Opinione scritta da gianfranco1

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    17 Luglio, 2014
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La fatidica goccia che fa traboccare il vaso...

…Bullismo:
Il bullismo è una forma di comportamento violento, attuato tramite l'impiego di falsi metodi di opposizione e intimidazione nei confronti di altri esseri umani.
Questo Brutto fenomeno è il perno di questo romanzo, e non bisogna mai sottovalutarlo.

La storia comincia col botto, tra sacro e profano, un prete viene ucciso barbaramente nella sua chiesa e al posto della sua testa viene ritrovata quella di un cane. Sul suo corpo infine viene rinvenuto un numero e questo fa presupporre che ci siano stati altre vittime o ce ne saranno. Il caso viene seguito dal poliziotto Robert Hunter che più di un semplice poliziotto e un vero profiler psichiatrico e ottimo tecnico della scientifica.
Non passa molto tempo che il poliziotto si ritrova con due nuove vittime dapprima una donna, fatta morire lentamente vicino ad un camino come fosse un pollo arrosto, e poi un venditore di auto ucciso con la pratica del dissanguamento, anche loro avevano un numero scritto col sangue sul loro corpo. Tutto fa pensare ad un terribile e perverso serial killer.
Quello che colpisce di questo romanzo è l’insieme delle vicende che si sofferma in maniera certosina sul modus operandi del killer. Lui ammazza i suoi nemici soprattutto facendo leva sulle loro paure più nascoste e segrete.
Questa caratteristica tiene incollato il lettore alle pagine del libro tenendo alta sia la concentrazione che la curiosità. Il racconto è scritto in maniera semplice e cruda in alcuni particolari e la storia molto ben articolata. I personaggi descritti alla perfezione come anche le scene narrate nei minimi dettagli danno un tocco cinematografico al racconto.
Molto buono anche il modo in cui i vari assassini sono collegati tra loro, e le motivazioni che spingono il killer nelle sue azioni. Azioni che verranno spiegate nei capitoli conclusivi con grande capacità narrative.
In conclusione “la legge del dolore “è un thriller che mi è piaciuto molto lo scrittore è molto abile a mescolare "il bene ed il male" facendo riflettere quanto sia difficile il bilanciamento tra questi due sentimenti e quanto poco occorra per far girare l’ago della bilancia da una o l’altra parte.
Buona lettura.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    13 Luglio, 2014
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La Terapia

L'incubo inizia quando la piccola Josy di soli 12 anni scompare, gettando nel panico più completo il padre, Viktor Lorenz, un affermato psichiatra, e la moglie Isabelle. Mentre quest'ultima si getta nel lavoro per seppellire il dolore, Viktor non riesce a darsi pace e si ritira nella sua villa a Parkum, una isola nel mare del nord in cerca della tranquillità perduta..
Il romanzo è ambientato o raccontato nei quattro anni dopo la disgrazia. Un giorno mentre Viktor è sull’isola gli si presenta in casa una donna misteriosa, una scrittrice inseguita dai personaggi dei suoi romanzi che diventano realtà. Anna sembra sapere cos'è successo alla piccola Josy, perché molto simile alla figura di uno dei suoi personaggi ma sa anche di essere malata e cerca in Viktor un aiuto: vuole che lui la prenda in cura e che ascolti la sua terribile storia. Tempo pochi giorni e il mistero sarà svelato.
In un isolamento forzato causato da un'improvvisa tempesta, tra linee telefoniche che non funzionano, generatori di luce che saltano, tuoni e lampi che squarciano il buio, l'incubo ha inizio. Un incubo in cui si confondono menzogne e verità, e quanto di più opprimente, doloroso e folle possa nascondere la mente umana che sia brillante o no...
In conclusione:
La Terapia è un romanzo che imprime un livido sul cuore e una frattura nella mente, e Fitzek in questo è davvero geniale.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    07 Luglio, 2014
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Rubacuori...

Tutto ha inizio nell’ ombra del confessionale, quando il reverendo Tom Madden mentre accoglie i suoi frequentatori parrocchiani si ritrova un pomeriggio ad ascoltare i segreti raccapriccianti di un folle omicida. Questi descrive senza ombra di colpe i suoi trascorsi da assassino ed il suo futuro, svelando con estrema lucidità il nome della prossima vittima chiedendo l’assoluzione religiosa. Il Reverendo al nome della vittima che è sua sorella Laurant cade in un profondo stato di angoscia e di paura.

L’agente dell’FBI Nick Buchanan e miglior amico del reverendo mentre sta per partire ascolta dalla segreteria telefonica il messaggio dell’amico Tom e vola da lui per aiutarlo. Nel contesto Nick conosce la ragazza, la quale terrorizzata, accetta la protezione di Nick. La vicinanza obbligata porta i due a scoprire tra loro una travolgente passione e nonostante le difficoltà di accettazione di questo sentimento da parte di Nick, riesce a tratti a far dimenticare a Laurant il pericoloso maniaco, mentre questi a sua volta con grande determinazione si avvicina sempre più.
Chi è che vuole la morte di Laurant e per quale motivo ha scelto proprio lei?

E’ un bel thriller psicologico ,dal colore a volte rosa molto piacevole come stile di lettura, e l’autrice brava ad inoltrarsi negli angoli più remoti della mente umana, trascinando il lettore in una dimensione in cui il terrore e la sensualità si fondono provocando una non poca accelerazione de battito cardiaco.
Azzeccata anche la figura molto “incognita” creata intorno al Killer per sviare il lettore fino alla fine del libro alla scoperta della sua identità.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    15 Giugno, 2014
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Ogni Goccia di Sangue

Non c’è niente di più intrigante che leggere un diario di un qualsiasi individuo umano, là dentro possono essere racchiusi segreti e verità frivole ma anche sconvolgenti.
Questo romanzo comincia proprio mostrando al lettore una pagina del diario di Sienna una ragazza quattordicenne che con le sue parole crude, graffianti, descrive tutto il suo malessere interiore avvolgendo la sua realtà con pratiche di autolesionismo fisico.
In questa storia ritroviamo il famoso psicologo, esperto conoscitore del linguaggio del corpo e docente universitario Joe O’loughlin, in veste di collaboratore della polizia di Bristol.
Accompagnato anche dal suo amico” Signor Parkinson” come sovente lui chiama la sua malattia che lo dilania lentamente, è la separazione dalla moglie ed il rapporto conflittuale con le suoi figlie che gli fanno più male, complice la consapevolezza delle brutture di cui il mondo è totalmente circondato.
Tuttavia il professore rimane una mente brillante, una persona piena di valori e con una sensibilità eccezionale.
Una sera Sienna, la migliore amica della figlia si presenta alla porta di casa del professore.
La ragazza è coperta di sangue; non parla, è pallida, rigida, sembra una statua ma poi scappa via con il viso sconvolto. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace in una pozza di sangue accanto al letto della figlia. Da questo momento tutti gli indizi portano alla colpevolezza della ragazza per la morte del padre ma la figlia del professore non crede che la sua migliore amica sia una assassina e prega suo padre di aiutare Sienna.
O’Loughlin notando che la polizia brancola nel buio, comincia a investigare per proprio conto, senza non poche difficoltà e ogni passo lo conduce verso un intreccio di fili sempre più numeroso dove la parola comune è il silenzio, la menzogna, perché la verità, certe verità fanno male e allora la cosa migliore è insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio che paghi per gli errori di tutti.
Dopo aver letto “il manipolatore” ho trovato questo romanzo un filino leggermente al di sotto del precedente sotto il profilo psicologico ma tutto sommato con una piacevolezza e fluidità notevole. I personaggi già collaudati e la trama molto reale al giorno d’oggi sono una garanzia. Ottimi i meccanismi che portano fuori strada il lettore alla personale conclusione fino all’ultima pagina.
Buona lettura.

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Il Manipolatore
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    03 Giugno, 2014
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Un passato di pietra...

Dopo aver letto il precedente romanzo “polvere alla polvere” decido di proseguire la lettura con questo altro romanzo di questo autore anche per avere conferma della sua bravura in questo genere di racconti.
Il protagonista è sempre lui il tenente Stride uomo pieno di valori umani, innamorato della sua città Duluth e con un passato sentimentale travagliato. In questa storia si occupa di una ragazza di soli sedici anni che gli chiede disperatamente aiuto. Stride non può tirarsi indietro perché è la superstite e il ricordo di una drammatica notte dove i suoi genitori morirono in circostanze tragiche e raccapriccianti lasciando nel suo animo profondi sensi di colpa. In tutto questo il tenente deve capire se quello che accade alla ragazza è verità o sono solo fantasie di una adolescente che ha vissuto gli ultimi dieci anni tra famiglie adottive nel mezzo di brutte esperienze di strada complice la prostituzione e lo sfruttamento.
E’ un thriller con una trama non originalissima, che ha come epicentro la prostituzione giovanile e il falso perbenismo degli uomini ricchi, ma dai meccanismi perfetti ricco di colpi di scena con un ritmo elevato che si alterna bene in base alle vicende del racconto stesso, tenendo il lettore sempre incollato alle pagine del libro. Nel mezzo di questo racconto ad alta tensione non mancano gli episodi d’amore quello vero, quello che tocca il cuore, tra il tenente e la sua ex compagna e poliziotta Serena Dial i quali cercano di ritrovarsi, formando una piacevole cornice a questa storia dallo sfondo a tinte forti.

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Avventura
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    25 Mag, 2014
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SCOMPARSA...

