Opinione scritta da Rusticone
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Caro Glenn...
...se per il primo libro della saga l'idea che fondava il romanzo era accattivante e nel secondo ho trovato un buon movimento sia nella trama che nelle idee, nel terzo mi sono trovato spiazzato!
Secondo me, tecnicamente, se tu avessi tralasciato tutte le descrizioni, ricordi e commenti, per i soli fatti ti sarebbero bastate più o meno un centinaio di pagine... Poi i cinesi!....
Finale di una trilogia che non ci lascia un senso di compiuto: sembra di assistere a un test di gradimento per cui si lascia una porta aperta a una seconda trilogia, a un prequel e chissà a quali altri ritrovati del marketing.
Si, come ha detto la mia amica Gracy, una vera e propria operazione di mercato... poco cuore molto portafogli.
Mi dispiace Glenn, sono rimasto un po' deluso.
Spero di rileggerti, ma per altre saghe."
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Molto bello
Bello, l'ho appena finito e mi è venuta voglia di scrivere subito una recensione, perché, per chi ama il genere, è un romanzo da non perdere.
Avvincente e soprattutto non scontato: il suo maggior pregio è che tratta l'idea del contenuto della bibilioteca in un modo estremamente credibile.
In alcuni momenti mi ha letteralmete lasciato col fiato sospeso (e non sono particolarmente sensibile...) ma l'argomento trattato, nella verosimiglianza con la morale e l'etica dei nostri tempi, e il modo in cui è trattato mi fanno partecipare agli avvenimeti con pathos.
Come già detto da altri, pur essendo un sequel, è migliore del precedente romanzo e volendo lo si può leggere anche senza aver letto La biblioteca dei morti.
E ora avanti col terzo!
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