Opinione scritta da LauraP

2 risultati - visualizzati 1 - 2
 
Scienze umane
 
Voto medio 
 
3.2
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
3.0
Approfondimento 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
LauraP Opinione inserita da LauraP    14 Novembre, 2012
  -  

Sorridere alla vita

Il prof. Giulio Cesare Giacobbe, titolare dell’insegnamento di Fondamenti delle discipline psicologiche orientali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova, ci guida nel nostro mondo di nevrotici. Sì, perchè non è l’individuo a essere nevrotico, ma l’umanità intera. Da dove nasce questa nevrosi? Dal fatto che tutti noi siamo inconsciamente plasmati secondo modelli prestabiliti, e quali che siano questi modelli, sono quelli che impediscono di essere quello che si è. Sono questi modelli a creare la nevrosi e a facilitare quindi la nascita delle “seghe mentali”.Come fa simpaticamente notare il prof. Giacobbe, non è così drammatico, siamo in ottima compagnia. L’importante è rendersi conto che il “godersi la vita” è nelle nostre mani, basta smettere di lasciare che sia il pensiero a prendere il sopravvento facendo di noi una “macchina” che genera tensione e sofferenza.
L’autore ci guida attraverso la conoscenza delle “seghe mentali”, ci spiega come si alimentano e cosa fare per superarle, il tutto con un linguaggio scorrevole, scherzoso e facilmente comprensibile, cosa insolita e originale quando a parlare, o in questo caso a scrivere, sono filosofi o psicologi.
Illustrando senza mezzi termini cosa è reale e cosa non lo è, afferma che il pensiero è una grande potenza ma in realtà si potrebbe usare molto meno di quello che si crede. E quando viene usato per cose non attinenti la realtà, diventa una sega mentale.
Per capirci prendiamo a prestito le sue parole: il pensiero può essere attinente o meno alla realtà. Se lo è, tutto a posto, è un normale pensiero. Se non lo è, allora è una sega mentale. In questo caso si genera in noi una tensione e il pensiero cosa fa? Interviene di nuovo in nostra difesa, generando un’azione “immaginaria” che possa sistemare le cose e risolvere il problema, tenendo la tensione ad un livello accettabile. Se il pensiero dell’azione viene trasformato nell’azione reale, il problema è risolto. Se invece non viene trasformata e rimane a livello di pensiero o di sogno, allora è ancora una sega mentale, oltretutto malefica, poichè alla tensione si aggiunge la sofferenza….e di nuovo il pensiero arriva in nostro soccorso. Quando la tensione e la sofferenza superano il “livello di guardia”, il pensiero esercita quella che Freud chiama “rimozione”: crea un altro problema “immaginario” per far dimenticare il problema reale, che comunque continua a provocare tensione. Per cui la sega mentale si autoalimenta e finchè non viene “scaricata” in un’azione concreta, il problema non verrà risolto. Sembra una situazione senza via d’uscita, in realtà la soluzione è sempre nella nostra…testa, oltre che nelle nostre mani.
Ecco che, capitolo dopo capitolo, il prof. Giacobbe ci spiega pazientemente e in modo ironico come e perchè non farsi le seghe mentali, con soluzioni assolutamente attuabili e alla portata di tutti. E lo fa coinvolgendo tutto il nostro essere: la mente (con la meditazione e la consapevolezza) e il corpo (con la respirazione, ad esempio), esponendo le tecniche che ci permettono di rientrare in noi stessi.
“La nevrosi ci sommerge di ansie e paure che ci impediscono di gioire della vita e dei rapporti con gli altri. Eliminando il pensiero nevrotico (le seghe mentali) e ritornando a quella realtà da cui esso ci allontana, noi impariamo a godere della vita e delle cose che ci stanno intorno, che ormai non vediamo più.”
Il libro è alla portata di tutti e pur trattando un argomento attinente la sofferenza e le difficoltà di vivere a pieno la vita, è capace di strappare sorrisi e anche risate, sia per gli esempi trattati che per il linguaggio utilizzato. Possiamo dire che, indipendentemente dal fatto di seguire o meno i consigli, peraltro assolutamente utili, l’autore ha raggiunto il suo primo obiettivo: far sorridere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Politica e attualità
 
Voto medio 
 
4.6
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
LauraP Opinione inserita da LauraP    08 Novembre, 2012
  -  

Viva la teoria del q.b.!