Il romanzo” scomparsa” è quasi totalmente ambientato in una regione americana dell’Ohio dove tuttora vivono numerosi i cosiddetti “Amish”.
Essi vivono in campagne come artigiani e contadini cercando di essere il più possibile liberi e sospettosi dalle intrusioni di modernizzazione che possono disturbare i loro principi e regole di vita.
Tutto ha inizio con una misteriosa scomparsa di una ragazza non ancora maggiorenne appartenente a quella comunità senza lasciare alcuna traccia, e di lì a breve tempo con una altra sparizione sempre di una adolescente appartenente alla quella comunità.
A questo punto entra la protagonista del romanzo il commissario di polizia kate Burkholder in-sieme al suo collega Tomasetti (con il quale ha anche una complicata storia d’amore) scelta dà i suoi superiori soprattutto perché conosce bene quel mondo che lei stessa faceva una volta parte.
Le indagini sono lunghe e difficili, gli indizi sono quasi nulli e al commissario kate non resta che scavare nel passato delle ragazze scomparse, attraverso il non facile dialogo con i genitori delle ragazze stesse.
E’ un libro gradevole da leggere complice la curiosità di conoscere attraverso questa storia gli usi e costumi di questa comunità cosi singolare tuttora ancora molto presente nonostante le antiche origini, attraverso un linguaggio di facile comprensione da parte della scrittrice.
Per quanto riguarda l’aspetto “thriller” invece mi è sembrato poco travolgente e anche poco psicologico, sebbene la trama accattivante e i personaggi principali ben descritti e positivi, solo nell’ultima parte succede davvero qualcosa da “brivido” con un finale che lascia intendere ad una continuazione della storia.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    15 Mag, 2014
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La Testimone del Fuoco


Dopo aver letto e apprezzato molto “l’uomo della sabbia” ho deciso di effettuare un passo indietro e leggere “la testimone del fuoco” libro scritto dai coniugi Kepler qualche tempo fa.
La trama di questo thriller è ambientato tra ragazze che vivono insieme in una piccola comunità psichiatrica, e una delle quali viene barbaramente uccisa nel suo letto con le mani sugli occhi insieme alla assistente sociale di turno.
La storia comincia col botto, un suspance alta e una atmosfera agghiacciante. Dopo la scoperta del duplice omicidio viene incaricato come osservatore speciale l’ispettore di polizia Joona Linna, personaggio mitico delle storie di kepler.
Il personaggio centrale invece è Flora Hansen, una donna non più giovanissima che fa come lavoro la serva a una coppia di coniugi benestanti e che cerca di arrotondare lo stipendio fingendo di essere una sensitiva organizzando sedute spiritiche.
La stessa Flora al corrente delle notizie di cronaca ha delle visioni inaspettate e inspiegabili che fanno da collegamento col duplice omicidio sebbene il luogo dove è avvenuto si trova distante centinaia di km.
L’altro personaggio chiave è la piccola Vicky, una ragazza che soggiornava nella comunità la quale è fortemente sospettata per gli omicidi e in seguito di rapimento di un bambino di quattro anni mentre ruba un auto per fuggire. La sua storia sebbene la sua giovane età è ricca di esperienze, di abbandoni vissute tra famiglie adottive con i più svariati stati sociali.
La lettura di questo romanzo sebbene da brivido incanta, ogni personaggio è descritto molto bene e le loro storie e caratteristiche si incrociano più volte in balia degli eventi rendendo il tutto molto intricato e misterioso.
La curiosità diventa sempre più travolgente.
In conclusione un libro molto piacevole, fluido non ti stanca mai con i suoi brevi capitoli, e riflessivo sulla “sottile linea di confine che c’è nelle menti umane tra “Genio e Follia” - “Amore e Odio” - “Paura e Gloria”.
Unico neo è nelle ultime cinquanta pagine dove è mancato quel guizzo in “originalità” che avrebbe fatto la differenza nel suo genere psicologico.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    05 Mag, 2014
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La mossa del Cartomante

Il libro non è altro che un Classico Giallo all’italiana la cui storia ha come base un incidente domestico che porta alla morte una sarta con il vizio del bere e non solo, avvenuto in un piccolo paesino di montagna(Valdiluce) dove la neve è di casa 180 giorni all’anno ma sulla scena della disgrazia qualcosa non convince l’ispettore di polizia, detective, Marzio Santoni.
L’autore “Matteucci” presenta i suoi protagonisti in maniera precisa e dettagliata, in più c’è la figura misteriosa del cartomante. Tutti insieme portano alla luce a poco a poco i vizi e segreti nascosti degli abitanti di questo piccolo paesino creando scompiglio tra la quiete ed anche la monotonia di questa comunità.
Intanto che le indagini proseguono viene assassinata una bella ragazza famosa come spogliarellista di una tv locale e il mistero si infittisce sempre più. Eventi che riportano alla memoria il detto “sotto la cenere cova sempre il fuoco” dove al posto della cenere c’è la neve e il fuoco è rappresentato dalle anime turbolente che vivono nel paese.
Certamente di questo libro ho apprezzato la semplicità della scrittura sebbene i ritmi sono lenti dall’inizio alla fine, una caratteristica positiva invece è l’attenzione da porre durante la lettura ai piccoli dettagli menzionati nel racconto stesso
I quali porteranno il lettore come l’ispettore alla risoluzione dei misteriosi avvenimenti che succedono in questo paesino.
Una figura invece stonata è quella del nano thailandese sordomuto il quale comunica solo attraverso un tale facendo apparire il personaggio poco credibile.
In conclusione un libro che consiglio ma senza aspettarsi un capolavoro come alcuni lettori hanno descritto.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    17 Aprile, 2014
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Polvere alla Polvere.

Quale motivazione può spingere un uomo ad ammazzarsi!
E’ proprio quello che si è chiesto il tenente Stride, dopo aver assistito alla esecuzione drammatica del poliziotto Percy mentre era in visita nel piccolo cimitero sulla tomba di sua madre.
Tante sono le domande che si pone, e tanta è la curiosità che rende inquieta la sua coscienza.
Cosi Stride decide di fare qualche domanda in giro per la piccola città e nonostante le ostilità nei suoi confronti da parte degli abitanti, persuaso da Kelly, bella moglie del poliziotto suicidato, decide di intraprendere una indagine personale.
Ben presto però si troverà di fronte ad alcuni misteri nascosti nel passato di Kelly ed di alcuni cittadini della piccola comunità.
L’unico indizio comune a questi misteri e suicidi è una frase composta da due parole che il tenente stride troverà frequentemente sulla sua strada e nelle sue indagini: “Der Teufel”. (Il diavolo).
Polvere alla Polvere è un romanzo breve (circa 200 pagine) ma intenso, la trama ruota intorno al personaggio Stride, uomo con grande senso realistico, e alla bella psicologa Kelly, donna di grande personalità interiore e non solo, il ritmo non altissimo è ugualmente piacevole, pecca un po’ nella parte finale riguardo azioni non descritte e lasciate all’immaginario.
Concludendo reputo questo libro” sufficientemente buono” considerando la qualità con il costo.
Buona lettura

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    13 Aprile, 2014
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Accettazione...

Il racconto della ragazza n 9 è una storia dedicata ai giovani di oggi, nei quali troviamo quelli che sognano di diventare supereroi, quelli che cercano di piacere agli altri per il semplice motivo di non essere derisi e quelli a cui piace mortificare i più deboli, i cosiddetti bulli. Se a tutto questo aggiungiamo l’eterno confronto tra genitori e figli può a volte succedere che si innesca una miccia pericolosa vicino un barile di benzina.
Siamo alla vigilia di Capodanno e mentre molta gente cerca di divertirsi, sulle strade di Minneapolis in Minnesota avviene un evento: Una ragazza giovanissima sbalza dal cofano posteriore di un auto e viene scaraventata in strada rimbalzando tra le ruote di un'altra auto.
Il viso è orribilmente deturpato, irriconoscibile presentando numerose ferite da arma da taglio tanto da essere soprannominata “zombie Doe”.
A questo omicidio accorrono due poliziotti in servizio quella notte, Sam Kovac e Nikki Liska i quali già impegnati dalle indagini su una serie di omicidi avvenuti in quell’anno precisamente otto e presumi mente effettuati da un serial killer denominato “DOC Holiday” ancora libero, chiamano il cadavere con il nome della “ragazza n°9”.
I due poliziotti prendono il caso a cuore e cominciano ad indagare per scoprire prima il nome della ragazza, chi erano i suoi genitori e chi erano gli amici che frequentava fuori e a scuola.
Ma il teatro intorno alla giovane vittima diventa sempre più misterioso e cupo e nella mente dei due investigatori prende sempre più strada che questa volta il serial killer non centri e bisogna cercare la verità intorno alla vita che conduceva la giovanissima vittima la quale risultava dalle testimonianze essere un soggetto molto problematico con difficoltà di socializzazione con i suoi stessi coetanei, ma nello stesso tempo desiderava essere accettata solo per quello che era. Cosa era capitato ad una ragazza di 16 anni per essere stata uccisa cosi con tanta cattiveria?
Intanto il vero serial Killer risvegliato da questa vicenda decide di pianificare un ‘altro omicidio con una altra ragazza cambiando il suo modus operandi convincendosi di guadagnare la popolarità sui media avvalendosi del titolo di “genio” del crimine deridendo con soddisfazione tutto lo staff investigativo presente in quel territorio. Tutto questo complica la indagine dei due poliziotti sulla morte della povera ragazza, ma il fiuto, l’esperienza e l’amore per il proprio lavoro portano i due poliziotti ad una sconvolgente verità.
Sebbene il racconto non l’ho trovato da ritmo elevato è tuttavia un buon romanzo, molto riflessivo sui valori ed i pensieri dei giovanissimi odierni attraverso il mondo dei social-network, insieme agli egoismi nascosti, delusioni e scarso sacrificio d’amore che presentano le figure di maggiore riferimento di una famiglia.
Il linguaggio molto semplice consente una piacevole e scorrevole lettura, i personaggi molto diversi fra di loro danno modo di ricordarli con precisione. L’unico giudizio personale non molto positivo riguarda la parte narrata sul seria killer che a mio avviso presenta alcuni punti di interruzione circa le descrizioni del racconto stesso.
Buona Lettura

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    31 Marzo, 2014
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DER SANDMANN

