infatti, dopo estenuanti insistenze, riuscirà a convincere il dottor Erik Bark a sottoporre l’unico potenziale testimone ad un’ipnosi regressiva. L’ultima chance per dare un volto al killer. Purtroppo il dottor Bark ha un passato professionale difficile e un presente problematico: un matrimonio in crisi, un figlio malato e la promessa di non sottoporre più nessun paziente ad ipnosi. Promessa durata 10 anni a causa di un caso giudiziario. Tutto ciò lo opprime a tal punto da abusare di farmaci …
Infranta la promessa il dottor Bark vedrà peggiorare le cose. L’assassino non sta certo a guardare e rapisce suo figlio. L’ipnosi NON VA FATTA !! Altrimenti …
Nel frattempo l’ispettore Linna scopre che nella famiglia Ek c’è un altro membro. Si tratta della sorella maggiore di Josef, datasi alla macchia da tempo …
Il titolo, la trama, la copertina e il tema dell’ipnosi. Tutti gli ingredienti per correre in libreria a comprarlo. Purtroppo l’argomento ipnosi e ipnotista vengono solo accarezzati. Nel romanzo ci sono alcune incongruenze e situazioni inverosimili. Non le segnalo, non preoccupatevi. Lars Kepler è lo pseudonimo dei coniugi Ahndoril. L’idea era interessante ma non deve trasparire il lavoro a quattro mani. Si rischia di dividere la storia in 2 parti, e perde in omogeneità …
Non aspettatevi il capolavoro promesso. Rimarrete delusi come me …. Aspettatevi la normalità …
Comunque un buon thriller, abbastanza scorrevole. Consiglio la lettura in spiaggia, tra una granita e un gavettone …

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marlon Opinione inserita da marlon    04 Luglio, 2013
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Giù la maschera !!

L’ascensore non funzionava e Stieg Larsson dovette fare a piedi le scale del suo ufficio. Risultato? Morì di infarto nel 2004. La data ? 9/11 naturalmente …
Mikael (Kalle)Blomqvist , dopo aver risolto il caso Vanger, vince la sua battaglia legale contro il “faccendiere” Wennerstrom. Come l’araba fenice rinasce e riconquista le luci della ribalta. La sua carriera torna a brillare e, dopo essere tornato al timone della rivista Millennium, diventerà giornalista conteso dai media e osannato nella Stoccolma by night … Grazie ad una coppia di giovani amici, Mia e Dug (entrambi giornalisti in erba), Mikael viene in possesso di documenti scottanti. Dossier dettagliati che svelano un traffico di prostitute dall’est Europa. Una bomba che vede coinvolti i servizi segreti, polizia, avvocati, politici, medici e VIP. Lisbeth Salander ( la problematica protagonista) intanto viaggia per il globo, con un’identità falsa e tanti soldi … cercando una serenità che durerà poco. Fino al suo rientro in Svezia. Infatti vengono uccise 3 persone e sull’arma del delitto troveranno le sue impronte !! Le vittime sono: Mia, Dug, e Bjurmann, il tutore di Lisbeth (maniaco e criminale). L’unico a credere nell’innocenza di Lisbeth sarà Mikael, colui che darà il via alle indagini. Indagini che li porteranno in un mondo di tenebre, popolato da ESSERI senza scrupoli. Coloro che trafficano in armi, droga, donne, informazioni. Coloro che considerano le persone come oggetti o animali. Coloro che non guardano in faccia a nessuno pur di raggiungere i propri scopi. I servizi segreti di alcuni paesi e le loro marionette; tutti troveranno la giusta collocazione in questo infernale calderone.. Verrà finalmente svelato il passato oscuro di Lisbeth e i personaggi malvagi avranno un nome e un viso.
Il secondo volume delle trilogia è un poliziesco ad alta tensione. Scritto in modo semplice e diretto, lo trovo molto più interessante del primo (Uomini che odiano le donne), perché tratta argomenti molto scomodi. Argomenti che, purtroppo, non possiamo trovare sui giornali o vedere al TG …
Infatti Stieg Larsson disse: “ Più che fare propaganda o tentare di fare letteratura classica, un poliziesco deve in primo luogo intrattenere il lettore. La narrativa in genere è tra le forme più popolari d’intrattenimento. E solo catturando completamente l’attenzione e la fiducia del lettore posso usarla per trasmettere un messaggio, ed è quello che voglio fare, naturalmente”.
Stieg Larsson collaborava con Scotland Yard e con il ministero di giustizia Svedese. Grazie alle sue conoscenze nel fitto sottobosco dei servizi segreti e degli ambienti neo nazisti veniva consultato spesso ( anche per l’omicidio di Olof Palme). Nei volumi 2 e 3 di questa trilogia approfondirà l’argomento spinoso riguardante un mondo oscuro fatto di trame incomprensibili. Il quarto volume è al centro di un contenzioso tra eredi. Purtroppo l’autore è deceduto prima di pubblicarlo. Chissà se vedrà mai la luce, magari in versione INTEGRALE …
p.s.
Per alcuni amanti del cospirazionismo Larsson non è morto di infarto...Sempre secondo alcuni, il giornalista/scrittore dava fastidio. Non tanto per quello che ha scritto, ma per quello che avrebbe potuto scrivere. La foto più famosa lo ritrae con una rosa rossa, simbolo di una loggia potente e sospettata di omicidi e suicidi eccellenti. Kalle Blomqvist è anche un personaggio tratto da un romanzo di Astrid Lindgren . Questo personaggio è un ragazzino che capeggia la banda della rosa bianca, in lotta contro la banda della rosa rossa …. Mah !

