Opinione scritta da whasting
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FRANK VOLEVA SOLO AMARE
La neve era sporca.
Frank è come la neve, ricoperto da tanti strati di sporcizia.
Frank è quel genere di persona che se incontriamo per strada cataloghiamo come "senza cuore".
Ed invece Frank un cuore ce l'ha, solo che nessuno gli ha mai detto come usarlo.
Non sa chi sia suo padre, sua madre gestisce una casa di appuntamenti e lui cresce troppo in fretta.
Già all'età di 19 anni insieme ad un suo amico decide di sverginarsi. Ma non nel senso che intendiamo tutti. Sverginarsi nel senso di ammazzare una persona.
A Frank piace rischiare, siamo nel periodo nazista, quindi se lo beccano gli possono fare tanto male.
Eppure lui non si ferma, uccide e non si guarda indietro.
Una fine tragica, ci sono rimasta malissimo.
Ho girato l'ultima pagina ed ho visto che non andava più avanti.
Io tifavo per Frank, che si era innamorato, ma non lo sapeva.
Frank penso sia uno dei miei personaggi preferiti tra tutti i libri che ho letto.
Sarà che io amo stare dalla parte del cattivo.
E' veramente un bel libro, lo consiglio.
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LA PASSIONE DI ANNA
Ho impiegato tre mesi per leggere questo libro, e non perché fosse noioso o altro, è molto lento!
La prima parte del libro è dedicata alla vita di Dolly, Anna è sposata con Alskeij (ma tutti Alskeij si chiamano?) e va a trovare l'amica Dolly, perché in quel periodo si scopre che il marito di Dolly fa una delle sue e Dolly vuole il divorzio. Grazie ad Anna tutto sembra risolto.
Sembra risolto, perché Dolly vive nell'infelicità fino le ultime pagine del libro.
Durante un viaggio in treno, Anna incontra Vroskij, e se ne innamora perdutamente, anche se fa fatica ad ammetterlo a se stessa.
Vroskij in quel periodo si frequenta con la sorella di Dolly, Kitty.
Il principe, cioè il padre di Kitty, vorrebbe che Levin sposasse Kitty. La principessa, la madre di Kitty, vorrebbe che Vroskij sposasse Kitty.
Kitty vivrà un momento tragico e poi si dedicherà ad altro.
Ho notato leggendo che Tolstoj si identifica molto in Levin.
Levin è il personaggio che ho odiato più in assoluto, mi ha fatto impazzire. Nelle ultime pagina parla da solo, botta e risposta.
Le parti sull'agricultura di Levin le ho saltate, non fanno per me.
Anna è il personaggio più odiato/amato da me.
Paranoica, possessiva, anche un po' stupida.
Infatti se la cerca.
Mi ha delusa un po' il fatto che nelle ultime pagine Tolstoj si sia dedicato ben poco a Vroskij, ai suoi sentimenti.
Nel complesso un bel libro che consiglio, non fatevi spaventare dalle novecento pagine.
Kitty ovviamente è il grande amore di Levin, quindi anche di Tolstoj.
Ed è stata una dei miei personaggi preferiti. Gentile, gelosa al punto giusto e molto bella.
Ora come promesso vado a guardarmi il film.
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E TU, COSA SCEGLIERESTI?
Se ti mettessero di fronte ad una scelta "vuoi vivere per sempre felice nell'ignoranza o infelice nel sapere?" tu, cosa sceglieresti?
Jonas non ha scelto, vive in un mondo piatto, dove l'unica cosa che regna è l'ordine.
Non ci sono colori, suoni, emozioni. Tutti sono felici e appagati.
C'è una donna che viene addestrata per metterti al mondo e quando accade tu vieni strappato dalle sue braccia, messo in una specie di incubatrice e al momento giusto affidato ad una famiglia.
Ovviamente questo accade se tu stesso sei perfetto, dormi la notte, non hai malformazioni e riesci a svilupparti del tutto. Se ciò non avviene, vieni congedato.
