Opinione scritta da Lostris
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Leggetelo...
CONTIENE SPOILER
Assolutamente fantastico.
Protagonista Vero un ragazzo di umili origini che riuscirà a diventare uno degli dei dell'Arena, un gladiatore che sarà costretto anche a combattere contro il suo migliore amico. Sarasso è fenomenale nel descrivere la Roma di quei tempi, e lo fa con un linguaggio moderno, diretto e schietto. Ho apprezzato molto il fatto che Vero è descritto con tutti i suoi difetti, le sue debolezze. Non è il protagonista perfetto, è sbandato, è immaturo. Cresce durante la storia. Questa perfezione la incarna invece Prisco, il migliore amico di Vero, che non commette mai uno sbaglio, è molto ponderato e sembra capire delle cose che vanno oltre alla sempilce evidenza. Tutto di questo libro mi ha entusiasmato... Ci sono anche molti riferimenti che fanno capire al lettore com'era veramente Roma, come vivevano schiavi, gente comune. Com'erano le abitudini dell'epoca e soprattutto cos'era in realtà il Colosseo e come i giochi di sangue fossero acclamati proprio per la loro crudeltà, per quello che mettevano in scena.
Insomma che dire di più? Libro da leggere assolutamente.
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SCRITTO BENE MA....
Ancora adesso non capisco se questo libro mi sia piaciuto o meno, forse non l'ho letto nel momento giusto e quindi non l'ho apprezzato completamente. Cercando di essere oggettivi, Clive Cusserl scrive in modo divino, i capitoli corti invogliano ad andare avanti nella lettura e ad ogni fine capitolo lascia i personaggi in un momento di "pericolo" o in un momento molto interessante e questo ti spinge ad andare avanti nella lettura per capire come possano tirarsi fuori dalle situazioni più disparate. Ti fa vedere la storia da più punti di vista, quello dei vari personaggi e questo per me è estremamente bello. I personaggi sono descritti in modo eccellente e anche il loro carattere riesce ad essere trasmesso attraverso le loro azioni e i loro comportamenti. Geniale il modo in cui lo scrittore fa capire la profonda amicizia che lega Kurt Austin e il suo migliore amico.
Il finale, sinceramente, mi è parso scontato e sbrigativo.
Comunque il punto è che di solito quando leggo un libro devo "divertirmi" e con "i cancelli dell'inferno" non l'ho fatto assolutamente, anzi, devo essere onesta, quando l'ho finito mi sentivo libera e non ho provato il solito dispiacere nell'abbandonare i personaggi e la storia come succede quando leggo qualcosa che veramente mi piace.
Forse semplicemente non ero nel periodo giusto per leggere questa storia..non saprei.
Comunque lo consiglierei lo stesso, e pur sempre scritto in modo magistrale.
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Felici Hunger Games...e possa la buona sorte esser
Questo libro è SPETTACOLARE!
Mi ha catturato fin dalle prime pagine..i personaggi sono memorabili e si scoprono nuovi lati di essi man mano che la lettura procede, l'ambientazione, per quanto fantasiosa, è molto verosimile ed il libro scorre velocissimo.
Ho dovuto togliere un punto in stile a causa della scrittura in prima persona e sicuramente non ricercata, ma questa è l'unica pecca (veramente sorvolabile) di questo libro.
La Collins regala al lettore emozioni forti, non capita spesso di non dormire la notte per finire una storia...ed è proprio il bello di questo romanzo. Dentro c'è tutto..amicizia, delusione, rabbia ma anche amore( difficile da intuire poichè non è semplice condividere le idee della protagonista e i modi di fare di Peeta).
Il mio consiglio è...LEGGETELO!!!!!!!!!!!!
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Chiamarlo libro è un'offesa ai veri LIBRI
Trama inesistente, stile inesistente, nel leggerlo nessuna piacevolezza. Sta "roba" (chiedo scusa, non riesco proprio a chiamarlo libro) viene classificato letteratura erotica....MADDAI!!!!! E' più eccitante Geronimo Stilton! A mio parere le scene di sesso sono NOIOSISSIME! La prima la leggi e non ci trovi niente di speciale, la seconda ti fa arricciare il naso... dalla terza cominci a saltarle e perciò salti 2/3 di libro....E NON TI PERDI NIENTE!