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marlon Opinione inserita da marlon    04 Luglio, 2013
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GIALLO E NON SOLO ....

Il romanzo in questione è il primo della famosa trilogia Millennium e il titolo è eloquente. Si tratta di un bel giallo/poliziesco ambientato in Svezia ai giorni nostri. Uno dei protagonisti è Mikael (Kalle)Blomqvist, giornalista e direttore della rivista d’inchiesta Millennium. Cade in disgrazia e si dimette dopo essere stato accusato di diffamazione dal “finanziere”(criminale e trafficante d’armi internazionale) Wennerstrom. In piena depressione viene assunto dal magnate Henrik Vanger, miliardario e ultra ottantenne, come investigatore privato. L’incarico casca a fagiolo! Perfetto per dimettersi e prendersi una pausa tre le foreste innevate della provincia scandinava …. Ufficialmente si recherà in un paesino sul baltico(paese natale del tycoon svedese) per scrivere la biografia di Vanger. Oltre al lauto compenso, il giornalista avrà anche informazioni scottanti ( scheletri negli armadi dell’alta finanza)come forma di premio. Queste informazioni gli permetteranno di combattere ad armi pari contro quel potere corrotto e marcio. Il potere che il giornalista ha sempre combattuto dalla sua redazione. Coloro che da una scrivania tirano i fili .. In cambio Mikael dovrà indagare sulla sparizione di Harriet, nipote prediletta di Henrik, scomparsa da 40 anni ! Un caso a dir poco misterioso. Una sparizione improbabile in un paesino minuscolo ( il libro ci fornisce anche una mappa !). Ad aiutare Mikael nelle indagini sarà l’incredibile Lisbeth Salander (altra protagonista), una ragazza dalla forza e dal coraggio fuori dal comune! Infatti , oltre ad essere una hacker professionista ( e una punk super tatuata), nasconde un passato a dir poco agghiacciante. Un passato che la renderà dura, intelligente e spietata nei momenti opportuni …. Insieme scoperchieranno molte pentole nella patinata Svezia. Ci mostreranno segreti inconfessabili, fatti di violenze, stupri e omicidi. Ma il passato ritorna sempre per tutti. E anche i protagonisti dovranno vedersela con le ombre che popolano le loro vite.
Il libro, nonostante la sua lunghezza(676 pagine), è molto scorrevole e scritto in modo semplice. E’ avvincente e può piacere anche perché tratta diverse tematiche (amore, omosessualità,ma anche corruzione,degrado sociale, solitudine). Ha avuto un successo planetario per svariati motivi. Una sceneggiatura davvero originale (eccellente la trama), personaggi forti (Lisbeth è diventata un simbolo …) e un seguito che non deluderà. Infatti gli altri due libri della trilogia tratteranno molti argomenti interessanti . Magari sotto certi aspetti meno avvincenti. Ma imperdibili !! ( spiegherò meglio nella recensione del vol. 2). Larsson non è (era) il solito ed inflazionato scrittore scandinavo. Nel romanzo si INTRAVEDE il giornalismo d’inchiesta (la vera professione dell’autore). Ma è solo un assaggio di quello che si manifesterà nei volumi 2 e 3 della trilogia …. Certo potete fermarvi al primo volume (ottimo giallo), ma sarebbe un peccato.
“Uomini che odiano le donne” ci sbatte in faccia l’inspiegabile violenza (sulle donne) e il femminicidio. Non solo. Tra le righe ci rivela come sia sottile il confine tra crimine ed alta finanza. Come ALCUNI membri delle istituzioni siano corrotti e marci. Come da questi venga usata l’arma del ricatto. Come sia terribile la violenza inflitta( fisica e psichica !!). Ma è solo l’inizio …
LETTURA CONSIGLIATA … senz’ombra di dubbio.