Nessuno ti spiega come vengono congedate le persone, perché al raggiungimento del dodicesimo anno ti è concesso mentire.
Vivrai dodici anni bellissimi, in cui sarai una specie di burattino nelle mani di persone più anziane di te, che decidono per te e tutto è grazie a loro.
Il punto è che Jonas riesce a vedere cose che gli altri non riescono. Lui vede i colori.
E' per questo, al compimento della dodicesima età gli viene assegnato il compito di accoglitore di memorie. Il compito più onorevole e doloroso di tutta la comunità.
Attraverso il suo addestramento Jonas scopre cose nuove, riesce a vedere più colori e vuole scegliere. Vuole avere la possibilità di fare una scelta che sia sua. Per questo, grazie al suo maestro, ex accoglitore di memorie, chiamato "il donatore", escogita un piano.
Lui ha scelto, tu che cosa sceglieresti?
“Perché le vere emozioni scavano in profondità e non c’è bisogno di parlarne. Si sentono e basta.”
(So di non essermi soffermata molto sugli altri personaggi, non che non mi piacessero, non avevo nulla da dire a riguardo e poi se ne parlassi farei troppo spoiler. Un libro che consiglio assolutamente.)
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UN LIBRO CHE MERITA
“È sempre triste guardare con occhi nuovi le cose su cui hai già speso le tue capacità di adattamento.”
Ebbene sì signori, cosa c'è di più triste e difficile?
Un libro che ha un solo difetto: è troppo corto.
Daisy mi ricorda tanto Anna di Tolstoj, non sa quello che vuole.
Sta con Tom, il marito che la tradisce da sempre con la newyorkese e poi c'è Nick, che poveretto, si trova sempre in mezzo a tutto.
Infatti attraverso Nick, Gatsby incontra Daisy. Ovviamente tra loro c'era stata una storia d'amore, ma a causa della poverta di Gatsby si lasciano e Daisy sposa Tom.
Dopo ben cinque anni si rincontrano, ma non tutto va al meglio. :)
Leggetelo non per moda, come dice la ragazza sotto di me.
E prima di vedervi il film, leggete il libro, è una cosa che consiglio sempre.
Vedrete che sotto la bontà del signor Gatsby trovete un oscuro passato che vi indurrà a leggere.
Un mistero che a mio parere. non verrà mai risolto.
Libro scorrevole, per niente pesante.
Per tutte le età.
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NOIOSO
Io non ce l'ho fatta a a finirlo. Uno dei pochi libri che chiudo senza sensi di colpa.
Non so, è scritto in un modo davvero troppo, troppo, troppo lento. E di libri lenti ne ho letti, però avevano una storia. Ho letto Anna karenina di Tolstoj, che è lento da morire, ma ha una storia che bene o male ti fa andare avanti.
Io la storia di questo libro non l'ho capita, c'era una guerra in corso?
Descrizioni troppo lunghe e noiose. Non amo le descrizioni, preferisco che le cose si dicano subito senza girarci troppo intorno.
Poi sesso, stupri chi più ne ha più ne metta.
Non mi sento di consigliarlo, poi decidete voi.
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INTRIGANTE
Un libro che si deve leggere, non sprecherete il vostro tempo.
Alcuni dicono che sia noioso o che scrive in modo complesso, io posso assicurarvi che non è così! Ogni racconto è scritto in modo semplice e comprensibile. Forse due racconti mi hanno annoiato, quello sul duca e su orlando. Il resto per nulla, anzi, è uno tra i miei preferiti.
Nel penultimo capitolo c'è questa frase:
“Guardava le case intorno e pensava: che strane, le persone.
Quante cose hanno adesso che una volta non avevano. Non sanno più rinunciarvi ma sembra che non le amino, rimpiangono le cose vecchie ma non saprebbero cosa farsene, non conoscono né la storia né il dolore.
E’ difficile aiutare gli uomini.”
Una tra le mie preferite.
I capitoli mai più solo e lacrime sono di una bellezza e semplicità straordinaria.