L’uomo della sabbia è per chi la conosce una fiaba nordica, un personaggio che le mamme raccontavano ai loro bimbi per far prendere sonno a fine giornata. In questo romanzo invece è l’incubo peggiore che possa essere capitato a chi l’ha incontrato.
Tutto ha inizio con il ritrovamento di Mikael un ragazzo scomparso con sua sorella quando erano piccoli dodici anni prima e dichiarato ufficialmente morto sempre insieme alla sorella da sette anni. Il ragazzo viene trovato ferito, malato riesce a malapena a parlare è le uniche parole che ripete è L’uomo della sabbia”.
Al tempo della sparizione dei ragazzi si occupava del caso l’ispettore Joona Lina e in quel periodo scomparvero altre persone ma due furono ritrovate che poi morirono a seguito dei maltrattamenti ricevuti e di tutto questo fu incolpato e condannato un personaggio misterioso, sadico, assassino Jurek Walter, il quale è rinchiuso in un ospedale-carcere di isolamento con elevato grado di sicurezza, e dove parole come Trilafon, Risperdal, Diazepam, Stemetil fanno da unica comunicazione con il prigioniero.
Ora gli investigatori compreso L’ispettore Joona si chiedono come abbia fatto a sopravvivere ed a scappare Mikael e quale sorte è toccata alla sorella.
Il ragazzo racconta che la sorella è ancora viva quando l’ha lasciata ma è malata e potrebbe morire per questo bisogna far preso a ritrovarla prima che l’uomo della sabbia la porti via. Ora tutti si domandano se quello che racconta il ragazzo è frutto di verità o di confusione mentale visto che il colpevole è rinchiuso nell’ospedale isolato da tutto. Da questo momento comincia un indagine insolita suggerita da l’ispettore Joona e la storia comincia ad appassionare sempre di più. La tensione sale le scene sono molto dinamiche e la curiosità del lettore si ritrova a mille.
E’ un romanzo Psicologico, dove incontri una mente contorta, spietata, ma per certi aspetti geniale se pensi alle sue capacità introspettive. Inoltre l’atmosfera gelida e oscura rende il tutto ancora più inquietante.
I capitoli del libro sono brevi (tutti composti da due o tre pagine) e spingono per questa caratteristica il lettore ad andare avanti, a non fermarti per scoprire quanto prima l’enigma il mistero. Tutti i personaggi sono ben collegati fra loro e tutti ruotano intorno Jurek walter, ma nonostante ciò tutto il racconto non dipende solo da questo personaggio ma da tutto il contesto, influendo sulla lunghezza del romanzo stesso che si attesta a oltre 500 pagine mai noiose.
Un thriller da segnalare agli amanti del genere.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    23 Marzo, 2014
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claustrofobico...

A quanti di noi almeno una volta sarà capitato di essere stato preso dalla curiosità di osservare tra le onde del mare un oggetto qualsiasi venuto a galla da chissà quale parte del mondo facendo vibrare la più fervida immaginazione sulle sue origini e la sua storia?
La storia del “Messaggio nella Bottiglia” è un racconto cupo, angosciante che trova la sua radice nel mondo o nelle comunità delle sette religiose numerose che esistono in Danimarca dove regole di vita accompagnate dalla ipocrisia convivono all’interno di esse e nulla trapela al mondo esterno.
La chiave universale di questo racconto è un messaggio scritto col sangue ormai sbiadito dal tempo e dagli agenti atmosferici trovato all’interno di una bottiglietta che dopo essere stata cullata per tanto tempo dalle acque lungo la costa dei fiordi viene pescata per caso da un peschereccio e consegnata ad un distretto di polizia di Copenaghen. Ma anche qui la bottiglia viene dimenticata per altro tempo ancora e solo grazie alla curiosità di una donna mentre lavora al servizio del distretto attratta più che dal biglietto che c’era all’interno ma dal liquido colore rosso sangue sul fondo della bottiglia decide di aprirla e far analizzare il contenuto. Nel frattempo viene alla luce che quello che era scritto sul foglietto era un disperato appello d’aiuto da parte di qualcuno in grave pericolo di morte e la denuncia che il protagonista è un uomo dai mille volti dalla abilità di far credere l’amico della porta accanto.
Da questo momento le indagini vengono assegnate alla sezione di polizia dell’ispettore Carl Morck, uomo di grande esperienza e sebbene con una complicata situazione familiare, si rende conto di avere a che fare con un’altra storia di ragazzi rapiti con un uomo che della sua malvagità ne fa un guadagno economico per la sua vita e una vendetta di quello che ha passato nella sua infanzia.
E’ un racconto che ti cattura lentamente i ritmi quelli alti sono a tratti e quando arrivano sono da thriller che si rispetti.
Lo stile a mio avviso poteva risparmiare alcuni passaggi troppo lunghi e abbreviare i capitoli, cosi anche per i personaggi, a parte l’ispettore Morck, non mi hanno particolarmente convinto nei loro ruoli.

La copertina del libro attrae è attinente con la storia e misteriosa come tutti i messaggi nascosti.

In conclusione un libro certamente buono per questo genere.
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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    10 Marzo, 2014
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Pioggia Nera

In questo racconto scritto da Dennis Lehane non c’è il protagonista buono che vince sul cattivo ma l’intelligenza, l’astuzia e la caparbietà dell’essere umano.
Patrick Kenzie un investigatore privato conosce una ragazza karen Nicholson dopo averlo contattato per ricevere aiuto in quanto molestata da un individuo quando lei si reca in palestra. L’investigatore decide di aiutarla e dopo aver effettuato le sue indagini scopre chi è il molestatore e con i suoi metodi rudi e forti convince l’individuo a lasciare la ragazza in pace. Dopo alcuni mesi riceve ancora una volta un messaggio nella sua segreteria telefonica dalla ragazza dove invoca nuovamente aiuto, ma questa volta Patrick è in partenza per una vacanza e ignora il messaggio. Al suo ritorno mentre in auto ascolta la radio apprende la notizia della morte di una ragazza avvenuta perché si era lanciata nel vuoto dalla terrazza della Custom House.Quella Ragazza era Karen Nicholson.
Patrick è sconvolto pensa che la colpa sia sua per aver ignorato il messaggio di aiuto della ragazza e ripensando ai momenti in cui aveva conosciuto la ragazza, una persona carina e perbene, la ragazza della porta accanto, senza problemi gravi da portarla addirittura a scegliere di togliersi la vita in quel modo.
Tutti questi pensieri non convincono Patrick e cosi decide nonostante i verbali della polizia confermano per la morte di suicidio di indagare e di scavare nella vita della ragazza.
Da questo momento l’atmosfera intorno al racconto diventa sempre più cupa, pagina dopo pagina compaiono sempre di più nuovi elementi che si intrecciano fra di loro aumentando il battito cardiaco attraverso continui colpi di scena contro un avversario altrettanto intelligente e molto pericoloso.
Le ultime cinquanta pagine sono adrenalina pura e si arriva alla fine della storia scoprendo non una ma tante verità nascoste arrivando ad un finale col botto.
Nonostante la natura Noir del racconto non mancano attraverso il dialogo tra i personaggi sketch autoironici e divertenti, l’amicizia vera tra Patrick ed il suo amico Bubba e l’amore profondo e maturo con la sua ex Angie Gennaro, gli altri personaggi sono ben tratteggiati e descritti con maestria, tutti ingredienti che hanno reso la lettura di questo libro assai piacevole.
Un bel Thriller.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    24 Febbraio, 2014
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Il libro dei sogni

Il racconto parte dalla città di Copenaghen e siamo nel’ anno 1846 quando Arthur apprende della morte del padre per annegamento.
Da questo momento la famiglia di Arthur comincia a sgretolarsi sia economicamente sia dal punto di vista degli affetti visto che il capofamiglia non c’è più, una malattia poi causa la morte del fratello e l’allontanamento della sorella dalla famiglia. Il povero Arthur a soli 17 anni si ritrova solo con la madre e il contesto lo porta sulla cattiva strada. Finisce in prigione ma poi grazie al’ intervento di un amico di famiglia viene liberato. Mortimer questo è il nome di chi lo aiuta diventa con Arthur il protagonista della storia.
Mortimer è un agente di pegno ma ha anche un piccolo locale dove vende e restaura libri e proprio questo contatto costante con i libri fa cambiare il modo di pensare di Arthur.
In seguito Arthur anche con l’insistenza di Mortimer frequenta la biblioteca civica e qui incontra una ragazza della quale si innamora silenziosamente. Nel Frattempo scopre che altre persone scompaiono misteriosamente e che tutto questo a che fare con un’altra biblioteca ricca di “conoscenza “nella quale solo pochi possono entrare e solo mediante uno misterioso sistema ma tutto questo pone al giovane ragazzo domande inquietanti:
Chi c’è dietro questa misteriosa biblioteca? Perché il libro ricevuto dal padre è scritto in una lingua incomprensibile? Suo padre aveva a che fare con questa biblioteca?
Risposte alle quali Arthur insieme al suo amico tutore Mortimer avranno con non poca difficoltà.
Davvero un bel romanzo questo libro, inizia molto lentamente quasi come una fiaba ma man mano che si va avanti il ritmo e la curiosità crescono di pari passo. I personaggi non sono molti ma tutti sono ben descritti ognuno con i propri particolari e facili da ricordare. La scrittura è molto semplice e piacevole ed i capitoli sono tutti brevi. (Si può interrompere la lettura e riprenderla in qualsiasi momento) inoltre si ripete molto la parola” libri” in modo tale da enfatizzare la conoscenza che da essi si può trarre fino ad arrivare ad una immaginazione superlativa durante la lettura.

