Opinione scritta da Jane Everdeen
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Hippies VS Belve
Don Winslow non le manda a dire, chi ha letto "Le Belve" lo sa.
Inutile dire che anche qua noi lettori siamo gentilmente spediti a quel paese senza troppi problemi già dal primo capitolo.
Sinceramente, mi sento di consigliare questo libro solo a chi conosce lo stile di Winslow, e non si scandalizza disgustato se si trova davanti capitoli di una sola parola (di solito una parolaccia) o descrizioni spinte in un libro che (inutile dirlo) è pieno di sesso, droga e (no, niente rock 'n' roll...) violenza.
Cavolo, stiamo parlando di traffici di droga!
Ho apprezzato molto lo stile schietto del libro: la storia viene raccontata nuda&cruda, senza troppi fronzoli, arzigogoli, riccioli, e inutilità varie (insomma, quando lo fanno, lo fanno. E basta).
Personalmente, avevo già letto "Le Belve", ma a chi non ha letto nessuno dei due sarei tentata di consigliare prima la lettura di questo, essendo un prequel che racconta la storia dei genitori di ognuno dei tre protagonisti (Ben, Chon e O) motivandone anche i tratti caratteriali peculiari.
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"I Libri sono come la Vita,
non finscono mai veramente."
Queste sono le parole che chiudono l'ultima confessione di...
No, niente spoiler.
Voglio riuscire nel disperato tentativo di far permeare l'incredibile emozione che mi ha invasa appena finito quello che secondo me è uno dei libri più affascinanti e stupefacenti che abbia mai letto in tutta la mia vita (ho diciassette anni... Sì, molto probabilmente sono ancora molto inesperta!) senza anticipare niente.
Che dire allora? Vi dò le cifre: un allievo. Un grande scrittore maestro di vita (?). Trentatré anni di attesa. Una (?) storia d'amore. Un'inchiesta e un'amicizia lunghe una vita. Due romanzi da più di un milione di copie. Tre autori. Un piccolo paese americano. Seicentosessantasette pagine (Io ho l'edizione in francese, ma credo che più o meno siamo lì...). Trentuno capitoli. Trentuno consigli per migliorare le proprie abilità a boxe, per diventare scrittori ma sopratutto, per imparare a vivere.
Sì lo so che è un mastodontico mattone di quasi settecento pagine, ma credetemi: ne vale la pena! (E che pena... ancora ripenso a quei due poveri fazzoletti stracci che mi hanno accompagnato per tutto il finale!).
Ne vale la pena per chi ama i thriller.
Per chi ama la letteratura francese.
Per chi ama le storie d'amore.
Per chi ama leggere i libri tutto d'un fiato.
Per chi cerca un bel librone pieno di colpi di scena da spalmarsi lentamente durante l'estate.
Per chi legge per viaggiare nel presente e nel passato e nel futuro: in questo caso il proprio.
Per chi ama i libri impegnativi, ma non troppo.
Per chi ama entrare in un mondo di carta e inchiostro per non uscirne mai più.
Per chi sogna di scrivere.
Per chi sogna leggendo.
Per chi legge sognando di essere letto dentro, capito e capirsi come solo un libro sa fare.
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Se poteste scegliere cento ricordi...
...ma solo cento! Se riusciste a stilare una classifica dei cento ricordi più belli della vostra vita, quelli di cui il vostro cervello non elabora mai un numero sufficiente di film mentali, quelli che se dovessero mai prendere forma concreta in una pellicola cinematografica sarebbero sicuramente da Oscar... Quali scegliereste? Difficile, eh? Cento ricordi, pieni di emozioni, calore, sicurezza: siamo sicuri di come andranno a finire le storie contenute in essi... Ma vi dirò di più: potrete riviverli. Chi non pagherebbe per poter rivedere anche per un solo attimo un caro defunto, avere la seconda possibilità per schiaffeggiare (o peggio..!) quello stronzo che invece l'ha passata liscia...
Nessun effetto collaterale? Sicuri? Il tempo che spenderete per rivivere questi ricordi non è astratto, ma tempo ben concreto! Cosa succederà al vostro presente mentre gli voltate le spalle per imbambolarvi estasiati davanti al passato? I granelli della clessidra scorrono...
E' proprio quello che deve affrontare il protagonista di questo romanzo, che al ricevere una bizzarra e deludente eredità dall'amato nonno, si troverà diviso tra la sfida con il suo (quasi) imprevedibile futuro e la calda sicurezza del suo passato.
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Finalmente un Italiano!
Era molto tempo che volevo leggere questo libro, e finalmente la settimana scorsa l'ho avuto tra le mani..che dire, finito in quattro giorni! Ammetto che nelle prime pagine l'autore deve ricorrere ad un ingenuo espediente (un sedicenne che dall'oggi al domani parte da Milano per Melbourne in volo a tre scali in cui riesce a fare pure un giro turistico in Malesia...il tutto finanziato da un amico hacker!) ma già al primo centinaio di pagine la storia prende forma, o meglio, esce da ogni schema, contro ogni legge fisica, universale, spazio-temporale e chi più ne ha più ne metta.. Mi ha sorpreso molto, perchè arrivata alla fine mi è rimasto in bocca uno strano gusto, ma non in senso negativo: la storia infatti alterna tratti prettamente ingenui riservati ai più..giovani e riflessioni mistico-filosofiche parecchio ingarbugliate che sinceramente mi hanno fatto riflettere. Preparatevi (i più suscettibili si procurino una buona scorta di aspirine) a rapide successioni di fatti ed immagini presentati in un intreccio efficace e diretto (ma letteralmente da emicrania) ..e non sperate che tutti i nodi vengano al pettine in queste 342 pagine..un altro libro ci aspetta!
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Delusione
Ho comprato il libro la settimana scorsa, gasata un po' dalla copertina e un po' dai commenti letti su Facebook. Ero curiosa di vedere il risultato della realizzazione di un sogno così grande ad un'età così precoce. Ammetto che dalla sovraccoperta e dal titolo si percepiva la "spintezza" di questo romanzo, ma non credevo così tanto! Già nel primo centinaio di pagine, l'alchimia si consuma più volte e perciò ero sicura che nelle seguenti 200 vi sarebbe stata una svolta, un colpo di scena, un po' d'azione...perlomeno per rendere meno monotono l'intreccio! Invece niente, la storia arranca pagina dopo pagina in una perpetua varietà di fantasiosi amplessi in ogni salsa e tinta e luogo e occasione (si può dire che qui ogni occasione è buona...) fino al "drammatico" finale che dovrebbe elevare la suddetta marmaglia di trastulli al livello shakespeariano promesso dalla copertina.
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