Opinione scritta da Fede.92

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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    24 Febbraio, 2013
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Mi ha ipnotizzato!

Oblio della mente,vendetta,espiazione,inganno e una vagonata di suspance sono gli ingredienti magici che rendono questo magnifico Thriller made in Germany uno sconvolgente labirinto di terrore segnato da colpi di scena continui e totalmente inaspettati.

Il racconto si incentra su una narrazione di secondo grado (una cartella clinica) a cui nella prima parte e nel finale si accosta la narrazione di primo grado riflettente l'attualità della vicenda.

Il protagonista è rappresentato da Caspar, un neuropsichiatra perfezionato in Ipnosi con degli scheletri nell'armadio che non riesce a ricordare, la vicenda in questione si incentra in una clinica psichiatrica Tedesca in cui farà la comparsa il misterioso "Ladro di anime" un personaggio oscuro che rinchiude le vittime nel proprio corpo intrappolandole in un oceano di terrore e disperazione in cui anche il lettore e spinto ad annegare.

Molto lineare la narrazione, scorrevole e piacevole lo stile; Sebastian Fitzek è un mago nell'incastrare il lettore nella sua trama dinamica,claustrofobica,e ben progettata che giunge sino a minacciare implicitamente il lettore stesso.

Consiglio vivamente questa lettura che a mio avviso supera persino altri autori Tedeschi blasonati come Dorn.

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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    26 Dicembre, 2012
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"Era come se lui attirasse il male"

Dopo il successo de' "La Psichiatra" Dorn esordisce con il suo nuovo libro: Il superstite.
Protagonista di questo nuovo Thriller è il Dottor Jan Forstner (Protagonista che in seguito ritroveremo anche nel libro intitolato "Follia Profonda"). Rispetto alla precedente successo di Dorn, e al successivo (Follia Profonda) si denotano considerevoli variazioni a livello stilistico e contenutistico, sia nel bene che in male.
Evidenzio da subito che se una delle pecche di Dorn era la superficiale introspezione psicologica del protagonista, in quest'opera finalmente Dorn sanerà la lacuna dando voce ai sentimenti interiori più profondi del protagonista, anche con l'ausilio dell'ipnosi.
Del protagonista saranno evidenziati gli stati emotivi, soprattutto inerentemente alle innumerevoli sofferenze e shock che sarà costretto a subire nel susseguirsi delle vicende, sino a concludersi con un finale difficile da immaginare quindi perfettamente valido, anche se non così scioccante, dotato come sempre di quel pizzico di follia intrinseca che questo autore sovente pone a tutti i suoi finali, idealizzandola come una sottoforma di "Deus Ex Machina" antagonista però-
Passiamo ai difetti:
A causa dell'introspezione psicolgica, e del risalto dato a situazioni comuni, eccessivo margine dato ad alcuni personaggi (dato anche l'aumento del numero dei personaggi in tale vicenda) la narrazione risulta essere sì abbastanza scorrevole, ma LENTA, dilazionata, è come se mancasse di densità narrativa, il che è una problematica non indifferente dato che in alcuni punti il lettore potrebbe incorrere nella noia, i fatti rilevanti distano eccessivamente l'uno dall'altro, questo fattore risulta accentuato soprattutto nella prima parte del libro, per ricomparire a tratti nella seconda parte- In breve: Manca in alcuni punti lo stile tipico di Wulf che mantiene il lettore in uno stato di costante tensione, e questa a mio parere è la più rilevante pecca di questo libro.
Altra problematica è dovuta al largo uso di personaggi secondari, sono molteplici, ma spesso vengono richiamati alla memoria durante la lettura, dato che possiedono talvolta nomi complessi da ricordare (almeno alcuni) ciò può causare dei problemi nella comprensione lungo il susseguirsi delle vicende, facendo sì che il lettore debba magari indietreggiare di qualche pagina per colmare qualche lacuna.

Comunque una lettura interessante anche per alcuni particolari temi trattati: Ipnosi,tratti di psicoanalisi, suicidio,etc. Di certo questa è l'opera di Dorn con il più elevato contenuto culturale di tipo psicologico, a scapito della tensione generale purtroppo, ma è una lettura che consiglio.

Vorrei aggiungere che nel romanzo Successivo (Follia Profonda) Dorn attuerà un formale ritorno allo stile narrativo più simile al libro "La Psichiatra" che "Il superstite" e a mio parere la scelta è stata opportuna.

Comunque se mi chiedeste in quale dei libri di Dorn addentrarvi per seguire le vicende del nostro Jan Forstner io vi consiglieri senz'altro "Follia Profonda", mentre se aveste l'intenzione di conoscerlo più a fondo ecco che vi proporrei "Il Superstite", e vi consiglio di farlo in ques'ordine, ritengo che si debba prima apprezzare un personaggio perchè poi sorga la curiosità di sapere chi in realtà sia nel profondo-

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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    26 Novembre, 2012
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Limerence fatale

"Dimmi una cosa, dottore,in psicologia esiste un termine per indicare il mal d'amore,vero?[...]"
"ti riferisci a limerence? "
[...]
"Dimmi, Jan, che cosa succederebbe se non dovesse mai smettere, [...] se questa Limerence, durasse per sempre[...] "
"Vuoi saperlo per davvero?"
"Te l'ho chiesto apposta"
"Allora impazziresti."