Leggetelo e basta. :)
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LA MIA INFANZIA
Parto dicendo che l'autore di questo libro è di una gentilezza ed educazione assurda.
Mi ha scritto, abbiamo parlato del libro, mi ha fatto i complimenti, un sogno.
Non so se scriverà altri libri, io spero. Perché mi è rimasto dentro.
Ricordo la mia infanzia, Elena, la mia amica immaginaria. E' stato come se lei fosse riapparsa.
E ricordo ancora quando non l'ho più vista, avevo l'età di Max.
Che dire? Un libro che può sembrare banale, ma che non lo è affatto.
Un misto di semplicità, azione, avventura.
Max che è intelligente, ma nessuno se ne accorge. Si salva da solo infinite volte, ma pensa che a salvarlo sia Budo.
Tutti quei coraggiosi amici immaginari! Come dimenticarsi della fatina? O dell'unico amico immaginario che riesce a toccare le cose? Come dimenticarsi anche di Grahma?
Più volte mi hanno chiesto di raccontare la trama, il contenuto di questo libro. Non ci sono riuscita, bisogna leggerlo.
Leggetelo e ritornate bambini.
Mi mancava essere bambina ora che ho 16 anni.
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IPNOTICO
Immaginate di fare un lungo viaggio verso qualcosa che non conoscete per niente.
Nulla, vi svegliate in una cella, soli, con voi stessi. Non potete toccare, né essere toccati.
Siete un mostro, rinnegati da tutti. Dalla famiglia, dagli amici, dagli estranei.
Solo perché avete cercato di salvare la vita ad un bambino.
Come vi sentireste? Male.
Un giorno capita nella vostra vita un ragazzo, l'amico che vi ha sempre aiutato alle elementari, che vi ha sempre guardato in quel modo, con occhi blu come il mare.
Da qui inizia la vostra avventura. Fuggirete, verrete presi e vedrete sangue, però sentite di essere forti. Avete un potere, che non sapete come e quando usare, ma che vi aiuterà sempre.
Ora siete al sicuro, tra le braccia di chi amate e respirate senza la paura che qualcuno capti il vostro respiro.
Un libro davvero bello, che merita. Tutto da scoprire! La prima parte è concetrata sui pensieri della protagonista, Juliette. La seconda invece sull'azione dei personaggi. Non riuscirete a staccarvene! Buona lettura!
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BELLO
Stile semplice e chiaro, storia bella, ma veramente bella.
Hazel ed Augustus sono coraggiosi, ma non dimentichiamoci di Isaac, che poveretto, vabbè.
E il coraggio di entrambe le famiglie, io non ce l'avrei fatta.
Lo scrittore che all'apparenza era un ubriacone si è rivelato una persona davvero profonda.
Se io avessi avuto l'occasione che ha avuto Hazel avrei fatto di tutto per ricevere risposte.
Ho pianto tanto per questo libro, ma ne è valsa la pena.
Voglio leggere tutti i libri di Green, cosa che farò molto presto.
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CHE SOFFERENZA, CHE ANGOSCIA, CHE ANSIA
Ho dato voti abbastanza bassi per il semplice motivo che il libro mi ha fatto abbastanza male. Mi è piaciuto, ma che forza di volontà per finirlo!
La storia è parecchio confusionaria, c'è questa ragazza suppongo (anche se l'autrice non fa mai capire se è uomo o donna, forse nelle ultime pagine si capisce un po' di più.) che ha avuto infiniti amori. Che le hanno fatto abbastanza male, allora decide di vivere una vita tranquilla, finché non incontra Louise. L'amore, la passione, il sesso ed un insieme di cose la fanno innamorare. Una storia complicata tra i due, la malattia di Louise, il marito di Louise, l'amore troppo amore (si può dire, no?) di entrambi.
Questo libri mi ha fatto un male assurdo. La prima volta che l'ho letto il giorno dopo mi sono sentita male, vedevo tutti i miei problemi e non riuscivo a trovare soluzioni. Per una settimana ho vissuto nel pessimismo totale. Non avevo voglia di leggere. Quando mi è passato, ho riletto. E non vi dico che sofferenza. Non dormivo la notte.
