Opinione scritta da lorenzo brady
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la Calabria descritta come merita di essere
Un libro degno del premio vinto. Scritto bene, in un modo a dir poco dipinto... come solo Carmine Abate sa fare. Chi ha letto i suoi libri precedenti non può trascurare la sua forza narrativa, che ha le radici ben profonde, nelle sue origini arbereshe. Le descrizioni mi ricordano quelle de La moto di Scandberg, e Tra due mari, libri che ritengo personalmente i più interessanti di questo travolgente narratore... è assai stupefacente come riesce a dipingere con parole la storia della sua amata Calabria lunga un secolo...a volte si ha la sensazione di perdersi in una tela infinita che non smette mai di sconvolgerti, affascinarti, stregarti...un libro che vale un'esperienza... davvero bello....lo consiglierei a chiunque...
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la resurrezione dell'uomo sta anche nel ponderare
Beh, che dire...non è male...diciamo che è scritto bene, in modo piacevole. L'idea è stata originale, direi...questa donna con un passato sventurato e discutibile che diventa angelo di se stessa e torna per correggere il proprio cammino quando era tra i vivi. Forse è proprio questo che non mi è andato giù. Chi di noi non vorrebbe cambiare, o meglio perfezionare, le proprie scelte? Ma la vita è unica anche per questo... E' così scontato prevedere le prossime scelte quando sei perfettamente consapevole dove vanno a finire quelle vecchie... Tuttavia è originale, l'autrice riesce a dare un tono veritiero rendendo la storia solida e credibile... a volte mi è parso di vivere un sogno, ed è proprio questo la missione di un narratore. L'autrice cerca di trasmettere un messaggio umilmente saggio: nella vita si è sempre in tempo per correggere e migliorare le proprie scelte, che in un certo senso potrebbe passare come una resurrezione mentre vivi una vita assente, o quasi...
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