Consigliato anche ad un pubblico giovane

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    05 Febbraio, 2014
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Un libro da collezione

A quanti di noi sono capitati di rimanere in casa da soli e dopo aver udito un rumore sconosciuto.
Ci siamo spaventati con il cuore che batte a mille guardandoci intorno come se tutto fosse a un tratto estraneo?
Tutto questo è simile a quello che è capitato al protagonista di questa storia “Danny” un giovane londinese intrapendente con la passione del montaggio video una professione che lo porta ad avere una vita agiata piena di soddisfazioni. Danny frequenta una bellissima ragazza Ana e con lei trascorre felicemente molto del suo tempo.
Tuttavia in questo bel quadretto di vita serena felice e tranquilla una serie di avvenimenti o coincidenze strane stravolgono la sua di vita portando il giovane a dubitare perfino della sua psiche. Danny è convinto che una presenza oscura invisibile, lo perseguiti con la volontà di portarlo a compiere azioni malsane, e riesce a dormire solo in compagnia d’incubi, cosi decide di raccontare tutto a un suo amico poliziotto il quale gli promette di aiutarlo.
Inoltre la storia è accompagnata da due figure femminili importanti per Danny le quali con le loro storie e spregiudicatezza rendono i capitoli non molto lunghi ancor più intriganti e avvincenti.
Il tutto è narrato in una Londra cupa e nebbiosa, in un’atmosfera lugubre, il linguaggio molto semplice trascina il lettore pagina dopo pagina in una lettura piacevole e scorrevole, senza tanti giri di parole, gli avvenimenti citati fanno salire di molto l’indice di curiosità.
Un bravo va sicuramente a quest’autore per la formula e lo stile usato in questo racconto, anche la copertina ben disegnata fa la sua parte (come attrazione)anche per un lettore non amante del genere, il tutto sorprendendomi piacevolmente

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Libri thriller psicologici
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    26 Gennaio, 2014
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NEMICO

Il romanzo “Nemico” è un racconto che ha protagonista un sicario o killer di professione dal nome di Victor.
La trama una vera spy story si basa sugli intrecci che il traffico di armi comporta tra i mafiosi russi e i corrotti angloamericani avendo come riferimento il mercato delle armi nei paesi orientali con le loro guerre etniche e non solo.
Victor in tutto questo è una pedina e per questo è usato a sua insaputa per far scoppiare una guerra tra rivali commercianti delle morte promuovendo interessi economici tra corrotti e traditori questi ultimi bramosi e invidiosi anche di quel potere dei loro superiori.
La lettura e di stile cinematografico molto bello e sebbene al’inizio è coinvolgente va verso la meta del libro in una profonda stagnazione complice il lungo racconto per poi riprendersi (finalmente) con un forte cambiamento del ritmo arrivando alla fine della storia con un pensiero positivo in più.
Tutti i personaggi nella narrazione sono ben descritti compresi i luoghi riportati, Victor il protagonista è un vero eroe al contrario privo di scrupoli la ma fiero delle sue regole di vita, dotato di un’intelligenza tattica notevole che ha affinato negli anni specie per la sua sopravvivenza.
Le sue gesta sono molto movimentate e le sue azioni nei combattimenti, fughe e preparazione alle sue missioni sono scene da incorniciare come veri trofei, se si vuol usare un aggettivo a questo personaggio, userei il nome di “ Cattivo affascinante”.
Ho deciso di leggere questo libro colpito dal’immagine della sua copertina e curioso della penna di quest’autore che numerosi giudicano ottimo, ma che poco mi ha entusiasmato.

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Classici
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    09 Gennaio, 2014
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L'arte di trattare le donne...

Chi non si mai imbattuto nella lettura di aforismi o saggi del filosofo genio Schopenhauer?
Questo piccolo volume di appena 160 pagine sono un concentrato di pensieri filosofici e non, verso le donne per cui consiglio la lettura specie al pubblico femminile accompagnati da molta ironia.
Sebbene non abbia conoscenza ed esperienza approfondita in filosofia, ho trovato la lettura piacevole, scorrevole, i capitoli sono brevi e dotati anche di alcune immagini e per molti tratti molto divertente nonostante l’età di queste scritture.
Il filosofo parla delle donne o meglio della donna a 360 gradi. Gli argomenti trattati sono:
La donna e la sua cultura, la donna e la società, la donna nel matrimonio, i pregi e difetti della donna, l’amore di una donna e infine monogamia e poligamia.
Tutti argomenti nei quali Schopenhauer manifesta tutta la sua misoginia senza tralasciare nessun particolare però a mio avviso nonostante la sua avversione, alcuni argomenti prima citati sono ammorbiditi e non mancano alcuni elogi come per esempio il pregio della donna nel” Vedere le cose come sono realmente” e un altro è quello di considerare la donna come “insostituibile consigliera” per l’uomo. Il resto sono frasi molto discutibili e improponibili oggi ma tra qualche citazione antica ed eccesso maschilista di quel’epoca ci sono delle frasi che fanno meditare.
Per tutti coloro che amano leggere e sorridere.

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Schopenhauer

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    31 Dicembre, 2013
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Sogni o Realtà...

Questo libro conferma ancora una volta che Wulf Dorn è un profondo conoscitore della psiche e con i suoi racconti conduce il lettore a riflettere sui comportamenti che hanno gli umani. Questa sua caratteristica e bravura fanno di lui uno dei miei scrittori preferiti.
Anche in questo racconto come nei precedenti il personaggio principale è alle prese con la sua psiche, in questo caso trattasi di un’adolescente (Dorothea) che dopo essere stata testimone di un brutto avvenimento avvenuto fra le mura domestiche costata la vita al fratellino non riesce a distinguere la realtà dalla sua immaginazione. Dopo mesi di terapie e d’incontri con psicologi, cerca di trovare il suo equilibrio con la mamma in un’altra città lontano da quel ricordo cupo, pieno di visioni che ancora non ha rimosso del tutto.
Una notte complice il cattivo tempo Dorothea si sveglia spaventata dal rumore di una porta antistante al giardino, che rimbalzava in seguito alle raffiche del vento, e mentre cerca di fermare il movimento fastidioso della porta, intravede davanti a se stessa un ragazzo circa della sua età, spaventato a morte implorando aiuto e ripetendo la parola “demonio” e nel frattempo che cerca di chiamare soccorso il ragazzo scompare nel nulla. Alcuni giorni dopo viene a sapere che quel ragazzo si è tolto la vita, e prima del loro incontro e per lei ritornano gli incubi del passato e i dubbi sulla sua sanità mentale, ma forte del suo carattere rifiuta di credere di essersi inventato tutto e comincia a indagare cercando la verità sul ragazzo scomparso combattendo anche con il lato oscuro del suo passato.
Il racconto è coinvolgente e molto piacevole, adatto anche per un pubblico giovane, i capitoli sono brevi e intensi, i personaggi quasi tutti giovani sono ben descritti, il ritmo buono. Quello che è mancato (a mio avviso) un po’ rispetto ai precedenti libri di Dorn è il clima “dell’inquietudine” ma in compenso sono menzionati argomenti come ”Sinestesia, (fenomeno sensoriale che associa i colori alle diverse situazioni vissute),telefonobia, Rimozione psicologica” parola che coinvolge il lettore a capire come sono delicati i meccanismi della nostra mente.
Tutti noi umani abbiamo un” Cuore Cattivo” speriamo solo di non mostrarlo mai.

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libri di Wulf Dorn
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    22 Dicembre, 2013
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Guardatevi le Spalle...

Quando pensi di aver raggiunto nel bene e nel male una tranquillità appagante e che nonostante La solita routine pensi di non poter chiedere di più, ecco che arriva il signor Destino che ti sconvolgerà la vita per il resto dei tuoi giorni. Tutto questo è quello che succede al professore Joe Louughlin . psicologo molto conosciuto di Londra che affetto da qualche tempo dalla malattia del Parkinson cerca di vivere con la sua bella famiglia una vita normale ritenendosi nonostante tutto un uomo fortunato. Un tardi mattino di fine settembre dopo aver terminato la presentazione del corso universitario davanti agli studenti del primo anno al’uscita della sede scolastica, c’è una macchina della polizia che lo aspetta:
Sul ponte di Cliff Bridge c’è una donna tutta nuda con i tacchi a spillo che minaccia di lanciarsi nel vuoto, ha un cellulare in mano e una scritta inquietante scritta con il rossetto sulla pancia. Mentre si avvicina per cercare di dissuadere la donna dal gesto estremo lei gli rivolge solo una frase: ” lei non può capire” e si getta nel vuoto. La polizia ha tante altre cose da fare e stanno per archiviare il caso come Morte suicida, ma a un tratto compare sulla porta di casa del professore la figlia della vittima Darcy la quale spiega al professore che mai la mamma si sarebbe uccisa da un ponte perché aveva il terrore dell’ altitudine e quindi qualcosa o qualcuno l’aveva indotta a quel gesto estremo. Il professore decide di aiutare la piccola Darcy e poco tempo dopo un’altra donna viene trovata morta appesa ad un albero anche lei nuda e con un cellulare nella mano.
Tutto sembra maledettamente identico alla morte della mamma di Darcy.Da questo momento comincia la sfida, c’è qualcuno che riesce a manipolare le menti delle donna fino a spingerle alla morte.
In questo racconto non ci sono indizi materiali come impronte, tracce di sangue, analisi di frammenti di oggetti o DNA, ma il protagonista o luogo assoluto è la mente umana , tutto avviene là dentro .
E’ la lotta tra due menti quella buona del professore e quella cattiva dell’assassino. I personaggi sono molto ben descritti e le scene entrano nella immaginazione del lettore come pochi autori scrittori sanno fare.
E’ un libro abbastanza lungo ma si legge molto volentieri, ti rapisce, i dettagli sono precisi e importanti, ogni dettaglio ha una sua spiegazione tanto che ho riletto alcuni capitoli due volte per elaborarli tutti ,in alcuni punti il ritmo è davvero frenetico, i capitoli sono alternati, alcuni parla lo psicologo in altri è l’assassino, non è mai prevedibile non ci sono eventi narrati che sembrano scontati e non c’è niente di raccontato che possa portare al’inverosimile.
Davvero un gran bel libro e un Bravo al’ autore.

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A chi piaccionio i Psicothriller
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Avventura
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    26 Novembre, 2013
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Il Valore dei libri...

Se immaginate la libreria sempre aperta come un luogo piena di gente che esce con le borse zeppe di libri allora siete lontano dalla realtà di questo racconto .
Se siete amante dei libri, siete nel posto giusto.
Il protagonista narrante Clay Jannon rimasto disoccupato per via della crisi economica, un giorno mentre passeggia per le vie di San Francisco si trova dinanzi ad una strana libreria dove cercano un commesso che lavori di notte. Il proprietario un vecchietto arzillo ma dai modi ambigui lo assume a patto che segua delle regole precise da lui elencate.
I clienti sono pochi e quei pochi sono tutti personaggi strani, bizzarri ed entrano in libreria solo la notte non per comprare libri ma per prenderli in prestito e scelgono solo libri antichissimi scritti in strani codici indecifrabili ed impronunciabili come i loro titoli.
E’ in quelle notti lunghe e quasi vuote che Clay comincia a domandarsi il motivo di tenere aperta la libreria 24 ore no stop solo per quei pochi clienti e per questo comincia a fare delle indagini per scoprire quale mistero c’è dietro la facciata della libreria avvalendosi della tecnologia moderna e di alcuni suoi amici che la praticano.
Il racconto di questo libro all’inizio è molto coinvolgente e ricco di misteri che t’incuriosiscono, poi, però si perde molto in descrizioni usando termini molto tecnologici che non tutti (anche il sottoscritto) conoscono riguardo allo studio delle comunicazioni di massa, si parla di libri, librerie, di caratteri tipografici, tutto questo con il nome della “vecchia Conoscenza” e poi c’è Google, che per mezzo delle tecnologie portatili come anche gli Iphone danno origine invece alla “Nuova conoscenza”. Il finale chiarisce con fatica tutta la vicenda a tratti ricca di fantasia ma il tutto ti porta a paragonare i libri che leggiamo in carta stampata e agli ebook, ossia la vecchia e la nuova conoscenza, domandandoti quale dei due è la migliore?
Secondo il mio modesto parere entrambi hanno pregi e difetti ma insieme possono facilitare e migliorare il quoziente di conoscenza o sapienza che c’è in ognuno di noi.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    17 Novembre, 2013
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Codici in una porta...