Follia, perversione, e passione morbosa sono i principali ingredienti del nuovo libro di Wulf Dorn che porta il nome di "Follia Profonda", che come i precedenti due libri ha come protagonista uno Psichiatra: In questo caso Jan Forstner (lo stesso protagonista de "Il superstite"). Vorrei puntualizzare innanzitutto che non è necessario leggere prima " il Superstite" per poter addentrarsi in "Follia profonda" dato che le due opere sono indipendenti.
Come sempre lo stile di Dorn si distingue per semplicità, linearità, scorrevolezza. La lettura risulta piacevole e di facile comprensione, in misura maggiore anche rispetto alla sua precedente opera "La psichiatra" il che denota una progressiva maturazione stilistica dell'autore.
Rispetto ai precedenti Thriller del suddetto autore, "Follia profonda" copre maggiori tematiche: Eros,violenza,spiritualità, mondo ecclesiastico,scissione dell'Io, e in alcuni punti si giunge persino al grottesco. Ancora una volta Dorn dimostra la sua abilità nel trasportare il lettore in un vortice di sospetti, paranoie, rendendolo complice delle angosce del protagonista.

Oltre alle tematiche che più volte entrano a far parte dei libri di Wulf, vi confluiscono anche i suoi difetti: La limitata introspezione psicologica del protagonista, in contrapposizione all'analisi introspettiva che vien fatta inerentemente alla persona che lo perseguita di cui vengono scandagliate
la perversione, i traumi, la struttura dei meccanismi inconsci.

Ancora una volta la trama dell'opera di Wulf Durn risulta perfetta per un'eventuale produzione cinematografica, e si dimostra nuovamente una lettura coinvolgente,efficace, ed all'altezza delle aspettative-

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Il superstite W. Dorn
La psichiatra W.dorn
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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    14 Novembre, 2012
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Un controverso minestrone-

Nel suo libro "Il suggeritore" che io sarei più propenso ad intitolare "Il burattinaio" o "il giocatore di scacchi", un autore Italiano si affaccia in modo concreto al mondo dei Thrillers attualmente di dominio incontrastato U.S.A, e riesce a mio parere nel suo scopo.

Carrisi è talmente entusiasta del suo progetto che lo arricchisce in maniera spropositata includendo al suo interno le più svariate tematiche: Morte,violenza,investigazioni,perversioni, amore,Ironia, spiritismo, follia,suspence,erudizione(in ambito criminologico) e chi più ne ha più ne metta! Non si può certo affermare che il libro possa esser monotono data la stragrande varietà di sfaccttature, che lo rendono originalissimo nel suo genere. La trama si infittisce in modo rilevante proseguendo nella lettura e ciò talvolta si risolve in una difficoltà di comprensione dovuta anche al singolare stile di narrazione proprio di Carrisi che spesso alla narrazione principale interseca spunti di narrazione secondaria con digressioni, ed avvenimenti che infine si intersecano alla narrazione principale il tutto genera nel lettore un iniziale senso si smarrimento seguito da una difficoltà di elaborazione del tutto. Temi cardine della storia sono il male che si allaccia al bene, l'amore che può generare gli effetti più devastanti, l'empatia contrapposta all'indifferenza, il male che è in grado di generare il bene (Finale). I numerosi personaggi e fatti della vicenda sono connessi tra loro direttamente in modo indissolubile, ciò contribuisce a rendere la trama ancora più complessa. Il lavoro che esegue Carrisi per far avanzare la narrazione dovendo collegare il tutto è un'impresa sovrumana, non esente purtroppo da vere e proprie "forzature" a scapito della realisticità- I colpi di scena si susseguono in una vera e propria Climax ascendente soprattutto nella seconda parte dell'opera che però a mio personale parere si conclude in modo assolutamente frettoloso,artificioso, a scapito della plausibilità: E' una delle più grandi pecche del libro, oltre ad essere uno stereotipo di molti libri e film thriller ed horror di matrice Americana-
Sarebbe ingiusto però definire quest'opera affibbiandogli semplicemente lo stereotipo di "Americanata" perchè ciò sarebbe un forte diminutivo dell'evidente originalità di questo libro, avente le radici in uno spazio fittizio che presenta i contorni sia dell'ambito Americano, sia di quello Europeo, e che presenta più contenuti di ogni altro thriller che io abbia mai letto, in ciò è la sua particoarità,il suo valore, ma anche la sua imperfezione.

In sintesi un libro complesso,variegato,ad alta concentrazione contenutistica, talvolta un po' artificioso, che però vale la pena leggere perchè riesce a coinvolgere e a rapire.