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marlon Opinione inserita da marlon    02 Luglio, 2013
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Claustrofobia

BERLINO 2009
La città ha paura. Da qualche tempo si aggira un maniaco e assassino di una crudeltà senza precedenti. Le sue vittime vengono misteriosamente trovate in uno stato catatonico irreversibile, che le porterà alla morte. Ad accompagnarle verso l’oblio ci sarà sempre un indovinello, scritto su un foglio. Crimini inspiegabili e rompicapo insoluti. La polizia brancola nel buio. I media battezzano il criminale“ IL LADRO DI ANIME” poiché lascia dietro di sé una scia di corpi “svuotati” …
Fuori città, immersa nella tranquillità dei boschi, c’è una lussuosa clinica psichiatrica gestita dal dottor Rabfeld. Collaborano con lui la dottoressa Sophia Dorn e il dottor Bruck. Siamo alla vigilia di Natale e nevica da giorni. Le strade sono impraticabili e la clinica rimane pericolosamente isolata …. Fra i pazienti della struttura spiccano: Greta, una simpatica vecchietta amante (manco a dirlo …)degli indovinelli, Linus, un simpatico matto che non riesce a pronunciare una parola giusta, Caspar, un uomo misterioso e privo di memoria. A prendersi cura di loro ci sono gli infermieri Shadeck e Yasmin, la signora Patzwalk, cuoca, il custode Bachmann ed il suo inseparabile cane.
Purtroppo non sarà Babbo Natale a far visita ai malati. IL LADRO DI ANIME penetra nella clinica !! Lo si capisce perché viene trovata la dottoressa Dorn in stato vegetativo. Come se fosse stata svuotata, come se le avessero … RUBATO L’ANIMA … e naturalmente ad accompagnarla sarà un indovinello lasciato scritto. Perché l’assassino prende di mira la struttura? Come ci si può difendere in una situazione dove è impossibile comunicare con il mondo esterno ?
Un fantastico indovinello come aperitivo ….
Padre e figlio hanno un incidente. Il padre muore, il figlio sopravvive. Il ragazzo ferito viene portato al pronto soccorso ma il chirurgo non vuole operarlo perche è suo figlio....
Il romanzo è un attacco di claustrofobia. Sono 300 pagine scorrevolissime ma senza respiro. Il ritmo è alto dall’inizio alla fine. L’autore scava nei meandri della mente e ci fa viaggiare nel buio più totale … La trama è sapientemente intrecciata anche se Fitzeck denota un amore per il cinema ( del resto chi non ama il cinema?).Il libro sotto certi aspetti ha l’aroma di “DIECI PICCOLI INDIANI”. Naturalmente fatte le debite proporzioni !!!! Ho trovato originale l’idea dell’esperimento con gli studenti da parte di un professore. Esperimento innocuo e ben remunerato !!! Si trattava di leggere una cartella clinica ….
Tra le righe “il ladro di anime” ci mormora che spesso la vendetta ci rende ciechi e di una crudeltà infinita. E concludo con la PAROLA: ”Romani 12:19 (versione di re Giacomo) 'Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: A me la vendetta; io darò la retribuzione, dice il Signore.'
Consiglio la lettura a chi ama i thriller particolari. Oserei dire innovativi.