Così ho scoperto che la causa dei miei malumori era quel libro. Richiuso e posato nel cassetto.
Oggi l'ho ripreso, essendo cosciente di stare male per un po' di giorni ora.
Io ora, non so se consigliarlo o meno. Se siete in periodo un po' difficile della vostra vita non mi sento di consigliarlo, se invece avete bisogno di farvi un po' del male, ve lo consiglio.
Magari sono io che l'ho letto quando non dovevo. E speravo che la fine mi desse sollievo, invece mi ha angosciato ancora di più. Non penso lo riprenderò più in mano, non sono mica matta!
Buona lettura!
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- sì
- no
COME TRATTARE UN LETTORE
La morte decide per qualche tempo di giocare.
Chiude tutto, e va in vacanza.
Che bello, vita eterna, direte voi.
No, chi è malato e in fin di vita non muore, la maphia (scritta col ph) riduce in fin di vita uomini che cercano di proteggere l'immortalità. Solo una linea immaginaria divide la vita eterna da quella mortale.
La gente è stanca di vivere per sempre. Non ne può più.
Così la morte ritorna, però con un'idea geniale, buste viola.
La prima parte del racconto è parecchio monotona, personaggi non fissi, dialoghi senza un nesso logico, punteggiatura errata (suppongo scelta accuratamente dall'autore), gli scherzetti che l'autore faceva. Dieci pagine a spiegare una cosa, per poi scusarsi, perché quella parte non serviva niente col racconto, ma doveva essere detta. Perché si doveva fare onore ai personaggi.
L'autore tratta il lettore in un modo mai visto prima. Parla direttamente con chi legge, chiede scusa, dà spiegazioni, da del lei, non osa dare del tu. Pone al lettore delle domande e poi lui stesso risponde. Mi piace essere stata trattata in questo modo, è stato educato. Un libro educato.
La storia è scritta bene, forse in certi punti, a mio parere, un po' provocatoria. Volontariamente provocava il lettore per poi scusarsi.
La fine ancora meglio. Nelle ultime pagine ci sono personaggi fissi, dialoghi che ora prendono un senso.
All'inizio ho detto che la morte va via per dare una lezione alla gente?
Alla fine rimarrete sorpresi, nel sapere il vero motivo per cui la morte scompare.
Il libro inizia e finisce allo stesso modo. Se dalla fine, lo si rilegge da capo si ha una nuova storia.
Complimenti ancora per l'educazione dell'autore.
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CHE SOLLIEVO
Ero scettica a riguardo, non volevo leggerlo. Non mi ispirava poi chi sa che cosa!
Ho letto metà libro in un giorno ed ho pianto tanto, tutta la prima parte me la sono fatta con gli occhi lucidi! In un punto del racconto ho dovuto chiudere il libro e pensare un attimo. Chi ha letto capirà che parlo di Nana.
Continuando il libro, non ho pianto così tanto, tranne per le ultime pagine.
Radish mi sembrava buono all'inizio, gentile con Mariam, comprensivo... finché.
Laila e Tariq li ho amati.
Peccato poi anche per Laila, per fortuna che alla fine va tutto bene.
Uno stile semplice, veloce, chiaro, nulla da dire!
Leggetelo, è un buon libro e alla fine vi sentirete sollevati.
Di solito i bei libri, quelli scritti bene, vi lasciano un vuoto.
Questo no, questo vi lascerà un profondo sollievo.
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UN LIBRO PER SOGNATORI
Ho appena finito di leggere questo libro dopo aver visto il film sette volte.
Ci sono cose aggiuntive che fanno sognare molto di più il lettore! Il film ti fa sognare, vorresti un Mr. Darcy o un Mr. Bingley, ma il libro è meglio! Tutti quei dettagli, le conversazioni, gli occhi di Lizzy considerati sublimi da Darcy... nel film è tutto dimezzato.
