Opinione scritta da piccicuia
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UN URBAN FANTASY REALISTICO
Mi danno fastidio molte cose e una tra le quali è il pregiudizio. Di cui a volte -inconsapevolmente, lo giuro!- ne faccio uso. Quando ho letto la trama ho pensato: una copia di twilight senza alcun dubbio! Così ho lasciato Cuore nero a farsi la polvere per un pò prima di iniziarlo a leggere.
Cosa di cui mi sono pentita.
Cuore nero è un libro urban fantasy che tratta di umani che vengono dissanguati dai vampiri, i quali sono spolverati dai cacciatori, che a loro volta si nutrono di mente umana. Ho sbagliato clamorosamente!
Qui non abbiamo i vampiri luccicanti di twilight che puzzano per le umili narici dei licantropi.
Non siamo neanche davanti a The vampire diares e le altre saghe più o meno simili in cui i vampiri sono passionali, vendicativi, desiderosi di, no! Qui siamo alle prese con dei morti.
O comunque l'autrice tenta di farli sembrare morti, anche se a me son parsi (dal primo all'ultimo) vivi. Dobbiamo fare molti passi indietro però.
Com'è nato Twilight?
Si può dire che esso sia stato il precursore della favolosa passione vampiresca?
Buffy lo smentisce.
Ed è qui che ci siamo.
Siamo alla presenza essenziale di morti-non-morti e di umani-assassini-di-morti-non-morti.
Max è l'unico vampiro che può uscire ala luce del sole per una serie di fatti importanti che dovrete ricavarli però da soli. Lui (sì, come Edward Cullen), annoiato dall'eternità, cerca di passare il tempo andando da scuola a scuola. Fino a fermarsi a Palmi, dove incontra lei:
Giulia, una ragazza di diciassette anni come tante. Un pò tropo chiassosa, paladina dei più deboli ( che siano ragazzini o farfalle intrappolate), scontrosa, burbera e innamorata.
«Intanto ti va di diventare la mia ragazza?»
«Nemmeno morta.» Lui rise di nuovo, per nulla offeso. «Cosa c’è che non ti piace di me? Francamente, non penso di avere nemmeno una virgola fuori posto.»
«Ma molti punti interrogativi, esclamativi e perfino qualche parentesi tonda.»
Innamorata di un ragazzo che prima non la fila per niente. E poi l'ha illusa, baciata, allontanata, considerata come la peste, umiliata, scansata, evitata e poi...magicamente...vuole rifrequentarla?
"Non gli chiese dove stavano andando.
Non gliene importava.
Si sentiva pericolosamente disposta a mandare a quel paese ogni resistenza.
Per un giorno, solo per un giorno, poi torno a mordere."
Max la rivuole quando improvvisamente appare Victor. Un vampiro? Un umano? No. Niente di tutto ciò. Il libro è un intreccio di personaggi, tragedie, vittime, gelosie e intrighi che saranno in pochi quelli ad annoiarsi.
La cosa che mi è piaciuta di più di tutto però, è (e in questa mia rivelazione noterete tutta la mia stranezza) che questo urban fantasy è vero. Scritto in modo molto realistico. Soprattutto all'inizio, quando Giulia è occupata con i suoi drammi adolescenziali. Quando le sue uniche preoccupazioni erano: Perchè lui non può innamorarsi di me?
Un urban fantasy realistico?
E chi se lo lascia scappare?
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LA MITICA SIGNORA STOP
Un romance mozzafiato.
Vi è una mescolanza di meticolosità e perfezione che mentre leggevo non mi rendevo conto che le pagine venivano voltate e... terminate.
La cosa che odio di più di un libro che adoro è il fatto che quando l'adorazione finisce subentra l'odio. L'odio per averlo finito!
Ma bando alle ciance, abbiamo davanti un amore-nel-tempo. Infatti il libro procede per anni: un capitolo al presente e un capitolo al passato e così via. Perchè?
Vi sono segreti troppo "svergognati" per essere svelati, vendette non con fredde portate, ma GELIDE!, adulteri inconfessati ma bisognosi, a volte necessari. Sì, vi sono due menti, in questo romanzo, troppo orgogliose e volenterose di lasciare il passato.. nel passato appunto!
E cosa migliore di un divorzio?
Ci sono voluti anni prima che lady Tremaine -pardon, Gigi- gli chiedesse -attraverso stupidi avvocati, ovviamente- il divorzio.
E nella fine dell'Ottocento il divorzio portava innumerevoli conseguenze. Nessuna positiva. O forse sì, una ce n'era: la separazione.
Gigi ora è affezionata a un gentile giovanotto che l'adora. O meglio, adora Philippa. La stessa Philippa che più di dieci anni addietro era Gigi. Philippa è una donna diversa: matura, malinconica, cinica e... onesta? Vorrebbe esserlo, certo. Ma siamo sicuri che lo sia??
Ma anche no.
E ora arriviamo direttamente al mio affascinante Lord Tremaine, giunto a Londra per.. che cosa esattamente?
"Tremaine era in piedi appena oltre la luce diretta, le mani appoggiate contro la scrivania di mogano alle sue spalle, le lunghe gambe incrociate alle caviglie. Avrebbe dovuto essere una figura in ombra, non particolarmente visibile. Eppure lei lo vide fin troppo chiaramente, come se l’Adamo di Michelangelo fosse saltato fuori dal soffitto della Cappella Sistina, avesse derubato una sartoria su misura di Savile Row e fosse venuto a portare guai.
«Salve, Camden.»
«Salve, Gigi.»"
Sono passati molti anni dall'ultimo loro incontro: poco dopo il matrimonio. Cosa è successo di così terribile da lasciare la sua novella sposa da sola, triste e arrabbiata col mondo intero? Durante questi anni hanno vissuto come meglio hanno potuto senza interruzioni da parte dell'uno o dall'altro. A parte forse, oh ma non voglio svelare proprio tutto!!
Ma mi pare fondamentale, inserirvi un personaggio secondario ma che io ho assolutamente adorato. Ladies and gentlemen, vi presento lei, l'incorregibile e inappagabile Signora Stop (alias mamma di Gigi, tradotto sull'anagrafe: signora Rowland).
La signora stop non si arrende mai riguardo la felicità della figlia e con estrema intelligenza scambia con Lord Tremaine una fitta corrispondenza, nella quale -e qui vi è il culmine della sua intelligenza- lo informa dettagliatamente su ogni passo -giusto o falso che sia- di Gigi.
«Vostra madre mi ha scritto.» La guardava, evidentemente godendo del suo crescente sgomento. «Naturalmente, lei desiderava soltanto che io avessi un attacco di gelosia e mi affrettassi ad attraversare l’oceano per reclamarvi come mia. Sono sicuro che la perdonerete.» Se mai fossero esistite circostanze attenuanti per il matricidio, erano proprio quelle. Per prima cosa, l’indomani avrebbe scatenato due dozzine di capre affamate nella pregiata serra della signora Rowland. Poi si sarebbe accaparrata l’intero mercato delle tinture per capelli, obbligando la donna a mostrare le sue radici grigie.
Cosa mi rimane da dire?
Odio averlo finito!!
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PERSUASION
Ogni volta che di mezzo c'è la Austen, non so come ma mi si riempe lo stomaco. Saranno le farfalle? Persuasione è il suo ultimo romanzo e si nota anche dalla maturazione di cui composto. Non abbiamo per esempio una delle sorelle Bennet con il desiderio ben nascosto ma costante di non rimanere zitelle o come nel caso della mia incorreggibile Lizzie, il disprezzo per i difetti dell'animo.
No, qui c'è la dolce Anne che non critica, non giudica e non si esprime.
Vive da ormai otto lunghissimi anni e poco più con un gran peso nel cuore.
Si è lasciata sfuggire il suo vero amore per dare retta a una donna che le aveva quasi fatto da madre. Ma possiamo davvero criticare un'innocente fanciulla di appena diciassette anni?
Il tempo farà inorgoglire l'animo di lui, ma di certo non scalfirà quel sentimento autentico che lo aveva invaso da giovane nei riguardi di una Anne piccola e remissiva. Anche molo influenzabile, certo. Ma innamorata!
"Certamente non vi dimentichiamo così in fretta come voi dimenticate noi. Forse è un nostro destino più che il nostro merito. Non abbiamo altra scelta. Trascorriamo il tempo relegate in casa, quietamente, a tormentarci per i nostri sentimenti"
Quando poi finalmente si rincontreranno -perchè ovvio che si sarebbero di nuovo incrociati!- non sono più quelli di una volta: lei ha perso da tempo la sua gaiezza mentre per lui le intemperie del mare e della vita in marina in generale lo hanno forse reso più maturo ma molo affascinante. E in cerca di moglie. La troverà in una delle signorine Musgrove?
Cosa accadrà?
"(..) che era stato costane inconsciamente, anzi senza volerlo. Che aveva voluto dimenticarla e credeva di averlo fatto. Si era creduto indifferente mentre era soltanto adirato. Ed era stato ingiusto verso le sue virtù perchè ne aveva sofferto."
P.s. di solito mi piace mettere dei titoli particolari nelle mie recensioni. Mai il titolo del libro,ma questa volta farò un'eccezione: Persuasione!
Dovrò vedermi il film adesso.
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Il VISCONTE QUATTROZAMPE
E' da mesi che non mi capitava un libro così! Avvincente, misterioso, passionale e sì, anche crudele. Per me l'elemento fondamentale in un buon romance è la pura cattiveria. Quelle autentiche che ti fanno rabbrividire la notte. Perchè Ladies and Gentlemen, ci sono persone che si nutrono di crudeltà. Che la si trovi in pillole, stupefacenti (tipo il tizio che ha ucciso i nonni qualche giorno fa), in ossessioni. Pah. Un momento di pazzia e fai qualcosa di cui te ne pentirai.
O forse no.
Lady S. John è una donna ossessionata dal Conte di Salt Hendon. Si conoscono da bambini e lui non ha mai compreso quanta cattiveria nasconda la maschera di questa sua cugina.
Ok, ok, non vi annoierò con anneddoti riguardanti questa donna, perchè se siete intelligenti -e io confido in tal fatto ;)- li scoprirete da voi.
Basti sapere per il momento che Lady S. John è malata e non risparmierà neppure la propria prole per raggiungere il suo scopo. Detto ciò, passiamo al lato dolceamaro del romance:
Jane.
Una fanciulla caduta in disgrazia a soli 17 anni per aver ceduto al fascino nel nostro buon Conte. Ripudiata dal padre e presa in custodia da un uomo il cui cervello ha la forma di un crocifisso, ha passato i seguenti quattro anni isolata e triste. Ma dopo questi 4 anni, sposa il Conte. Uno scherzo del destino? Una vendetta dalla tomba dell'uomo che l'aveva in custodia? O semplicemente il fato ha fatto il suo corso?
"La sua resistenza a la sua considerazione per il piacere di una donna gli hanno giustamene conferito la reputazione di amante consumato>> proseguì tranquillamene Lady Outram, come se Jane non avesse proferito sillaba, "Siete una donna sposata, quindi non ignorerete quel particolare momento del rapporto quando un uomo è più vulnerabile. Se pronuncia qualcosa di intellegibile, permette di intuire per un attimo le sue sensazioni più intime. E in quel momento cruciale, Salt non era mai con me, lui era con Jane. Era con voi. Sempre voi.>>
Jane e Magnus, il Conte di Salt Hendon, sono felici? Chi lo sa? Lady s. John di certo no. E noi tutti sappiamo che quando Lady S. John non è felice, c'è sempre qualcun altro che ne farà le spese!
Perfino il Visconte Quattrozampe ve lo può assicurare!
Ps. Il seguito mi attende
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VOGLIO LA DIABETE!
Da molto tempo ormai avevo voglia di leggere questo libro, ma non ci riuscivo mai per un motivo o per l'altro: non avevo ancora scaricato la versione Kindle sul pc, non mi piace leggere sul computer, non lo trovavo cartaceo e via dicendo.
Alla fine, per amore della curiosità, mi sono installata kindle e la prima cosa che ho fatto è stato comprarlo.
Poi, boh..
Forse mi aspettavo molto di più dopo tutta questa aspettativa, ma non è che poi mi è rimasto proprio proprio nel cuore...
La storia è avvincente, i collegamenti storici da mozzare il fiato, il finale (oltre a quello ovvio dei due) è da brivido e i personaggi... un delirio!
Abbiamo come protagonisti in assoluto il visconte Alexander Lippi Monzani e la sua preziosa cognata Emma, la cui sorella è venuta a mancare in seguito a uno strano e inaspettato evento.
Così Emma decide di partire per scoprire la verità e per stare accanto al suo nipotino (mai visto) Markus.
Il lieto fine per i due è scontato, ma è il cammino quel che conta no?
E di cammino ne fanno un bel pò...
Tanto che con la loro storia, viene a intrecciarsi quella della Viscontessa (madre di Alex), cattiva quanto austriaca; quella della sua figlioccia Christine (assai diversa dalla madrina.... e per fortuna!) e per ultimo ma non ultimo.... ATTENZIONE, RULLO DI TAMBURI..... la storia di lui, il mio dolce furfante Kilian, cugino di Alex.
I litigi saliranno alle stelle e coinvolgeranno un pò tutti, gli intrighi sono degni di esser chiamati con tale nome e in genere l'atmosfera che aleggia in Villa Allegra sembra tutt'altro che gaia!.
Insomma, alla fine non lo so neanche io cosa non mi sia piaciuto.
O forse sì.
Avrei voluto che ci fosse un sequel e che per protagonista ci fosse Kilian, ma ahimè ancora non se ne è parlato :(
Perchè, direte voi, mi soffermo su Kilian?
Alex è molto buono. Troppo. Insomma, Emma parte con mille accuse ma alla fine lui risulta con nessuna macchia.
Ed è snervante!
Kilian invece, ce l'ha eccome una macchia... oltre a quella, ovvio! (Mi spiace ma dovete leggerlo per carpirne il significato). Kilian è il tipico farabutto. quello che non parla e basta, ma agisce, minaccia e poi sì, capita che se la dà a gambe levate pur di salvarsi la pelliccia.
Che sia un marito geloso, un ufficiale arrabbiato, una donzella appiccicosa, un cugino incazzato... non importa!
Kilian? Il mio sogno ad occhi aperti!
Così, cara Mariangela Camocardi, un'eventuale storia tra Christine e Kilian farebbe faville sul mio intestino.
Non ho la diabete, ma potrei procurarmela..
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MA CHE TRIANGOLO???
Sono sempre più innamorata di questa trilogia!
Mi piace particolarmente la società dispotica in cui Cassia si trova. Ho letto molti libri in cui è presente questo aspetto sociale e non dico che Matched sia il mio libro preferito in tal senso, ma è uno dei migliori.
Con il suo stile pacato, leggero e al tempo stesso minuzioso, Ally Condie ci immergerà in una storia d'amore non voluta dal Sistema.
Un Sistema che però, ironicamente, ha dato inizio (con casualità? Credo che lo scopriremo nel terzo) a questo triangolo amoroso.
Cassia DEVE sposare Xander, ma VUOLE Ky, un'aberrazione.
Tale situazione sarà sempre più controllata dal Sistema, che manda via Ky e osserva CassiA. Mentre Xander, che col suo snervante altruismo, lavora poco lontano da lei, ancora una volta tenta di aiutarla nella sua disperata ricerca a trovare Ky.
Ma stiamo scherzando?
Ma questi non sono promessi sposi?
Perchè Xander è così dannatamente buono?
Neppure un pizzico di gelosia? Oh andiamo, spero di trovare qualche suo difetto nel terzo. Magari, un complotto col Sistema per separare gli innamorati lo salverà ai miei occhi!
Comunque dicevo, che Cassia parte alla ricerca di Ky e i due a poco a poco scopriranno di non essere soli. Non lo sono mai stati.