Le nove chiavi dell’antiquario comincia col racconto di tre storie parallele.
È a Gerusalemme anno 1118 durante gli scavi avvenuti nella tomba dell’Architetto del tempio di Salomone nove templari, si ritrovarono di fronte a una statuetta avente grandissimi poteri occulti ma insieme decidono di preservare questo grande segreto riponendola in un bauletto avente come sigilli nove chiavi legati ad altrettanto simboli dividendoseli tra di loro.
La seconda storia ci riporta nel 1945 durante la seconda guerra mondiale, otto uomini di nazionalità diversa legati tra loro da un vincolo antico hanno il compito di individuare un manufatto prezioso che il Terzo Reich possiede, e di difenderlo da mani nemiche ad ogni costo.
La terza storia è dei nostri giorni e precisamente a Napoli dove un commerciante D’arte Lorenzo Aragona, e antiquario esperto è improvvisamente contattato da una bella e giovane donna la quale cerca di convincerlo che la sua vita è una finzione ed è a sua insaputa coinvolto in una pericolosa macchinazione che coinvolge la sua adorata moglie e i suoi amici.
Queste tre storie hanno un unico punto di convergenza: Il baphomet, un idolo sacro ricco di leggende esoteriche misteriose e inquietanti.
E’ un racconto che ricorda molto Dan Brown, ogni capitolo ricco di reperti simboli e codici esoterici, coinvolge la curiosità con un linguaggio molto semplice e di facile comprensione, i personaggi son tutti ben descritti e facili da ricordare sebbene non siano pochi.
Con un minimo d’immaginazione sembra di guardare un film al cinema per come sono ben descritti gli avvenimenti, anche se a mio parere, l’ultima parte è un po’surreale ma promuovo l’autore perché credo voglia riportare il lettore a considerare il libro come un piacevole compagno di gioco.

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Dan Brown
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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    24 Ottobre, 2013
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Il Presente Riporta il Passato...

Siamo in Svezia precisamente sulla costa occidentale in mezzo all’ arcipelago c’è l’isola di Nordkoster.
E correva l’anno 1987, quando una giovane donna è trascinata sulla spiaggia da tre misteriosi personaggi, i quali seppelliscono la donna lasciandole fuori sola testa, ma la marea sta per arrivare e con essa l’orribile destino.
Tutto questo sotto gli occhi di un piccolo bambino di nove anni, Ove, che nascosto dietro le rocce assistette al tragico evento, ma quando vide i tre allontanarsi, corse a chiedere aiuto, ma l’arrivo dei soccorsi fu invano.
Siamo nel 2011 circa ventiquattro anni dopo una giovane ragazza, Olivia Ronning studentessa all’accademia di polizia, riceve alla fine del suo corso un compito da svolgere. Il compito trattava l’approfondimento di un caso tra alcuni scelti dai professori dell’accademia con relativa tesi e consigli a riguardo alle misure adottate in passato e in futuro. Olivia è colpita ed attratta dal caso Nordkoster, un caso tra l’altro che aveva seguito suo padre quando era in vita, e così comincia a indagare a raccogliere vecchie informazioni ritornando anche sul posto dove era avvenuto il delitto, ma ben presto si accorge che il mistero ha troppi interessi e personaggi oscuri ancora in ballo, mettendo così in pericolo anche la sua tranquilla vita.
Durante il racconto ci sono due sotto trame che sviano indagini e il lettore stesso e riguardano le aggressioni di due ragazzi con un omicidio a danno di una donna senza tetto e la storia di un bambino che per aiutare la mamma che si prostituisce cade nella rete di uomini senza scrupoli per combattimenti illegali tra minori installando una rete di scommesse clandestine.
Durante le indagini Olivia riconosce un certo Tom Stilton, un ex poliziotto che all' epoca aveva seguito da vicino il caso Nordkoster, ma che per motivi misteriosi era diventato un senzatetto vivendo di stenti vendendo giornali per le strade. Il due insieme dopo un avvio reticente da parte di Stilton cominciano a ricomporre il mosaico già avviato all' epoca dell’omicidio dal’ ex poliziotto, ma questa volta rimettendo al posto giusto le tessere mancanti.
La fine del compito di Olivia arriverà, ma con una verità che sconvolgerà la sua stessa vita.
E’ davvero un buon thriller, non è mai esagerato, ma abbraccia e descrive le realtà della società moderna, ben scritto piacevole e molto scorrevole ti coinvolge nella sua struttura narrativa senza mai annoiarsi sebbene composto di capitoli medio lungo.
Consigliato agli amanti del genere …

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    13 Ottobre, 2013
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Highlander a Perugia....


Sono sempre più convinto che il nostro Presente è sempre legato al Passato, bello o brutto che sia.

Questo racconto si sviluppa su due parti
La prima è ambientata a Perugia nell’anno 1540 e comincia con la storia di quattordici cavalieri giovani e valorosi che avrebbero dovuto difendere la loro città appunto Perugia dall’attacco dell’esercito vaticano ma che segnano la resa siglando un patto con un araldo dell’epoca in cambio dell’immortalità e immunità dalle malattie ma uno di loro tradisce e quel patto invece che con Dio è suggellato con il diavolo.
La seconda parte è ambientata ai nostri giorni e racconta della vita di Elizabeth McInlei, una giovane studentessa inglese, la quale si trasferisce a Perugia, perché il padre studioso di storia dell’arte, è incaricato di decifrare un misterioso ed enigmatico dipinto rinvenuto nei sotterranei della città.
Da questo momento una serie d’inspiegabili omicidi scuote gli abitanti della città e invano si cerca di trovare un collegamento tra questi orribili avvenimenti e l’antico affresco.
Intanto mentre si legge e ci si perde tra i vicoli bui di Perugia, si è stati coinvolti dall’inaspettata e bella storia d’amore che accade tra la ragazza e il misterioso Lars, che solo lei riesce a vedere e ricordare, con numerosi colpi di scena ricchi di suspense e mistero creando una forte dose di suggestione.
Tutto questo rende il racconto appassionante, intrigante e non si vede l’ora di giungere al termine del libro per scoprirne il Finale.
Questo libro mi è piaciuto molto, i due racconti sono ben equilibrati e le descrizioni rendono tutto molto affascinante, avvincente dalle atmosfere seducenti e spero davvero che l’autore continui a dare un seguito a quanto già scritto.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    30 Settembre, 2013
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Ago nel pagliaio...

Interessante è il racconto poliziesco di questo libro avvenuto tra due paesi molto vicini dell’Europa del nord, precisamente Göteborg (Svezia) e Copenaghen (Danimarca).
Tutto ha inizio in una giornata di fine della primavera quando una signora mentre passeggia col suo cane sulla spiaggia ancora fredda s’imbatte in un sacco galleggiante tra le rocce e si accorge che mentre il suo Labrador azzanna il sacco dentro giace un corpo umano atrocemente assassinato e privo di alcune parti del suo corpo.
L’indagine è assegnata alla sezione crimini violenti di Göteborg e la maggiore protagonista che seguirà il caso è la bella ispettrice Irene Huss.
Unico indizio è un tatuaggio che il cadavere ha su una spalla. Intanto un altro caso simile è segnalato dalla polizia di Copenaghen e da lì ‘per l’ispettrice Huss comincia la spola tra Göteborg e Copenaghen facendo ricerche tra tatuatori, fotografi e personaggi da mille sfaccettature avvalendosi anche della collaborazione della polizia danese ma l’assassino continua a uccidere e tutto sembra avvenire intorno a lei. Intanto le indagini sembrano non avere seguito positivo e la bella ispettrice deve anche badare alla sua famiglia composta di figli e marito, ma il con suo spiccato senso di responsabilità per il suo lavoro riesce pian piano ad avvicinarsi sempre più alla verità lanciandosi in pericolose iniziative ricche di notevoli colpi di scena.
E’ senza dubbio un bel libro thriller ad altissima tensione con una trama gelida, inquietante che ti avvolge in ogni pagina, i protagonisti sono ben descritti sia fisicamente sia caratterialmente aiutando il lettore a capire le abitudini e i costumi della vita di questi due paesi nordici, molto riflessiva è la descrizione del mercato del sesso in Danimarca, le scene narrate sono per un pubblico adulto, i capitoli sono un po’ lunghi, ma tutto è molto scorrevole e piacevole per gli amanti di questo genere. Solo la parte finale non mi ha convinto molto forse perché abituato ad altri tipo di epilogo per questo genere di letture, ma promuovo pienamente l’autrice.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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2.8
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    14 Settembre, 2013
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Un rasoio dal manico Giallo....

Posso definire la categoria di questo piccolo romanzo “gialloambra” come la fine dell’estate.
Il racconto ha come figura centrale Marcello Mastrantonio vice questore squadra mobile di Roma Il quale, mentre faceva il conto alla rovescia per le sospirate e attese ferie è richiamato dal suo superiore per accertamenti sul ritrovamento d’alcuni cani causa maltrattamenti dovuti a combattimenti clandestini. Le indagini sembrano d’estrema routine, ma in quegli stessi giorni accade che sono assassinati quattro persone e tutti hanno in comune un taglio alla gola che parte da un orecchio e finisce all’altro. Da qui comincia la caccia al terribile omicida che con il suo modo di uccidere è soprannominato “Rasoio, ma nello stesso tempo il vicequestore tramite i suoi informatori scopre che dietro tutto questo c’è una grossa organizzazione che tramite i combattimenti clandestini tra animali favorisce un grosso giro di denaro e che gli omicidi sono una conseguenza di tutto questo ma anche un modo per depistare le indagini verso altri moventi.
Tutta la storia ha il pregio di essere narrata in maniera molto semplice, i personaggi non sono molti e quindi possono essere ricordati con facilità, il caso in questione è molto vicino alla realtà, tuttavia, però non ci sono colpi di scena degni di un vero romanzo “giallo”, non molto coinvolgente , tanto da arrivare alla fine del libro sebbene non molto voluminoso quasi distratto o annoiato.