Non sono d'accordo sul fatto che ci si divide tra chi legge cime tempestose ed orgoglio e pregiudizio.
A me sono piaciuti entrambi, sono situazioni diverse, descrizioni diverse.
Jane Austen ci mette il sarcasmo, la Bronte è molto più cupa.
Non riuscirei mai a scegliere quale dei due mi piace di più. Per cui, basta stereotipi.
Tornando al libro, Mr. Bennet è un bel personaggio, è ironico ed allo stesso tempo dolce (solo con Lizzy). Mrs. Bennet è stolta, non sa tenere la bocca chiusa e pensa solo al matrimonio delle figlie. Dà la colpa ai suoi poveri nervi PER TUTTO.
Lydia mi dà l'idea di una mini mrs. bennet, Mary di una che resterà zitella per il resto della vita.
Charlotte è l'amica di Lizzy, che per sua sfortuna non è bella quanto Lizzy o Jane e deve sposarsi per convenienza.
Lizzy e Jane sono le mie preferite.
Jane dolce, dolcissima. Sempre a pensar bene di tutti.
Lizzy bella ed intelligente, vivace ed ironica. Una mini Mr bennet.
Mr. Bingley mi ispira fiducia, Mr. Darcy è il genere di persona che amo.
E' circondato da una corazza e fa entrare solo chi vuole.
Il resto dei personaggi mi è insignificante, lady chaterine de bourgh (o come si scrive) o Mr. wickam (o come si scrive pure lui) hanno una funzione importante nella storia, ma non mi hanno colpito più di tanto.
Appena ho finito questo libro mi sono sentita quasi innamorata, poi però il vuoto. Mi manca leggerlo, mi manca ridere ed emozionarmi. Avete presente quando un adolescente riceve il messaggio piacevole e sorride? Ecco, ogni volta che leggevo di Darcy e Lizzy o Jane e Bingley quella era la mia reazione.
Miss Bingley odiosa.
Leggetelo, merita tanto.
Se vi è piaciuto il film, figuratevi il libro!
Che poi sul libro dopo che Mr. Darcy fa la proposta si va avanti a raccontare.
Un discorso tra Mr. Darcy e Lizzy spettacolare!
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BELLO, MA SI POTEVA FARE DI MEGLIO
Stile: 2,5 (ma +0,5 perché mi è piaciuto come libro)
Contenuto: 3,5 (+0,5)
Piacevolezza 4 (in realtà dovevo mettere 4,5 ma non c'è, e sinceramente di mettere 5 non me la sentivo proprio...).
Sarà, ma a me i libri che saltano da un argomento ad un altro non piacciono proprio. Personalmente il suo stile non mi piace, poi c'è gente a cui piace magari.
La storia è quella che è, varia tra le cose 'già viste' e la 'novità'. Stesso modo la sua scrittura, tra moccia e avenia. Quando descriveva i sentimenti me la sentivo più sul d'Avenia, quando parlava di sesso, cristo era Moccia. La parte di Alessio, Cristiano & Co. mi annoiava da morire. Cocaina, sesso e canne. Ma in fondo è la realtà di oggi, no? Francesca e Anna sono le classiche fighe della scuola, con tanti amici, che prendono in giro chiunque non è come loro. Lisa e Donata: Lisa è un po' come me d'atteggiamento, si annoia alle feste, non ha molti amici e si vergogna del suo corpo. Donata è carino come personaggio. Sandra e Rose: Sandra è una finta coraggiosa e Rose è una persona molto debole. Enrico è una cosa (chiamiamola cosa) ODIOSA. E ho gioito quando ha perso quel dito ed è diventato un vegetale. Arturo è bipoare o sociopatico, scegliete un po' voi cosa riesce a descriverlo meglio.
Nino, Massi, Mattia, James, Jessica, Maria, Elena e chi è rimasto, sono personaggi piatti, non mi va di scriverci dei poemi.
Ecco, poteva scriverlo meglio, non è un cattivo libro, ma non è nemmeno 'sto gran libro da premiare. Ne ho letti di meglio. Cercherò di rileggerlo per capirci altro.