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Anatomia del Serial Killer (De Luca)
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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    13 Novembre, 2012
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Il chiaro oblio dell'umanità

Nella sua opera: "Cecità" Saramago trafigge il lettore catapultandolo in un mondo apocalittico ma alquanto realistico. Un opera originale anche se rapportata a testi trattanti il genere apocalittico. Viene dato risalto all'uomo che viene privato della società come la si conviene e ricatapultato allo stato di natura che il seicentesco Hobbes ipotizzava.Nel suo libro non c'è spazio per nomi,punteggiatura, e altre regole sintattiche comunemente utilizzate,Saramago è riuscito nel suo intento: alienare anche la sua opera come i suoi personaggi dal panorama comune di civiltà, rendendo il tutto una cosa a sè stante. L'opera ha anche valore metaforico: Amplifica, talvolta distorce, facciate della reale società odierna, implementando al suo interno un recondito significato politico.
Il libro ha mille facciate, ciascuna interpretabile soggettivamente da ciascuno di noi, ecco cosa rende questo libro un opera da leggere e da comprendere.

Si tratta comunque di un libro complesso, articolato, che richiede impegno nella sua comprensione, non ritengo si tratti di un'opera meramente intrattenitiva o di svago.

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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    21 Agosto, 2012
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Un racconto Kafkiano

Un racconto assai breve ove un' èquipe di medici tenta di decifrare i misteriosi sintomi di un paziente. A mio parere ho notato somiglianze rispetto al racconto di F. Kafka "Nella colonia penale" : Difatti Galvan in un certo senso ricorda l'ufficiale del suddetto racconto. Di Kafka c'è l'ironia, l'ermetismo, e l'assurdita'(mancano invece genialità, originalità, ed imprevedibilità), personalmente ho trovato il finale assai scontato e prevedibile. Nonostante la lettura sia piacevole, questo libro non vi lascerà il segno, vi aiuterà semplicemente a trascorrere un quarto d'ora del vostro tempo in modo disimpegnato.

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Nella colonia penale (F. Kafka)
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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    21 Agosto, 2012
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Scorrevole, coinvolgente, ironico

Il libro tratta della storia del suddeto chuck, un adolescente che deve affrontare oltre alle comuni sfide che la vita gli pone (amore, amicizie, scuola) anche un fastidioso DOC. Lo stile è assai scorrevole e la lettura risulta piacevole e mai noiosa o ripetitiva (Nonostante tratti di un Disturbo ossessivo compulsivo!!! ). Il lettore tende facilmente ad immedesimarsi nel protagonista diciassettenne che lo rende complice dei suoi rituali, delle sue emozioni, delle sue sofferenze. Chuck conoscerà una progressiva maturazione psicologica, è un personaggio che si troverà all'apice del cambiamento sotto ogni punto di vista: Emotivo, psicologico, scolastico, e sociale. Inoltre nonostante sia un 'opera poco impegantiva, essa affronta tematiche rilevanti come quella dell'alienazione, del bullismo, e del classismo scolastico che porta il lettore a riflessioni. Il finale lo trovo leggermente artificioso anche a causa di alcune coincidenze che paiono in alcuni punti forzate, persino fiabesco nelle ultime pagine, ma comunque piacevole ed emozionante. Una lettura consigliata!

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    15 Agosto, 2012
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Esplicitamente spietato. Uno stupro alla mente del

Un libro incalzante, l'autore trasporta il lettore in un vortice di sospetti intrappolandolo in un gioco di paranoia,insicurezza e dubbi che si risolverà solamente nel finale: a mio parere del tutto imprevedibile. La pecca che ho notato è la scarsa e superficiale introspezione psicologica inerentemente alla protagonista che per lo più decrive se stessa come tenace,combattiva, "una guerriera" ma nulla di più, e ciò non basta per delineare una protagonista di un thriller psicologico, anche se il contenuto sarebbe ideale per un eventuale film. Solamente nel finale è possibile ottenere qualche dettaglio in più. Il finale è crudo, spietato e riesce a suscitare nel lettore sentimenti vuoi di risentimento, vuoi di incredulità, incertezza, indignazione, delusione, in qualunque senso si voglia coglierlo esso riesce a rapire pienamente, io lo descrivo come esplicitamente spietato. Una lettura a mio parere consigliata che vi spingerà a dubitare persino di voi stessi.

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Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    14 Agosto, 2012
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Eppur si rammenta

Sebbene talvolta lo stile possa apparire prolisso e persino ampolloso, trovo che sia una tattica per ottenere ciò che l'autore realmente voglia: Trasportare il lettore nello stesso mondo della protagonista che rivive quotidianamente le stesse situazioni. Il finale può essere intuito dai lettori più arguti e "paranoici", anche se si rivela un colpo di scena leggermente artificioso. Nonostante i fatti possono talvolta apparire implausibili o "forzati" l'autore riesce pur sempre a farli apparire plausibili. Che dire, lo consiglio fortemente, un ottimo libro ove non mancano colpi di scena, Eros, dove la protagonista subisce un costante processo di maturazione, un personaggio dunque a tutto tondo e dotato di una considerevole profondità psicologica/emotiva. CONSIGLIATO per gli amanti del thriller psicologico! non penso che su questo libro possa esser fatto un film date le innumerevoli introspezioni psicologiche assai difficili da rappresentare in un film senza che esso duri ore-

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