Opinione scritta da La Toni
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Destino o Karma?
"A volte bisogna uscire dalla scena, per capire quale ruolo abbiamo svolto".
"Ti vengo a cercare" riporta proprio questa bella frase.
Un romanzo che rispecchia la VITA. Imprevista, a volte ingiusta a volte sorprendente.
Un romanzo fortemente consigliato da un Amico e letto veramente al momento giusto.
Per la prima volta dovrò raccontarvi un po’ di TRAMA… non mi piace farlo e di solito non lo faccio, perché come dico sempre “I libri non si riassumono, ma si LEGGONO!”
Ma stavolta mi serve!
Il protagonista è Ethan Whitaker un ricco e affermato psicologo, che ha abbandonato il suo passato di giovane operaio per inseguire con grinta e determinazione ciò che aveva sempre desiderato: soldi, successo, fama.
Per realizzare i suoi sogni ambiziosi, Ethan ha messo da parte affetti ed amicizie e tagliato di netto tutti i ponti con il passato. Ma il passato un bel giorno lo viene a cercare e gli presenta il conto attraverso una serie di incontri ed avvenimenti sconvolgenti che lo costringono ad affrontare un viaggio doloroso e profondo dentro se stesso.
Ethan comincia a riflettere su ciò che è stata la sua vita, a ripensare alle cose veramente importanti che ha trascurato e che si è lasciato sfuggire in nome di quell’effimero successo. Si accorge di essere oppresso da uno sconcertante senso di vuoto. E si sente pervaso dal desiderio di cambiare il corso degli eventi e modificare le conseguenze dei propri errori.
L’occasione gli viene concessa.
Rimane bloccato in uno spazio temporale che lo costringe a rivivere continuamente la giornata del 31 ottobre. Una terribile giornata.
Che cosa fareste VOI se vi fosse data la possibilità di rivivere il giorno più brutto della vostra vita?
Sicuramente fareste di tutto pur di rimediare ai vostri sbagli nel minor tempo possibile.
Io lo farei, ed anche Ethan ci prova: cambiare il corso degli eventi…
Ma un uomo può davvero cambiare il suo destino? la fatalità esiste? E se esiste, quale peso ha nel succedersi degli eventi? il destino è già scritto o siamo noi, con le nostre azioni, che possiamo determinarlo?
Musso cerca di rappresentare questo dilemma attraverso due figure simboliche, che affiancano Ethan nella sua precipitosa corsa contro gli eventi, che competono per contendersi l'esito di una storia iniziata molto tempo prima…
Uno rappresenta appunto il Destino, la necessità di accettare il corso degli eventi; l’altro rappresenta invece la legge del karma, secondo la quale quello che ci accade è semplicemente il risultato delle nostre azioni, premio o punizione per i nostri comportamenti.
Chi vincerà? Il destino o il karma?
Mi piace tantissimo la risposta che ha dato il mio amico Luca: “vince sempre…. la VITA”
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Un giorno in piu' per sognare
Quando un paio di estati fa mi suggerirono di leggere questo libro di Fabio Volo, ero talmente scettica, che davvero non avrei mai immaginato che sarebbe diventato uno dei miei preferiti!
La persona che mi consigliò di leggere
"il giorno in più" era una persona su cui riponevo (e ripongo tutt'ora) tutta la mia stima… così confesso che mi lasciai convincere.
E poi il resoconto dettagliato che questa persona mi faceva (giornalmente!!) della storia d’amore tra Giacomo, il protagonista del romanzo e Michela, il suo sogno proibito, era così coinvolgente!
Fanatica della purezza della letteratura, assolutamente diffidente quando si parla di libri, di solito sono un po’ prevenuta nei confronti dei comici-conduttori-calciatori-attori-echipiùnehapiùnemetta che si improvvisano scrittori.
Per di più mi irritava che un single convinto, impenitente e presuntuoso quale Fabio Volo pretendesse di parlare dell’amore! È come se un eschimese pretendesse di sapere come gli abitanti del Congo devono comportarsi durante la calura!