Ah, e non mi piace che le cose bisogna capirle, non ci sono scritte. L'avallone lascia le cose a metà, come faccio a sapere io che a Francesca succede quella cosa se non me lo spieghi?
Può migliorare, e diventare veramente brava!:)
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UNO STILE BASSO ED UNA STORIA INTERESSANTE
Beh, mi vorrei concentrare sullo stile... anche perché sono partita con dei pregiudizi.
La storia è bella, ma se fosse stata scritta in un altro modo avrebbe venduto di più. Ha uno stile piuttosto basso, a volte si alterna. Magari ti ritrovi con una frase stupenda ed il resto da buttare. E' migliore di Moccia però, Moccia è tutto da buttare. Fabio volo invece potrebbe andare...
Penso che si condizioni troppo con le frasi di altri scrittori, perché potrebbe veramente fare molto molto, ma molto meglio! E' come se scrivesse perché DEVE. Ma in realtà si scrive perché c'è un bisogno. Non aveva nessun bisogno, o lo aveva, però a tratti. Doveva dire qualcosa ma non ci è riuscito pienamente. Ripeto: la storia è bella, una buona idea, solo scritta male. Ti aiuta a migliorare il tuo stile, anche perché sei in cerca dell'errore...
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- sì
- no
CONFUSIONARIO, MA BELLO
Sarebbe stato:
-stile: 3.5
-contenuto: 4.5
-piacevolezza: 4.5
ma siccome non ci sono i mezzi voti...
comunque, il libro nel compenso è bello.
Un po' confusionario, a volte giravi pagina e non riuscivi più a capire che cosa era successo, perché prima parlava di una cosa, poi di un'altra. L'ho letto due volte, stesso effetto.
Io però non ho ancora capito se lei è pazza, o immagina tutto. La bimba, gerry (si chiama così no?), eleonor, la badante, oppure accade per davvero. Poi cambia sempre lavoro.
Ci vivi dentro però. Ti prende la storia. Come se ti prendesse e poi ti facesse uscire all'improvviso.
Avete presente quando non sapete perché una persona non vi parla più? Ecco, la stessa sensazione.
Cambia sempre scenario, personaggi, situazione.
Però alla fine, fa veramente piangere.
Sarà che è un buon libro!
Consigliato, sìsì:)
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AMAZING, WONDERFUL, ECCEZIONALE
Questo libro me l'ha consigliato la persona che amo, e questo per me vuol dire già amare il libro.
Tralasciando questo, il libro è eccezionale. Si divide in presente e passato. Passa dal rancore all'amore in un periodo brevissimo. Per me è stato come vivere in quella fattoria. Tra le mucche, tra i cavalli, arando i campi. E' stato come vivere nella mente di Ian ed in quella di Pete. In quella di Laura, Jake, Hanry, Arthur, March, Julia [...].
Adoro il fatto che Arthur faccia tutto per far felice la madre, anche soffrire. Odio da morire Jake, anche se ammetto ha fascino. Il solito don giovanni. Ammiro di Jake che insegue i suoi sogni. Non si fa condizionare ed è intelligente. C'è una fattoria da gestire, una madre sola ed un fratello stanco. Ma Jake corre ad inseguire il suo sogno. Legge, scrive, insegna cose nuove ed impara cose nuove. Si ubriaca e si diverte con le ragazze. Segue molto l'istinto. Mentre Arthur ragiona, gestisce una fattoria da solo, quando tutti sono in guerra. Ama raramente, ma quando ama lo fa col cuore. Si maledice, perché lui a causa dei piedi piatti non può andare in guerra. Pensa sempre a quello che ha fatto a Jake, avrebbe potuto salvarlo, ed invece ha solo detto 'bene'. Ma chi pensa a cosa Jake fa ad Arthur? E poi c'è Ian. Che non sa bene quale sia il suo sogno, che odia la madre, che segue in tutto e per tutto il padre. Innamorato di Laura da ragazzino. Vuole diventare un pilota, ma la gente di Struan ha bisogno di lui. Sposa Helen e diventa medico come suo papà e suo nonno. Ian che ha visto come Jake guarda Laura, e come Laura guarda Arthur, e ha capito tutto. Pete, che è coraggioso. Perché fa quello che sente. Ragiona e segue i suoi sogni. Fa quello che ama.