Ma d'altronde in una società dispotica, non sono mai due quelli a pensarla diversamente.
Sono dieci, cento, mille, un milione.
Ma mai due.
Un pò come sta succedendo in Italia oggi giorno.
Non si avvicina certo a una società dispotica, ma a lungo andare...(faccio le corna) o guardando da un punto di vista più ampio... vediamo dipendenti insoddisfatti, ragazzi senza lavoro, famiglie disperate e poi, loro: I politici che si presentano in Parlamento per scaldare la sedia o rigirarsi i pollici. Uscire a striscia la notizia per essere derisi sulle loro lacune storiche e intascare al tempo stesso denaro che non apprezzano e di cui non ne sono degni.
Quindi signori, non sono mai due quelli che la pensano diversamente dalla massa.
Sono dieci, cento, mille, un milione.
Sino a diventare loro stessi una massa!
Ma se non avranno le palle di scendere in piazza e capovolgere il Sistema, sì, resteranno in due.
Cassie e Ky hanno scelto la via più tortuosa e complicata.
A noi non ci resta che aspettare il terzo libro per vedere se ne sarà valsa la pena....
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Tha Gad Agam Ort
Le Audaci Zitelle colpiscono ancora con un terzo favoloso e scandaloso quanto inaspettato matrimonio. Questa volta la protagonista è Evie (la mia preferita) mentre lui è St Vincent (il mio adorato scapestrato).
1+1 non potrebbe fare altro che 2!!
Così questo libro che mi sono ritrovato a rileggere conferma la mia preferenza in assoluto, non solo di tutta la serie, ma di tutta la libreria della Kleypas.
(Accanto al quale, rimane pur sempre Sognando Te, con Lui---> l'inconfondibile Dereck Craven).
Dereck craven infatti è quasi la copia esatta di St Vincent: una gran dose di cinismo a distinguerli dalla massa, una reputazione bruciata, una lunga lista di amanti passate, intelligenza spiccata e un amore genuino per un agnellino...
St Vincent lo avevamo lasciato con una serie di pugni e calci da parte del suo migliore amico per aver "preso in prestito" l'innamorata di quest'ultimo.
St Vincent?
Un aristocratico devoto ai piaceri della vita, ma con nessun soldo in tasca a causa dei piaceri della vita assunti dal padre.
Detta in altre parole: un uomo disperato.
E disperata è la nostra Evie, che gli fa visita chiedendogli di prendere la sua mano.
Un agnellino balbuziente o un'audace zitella?
«V-v-voglio allontanarmi da Londra prima che i miei parenti mi trovino.»
«Hanno qualche motivo di sospettare che siete venuta da me?»
«Oh, n-n-no. Nessuno crederebbe mai che io possa essere così idiota.>>
Evie così, si sposa non per amore (come invece testimonierebbe il suo anello nuziale con la scritta Il mio amore è su di te), non per soldi (visto quanti ne ha ereditato dal padre), ma per disperazione!
Avrà fatto bene o avrà solo cambiato carceriere?
Una cosa è certa: dopo questa inaspettata unione, l'ego di St Vincent sarà a brandelli...
Furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta. Sebastian sollevò la testa con uno sbuffo infastidito. «La colazione» mormorò. «E preferisco non farti scegliere tra le mie doti amatorie e un pasto caldo, perché la risposta potrebbe rivelarsi decisamente poco lusinghiera.>>
E Lillian (la protagonista di Accadde in Autunno) avrà modo di vendicarsi da sola ai torti subiti da quello scapestrato quale è St Vincent, che in un particolare momento del romanzo, si ritrova a letto lottando contro la morte:
«Farai meglio a sbrigarti. Se St Vincent si sveglia e scopre di essere alla mia mercé, probabilmente morirà sul colpo.»
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UN PUBBLICO GHIACCIATO
Essendo l'ultimo libro di una lunga serie, potrebbe risultare un pò stancante leggere dei Bedwyin. Nonchè quegli uomini e quelle donne che una volta innamorati, lampi e fulmini, non basteranno a tenerli lontani dal loro amore.
Il duca di ghiaccio ne è una dimostrazione ovvia e anche molto scontata, ma il romanzo è lungo e divertente.
Saranno molti gli episodi scandalosi di cui Christine, quella povera cara Christine, sarà la protagonista e il duca.. Beh, il duca non sarà altro che il pubblico che assisterà a quella povera vedova di trenta anni con l'hobby di mettersi continuamente al centro dell'attenzione.
Un'attenzione maschile.
Un hobby molto scandaloso.
E un pubblico "ghiacciato".
Eh eh, tanto ghiacciato che per ogni sua esibizione non mancherà il famoso e timoroso monocolo d'oro. Cosa che tenterà Christine ancora di più a far cadere quella fastidiosa compostezza presente nel Duca.
Quest'ultimo poi, è davvero di ghiaccio.
Cioè, ha un animo. Ma lo nasconde, grazie a anni e anni di insegnamento affinchè diventasse quel duca quale poi è.
E quindi non sarà facile il compito che si mette in testa Christine, un compito che poi le si ritorcerà contro.
Nella lunga serie di eventi ci sono anche tanti no, che basterebbe a far infuriare un angelo, ma il duca?
ehhh
Insomma, se avete voglia di un romance ben fatto, leggete questo!
Non è necessario partire dal primo libro della serie, perchè ciascuno di essi è autoconclusivo. E la fine può capirla anche un bimbo di due anni, no?
Quindi potete iniziare pure dalla fine!
Io, ad esempio, a volte faccio proprio così.
E non tutte le volte sono per così dire "volontarie"... (Sono una specie di calamita per i libri sbagliati)
Chiusa parentesi, lo consiglio ma mi è piaciuto di più Una Lady Scandalosa.
*_________*
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UN ARCOBALENO COLORATO
Il gioco della seduzione, il primo libro di questa lunghissima e fantastica serie, parlava di Phoebe e il suo coach, mentre come uno dei tanti personaggi secondari c'era Molly. La sorellina troppo seria e un pò bugiarda che odiava quella donna perfetta che dopo tanti anni di assenza era ricomparsa nella sua vita. Phoebe e Molly così diverse, ma legate da un padre cattivo, bastardo, miliardario e indifferente.
Perchè?
Perchè loro non portavano i pantaloni!
Un uomo all'antica col desiderio di portare avanti la razza, ma che il fato ha deciso diversamente.
Un uomo morto coi suoi peccati.
Quello maggiore tra tutti: aver odiato le sue due figlie provocando la loro separazione.
Molly cresce con la consapevolezza di non aver mai conosciuto il padre, di aver perso tanti anni senza sua sorella. Cresce coi libri. E una volta cresciuta, ha in mano il patrimonio di famiglia.
Tanti soldi.
Tantissimi.
Ma che sfortunatamente (io direi più "pazzamente") non sente suoi.
Morale della favola? Li regala.
Atteggiamento giusto e nobile, ma che la lascia sul lastrico. Tanto che si deve arrangiare coi suoi disegni per fumetti dedicati ai bambini piccoli.
Fumetti che nell'ultimo periodo vengono presi di mira da un gruppo che si batte contro messaggi che provocherebbe nel bambino atteggiamenti gay.
O.o
Lasciamo perdere il mio punto di vista in proposito.
Questi suoi fumetti ritraggono la storia della coniglietta Daphne e il suo amico.
Amico che sembra in tutto e per tutto Kevin Tucker, famoso quaterback dei Chicago Stars.
I due ancora non si conoscono. Sono stati presentati, ma lui non la ricorda minimamente.
Lei?
Seguiva ogni sua mossa sin da sempre.
Innamorata pazza di un ragazzo che neppure conosceva...
E poi? Bacchetta magica e pufff: la coniglietta Daphne provoca l'ennesimo arcobaleno.
Troppo colorato?
Troppo da gay?
Scopritelo voi!
QUI PARLA LA GELOSIA
"Se Jane Austen fosse stata svedese, si sarebbe chiamata Simona Ahrnstedt". Sono state queste l'esatte parole di Cosmopolitan.
Non che non siano vere (per carità, un talento come quello della Ahrnstedt è raro) ma forse un pò esagerate.
Jane Austen era Jane Austen.
Simona Ahrnstedt è Simona Ahrnstedt.
Punto.
Non facciamo paragoni quando non ne servono affatto!
Non badateci, a parlare qui è la mia gelosia!
Cavolo, un complimento come quello che ha fatto Cosmopolitan è magico. Surreale.
Quale autrice non vorrebbe esser paragonata al suo mito? E se anche mito non fosse, a JANE AUSTEN?
Eh brava la Ahrnstedt!
Comunque, a me è piaciuto di più Ritratto di donna in cremisi. Quel libro mi ha fatto volare con la fantasia. Quasi ho toccato il cielo quando è affiorato un piccolo sorriso tra i due protagonisti. Mamma doveva urlare affinchè la sentissi in tutta la nebbia della mia immaginazione. E credetemi, io ero dentro quel libro!
Il che mi accade solo a volte.
In questo caso, no.
Il libro mi ha lasciato un pò indifferente sotto alcuni punti di vista, mentre in altri mi divertivo e in altri ancora tornavo a leggere con apatia.
La storia è avvincente, i personaggi misteriosi, gli intrecci non mancano e la superficialità a volte albeggia... La superficialità di lui, Markus il temibile.
Markus l'indomabile.
Markus il guerriero.
Ok, ora la finisco.
Markus incontra Illiana per un errore dovuto a un ragazzo, incaricato di prendergli una donzella dai capelli biondi che sembrava spregiudicata. tanto da fargli capire in uno sguardo che avrebbero potuto fare.... CA VA SANS DIRE!
La ragazza recapitatogli ha sì: i capelli biondi, i vestiti-non-vestiti possono parlare da soli, ma non è la ragazza che lui voleva.
Illiana è nubile.
E lui, un guerriero, cosa se ne fa di una nubile?
Di certo non ha in mente di sposarsela.. così la riporta a casa e il destino vuole che non se ne separi.
Ora, volevo solo dire che la sua superficialità è dovuta al fatto che considera Illiana come qualcuno di "passabile". (Tanto per rifarmi a Orgoglio e Pregiudizio).
Ma poi... quell'appena passabile si trasforma in qualcosa di cui non ne può fare più a meno. Un pò come succede in ogni storia, no?
Conosci un ragazzo che non ti piace e passa il tempo, e quel ragazzo diventa l'uomo più bello al mondo....
Forse Illiana era davvero un pò bruttina. O forse Markus aveva occhi troppo superficiali. Forse già allora, nel Medioevo, c'era la definizione di "bellezza".
Per tutto ciò, però, bisogna chiedere alla nuova Austen.
Perchè sicuramente lei è riuscita a entrare nel mondo di La ragazza dei fiordalisi.
Io no.
(Piccicuia molto gelosa)
;)
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LEGGETELO! SIATE BAMBINI MIRACCOMANDO
Pensavo non ci potesse essere un libro più "rivoltante" (si può definire un libro così?) di Cinquanta Sfumature. Davvero, io ci ho provato. L'ho letto fino in fondo e non so quale Santo mi abbia aiutata, ma no, è rivoltante e basta.
Non c'è una storia dettagliata, una di quelle che ti fa coinvolgere o almeno che ti possa far pensare che i personaggi sono così per quel motivo lì.
Anzi, i personaggi non sono e basta. Non vi è un carattere nelle loro azioni, nè una motivazione, una ragione. Niente.
Sono animali guidati neanche dall'istinto, ma dalle mani di una "scrittrice" (Dio solo può capire quelle virgolette) che non sapeva cosa scrivere o come scriverla.
Una delle tante signore annoiate che volevano pubblicare una copia di Cinquanta Sfumature?
Beh, a mio modesto parere ha fallito.
Quel libro almeno aveva un quinto di ragione (se proprio vogliamo chiamarla così) e un altro quinto di aspettativa. Come a far dire alle lettrici: no, perchè fà così? No, non può finire in questo modo!
E via dicendo.
Questo, invece, di libro-non-libro non ha neppure quello.
Sono quante, trecento pagine?
E trecento pagine parleranno di un'unica cosa: sesso, sesso e sesso.
Lei, una put*** (tranquille, si definisce lei stessa tale) che offre all'asta non solo il suo corpo ma anche la sua verginità. Ma stiamo nel Medioevo?
Che esempio di virtù vogliamo dare alle ragazzine di oggi?
E ci credo che poi succedono fatti raccapriccianti come le baby squillo!
E non prendiamoci in giro dicendo che questi sono libri da adulti, perchè sappiamo benissimo che più le cose sono proibite e più appetibili sono!
E' un pò il gioco che fa il bimbo, no?
"Non fare quello!"
Sì, e lui ti ascolterà...
Chi è il bambino in questo caso?
Lui, il famigerato miliardario che per non stare da solo si presenta all'asta...
Et voilà, sboccia l'amore -.-
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TUTTE LE STORIE SONO VERE
Puoi essere la persona più realista di tutte, ma quando stai in casa, magari leggendo un libro horror sotto una luce chiara, e senti dei rumori inquietanti, le prime immagini che ti passano nella mente non sono: il vento, la vicina di casa bisbetica o un gatto in penombra.
Sono misteri.
Persone che non vedi ma che un brivido lungo la schiena ti fa credere che ci siano.
Non ci sono.
Io sono realista. Molto, moltissimo.
Ma spesso quel brivido c'è. E non so se sia paranoia, nervosismo o quant'altro, ma questa domanda non scompare mai del tutto dalla mia mente. Mai.
Parliamo di vampiri, zombie, dei, lupi mannari e fate con tanta precisione che a tratti, c'è da chiedersi se non siano esistite veramente queste creature.
Un pò come i dinosauri.
Non gli hai mai visti, ma ci sono stati.
O forse, un pò come i camaleonti.
Non li vedi ma ci sono.
Eccome se ci sono!
Comunque è più o meno quello che è successo in questo libro. Le "creature" ci sono tutte. E anche di più. La ragazza non è del tutto realista quanto me, ma sua madre ha fatto di tutto affinchè non credesse in nulla.
Poi a sedici anni, Clary scopre il mondo come è veramente.
E da lì ci saranno colpi di scena che più o meno capirete prima, giusto un momento o due.
Le battute argute di Jase non mancheranno, nè la gelosia di Simon e i problemi del resto del gruppo. E' un urban fantasy fatto bene, con storie e preoccupazioni anche reali e discusse oggigiorno.
In particolare con un personaggio, Alec, un vero "simpaticone".
E badate, queste virgolette sono una sottile forma di sarcasmo.
"Ti sei già innamorato della ragazza sbagliata?"
Jase disse: "Alla fine, Signora del Rifugio, il mio vero amore resto io stesso."
Dorothea scoppiò in una risata: "Almeno non riceverai mai rifiuti"
"Non lo so, a volte mi dico di no. Tanto per non perdere interesse"
E poi bò, io ve lo consiglio perchè -e ricordatevelo bene- le storie sono tutte vere!
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LE STELLE FANNO SOGNARE
Ed è effettivamente vero, no? Le stelle sono tanto lontane quanto desiderabili.
Chi non vorrebbe una stella tutta sua?
Chi non ha mai paragonato un sogno, un amore a una stella?
E' universalmente riconosciuta -per così dire, per tacito accordo- tale verità.
Lo sapevano i Greci quando ancora inventavano storie sull'Olimpo. Lo sapevano i pellerossa durante le loro innumerevoli serate all'aperto e con un fuoco come amico. E lo sappiamo noi a San Lorenzo.
Un sogno? Una stella.
Ma soprattutto lo sapeva Gesù, che ancora piccolo e in fasce, guidava i Re Magi verso il suo ripostiglio.
