Opinione scritta da Morrigan

7 risultati - visualizzati 1 - 7
 
Classici
 
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    07 Settembre, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Immenso come una cattedrale

Ecco un romanzo storico che ruota intorno ad una cattedrale, da cui Follett avrebbe molto da imparare. Non me ne vogliano i fan di Ken Follett, ma Hugo è pur sempre Hugo.
Classico romanzo ottocentesco, con l'occhio rivolto alle fascinazioni di un periodo storico complesso come il Medioevo: con le sue superstizioni, le sue barbarie, e la sua grandiosa architettura sacra. Hugo si sofferma spesso a descrivere la struttura di questa meravigliosa cattedrale gotica, con i suoi giochi di luce e buio, i suoi doccioni-gargoyles, i pilastri mastodontici e le portentose campane, del cui suono il camapanaro storpio si innamora fino a restarne sordo.
"Notre Dame" non è la storia di un personaggio, ma l'affresco di un'epoca: vi sono svariati personaggi principali, approfonditi a tutto tondo, ciascuno con la sua storia personale che trova spazio nelle pagine del libro. E' stato detto che il personaggio di Quasimodo è un personaggio cupo e perfido: ma per la perfidia ci vuole intelligenza, e questo Hugo lo sa bene, affidando il ruolo più oscuro al corrotto cardinale; il comportamento del campanaro, invece, è solo la risultante di una vita sviluppatasi in carenza di amore, nascosto agli occhi del mondo per la propria deformità e recluso nella torre campanaria. L'Esmeralda, la ballerina gitana che muove con il suo fascino misterioso ed esotico tutte le fila della storia, è quasi una versione selvaggia e sensuale della bella Angelica dell'Ariosto: mentre lei danza, tesse quasi un incantesimo sugli uomini del romanzo, che per questa ossessione amorosa agiscono e creano l'intreccio del romanzo.
Ogni personaggio di questo romanzo è portatore di luce e tenebra, nulla è stereotipato all'ombra della grandiosa cattedrale di Notre Dame.
L'ambientazione storica è studiata in ogni particolare; il fitto rincorrersi di intrecci presenti e passati, nella trama, trasforma quest'ultima in una costruzione dai meccanismi perfetti: il romanzo è esso stesso un'immensa cattedrale.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    31 Agosto, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Il vero canone inverso sono le vite dei due protag

Il romanzo ci proietta in una Vienna da belle epoque, raccontandoci attraverso gli occhi di un romanziere le alterne vicende dell'aristocratico Kuno Blau e del violinista ungherese Jeno Varga, suo amico. Tutta la storia è un lunghissimo flashback sulla giovinezza dei due protagonisti, i loro amori, la loro passione per la musica, la loro separazione, in un'ambientazione che mantiene tinte fosche e un po' straniate.
Maurensig sparge a piene mani elementi critici nel tessuto del racconto, passaggi volutamente non chiari, frasi volutamente non dette: al lettore non resta che stare al gioco dell'autore, in attesa di un rivolgimento finale che sciolga ogni dubbio sulla trama. Mentre il racconto si fa sempre più involuto, l'intreccio sempre più ingarbugliato, si arriva al capitolo conclusivo, davanti a una lapide in un cimitero, che dà senso a tutto il romanzo: il canone inverso di questo racconto sono Kuno Blau e Jeno Varga, le loro vite non possono che essere indissolubilmente intrecciate come le voci di un canone inverso.
Davanti alla spiegazione finale, si resta attoniti come chi non ha capito proprio nulla di ciò che ha letto, e ci si ritrova a ricominciare da capo la lettura del libro, leggendolo anche noi a due voci, proprio come un canone inverso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
L'ombra del vento
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    30 Agosto, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

La giusta dose di passione, mistero, e scabrosità.

Ho appena chiuso l'ultima pagina e il gusto di questo libro mi balugina ancora negli occhi.
Che dire? Lo stile della scrittura di Zafòn, in quest'opera, è impeccabile. I suoi personaggi hanno tutti uno spessore profondo, ognuno è portatore di una storia personale che non sempre ci viene svelata del tutto. Il protagonista entra in contatto con un romanzo e passa la sua vita a cercare notizie sull'autore, mentre un personaggio misterioso si aggira per Barcellona alla ricerca delle ultime copie superstiti di quel libro per bruciarle, e un ispettore psicopatico spaventa la popolazione ad ogni suo passaggio. Unica pecca del romanzo: l'identità dello sconosciuto che brucia i libri si lascia intuire facilmente già da metà libro, sebbene solo sul finale l'autore ce la sveli.
Lo stile si avvolge su sè stesso creando mille similitudini e figurazioni, semplici ma mai scontate; la narrazione ne beneficia e procede sicura di sè, prendendo per mano il lettore e trascinandolo nel proprio universo. La trama è avvincente, mai banale, punteggiata dalla giusta dose di mistero, passione e scabrosità.
Lascia senza fiato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantasy
 
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    30 Agosto, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Uno spreco di carta, di tempo e di cervelli