E poi ci sono io, che ho sperato che girando l'ultima pagina ce ne fosse un'altra. E rendendomi conto che non c'era mi sono messa a piangere.
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THE BEST BOOK EVER
Mi dispiace molto per questo libro... non si vede spesso in giro, in libreria non riesci più a trovarlo, amazon è la soluzione. Non fatevi ingannare dal titolo, perché non vi darà nessuna lezione.
Vi aiuterà molto. Tutto si basa sul racconto 'il brutto anatroccolo' . La storia parte da lì. Un cigno, che inizialmente è bruttino e deriso da tutti, poi però si trasforma. Io amo Isadora, Isadora è me.
L'autrice, ne sono sicura, ha descritto me. Impacciata, goffa, di un aspetto non del tutto invitante, con una voglia matta di scappare. E Ryan. Oh, caro Ryan. Tutte vorrebbero un Ryan pronto ad aiutarci.
Diciamo che è il solito stronze*to (si può dire una parolaccia?), che non ha mai conosciuto l'amore. Odia Isadora, perché s'imbarcherà con lui per un viaggio verso Rio. Ma come tutti dicono, l'odio è l'altra parte della medaglia, e chi sa cosa c'è dall'altra parte? L'amore. Ryan inizialmente non capirà, crederà di volere solo il suo corpo. Comincia a spogliarla con gli occhi, le sua parole sono 'mi allontanai, quando sentii crescere qualcosa dentro i pantaloni' , diciamo che ci siamo capiti. Non è per niente volgare. Ryan preso dall'impulso, (dall'amore) bacia Isadora, due volte. La prima volta lei è rigida, non sa niente in fatto di uomini. La seconda volta è carnevale. Lei fa finta di essere una zingara, lui un cavaliere mascherato. Si trovano vicino al mare, e le parole che usano sono queste "Isadora guardava il mare meravigliata, mentre Ryan guardava lei". Ahi ahi ahi l'amore. Sempre guardando il mare parlano dei loro sogni, dei loro desideri. Lui le dice 'ora toglietevi la maschera' (notare come si danno sempre del voi) e lei gli chiede 'perché?' lui ribatte: 'perché voglio vedere in faccia la persona che sto per baciare'. Poi si baciano. Lui non capisce niente, decide di ignorarla. Sognandola la notte, immaginandola nel suo letto. Lui lo ignora, ed a lui le manca da morire. Non riesce più a ragionare. Se ne va con una prostituta, e dopo si sente svuotato. Fanno l'amore, due volte. E non è per niente volgare, anzi una cosa con molte metafore. Paragona tutto a degli odori. Non vi racconto la fine, concludo consigliando di comprarlo e leggerlo. Io lo sto rileggendo per la quarta volta, ho bisogno di autostima. :)
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AFFASCINANTE
Inizio dicendo che paragonarlo ad orgoglio e pregiudizio è dire una menzogna.
Cime tempestose è veramente diverso, la Bronte ha veramente uno stile originalissimo.
All'inizio pensi che il primo narratore il Signor Lockwood sia uno psicopatico che considera il padrone di casa una persona positiva, quando al contrario, è negativa. La Signora Dean mi sembra più sobria come narratore, forse è un narratore onnisciente, ma secondo me è anche un narratore interno.
Sicuramente c'è una focalizzazione zero da parte della Signora Dean. Il racconto nelle prime pagina è pesantuccio, poi andando avanti non riesci più a smettere di leggere. Io dicevo, arrivo a questo capitolo (che poi è diviso in due volumi, entrambi suddivisi in parti) e poi smetto, ma arrivando alla fine del capitolo ne leggevo un altro. Crea molta dipendenza.