Non lo so perchè ho iniziato questa recensione, parlando di Gesù. La mia intenzione era partire dalle stelle, ma sarà l'aria del Natale. Sarà che quest'anno si sente poco o niente. O magari sarà stato questo romanzo. Chi lo sa?
Una promessa d'amore è un romance che ha come protagonisti un conte e una borghese.
I due non si amano.
Non si conoscono.
Appartengono a classi sociali diverse e che per giunta si odiano.
Lui crede che i borghesi siano volgari e chiassosi.
Lei crede che tra aristocrazia e una pietra non vi siano differenze.
Ma come mai i due si ritrovano a festeggiare il Natale (ecco perchè!) insieme?
Perchè hanno sigillato un contratto di matrimonio con tutta la riluttanza esistente sul pianeta?
Il padre di lei è in fin di vita, ma prima di lasciare tutti desidera la felicità della figlia, cresciuta per diventare una Lady.
Il conte “Randy” è sull' astrico a causa del cugino che una volta morto gli ha lasciato tutta la sua eredità. Sì, compreso i debiti.
E cosa fare se non sposare la figlia di un volgare mercante di carbone divenuto molto ricco? Ebbene, i due sono marito e moglie.
Che abbiano inizio le danze!
Mi è piaciuto molto questo romance. Non è uno di quelli dove l'amore è accecante, veloce e.. insopportabile.
Il loro è un amore che nasce piano piano. Per ovvie ragioni.
E' un amore che prima non c'era. Un amore che prende il posto di una dovuta ostilità nei confronti dell'uno e dell'altro.
Mi è piaciuta soprattutto la prima parte, dove i due non fingono di essere quello che non sono. O meglio, omettono di dire cose importanti su se stessi, ma per il solo fatto che la comunicazione è assente.
Non sarà la morte del padre ad unirli e a rompere i loro pregiudizi, ma il Natale.
La stella di Betlemme.
E infine, con dolci parole d'amore (eh eh) che vi esorto a leggerlo ora, che stiamo proprio sotto Natale:
Lui si fermò. «Vuoi dei bambini?» le domandò, e per un attimo nei suoi occhi passò un
lampo che le fece perdere un battito.
«Certo che li voglio» dichiarò con disprezzo. «Chi altro potrei amare?»
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SALLY LA PUZZOLA
E' un romanzo rosa scritto in prima persona.
La cosa che fa rimanere un pò perplessi non è assolutamente l'aria che tira tra i due protagonisti, molto da Amici/Nemici, Gatto/Topo, Topo/gatto.
O se vogliamo andare nello specifico, direi: la storia di Sally la puzzola!
La bambina che era riuscita a far innamorare Matthew (il migliore amico di Drew, il protagonista) alle elementari. Una tragica storia d'amore di cui purtroppo Sally non ha mai conosciuto l'esistenza.
E tragica perchè la povera malcapitata era stata vittima di brutali scherzetti da parte di Matthew l'innamorato, che cercava solo la sua attenzione.
Romantico? Chissà?
Infantile? Molto.
Comunque la cosa che colpisce di più in questo semplice libro è il fatto che l'unico personaggio che parla in prima persona è un maschio.
Un uomo che ci racconta le sue giornate in modo schietto e provocante.
Dice come stanno le cose e perchè stanno in quel modo.
E la maggior parte delle volte è proprio perchè quelle cose ci vogliono stare!
L'amore che nasce tra i due? Da prima attrazione. L'attrazione si trasforma poi in sfida quando lui scopre che lei è già fidanzata.
La sorpresa scatta invece quando sembra che lei sia una fidanzata sì, ma devota.
E poi l'inconfondibile colpo di scena: la rottura tra i due mentre il nostro caro Drew Evans progetta il suo piano per accalappiare la donna che è entrata con tanta precipitabilità nella sua testa.
Un romanzo per certi versi scontato, ma anche tanto divertente.
Questa è la storia di Drew Evans alle prese con l'amore!
Un Drew Evans che mai e poi mai avrebbe rinunciato ai suoi sabato sera, mai e poi mai avrebbe saltato un solo giorno di lavoro per restarsene a letto con "l'influenza" e soprattutto mai e poi mai si sarebbe innamorato.
Ma si sa, ciò che non cerchi alla fine sarà proprio quello che trovi!
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CAMICIA DI FORZA? ARRIVA TATA MADDY!
Archimedea Timms, detta Maddy, è una ragazza sincera ed ingenua, ma molto seria quando si tratta del padre. Un vecchio matematico che ormai lascia scivolare via i suoi anni migliori mettendosi all'ombra di un Casanova, quale è Christian Langland.
Un dongiovanni fatto e finito, che approfitta dell'assenza fisica di un uomo per sedurre -o meglio, farsi sedurre- dalla moglie dello sfortunato individuo.
Un libertino, però, con la passione dei numeri.
La sua malattia -soprannominata da tutti "pazzia" e secondo me con dovuta ragione- è improvvisa quanto grave. I dottori -o come li si vogliano chiamare- decretano la sua insanità mentale senza vederlo più attentamente. Senza indagare più a fondo.
Christian sembra aver perso l'uso della parola, non riesce più a comunicare con gli altri. E quando sta sul punto di riuscirci, spara cifre a occhio.
Magari il risultato di un rompicapo difficilissimo che mai era riuscito a concludere.
Magari il numero che avrebbe dato una svolta alla fisica.
Chissà.
Nessuno lo ascoltava.
Nessuno sembrava importarsene molto di lui, una volta aver perso possesso della facoltà di amministrare i propri beni.
Nè le sue amanti, nè la sua famiglia. O quasi. E con motivi assai diversi dalla "compassione".
La nostra cara Maddy, una paladina della giustizia, si ritrova così al suo fianco. A farlo sentire sempre più vivo che mai. Maddy non vuole i suoi soldi. Non vuole il suo fascino.
Vuole solo quell'uomo che una volta era stato così gradevole con suo padre -cieco ed anziano- come non lo era mai stato nessuno.
Vuole fare un'opera pia, l'ennesima di una lunghissima fila.
Per lei, quest'opera è stata scritta dal destino.
E' una di quelle cose che si devono fare perchè Dio l'ha voluto. Punto.
La malattia di Christian pian piano verrà a migliorare, ma il viaggio è lungo e la presenza di Maddy è richiesta anche altrove...
Ma a Christian sembra aprirsi un nuovo mondo. Un mondo dove la malattia non lo fa parlare, mentre lui vorrebbe gridare. Un mondo con Tata Maddy e la sua improvvisa possessività nei suoi confronti.
Un amore così?
Da non lasciarselo sfuggire.
Neppure sotto forma di romanzo!
"Maddy non era bella: era come la ragazza di quel piccolo quadro... un istante, il balenare di un'espressione... a Christian sarebbe piaciuto che venisse fermato per sempre, quell'attimo in cui riusciva a persuaderla con le sue lusinghe, quando quelle sopracciglia sensuali si sollevavano e quel puritano senso di decoro lasciava il posto a qualcos'altro, quando la promessa diventava realtà."
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MAGIC MIKE RESTA MAGIC
Adoro Contratto Indecente perchè la storia mi era nuova e bella, ma devo dire che ripetuta più volte può risultare un po' stancante. E la cosa si è potuta vedere benissimo con Contratto fatale. E con Contratto di passione?
A parte che la trama lascia un po' a desiderare, perciò se non l'avete letta, non leggetela!
Come molti altri libri, la trama infatti comincia dalla fine. Male. Malissimo.
Questa volta siamo di nuovo nella rumorosa quanto grande Mela a dispetto della nazionalità dei protagonisti (italiani). Carolina è la sorella di Micheal Conte (secondo libro della serie) mentre Max è il migliore amico di suo fratello. Per cui i due sono cresciuti a stretto contatto, quasi fossero fratelli. E proprio così che vede la dolce e ancora innocente Carolina, la quale invece è sempre stata stracotta di lui.
Max parte per costruire se stesso e per aiutare il suo amico a fondare l'impero della famiglia Conte in America, lei va all'università, demolisce quei chili di troppo e quei vestiti over size che indossava per non far trapelare niente e diventa così, una donna tutto mondo.
Si trasferisce in America per aiutare nella Dolce Maggie e si scontra con il suo vecchio quanto non corrisposto, amore.
Max che si considera un fratello a tutti gli effetti, cerca di intimorire gli eventuali corteggiatori di lei e al tempo stesso, tenta di inculcargli in quella dura testolina che la verginità è un fatto importante da considerare. E perderla con un uomo qualunque è assolutamente erroneo!
A questo punto, perchè non offrirsi come volontario?
E no, Max non può anche se lo vuole con tutto se stesso.
Primo: perchè c'è di mezzo Micheal, il suo migliore e fidato amico a cui mai rinuncerebbe.
Secondo: perchè tiene troppo rispetto per la famiglia di lei e per sua madre.
Terzo: non vuole assolutamente diventare come il padre.
Quattro: è di otto anni più grande.
Ma ci riuscirà?
Mmmh.
Quanto all'aspetto sessuale ho trovato alcuni punti che mi sembrano un po' esagerati:
-Ma lei non è vergine? Come si fa a non sentire un po' di dolore durante il rapporto, dopo o almeno il giorno seguente? E dopo tutto quel rapporto? Mah!
-Si può vedere Magic Mike accanto a una donna italiana di sessant'anni e per di più dalla mente molto chiusa e conservatrice? E considerarlo un porno femminile?
-E qui mi arrabbio: si può affermare spensieratamente che gli addominali di Channing Tatum non possono neppure essere presi in considerazione?
No.
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Hooyah
“Quando si fa di tutto per non permettere al dolore di uscire, si impedisce alle cose belle di entrare.” E' questo quello che praticamente fa Vince Haven, un reduce dell'Afghanistan.
Vince è un uomo bello, molto prestante, un instancabile SEAL, nonché un militare dei più alti livelli. Come dice lui, un Seal è orgoglioso, prepotente e indiscutibilmente GONFLé. Ma con dovuta ragione.
Un Seal ha il 10% di possibilità che il proprio matrimonio funzioni. Il 50% di possibilità che ritorni vivo da una missione suicida. E il 90% mutilato.
Il primo quesito, Vince non ha nessuna intenzione di sperimentarlo. Gli basta vedere quanti matrimoni alle spalle hanno i suoi compagni. Riguardo alla seconda percentuale, non è Vince –ovviamente- quello ad essere morto. Altrimenti il libro non ci sarebbe...
Quanto al terzo quesito, Vince se ne torna mutilato sì, dall'Afghanistan, ma non solo all'orecchio sinistro. Specialmente nell'animo.
Un reduce porta con sé aspetti della realtà che tre quarti del mondo ignorano, rendono banale o a cui semplicemente non interessa.
Tre quarti della popolazione del mondo, trascorre le proprie giornate in modo tranquillo e ricercando l'ozio totale. Un quarto (o forse e con mio grande rammarico, di più), invece, è costretta a patire la fame, il freddo, l'odio di gente con un mitra alle mani, la forza brutale di alcuni dittatori e quant'altro.
Quello che mi è piaciuto di questo libro è che assieme a una bellissima quanto comune storia d'amore, si affacciano aspetti della realtà che uno (molto spesso, la sottoscritta) neppure prende in considerazione.
“Ci sono cose che sappiamo di sapere. Cose che sappiamo di non sapere e cose che non sappiamo di non sapere.”
Aldilà della serietà dell'argomento, Vince incontra la nostra cara Sadie Hollowell quasi per caso: lei stremata dal viaggio, lui a corto di un passaggio. Et voilà, cosa non fa il Texas!
Sadie torna al suo ranch a causa del matrimonio di una cugina molto più giovane di lei che neppure conosce. Torna dal padre grande e brontolone che si cura più della salute dei suoi animali, che dell'assenza di sua figlia. Cresciuta senza madre e con un individuo del genere, la nostra povera Sadie non ricerca più quell'affetto da persone che non possono concederglielo!
Ma il destino ha altri piani, come fargli appunto incontrare quel gran fico e taciturno di un Seal. I due stringono una specie di patto senza l'aggiunta di sentimenti all'orizzonte, basta solo...
ça va, sans dire........
Ci siamo capiti ;)
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ETHAN, IL REVERENDO
Susan Elizabeth questa volta l'hai fatta grossa!
Perchè hai scambiato la parola “serie” per “collana”?
Una serie di un qualcosa implica una connessione stretta con quel qualcosa, no? E perchè TU mi hai messo Un piccolo sogno nella serie dei Chicago Stars, sapendo benissimo che nessuno dei due protagonisti è connesso alla suddetta squadra?
Lui, Gabe Bonner, non è un allenatore, un giocatore o un ex campione. Se si vuole trovare un nesso, l'unico disponibile è la sua parentela con Cal Bonner (protagonista del terzo libro).
Lei, Rachel Stone, non è la proprietaria della squadra come invece era la nostra Phoebe (se non sbaglio, si chiamava così), né una groupie o una comunque tifosa dei Chicago che tra parentesi non sa neppure chi siano..
Allora perchè questa bellissima storia è stata aggiunta in una serie a cui non appartiene? Non si è mai sfiorato neppure l'argomento o la parola “pallone”. Bah!
Aldilà di tutto ciò, la storia è bella, ben fatta, ogni particolare reso speciale e lo stile è ottimo come sempre. Non c'è quell'ironia che pavoneggia in ogni suo libro, né quel sarcasmo negli occhi dei protagonisti che mirano a prendersi a schiaffi e a baci, il tutto contemporaneamente! Qui, la passione la troviamo in chiave melodrammatica, considerando che c'è anche di mezzo un bambino. L'unica fonte che salverà Rachel dalla disperazione dovuta al marito.
Edward, il figlio, è dolcissimo ma anche molto timoroso nei confronti di tutto ciò che incute timore, compreso il nostro caro e tenebroso Gabe, al quale il destino ha giocato un brutto scherzo portandogli via in un colpo solo la moglie e il figlio.
Come sempre, inoltre, in sottofondo c'è un'altra piccola storia che tratta dell'altro fratello di Cal e Gabe, nonché il reverendo Ethan.
Uomo affascinante, anche se non pensavo di leggere mai di un reverendo con la passione delle minigonne o meglio, quello che ci sta sotto... Di solito, queste cose sono solite restare riservate per non fare scalpore, anche se.. il prete è pur sempre un uomo.
Comunque mi è forse piaciuta di più la storia di Ethan e la sua segretaria...........
Come si suol dire? I gusti son gusti!
“Lui le corse dietro. «Fermati, Kristy! Stai esagerando! Parliamone.»
Fu allora che accadde l'inimmaginabile. Kristy abbassò il finestrino, tirò fuori la mano e mostrò il dito medio al reverendo Ethan Bonner.”
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IL SURICATO E L'AQUILA
Certe volte esci di casa dando per scontato che ritornerai.
Magari litighi con qualcuno a cui vuoi un bene infinito e poi te ne vai.
Forse lo fai per sempre o forse no.
I ricordi son duri a morire, ma i rimorsi? Peggio ancora!
Sono queste le paure che affollano la mente di Jocelyn che all'età di 15 anni ha perso i suoi genitori, la sua sorellina e l'anno dopo anche la sua migliore amica.
A Jocelyn non è rimasto più nessuno e ad un certo punto per lei è meglio così.
Perchè se si vuol bene a una persona per poi soffrire a quel modo, non ne vale la pena.
Benissimo.
Jocelyn diventa Joss.
Una ragazza di pietra, che non vuole avere legami se non superficiali.
A lei non interessano le coppiette, le famiglie o i bambini.
Fino a quando non trasloca e va a vivere assieme a una ragazza che non conosce e non vuole conoscere. Ahimè non sarà così semplice! Specialmente perchè la coinquilina in questione ha un fratello così sexy che Jocelyn (Pardon, Joss) se lo mangia con gli occhi.
Braden.
E qui, ci risiamo, è ricco, bello, affascinante, elegante e bla bla bla.