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Romanzi storici
 
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3.3
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    08 Settembre, 2013
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Il mistero nascosto...

“L’isola dei monaci senza nome “ è certamente un romanzo storico con il classico tema, con sfondo religioso datato verso l’anno 1500 con personaggi fuori d’ogni regola come avventurieri, corsari, pirati mercenari d’ogni genere e belle ragazze. Tutti questi personaggi sono collegati tra loro attraverso leggende esoteriche e mezze verità legati tra loro all’esistenza di un misterioso segreto il quale farebbe scuotere le fondamenta s della chiesa cattolica e con lei la Fede stessa.
La maggior parte della storia ha come scenario il mare e le località in prossimità dell’arcipelago toscano, mete a quel tempo ambite da navi corsare ottomani, italiche e pontificie, ricche di battaglie, arrembaggi, assedi, il tutto narrato con notevole suggestione completi di particolari e aneddoti come i costumi dei corsari, i loro stemmi araldici, titoli nobiliari,mappe di quel tempo e numerosi nozioni che ho dovuto approfondire in base alla descrizione della navigazione di quelle navi.
Il protagonista è il giovane Cristiano figlio di Sinan il giudeo ultimo erede di un’antica dinastia orientale depositario dell’antico mistero e che deve tra complotti e intrighi scoprire dove è nascosto il misterioso Segreto.
Il racconto comincia in sordina, ma poi pian piano tramite l’abilità narratori a dell’autore riesce a fare entrare dal punto di vista della storia coinvolgendo il lettore sempre più con un ritmo piacevole e veloce.
I Capitoli sono medio-brevi, i termini usati sono a parte alcuni (segnalati e spiegati in fondo alle pagine del libro) di facile comprensione, l’unico neo sono i tanti personaggi coinvolti un po’ difficile da ricordare e da ricollegare tra loro, ma tutto sommato comprensibile per il volume della storia.
Consigliato a chi piacciono romanzi di avventura storici-esoterici d’altra epoca.
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Gialli, Thriller, Horror
 
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4.3
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5.0
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4.0
gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    01 Settembre, 2013
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Insospettabile...

Il protagonista delle storie narrate in questo libro è con certezza David Raker.
David è un ex giornalista dalla vita sconvolta e segnata dalla perdita improvvisa causa malattia dell’amata moglie Derryn, e che decide per ricominciare a vivere di ricercare su commissioni, persone scomparse dando cosi un senso di vitalità alla sua solitudine.
Un giorno David riceve una vista da Mary (ex collega di sua moglie) la quale la prega di investigare sulla vita di suo figlio Alex il quale scompare 5 anni prima e poi ritrovato morto in un incidente stradale ma che la donna sostiene di averlo visto in vita a passeggiare per le strade di Londra alcune giorni prima.
Seppur con molta difficoltà David accetterà l’incarico e da questo momento la sua vita subirà dei cambiamenti notevoli scontrandosi con verità e personaggi a dir poco allucinanti.
E’ un romanzo che ti coinvolge a poco a poco, l’inizio è ricco di particolari e aneddoti interessanti, poi il racconto è pacato tranquillo sembra la quiete prima della tempesta e infatti dopo poco più della metà del libro il racconto si fa dinamico, le descrizioni delle vicende sono veloci e ben particolareggiate aumentando la tensione a un ritmo forsennato portando l’immaginazione del lettore a mille, e per finire con un finale da botto di capodanno.
Sicuramente la mia conclusione è che per gli amanti del genere è un libro da non perdere, la lettura
composta di 423 pagine e suddivisa in capitoli brevi da poter tranquillamente riprendere in qualsiasi momento e la scrittura è fluida e di facile comprensione.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    22 Agosto, 2013
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Il Destino in Biblioteca...

Correva l’anno777 quando su un’isola in Inghilterra nasce un bimbo dal nome Octavus da famiglia povera e per questo abbandonato dal padre in una abbazia governata da monaci situata sull’isola di Vectis. A soli 5 anni precisamente nell’anno 782 e qui a inizio la vera storia comincia instancabilmente a scrivere su una pergamena dei nomi associati a dei numeri lasciando i monaci che lo avevano allevato con sgomento ma consci di avere a che fare con un evento misterioso ed eccezionale.
Correva l’anno 1947 quando a Washington, il presidente Harry Truman, sarà a conoscenza di un segreto che deve rimanere tale per non scatenare il panico nel mondo intero.
Correva l’anno 2009 quando un signore dal nome David Swisher a New York riceve una cartolina sulla quale ci sono scritte una data e il disegno di una bara, in quel giorno lo stesso Swisher muore e la stessa cosa accade ad altri 5 individui avendo ricevuto anche loro una cartolina simile a quella di Swisher.
Da quel momento viene incaricato a far luce su questi omicidi l’agente speciale Will Piper esperto poliziotto e bravo psicoanalista con eccellenti risultati raggiunti in passato,nonché con la sua vita privata, ma dopo estenuanti indagini l’agente Piper si ritroverà catapultato in una grande spirale e nell’area più enigmatica esistente al mondo: la famosa Area51 ma non per i suoi studi o segreti sugli alieni come si pensa ma bensì per una presunta esoterica biblioteca detta dei “Morti”…

Un libro davvero sorprendente! Durante la lettura i salti temporali tra epoche completamente diverse ti portano ad una leggera confusione ma l’interessante racconto ed il linguaggio piacevole e scorrevole fanno superare con facilità qualsiasi intoppo.
Un “Bravo” all’autore per la originalità della storia e che per alcuni tratti è molto suggestiva,
un libro che non delude e da consigliare sicuramente a tutti.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    10 Agosto, 2013
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Brividi in Rete....

Utente anonimo è un libro che ha come nodo centrale la rete informatica e soprattutto i social network oggi tanto di moda e tanto praticati. E’ proprio in questo mondo che si incontrano tanti amici detti “virtuali” ed è in questo mondo che ci si può imbattere in spiacevoli sorprese reali.
La storia inizia con la protagonista Clara Vidalis una ispettrice di polizia di Berlino che da 20 anni non si dà pace delle morte della sorella Claudia rapita e uccisa quando era una bambina senza mai aver trovato il colpevole e per questo è sempre a caccia di assassini feroci come quello che sta sconvolgendo Berlino con prede adescate su facebook facendole soccombere con morte atroce accompagnati da video come trofei.
Tutto questo sconvolge la brava Clara, la quale capisce di avere a che fare con un criminale tanto feroce ma tanto esperto di tecnologia informatica e attraverso questa sua abilità riesce a depistare e deridere nello stesso tempo la polizia tanto di avvalersi dalla stampa del titolo di assassino “Senza Nome”.Le sue vittime le chiama con numeri (12,13,14)…e mentre sfida la polizia con la vittima numero 15 Clara insieme al collega in aiuto Mc Death tracciano un profilo e un identikit risalendo a segreti del passato del criminale.
E’ un libro che si legge piacevolmente molto attuale e coinvolgente, i capitoli sono brevi e suddivisi al punto giusto e le scene sono ben descritte e ricchi di dettagli, ci sono anche nozioni di entomologia .
Inoltre è un libro che consiglierei anche a un pubblico giovanile dai 18 anni in su, proprio sulla base di quello che è oggi il mondo attuale più virtuale che reale con tutti i vantaggi e svantaggi che questo comporta e che la parola d’ordine è senza dubbio “Ragazzi Attenti”.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    27 Luglio, 2013
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DOPPIA IDENTITA'

Il Racconto ha come protagonista un trentenne di nome Simon che conduce una vita vuota e ripetitiva , provocando in lui una asocialità perenne, lavora in un ufficio come impiegato e vive in un appartamento piccolo e sporco. All' improvviso una sera mentre era a casa riflettendo sulla conclusione di un ‘altra giornata noiosa un uomo misterioso tenta di ucciderlo e nella lotta per la sopravvivenza il suo aggressore diventa vittima. Dopo aver sistemato il suo assalitore Simon si accorge che gli assomiglia moltissimo, ma non sa né chi sia né il motivo perché volesse ucciderlo, l’unica cosa che avverte dentro di sé è la grande curiosità a scoprire il perché di quello che gli è successo ,realizzando dentro di se di fingersi a lui appropriandosi della sua vita e della sua identità.
Da quel momento la vita di Simon cambierà drasticamente, e la sua vita non sarà più monotona ma diventerà quello che lui aveva sempre sognato,Avere una moglie, una casa più bella, un altro lavoro ma arriverà ad una scoperta che segnerà per sempre la sua vita.
Personalmente Omicidio allo specchio non è un thriller pieno di scene “mozzafiato” ma un libro che conduce all' introspezione, alcune volte un po’ surreale, lo stile molto preciso nei dettagli, in alcune descrizioni è senza peli sulla lingua, quindi giudico il libro valido,l’unica nota stonata è il troppo accavallarsi di azioni che passano tra le due identità le quali creano un po’ di confusione nella lettura, ma quest’ultima è una opinione del tutto personale.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    23 Luglio, 2013
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Alta Tensione

Dopo “la strada delle croci” ho deciso per la lettura di un altro libro di Jeffery Deaver
“Il filo che brucia”. La Storia comincia con un incidente ad un autobus a Manatthan mediante una scarica di corrente elettrica ad alta tensione . Ci sono delle persone ferite, altre che perdono la vita per le ustioni dovute al passaggio per contatto della corrente elettrica nel loro corpo, e le indagini che fanno pensare ad un incidente casuale, invece le indagini portano alla conclusione di un vero e proprio attentato.
Poco dopo l’attentatore si farà vivo con le autorità e rivendica l’attentato con una richiesta a dir poco originale:
La riduzione di erogazione della energia da parte di una dei più grandi Gestori di centrali elettriche di New York tale da provocare la paralisi completa della città .
Il movente appare sconosciuto e confuso, la polizia brancola nel buio, per questo viene richiamato per far luce su questo intricato mistero il famoso criminologo Paraplegico Lincoln Rhyme il quale nella sua casa laboratorio e con la sua amata e fidata compagna Amelia Sachs seguono alcune piste una fra queste quella degli eco terroristi, ma nel frattempo gli attentati aumentano e aumenta la fama del misterioso killer, e cosi l’esperto e intelligente Rhyme
decide di tornare indietro nel suo passato per capire il presente piano criminale.
Un romanzo ben scritto, lo stile Deaver è sempre piacevole ma i colpi di scena , quelli che fanno saltare il cuore in gola in questo racconto sono pochi , in alternativa però è ricco come suo solito di dettagli e di nozioni tecniche sulla elettricità e le conseguenze che avrebbe una città come New York o un’altra qualsiasi nel momento in cui tale energia venisse a mancare. Tutto questo alla fine della lettura pone ad una riflessione,su come la nostra vita odierna è condizionata da tutto ciò che genera elettricità, una condizione della quale non possiamo più farne a meno nonostante la sua complessità e pericolosità.. Per finire giudico questo libro di Deaver un buon Giallo ma non troppo entusiasmante

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    21 Luglio, 2013
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Geniale!!!