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marlon Opinione inserita da marlon    27 Giugno, 2013
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MASTERMIND

Come ci si sente durante un black out ? Dipende da dove ci troviamo … Allora Carrisi ci toglie subito dei punti di riferimento. Il suo romanzo d’esordio lo ambienta in una località imprecisata. Descrivendo paesaggi con foreste, cittadine o campagne potremmo essere ovunque. Europa ? U.S.A. ? Non ci è dato saperlo. I nomi dei personaggi variano e non danno nessun indizio. ( il NON LUOGO ricorda il film “Una pura formalità” di Tornatore). Vi assicuro l’autore riesce nel suo intento di destabilizzare il lettore …
In un bosco vengono scoperte sei fosse. In ognuna vengono rinvenute braccia sinistre di bambina . La cittadina nei pressi è in preda al panico. Negli ultimi mesi sono scomparse cinque bambine. A chi appartiene il sesto braccio, se nessuno ha denunciato altre scomparse? La polizia locale brancola nel buio. Entra in azione l’Unità Crimini Violenti del capitano Roche. Un politico ed arrivista più che un poliziotto. Ma anche certi personaggi hanno intuizioni geniali. Per esempio permettere ad un civile di far parte del team. Costui è Goran Gavila, criminologo di fama mondiale e riconosciuto dall’unità come leader grazie alle sue capacità, ai suoi studi,al suo curriculum di tutto rispetto. La priorità nelle indagini è trovare la sesta bambina rapita. Viva possibilmente. Ben presto si accorgeranno tutti che questo caso è senza precedenti. Questa volta la squadra da sola non può farcela. L’Avversario non corrisponde ad un serial killer,ma a qualcosa che va oltre la loro comprensione. Servono rinforzi, servono menti raffinate. Ma chi meglio dell’agente Mila Vasquez , esperta in persone scomparse, può dare una svolta ? Una profiler dal passato difficile ed accolta con diffidenza conquisterà l’unità con le sue proverbiali intuizioni. Unica persona a dimostrare antipatia nei suoi confronti è l’agente Sarah Rosa, esperta in informatica.
Viene ritrovato il primo corpo di bambina. Senza braccio sinistro. E’ L’INIZIO DELLA FINE. L’Avversario conosce le mosse dell’Unità, addirittura le anticipa. Tira i fili nell’oscurità e conduce le forze dell’ordine dappertutto. A proprio piacimento. Tutto questo mentre in carcere si trova un uomo senza nome. Al rifiuto di fornire le generalità gli viene data la matricola numero RK-357/9. Ma chi è quest’uomo misterioso ? E perché l’Avversario con i suoi omicidi RIVELA altri crimini efferati finora sconosciuti e sicuramente mai scoperti ?
“ I mostri che vivono nelle tenebre hanno sembianze umane …. e ogni essere umano ha il suo lato oscuro. E’ lì che dimora il MALE. “
“ Al MALE a volte basta un sussurro nell’orecchio. Le parole giuste … “