Sta roba ha fatto successo solo a causa del passaparola.
Io sto scrivendo questa recensione solo perchè ho notato che il voto medio è 2,4... troppo alto.
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MAH.... DUBBI
Ho finito di leggere questo libro ieri e ancora adesso non so dire se mi è piaciuto o no. Mi ha lasciato qualche dubbio. La trama non è affatto male, ma non l'ho trovata avvincente, non ha saputo catturarmi e rendermi curiosa.
Più di qualche volta ho pensato di lasciare il libro e dedicarmi ad altre letture, ma non l'ho mai fatto perchè mi ero imposta di finirlo. Alla fine non me ne sono pentita perchè la storia di per se non è male e la Reichs scrive in modo abbastanza fluido, ma non mi ha convinto. Leggerò sicuramente un altro suo libro perchè voglio "darle un'altra possibilità". Cmq leggete "la cacciatrice di ossa" e fatemi sapere cosa ne pensate.
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- sì
- no
non delude mai
Assolutamente meraviglioso. Follett si riconferma il grande scrittore che ho imparato a conoscere con "i pilastri della terra", non delude mai. La trama è avvincente e la scrittura assolutamente scorrevole e piacevole.Un libro che ti cattura fino all'ultima pagina con una scena finale assolutamente "magica". Straordinaria la capacità dello scrittore di farti immedesimare con tutti i protagonisti della storia. All'inizio mi sono sentita molto "vicina" alla spia Alex Wolff, ma alle ultime pagine del libro ho odiato questo personaggio, e questo grazie alla capacità dello scrittore di farmelo vedere con altri occhi, da un altro punto di vista. Finale leggermente scontato, ma sinceramente se non fosse finito cosi ne sarei rimasta delusa. Lettura assolutamente piacevole...
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GRAZIE PAULLINA SIMONS
Non so nemmeno da dove cominciare....
IO AMO QUESTO LIBRO! Premettendo che non sono una lettrice di romanzetti d'amore senza senso e senza trama ho adorato questo libro soprattutto per la sua descrizione dell'amore...passionale, struggente, doloroso..
Oltre alla parte prettamente sentimentale ho amato la scrittrice perchè mi ha catapultato nella fredda russia in guerra. Leggendolo potevo sentire i morsi della fame, il freddo che congela le ossa, il rumore delle bombe e la disperazione di Tatiana, della sua famiglia e del popolo russo.
I personaggi poi sono tutti dei capolavori:
- Tatiana, che all'inizio infastidisce quasi per la sua innocenza e immaturità, che cresce con la guerra e l'evolversi del suo amore per Alexander;
- Alexander, che pur essendo un uomo innamorato non perde la parte rude che il suo passato e l'esercito hanno reso parte integrante del suo carattere;
- Dimitri, che ho odiato con tutta me stessa dalla prima all'ultima pagina;
- Dasha, che è un personaggio estremamente reale per il suo egoismo e per la sua cecità davanti a cose ovvie;
- Il padre e la madre di Tatiana, entrambi disintegrati sia fisicamente che moralmente dalla guerra;
- I genitori di Alexander, che si sono resi conto troppo tardi dei propri errori e muoiono con la triste consapevolezza che il figlio innocente dovrà subirne le conseguenze.
Inutile dire che ho letto tutti e tre i libri.
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Prendere un momento per pensare...
Ho comprato questo libro principalmente per la copertina che mi ha conquistata.
Poi quando ho cominciato a leggerlo sono rimasta piacevolmente impressionata. Questo libro ti aiuta a riflettere..sull'amore, sul dolore, sulla perdita e in generale sulla vita. Pur non avendo (fortunatamente) avuto perdite così forti Gramellini è riuscito a catapultarmi nel suo dolore con una leggerezza e chiarezza incredibili.
Da leggere assolutamente!
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