Opinione scritta da nora86
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Nele si conferma!
Dopo l'ottimo esordio di Biancaneve deve morire ho deciso di leggermi pure il secondo libro di Nele Neuhaus (raramente lo faccio) e non mi sono pentita.
La vicenda è ambientata un anno prima del precedente ma i protagonisti sono sempre Oliver e Pia e i loro colleghi dell'Ufficio II di Francoforte.
Pronti, via...tempo 5-6 pagine e siamo subito catapultati nella storia, davanti a noi un altro puzzle architettato dalla brava autrice tedesca.
Lo stile è sempre quello: buon ritmo e alternanza di situazioni. La storia è originale e (ovviamente) un po' ingarbugliata, a volte ho fatto un po' fatica a ricordare tutto. Qualche piccola incongruenza c'è ma è davvero trascurabile.
I personaggi sono ben caratterizzati psicologicamente e abbastanza credibili.
Senza dubbio una piacevole conferma.
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Brava Nele!
La vicenda si svolge nell'arco di una ventina di giorni ad Altenhain, un “simpatico” paesino dell'Assia, e ha inizio con l'uscita di prigione di Tobias Sartorius. Oggi (anzi ieri, visto che siamo nel 2008) Tobias ha quasi 30 anni, ha scontato la pena per un duplice omicidio che nemmeno lui sa se ha commesso e dovrebbe faticosamente ricostruire la sua vita. Ma i conti con il passato non sono per niente chiusi. Anzi...il ritrovamento di un cadavere e la sparizione di un'altra ragazza rimettono Tobias al centro dell'attenzione. E la storia sembra ripetersi.
Tobias non è l'unico protagonista, l'occhio del narratore spazia abilmente tra i vari personaggi (che non sono pochi!) e ci racconta le loro vicende, le debolezze, le paure. Li seguiamo nelle loro giornate alle prese con problemi personali e nel lavoro.
M'è piaciuto molto lo stile, i paragrafi sono brevi, l'autrice passa da una situazione all'altra interrompendo la narrazione nei momenti cruciali, ne viene fuori una storia dal ritmo incalzante che si legge tutta d'un fiato.
L'intreccio è ben strutturato, complesso al punto giusto da non risultare banale ma nemmeno eccessivo da appesantire la lettura.
Un punto in meno al contenuto per la soluzione del caso. Mi aspettavo qualcosa di diverso.
È comunque davvero un bel thriller. Consigliato.
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Finché le stelle saranno in cielo
Premetto che dal “romanzo su cui puntano tutti i più importanti editori del mondo” mi aspettavo qualcosa in più.
Invece l'ho trovata una storia poco articolata, un po' piatta. Soprattutto nella parte iniziale i dialoghi lasciano un po' a desiderare, sembra il copione di un telefilm americano.
È un libro che sfiora temi importanti come libertà e fratellanza e alla fine qualcosa ti insegna: che esiste l'amore vero, quello che dura una vita intera, che non è mai troppo tardi per prendere in mano la propria vita e che bisogna cercare di cogliere le opportunità che la vita stessa ti offre così da non avere rimpianti.
Se letto senza grandi aspettative è carino, scorrevole e ti sa emozionare (a me una lacrimuccia è scappata). Per questo lo consiglio.
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