Problemi? CIIIIIERTO, altrimenti che libro post cinquanta-sfumature-sarebbe?
Il complesso potrebbe anche risultare più o meno una copia, ma quanto al contenuto erotico non centra più o meno nulla ( e per fortuna!)...
La cosa che mi ha dato un pò fastidio è che come sempre, i due protagonisti non si conoscono ma... ACCIPICCHIA, NON RIESCO A NON PENSARE A LUI/LEI!!
Odio questo genere di cose...
Mi sembra di sentire quelle ragazzine che dicono "ti amo" a due giorni dall'aver conosciuto lui..
Mah!
Inoltre avrei preferito un approfondimento sui problemi di lei o una maggiore partecipazione ai problemi seri della coinquilina o alla storia d'amore di quest'ultima, ma niente.
Tutto ciò viene trattato quasi superficialmente...
Certo, c'è una psicologa in sottofondo (ma non è che poi fa qualcosa), i problemi della coinquilina appaiono seri (nel corso di un paio di pagine e basta) e la sua storia d'amore?
Risolta in due righe!
Insomma, se volete leggere un libro piacevole ma nulla di che, con lui come aquila e lei come un povero suricato che esce allo scoperto con ottimo tempismo direi, vi consiglio questo libro, ma ribadisco non aspettatevi nulla di che!
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- sì
- no
MA CIAO NEBRASKA!
Come sempre Julie James è bravissima a narrare una storia d'amore con un'abbondante dose di umorismo.
Questa volta ragazzi, siamo davanti non solo alla corte e al giudice, ma anche dinanzi all'FBI!
Un crimine è stato commesso, per cui la presenza costante di Jack Dallas è inevitabile. La polizia?
No, non può far molto se sono stati coinvolti personaggi noti.
Eh sì, Jack Dallas conduce il caso, affiancato da Wilkins soprannominato il poliziotto buono. Se non lo avete ancora capito, Jack è quello cattivo :)
Sfortunatamente, il caso vuole anche che l'unica testimone del crimine sia Cameron Lynde, un'avvocatessa dai tacchi a spillo.
(Cosa che la James non tralascia mai di dire! Ogni sua eroina porta i tacchi...)
E' a dir poco imbarazzante la circostanza in cui i due si vengono a ritrovare, perché si conoscevano già.. e forse anche bene!
Avevano infatti lavorato fianco fianco anni prima in un caso estremamente importante, ma quando c'è di mezzo la mafia... AHIA... l'avvocato Lynde non ha potuto far nulla se non annunciare il ritiro delle accuse con prove non certe. Certissime.
Sempre la fortuna è stata compagna di Jack quando è venuto a sapere ciò, perchè si è ritrovato davanti alla tv nazionale pronunciando parole offensive e maschiliste nei confronti della povera Cam.
E allora?
Ciao Nebraska!
Ma il passato è passato...
O così si spera, visto che devono nuovamente collaborare contro un assassino che si nasconde Dio solo sa dove!
«Coraggio, Wilkins… lei è il poliziotto buono. Mi dica come stanno davvero le cose.»
L’uomo sorrise. «Stranamente, non credo che Jack questa volta stia facendo il
poliziotto cattivo. È stato lui a dire che lei ha bisogno di protezione.»
«Se è così, devo essere davvero in pericolo.»
La voce narrante è un po' quella di Cam e un po' quella di Jack. Ma c'è anche -e qui mi sono sorpresa- quella dell'assassino che inizialmente non ci svela chi è, ma con lo svolgersi della storia, siamo in grado di saperlo ancor prima dei protagonisti stessi.
Non dico che ciò non mi sia piaciuto, ma James!, cercavo più suspense!
Buona lettura!
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UN NASO AQUINILINO
Urca che lady!
Non è la solita fanciulla che parla tanto, ma che in sostanza non fa nulla.
Questa picchia eccome!
E lo sa bene il nostro affascinante marchese, che di pugni ne ha già provati molti...
Comunque, Lady Freyja Bedwin -o più comunemente Free- è una donna di venticinque anni, con nessun pretendente all'orizzonte, ma con un bel patrimonio che lo aspetterebbe... Però l'amore sembra ritorcerlesi sempre contro, fino a quando un individuo piomba nella sua stanza per cercare rifugio e si trova davanti lei...
Non sapevo per chi dei due avrei dovuto pregare!
Free, inoltre, è un po' bruttina.
Sfortunatamente ha ereditato quel naso aquilino dei Bedwin che su una donna è tutto fuorché “nobile” o meglio “elegante”.
Al contrario, lui è perfetto. Fisicamente, certo.
Mentre per quanto riguarda la morale e l'intelligenza, Free ne dubita fortemente.
Ed è qui che casca l'asino.
Il marchese, cresciuto umilmente e senza titolo, è davvero il marchese che lascia credere di essere? Quel marchese che non vuole prendersi le responsabilità che gli aspetterebbero?
Quando il cugino muore annegato, lasciandolo con quel titolo, Joshua va via.
Lontano da tutto e tutti.
Specialmente da quella vipera di sua zia che sembra a tutti un angioletto.
Quella stessa zia, che pur di restare la marchesa, accusa il nipote di omicidio verso il cugino. A quale scopo?
Il titolo?
Ma se Joshua è andato via proprio per non prendersi quelle responsabilità!
E poi, lo accusa dopo cinque anni?
Stiamo scherzando?
A sua zia, ci vuol man forte!
E chi meglio di Lady Freyja Bedwin?
E' uno dei pochi romance che mi son piaciuti davvero.
Stile, contenuto e tutto. L'ironia fa da sfondo in ogni circostanza. Il sarcasmo è costante negli occhi del protagonista. L'ira pavoneggia in quelli di lei.
E tutto è arricchito di suspense e colpi di scena.
Devo dire che ho trovato molta somiglianza tra questa zia e quella di Darcy in Orgoglio e Pregiudizio.
Entrambe crudeli e convinte in un unione vantaggiosa tra la propria figlia e il proprio nipote...
Ma accanto a Darcy c'era Elizabeth con il suo sottile sarcasmo.
Accanto a Joshua c'è Free con i suoi potenti pugni...
- Si direbbe che la vostra sarta fosse rimasta con poco tessuto quando è arrivata al
corpetto. Ma va detto che il risultato è magnifico.
- Scommetto che non osereste parlare così con nessun’altra signora.
- Non mi è mai piaciuto essere preso a schiaffi. Noterete che ho lasciato mezza stanza tra noi prima di parlarvi in questo modo. Vorrei conservarmi il naso così com’è.
Divertitevi come mi son divertita io!
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BANDIERINA BIANCA
E chi non vorrebbe essere Tessa Donovan?
Capelli lunghi, biondi e setosi. Occhi da cerbiatto. Un corpo alto e snello, coperto da vestiti casual per apparire quell'innocente studentessa o ragazza che in realtà non è.
Ha perso i genitori quando era ancora piccola. E' cresciuta con due fratelli autoritari, ma molto affettuosi. Qual'è il problema?
Ha 27 anni e loro la considerano ancora una quindicenne.
Tanto che non le permettono di avere neppure un fidanzato. Perchè?
Ma è la loro sorellina innocente!
Oddio, io no, che non vorrei essere Tessa Donovan!
Le brave ragazze non lo fanno è il primo romanzo di una trilogia che ha sempre come protagonista uno dei tre fratelli: Tessa, Jamie ed Eric.
Tessa è la più coccolata di famiglia, mentre gli altri due si "scannano" a vicenda. Tessa è quella che prova a riportare la pace. Insomma, è quella bandierina bianca che esce sempre dopo una grande guerra!
Ma dopo l'ultimo disastro di Jamie, Tessa riuscirà a ripristinare l'ordine in famiglia?
E la sua improvvisa relazione con il detective Luke Asher sarà un ulteriore problema?
Considerando anche il fatto che Tessa Donovan non è più o non lo è mai stata quella Tessa Donovan che i fratelli credevano... quante bugie ha raccontato loro?
Da sfondo, c'è il disastro di Jamie che avrà ripercussioni sul loro birrificio "Donovan Brothers Brewery", tanto da dover chiamare la polizia.
Da qui, il nostro caro Luke Asher, che di problemi ne ha già fin troppi.
Insomma, è un romanzo completo e passionale.
Con tanto di crimine in giallo.
Ma... non mi ha colpita.
Per carità, sarò io. Sarà il caldo. Sarà la fine dell'estate. Non lo so.
Sinceramente mi è piaciuto più il secondo: le brave ragazze sognano l'abito bianco.
Il terzo ancora non lo so.
Ma se volete un pò di relax e non avete un libro tra le mani, prendete questo.
Ma poi correte subito al secondo!
;)
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CUPIDO MA COSA MI COMBINI MAI?
Non sono una grande fan di Beth Kery visto che da tre o quattro romanzi, mi son piaciuti solo due. Nah, uno. Questo lo considero a metà. Opera di seduzione mi aveva fatta sognare, sì. Con il suo protagonista stile Cowboy dall'aria rozza e focosa e con un animo romantico da novellista. Un personaggio particolare, con un passato un pò così così e dal carattere soprattutto tormentato.
Particolare scontato visto che si tratta di uno scrittore.
Però Opera di seduzione, mi è piaciuto.
Un'esplosione di desiderio?
Ripetere un pò le cose risulta stancante a volte, cara Beth.
Qui abbiamo infatti Thomas Nicasio!
Non è un novellista, ma un uomo d'affari. Non ha problemi a dimenticare l'ex, ma a dimenticare qualcosa sì. Tormentato anche lui? Al cento per cento.
Con un passato brutto? No, in questo caso è il presente.
L'FBI gli da la caccia per indagare su un omicidio avvenuto nella sua famiglia. Lui scappa e dove va a rifugiarsi se non in casa della donna che conosce poco o niente? Con la quale ha scambiato pochissime battute?
Ok, ha un trauma, la memoria non gli funziona granchè, ma il cervello?
Cosa lo ha portato mai sulla via di lei? Che per giunta era in vacanza?
Sarà stato il vero amore? Cupido lo avrà ferito con una sua freccia per indurlo sulla giusta via?
Bando alle ciance, un pò arrampicaticcio per i miei gusti.
Poi cara Beth, mi lasci da soli e chiusi in casa questi due? Per giorni? Senza un lavoro a cui pensare o ritornare? Giorni lunghi e assolati? Cosa vuoi che facciano?
Non sarà stato noioso per loro, ma per chi legge quel tratto, forse un pò sì.
Ma nel complesso, è un romanzo discreto. Non mi ha fatto impazzire, ma mi ha salvata da un pò di lavori domestici a casa...
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- sì
- no
SESSO DEBOLE? RACCONTALO A LORO
Amori da scoprire è una raccolta di romance che risalgono all'Inghilterra del 1839-43. Tempi duri per le donne, considerate recipienti e nient'altro. Persone prive di cervello.
Il sesso "debole", insomma.
Come sia riuscita tale parola a comparire nel vocabolario, per me rimane un mistero.
Si doveva proprio essere un arrogante imbecille per affermare una cosa del genere... e come volevasi dimostrare i bei maschioni presenti in questi tre romance la pensano più o meno così!
Sarebbero dovuti essere fucilati, murati vivi o sposati con una donna senza gonnella, ma con i pantaloni. (Metaforicamente parlando, certo)
Disgrazia loro, ma sembra che la nostra autrice abbia scelto la stessa identica punizione per ciascuno di loro!
Le donne in questione sono tre istruttrici provenienti da famiglie aristocratiche andate in rovina. Hanno per caso aspettato il principe azzurro dalle tasche pesanti? No.
Si sono rimboccate le maniche e hanno fondato l'esclusiva scuola per governanti.
I romance sono:
-Gli uomini non sanno amare (ma va). Modesto e piacevole, ma non mi ha fatto impazzire.
-Fuoco di Passione con Pamela e Davon. Davon e Pamela. Wow.
Questa è la storia che mi ha fatto sognare. Ahhhh Davon!!
Un aristocratico arrogante e sfacciato che vuole adottare un bimbo con il solo scopo di riacquistare la faccia in società. Ma per avere un marmocchio, ci vuole una governante vecchia e preparata. Una donna insomma che non lo calcoli più di tanto. Che si faccia i fatti suoi e che tenga soprattutto le mani al suo posto. Come se lui fosse tanto irresistibile...
Fidatevi, lo è.
Pamela è una delle donne che ha fondato la scuola. E' bella, giovane e intelligente. Tre requisiti che a Davon non interessano minimamente. Eppure, sarà proprio Pamela a fare da istruttrice alla sua orfanella. Sarà Pamela quella vecchia signora severa, senza un minimo di bellezza.
Sarà Pamela il principe travestito da Bestia.
-Il terzo e ultimo romance si intitola Regole d'amore e io proprio ce l'ho messa tutta a finirlo. Non che fosse molto lungo, ma... non mi è piaciuto.
Come se fosse una brutta copia malriuscita o come se l'autrice lo avesse fatto di tutta fretta per un qualche misterioso motivo.
Perciò se potete, leggete solo il secondo. Al massimo il primo. Ma il secondo merita!
Per finire, vorrei dirvi che è estremamente difficile sommare dei voti a tre romance insieme. Soprattutto se uno è stato così e così, l'altro ti è piaciuto tantissimo e l'ultimo ha fatto caga..
Per cui.... penalizzo di un solo voto. Uno solo, però.
Buona lettura.
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UN DANNO ALLA BEFFA...
Più che un viaggio di ritorno a casa, mi è sembrato un viaggio nel passato.
O meglio ancora, un viaggio interiore.
I protagonisti sono due ex coniugi che si son ritrovati dopo tanto tempo l'uno di fronte all'altro. E la nuvoletta che li circonda non è niente di meno che un matrimonio.
Del tipo: aggiungo il danno alla beffa..
Ma fin qui tutto bene. I guai iniziano quando lei rimane senza passaggio e lui si offre prontamente al suo servizio. Un principe azzurro?
Se solo lei non lo conoscesse da anni...
Il passato busserà continuamente alla loro porta per ricordar loro che la vita non è solo rose e fiori. Che la gioventù può portare a fare decisioni azzardate, trovandosi magari poi ad avere un matrimonio.
Sì, alle spalle.
Questa è la storia di Harper e Nick.
Due ragazzi innamorati che si son sposati troppo presto e si son persi durante il viaggio.
Kristan Higgins è stata brava anche questa volta, amalgamando romanticismo, psiche e ironia. Insomma, se non avete mai letto uno dei suoi libri, potete benissimo iniziare con questo!
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PREMOLI BATTE LA KINSELLA
Wow, il lavoro ha assorbito tutta la mia estate! E' infatti più di un mese che non scrivo una recensione!! Che tristezza...
Comunque, bando alle ciance, ricomincio con un dolcissimo e divertente libricino della Premoli.
A mio modesto parere, sta sostituendo la nostra cara Sophie Kinsella, che ormai da un bel pò, non ne azzecca una... L'ultimo suo libro pubblicato? C'è da chiedersi se la sua casa editrice voleva scavarsi la fossa da sola...
COMUNQUE (e questa volta è l'ultimo, lo giuro) Come inciampare nel principe azzurro è un piccolo romanzo delizioso che finirete in men che non si dica e senza neppure accorgervene!
Tratta la storia di una donna in carriera, ma che non ne vuole far molte.
Ha un lavoro che crede sicuro, ma che poi così sicuro non lo è.. perchè quando compare un altissimo uomo dagli occhi a mandorla, capisce che qualcosa non va...
Vorrebbe andare all'estero. Tipo: New York?
No.
Corea del Sud.
La sua promozione dice: COREA DEL SUD!
E lei vorrebbe evaporare. Scomparire. O più semplicemente, vorrebbe avere la macchina del tempo per poter cancellare il suo nome dalla lista delle promozioni.
