Opinione scritta da Moon
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Meglio tardi che mai
Avrei dovuto leggere questo libro molti anni fa, dato che in genere è una lettura consigliata alle scuole elementari/medie, ma come da titolo: meglio tardi che mai!
Fin dalla prima pagina si ha la sensazione di star leggendo il diario di una nostra amica, un'amica dolce e sensibile che, nonostante le difficoltà, affronta con ottimismo e volontà d'animo la sua vita adolescenziale. Ma dietro ai soliti inghippi della giovane età come i litigi in famiglia e i primi batticuore si nasconde qualcosa di più profondo e tragico. Infatti la situazione storica per una ragazzina ebrea, come Anna, non è delle più rosee, come non lo è per le sue coetanee e la sua famiglia. Mentre la guerra la circonda costringendola a vivere nascosta, anche dentro di lei nascono dei conflitti. Un conflitto tra il desiderio di libertà e la paura di essere scoperta, il conflitto tra i suoi sogni e la vita di stenti, un conflitto continuo tra il suo ottimismo e il pessimismo intorno a lei.
L'ultima pagina di questo diario è così sorprendentemente ricca di speranza che l'ho rigirata dieci volte prima di poter credere veramente che fosse l'ultima, ma poi ho realizzato che si quelle sono state le ultime parole che hai potuto scrivere prima della tragica fine, ma sono state anche quelle che hanno fatto iniziare il tuo sogno e ora il tuo sogno è realtà.
Dolce Anna ti sei rinchiusa nelle pagine del tuo diario e grazie ad esso, ogni volta, rivivi insieme a noi che le leggiamo.
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Un cuore spezzato
''Cadevo. Cadevo attraverso il tempo, lo spazio, le stelle, il cielo e qualunque altra cosa ci fosse in mezzo. Continuai a cadere per giorni, settimane, per un tempo che mi sembrò interminabile. Caddi finché non dimenticai che stavo cadendo. [...] Finché poi, da qualche parte laggiù in fondo al torace, sentii un dolore fioco, pulsante. Uno strano senso di vuoto. Un dolore li dove, una volta, stava il cuore. Aprii gli occhi.''
Chi di noi non si è chiesto come sarebbe il giorno del nostro funerale? come sarebbe la vita delle persone a cui vogliamo bene senza di noi? e come sarebbe la nostra "vita" dopo la morte? In questo libro si può trovare un punto di vista interessante di una sedicenne di nome Brie, morta perché le si è letteralmente spezzato il cuore. Ci mostra in un racconto, a tratti anche ironico, come il mondo vada avanti anche senza di lei e in un modo per niente piacevole: i genitori sono in crisi e la sua migliore amica sembra avere un legame con quello che era il suo ragazzo. Ma in questo "viaggio" non è sola, un ragazzo dal passato misterioso, Patrick, le è sempre affianco e la aiuta ad affrontare anche le situazioni più difficili. Una lettura piacevole e un finale per niente scontato. Lo stile, forse eccessivamente frammentato, rende però il racconto scorrevole e leggero (l'ho letto facilmente in 4 giorni). Consigliato.
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Natura e mistero
Inizio con il dire che il genere fantasy-avventuroso non è tra i miei preferiti ma ho comunque deciso di leggere questo libro, prestatomi da una mia amica, un po' per curiosità dettata dalla fama dell'autrice e un po' come sfida personale.
La storia di Alex, un normale ragazzo di città, catapultato per una serie di eventi nel cuore della foresta amazzonica mi ha lasciato dapprima piuttosto indifferente e annoiata.
Superata però questa prima parte "introduttiva", come in un climax, l'imprevedibile mutare degli eventi unito al manifestarsi di una natura meravigliosa ed ancestrale hanno suscitato in me una curiosità tale da spingermi ad arrivare fino all'ultima pagina.
Nonostante lo stile zoppicante vale la pena di apprezzare le minuziose e curate descrizioni.
Inoltre, pagina dopo pagina, si ha modo di aprire la mente su una misteriosa e affascinante parte del mondo ai più sconosciuta ricca di popolazioni primordiali e brulicante di forme di vita animali e vegetali fuori dal comune.
Sfida vinta e tempo speso bene, consigliato.
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L'ultima canzone
''L'ultima canzone" è il primo libro che ho letto di Nicholas Sparks. Mi ha talmente entusiasmato che ho sentito il bisogno di leggere altri romanzi dello stesso autore, ma ammetto che poi nessun'altro è riuscito a coinvolgermi e a trasmettermi delle emozioni come invece è riuscita Ronnie, forse perché, anch'io diciassettene all'epoca della sua lettura, mi sono perfettamente immedesimata con la protagonista e le sue difficoltà adolescenziali legate alla famiglia, all'amicizia e alla nascita del primo amore. Lo stile di Sparks è semplice e scorrevole ed aiuta l'immaginazione quindi, nonostante sia passato del tempo, la spiaggia di notte, il suono di un pianoforte, il rumore delle risate e delle lacrime rimane nella mia mente come se fossero dei ricordi di una vita vissuta da me. Bellissimo.
Altra cosa che contraddistingue i libri che mi piacciono e la delusione nel vederne (possibilmente dopo) la trasposizione cinematografica, i film sono spesso killer del libro, tagliano, modificano e ahimè stravolgono storie che vale la pena di conoscere per intero nella loro versione originale, cioè quella scritta. Consigliato!
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