Da premettere che non ho letto il suo antecedente “Il suggeritore” ma questo non ha influito nella comprensione della storia dove la protagonista Mila Vasquez una poliziotta che è attratta dall’ignoto è chiamata a scoprire cosa c’è dietro la ricomparsa di alcuni individui che erano spariti nel nulla 20 anni addietro commettendo feroci omicidi.
Ora una domanda viene spontanea: Dove e cosa hanno fatto in tutto questo tempo? Chi c’è dietro questi personaggi che nella loro prima vita erano docili e poi si sono trasformati in feroci criminali?
Insieme a Mila c’è un agente speciale Simon Berish , famoso peri suoi successi negli interrogatori con gli indagati, nonché studioso di antropologia, ma soprannominato (reietto) cosi lo chiamano i suoi ex colleghi di polizia perché anni addietro già imbattuto in questo caso, era stato sospettato per corruzione.
Insieme i due poliziotti insieme cominciano a fidarsi sempre più l’una dell’altro e questa complicità li porterà a scoprire alcuni dettagli che collegano il presente con il passato dei ricomparsi, anche non rispettando alcune procedure autorizzate dai loro superiori.
La storia si fa in ogni pagina che leggi sempre più incandescente, i personaggi enigmatici ti affascinano e soprattutto quello che ti colpisce di più è la parola “Buio” che ti spaventa e nello stesso tempo ti fa guardare dentro di te.
In questa storia il Carrisi ha centrato in pieno la volontà che in qualsiasi umano che c’è sulla terra
almeno una volta ha desiderato: Quella di scomparire, fuggire da tutto e da tutti , magari di ritornare quando più ti fa comodo, per provare la sensazione che si prova ad essere invisibili ,
Quanti di noi hanno mai sfiorato questo pensiero? La cosa negativa è che ci possono essere effetti collaterali come l’ossessione per questo desiderio e l’ossessione porta quasi
sempre al male anche se come narra l’autore “il bene non ci può essere se non c’è il male”da qui appunto il titolo di questo libro.
In conclusione è un libro che tiene incollato il lettore con un crescendo di colpi di scena,(ogni capitolo, tutti brevi, ne ha uno),la lettura è piacevolmente scorrevole ,i termini usati sono comprensibili a tutti,e tutte le scene sono complete di dettagli che rimangono impressi nella memoria e per finire c’è la ciliegina sulla torta: Il saluto del vagabondo…..
Unico consiglio: Leggetelo!!!

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Agli amanti del thriller D.O.C
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    14 Luglio, 2013
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3 giorni per Non Morire

Tutto comincia quando una giovane bella e ricca signora dal nome Abigail Campano rientrando in casa si accorge di trovare sul pavimento dei cocci di vetro rotti e con essi sangue che proviene dal corpo di una ragazza che giace per terra senza vita.Il primo pensiero è di vedere in quel corpo la figlia Emma e nella incredulità più assoluta si accorge che in casa c’è un uomo con un coltello fra le mani. In preda alla rabbia,paura e disperazione convinta che quello che vede davanti a sé è l’assassino di sua figlia e lo uccide strangolandolo.
A questo punto entrano in azione 2 personaggi protagonisti che sono l’agente Will Trent e la poliziotta Faith Mitchell 2 personaggi bravi nel loro mestiere ma tutti e due con un passato difficile, che non sono in sintonia tra di loro ma poi nel rispetto delle buone regole si apprezzeranno in virtù delle loro azioni.
Dalle prima indagini e dopo aver scoperto che la ragazza uccisa non è Emma Campano ma una sua amica di scuola, la priorità assoluta e di ritrovare la ragazza in vita e questa condizione si può avverare solo in un lasso di tempo breve.
Al centro delle indagini c’ è la scuola con ragazzi normali, ragazzi con disturbi di dislessia, ragazzi fin troppo vivaci o ribelli e ragazzi che vengono da istituti orfanotrofi, chiaramente poi ci sono gli educatori, educatori seri ed educatori ambigui. Tutta la storia è un susseguirsi di interrogatori e di ricerche scientifiche alfine di trovare indizi che incastrino il colpevole.
Il racconto è molto appassionante e descritto nei minimi particolari e nello stesso tempo molto scorrevole per il lettore, ma quello che mi ha molto colpito sono le nozioni descritte sui disturbi della dislessia che io non conoscevo bene e molto apprezzato in quanto sono disturbi che sono nascosti specie nei giovani adolescenti o bambini e che il più delle volte si sottovalutano accostandoli a comportamenti capricciosi o svogliati.
Inoltre c’è il bene come l’amore per i figli ed il Male come l’amore malato il quale molte volte trova il terreno giusto con chi è in totale solitudine interiore o abbandono.
Un bravo alla autrice Karin Slaughter.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    06 Luglio, 2013
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Il linguaggio del corpo...

Chi di noi mentre viaggia in auto, bus, o in un altro mezzo per le strade non si è imbattuto in delle croci con fiori poste sul ciglio della strada e in quel momento ti prende una malinconia pensando ad una morte violenta causa incidente stradale?
In questo romanzo invece le croci sono conficcate nella strada con la data ed il giorno ed una rosa in cui saranno compiuti gli omicidi.
Ad essere sospettato è un ragazzo, appassionato di giochi on line ma nello stesso tempo accusato violentemente sul blog “The Chilton Report”per aver causato la morte di due sue amiche in un incidente stradale.
Il caso viene affidato ad una agente californiana di nome Kathryn Dance, una bella donna specializzata in “CINESICA” che in pratica è lo studio o analisi del linguaggio del corpo.
L’omicida però sceglie le sue vittime in base alla frequenza e a quello che esprimono sul blog e per questo motivo la bella poliziotta deve addentrarsi nei meandri della rete dove tanti sono i ragazzi che la popolano e per scoprire il loro linguaggio alla pari con le loro idee. Il tutto avviene in collaborazione con un agente speciale informatico, John Boling e con il quale si lanciano in una frenetica corsa contro il tempo e l’assassino.
Senza dubbio un romanzo piacevole , scorrevole e molto attuale se si pensa ai vantaggi e svantaggi che oggi la rete internet offre ai giovani e non solo con tutte le insidie nascoste e in più c’è la “cinesica” una scienza non molto comune dove la mimica accompagna le espressioni verbali e l’osservazione è la primaria.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    03 Luglio, 2013
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Eresia e Economia...

Nel momento in cui ho cominciato a leggere questo libro, dopo aver letto il precedente “Vaticanum”ero convinto di trovare un romanzo thriller a sfondo storico dove passato e presente si sarebbero intrecciati, e invece ecco la sorpresa: il romanzo a mio avviso non è un vero thriller, la trama e pressoché inesistente o al massimo molto leggera,ad eccezione della parte narrata, dove il professor Noronha deve scoprire la combinazione di un messaggio cifrato che aveva il suo amico rimasto ucciso, colpi di scena inesistenti.
I personaggi a cominciare dal professor Noronha storico e detective improvvisato che sa tutto su tutti, la poliziotta Raquel bella e seducente, ma per essere un agente dell’interpol
è priva di carattere e professionalità e per finire il “cattivo” che usa una setta satanica per far valere i suoi poteri internazionali, risultano poco idonei alla storia.
In pratica la storia è una lunga spiegazione riguardo gli avvenimenti che hanno portato la crisi economica dei paesi della Europa mediterranea evidenziando in maniera marcata e con esempi tutti problemi che la crisi stessa comporta l’euro.
Detto ciò dal lato romanzo si rimane delusi,mentre dal punto di vista della informazione e per come è narrato può essere accettato in maniera piacevole anche se l’autore (famoso giornalista Portoghese) avrebbe potuto scegliere una trama più coinvolgente.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    12 Giugno, 2013
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"Sorry" per tutto...

Questo libro parte con un bell ‘inizio, per lo meno originale: 4 amici di Berlino, disoccupati,Tamara, Frauke e i due fratelli Kris e Wolf, decidono di fondare un'agenzia particolare, un'agenzia di scuse (Sorry). Se una persona ha bisogno di scusarsi, lo fanno al suo posto, e cosi cominciano a trovare molta clientela, disposta a pagare per farsi scusare e in poco tempo i quattro amici diventano ricchi.
Ad un certo punto accade però che una persona chiama per farsi scusare, dà l'indirizzo della persona con cui vuole scusarsi, ma quando loro arrivano per compiere il loro lavoro, trovano una donna, nuda, crocefissa alla parete, con un chiodo infilzato sulla testa.. ed è in quel momento che comincia l'incubo per i 4 ragazzi.. e inizia il thriller vero.
Verso metà libro la storia si intreccia con quella di due pedofili descrivendo scene violente di stupri a danni di due ragazzini con ferocia brutalità sia fisica che psicologica. Il proseguo della storia è un alternarsi molto vivaci di situazioni estreme ,che ti coinvolgono ma causa la frammentazione del racconto stesso (prima,dopo, l'uomo che non c'era, ecc) il racconto impone una certa attenzione.

