Opinione scritta da Giada_

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Giada_ Opinione inserita da Giada_    12 Agosto, 2012
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Il mio libro preferito

Una volta iniziato, è impossibile abbandonarlo. Un libro che ti perseguita, che ti immerge dentro di sé, grazie allo stile leggero e sapiente di Saramago. Quando ho sfogliato il libro prima di compralo, mi ha sorpreso l'assenza di virgolette che introducessero i discorsi, ma durante la lettura non si è rivelato un problema, e non ci si fa neanche caso.
La trama è magnifica, angosciante e triste. Triste perchè racconta la nostra società, perchè se dovesse accadere una piaga simile, la realtà non sarà poi diversa da quella descritta nel libro.

Un libro che si deve leggere, a mio parere.
L'ho consigliato a tutti, dal mio ragazzo (che l'ha divorato in pochi giorni) alla mia prof di italiano!

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Giada_ Opinione inserita da Giada_    12 Agosto, 2012
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Illuminante

Credo che sia un libro perfetto per un adolescente, da molte opportunità per riflettere sul proprio io e sul mondo. Personalmente l'ho trovato travolgente, affascinante e sorprendente, perchè non avrei mai creduto di poter entrare così in sintonia con i personaggi. Perchè mi sento un pò Narciso, e un pò Boccadoro. Perchè la scelta tra i due è ancora lunga, e questo libro andrebbe riletto svariate volte. Insieme a Siddharta, mi ha fatto pensare a molti aspetti della mia vita. L'ho adorato!

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Giada_ Opinione inserita da Giada_    02 Agosto, 2012
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Un buon libro

Quando ho preso questo libro non immaginavo fosse così spinto, mi aspettavo qualcosa più alla Madame Bovary. Tuttavia è stata una lettura piacevole, e mi ha colpito quanto sia moderna nonostante risalga a quasi novant'anni fa. Lady Chatterley non è il mio ideale di protagonista femminile, troppo lagnosa, aspetta sempre che le cada una grazia divina dal cielo. Una donna noiosa (e annoiata) e materialista. All'inizio del libro vuole discutere con un uomo, parlare di argomenti importanti e interessanti, mentre una volta ottenuta tutto questo, cerca un vano contatto fisico, vuole il sesso che prima le sembrava così poco importante, se non fastidioso. Nella parte finale dell'opera si presenta egoista, frivola e incosciente, caratteristiche che mi fanno ribollire il sangue! Tuttavdia il bello di questo romanzo sta nella grande critica sociale che l'autore ci dona con grande capacità.
Da una parte vi è il marito disabile di Connie, a cui piace studiare e parlare di argomenti quali l'anima e Dio, ma è anche un proprietario di miniere, ed è convinto della sua superirità sociale. A Connie invece piace più sentire la pioggia sul suo corpo, scoprire le sensazioni che può avere e si innamora del guardiacaccia, senza badare alla differenza sociale tra loro.
Un romanzo che ha tutto.
Solamente lo stile non mi ha convinta, ci sono delle stonature soprattutto quando parla Mellors. Inoltre le descrizioni sono povere e non sono riuscita a entrare nel vivo dello spazio e del tempo

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Giada_ Opinione inserita da Giada_    02 Agosto, 2012
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Estremi

Ci sono due possibilità per questo libro: o lo si ama, o lo si odia.
Si possono condividere le convinzioni e le azioni del protagonista, o le si possono giudicare sciocche e dettate da un profondo egocentrismo.
Le vicende sono quelle di una società agiata, con ogni tipo di lusso e vizio, ma anche incentrata sul gusto dell'arte e della letteratura. Andrea Sperelli è un poeta e un artista, un uomo succube del fascino femminile.
Personalmente ho apprezzato molto questo romanzo, magari non ho sempre condiviso i pensieri dello Sperelli, ma è stata una lettura piacevole, aiutata dallo stile sublime di D'Annunzio che mi ha fatta rimanere incollata alle pagine.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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2.0
Giada_ Opinione inserita da Giada_    02 Agosto, 2012
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Una grande delusione


uno dei libri più brutti che abbia mai letto. no, non ci riesco a farmelo piacere, neanche un pò. ammettendo che l'ho letto in fretta perchè volevo vedere come andava a finire (cosa che accade per tutti i libri di questo genere), è stata un'agonia e una sofferenza leggere queste pagine. un libro che vuole dare degli insegnamenti e delle perle di saggezza sparse qua e la senza un filo logico, solo per far vedere che l'autore sa scrivere con delle belle parole. che tra l'altro non sono in armonia tra di loro. penso che i miei racconti di quando avevo 14 anni siano scritti meglio. storia mediocre, personaggi praticamente non descritti e molti inutili, ficcati dentro solo per creare delle scene che piacciono al pubblico (vedesi Clara, che all’inizio sembra essere un’importante tassello della storia, ma poi scompare e fa un’apparizione senza motivo alla fine). Il tempo scorre come gli pare, in base a come fa comodo a Zafon. Possono passare mesi interi senza che il protagonista faccia qualcosa di sensato, ma comunque la narrazione riprende dal pensiero che aveva mesi prima. Scene di sesso inserite a casaccio. Ragazzi che si innamorano con uno sguardo, roba che manco Dante con Beatrice. Mi domando da dove le abbia prese certe idee assurde questo Zafòn. È come se avesse preso tante frasi trite e ritrite nel corso dei secoli, e le abbia scritte in maniera peggiore. E spesso non hanno un senso. Tutti i personaggi si atteggiano a filosofi e a chi ha capito tutto dalla vita, il che potrebbe anche essere vero se solo ci fosse una descrizione psicologica di questi ultimi, e non solo delle loro azioni e dei loro innamoramenti / scopate. Tra l’altro l’intreccio amoroso rasenta l’assurdo, tutti si innamorano per la prima e unica volta, roba che manco Biancaneve col principe azzurro. Tutti tranne il protagonista, che a 10 anni vede il primo paio di tette della sua vita e ci va in assuefazione, finché non scopre che la sua adorata casta e pura Clara in realtà è una ninfomane che si fa il primo musicista che incontra. Dopodiché è la volta di Beatrice. L’innamoramento tra i due non è chiaro, ma l’autore non se ne preoccupa e continua a scrivere come se fosse ovvio.
Perché piace questo libro? Non ne ho la benché minima idea, certamente sin dalle prime pagine si intuisce che è mediocre. Ed è così che prosegue fino all’ultimo.
Comprato in una libreria dell’usato a metà prezzo, ed è lì che ritornerà, sperando che qualcun altro lo apprezzi.

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