Mi sono dovuto ricredere… non tanto per lo spessore letterario del libro (che del resto non pretende neanche di avere) quanto per la capacità di trovare descritti in quelle pagine emozioni coinvolgenti, sentimenti così forti, veri, vissuti, capaci di raggiungere una profondità emozionale incredibile, inattesa, che spiazza...
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Divisibili soltanto per 1 e per sè stessi.
Come i numeri primi.
Come l'11 e il 13, o come il 17 e il 19, il 41 e il 43, oppure come... il 2760889966649 e il 2760889966651.
“Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava MERAVIGLIOSI. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano PRIMI GEMELLI: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi, quasi vicini,perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero”
Non tutti i libri sono uguali.
Alcuni ti folgorano.
Si lasciano divorare.
Ti rapiscono attraverso parole che senti davvero tue, parole che ti “inghiottono” ti entrano nell’anima per non andarsene mai più…
"La solitudine dei numeri primi" è uno di questi.
L’ho letto quasi tutto d'un fiato, in due mezze nottate. Ma è uno di quei libri che non potrei rileggere, almeno non per ora. Mi ha fatto male nella carne.
In molti lo hanno definito il classico racconto adolescenziale “stile Moccia”.
Neanche per sogno.
La solitudine dei numeri primi è un pugno nello stomaco! Non è un romanzetto per ragazzine innamorate! Non c'è una principessa e nemmeno un principe azzurro.
I protagonisti sono lontani anni luce dagli “splendidi e perfetti” che popolano le pagine del Federico nazionale!
Alice e Mattia. Uniti e divisi da tragici eventi. La loro anima è messa a nudo. Due personaggi che toccano il cuore, con i loro impacci, gli slanci imprudenti, i gridi taciuti, i silenzi, le paure ed il coraggio.
Chiusi nei loro ostinati silenzi... perché l'essenziale non si dice mai…mai.
Alice e Mattia vivono nella consapevolezza di essere diversi dagli altri, e questo non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo.
Alice e Mattia e il “peso delle conseguenze”, da cui è IMPOSSIBILE FUGGIRE, la minaccia, la condanna, il prezzo di quelle scelte che si fanno in pochi secondi e si scontano per il resto della vita.
Il peso delle conseguenze...
Alice e Mattia due numeri primi. Due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario ma destinati a non incontrarsi mai.
Coincidenza di destino, di vita, di aspirazioni. Ma destino, vita, aspirazioni non bastano a fare in modo che Alice e Mattia si incontrino davvero.
Due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi. Si trovano, si capiscono, eppure c’è puntualmente qualcosa che continua a separarli.
Mattia è un pò come me: una nave in balia delle onde, fragile e forte nello stesso tempo. Mi piace e mi affascina la sua psicologia contorta, la sua mente somigliante ad un labirinto inespugnabile. Non chiede niente a nessuno, va avanti da solo con le sue forze, vuole essere totalmente indipendente. La sua corazza è inespugnabile, è un’armatura contro il mondo.
Mattia è speciale, ma lascia scivolare su di sé la vita, quasi con indifferenza, consumando la vita alla ricerca di sé, ancorato ad un ricordo da cui non riesce a staccarsi.
La solitudine di Mattia è la solitudine di tutti quelli che si lasciano intrappolare in una trama di rapporti che alla fine si rivelano vuoti, inconsistenti ed insignificanti. Rapporti che non riescono a produrre il collante indispensabile a unire, a legare intimamente.
"La paura di Mattia è quella di avere rapporti talmente intensi da non poter dare loro un nome... sarebbe come togliersi l’anima. Abbandonarsi a qualcun altro è in effetti perdere una parte di se stessi."
Se impedisci agli altri di entrarti nel cuore, non potranno mai farti del male…
Mattia la pensa così. Ed io… forse… sono d'accordo con lui.
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