Opinione scritta da Andreas Sballetti
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Molto male
Devo ammetterlo. Questa volta mi sono fatto ingannare dal titolo. Devo dire che è l'unica cosa intrigante di questo romanzo altrimenti piuttosto scadente.
Certo, lo stile è piuttosto scorrevole e le descrizioni dei luoghi e dei personaggi sufficientemente complete ma la storia è veramente agonizzante.
Se dovessi scegliere un'immagine per descrivere questo romanzo propenderei per una persona mentre sta annegando. E' presente molta azione finalizzata ad una imprecisata “sopravvivenza narrativa” della vicenda e ad attirare l'attenzione in attesa di una svolta, nel nostro caso uno sviluppo decente dell'idea iniziale. Evento che purtroppo per il lettore non si verificherà mai.
L'autore intendeva proporre una versione della teoria unitaria dei campi di Einstein, il santo graal della fisica moderna, come movente della vicenda narrata ma fallisce miseramente nello sviluppare la trama dell'opera almeno in termini di suspance. Oserei dire che bruciarsi un'idea del genere in questo modo costituisce un'aggravante. La storia si trascina quindi da una “scena” all'altra in maniera stanca e banale perfino per quei supposti colpi di scena che l'autore ci propone.
E' una di quelle opere in cui perfino i personaggi cambierebbero romanzo se solo potessero.
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Piacevolmente impressionato
Ho appena finito di leggere questo romanzo e devo dire che sono piacevolmente impressionato da questa storia che si sviluppa al confine fra esoterismo e soprannaturale.
Il duo Parks- Carzo indaga sui risvolti di un complotto secolare ordito in seno alla Curia romana volto alla rivelazione presso l'opinione pubblica delle verità relative al rinnegamento di Dio da parte di Cristo durante il supplizio sulla croce, contenuto nel Vangelo secondo Satana. Vangelo, la cui localizzazione si perde nel buio del medioevo e la cui caccia è sapientemente descritta dall'autore in un alternarsi di vicende che finiscono per intrecciarsi nel finale.
L'elemento soprannaturale che caratterizza i protagonisti della vicenda, Parks sensitiva dell'FBI e Carzo esorcista, limita l'effetto di inverosomiglianza di cui alcune parti del romanzo potrebbero
caratterizzarsi per i rigoristi del realismo, anche in un contesto narrativo di questo tipo.
Al netto dell'allergia che ho contratto rispetto la locuzione "la giovane donna" veramente abusata dallì'autore, lo stile si presenta in un crescendo ricco di descrizioni "per immagini" molto vivide che animano lo svolgersi della vicenda in maniera tale da avvicinare sensorialmente il lettore con i protagonisti ed amplificare il ritmo della storia.
Ottimo lo spunto storico di ordine religioso sul tema dei vangeli apocrifi, delle eresie e delle procedure secolari della Chiesa cattolica per affrontare situazioni e vicende "singolari". In particolare la storia dell'ordine delle Recluse che custodisce le ignominie della fede nel corso dei secoli, occultando ma conservando tali documenti, è stato un tema che ha solleticato le mie riflessioni in materia.
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Amanti del thriller a carattere esoterico, soprannaturale
Notevole
Come sempre King riesce a costruire una storia surreale attraverso la potenza di personaggi e luoghi vagamente magici ma realistici. Come se tutto potesse accadere realmente anche al lettore.
Vorrei sapere se King ha composto quest'opera dopo aver visto una mostra di Dalì. Entrambi questi autori nei rispettivi campi artistici sprigionano la stessa potenza espressiva nel costruire anche nel grottesco e nell'assurdo un groviglio di sensazioni ed inquietudini profonde nel pubblico.
La potenza espressiva di Edgar viene dipinta come in un quadro di Dalì dalla menomazione fisica e dalle conseguenze che essa reca nel quotidiano del personaggio.
La storia quindi si sviluppa intorno al dolore solitario dell'handicap fisico per poi planare nel contesto apparentemente amichevole e rigenerante della Florida.
Gli altri personaggi accompagnano il travaglio fisico e psicologico del nostro eroe con singolarità che ne permettono l'evoluzione verso l'inevitabile scontro con la surreale forza oscura celata malignamente dall'autore nell'apparente quanto rassicurante svolta artistica attraverso la quale Edgar coltiva le sue ambizioni di di riscatto. Il desiderio di riappropriarsi della propria vita così brutalmente sconvolta dall'incidente nutre la forza oscura Persie, dormiente nell'isola di Duma Key.
Lo scontro e la lotta per la sopravvivenza fra Edgar e Persie divengono dunque inevitabili assumendo inquietanti risvolti tragicomici. La catarsi finale di Edgar altro non è che un omaggio dell'autore ad un altro grandissimo dell'arte del Novecento: Salvador Dalì.
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Gli altri di King
Pessimo
Scrivo la mia prima recensione per stroncare questo romanzo di Cooper che non riesco a finire.
Avevo letto gli altri libri di Cooper e avevo trovato le idee piuttosto interessanti nonostante uno stile letterario tipicamente americano molto semplificato, quasi scolpito grossolanamente, che però esaltava la fluidità e la scorrevolezza del testo aumentando la gradevolezza della storia per il lettore.
Quest'ultima opera però è evidentemente scritta sotto pressioni editoriali. Storia scialba e poco appassionante, insensati comportamenti dei personaggi monotonamente incolori. Sembra un'opera scritta controvoglia e questo si riflette inevitabilmente sul flusso del testo che risulta stentato, quasi innaturalmente trascinato da un capitolo all'altro.
La qualità delle opere di Cooper è inversamente proporzionale al numero delle stesse. Le prime gradevoli. Quest'ultima pessima.
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