Niente.
Biglietto. Aereo. Sedili "molto" comodi per una ragazza alta 1.80.
E infine, Coreaaaaaaa.
Dove ci sono nanetti con gli occhioni da gatto, abiti su misura e con atteggiamenti molto, ma molto severi. Ma come è mai potuto succedere che una stangona bionda e con nessuna voglia di lavorare, è riuscita ad avere un posto di lavoro in un'azienda importante della Corea, dove per giunta le donne sono in strettissima minoranza???
E qui entra in gioco lui! Il MIO principe azzurro, sul quale sfortunatamente (per me) è inciampata Maddison.
Saranno molte le loro litigate e a tutte c'è da divertirsi.
Vi farete delle belle risate e quando arriverà la fine, ne vorrete ancora.
Insomma, Come inciampare nel principe azzurro non vi deluderà!
;)
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LA MAGISTRATURA HA FATTO FORFAIT...
Mi è stato regalato questo libro qualche anno fa. L'ho letto all'epoca e l'avevo trovato "carino". Avevo sì e no 15 anni, quindi "carino" era quasi d'obbligo!
L'ho riletto di recente e... assolutamente niente!
Forse gli anni mi hanno fatto maturare. Forse non riesco più a sopportare storie che si arrampicano sugli specchi per apparire più verosimili, quando poi sono forzate e basta.
Saranno gli anni, sarà che sono diventata più cinica, ma a me non è piaciuto tanto...
Lucilla è una ragazza come tante altre. Ha dei bravi genitori, una migliore amica e una vita sociale soddisfacente per i suoi 17 anni. Un giorno viene però coinvolta in un incidente e tutti credono sia stata lei a provocarlo. Perchè? Quali sono i motivi? Le prove? Il tribunale è scomparso? E gli avvocati? Il giudice? Dove sono andati a finire tutti?
Beh, nel NORMALISSIMO mondo di Lucilla, le persone vengono condannate senza un processo e semmai ce ne fosse stato uno, le prove e le indagini avrebbero senz'altro fatto forfait!
Insomma, Lucilla viene rinchiusa in una scuola per criminali minorenni, la Sword & Cross. E beh, chi doveva incontrare se non il suo dannato Daniel?
"Essere tra le sue braccia la fece sentire come il mare che trova la terra, come un viaggiatore che ritorna dopo un viaggio lungo e difficile: finalmente a casa."
La prima volta che lo vede, si sente.... idiota? No. Persa. (-.-'')
PERò un fantasy è pur sempre un fantasy, no? E se vogliamo essere più realisti, bisogna non leggere certi libri... Io lo consiglio solo agli adolescenti perchè per uno di loro è facile distinguere la realtà dalla rappresentazione, ma come dire? Non se ne potrebbe fregar di meno!
D'altronde Fallen non è proprio male e i libri seguenti sono anche meglio.
"Posso resisterti, o fuggire, o fare del mio meglio per non ricambiarti, ma non fa alcuna differenza. Ti innamori di me, e io di te."
Ripeto: solo per adolescenti!!
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E' IL 2°! LA MIA SOLITA FORTUNA...
Come molto spesso mi capita, ho comprato il libro sbagliato...
Non che non mi sia piaciuto, ma solo dopo la metà ho scoperto l'esistenza di un primo libro (La sedicesima luna) che rende la Diciassettesima, il libro seguente.
Come dire? La mia solita fortuna...
Comunque, all'inizio l'ho trovato misterioso, ambiguo. Mi dicevo: mah? Perchè non descrive i personaggi? Come faccio a sapere di cosa si sta parlando?
Ebbene, era colpa mia.
Però mi è piaciuto egualmente perchè man mano che andavo avanti con la storia, comprendevo meglio il contenuto. E' un libro diverso da tutti gli altri fantasy.
I luoghi sono descritti in modo dettagliato; ci sono molte figure magiche e quindi non si concentra solo sui maghi, ad esempio. Considerando il fatto che la protagonista è appunto una maga!!
La voce narrante è quella del suo ragazzo, un Mortale annoiato dal paesino in cui vive. Un luogo in cui non succedeva niente e mai niente sarebbe cambiato.
Ma come si suol dire: non giudicare dalle apparenze!
Perchè quel paesino nasconde innumerevoli magie e storie che Ethan scopre grazie alla sua Lena...
Troverete infatti, festicciole in cui si vende lo zucchero filato, per trasformarsi poi in passatempi di stregoneria. Vi sconsiglierei il Tunnel dell'amore per fare un giro con il vostro partner perchè... non lo so se poi ritornerete. O meglio, come...
"Non ero un Custode, un Mago o un Etereo. Non ero come Marian o mia madre. Non stava a me custodire le tradizioni e la storia, proteggere i libri. Non ero come Liv, che esplorava l'inesplorato e calcolava l'incalcolabile. Non ero come Amma. Non stava a me vedere quello che nessun'altro poteva. Ma soprattutto non ero per niente come Lena. Non potevo far eclissare la luna, trascinare giù i cieli o spedire in aria la Terra con un calcio. Non sarei mai stato in grado di convincere qualcuno a saltare giù da un ponte, come poteva fare Ridley. E non ero per niente come Macon. In un angolino della mia mente, avevo continuato ad arrovellarmi per capire cosa centrassi in quella storia. Speravo proprio di avere un ruolo"
E se dopo questo tratto, non avete proprio voglia di leggerlo... non so più cosa scrivervi per convincervi a farlo!
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MAOMETTO E LA SUA MONTAGNA
Ok, ho trovato il miglior libro della Kleypas!
Sognando te descrive la storia di una donna un po' bruttina che coi suoi occhiali e i suoi vestiti da vecchia zitella nasconde la sua bellezza.
Per fortuna che compare il bello e spietato Craven, proprietario di una sala da gioco!!!
“La signorina Fielding è di un paese di campagna. Un posto chiamato Greenwood Corners. Lei non sa nulla degli uomini o della città. Cammina per i peggiori quartieri di Londra, per lei tutti i problemi si risolvono con “per favore” e “grazie”. Non crede che chiunque potrebbe derubarla o violentarla… perché non sarebbe gentile.”
E' questo la prima impressione che dà a un uomo come Craven e mi duole doverlo ammettere, ma quest'impressione durerà a lungo. “Per sempre” non è mai stato tanto sconcertante... perchè questa signorina Fileding ama il pericolo. Non essendo portata per esso, va' a ricercarlo!
Come dire: se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto.
E la pecca sta proprio qui: se Sara Fielding è una scrittrice che fa delle ricerche assurde per i suoi libri (conoscere criminali, girovagare di sera tardi per quartieri malfamati, irrompere nella casa del crudele Craven eccetera eccetera), queste ricerche dovrebbe farle presso altri libri, documenti e quant'altro!
Nell'Ottocento nessuna persona sana di mente, tanto meno una donna, si sarebbe mai sognata di andare in giro a mezzanotte, né con una pistola appresso per proteggersi da eventuali pericoli...
Mah, aldilà di questo, il libro è fantastico!
Mi sono innamorata perdutamente di questo Craven, o meglio “fonte di materiale”, e del suo “topo”.
Se volete un libro frizzante e passionale, questo è il libro che fa per voi!
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MISTER ENDORFINE
Friday Harbor è situato nei pressi di Seattle. Ha un porto, dei ristoranti raffinati, una meravigliosa vigna, ma soprattutto l'avvincente aspetto che porta MAGIA a quel luogo, è sicuramente la famiglia Nolan con i suoi uomini.
No davvero, c'è MAGIA!
Sinceramente a me il libro precedente (seppur molto breve) era piaciuto molto. Come un piccolo racconto che ti lascia un sorrisetto sulla faccia dopo una giornata di studio o lavoro. Ma non so, in Come finiscono le favole c'era una bambina di mezzo!
Era in qualche modo l'aspetto essenziale nella storia d'amore tra i due personaggi.
Ed era per questo che la MAGIA di cui faceva cenno, non mi era sembrata poi così banale.
Ma ora, in Una piccola magia, direi che il problema c'è!
Non si può scrivere di qualcosa di profondamente irreale senza che il protagonista sia un mago o qualcosa di simile! E non parlo di indovinare quale carta dal mazzo abbia scelto il tuo amico, sto parlando di trasformare un pezzo di vetro in un colibrì!
Kleypas mi hai delusa profondamente!
Ma andando in fondo (ma molto, molto, estremamente molto in fondo) alla storia scopriamo che questa volta la storia d'amore coinvolge il fratello di mezzo dei Nolan.
Quello più rilassato, calmo e concentrato della famiglia, tanto è che niente di meno di un vinicoltore che si sente un tutt'uno con la natura.
La sua amica è Lucy, un'artista del vetro, cresciuta in una famiglia in cui lei era sempre quella che doveva aspettare, quella su cui ricadeva la colpa e soprattutto quella schiacciata dalla sorella minore. Fragile e viziata, la sorellina vuole tutto ciò che ha Lucy.
Tra cui il suo ragazzo.
Clichè.
Lucy a tal punto non sa che pesci pigliare e cosa meglio di un nuovo "amichetto"?
Ed è qui, che compare il dolce e distaccato Sam Nolan!
Sam sarebbe in questo caso il tizio che fa ti fa dimenticare i problemi. O risolverli. O crearne di nuovi.
Insomma è Mister Endorfine, con la capacità di intrattenerla fino a che non scompare quella vocina nella sua testa che ripete in continuazione "Tua sorella ti ha fregato il ragazzo e se lo sta sposando".
Inutile andare avanti con la storia di Mister Endorfine, perchè già palese di suo!
Il libro proprio proprio non è male, anzi direi passabile.
Eccezion fatta per quella cavolo di magia!
Ultima cosa: ma quanti anni ha questa Kleypas?
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YES, I HAVE A DREAM
Non c'è meglio che una bella lettura sotto il sole cocente, in riva al mare!
In questi giorni sto leggendo un pò di libri di Lisa Kleypas che avevo lasciato da parte per trovare il momento giusto in cui immergermici.
Ho trovato molto più affascinante questo romance di All'improvviso, Tu. Il motivo non è altro che il dettaglio e la sofferenza dei personaggi. Nell'altro c'era poco l'aspetto concreto e molte parole, in questo invece, la Kleypas è stata in grado di darmi la sensazione di quanto soffrissero interiormente i suoi personaggi...
Abbiamo due storie che si concatenano. Una di Aline e McKenna (molto più concreta e realista) e quella tra Gideon Shaw e la sorella di Aline.
Aline è un'aristocratica che ha vissuto sempre nella stessa residenza di famiglia. Trascurata dai genitori, così come i suoi fratelli, ha fatto conoscenza con un ragazzino bastardo di otto anni che aveva preso lavoro come uno stalliere. Tra i due nasce qualcosa che col tempo e l'adolescenza diviene sempre più pericoloso.
Questa è l'eterna lotta tra signoria e servitù, tra potere e il nulla. Mckenna era un ragazzino modesto, un buon lavoratore che non badava molto alle lamentele dei suoi superiori.
Un ragazzo insomma che non aveva nulla da perdere, ma che col tempo ha perso qualcosa. La fanciulla che amava, ma in particolar modo se stesso.
Son passati undici anni da quando i due si son lasciati, e il loro ritrovo sarà un incontro tra persone adulte che coltivano rancori all'interno.
Detta così sembra un pò sempliciotta la loro storia.. come a dire "il primo amore non si scorda mai..", ma ahimè tra Aline e Mckenna son successe tante di quelle cose che la fine del libro sembra ancora molto lontana!!
Io consiglio questo romance per due motivi: punto uno, perchè è uno dei libri più riusciti della Kleypas. Punto due, perchè questo John McKenna ha fatto qualcosa che non tutti riescono ancora a fare, specialmente dopo aver sopportato tutto quello a cui è dovuto andare incontro lui.
John McKenna mi ha ricordato quanta dura sia la vita e quanto bello sia lottarla. Mi ha ricordato anche che non serve starsene fermi e sentirsi criticare per il cognome che uno non ha o per i soldi che non possiede. Grazie a Dio, la maggior parte della gente sul pianeta, ha braccia e testa per cambiare la propria situazione.
L'unica cosa che veramente serve è la capacità di SOGNARE per qualcosa in cui si crede e andare avanti per essa, anche se ci sono mille ostacoli e impedimenti, anche se alla fine non la si ottiene... è sempre stato bello aver avuto un sogno e fatto di tutto per raggiungerlo!
«Non posso dormire, quando stare sveglio è meglio di qualsiasi sogno.»
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Mhuirnin
Quando si dice don't judge a book by its cover...
Aldilà della sua copertina, infatti troverete l'improvvisa ascesa di una donna che non si farà mettere i piedi in testa dalla società. Saranno molte le prove che dovrà affrontare e a volte, inutile dirlo, si lascerà coinvolgere dalle convenzioni sociali esistenti nel suo mondo.
Ma Amanda Briars riuscirà a boicottare il sistema con grande eleganza e con l'aiuto di un uomo: "Perché è così difficile per la gente credere che chiunque porti una gonna possa avere anche un cervello?”.
Amanda è una zitellona di trentanni che non considerandosi molto bella per quei chili in più, si è dedicata al bellissimo mondo dei libri. E' diventata così una scrittrice rispettabile e parzialmente famosa, tanto da catturare l'attenzione di un ricco e famoso editore.
Le circostanze in cui si verranno a trovare saranno a dir poco divertenti e imbarazzanti, soprattutto per quel bel "pacco" che Amanda si è data la pena di acquistare per il suo trentesimo compleanno....
Lui, Jack Davlin, è un uomo tormentato dal passato. Un figlio bastardo di un lord senza cuore e con l'inappagabile bisogno di seguire una gonnella senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze.
Conseguenze che all'epoca venivano chiaramente definite "errori" da dover esser risolti!
Jack crescerà fra l'odio generale e la forza di volontà per combatterlo. Non lascerà niente e nessuno al caso. Risolverà i problemi con il fascino e l'intelligenza, senza tuttavia sentirsi soddisfatto.
“Che cosa può volere di più?” gli domandò Amanda, affascinata e confusa.
“Tutto quello che non ho” rispose Devlin, facendola ridere.
Lui crede che siano i soldi, ciò di cui ha strettamente bisogno, ma non sa che un povero può esser molto più felice di un ricco, fino a quando non incontrerà la sua Mhuirnin.
“Bene” disse a bassa voce Jack "Amanda, dai pure fuoco al mondo. Lascia solo che sia io a darti i fiammiferi”.
Mi è piaciuta tanto la storia di questo Jack, così quanto la mentalità di Amanda, molto realista ma divorata al tempo stesso dai sogni.
L'unico punto che mi ha lasciata molto perplessa è la serie di errori cronologici. Non credo che nel 1837 sia l'anno in cui le donne avevano tanti diritti e opportunità, anche se in Francia si era iniziato ad avere situazioni del genere.. Nè tanto meno credo che sia scomparsa la censura per quei libri criticati per la loro indecenza...
Anzi, mi pare di ricordare che all'incirca nello stesso periodo o quasi, Charles Baudelaire abbia pagato una multa per Les lesbiennes (in seguito diventato I fiori del male) e ottenuto l'eliminazione di ben sei poesie considerate del tutto immorali.
Ora mi viene da pensare cosa sarebbe successo davvero con I peccati di Madame B....
Comunque, aldilà di tutto è un gran bel romance!
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LA VOLPE E IL SUO POLLAIO
"Anche quel pomeriggio Beau aveva alzato le mani, e alla fine Sawyer aveva perso un dente. Per fortuna era ancora di quelli da latte, sarebbe caduto comunque."
Questa secondo me è la frase dominante dell'intero libro.
No, non parlo della necessità costante di alzare le mani. Ma voglio evidenziare che Sawyer Vincent ha ancora i denti di latte. Non ho mai letto nulla di più deprimente.
