Opinione scritta da Dark Fall
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Spigoli che non vanno smussati
La Coleman si addentra con cautela in un argomento spigoloso come la violenza, sia psicologica che fisica, verso un minore. Trovo il linguaggio utilizzato, corretto ed è quello che mi spiazza. MI spiego meglio...trattare un argomento simile, molto forte, crudo richiede tanta forza quanta conoscenza....cosa che suppongo la Coleman non abbia. Con questo non voglio dire che abbia descritto in maniera inesatta la violenza, solo mi aspettavo più crudeltà, più bramosia, o più semplicemente amplessi più dettagliati. Per il resto, l'ambientazione si sposa perfettamente con i vari step mentali della protagonista, il carattere della donna varia man mano che si avvicina la fine aggiungendo quel pizzico di follia che non guasta. Buon risultato ,che però non mi ha stupita eccessivamente, ne' in bene ne' in male.
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una spremuta di "marroni"....
Comincio dicendo che di mediterraneo in questo romanzo non c' è nulla....probabilmente l'autrice non è mai stata in Italia e la freddezza con cui tratta il tema culinario, ne è la prova! Francamente non ci ho trovato nulla di accogliente, nulla che metta in contrasto la freddezza della Scandinavia con il calore dell'Italia...quindi nessun tornado emozionale. Le due correnti non si sfiorano nemmeno. La quotidianità di Agnes è quanto di più ripetitivo e deprimente ci si possa aspettare dalla vita. Senza nemmeno parlare della sua amica alcolizzata....vogliamo disquisire della sua inesistente love story? non sta in piedi, non ha motivo di esistere. Quindi bocciato in toto! unica nota positiva, il capitolo inerente la morte della madre in cui si percepisce distrattamente un po' di calore umano!
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Uff se le sa...
Ho letto questo libro a fatica, impiegandoci più tempo del previsto. Non lo definirei quindi il libro da custodire gelosamente nella propria biblioteca, piuttosto mediocre. L'unica nota positiva è la maniera della scrittrice di rendere piacevole la protagonista...tutto il resto è una realtà che molte coppie vivono e che difficilmente culmina con il lieto fine. (almeno non quello descritto nella storia) Una madre ansiosa, troppo premurosa, il più delle volte sopra le righe e la crisi di mezza età, alla Desperate Houswives per intenderci...noioso e prevedibile da far spavento!
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Fame di vita
Chi ha letto questo fantastico libro, ha avuto l'opportunità di vivere un'esperienza unica nel suo genere. L'intera esistenza di Pi non è altro che la dimostrazione di quanto la fede, in Dio, nelle proprie capacità, nella consapevolezza di se stessi possa aprirci la via verso l'infinito, verso quel mare di meraviglie che distrattamente scegliamo di ignorare. Il suo lento navigare, i dettagli descritti minuziosamente dall'autore ci svelano la vera essenza del viaggio, attraverso il purissimo sguardo del protagonista. Diviso in 3 parti, il romanzo si articola perfettamente anche se, secondo il mio modesto parere, il periodo dell'infanzia è il migliore. Da subito possiamo percepire che Pi non è un ragazzo comune, la fede nel Dio degli uomini, a prescindere da come sia rappresentato, va oltre ogni logica ma tutto questo sembra essere irrilevante per lui che abbraccia religioni come l'induismo, il cristianesimo e l'islamismo unendole, facendo del suo credo , verità assoluta. Dio ha vari modi di manifestarsi, quindi perchè scegliere un solo modo di vederlo? giusta osservazione. La seconda parte, quella più difficile, altro non è che la constatazione della fede. Attraverso la Iena, l'Orango, la Zebra possiamo vedere quanto sia difficile coesistere con "esemplari" diversi, in uno spazio ristretto. La piramide sociale. Il più fragile soccombe miseramente al più forte fino ad arrivare al vertice. Abituati alla lotta, sicuramente tenteremmo di sopraffare l'altro per guadagnarci il nostro posto sulla "barca", senza temere più avversari....oppure, tentare di convivere, con il nemico/amico che è da stimolo per la sopravvivenza. Richard Parker altro non è che lo stimolo di Pi per superare lo scoglio della paura, quella che ci distanzia dal supremo, ciò che non comprendiamo. Il tutto termina con una rivelazione straordinaria....un duplice finale...sta a noi se credere o no!
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piacevole alternativa
Ben strutturato, coinvolgente, romantico. La storia d'amore che ogni donna sogna. Da subito la scrittrice ci mette a nostro agio facendoci accomodare sul divano di Giorgia Malone, una donna giovane, vedova ma nonostante tutto caparbia e dedita al lavoro. L'incontro con il rozzo, cafone, maleducato e maledettamente sexy Woody, la metterà a confronto con il suo io più nascosto, la sessualità repressa e la totalità dell'amore. Simbiosi perfetta tra il romanzo erotico di Emma e la relazione tra Georgia e Woody anche se con esito diverso. Personaggi semplici, nonostante i ruoli imposti dalla scrittrice, mantengono un contegno effettivo senza eccedere. Fondamentalmente, oltre l'erotismo evidente ,descritto con famelica penna, si evidenzia un fatto importante: possiamo mutare! per amore, per dolore...senza restare fermi in balia degli eventi.
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50 copia incolla di qua e la....
Banale è la prima parola che mi viene in mente! Scorrevole si, senza ombra di dubbio, ma resta di fatto un copia incolla della saga di Twilight. Dialoghi ripetitivi, amplessi prevedibili e a mio avviso eccitanti come un distributore di benzina...mi auguro vivamente che questo Mr Grey non diventi l'emblema della mascolinità, e questa saga, "bibbia" per molte donne.
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