Opinione scritta da thelongcon

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Gialli, Thriller, Horror
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    20 Marzo, 2013
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Tristemente Divino

E' amara la verità che mi assale a caldo: non riuscirò a trovare un libro così. TRISTISSIMO, può un libro fatto di carta ed inchiostro farti provare queste sensazioni?!?!?.
Primo libro di S.K. letto, mi aveva incuriosito da tempo la trama. Mai cognome di scrittore (artista) fu più azzeccato. Per chi è amante di queste tematiche (alla ritorno al futuro tanto per prenderla alla leggera) è manna dal cielo.

E' un romanzo che mi ha tenuto incollato pagina dopo pagina, riga dopo riga scritto con uno stile semplice ma al tempo stesso coinvolgente.

C'è tutto in questo libro: il dilemma morale del cambiare il passato credendo di migliorare il futuro, l'essere un eroe senza tempo che si oppone al destino inevitabile, il mio amato effetto farfalla (ricordate il film the butterfly effects?), il meraviglioso e controverso mondo degli anni '60 (quanto amore per quella musica, semplicità e genuità - quanta repulsione invece per i pregiudizi, il razzismo e la condizione della donna). L'autore ci riporta in epoca che a noi (schiavi di internet e smatphone) sembra lontana anni luce, e ce la fa quasi rimpiangere. Eppoi ciliegina sulla torta la storia d'amore che quasi speravi accadesse, una storia d'amore d'altri tempi. E quella frase "come ballavamo?" che difficilmente può non strappare la lacrimuccia :). E per dirla come Jake/George "non mai stato un uomo facile alle lacrime"

In definitiva questo libro per me ha tutto, ed è tutto ciò che si possa cercare in un libro. Non da ultimo quel incessante tarlo che ti assale durante la lettura. E tu cosa faresti?

Io vorrei solo tornare indietro per azzerare tutto e poter rileggere questo libro per la prima volta.
Poi la musica mi porta via, la musica allontana il tempo, e ballo.

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Fantascienza
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    23 Febbraio, 2013
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Quella invisibile connessione che ci tiene uniti

Romanzo ambizioso ed epico. La mia lettura è partita in sordina ma come un diesel mi sono appassionato alle vicende.
La materia trattata è affascinante ed originale e merita attenzione. E' questo particolare che mi ha incuriosito nella scelta del libro.
Infatti come contenuto il romanzo non ha nulla da invidiare agli altri, esso si snoda attraverso 6 epoche diverse con protagonisti apparentemente diversi tra loro ma legati da un filo indissolubile.
Ciò che mi ha stupito del romanzo è lo stile. Anche se ostico (e a tratti noioso) lo scrittore sceglie di utilizzare 6 stili per le 6 epoche riuscendo a volte a renderti partecipe delle vicende, altre meno. Tuttavia merita grande rispetto questa scelta (ribadisco ambiziosa).

Dare una interpretazione al romanzo è difficile. Personalmente sono sempre affascinato da questa materia, ma in questo caso non parlerei di re-incarnazione nè di anime che viaggiano in epoche diverse. Parlerei piuttosto di destini che si incrociano, presente passato e futoro che si fondono, causalità ma non casualità.
Perchè l'autore credo che ci voglia dire che il futuro del mondo dipende dal suo passato e che l'umanità è destinata alla fine. La brama, la cupidigia, il potere e la violenza sono purtroppo segni che distinguono l'essere umano... 200 anni fa come 100 come ieri come oggi. E se non c'è una inversione di tendenza, sarà così anche domani.

L'ultima frase del libro (peraltro banale) credo che ne racchiuda l'essenza del romanzo. "Quando esalerai l'ultimo respiro capirai che la tua vita altro non è stata che una piccola goccia in un oceano sconfinato! Ma cos'è l'oceano se non una moltitudine di gocce?"

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Romanzi
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    27 Ottobre, 2012
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Ti prendo e (forse) ti porto via

Difficile commentare questa opera. Il primo libro di Ammaniti che leggo.

La sensazione di amarezza è ancora in bocca, tuttavia è una senzazione piacevole (nel senso della lettura). Che dire... il libro è scritto proprio bene, forse troppo; la trama è strutturata ottimamente, condivido sia la scelta dei vari flash back che della lettera finale, ambientata in un paesino di provincia come tanti (e dove in molti se ne vorrebbero andare); lo stile è preciso, puntuale, esaustivo ma allo stesso tempo cinico, diretto spesso crudo.