Questo è un libro esclusivamente per adolescenti e se non ci fossero state alcune scenette da dentro-il-cofano-del-furgone, l'avrei regalato a mia cugina. Di dieci anni.
I due ragazzi di cui fa cenno il titolo sembrerebbero due adolescenti, ma in realtà sono dei bambini. Con ragionamenti da bambini.
Ma lasciamo stare..
Ashton è la figlia del pastore del paese ed è amica d'infanzia dei due Vincent. Uno cattivo e uno buono. Non è sempre e solo così, d'altronde?
Comunque lei sceglie il buono, ma è innamorata persa di quello cattivo.
Quello buono parte per l'estate e lascia quello cattivo a prendersi cura della sua amata donzella.
Ma dico, tutti quanti lo sanno che la volpe deve star lontana dal pollaio!!
Non mi è piaciuto particolarmente. Lo stile è discreto, ma il contenuto un pò meno....
In alcuni passi l'ho trovato talmente infantile che non riuscivo a capacitarmi del fatto di continuare a leggerlo. Ma volevo vedere quali "ingegnosità" avesse inventato l'autrice alla fine, anche se presumevo finisse nel modo in cui è finita...
Non mi rimane che da dirvi di non acquistarlo se non volete fare la mia stessa fine (noia), ma se siete appassionati dalla trama e dallo stile, forse forse qualcosa di buono riuscirete a coglierlo.
D'altronde, i gusti son gusti!!
Io ad esempio, ho comprato questo libro e il suo seguito. Così, per passare un'estate piacevole alle dipendenze della famiglia Vincent.
Ma ahimè, il seguito lo lascerò marcire per un bel pò...
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BEL DIVERSIVO
Si tratta di un romance molto comune, dove la protagonista ha ventisei anni ed è ancora zitella. Considerata da tutti come un pezzo di ghiaccio perchè ancora vergine (-.-'') mentre lui, alto scuro, occhi blu intenso, è bello! Ma soprattutto è scapolo e vuole rimanerci...
Insomma, non so perchè dovreste scegliere questo libro rispetto ad altri più corposi e con trame più avvincenti, ma se deciderete di prenderlo in mano.. non vi deluderà proprio del tutto.
Sono d'accordo con Lady Alleen nella recensione precedente a questa, sul fatto che sia molto breve, ma posso assicurarvi che i personaggi son ben fatti.
Non mancano le sfumature tra i due, ecco.
L'unico problema di lui (oltre ovviamente all'eredità) è il passato a causa del quale non riesce a formarsi un presente o magari la prospettiva felice del futuro.
Niente, in lui rimane quell'inalterato nichilismo che lo riporta a fare i conti con la ricerca disperata dell'oblio. Ma questa è un'altra storia, che purtroppo ( ed è qui che mi è dispiaciuto maggiormente) l'autrice non approfondisce.
Ma rimane, come dire?, in superficie...
Mi sarebbe, infatti, piaciuto molto se Andrew avesse risolto i suoi problemi interiori col padre, o un maggior coinvolgimento del fratellastro o ancora affrontare in modo più attento il suo problema dell'alcool.
Bah.. questo romance non è molto speciale e già dalla lettura della trama c'avevo capito molto..
Non so neppure perchè mi sono presa il disturbo di portarlo fino in fondo, ma come ha detto lady Alleen, questo libro è breve!
Ok, l'alternativa era anche spolverare casa... e Tuo per sempre mi sembrava un bel diversivo!
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I'M NOT WONDER WOMAN, SORRY
Mai una vicenda più attuale di quella di Fahrenheit 451, seppur ambientata in un ipotetico futuro e per giunta ricca di un'enorme tonalità di fantascienza.. e pure così dannatamente reale!!
La presenza di Internet ci ha regalato rapidità ed efficienza, ma ha provocato anche la così tanto agognata crisi del libro!
Oggi le librerie chiudono, le persone non comprano libri un pò perchè li possono trovare in formato ebook e quindi per risparmiare (giustamente!) e un pò perchè non amano la lettura..
Ma dico no? Cosa costa perdere un paio d'ore per la lettura invece che spenderle davanti alla tv che non socializza affatto!?? E ci fa portare, anzi, a interiorizzare tutti quei stereotipi e pregiudizi!?
Volete sapere come la penso? E' uno schifo!
In questo ipotetico futuro c'è infatti un uso massiccio della censura e della TV.
La censura per quanto riguarda i libri (appunto!) che sono banditi, considerati illegali. Perchè? Perchè rivelano "i pori sulla faccia della vita".
Mentre la TV, in mano alla società, ci fa annullare il senso critico, non ci permette di pensare. E ci porta alla felicità. Sì, quella apparente!
Se qualcuno ha un libro nascosto da qualche parte, c'è un apposito corpo dei vigili del fuoco che ha il compito di farlo divenire cenere.
Montag (il protagonista) è un pompiere incendiario che all'inizio del libro è orgoglioso del suo lavoro, ma grazie all'intervento di Clarisse (una diciassettenne, vicina di casa), comprende che nella sua vita c'è qualcosa di profondamente sbagliato!
Così inzia a leggere quei libri che una volta avrebbe bruciato senza alcuna esitazione, ma ahimè qualcosa va storto e la colpa è unicamente di quella società distopica in ci vive!
Ma questo dovrete scoprirlo da voi..
Veniamo al presente: Leggendo questo romanzo non si può non pensare alla vita che si conduce. io ad esempio, molto spesso compro ebook per mancanza di soldi. A volte non ci faccio neppure caso a questa mia nuova abitudine, ma a volte penso che la mia azione comporta meno lavoro a librerie (luoghi di aggregazione dove si tramanda il passato), comporta meno creatività da parte mia e soprattutto non c'è l'odore profumato e unico del libro!
Ok, i Montag di adesso non avranno il coraggio di fare ciò che ha fatto lui. I Montag di adesso per salvare i libri, non useranno la mente, ma il computer (ancora una volta)...
E se questo è giusto, io sono Wonder Woman!
E vi svelo che non ho nè i suoi poteri nè il suo fisico..
Da: ragazza delusa, amareggiata e particolarmente stizzita, è TUTTO!
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ASSASSINA DI MARSHMALLOW
Susan Elizabeth Phillips sa davvero il fatto suo in merito alle storie che racconta!
Il gioco della Seduzione è stato SPETTACOLARE.
Heaven Texas? Divertente e molto dolce. Anche se B. T, a volte, lo volevo sul mio piatto. Arrostito per benino!!
E se fosse lui quello giusto? FUORI DALLA NORMA!
C'è il nostro dottore (alias dottoressa -------> si vede che negli USA ancora oggi non vi sono pari diritti tra uomini e donne, come invece credevo) Jane, con il suo bel caratterino.
E' una donna con il QI molto alto per i suoi gusti e per quello dei suoi coetanei. Almeno quando era piccola! Perchè già a 15 anni, aveva lasciato le scuole per passare direttamente al college. Aveva lasciato i giochi per mettersi quegli occhiali bifocali e indagare sulla legge del tutto!
E gli altri ragazzi, direte voi? Beh gli altri ragazzi erano quelli che la vedevano troppo stramba per giocare con loro... Insomma il dr Jane Darlington è una NERD al cubo!
E come rimediare ora che ha compiuto 34 anni?
Sola e triste, desidera un figlio e cerca di ottenerlo seducendo il nostro caro giocatore di football Cal Bonner!
Dal fisico imponente, faccino serio e imperscrutabile, braccia possenti e occhi che ti passano da parte a parte. Calvin sembrerebbe il tipico calciatore tutto muscoli e senza cervello.
Ed è qui che il QI della nostra dottoressa va fuori uso, perchè Cal SEMBREREBBE appunto, ma non lo è!
E Jane lo scoprirà solo in seguito, quando ormai il sasso è stato lanciato e non ha nascosto prontamente la mano....
La convivenza tra i due è a dir poco turbolenta. Saranno molte le loro schermaglie (tutte divertenti) e altrettante saranno le vendette. Devo dire che questa Jane mi è proprio piaciuta!!
Insomma, da una con il QI di 180 ci si aspetterebbe calma, razionalità e sangue freddo.. Diciamo che lei di freddo ha solo il piatto sul quale va servito la vendetta!
Da attrice provetta si trasformerà in una mogliettina tutto pepe, da assassina di marshmallow a contadina, e via dicendo...
Io ve lo consiglio caldamente per farvi qualche risata e per conoscere i personaggi della Phillips perchè ne vale sempre la pena.
Mi sono innamorata, inoltre, della storia d'amore in secondo piano: quella di Amber Lynn e Jim Bonner, rispettivamente padre e madre di Calvin Bonner. Ma questa, dovrete scoprirla da voi!!
Ora arriviamo alle critiche:
- Non capisco perchè la Phillips porta sempre avanti questo mito del denaro. Certo, il denaro è importante per avere una vita soddisfacente e il fatto che il protagonista sia un famoso giocatore di football è collegato, ma perchè continuare a portare avanti la politica del "il denaro può comprare tutto"? E poi non viene nemmeno smentita??
Cattivo esempio, Phillips!
- Il dottor, il fisico... per riferirsi a una donna???? Ancora oggi??
- Cal ha una famiglia segnata dal dolore della perdita della sua cognata e suo nipote, ma perchè non farci conoscere la persona che soffre di più? Nonchè il fratello di Cal? Se se ne parla, non si dovrebbe far vedere? O almeno sentire?
Niente! Nè una telefonata, nè una visita...
-E poi lasciamo pure che quella serpe di Jodie se ne va in giro spensierata e senza colpe??
Bah!
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LALALALALALALALA
Si sa che oggi come oggi, la massificazione è alle stelle. In particolar modo nell'editoria. Lo diceva Baudelaire con la perdita dell'aureola del poeta, molto simile quest'ultimo alla prostituta, per giunta... Ma all'epoca era la fine dell'Ottocento-inizi Novecento.
Oggi, nel ventunesimo secolo, più che la prostituta, l'autore può esser paragonato meglio al clown che oltre a scrivere ciò che il pubblico vuole (crede, almeno, che sia quello che vuole!), fa della propria arte un artificio. Crea l'impensabile e il falso, ostentandolo come qualcosa di vero, ma che vero non è!
Chi meglio della nostra cara James?
Ebbene, il mio cuoricino ha fatto un balzo enorme alla scoperta dell'inesistenza di Mr Grey!!!!
(Faccio dell'umorismo, miraccomando).
Mr Grey così perfetto, scultoreo, ricco, bello da mozzare il fiato, bravo a letto, affettuoso... ma dico, ci vuole tanto a capire che non esiste? O.o
Negli ultimi tempi, ho capito che ci sono diverse tipologie di ragazze oggigiorno:
TIPOLOGIA A) Quelle che aspettano Christian Grey ansanti e disperate..
TIPOLOGIA B) Altre che han letto il libro con sgomento e timidezza e che non vogliono che si sappia in giro che 50 sfumature arricchisce la loro libreria e poi.. quando qualcuno pronuncia sbadatamente quel gran figo di Mr Grey, le guance diventano paonazze e il cuore galoppa per la voglia di incontrarlo e comportarsi esattamente come la sua Anastacia Qualcosa.
TIPOLOGIA C) hanno letto quel dannato libro perchè curiose degli effetti (sognanti) mostrate dalle loro comari, per essere poi deluse e sconcertate di quel falso di un Grey!!!
Sono fiera di annunciavi che appartengo alla tipologia C e se finora non mi sono degnata di scriverci su una recensione su quella trilogia, è solo perchè più che recensione si avvicinerebbe a una bella ramanzina per la James e poi perchè il punteggio parte da 1, mentre lo stile dell'autrice non si avvicina minimamente! Senza parlare del suo contenuto...
Così, sono molto contenta di aver letto almeno con piacere la sua parodia. E devo dire anche che questo caro Gigio è davvero formidabile!
Chi è Gigio?
Oh ma lo tenete proprio al vostro fianco, care!
E' una persona normale. Con pregi e difetti. Un uomo vero, insomma.
A cui piace la tv e un pò meno la la lavatrice. Sceglierebbe un bel giro in moto che sull'automobile, solo per far star zitta un pò la compagna!
Lascia indumenti in ogni angolo della casa, facendoti esasperare. Dimentica compleanni, anniversari e quant'altro, ma è un uomo vero. Che ti fa arrabbiare quasi quanto le tue spese fanno arrabbiare lui!
"Se la Gina gli dice: «Ti devo parlare», il Gigio per prima cosa posiziona le mani sulle orecchie ed emette a gran voce il noto vocalizzo: «Lalalalalalaaa»."
Litighi un giorno sì, e l'altro pure e beh, a volte si fa pace facendo l'amore, ma altre volte si fa ricorso all'orgoglio e si passano giorni interi tra mugugni e piccole vendette.
E quando finalmente si fa pace, si può ricominciare a ridere. Giocare. Scherzare.
Sino ad arrabbiarsi nuovamente su chi dei due è più adatto ad andare all'incontro scuola-famiglia del figlio. E guarda caso, un Gigio sa PERFETTAMENTE come si perde!!!
Io sono troppo piccola ancora per avere un Gigio così, ma so che lo preferirei senza ombra di dubbio a Mr Grey, contando i suoi soldi, gli yacht e via dicendo...
E allora, direte voi, come fai a sapere che Gigio è così comune se sei piccola?
Beh Gigio è un pò come mio padre: un uomo che sa ridere e come farti ridere. Ma soprattutto (scusate se sono pignola) è VERO!
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AMORE A PRIMA VISTA?E LE ALTRE 6 MILIARDI DI ANIME
All'inizio ho pensato: WOW!
Poi mi sono chiesta (come credo facciano tutte le persone dopo un'esperienza un pò così così) perchè proprio a me?
Dovete sapere che sono molto obbiettiva. Tendo ad avere più una visione scientifica e precisa della realtà, per cui l'aspetto romantico (lo so che vi sembra strano) lo odio nella mia vita. O almeno tento a storcere il naso quando qualcuno mi fa i complimenti o fare delle smorfie se sento la frase "Tesoro.. e bla bla bla"
Di conseguenza, anche se non voglio questo aspetto sdolcinato nelle mie storie, mi rifaccio con dei BEI romanzi d'amore.
Ora ditemi, volevo un romanzo (pure adolescenziale come questo qui) da leggere in tutta calma. Ma non puoi raccontare l'intera vicenda in 24 ore!
Sono d'accordo che il titolo dice amore a prima vista, ma un pò più di realismo no?
Al di là di tutto, è un romanzo che si legge nell'arco di una giornata. il tempo è al presente e fortunatamente è caratterizzato da un continuo intreccio tra passato e presente.
Infatti, la protagonista tende a rievocare ricordi del padre che dopo aver accettato un lavoro come insegnante ad Oxford, non è più tornato...
Ora si sta risposando e sua figlia ha perso il treno dal Connecticut, ma riesce a prendere quello successivo e arrivare al matrimonio.
Devo ammettere che mi sono piaciuti davvero tanto quei ricordi perchè nonostante la rabbia della ragazza, dentro di lei sono ancora sepolti i momenti più belli passati col padre (e sono davvero tanti. Fortunata ragazza!)
Il presente, invece, si sviluppa per la maggior parte su di un aereo affianco al ragazzo "più carino che lei abbia mai visto" (sì, come se Brad Pitt fosse ormai decrepito... ). Comunque dicevo, che il ragazzo in questione è un pò timido e a differenza della nostra ragazza, non tende a spiattellare ai quattro venti tutta la sua lacrimosa storia!
Inoltre, se non avete ancora letto la trama, non leggetela perchè oltre a farvi un'idea sbagliata, la trama racchiude quasi la metà del libro...