La mia conclusione è che recensire questo romanzo non è affatto semplice in quanto
non c'è un unico narratore ma i fatti sono narrati attraverso la "voce" dei 4 protagonisti più un uomo che non c'era e di un sempre inquietante "TU”.
". Questa caratteristica, rende impossibile la lettura a tratti o prima di dormire, in quanto a distanza di ore se non si ha una memoria da computer si è costretti a rileggere un capitolo indietro.
Dopo 470 pagine il finale me lo aspettavo migliore….

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    04 Giugno, 2013
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I Nuovi Illumminati

La storia di questo libro comincia con la descrizione del giuramento delle Guardie Svizzere e nel mezzo, con l’uccisione di una giovane recluta insieme al comandante del “corpo stesso”.
Tutto fa pensare a un apparente omicidio-suicidio legato a motivi passionali per creare scandalo
Nel regno Vaticano. Per questo caso viene incaricata una donna, Stella Rosati, procuratore di Roma, la quale già dalle prime indagini capisce di trovarsi di fronte ad una messinscena e che il vero movente dei duplice omicidio è molto più complicato di quanto si voglia far credere. Tutto questo fa capo a quattro mesi prima quando un incendio scoppia nella cappella delGuarini nel Duomo di Torino e la “Sacra Sindone” che lì custodita viene distrutta. Da Questo momento subentrano nella storia tante personalità importanti del mondo della finanza, del Petrolio,della medicina,del terrorismo e dello stato pontificio, ma una figura diventerà decisiva ,Andreas Henkel ,agente del servizio di sicurezza al servizio del vaticano, il quale con la Rosati diventerà alleato e insieme scopriranno la verità toccando vari scenari, come Italia, America Latina passando per la Corea.
Nel complesso la trama è accattivante,gli argomenti trattati sono vari, ma anche piuttosto complessa, soprattutto si muove diversi spazi temporali che portano il lettore ad alcune pause di assestamento, affinchè la lettura diventi piacevole e scorrevole.
In conclusione la mia riflessione è che non si tratti di un romanzo thriller (come viene proclamato) ma di una spy-story , ben definita, ma con troppi,troppi salti temporali.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    29 Mag, 2013
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Profondo Rosso.....

Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Lo psichiatra Jan Forstner è l'oggetto delle attenzioni di una sconosciuta. All'inizio pensa si tratti semplicemente di Carla Weller con cui ha una relazione amorosa un po’ complessa, scoprirà invece che è il gesto di una ammiratrice che vive una ossessione morbosa per lui, e quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano , viene trovato barbaramente ucciso, Forstner comincia a vedere il lato perverso di questa storia e perciò teme di essere il bersaglio finale . Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan !
Reputo questo libro un gradino in su rispetto al precedente “ il superstite” lo stile è sempre molto piacevole ricco di falsi indizi, depistagli, pieno di colpi di scena e molto intenso dal punto di vista psicologico,insomma un vero thriller dove la tensione aumenta di pagina in pagina e che alla fine ti lascia disarmato. Un libro da mettere in cornice magari anche di colore Rossa.

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libri di Dorn o Fitzek
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    20 Mag, 2013
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La storia di Voynich

L’esordio di questo romanzo è davvero intrigante. I primi 3 omicidi consumati a Firenze,Londra e New Haven data la loro ferocia ti portano a un inizio di lettura decisamente appassionante.
Tutto gira intorno ad un manoscritto detto di Voynich che ancora oggi è considerato,Il libro più misterioso del mondo. L’intreccio tra passato e presente è notevole e i flashback che si susseguono sono fatti ad arte con tanto di riferimenti indicati con asterisco che ti riportano a delle foto situate sulle ultime pagine del libro stesso. La protagonista è una ispettrice di polizia postale, molto intelligente dal nome Elda Novelli la quale insieme al commissario Corsi, mentre indagano per scoprire il colpevole degli omicidi collegati tra loro, cercherà di decriptare il famoso manoscritto.
Tutto questo diventerà lungo e difficile, i riferimenti storici sono molti,i le ricerche tra pagine dei libri e uso di internet sono differenti, i personaggi diventano numerosi e nonostante sia lecito menzionarli tutti per capire la storia che avvolge il misterioso Signor Voynich, la matassa si ingarbuglia sempre più ma che per essere un thriller con la (T) maiuscola non dispone di colpi di scena inaspettati.
E’ un libro molto valido ma poco piacevole e poco scorrevole per lo spessore dei contenuti stessi.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    11 Mag, 2013
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Romanzo con GPS

I capitoli di questo libro hanno come titoli delle coordinate geografiche che portano alla scoperta di un gioco moderno online che io non conoscevo che è quello dello Geocaching, ovvero una caccia al tesoro utilizzando il GPS. Il tesoro da trovare è chiamato “CACHE” che di solito è un contenitore con oggetti di vario tipo con insieme un logbook che serve per lasciare messaggi.
Tutto ciò si effettua chiaramente registrandosi al sito ufficiale “GEOACHING.COM”.
Il libro racconta le indagini di una poliziotta , Beatrice Kaspary , una madre divorziata con due figli ma donna intelligente e caparbia con tanti problemi familiari e che soffre anche di sensi di colpa legati ad un doloroso evento del suo passato, ma nello stesso tempo personaggio che ti affezioni per il suo carattere semplice.
La storia è ambientata a Salisburgo e le vicende ha come protagonista principalmente Beatrice ma non mancano altri personaggi secondari molto particolari.
Tutto ha inizio quando viene trovata una donna assassinata con delle coordinate GPS tatuate sui piedi, seguendole la polizia scoprirà un macabro reperto e aneddoti strani accompagnato da uno strano indovinello...da lì in poi succedono altri omicidi e altri rebus o indovinelli da decifrare.
E' un romanzo pieno di tensione e suspense, la trama avvincente e particolare e non è facile intuire il colpevole con finale che lascia sbalorditi.
Inoltre inserendo le coordinate usate per i vari capitoli su Google Maps è possibile vedere i luoghi di cui si parla nel romanzo coinvolgendo il lettore ad un tocco di realismo in più.
L’ unica pecca da segnalare (ma è una mia riflessione personale) i capitoli sono un tantino lunghi e quindi facilmente si può perdere la concentrazione nella lettura se questa viene interrotta nel mezzo del capitolo stesso.

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i romanzi di Wulf Dorn
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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    01 Mag, 2013
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La Venezia nascosta....


Quando ho cominciato a leggere questo libro ero convinto che si trattasse di una storia a sfondo totalmente esoterico,ed invece mi sono ritrovato ad inseguire una trama realistica e molto avvincente con tanti colpi di scena.Le donne sono le protagoniste a cominciare dal sottotenente italoamericana Holly che opera in una base militare vicino Vicenza,il capitano Caterina Taddei dell’arma dei carabinieri, e un genio dell’informatica discendente di una nobile famiglia veneziana, per di più solitario ed incompreso inventore del sito Carnivia.com raffigurazione virtuale e reale di Venezia ricca di contatti oscuri e nascosti.
Il cuore della storia è nel tentare di far luce su un complotto che ha origine i crimini della guerra nella ex Jugoslavia in cui sono implicati personaggi insospettabili di ceti religiosi,politici e militari .Un tocco di alta piacevolezza è data dalla inaspettata storia d’amore che avviene tra il capitano Caterina Taddei ed il suo superiore, ma questa storia bisogna leggerla.
Lo consiglio a tutti

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Gialli, Thriller, Horror
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    23 Aprile, 2013
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Gioco Oscuro

Dopo aver letto "il ladro di anime" son voluto ritornare a Fitzek con "il gioco degli occhi" e devo dire che l'autore è davvero un maestro in questo genere. E' una storia che ha come base il gioco antico del "nascondino" dove ci sono come protagonista bambini che con le loro storie e orrori fanno diventare il racconto inquietante.Nel racconto c'è il personaggio femminile Alina Gregoriev una ragazza non vedente ma che ha il dono di vedere nel passato per cui l'autore enfatizza tanto i personaggi basandosi sulle visioni temporali e reali che mettono il lettore in una lettura frenetica alla ricerca della verità.
Davvero un bel romanzo.

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Avventura
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    17 Aprile, 2013
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Un nuovo 007

In questo libro il vero protagonista è Ben Hope che con le sue gesta da 007 tiene incollato il lettore, più del contenuto stesso, anche se la storia tutto sommato risulta piacevole.I riferimenti storici sono molto effimeri e lontani da quelli scritti da Dan Brown e quindi poco esoterici.I personaggi sono ben descritti e ognuno con delle caratteristiche che ti movimenta la mente al 100% durante la lettura e questo è un punto a favore dello scrittore e del libro stesso.
Lo consiglio a tutti anche ai non amanti del thriller.

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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    13 Aprile, 2013
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Una conferma...

Anche con "Il superstite" il signor Dorn ha confermato di essere davvero uno scrittore bravo con racconti psicologici. Il libro lo si legge davvero piacevolmente e con molto coinvolgimento con una storia che ricorda molti avvenimenti realmente accaduti.
Consiglio questo libro alla lettura anche se lo reputo un gradino al di sotto della "psichiatra" ma questo è solo un mio personale parere.

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La psichiatra
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    06 Aprile, 2013
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coinvolgimento totale...

Una storia davvero al limite della realtà, ma nello stesso tempo fa riflettere sulla fragilità della mente umana e delle sue diversità. Un libro che non ti annoia e ti tiene legato fino all'ultimo rigo sebbene la verità la si scopre prima delle pagine finali, ma non per questo meno interessante e ricco di colpi di scena.
Contento di aver letto questo primo romanzo di Wulf Dorn.

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I libri di Fitzek
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    28 Marzo, 2013
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Una sorpresa

Davvero una sorpresa questo libro scritto con molta chiarezza e piacevolezza per i contenuti storici e nello stesso tempo tengono il lettore molto attaccato al racconto per i colpi di scena che avvengono.
Il finale è un vero thriller e in generale leggendo ho scoperto cose che non sapevo riguardo a avvenimenti storici citati nel libro e quindi posso solo giudicare molto positiva lalettura.

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