Come un cappio al collo questo romanzo stringe fino a mozzare il fiato con lo scorrere delle pagine. Pur trattandosi di un esordio, Carrisi scrive come un autore navigato. Oltre alla descrizione minuziosa dei personaggi( e delle loro zone d’ombra), l’autore ci regala colpi di scena degni di qualsiasi scrittore affermato d’ oltreoceano. La storia è sapientemente costruita. Magari il troppo entusiasmo ha portato Carrisi a mettere tanta carne al fuoco. Ma a mio modestissimo parere è stato in grado di gestire il tutto ( l’autore ha un curriculum di tutto rispetto ). Per gli amanti del genere è sempre più difficile trovare racconti originali, innovativi. Per non parlare degli autori stessi. Saper dare ai lettori delle novità è un compito arduo, data l’immane concorrenza … Ma con piacere leggo che in Italia non dobbiamo invidiare niente a nessuno. VIVA GLI SCRITTORI ITALIANI !!!

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marlon Opinione inserita da marlon    24 Giugno, 2013
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FOREVER

Londra 1890
Jonathan Harker è un giovane avvocato rampante. Lavora presso lo studio di Peter Hawkins. Per seguire l’acquisto di abitazioni di prestigio a Londra,da parte di un nobile straniero, viene inviato in Transilvania (oggi regione della Romania). Il nobile in questione è l’anziano conte Dracula,interessato ad investire oltremanica nel campo immobiliare. Jonathan dovrà andare a far visita al conte presso il suo castello nel cuore dell’Europa. In viaggio, il giovane avvocato, avrà modo di incontrare gli abitanti della zona dei Carpazi. Un popolo che subito si dimostra timoroso e superstizioso. Al solo nominare il conte Dracula le persone hanno una reazione nervosa e spaventata. Gli inviti a desistere nell’incontrare il nobile del luogo non hanno nessun effetto su Jonathan. Raggiunto i castello sarà ospite di Dracula per giorni. Ben presto il suo soggiorno si tramuterà in prigionia. E dopo varie scoperte inquietanti , capirà che il suo aguzzino non è un uomo qualunque ma un demone.
Whitby (INGHILTERRA) 1890
Mina è la fidanzata di Jonathan. Nell’attesa del ritorno del giovane avvocato, è ospite della sua migliore amica Lucy. Quest’ultima è una bella ragazza di ottima famiglia e corteggiata da tre pretendenti ! Lord Holmwood, il dott. Seward e l’avventuriero Quincy del Texas si contendono le attenzioni di Lucy. La tranquillità della cittadina di Whitby verrà interrotta dall’arrivo di una nave reduce da una tempesta. Le cronache locali scrivono che il capitano è stato trovato legato al timone e morto. Unico superstite, un cane inferocito poi dileguatosi all’attracco della misteriosa nave. Dal diario di bordo si scopre il terrore dell’equipaggio nei confronti di una strana presenza che aleggia nello scafo …
Intanto Lucy comincia ad avere un comportamento “strano” e accusa malori preoccupanti. Mentre il dott. Seward nota in Renfield, suo paziente da tempo, segni di squilibrio accompagnati da deliri. Quest’ultimo è in attesa dell’arrivo di un fantomatico “SIGNORE” o “PADRONE” che, a suo dire, lo libererà e prenderà il potere assoluto su tuttti.
E’ un periodo dove i vampiri sono ovunque: film,telefilm,fumetti, pubblicità,musical, perfino al governo !!! Al povero Dracula in poco più di 100 anni gli hanno fatto fare di tutto. Tanto da farlo diventare uno di famiglia e da fargli perdere tutto il suo smalto. In momenti di crisi come questo anche lui rischia il posto di lavoro. Ho paura che non sortisca nessun effetto alle nuove generazioni … Magari mi sbaglio. E allora consiglio ASSOLUTAMENTE questo grande classico senza età. Che continua a resistere contro tutto e tutti. Che se lo si legge, riesce ancora ad inquietare per le sue atmosfere gotiche. Che è scritto in maniera originale sotto forma di diario o dialoghi epistolari. Che descrive IL VERO CONTE DRACULA così lontano da tutte le proposte cinematografiche. Evviva la tradizione !!!
P.S.
Secondo i fanatici di Cospirazionismo, B. Stoker è legato alla massoneria. Il fatto di essersi ispirato a Vlad Tepes III principe di Valacchia non è casuale. Come non è casuale il comune denominatore che c’è tra Vlad Tepes, il Conte Dracula del romanzo, i nobili di sangue blu e le vittime. IL SANGUE. Ma questa è un’altra storia ….
BUONA LETTURA