Alla fine ve lo consiglio solo se:
1) credete all'amore a prima vista;
2) siete consapevoli dell'esistenza di altre sei miliardi di anime intorno a voi, per cui chi ti dice che quella al tuo fianco è la persona giusta?
3) se esci di casa e perdi l'aereo, pensa a quanti altri modi e a quante altre probabilità avevi affinchè non fosse successo.
4) se sei adolescente.
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Puff ed Ella non c'è più
Non so cosa esattamente mi aspettavo e non so neppure se ne sono rimasta soddisfatta o meno. La parte iniziale è intrigante. Ti viene voglia di sapere cosa diavolo sia successo per far sì che Ella sparisse dalla circolazione e non serve proprio un genio per capire la "merda" (scusatemi) in cui era sepolta. Ella torna infatti a casa per le vacanze estive...
Ok, vista così pare una banalità, ma dovete sapere che il suo paese natale è uno di quei ghetti dove gira più alcool e droga che ragazzi... é un luogo dove la gente sparisce così, con un semplice PUFF ED ELLA NON C'è PIù!
No davvero, capisco che il padre è alcolizzato, la madre si è suicidata, il fratello non le parla, ma come fai a sparire da casa in una città dove tutti ti conoscono, per otto lunghissimi mesi???
Ovviamente qualcuno l'ha cercata (Micha) e guarda caso l'ha trovata proprio il giorno in cui lei stava tornando! Signori, qui si potrebbe parlare di coincidenze, ma secondo me è MAGIA!
Non so, se vi siete resi conto che il mio è sarcasmo, ma ci tengo ad evidenziare il fatto che Non lasciarmi andare è un romanzo per adolescenti dove c'è una storia d'amore, dove i due hanno un passato disastroso, un paese-ghetto, il comune passatempo delle auto da corsa e soprattutto l'incertezza per il futuro.
Nell'ultima parte del libro, mi è parso come in un flashback, qualche scena di Tre metri sopra il cielo. E questo per me non è assolutamente da etichettare come difetto, perchè sto parlando esclusivamente del FILM e non del libro (Attenzione!)
Lo stile, inoltre, è piacevole. Il tempo è al presente. Sono due le voci narranti: quella di Ella e quella di Micha. E per quanto fossi intenzionata a capire cosa diavolo avesse nella sua testolina quella ragazza, non aspettavo altro che di leggere il punto di vista di lui, perchè... mi ha fatto troppo commuovere!!
Ah, un'ultima cosa: Ella soffre di personalità multipla, ma non preoccupatevi.. è lei a volerlo:
"Detesto gli specchi. Non perché odi la mia immagine riflessa o perché soffra di spettrofobia. Gli
specchi vedono dritto oltre l’apparenza. Loro sanno chi ero, una ragazza loquace e sconsiderata, che
mostrava i propri sentimenti al mondo. Non avevo segreti.
Ma ora sono i segreti a caratterizzarmi."
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UN FILO E UNA FORBICE.. OHI OHI!
E' uno di quei romanzi che una volta chiuso, poi ti trovi a fare un monologo con te stessa:
E ora? Che succede?
Bè niente di buono... visto che ti lascia un pò con l'amaro in bocca, ma d'altronde è iniziato già con dell'amaro. La morte di qualcuno a cui tieni è la cosa più terribile che ci sia. Ti spaventa. Ti fa chiedere "perchè proprio a me?". Ti fa divenire egoista. Lamentoso. Perennemente triste.
Ma quando la morte è tua, è anche peggio.
Samantha ha tutto quello che un adolescente può avere. E' viziata, egoista e.... morta.
Sarebbe potuto passare per un brutto sogno, ma Sam capisce che non è altro che un'illusione perchè lei è morta davvero, ma per qualche strano motivo rimane in vita e ripete il suo ultimo giorno per ben sette volte.
Sam ha un ragazzo ed è proprio con lui che si trovava quella tragica notte in cui ha perso il suo futuro.
All'inizio il 12 febbraio è un giorno normale come tutti gli altri. Poi il 12 febbraio si ripete e allora Sam capisce che può salvare se stessa dalla morte.
Facile a dirsi ma non a farsi, no?
Il problema è che Samantha non deve salvare sè, ma qualcun altro. E solo salvando quel qualcuno che può trovare la pace in sè.
E la trova ancor prima di saperlo, perchè la vera salvezza, signori, non è altro che la lotta per essa.
Il non arrendersi anche se i valori in cui si credono stanno decadendo.
Sono decaduti.
Signori, lo diceva Schopenhauer con la sua ascesi. Lo ripete Kierkegaard con la ragione. Nietzche col nichilismo e ora Samantha Kingston con la morte.
Neppure quando non si può far più nulla, si può fare qualcosa (E questo lo aggiungo io. Oggi mi sento filosofica!)
Tornando al libro, un semplice incidente e puff..
Ma possiamo davvero parlare di incidente? Cosa è successo davvero? E perchè Sam rimane sul FILO tra la vita e la morte.
Qual'è la FORBICE che può tagliarlo? O meglio chi?
Ok, vi sto svelando un pò troppo.. quindi la finisco!
Solo: leggetelo.
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ANOTHER SANTA CLAUS
Bene, tanto per cominciare devo dire di essere felice per averlo finito.
Badate bene a quel FINITO..
Il fatto è che mi sembra assurdamente l'ennesima copia di 50 sfumature, quello che mi lega a te, e via dicendo. E come potete immaginare: mi sono talmente stancata di tutto ciò che mi viene il mal di testa ogni volta mi capita di pensarci.
Ma cosa diamine succede a tutti????
Mi duole davvero dovervelo svelare così, ma Christian Grey è come Babbo Natale: non esiste!
Ma ahimè certe scrittrici non lo hanno ancora capito. Così ci ritroviamo di nuovo davanti a un sexy, aitante e straricco Grey, o Damien Stark in questo caso.
O meglio ancora, SIGNORE. (Bah)
Partiamo dalle basi:
1) Volete qualcosa di un pò più stravagante (parlo di sesso)?
- Il signor Stark può essere al caso vostro..
2) Avete qualche fantasia maliziosa da soddisfare?
- C'è il signor Stark ben disposto a darvi una mano
3) Incroci il suo sguardo e senti d'improvviso molto caldo?
- Fidatevi, lui ci riesce benissimo!
4) Un miliardario troppo annoiato, è deciso a divertirsi un pò?
- E' decisamente lui...
5) Per lui diventi talmente un'ossessione che è anche disposto a pagarti un milione di dollari?
- E che problema c'è? Come ho detto è miliardario, no?
Ok, forse ha bisogno solo di tanto affetto e amore. O forse è solo troppo incosciente?
Beh io propendo per l'ultima opzione, accidenti!
Non so sinceramente se vi piacerebbe leggerlo. Dico solo che non lo riprenderò ancora una volta in mano. Credetemi, ne va della mia sanità mentale.
Però se cercate l'ennesimo libro stile 50 sfumature o se volete imbarcarvi nel mondo dei libri erotici, questo è un buon libro con cui iniziare...
Eh sì.
Signore.
:/
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- sì
- no
IL MIO DOLCE; CARO STEPHEN.....................Mmm
Come prima cosa, vi svelo che sin da piccola ho amato tantissimo la storia della piccola cenerentola. Quando ancora era illustrata semplicemente nei libri delle fiabe o piacevolmente animata nei cartoni disney. Non so, ma mi ci immedesimavo benissimo nella Cenerentola tutta sola, indifesa e poverella.. Poi è diventata moderna con Hilary Duff e per carità.. non era affatto male, ma solo troppo moderna! Selena Gomez? L'ha distrutta, usurpata. Perfino violata!
La Cinderella presente nel libro? Facilmente influenzabile. Volenterosa nell'avere un affascinante accompagnatore, ma che si ferma più che volentieri ad ammirare bicipiti e pettorali perfetti e bè, degni di ammirazione.
Cosa più che normale, visto e considerato quanto una fisioterapista come Lucie ha a che fare più con vecchi decrepiti che con aitanti giocatori di box.
Per cui, come darle torto?
Il punto è che il titolo originario è: Seducing Cinderella!
E Reid la seduce eccome...
Ma da una Cenerentola non ci si aspetterebbe un minimo di indecisione, insicurezza o anche innocenza? Che il fascino di Reid sia così... affascinante?
Mmm....
E poi, dalla vita una normale Cenerentola non ha avuto granchè, no?
Bè questo libro ci dà modo di vedere una Cenerentola non moderna, ma TRASFORMATA.
Lucie, infatti, non ha avuto solo un matrimonio (ormai alle spalle e sicuramente da mettere nel dimenticatoio), ma anche un fratello molto protettivo e niente affatto severo e autoritario (che d'altra parte è decisamente trascurato nel libro. Anzi, direi che avrei desiderato proprio vedere come questo reagisse alle novità della sua adorabile sorellina...), ha una migliore amica (più formosa e sensuale di lei, ma non lo lascia a vedere. Sono gli altri a notarlo (Stephen), con grande rammarico di Lucie.) e infine dispone anche di amici eccezionali. Cosa che non tutte le Cenerentole del mondo possiedono..
Mi sarei aspettata più disperazione,miseria e intrighi di quanto nel libro ce ne siano, ma va bene così.. purchè ogni Cenerentola abbia un lieto fine.
E l'esito del nostro caro Stephen, diciamo che, mi è bastato a farmi mettere quelle 4 stelle in piacevolezza!
P.s Avrei voluto che il mio ex avesse la sua stessa faccia..
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I PROBLEMI DELLA XENA MODERNA? ZOMBIE!
Qualcuno di voi ha mai sognato a occhi aperti?
Beh per Alice (alias Xena, l'invincibile principessa guerriera, secondo me) è all'ordine del giorno, perché non appena incrocia (la prima volta al giorno) lo sguardo violetto di Cole sarebbe un Puf! o Ohhhh! ma anche un semplice Smach.
Insomma ha una visione.
Il che -visto che sono visioni un po' piccanti per qualcuno che non si conosce neppure e di cui non si sa neanche il nome- sembra siano visioni del futuro...
Ma secondo me, Alice ci sperava eccome di avverarle nel futuro. Magari neppure troppo lontano...
Ma ahimè la guerra contro gli zombie incombe e saranno pochi gli “strusciamenti” (si può dire?) tra i due protagonisti (Questo particolare l'ho trovato molto gradevole, perchè ricordiamo di non voler dare modo agli adolescenti di metter ancora in cattiva luce, il sesso. Anzi, Alice parlerà per giunta di sesso dopo il matrimonio!). Dopo la morte della sua famiglia, Alice entrerà in un mondo che prima conosceva solo teoricamente presso la “pazzia” di suo padre: il mondo degli zombie!
Una volta però, che andrà nella stessa scuola di Cole e della sua truppa, non potrà fare a meno di parteciparne...
La suddetta truppa è composta da ragazzoni forti e determinati. Molto cocciuti. Quasi quanto Alice stessa:
“Non avevo intenzione di saltare quando lui diceva salta. Ero più propensa a mostrargli il dito
medio.”
Ebbene sì, la nostra protagonista ha carattere da vendere. La sua migliore amica le tiene testa. Il suo ragazzo ha gli occhi viola. E il suo paese è popolato da mostri che hanno ucciso i suoi stessi genitori.
Cosa farà allora Alice?
Piangerà per il resto della sua vita o prenderà in mano le redini del suo destino?
Alice in Zombieland è un libro di fantascienza assolutamente per ragazzi. Il linguaggio è proprio moderno, fatto appositamente per loro, tanto è che troverete messaggini via mail o cellulare, con abbreviazioni assurde. (Del tipo TT BN? Ma Cristo, ti prego! Queste cose almeno non nei libri!!!)
II carattere dei personaggi sono ben delineati e non manca neppure il colpo di scena finale. Lo stile ovviamente non è complesso e la storia è davvero scorrevole.
Anche se a volte la fantascienza mi sembrava lasciasse il posto alla deficienza, il tutto mi è parso piuttosto elaborato.
(ATTENZIONE, non so se ci sia un seguito)
Tranne che alcuni sprazzi del libro. Messi qua e là, forse a casaccio? Perchè infondo, non si spiegano perchè questi “sprazzi” ci siano o a cosa servano!
SPOILER:
Ad esempio: di chi cavolo è alla fine il diario? Wreth (un'amica) sarà felice assieme a B? E alla fine Justin fa parte dei cattivi o dei buoni?
Mah!
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DIEU MERCI!
Alors, j'aime Paris et le chocolat.. et pour cette question, j'adore ce livre!!!
E' un libro caldo. Perfetto da leggere durante questa stagione.
Sono divertenti i tentativi di Cade per raggiungere la propria autonomia. Ed essendo un'americana miliardaria, perchè non mirare a conquistare il resto del mondo?
E da dove partire se non dall'affascinate e romantica Paris??
Eh bien, Paris n'est pas très romantique aujourd'hui!
Infatti, pare che l'unico romanticone rimasto sia il nostro caro miglior cioccolataio di Paris. E di conseguenza, di tutto il mondo!
C'est vrai! Perchè oggi con tutti questi pacs e persone senza principi, son venuti meno il matrimonio e l'amour!!!
Ma per Sylvain non è affatto così.
Lui proviene dalla periferia e si è costruito da solo il proprio percorso:
“Scuole schifose, droga, violenza, disoccupazione, mancanza di prospettive, di soldi, di una via di fuga.
Gli incendi di auto erano frequenti. Ma non era così per chiunque. Se ce la mettevi tutta potevi smentire l'immagine che gli altri avevano della tua vita, e riuscivi a diventare qualcuno”
Così da un goffo ragazzino che seduceva (invano) ragazze ben più raffinate, è diventato lui quello parzialmente sedotto!
Non che si faccia sedurre facilmente. Ma diciamo che prende sul serio anche gli sguardi ammiccanti e i sorrisini maliziosi..
Fino a che.. non sopraggiunge nel suo amatissimo atelier Cade Corey, una miliardaria
gonflèe.
E cari signori, io qui mi sono crepata dalle risate! Come dire: il bue dice cornuto all'asino!
Perchè se la nostra cara e umile Cade è gonflèe, lui è complètement gonflé!!!!
Poi c'è un'altra cosa buffa: Sylvain si definisce (e lo fanno anche gli altri parigini) LA BONNE POIRE!
Nel mio paese si dice: Bonu sì, ma fessa no!
Beh Sylvain è fessa..
Nel senso che non riesce mai a dire di no. Alors, o la nostra autrice è stata un po' sbadata o Sylvain non riesce a pensare alle sue azioni quando ha difronte Cade.
Perchè lui non fa altro che ripeterle con tono derisorio, calcolatore e sfacciato: NON!
Mais ça va! En effet nous sommes à Paris!
Verso la fine mi aspettavo sinceramente qualcosa di molto più piccante. Non so, una vendetta, una sorpresa. Insomma, un colpo teatrale che purtroppo (per me) non è arrivato.
Comunque lo consiglio e non solo perchè ha un che di divertente la loro storia, ma anche per farvi entrare nel bellissimo mondo del chocolat!
Dieu Merci!
P.S. Mettetevi già a dieta, questo romanzo vi farà salire la diabete!
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CRUDELE MAY!
Era da molto che volevo leggere Good References, perchè curiosa dalle buone recensioni che ci sono state sino ad ora. E a dir la verità, ne sono rimasta un pò delusa.
Non fraintendetemi, mi è piaciuta molto la storia della donna in carriera che vuole sbarrare con un FATTO la "cosa" da fare assolutamente entro i trentanni!
E ancora di più, se quella "cosa" ha a che vedere con la verginità. A 30? Oggigiorno?
Mi stupirebbe di più, una quindicenne che piagnucola per aver perso il cellulare invece che la propria verginità...
Quindi, questa Alice Charlus è del tutto da ammirare, ma non mi va proprio giù quest'amaro che ho in bocca!
Good References è davvero molto, molto corto come racconto!