La storia viaggia tra surreale e reale (splendido il commento qui sotto sull'irrealtà reale) ed è forse qui che sta la chiave del successo. Chi non ha mai pensato che bastava dire di no e Pietro si sarebbe salvato, che Graziano e Flora avessero aperto gli occhi, ed invece... ed è invece è questa la vita. Una frazione di secondo, la differenza tra un si o un no, un battito di farfalla può capovolgere la situazione, può segnare il destino (qui in negativo) di una persona o di un gruppo di persone (e può fare la fortuna di un bel libro).

Ti prendo e ti porto via, questa è forse l'intenzione, ma come sappiamo non sempre si ottiene ciò che si desidera.
Io sono stato preso, ma sono tornato.

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Fantasy
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    20 Ottobre, 2012
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Bilbo uno di noi

Diciamolo subito e senza fronzoli. Il libro mi ha deluso.
Certo, tanto di cappello ad un'opera scritta oltre 70 anni fa e del quale uscirà presto un film, tuttavia mi sarei aspettato qualcosa in più.
Lo stile di Tolkien non si discute, egli cerca di coinvolgere il lettore e ci riesce anche, la fantasia con la quale si è "inventato" un mondo così fantastico (ricco di creature così incredibili) è inimmaginabile. La scena dell'incontro con Gollum e la successiva gara di indovinelli è straordinaria.
Insomma lo Hobbit non può essere criticato. Allora perchè mi ha deluso? Forse mi aspettavo più azione, più approfondimento per argomenti chiave, più tensione nello scrittura, persino più scene cruenti. Addirittura quando la sorte della compagnia sembrava segnata si avverte che tutto si evolverà al meglio.
Sicuramente il libro è rivolto ad un pubblico giovane, anzi giovanissimo. A questo punto sono curioso di vedere come verrà impostato il film.

Allora perchè Lo Hobbit piace? Qui mi rifaccio al titolo della mia recensione. Bilbo non è uno stregone dotato di poteri, non è un guerriero, e neanche coraggioso, ma è una persona ordinaria con tutte le sue paure, le sue debolezze, le sue manie e vizi. Eppure... eppure si dimostrerà il più coraggioso, il più saggio, il più furbo e credo che alla fine il lettore (anche lui persona "ordinaria") riesca ad accettare e ad identificarsi col personaggio, viaggiando con lui.

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Scienze umane
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    06 Ottobre, 2012
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L'abisso nella mente

E' un pò come la fede i Dio, o ci credi o non ci credi. Certo è difficile comprenderla e accettarla, ma sicuramente va rispettata, a volta anche temuta. E' la mente umana.

Sicuramente il libro non colpisce nello stile (giustamente molto giornalistico) nè nella piacevolezza dei contenuti o della lettura, ma ovviamente impressiona nelle argomentazioni trattate, nella storia di quell'universo che si cela nella nostra mente.
Spesso leggendo il libro ho pensato tra me e me, ma cazzo è successo davvero o lo scrittore c'ha messo un pò della sua immaginazione? E' mai possibile una cosa del genere? Stupisce me ora nel 2012 figuriamoci 30 anni fa.

Credo il libro abbia dato molti spunti di riflessione ma soprattutto di comprensione, sia riuscito a far comprendere la realtà dei fatti, in quel periodo.
Ora a distanza di 30 anni e visto da altra ottica a me sembra una storia talmente surreale da non suscitare più così tanto scalpore, ma una riflessione su quanto lontanamente sappiamo di noi stessi.

La mente è un universo e come tale infinito.

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Narrativa per ragazzi
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    23 Settembre, 2012
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Possa la buona sorte essere sempre a vs favore

