Opinione scritta da Sharp
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Elementare Watson?
Uno studio in rosso apre la grande saga di Sherlock Holmes, lo storico investigatore dei casi insolubili e dei misteri più tetri. Il libro ci offre dal preziosissimo punto di vista del dr. Watson le prime avventure dei due amici, calcando la mano sul metodo analitico-deduttivo che rappresenta la base del processo investigativo di Holmes.
La grande e selettiva sapienza e l'immensa umiltà del protagonista sono l'impalcatura per una storia avvincente anche se non estremamente complessa, che porterà a dividere in due tempi soluzione e spiegazione trovando nel flashback un espediente vincente.
Holmes è alla base del poliziesco e del nostro ideale di genio. Chi non troverebbe ad esempio molteplici parallelismi tra lui e il più recente dr. House?
Dal geniale ingegno di Conan Doyle non ci siamo ancora staccati e non penso lo faremo mai.
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Una corsa contro il vuoto
La casa del Sonno è una base grigia e magnetica, la ricorrente sede dello sviluppo narrativo di un Coe al lavoro a una delle sue prime opere.La trama si dona a piccole concessioni e le storie dei personaggi partono e arrivano sempre sulla scogliera di Ashdown, nella cucina a forma di L, nella ricorrente morbosità dei suoi abitanti.
Lo stile di Coe, originalissimo, traspare nitido tra le pagine di un libro costantemente in bilico tra passato e presente, proteso a colmare, pagina dopo pagina, il vuoto che il lettore pian piano comincia ad intuire e ad odiare sempre più fortemente. La lenta processione verso la scoperta della realtà può gratificare un iniziale senso di noia che le prime pagine del libro trasmettono.
Buon Libro ma non "andatelo a vedere con tutta la famiglia".
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