Dopo le continue insistenze di amiche e conoscenti ho affrontato anch'io la trilogia dei vampiri di S. Meyer. Uno spreco di carta, di tempo e di cervelli (parafrasando Schopenauer, che aveva almeno la fortuna di rivolgere i suoi strali a personaggi di calibro come Hegel)... Lo stile è elementare, il lessico è ridotto all'osso (e ad un osso estremamente sdolcinato), la storia è di una banalità sconcertante. Bella si trasferisce in un posto senza sole e finisce per innamorarsi di un vampiro buono (!!!): dopodichè tutta la trama si regge sul fatto che i potentissimi Volturi potrebbero arrivare e scatenare una guerra di proporzioni epiche tra clan di vampiri, e mentre prosegui la lettura non vedi l'ora che arrivino e portino un po' di azione a questa storia sciatta. Ebbene, in tutti e tre i libri questo non accade: si arriva sempre sull'orlo di una catastrofe, ma viene scongiurata dopo un incontro semi-diplomatico (tra vampiri!).
Insomma, un'intera trilogia di romanzi che si regge sul mondo pieno di cuoricini dei due protagonisti: la trama è tutta qui, più triste di un Harmony.
Per non parlare dello stravolgimento della figura del vampiro: da sempre un archetipo dell'inconscio collettivo che incarna il male estremo, una figurazione di Satana, qui diventa un adolescente mieloso che si illumina come una lampadina appena viene toccato dal sole.
Poteva essere un romanzo sull'eterna lotta tra bene e male, ma il livello di crescita emotiva della sua autrice non ha permesso che prendesse alcuna piega esistenziale; le fiabe dei fratelli Grimm che leggiamo ai nostri bambini di sera hanno più spessore di questo romanzo, che osa impudicamente classificarsi come "adult fantasy", al pari dei grandi romanzi di M. Zimmer Bradley.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
101
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantasy
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    30 Agosto, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Sovversivo e intelligente

Un libro fantastico anche per i suoi infiniti livelli di lettura: è una storia per ragazzi, è una riflessione contro tutte le ideologie che obnubilano la realtà dell'uomo, è un romanzo costruito sulle solide basi della filosofia classica e della fisica delle particelle.
La sua carica sovversiva ha infastidito alcuni movimenti radicali anglicani, e ci costringe a porci delle domande su tutti gli -ismi e gli stereotipi che abbiamo assimilato nostro malgrado. La stessa protagonista del libro, apparentemente una semplice bambina come possono essere i protagonisti di Narnia o Harry Potter, rompe con la sua caratterizzazione tutti gli schemi degli eroi infantili: rozza, maleducata, bugiarda di professione, selvatica quanto un gatto randagio,e proprio per questo infinitamente libera.
Un romanzo da leggere a 12 anni e da rileggere per il resto della vita.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    29 Agosto, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Un mondo senz'anima fin troppo tangibile

La lettura non è molto scorrevole, ma lascia al palato quel sapore intimista che è parte caratterizzante di tanta letteratura nipponica contemporanea.
Tutta la storia procede per piccoli indizi, mentre i protagonisti crescendo scoprono pian piano l'amore e coltivano la speranza che la "galleria di Madame" contenga la via di fuga a quello che per loro sarebbe altrimenti un destino ineluttabile. E Ishiguro ci fa sperare insieme a loro, ci tiene in sospeso fino alla gelida, terribile, stoccata finale: in una terribile epifania sulla filosofia ontologica dei cloni (sono anch'essi umani o sono da considerarsi al pari delle bestie da macello?), la realtà non potrebbe mostrarsi più alienante.
Ishiguro ci mette davanti agli occhi una distopia agghiacciante proprio perchè possibile; ci ricorda nitidamente la fredda capacità dell'uomo di disumanizzare sè stesso: un grido silenzioso che, proprio perchè proviene da uno dei figli di Hiroshima, si fa ancora più concreto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
Morrigan Opinione inserita da Morrigan    27 Agosto, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Essenziale come il fiore del deserto

Vanessa Diffenbaugh sa mescolare sapientemente esperienza personale e creazione letteraria, in questo romanzo che, unito dal filo conduttore di un codice comunicativo vittoriano ormai dimenticato, narra la crescita umana ed emotiva di una giovane adulta, un'orfana cresciuta attraverso i continui rimbalzi dei servizi sociali. La protagonista, che non a caso si chiama Victoria, si costruisce a strattoni una vita da adulta, convivendo con la propria emotività gaffiata e impaurita; il racconto si snoda alternando il presente di una vita ridotta all'essenziale - come la camera in cui Victoria dorme la notte, che non si cura mai di arredare, distendendosi a riposare sulla moquette - a un passato di ricordi su cui si proietta sin dalle prime pagine un'ombra oscura e misteriosa.
Sebbene i personaggi principali di questo romanzo siano tutti portatori di vicende tormentate, la storia narrata non perde il giusto velo di luminosità: la Diffenbaugh sta bene attenta a non cadere mai nel dolorismo esibito o nell'eccesso di melassa. La linea narrativa rimane semplice, pulita, e questo viene a tutto vantaggio del libro, che rimane fresco come una boccata d'aria e si fa leggere tutto d'un fiato, impedendo al lettore di rimandare al giorno dopo la lettura di altri capitoli.
Un romanzo gradevole, che lascia un'impronta positiva sul lettore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
7 risultati - visualizzati 1 - 7

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il successore
Le verità spezzate
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Delitto in cielo
Long Island
L'anniversario
La fame del Cigno
L'innocenza dell'iguana
Di bestia in bestia
Kairos
Chimere
Quando ormai era tardi
Il principe crudele
La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
L'età sperimentale