Ed è davvero un'ingiustizia, perchè come fai a non volerne ancora?
E il fatto che io mi stia ancora chiedendo come sia andata a finire tra quei due, come sarebbe stata la risposta di lei (tecnica e professionale o informale e sbarazzina?) o come saranno state le altre prestazioni... be fatemi dire che non è assolutamente a favore dell'autrice.
Anzi, potrei anche odiarla in questo preciso momento! (Sono molto emotiva)
E' un racconticino molto frizzante e ben costruito. Mi è piaciuto l'intervento della nonna (seppur molto probabilmente si trovasse nell'oltretomba). Fersen Rhein, inoltre, sembra molto freddo e distaccato (badate bene, a quel "sembra"). Insomma, i personaggi sono ben fatti, ma mi sarebbe piaciuto conoscerli meglio!
Crudele May!
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IL FASCICOLO LEOPOLD
Questo è il libro più divertente, frizzante e scorrevole che abbia mai letto di Sophie Kinsella! O forse è il libro più dolce e divertente che abbia mai letto, punto.
So benissimo che ultimamente l'autrice non ne sta azzeccando una, ma mi diverto sempre a rileggere i libri che ha pubblicato tempo fa. E uno tra questi, è proprio Sai tenere un segreto!
Emma Corrigan è una ragazza qualunque, NULLA DI SPECIALE.
Dice di avere una quaranta e invece, indossa una quarantaquattro. Fa un elenco di cose che dovrebbe fare e poi lo ignora. Indossa il perizoma anche se lo trova scomodo.
E ve lo giuro, potrei andare avanti per ore, ma non mi sembra il caso di fare lo stesso identico errore del suo capo. Niente di meno che un americano, Jack Harper! Il sogno a occhi aperti della nostra cara Emma.
Un sogno che però ad un certo punto va storto.
Come tutti i sogni d'altronde...
Vedete, Emma è una sognatrice e a sua volta fa sognare Jack, che d'altra parte è un uomo molto equilibrato.
Che sa il fatto suo ed è dotato di una grande elasticità.
Perchè non è assolutamente da tutti, essere in grado di interagire con gli altri in circostanze molto diverse da quelle cui si è abituati. E a differenza di lei, Jack sa tenersi cocciutamente i suoi segreti ben stretti. Certo, spiattellarli ai quattro venti non è molto intelligente, ma Emma lo fa solo in un momento di grande disperazione.
Ha la fobia dell'aereo, e che fa? Vola. Racconta a uno sconosciuto, tutti i suoi più intimi segreti, e.... morale della favola?
Muore lo stesso. Di imbarazzo, però!
«Com'è il caffè?» si informa amabile. «Buono?» All'improvviso, come una registrazione che risuona nella mente, odo la mia stupida voce.
"... il caffè in ufficio è la cosa più disgustosa che io abbia mai bevuto, un vero veleno..."
«Ottimo!» rispondo. «Davvero... delizioso!»
Questo libro mi ha insegnato che non importa quello che tu fai. Ma come lo fai! È come se Jack mi avesse detto: vai e fregatene della gente! Sei una 44? Perchè perder tempo a diventare una 40?
Ma d'altra parte, Emma mi ha fatto comprendere il fatto che a volte è decisamente necessario tenersi ben stretti alcuni segretucci e che se non sai cosa dire.... puoi sempre parlare di logistica!
O del fascicolo Leopold...
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IL DIAVOLETTO VINCE ANCORA!
Eh no, non si può finire un libro così!!!!!!!
Eddaiiiii, ne voglio ancora!! Ora che mi ero appassionata all'intelligenza della protagonista, che alcune volte (molte, direi) veniva decisamente a mancare, leggo la parola FINE??
Cara Gier Kerstin,
dobbiamo parlare.....
Lamentele a parte, questo è un libro piccolo, che si legge nel giro di un giorno, dotato di uno stile così scorrevole che non ti rendi conto neppure di esser arrivata all'ultima pagina (su cui ancora ci rimugino, cara Gier!)
Il tema, la verità, non è molto utilizzato oggigiorno.
Forse perché se ne fa così a meno che risulterebbe noioso affrontarlo.
Ahimè è il contrario perché «Ci sono verità che non si dovrebbero dire, verità che non occorre dire, verità che vanno dette.»
Una graziosa perla di saggezza di Wilhelm Busch.
Infatti, il libro è costituito da capitoli che hanno come titolo dei proverbi o citazioni inerenti al contesto dei capitoli stessi.
La nostra protagonista, Carolin, ha il QI molto più alto dei suoi coetanei o comunque di una vasta gamma di persone.
E per questo, è stata sempre quella esclusa dalle relazioni interpersonali, che costituiscono la vita di un individuo. Diciamo solo che la vita di Carolin gira solo sull'affetto della sua famiglia...
La madre le dice di non scoraggiarsi.
Che prima o poi troverà degli amici. Solo deve essere se stessa.
Carolin da parte sua, ha scrupolosamente seguito il consiglio di mammà.
Consiglio che non ha dato i suoi frutti...
Poi quando decide che è il momento di cambiare, arriva il suo primo ragazzo e tutto diventa rose e fiori. Il suddetto ragazzo ha un nome, Leo.
Carolin però non cambia affatto: ha sempre la mania di contare; suona perfettamente il cembalo e il piano; conosce ben sette lingue e ha tre lauree senza ancor terminato quel periodo particolare col nome di adolescenza.
Carolin semplicemente omette tutte queste cose e alla fine Leo si innamora di una Carol che in realtà non esiste.
Ma possiamo davvero dare la colpa alla piccola Carolin?
O è stato Leo che ha visto solo quello che ha voluto vedere?
E possiamo criticare la nostra cervellona per aver ceduto al fascino sleale del nostro caro Karl? Quello stesso Karl che ha come figlio Leo?
Beh fatevi dire che nella mia scuola, c'è un professore dai capelli bianchi, dall'aria un po' trasandata e dallo sguardo penetrante che non puoi non definire sexy.
Io ora, non dico di poter mai cedere a quel fascino ma sicuramente molte delle mie compagne se potessero lo farebbero!
Quindi non che giustifichi l'atteggiamento di Carol, ma leggendo la sua psiche non puoi non trovarci della pietà..
Soprattutto poi se Karl viene a mancare e le lascia un ingente somma di denaro che ben presto diventa oggetto di lite tra i vari familiari...
Il tutto, alimentato dalla depressione della protagonista.
“E nel preciso istante in cui, presa da questi pensieri, accecata dalle lacrime e sull’orlo di una crisi di nervi, per poco non cadevo a terra bocconi calpestai una merda. Perché, in tutta la mia miseria, di colpo mi fu chiaro che la pazza non ero io, ma che era la vita ad avere urgente bisogno di farsi curare.”
Fortunatamente viene aiutata dalla sorella che la spinge ad incontrare una terapeuta (davvero molto ignorante e inefficiente, che ti vien da domandarti: chi è che le ha dato il diploma??)
E infatti, Carolin non migliora affatto. Anzi vi sono dei simpatici amici (un diavoletto e un angioletto) sulla sua spalla fino all'ultimo:
“Il diavoletto mi sussurrò nell’orecchio tutta una serie di possibili bugie. L’angioletto era ammutolito per l’orrore (mi spiace dirlo, ma non è che fino a quel momento fosse stato di grande aiuto)”
Alla fine ve lo consiglio, per il solo fatto di farvi qualche risata :)
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CANINI + IMPRUDENZA = CONFRATERNITA
Premetto che i vampiri della Meyer mi piacciono. O meglio mi piacevano.
Ma ero piccola e quando si è piccoli si sa.. le favole sono tutto!
Quindi mi piaceva l'atteggiamento riservato e calmo di Edward, così come quello freddo e calcolatore di tutti gli altri Cullen. Bene, i vampironi della Confraternita del pugnale nero non hanno nulla di calmo. Nè di freddo. Se viene recata loro un'offesa, state pur certi che non si fermeranno a ribadirvi che così non si fa (motto del dottor Cullen), ma più che altro sarete fortunati se la morte verrà in modo veloce e indolore.
Perchè Wrath e i suoi compagni ve le suoneranno di santa ragione!!
Si tratta di guerrieri grandi e grossi che hanno come arma non solo i canini, ma anche l'imprudenza.
-C'è Wrath, che è il vampiro per eccellenza, anche se sotto sotto è un tenerone. Tu solo.. non toccargli Beth!!!
Wrath sarebbe dovuto essere il Re con la morte del padre, ma ha rifiutato categoricamente perchè lui è un combattente, non un capo.
“Si sentiva più a suo agio in piedi con un pugnale in mano piuttosto che seduto a lasciarsi idolatrare.”
E visto che c'è lui con del sangue blu, nessuno ha il diritto di avere il trono...
-Darius, il padre della nostra Beth (le circostanze non ci hanno permesso di fare amicizia)
-Poi c'è Rhage (o meglio Hollywood): un vero dio del sesso. (In twilight mica ce n'era uno!!!). E infatti:
“Se il sesso fosse stato cibo, Rhage sarebbe stato patologicamente obeso.”
-Thorment, invece, è colui che tendiamo a definire “l'amicone di tutti”. È quello più rispettato nella Confraternita. Ha modi diversi da tutti gli altri, tanto che il nostro amico sbirro (Butch) lo trova NORMALE!
-Vishous è il vampiro più strano che io abbia mai incontrato nella mia lunga vita letteraria. Si è mai visto un vampiro che ha in testa il berretto dei Boston Red Sox?
-Ci sono poi i due gemelli: Phury e Zsadist. Phury è coraggioso, leale e non esiterebbe a dare in regalo la propria gamba per un capriccio del fratello. Zsadist invece è stato quello descritto in modo così misterioso, scabroso e orripilante che io (scusate) non ho potuto non innamorarmi!!!
Ebbene sì, a me piace Zsadist.
Il vampiro ridotto in schiavitù per anni. Il vampiro che è stato ridotto in fin di vita a furia di torture.
“Zsadist conservava ancora sulla pelle i tatuaggi da schiavo, insieme a svariati piercing che aveva aggiunto lui stesso.
Perché gli piaceva soffrire.
Zsadist era il più pericoloso dei fratelli, senza dubbio. Dopo tutto quello che aveva passato, non gliene fregava un cazzo di niente e di nessuno. Nemmeno del suo gemello. ”
E bé dopo queste frasi, per noi è stato amore folle!!!!
Il primo libro della Confraternita tratta più specificamente la storia d'amore tra Wrath e Beth. Un'umana che diventerà vampira e quando ciò accadrà, il suo primo pensiero sarà:
“D'ora in poi Halloween sarebbe stato un vero sballo”
Beth ha come hobby, mettere la caccarella al suo amato vampiro e per sfortuna di quest'ultimo, non sarà un compito tanto arduo.
Perchè vedete, Wrath è stato solo per secoli. O meglio, la sua unica compagnia era la Vendetta contro i lessen!
Ma non voglio farvi perdere altro tempo: andate e leggete ragazzi. E ditemi se è o non è Zsadist quello da ammirare!!!
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PRIMI GEMELLI
2760889966649
E' un numero primo che difficilmente qualcuno abbia mai preso in considerazione. Evidentemente Mattia non era “qualcuno”. Mattia era quel numero. Un numero primo!
Quindi divisibile soltanto per uno o per se stesso.
“I numeri primi se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi”
Mattia è un ragazzo dal cervello assai pieno. Pieno di cifre e numeri che si accavallano fra loro alla ricerca di una mera spiegazione. Mattia è bravo a trovare spiegazioni, così come tenta in ogni modo di restarsene da solo rimpiangendo il suo triste passato.
Mattia ha fatto qualcosa di brutto e la solitudine per lui, rappresenta senz'altro la più triste delle pene, ma la più efficace.... Ma Mattia, da intelligente matematico quale è, sa benissimo che il suo numero ha un gemello.
2760889966651. E' il numero che affibbia ad Alice. Anche lei un numero primo. Anche lei con un passato brutto. Qualcosa che ha segnato per sempre la loro vita. O meglio, la loro solitudine.
Numeri primi a cui sarebbe tanto piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque.
Ma che non ne erano affatto capaci. I loro di numeri sono PRIMI GEMELLI.
“Sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero”
Questo stupendo romanzo mi ha fatto trascorrere due o tre giorni tristi. Non lo consiglio a coloro che cercano qualcosa di più frivolo o semplice, perché questo romanzo non ha nulla di semplice. Lo stile è scorrevole certo, ma il contenuto è davvero tanto profondo quanto malinconico.
E il finale poi............. Mi ha lasciata più che esterrefatta!!!
Di certo, il libro lo lascerò a polverizzarsi nella mia libreria per un bel po' prima di riprenderlo. E lo farò solo quando sarò triste, così mi risolleverò un po' vedendo che c'è gente che se la passa anche peggio....
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RISVEGLIO DAVVERO BRUTALE
Inizio dicendo che non era il libro che mi aspettavo, anche se in un certo senso sì. Ho letto che Karen Swan ha lavorato nel mondo della moda e questo lo si può notare dai molti particolari o dai termini azzeccati e precisi che adopera nel periodo statunitense e francese della nostra protagonista.
Mi è venuto in mente un mio nemico alle superiori, che sicuramente tutti conoscono: Pascoli.
Pascoli era dannatamente preciso. Sia che parlasse del cosiddetto “nido” sia che parlasse degli uccelli. Per lui non era mai solo un dannato uccello. No, era un nome preciso di una razza precisa che lui non avrebbe mai trascurato.
Ricordo ancora quante volte io lo abbia bestemmiato, ma ritorniamo a Karen Swan, che non dice mai “cosmetico”. No, ci informa della marca, del colore, del perché viene usato e che uso se ne debba fare.
In poche parole, a volte è davvero noiosa...
Forse sono l'unica a pensarlo, ma se avessi voluto un catalogo di bellezza avrei fatto prima a comprarne uno. D'altra parte, però, c'è una storia d'amore che nasce a poco a poco. O forse è rinata.
Cassie ha trenta anni e scopre l'adulterio di suo marito.
Niente di meno che con una sua amica fidata (Classico!).
Le vengono in soccorso le sue tre amiche d'infanzia e sarà divertente vedere come siano cambiate e quanto siano andate avanti. Cosa che la farà sentire sempre più “indietro” da un certo punto di vista. Perché Cassie non ha mai fatto niente nella sua vita che valga la pena di esser ricordato.
È stata sempre una di quelle donne maritate che ha come unico scopo la cena del marito. Così inizierà a fare i conti con dei nuovi impieghi. Dapprima a NY (con il jogging di prima mattina, tanto per fare un esempio--------> RISVEGLIO DAVVERO, DAVVERO BRUTALE), poi a Parigi e infine a Londra.
Tutte città moderne e piene zeppe di cose da scoprire.
Cose, consigliate da un fedele amico che conosce da sempre. Hanry è infatti il fratello della sua amica Suzy.
“Le aveva sempre dato l'impressione di vedere di più delle altre persone. Se fosse stato un supereroe, la sua forza sarebbe stata la vista a raggi X. Quella di lei, invece, sarebbe stata l'invisibilità.”
Hanry gli diviene sempre più caro, anche perchè venuto a sapere del progetto che hanno le sue amiche su di lei, le farà trovare in ogni città una lista di cose che deve assolutamente fare e vedere. Così grazie a Hanry il soggiorno nei vari paesi diventerà più scorrevole e solare. Incontrerà persone varie che le resteranno nel cuore. Avrà l'opportunità di osservare da vicino monumenti magici che hanno storie spettacolari, come il Bacio. *_____*
Insomma, gli spunti non mancano mai. I colpi di scena sono pochi ma ben dettagliati. Quasi sconvolgenti. Alla fin fine, il libro non mi è dispiaciuto, ma non mi ha nemmeno colpito.
Amen.
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