E’ la recensione di una intera saga, perché è chiaro che si inizi il viaggio lo devi finire. Parto dal titolo che ho dato e da alcune recensioni lette; sono libri da diversi livelli di lettura, diversi punti di vista e diverse opinioni. Per questo credo che o lo si ama o lo si odia. Dapprima lo stile; è questo, scarno, senza fronzoli né descrizioni (pensate al tour della vittoria, io lì c’avrei scritto un libro intero per descrivere tutti i distretti oppure alla descrizione quasi inesistente di certi personaggi importanti), diretto, direttissimo, anzi spietato (penso alle uccisioni che avvengono con una semplicistica e naturale violenza) ritmo serrato (tranne in qualche parte). Tuttavia riesci a capire tutto, tramite le loro azioni ed i pensieri di Kat.
Certissimo è che il romanzo da assuefazione, eccome. Nell’arena e negli ultimi capitoli cercavo di gestirmi, ma era impossibile.
Veniamo alla mia chiave di lettura. Lasciamo perdere il triangolo amoroso -nella prima parte del secondo libro ero quasi sul punto di mollare- lasciamo perdere la lotta del bene contro il male, della lotta per la libertà, schiavitù vs dittatura. Penso agli Hunger Games come a una metafora (non tanto troppo velata). Della guerra. Vista dagli occhi di una ragazzina. E che le arriva addosso come uno tsunami. Quali ne siano le ragioni scatenanti (e qui la ribellione è più che giustificata), la guerra è cinica, violenta, cruenta, feroce, senza esclusione di colpi. Come nell’arena, come nella vita. E Katniss non è un’eroina, è solo una ragazzina asociale, egoista, non rispettosa delle regole, vittoriosa per un mero istinto di sopravvivenza. In pochi momenti l’abbiamo amata (a volte quando ha agito di istinto) ed abbiamo apprezzato il finale con una forzatura (dai forse, dopo tutto quello che ha passato, se lo è meritato!)
Gli altri personaggi. Gale e Peeta, il giorno e la notte, accomunati nel loro interesse comune. Senza troppo spoiler credo che la simpatia ed il tifo per uno dei due è nato sin da subito (almeno per me) e la conclusione (peraltro spiegata da Katniss nel capitolo finale) è sembrata plausibile. Haymitch e gli altri vincitori, personaggi magnifici, gli abitanti di Capitol City e quelli del distretto 13, così diversi così vicini, il presidente Snow, il cui commento mi è ancora difficile. Ma la vera eroina del romanzo è Prim. Di lei non sappiamo molto, ma credo sia il personaggio piu riuscito del romanzo, spero qualcuno la pensi come me.
Mi accorgo solo ora di aver scritto talmente tanto ma non si è capito il mio giudizio dei romanzi ... sarà un caso?

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Gialli, Thriller, Horror
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    15 Settembre, 2012
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Forse il num 1 del genere

Premessa: è il primo libro di Dan Brown che leggo, degli altri BestSeller ho visto il film quindi credo che leggerli non mi appagherebbe molto.
Il voto pertanto è più allo scrittore che al libro, perchè sia Angeli e Demoni che il Codice da Vinci sono una spanna sopra questo (statisticamente parlando).

Secondo me Dan Brown è lo scrittore perfetto per chi ama i thriller ricchi di mistero e storia, non vuole una lettura troppo impegnativa e non è avvezzo alla lettura. Praticamente quello che sono io come "giovane" lettore.

La lettura è piacevole e appassionante, il ritmo è veloce quel che basta (considerando che l'azione si svolge in poche ore), lo scrittore sembra accompagnarti nella lettura: c'è un mistero da svelare? Dopo poche pagine eccolo pronto. Ti stai chiedendo il perchè? Eccolo spiegato. Almeno così mi è sembrato.
La trama è bellissima, mi ha impressionato lo studio che è stato fatto per scrivere il libro (in questo caso la massoneria e la storia di Washington), il finale credo sia nel classico dello stile di Dan Brown (e un'americanata come si suol dire) però si è già preparati a questo, e non influisce sul risultato dell'opera.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    15 Settembre, 2012
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Buon Prodotto

Trama molto intricata ma originalissima.
Sicuramente un libro da consigliare per chi è appassionato al genere Dan Brown (ma non fate come me, prima leggete Dan Brown poi Cooper). Lo stile è interessante e misterioso in più rimane una grande ammirazione per lo scrittore perchè alla fine messo insieme un puzzle che combacia perfettamente (ed in più ha lanciato il sasso per la sua prossima opera "il libro delle anime"). Come detto trama intricata (varie volte ho riguardato indietro il libro per capire dove e quando eravamo rimasti)0, molti salti temporali più che funzionali alla storia e finale più che convenzionale.
Il libro (e anche il suo "seguito") merita e appassiona.

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Thriller stile Dan Brown
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