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marlon Opinione inserita da marlon    22 Giugno, 2013
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INDAGINI SULLE "MONTAGNE RUSSE" !!!

PER CHI NON HA MAI LETTO QUESTO LIBRO ….
New York, 1999
Lincoln Rhyme ,ex detective, tetraplegico a causa di un brutto incidente, è immobilizzato su una sedia a rotelle. Dopo aver subito la frattura della quarta vertebra ha perso l’uso degli arti per sempre. Una mente incredibile intrappolata in un corpo fuori uso !! La disgrazia lo rende un uomo freddo e cinico. Dotato di uno spirito e di un’intelligenza fuori dal comune, continua ad indagare, da civile, sui casi più difficili. Quei casi dove l’ FBI non può bastare e chiede la sua collaborazione. Quei casi dove c’è bisogno di un uomo capace di trovare e decifrare tracce anche nel deserto !! O di scavare nella mente di un killer e cominciare una vera e propria partita a scacchi. Il suo quartier generale si trova a Manhattan , in un appartamento all’avanguardia, dotato di tutti gli strumenti necessari per poter affrontare le indagini. Alta tecnologia abbinata a capacità investigative straordinarie. Ma le sue condizioni di salute sono spesso appese ad un filo e spesso la depressione e l’aggressività si manifestano. A ridare un senso alla sua vita ci pensa Amelia Sachs. Una poliziotta con un passato difficile. Una ragazza dai capelli rossi dotata di talento e carattere da vendere … Amelia viene scelta da Lincoln come allieva e sarà colei che dovrà affrontare le scene del crimine, data l’impossibilità di muoversi del protagonista. Ma sempre in contatto “live” con la casa /base.
L’indagine è forse la più difficile per i due protagonisti ( lo sono anche in altri romanzi di Deaver), data la portata dell’avversario. Hanno 48 ore di tempo per fermare e catturare “lo scheletro che balla”. Nomignolo dovuto all’unico indizio pervenuto da un fortunato testimone. Un tatuaggio raffigurante una donna che balla con la morte di fronte ad una bara … Lo Scheletro non ha volto, non ha età. E’ un fantasma, un camaleonte, potrebbe essere ovunque ma non lo vedi. E’ un killer a pagamento, ma non uno qualsiasi. I suoi lavori costano milioni di dollari ai suoi clienti. Perché è il migliore, perché è inafferrabile, perché è dotato anche lui di un’intelligenza fuori dal comune …
48 ore per permettere a due testimoni di comparire in tribunale ed inchiodare Philip Hansen trafficante di armi e cliente dello scheletro ……
Qui c’è il dolore, il pensiero della morte, lo sconforto. Qui c’è lo spirito, il carattere, la speranza ed infine l’AMORE … in questo romanzo Deaver ci fa scendere giù nel pozzo per poi risalire alla luce …
Consiglio questo libro agli amanti del genere e dei finali a sorpresa. L’eterna lotta tra il bianco e il nero vede scendere sul campo di battaglia due menti eccelse ….. Il ritmo è incalzante ma, nonostante ciò, l’autore non tralascia nulla, descrivendo dettagliatamente i personaggi, i luoghi e i metodi investigativi ( veramente interessanti).
Quando pensavo di aver capito …. Colpo di scena. MA DOPO IL COLPO DI SCENA … FINALE PIROTECNICO PER CHI AMA LE MONTAGNE RUSSE !!!!
Buona lettura

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
THRILLER CON FINALI A SORPRESA ...
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