“Dobbiamo fare passi avanti nell’evoluzione. E di corsa, anche. Occorre sviluppare un senso del “quanto basta” o, se vogliamo, una “teoria del q.b.”
Questo, in sintesi, il pensiero espresso dal giornalista inglese John Naish nel libro Basta! dal sottotitolo altrettanto inequivocabile “Con i consumi superflui, con chi li incentiva, con chi non sa farne a meno”.
L'autore descrive, attraverso gli aspetti della vita quotidiana, i meccanismi che scattano nel cervello umano nel momento in cui si prendono decisioni che spingono ad ottenere sempre di più buttando via soldi, tempo e sprecando inutilmente le risorse del nostro pianeta. Ed è sorprendente scoprire come in realtà queste decisioni non sono il risultato di un processo evolutivo ma esattamente il contrario: è il nostro cervello da primitivi che spinge a volere sempre di più e più in fretta, anche quando in realtà quello che abbiamo basterebbe.
Naish usa un linguaggio semplice, ironico e immediato, corredato da ricerche e interviste a noti economisti e scienziati. Il libro si snoda attraverso i bisogni, i beni e i servizi di cui siamo alla costante ricerca: informazioni, cibo, roba, lavoro, opzioni, felicità, sviluppo.
Ma andiamo a scoprire quali sono queste cose delle quali non riusciamo proprio a fare a meno, tanto da rischiare l’indigestione.

- Informazioni: “Siamo così informati che non ce ne frega più niente”.
Dalla nascita di nuove tecniche come il neuromarketing, utilizzate dalle multinazionali per capire come reagisce il cervello del consumatore a determinati input, all’eccesso di informazioni che confondono le idee e creano ansia. Una perla: lo sapevate che Peter Higgs, il professore di fisica dei quanti della University of Edimburgh, famoso per aver scoperto l’esistenza di una particella cruciale (il bosone Higgs, appunto), confessa di non possedere nè una casella email nè un televisore?
Da ricordare: “Il vostro tempo libero è così incredibilmente prezioso che le società di marketing e le multinazionali spendono ogni anno miliardi di euro nel tentativo di portarvelo via.”

- Cibo: “Qualche biscotto a merenda stimola gli stessi centri nervosi attivati dalle droghe che danno dipendenza”.
In che modo allora imparare a dire “basta” quando…basta?
Da ricordare: “Lascia che il sapore sia il tuo sapere”.

- Roba: come dire “basta” al bisogno di avere sempre l’ultima novità uscita sul mercato perchè sembra che comprarla ci faccia sentire importanti. E non ci fermiamo almeno finchè non finisce lo spazio per mettere la roba. Più spazio abbiamo e più cerchiamo di riempirlo.
Da ricordare: “Ma ne ho bisogno? Ne ho davvero, assolutamente bisogno? Oppure lo voglio solamente?”

- Lavoro: “(L’ambiente della City) è un mondo ultrapompato e il più figo di tutti è quello che spegne per ultimo le luci in ufficio”.
Vogliamo sempre di più e per ottenerlo dobbiamo lavorare di più per guadagnare di più…salvo che poi lavoriamo talmente tanto da non avere il tempo di…vivere.
Da ricordare: “Finchè non riusciremo a definire cosa significa “abbastanza” per noi in termini di soldi non saremo mai del tutto liberi, liberi di definire il nostro vero scopo nella vita.”

- Opzioni: Troppe. L’idea che si possa sempre trovare qualcosa di meglio a lungo andare cessa di essere gratificante e ci costringe a rimandare la scelta in cerca di nuove opzioni. E la nostra società è arrivata proprio a quel punto.
Da ricordare: “Accontentarsi è una delle più semplici alternative al consumismo”.

- Felicità: A tutti i costi. Anestetizziamo tutto: dolore, emozioni, preoccupazioni, all’inseguimento della felicità. Che arriverà sempre “dopo” aver ottenuto quello che ci serviva per essere felici. Provare a vivere intensamente il presente e cercare dentro se stessi invece che fuori è l’alternativa suggerita.
Da ricordare: “L’uomo dovrebbe passare il tempo a godersi la vita, invece di preoccuparsi di raggiungere la perfezione: mentre stai scegliendo come vivere, stai rinunciando a vivere.”

Da leggere con estrema attenzione l’ultimo capitolo, un elogio alla gratitudine con alcuni suggerimenti per raggiungere la serenità interiore che ci permette di dire una volta per tutte: “Adesso basta!”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il successore
Le verità spezzate
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Delitto in cielo
Long Island
L'anniversario
La fame del Cigno
L'innocenza dell'iguana
Di bestia in bestia
Kairos
Chimere
Quando ormai era tardi
Il principe crudele
La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
L'età sperimentale