Opinione scritta da Janet

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Fantasy
 
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Janet Opinione inserita da Janet    16 Febbraio, 2013
  -  

Lunga recensione per un libro deludente

Ogni tanto tiro il naso fuori dalla mia libreria personale (quella in camera mia, ordinata in modo maniacale in base alle mie preferenza e all'edizione del romanzo) e mi butto su internet a cercare qualcosa di diverso da leggere.
Dopo aver sentito parlare di questa saga come il "nuovo fenomeno Young Adult degno erede di Twilight e Harry Potter" senza decidermi a degnarla della mia attenzione, sono venuta a sapere che ne stanno producendo il film. Guarda caso è un film in cui appaiono alcuni attori che mi ero ripromessa di tenere d'occhio (Robert Sheehan, Aidan Turner, Jamie Capbell Bower su tutti). E' stato solo allora che mi sono convinta a iniziare il libro.

(Da qui in poi ci potrebbero essere SPOILERS, relativi solo a questo romanzo della saga)

Le mie aspettative erano abbastanza basse per questo non sono stata troppo severa nel giudizio.
Il libro non è stato un totale disastro da ogni singolo punto di vista, ma c'era quasi.
L'autrice mi ha dato l'impressione di essere una persona ricca di fantasia, tant'è che l'inventiva è uno dei punti forti del romanzo. Il mondo in cui si muovono i protagonisti è abbastanza interessante. Ci sono delle carine invenzioni e si è tentato (invano) di amalgamare il fascino del mistico con quello terreno di una metropoli. L'autrice ci permette di dare un'occhiata quasi di nascosto alla società arcaica in fase di cambiamento degli Shadowhunters.
Purtroppo però il punto di vista è quasi sempre quello di Clary, la protagonista che scopre l'esistenza di questo mondo all'improvviso, e non ci è dato sapere quasi niente che non sia già stato detto a lei. Il lettore deve seguirla nel suo viaggio in cui lei procede molto lentamente. Clary sembra accettare questa nuova dimensione in cui è stata catapultata senza farsi troppe domande, senza cercare di informarsi il più possibile. Ovviamente sto parlando ancora del punto di visto "sociale e culturale" (se così si può chiamare, con un eufemismo) il mondo degli Shadowhunters. La protagonista non ci permette di spaziare nell'atmosfera del romanzo e ritengo che sceglierla come punto di riferimento narrativo si stato una davvero pessima scelta, perché dà un grande limite a uno dei pochi aspetti interessanti del libro.

Se da un punto di vista dobbiamo stare dietro a Clary e accettare il suo passo lento nel proseguire la storia, dall'altro punto di vista, quello dei colpi di scena, ci chiediamo se questa ragazza non sia un po' ritardata mentalmente. Ovvero: non ci sarà neanche un colpo di scena, che sia uno, che non avete già capito almeno una sessantina di pagine prima.
L'autrice basa l'ultimo quarto di libro su una serie di rivelazioni shock relativi alla famiglia della protagonista da fare invidia a Beautiful.

Ora che ho analizzato un po' la trama passo con molta tranquillità a parlare dei personaggi.
Non sono ben descritti. Di loro non sappiamo molto e quel poco che sappiamo è qualcosa che ci viene buttato lì dalla protagonista sotto forma di pensieri. C'è un abbozzo di caratterizzazione che non viene sviluppato adeguatamente. Troviamo delle relazioni un po' ambigue, alcune non esplorate come sarebbe logico aspettarci.
In particolare ho trovato la protagonista molto debole. Non c'è nessun suo aspetto che sia davvero delineato (e no, il fatto che sappia disegnare non implica un bel niente). Più di una volta ci capita di trovare qualche informazione in più su di lei, ma nelle situazioni meno appropriate.
Jace, altro personaggio importante, è uno stereotipo di darkettone con un incredibile complesso di superiorità e che ci viene presentato come "divertente" e "ironico".
Di Simon abbiamo capito che è un essere ridicolo e soprattutto innamorato di Clary.
Del buon Alec sappiamo che è gay e innamorato pazzo di Jace (No, Jace ovviamente non lo prende manco in considerazione).
Poi c'è Isabelle: l'oggetto delle invidie più feroci della protagonista. Sappiamo solo che è una gnocca da paura.
In tutta questa brodaglia abbiamo un paio di triangoli amorosi che a stento si reggono in piedi e un cattivone di nome Valentine compie i suoi loschi affari.

Un po' mi piange il cuore a considerare così male un libro di tanto successo.
Sono convinta, come ho già detto, che nel libro ci sia una bona inventiva, ma è andata assolutamente sprecata. Ho avuto l'impressione leggendo questo libro ed altri del genere che gli autori che si rivolgono ai teenager sono sostanzialmente pigri. Sarebbe bastata un po' più di pazienza, di perfezionismo per rendere questo libro appena più piacevole

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Narrativa per ragazzi
 
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Janet Opinione inserita da Janet    10 Aprile, 2012
  -  

Una perdita di tempo

Premetto che non sono mai stata una tipa da romanzi d'amore fantasy e l'unico motivo per cui questo libro si trova a casa mia è perché piace a mia sorella (l'ha comprato lei) e io ne ho approfittato per leggerlo.

Potrei cominciare a storcere il naso sin dalla rilegatura e dall'impaginazione che fanno sembrare il libro un mattone, ma in realtà si sarebbe potuto benissimo ridurre a 300 pagine semplicemente eliminando un po' di spazio nei bordi e tra una riga e l'altra. Ma non ne farò certo una colpa all'autrice.

Torniamo quindi al romanzo.
Lo stile è tremendamente sciatto. L'autrice è incapace di descrivere, di creare tensione. E' un libro piatto. Non c'è atmosfera, per quanto le occasioni per crearla ci fossero.

Forse l'idea di fondo, quella che comprende il riformatorio e gli angeli, non era così disastrosa, ma le è stato dato il taglio sbagliato. Un triangolo amoroso tra una ragazza con delle serie problematiche, un ragazzo dannato ma bello (e buono) e l'acerrimo nemico di quest'ultimo è una solfa vista e rivista.
Per di più i sentimenti e i pensieri della ragazza sembrano campati in aria. I personaggi non hanno spessore. Sono bamboline stereotipate. Dall'affascinante Cam, al tenebroso Daniel, dall'estroversa Arrianne all'insicura Luce pare impossibile ricordarseli. E diciamoci la verità: sembrano le brutte copie dei personaggi di Twilight cui è stato cambiato il nome.
La trama, come già accennato, è ridicola. Eventi che si susseguono senza un vero e proprio filo logico.

L'atmosfera poteva essere l'unico punto relativamente forte del libro, ma è andato sprecato. Mi piange il cuore a parlare così di un'autrice tutto sommato giovane, ma secondo me tanto vale che Lauren Kate cambi mestiere. Per quanto ho potuto leggere manca sia di fantasia che di tecnica. Forse il mio verdetto è un po' affrettato, ma davvero non riesco a immaginare come questa autrice possa risollevare il suo stile.

Mi impressiona davvero sapere che un libro del genere ha venduto così tante copie, riscuotendo anche un certo successo. Non riesco a capacitarmene, ma d'altronde ognuno legge quel che vuole

Ritengo che il libro sia scarso, ma che comunque scorra abbastanza in fretta. E' semplice e veloce.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Twilight, Diario del Vampiro e in generali i fantasy d'amore
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