Quando sono arrivata alla fine è stato scioccante! Non dico niente, però è stata veramente una bella lettura. Nonostante la mente perversa della Bronte, ci fa capire che l'amore vince SEMPRE su tutto.
Ora non mi resta che rileggerlo.
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SCONVOLGENTE ?
Questo libro mi rievoca brutti ricordi...
Va avanti liscio, fino alla fine.
Poi ti ritrovi un palo davanti. Un ostacolo che non puoi superare.
Sei lì che cerchi di capire "ma perché? come mai finisce così?".
Sconvolgente ed un po' deludente... se alla Carcasi nei primi due libri ho dato un voto complessivo di cinque, ora è tre.
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BELLO !
Libro ottimo! Bello e chiaro.
Mia che crede di essere diversa da sua mamma, ma alla fine è più simile di quanto pensa.
Giulia che cerca di capire la figlia, ma la sente così distante.
Così decide di raccontarle la sua storia.
La storia di una vita. Quella che Mia crede di vivere.
Perché Mia non penserebbe mai che la sua cara mamma ha fatto così tante esperienze.
Ed invece sì, Giulia e Mia sono così simili da non distinguersi più.
Bello, chiaro, lettura scorrevole, vocaboli adeguati.
Niente che non vada.
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Bello, ma forse incompleto...
Un libro scritto bene, rispecchia molto il lessico che usano gli adolescenti.
Secondo me manca qualcosa! Non so, io rileggendolo - è la seconda vota - l'ho trovato incompleto. La prima volta era bellissimo, stupendo, da togliere il fiato. Adesso è bello ed incompleto.
Beatrice doveva essere la protagonista ma si è vista ben poco, mentre Silvia è Leo erano i protagonisti a tutti gli effetti! Silvia mi stava un po' antipatica, la trovavo veramente una bambina! Leo un po' stupidotto. Il sognatore forse irreale? Comunque nel complesso da uno a dieci, si merita un bell'otto. Consiglio di leggerlo, anche perché ci sono temi molto profondi, Dio, la leucemia, l'amore, l'amicizia. Ed ha un lessico chiaro per tutti, lettura scorrevole! OTTO PIENO!
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SE QUESTO E' UN LIBRO, VADO A PUBBLICARE UN MIO TE
Beh, ho scaricato questo libro in pdf, non volevo spendere soldi inutili.
Ho iniziato a leggere, e le prime pagine ammetto: mi sono piaciute.
Poi la "scrittrice" ha incominciato con Ana che a 21 anni, in un posto simile, non ha un tubo di tecnologia.
Ma io dico, come si fa?
Incontra questo Mr. Grey, che di Mister ha solo una cosa secondo Ana.
Io, essendo vergine, ad una proposta come la sua sarei scappata, ed alla vista della stanza rossa avrei chiamato mio padre, così il mister di Grey sarebbe diventata una Miss. Ci siamo capiti, no?
Romanzo erotico o romanzo rosa?
Alle mie amiche è piaciuto, ma io so perché. Loro non leggono mai, non sanno cosa si perdono.
Non vorrei citare libri qui, tanto per non rovinare la reputazione di essi.
Mi sono fermata sopo 200 pagine, era noioso, banale, linguaggio scontato, posso fare di meglio io.
E poi diciamocelo, se volevo un porno aprivo la finestra in incognito di chrome. ;)
Non leggetelo se volete eccitarvi, leggetelo soltanto se siete stitici.
Bye byeeee ;)
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Bello!
E' un libro molto bello.
E' scritto bene, e mette un sacco di ansia verso la fine.
Quando lui vuole solo i suoi soldi, io sono rimasta scioccata, anche se un po' si intuiva!
Volevo che rimanesse da sola, la fotografa solitaria, mentre ha incontrato il sociopatico.
Io ho sempre odiato quel tizio. Troppo bello per essere vero.
Fortunatamente c'era quell'avvocato (se non sbaglio!), e sotto sotto speravo che s'innamorassero.
Non mi è piaciuto come finale, ma nel complesso è un buon libro.
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